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L’evoluzione del Nodo di Bologna grazie all’utilizzo di nuove tecnologie di ultima generazione Giuseppe Sorbello - responsabile «Standard Tecnologici e Sperimentali» «Programma Investimenti Tecnologici»
Bologna, 9 maggio 2013
Nodo di Bologna
Il potenziamento tecnologico del Nodo ferroviario di Bologna si è reso necessario per i seguenti motivi:
rispetto degli Accordi FS – E.E.L.L. del 1997, per garantire nel tempo un aumento della capacità degli impianti coerente con il previsto sviluppo della domanda di trasporto ferroviario necessità di garantire la realizzazione in fasi della penetrazione urbana AV/AC, recependo le implementazioni infrastrutturali limitando gli impatti sulla potenzialità e regolarità della circolazione eliminare l’obsolescenza tecnologica e testare prodotti tecnologici in un contesto «storicamente» proattivo e favorevole all’innovazione tecnologica ferroviaria consentire la concentrazione degli operatori in una unica sala di comando, per una migliore «regia» della circolazione
Nodo di Bologna: il punto di partenza
Dal CTC al CTC evoluto
Nel 2007 lo storico impianto di telecomando di tipo CTC (Centralized Traffic Control) , realizzato negli anni ‘50, viene completamente rinnovato.
Alstom implementa un sistema cosiddetto CTC «evoluto», in cui alle tipiche funzioni di comando e controllo si aggiungono sofisticate funzioni di Supervisione e Regolazione della Circolazione, garantendo degli automatismi in grado di ottimizzare la regolarità della circolazione.
Le funzioni di supervisione e regolazione presenti nel CTC del Nodo di Bologna rappresentato sostanzialmente lo stato dell’arte per i sistemi SCC/CTC, nell’ambito della rete ferroviaria italiana.
Vantaggi del CTC Evoluto
Il nuovo CTC Evoluto ha consentito:
•una estensione della giurisdizione su un perimetro via via più ampio (sul bacino Regionale) con ottimizzazione delle scelte di circolazione;
•Gestione più flessibile dei rinnovi e/o delle modifiche degli apparati centrali nel Nodo;
Nello stesso anno 2007 è stata realizzata, nel fabbricato PCS di Bologna, la nuova sala controllo della circolazione.
La centralizzazione dei sistemi di comando e controllo insieme a quelli di supervisione della circolazione, dello stato dell’infrastruttura e del materiale rotabile, permette l’ottimizzazione della circolazione dei treni.Il sistema è poi integrato con tutte le funzioni di informazione e comunicazione alla clientela
La nuova sala di comando integrata nel PCS
Comando e Regolazione
Supervisione
Il CTC del Nodo nel PCS Bologna
CTC Nodo di Bologna – Estensione attuale
PISTOIA
Pistoia Ovest
DCO 2DCO 1
CREMONA
MILANO
VERONA
CASALECCHIO G.
Sasso Marconi
Marzabotto
Vergato
Valdibrana
Pioppe di Salvaro
Riola
Porretta Terme
Molino del PallonePracchia
Corbezzi
Piteccio
Casalecchio
Borgonuovo
Pontecchio Marconi
Lama di Reno
Pian di Venola
Carbona
Silla
Ponte della Venturina
Biagioni - Lagacci
S. Mommè
Castagno
Casteldeb
ole
BO. Borgo P
aniga
le
VIGNOLA
P.M. L
AVINOAnz
ola
MODENARubier
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REGGIO EMILI
AVilla C
adèS. Il
arioPARMA
FIDENZA
SALSOMAGGIO
RE
Alseno
Cadeo
Ponten
urePIACENZA
Castel
guelf
o
Samog
gia
SASSUOLOCIANO
GUASTALLA
BRESCIA
LA SPEZIA
CREMONA
FORNOVO
VOGHERA
Soliera
B°TAVERNELLE
P.M. TAVERNELLE
PC Persiceto NordCrevalcore
S. Felice
Mirandola E.
POGGIO RUSCO
Camposanto
PC Ostiglia
Osteria Nuova
OSTIGLIA(VERONA)
FERRARA
SUZZARA
BOLOGNA CENTRALE
B°CROCIALI
BO S. RUFFILLO
PianoroMonzuno
Grizzana
S. Benedetto S.C.P..
P.C. Precedenze
Vernio
Vaiano
PRATOBO S. D
ONATO
Rastignano B° S. VITALE
Varignana
Castel S. PietroImola
CASTELBOLOGNESE
FAENZAForlì
CesenaGambettola
S. Arcangelo di R.
RIMINI
Bagna
cava
llo
Ozzano
Forlimpopoli
Savignano sul Rubicone
Rimini Fiera
Godo
Cotignola
ANCONA
GRANAROLO
RUSSISolarolo
LUGO
Massalombarda
ConseliceS.Patrizio
S.Agata
Barbiano
FERRARA
Gaibanella
Montesanto
PORTOMAGGIORE
Argenta
LAVEZZOLA
Voltana
Alfonsine
Mezzano
RAVENNA
Classe
Lido di Classe/ Lido di Savio
Cervia M.M.
Cesenatico
BellariaIgea Marina
Rimini Viserba
Pontelagoscuro
S. Biagio
Glorie
Gatteo a Mare
Rimini Torre Pedrera
CASTELMAGGIORE
BO INTERPORTO
S. GIORGIO di PIANO
S. Pietro in Casale
P. Renatico
Funo
Galliera
Coronella
B. AGUCCHI
D.B°BEVERARA
B°ARCOVEGGIO
B°SAN DONATO
B°BATTIFERRO
D.B°RIMESSE
B°TREBBO
B°BERTALIA
B°CALDERARA
BO FIERA
BO Corticella
SASSUOLO
S.Giovanni in Persiceto
CASTELFRANCO E.
Fioren
zuola
P. ARCOVEGGIO
S. VIOLA
Calderara - Bargellino
P.M. P
iacen
za O
vest
PM Anzola
B° Cas
telfra
nco
Est
PM Cam
pegin
e
PC Fontanellato
B° Piac
enza
Ove
st
P.M. MIRANDOLA O.S.Lazzaro di S.
PM Livra
ga
PC Rubiera
PC Piacenz
a
Vaio O
.
Canaro
VENEZIA
Occhiobello
PADOVA/ VENEZIA
Polesella
Arquà
ROVIGO
LEGNAGO CeregnanoLama
Baricetta
ADRIA
LoreoCavanella Po
Rosolina
Cavanella d’AdigeS. Anna
CHIOGGIA
Stanghella
S. Elena - Este
MONSELICE
Battaglia T.
MANTOVA
Terme Euganee
Abano Terme
FIRENZE CASTELLO
Bv. Emilia
P.M. Idice
P.M. S. Pellegrino
P.M. Vaglia
Musiano – Pian di Macina
Poggio Rusco
Modena
Casalecchio
Castelmaggiore
San Ruffillo
Castel Bolognese
Dall’elettromeccanica all’elettronica
Nel Nodo di Bologna si installano due tra i primi Apparati Centrali a Calcolatore (ACC):
• bivio Crociali
• Casalecchio Garibaldi
segnando una vera e propria «svolta» dai tradizionali apparati a relé agli apparati elettronici.
Interfaccia: mouse e tastiera
Logica: gestita da PC
Aiuta l’operatore nella gestione della circolazione
Interfaccia: pulsanti e leve
Logica: gestita da dispositivi elettromeccanici
Supervisione assente
Postazioni operatore: principali differenze
La maturità degli ACC
Negli anni successivi nel Nodo di Bologna vengono attivati vari impianti ACC di diversa estensione e complessità:
• bivio Tavernelle
• bivio San Vitale• Lavino;
• Castelfranco;
• S. Ruffillo
• S. Viola
L’apice della complessità: ACC di Bologna C.le
Nel maggio 2009 l’ACELI che governa la stazione di Bologna Centrale è stato sostituito da un nuovo Apparato Centrale, con postazione operatore presso il PCS di Bologna.
ACC Bologna C.le - caratteristiche del sistema
Caratteristiche tecniche Gestione dei conflitti e ottimizzazione della
circolazione estensione dei confini di stazione (8km) codifica dei binari di corsa completa banalizzazione della stazione
+ 300% Itinerari possibili rispetto ACELI
Benefici- Flessibilità nella gestione della circolazione;- Ottimizzazione delle fasi di manutenzione- Riduzione dei tempi di impegno binari- Aumento della capacità- Gestione delle anormalità e delle emergenze con il massimo livello di sicurezza
ACCACCB.P. Scala
Caratteristiche dell’ACC
Il piazzale della stazione è suddiviso in 4 aree le cui apparecchiature tecnologiche sono contenute in altrettanti fabbricati GA(Gestori d’Area).Il posto centrale(logica e comando) è ubicato al PCS di Bologna
GA01
GA02
GA04
GA06
PCS
ACC Bologna - caratteristiche tecniche
CdB c.f. + codificati 400Deviatoi 320Segnali alti (luci) 200Segnali bassi 180Segnali ausiliari 220Punti di Linea 12
Movimenti possibili (dopo la selezione RFI) :Itinerari ≈ 1400Istradamenti ≈ 1700
ACC di Bologna C.le: integrazione nella sala
Sala Crisi
Area I.F. (viaggiatori)
Comando e controlloBologna C.le
Comando e controllo Rete Strategica
Supervisione
Comando e controllo Restanti Linee
Comando e Regolazione
Supervisione
Cabina ACELI (1954)Postazione di Bologna Centrale
11
10
ACC Bologna: postazione operatore
DVC
8 6 6
1 2 5 3 4
6 6
9
RIFERIMENTO
1,2 Workstation 2 di supervisione (assegnazione flessibile funzioni)
3,4 Workstation 1 di supervisione (assegnazione flessibile funzioni)
5 Monitor vitale VMMI di ACC (con DVC)
6 QL vitale (4 monitor da 24’’)
7 Monitor Arrivi Bologna Centrale
8 TDP S.Viola(i)-Bologna(e) (dal CTC)
9,10 Picweb (traingraph linee nord su 9 e traingraph linee sud su 10)
11 Dispatcher GSMR
12 Fax (su tavolo comune)
13 Stampante (su tavolo comune)
7
Dagli ACC all’ ACC Multistazione
Nel 2005 viene avviato l’intervento di rinnovo degli apparati centrali e del sistema di distanziamento della linea di cintura di Bologna.
Il contesto ed il perimetro di intervento risultano ottimali per lanciare la sperimentazione di un ACC Multistazione (ACC-M).
PCM
PPM PPM PPMStazione 1 Stazione 2 Stazione N
• Con l’ACC-M la logica di impianto della singola stazione non risiede localmente ma viene concentrata nell’unico Posto Centrale (il Posto Centrale Multistazione PCM);
• La gestione degli enti di stazione e di linea avviene mediante Posti Periferici Multistazione (PPM) ovvero Posti Tecnologici (PPT), collegati con il PCM;
• Le funzioni di supervisione/regolazione della circolazione sono garantite con interfacciamento diretto del PCM con CTC/SCC.
ACC-M linea di cintura di Bologna
PCM
PCM al PCS di Bologna;PPM dei bivi Calderara, Bertalia, Trebbo, Beverara, Arcoveggio, San Donato, Rimesse
Completamento ACCM linea di cintura: novembre 2011
Dall’ACCM della cintura a SCC Multistazione
Nel 2009 viene emessa da RFI la Specifica Tecnica di SCC Multistazione per linee
Supervisione
PCM
PPACC PPACEI PPACEIPPACC PPM PPM PPM PPACC
• Il Posto Centrale Multistazione può estendere la giurisdizione anche su ACC esistenti (che diventano Posti Periferici ACC ovvero PPACC);
• Il Posto Centrale Multistazione può interfacciare anche impianti ACEI esistenti, mediante apposito dispositivo GEA (gestore elettronico apparati);
SCC Multistazione: le novità
Nell’anno 2009 Viene lanciato il progetto di estensione dell’ACC Multistazione della linea di cintura di Bologna a ricomprendere tutti gli impianti del Nodo di Bologna.
Documenti di riferimento per il GEA
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GEA: documenti di riferimento
•Interfaccia ZLC – ACEI secondo lo schema V401 II generazione
•I/O vitali per c/k sicuri (comandi con relé in sicurezza)
•I/O non vitali per c/k semplici (comandi con microrelé)
•Visualizzazione c/k su QL vitale di PC (VMMI-ACC)
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GEA: funzionalità implementate
Descrizione ZLC-X per GEA
Utilizzo dell’attuale ZLC-X con:
inserimento delle schede E64I/O per comando/acquisizione dei comandi/controlli semplici al posto di E32OUT e E32INP
due configurazioni della scheda E64I/O:
• acquisizione di 64 ingressi non vitali
• comando di 64 uscite non vitali
la scheda E64I/O, derivata dalle schede E32OUT e E32INP utilizzate in impianti ACC, è già stata impiegata in impianti RFI per interfacciamento con CTC e Pulsantiere
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GEA: il prodotto Alstom
Esempio di applicazione (Tavernelle)
Controlli sicuri41Comandi sicuri64
Controlli semplici407
Comandi semplici175
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Case study: il GEA di PM Tavernelle
La migrazione
Supervisione
PCM
PP_CTCPP_CTC PPM PPM PPM
ACC ACEI ACEI ACC
PP_CTC PP_CTC
C/K e Regolazione/Supervisione
ACC
PP_CTC
Regolazione/Supervisione
PPACC
GEA GEA
Architettura SCC/M Nodo Bologna
Rete di comunicazione
CLC (back-up)
Rete di comunicazione
PDI
Postazione 1 Postazione 2SCC
TO VMMIVMMI TO
Posto Centrale
ACEI
PP/ACEI
GEA
PP/ACEI
GEA
ACEI
TML
PP/ACC
VMMI
PPM
TMLVMMI TML
PPM PPM
TMLVMMI
….
CLC
Page 2
SCC/M Nodo di Bologna: architettura SDM
CASALECCHIO GARIBALDI
PISTOIACASALECCHIO
Castelde
bole
BO. Borgo Panigale
VIGNOLA
B./P.C. S. VIOLA
LAVIN
OAnzola
CASTELFRANCO E
.
MODENA
Samog
giaSASSUOLOMILA
NO
B. TAVERNELLE
P.M. Tavernelle
PC Persiceto N
Crevalcore
P.M. BOLOGNINA
S. Felice
Mirandola E.
POGGIO RUSCO
Camposanto
Osteria Nuova
VERONA)
BO CENTRALE
B. CROCIALI
BO S. RUFFILLO
PRATO
BO s. DONATO
BIVIO S. VITALEMirandola O.
Varignana
Castel S. PietroImola
CASTELBOLOGNESE
Ozzano
ANCONA
PADOVA/ VENEZIA
CASTELMAGGIOREBO INTERPORTO
S. GIORGIO d.P.
S. PIETRO IN CASALE
Funo
BIVIO AGUCCHI
T.B. BEVERARAB. ARCOVEGGIO
B. SAN DONATO
B. BATTIFERRO
D.B. RIMESSE
B. TREBBO
B. BERTALIA
B. CALDERARA
BO FIERA
BO Corticella
P. ARCOVEGGIO
S.Giovanni in Persiceto
Castel Bolognese
S. Giorgio di Piano
Poggio Rusco
Modena
Casalecchio
San RuffilloRN
PD
VRMI
FI
SCC/M Nodo di Bologna – perimetro a regime
solo telecontrollo
SCC/M Nodo - attivazione 2013
PPM
PPACC
Fase 2013
Bo-Vr
Tavernelle
Crevalcore
S.Giovanni in
Persiceto
S.Felice sul Panaro
Poggio Rusco
Mod
ena
SP
Cas
telfr
anco
Bo-Mi
S.Giorgio di Piano
…
CastelMaggiore
InterportoBo-Pd
Mira
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Cas
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a
Cas
telS
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BattiferroAgucchi
Lavi
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S.V
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Bol
ogna
C.le
Rav
one
B. Tavernelle
B. S
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le
B. C
roci
ali
B. S
.Ruf
fillo
Cintura
Bivio Tavernelle(i) – Poggio Rusco(i)
Bivio San Vitale(i)- Castel Bolognese (i)
Attivazione 15 aprile 2013
PP_ACEI
Fase 2011
Postazione DCO Nodo 1
CTC
TD
Monitor 56” quad HD (3840x2160)
Monitor 56” quad HD (3840x2160)
TDConsolle
IaP
TDP AV Milano – Bologna
CTC CTC spalla CTC spalla
TDP AV Bologna - Firenze
Intranet
CTC CTC
CCL BO-PD
CCL BO-PC
STI STIInterfono
Postazione DCO Nodo 2
QLvACEI
CCL BO-PC
Intranet(su banco)
CTC
TD
Monitor 56” quad HD (3840x2160)
Monitor 56” quad HD (3840x2160)
TD
Consolle IaP
CTC CTC spalla CTC spalla
QLvACEITDP
Verona
CTC CTC
TDP AV MI-BO
QLvACC
TO
DVC
QLvACC
TO
DVCTERMINALE ACC-M
(VMMI)
TERMINALE ACCM(VMMI)
STI STI
TDP SCC Adriatica
TDP Romagna
QLvACEI
SCC/M Nodo Bologna - Fasi successive
PPM
PPACCBo-Vr
Tavernelle
Crevalcore
S.Giovanni in
Persiceto
S.Felice sul Panaro
Poggio Rusco
Mod
ena
SP
Cas
telfr
anco
Bo-Mi
S.Giorgio di Piano
…
CastelMaggiore
InterportoBo-Pd
Mira
ndol
a
Cas
telb
olog
nese
Imol
a
Cas
telS
anP
ietro
BattiferroAgucchi
Lavi
no
S.V
iola
Bol
ogna
C.le
Rav
one
B. Tavernelle
B. S
.Vita
le
B. C
roci
ali
B. S
.Ruf
fillo
Cintura
PP_ACEI
I semestre 2014
I semestre 2015
II semestre 2015
• S. Viola• Lavino• Castelfranco• Casalecchio • B. Crociali
• San Ruffillo
• B. Agucchi• B. Battiferro• Castelmaggiore