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Leonardo Braschi

Ferite, emorragie,

ustioni, lesioni da

freddo

Leonardo BraschiCroce Rossa Italiana

Comitato Locale di Firenze

Monitore di Primo Soccorso

La pelle

Protezione: barriera

anatomica contro

potenziali patogeni ed

eventuali agenti nocivi,

Controllo

Definizione

Controllo

dell'evaporazione: la

pelle costituisce una

barriera asciutta e

relativamente

impermeabile contro la

perdita di liquidi.

Assorbimento

FERITE

Definizione

Lesione che provoca l’interruzione della continuità della cute ed espone i tessuti

sottostanti

in caso di ferite profonde si possono averelesioni di organi interni, gravi emorragie, shock.

infezione - emorragia.

FERITE

lesione molto lesione molto

superficiale della cute in superficiale della cute in

cui vengono danneggiati cui vengono danneggiati

Escoriazione

cui vengono danneggiati cui vengono danneggiati

solo gli strati più solo gli strati più

superficiali senza superficiali senza

interessare i tessuti interessare i tessuti

sottostantisottostanti

FERITE

incisione, taglio nettodella cute e deitessuti sottostanti, a

Ferita da taglio

tessuti sottostanti, amargini netti, causatoda una lama

FERITE

Ferita lacero-contusa

taglio a margini irregolari e

frastagliati, di cui non sempre si

capisce la profondità;

spesso causata da oggetti taglienti e

non uniformi (per es. vetro o non uniformi (per es. vetro o

metallo dentellato o contusione)

FERITE

Ferita da punta

lesione profondacausata da oggettiappuntiti e taglienti(chiodi, punteruoli,(chiodi, punteruoli,coltelli ecc.)

FERITE

Amputazione

taglio abbastanza netto con sanguinamento profuso che riguarda soprattutto gli arti soprattutto gli arti (dita dei piedi e delle mani)

FERITE

Lesione da schiacciamento

lesione conseguente adimprigionamento di unarto o di una parte delcorpo fra due corpicorpo fra due corpipesanti

FERITE

Oggetti conficcati

l’oggetto conficcato puòprovocare gravi lesioni adorgani profondi condanneggiamento dei vasi,danneggiamento dei vasi,nervi, tendini, muscoli edaltre strutture. In questocaso l’oggetto stesso puòfungere da tampone adeventuali emorragie

FERITE

•USARE I GUANTI

•LAVARE possibilmente con acqua fisiologica sterile e con detergente non aggressivo (sapone)

•Pulire e DISINFETTARE (acqua ossigenata o disinfettanti

COSA FARE – Scopo: limitare le infezioni

•Pulire e DISINFETTARE (acqua ossigenata o disinfettanti tipo Cytrosil, MAI alcool) con un movimento centrifugo

che va dalla ferita verso l’esterno

•MEDICARE la ferita con garze sterili o cerotto

•Se sanguina leggermente, mettere per qualche minuto sotto l’acqua fredda corrente

FERITE

COSA FARE – Scopo: medicare

FERITE

COSA FARE – Scopo: medicare

AMPUTAZIONI

COSA FARE

11 -- ARRESTARE L’EMORRAGIA con

bendaggio compressivo applicato al moncone o con

pressione diretta localizzata

e fissare

3 3 --AVVOLGERE LA PARTE AMPUTATA, metterla in un sacchetto con del ghiaccio e

trasportare insieme al paziente

2 2 -- COPRIRE CON GARZE STERILI e fissare con benda

COSA FARE

••NON RIMUOVERE l’oggetto conficcato

•• IMMOBILIZZARE L’OGGETTO con unamedicazione a tampone mettendo diversi strati di

OGGETTI CONFICCATI

•• TRASPORTARE con ogni precauzione il paziente non

appena possibile

medicazione a tampone mettendo diversi strati ditampone intorno al punto della lesione

DEFINIZIONE

EMORRAGIE

Fuoriuscita di sangue dai vasi Fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni in seguito a rottura della sanguigni in seguito a rottura della

parete vasaleparete vasale

CLASSIFICAZIONE

EMORRAGIE

�� EMORRAGIA ESTERNA:

�EMORRAGIA INTERNA:

emorragia visibile che si verifica in seguito a ferita apertaemorragia visibile che si verifica in seguito a ferita aperta

emorragia che non si vede in quanto la raccolta di sangue emorragia che non si vede in quanto la raccolta di sangue emorragia che non si vede in quanto la raccolta di sangue emorragia che non si vede in quanto la raccolta di sangue

avviene in un organo interno o in una cavità dell’organismo in avviene in un organo interno o in una cavità dell’organismo in

seguito ad un trauma chiuso o un trauma aperto profondoseguito ad un trauma chiuso o un trauma aperto profondo

emorragia che si verifica all’interno ma in una zona che emorragia che si verifica all’interno ma in una zona che comunica con l’esternocomunica con l’esterno

�� EMORRAGIA ESTERIORIZZATA:

SOCCORSO

EMORRAGIE ESTERNEEMORRAGIE ESTERNE

•• EMORRAGIA ARTERIOSAEMORRAGIA ARTERIOSA

fuoriuscita di sangue da una fuoriuscita di sangue da una arteriaarteria, caratterizzata , caratterizzata

da sangue da sangue rosso vivorosso vivo che fuoriesce “a zampillo” e che fuoriesce “a zampillo” e

pulsa seguendo i battiti cardiacipulsa seguendo i battiti cardiaci

PRIM

OOSOCCORSO

fuoriuscita di sangue da una fuoriuscita di sangue da una venavena, , caratterizzata da sangue caratterizzata da sangue rosso scurorosso scuro che che

fuoriesce in maniera continuafuoriesce in maniera continua

•• EMORRAGIA VENOSAEMORRAGIA VENOSA

PRIM

O SOCCORSO

EMORRAGIE ESTERNEEMORRAGIE ESTERNEPR

IMO SOCCORSO

PRIM

O SOCCORSO

EMORRAGIE ESTERNEEMORRAGIE ESTERNEPR

IMO SOCCORSO

PRIM

O SOCCORSO

EMORRAGIE ESTERNEEMORRAGIE ESTERNE

Quando applicare il laccio (ultima spiaggia!!!!!!!!)

•Emorragia arteriosa da lesione da medio/grossovaso di un arto quando la doppia compressione (sullaferita e a monte ) non sono sufficienti (raramente)

PRIM

O SOCCORSO

•Perdita anatomica di una grossa parte eamputazione di un arto (sempre): in tal casorecuperare la parte amputata, lavarla con acquasterile, metterla in sacchetto di plastica o garzasterile e conservarla in luogo freddo (ghiaccio non adiretto contatto)

PRIM

O SOCCORSO

EMORRAGIE ESTERNE: EMORRAGIE ESTERNE: come applicare il lacciocome applicare il laccio

Cosa usare: materiale morbido, resistente, poco elastico(stoffa) e sufficientemente lungo da permettere la regolazionedella stretta e sufficientemente largo da non penetrare

Dove applicarlo:

Prima della ferita e/o di un eventuale frattura

Sopra il gomito (braccio) o sopra il ginocchio (coscia) - nonserve all’avambraccio e alla gamba

Può essere lasciato in loco per un massimo di circa 15 minuti

PRIM

O SOCCORSO

Può essere lasciato in loco per un massimo di circa 15 minuti(oltre i 40 minuti necrosi irreversibile)

Se i soccorsi non arrivano entro i limiti di tempo suddetti , nontogliere bruscamente ma allentare lentamente lasciandolo inloco per stringerlo subito dopo, da ripetere con una frequenzamassima non superiore ai 15 minuti.

N.B.: evidenziare sempre la presenza del laccio e l’ora di

applicazione; se possibile non togliere il laccio fino all’arrivo in

PS

PRIM

O SOCCORSO

EMORRAGIE ESTERNEEMORRAGIE ESTERNEPR

IMO SOCCORSO

PRIM

O SOCCORSO

Segni e sintomi

Il paziente appare:

• Irrequieto

EMORRAGIE GRAVI

PRIM

O SOCCORSO

• Ansioso

• Pallido

• Sudato

• Ha freddo

• Ha sete

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

Trattamento

1.1. Pressione diretta

2.2. Sollevamento dell’arto

EMORRAGIE ESTERNEP

RIM

O S

OC

CO

RS

O

2.2. Sollevamento dell’arto

3.3. Punti di compressione

4. Applicazione di un laccio emostatico

5. Bracciale dello sfigmomanometro

PRIM

O SOCCORSO

•• Comprimere il naso tra pollice

e indice•• Applicare compresse fredde

•• Far piegare la testa in avanti

EPISTASSI

PRIM

O SOCCORSO

•• Applicare compresse fredde

alla radice del naso

••NONNON usare cotone emostaticousare cotone emostatico

PRIM

O SOCCORSO

OTORRAGIAPR

IMO SOCCORSO

In presenza di un trauma sospettare una frattura dellaBase cranica! ( far trasportare in ospedale)

PRIM

O SOCCORSO1. Se l’emorragia riguarda la cavità addominale

mettere il paziente SDRAIATO, se c’è unaferita proteggerla e mettere una COPERTAARROTOLATA SOTTO ALLE GINOCCHIA del

EMORRAGIA INTERNA o ESTERIORIZZATA

Trattamento

PRIM

O SOCCORSO

ARROTOLATA SOTTO ALLE GINOCCHIA delpaziente per far rilassare i muscoli addominali

2. Se l’emorragia riguarda la cavitàtoracica mettere il pazienteSEMISEDUTO per facilitare larespirazione e tamponare la ferita

PRIM

O SOCCORSO

IMPORTANTE!

••Mantenere pervie le vie aeree•• Fornire supporto psicologico al paziente

•• Tenerlo a riposo

•• Allentare i vestiti all’altezza del collo e della vita

PRIM

O SOCCORSO

•• Allentare i vestiti all’altezza del collo e della vita

•• Controllare ogni 2-3 minuti i segni vitali

•• Non somministrare bevande (rischio di vomito)

PRIM

O SOCCORSO

PRIM

O SOCCORSO

PRIM

O SOCCORSO

Lesioni da Caldo

PRIM

O SOCCORSO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

USTIONI

Definizione: lesione della cute e delle mucose con

perdita delle funzioni di protezione, termoregolazione

Cause: fonti di calore e sostanze chimiche (acide o

alcaline)

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

alcaline)

Danni: perdita di liquidi e sali con disidratazione e

infezioni

Gravità: superficie corporea interessata (regola del 9),

profondità (grado), sede della lesione, natura agente

ustionante

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

Classificazione in base all’estensione

Regola del 9: attribuzione alle differenti parti del corpo di una determinata percentuale:

•Testa 9%

•Torace anteriore 18%

USTIONIP

RIM

O S

OC

CO

RS

O

•Torace anteriore 18%

•Torce posteriore 18%

•Arti superiori (9% + 9%)

•Arti inferiori (18% + 18%)

•Zona genitale 1%

Per i bambini/neonati le % sono diverse

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

Classificazione in base alla profondità

•• I° grado: interessa solo l’epidermide, lieve arrossamento della

cute e leggero gonfiore. Guarigione in pochi giorni

•• II° grado: interessa l’epidermide ed il derma con

arrossamento della cute e formazione di vescicole (flittene),

USTIONI

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

dolore locale intenso. Guarigione a volte con cicatrice dopo 1-

2 settimane

•• III° grado: interessa l’epidermide, il derma i tessuti

sottocutanei con zone di aspetto biancastro, marrone o nero; il

dolore locale può essere paradossalmente meno intenso per la

distruzione delle terminazioni nervose

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

USTIONI: cosa fare?

• allontanare l’agente ustionante:

- chimico: versare abbondantemente acqua sulla lesione, sfruttando l’effetto meccanico del getto d’acqua

- abiti in fiamme: versare acqua,usare coperte o indumenti di lana, non utilizzare estintori

•Lavare abbondantemente con acqua

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

•Lavare abbondantemente con acqua

•In presenza di bolla (flittene), non va mai bucata per il pericolo di infezioni

•Togliere gli abiti con cautela: solo se facilmente tagliabili, mai sfilarli, mai se sono attaccati alla lesione cutanea

•Coprire la lesione con garza sterile

•Usare i guanti

•Non applicare pomate e medicamenti

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

USTIONI

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

USTIONI

Lavare con acqua Coprire con garze

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

Non bucare

le bolle

Non usare pomate,

olio, dentifricio

PRIM

O SOCCORSO

PRIM

O SOCCORSO

PRIM

O SOCCORSO

Lesioni da Freddo

PRIM

O SOCCORSO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

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SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PR

IMO

SO

CC

OR

SO

PRIM

O SOCCORSO

PRIM

O SOCCORSO

Grazie per l’attenzione,

Leonardo BraschiCroce Rossa ItalianaCroce Rossa Italiana

Comitato Locale Firenze

blsd@crifirenze.it