Post on 02-May-2015
L’educazione continua nell’approccio ecologico sociale
MIRENA ANGELI VERDIGI FRANCA
Corso di sensibilizzazione all'approccio ecologico-sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi METODO HUDOLIN
FIRENZE 25-30 NOVEMBRE 2013
LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTORAPPRESENTANOINSIEME AI CLUB, IL PERNO DEL SISTEMAECOLOGICO SOCIALE.NEI PROGRAMMI ALCOLOGICI TERRITORIALIAMBEDUE SERVONO ALLE FAMIGLIE EDAI SERVITORI INSEGNANTI,CIOE’ SERVONO AI CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTOE ALLA COMUNITA’ LOCALE.…E’ BENE CHE LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO SIANO ORGANIZZATI SUL TERRITORIO … Hudolin 1996
• Il Sistema Ecologico Sociale non può funzionare se non viene completato da appropriati programmi di formazione ed aggiornamento
• L’Approccio Ecologico Sociale è un processo dinamico influenzato dai risultati delle ricerche e delle esperienze pertanto diventa indispensabile una formazione continua
• Formazione ed aggiornamento debbono essere uguali in tutto il sistema e per tutto il territorio nazionale
• La famiglia che inizia il trattamento ha necessità di un’istruzione specifica in relazione ai comportamenti, ai problemi alcolcorrelati ed al funzionamento del Club
La formazione
La formazione di base deve essere organizzata nel territorio di appartenenza
L’ingresso delle famiglie del Club nei programmi territoriali procede molto facilmente se viene prevista la formazione e sensibilizzazione delle famiglie delle comunità locali che non hanno problemi alcocorrelati. Tale formazione rientra nell’ambito della formazione alla salute.
Punto di FORZA della formazione
contesti formativi comuni a famiglie ed a servitori insegnanti
sistema dei Club organizzazione che apprende
DINAMICITA’ INTEGRITA’
Un percorso continuo per la famiglia
inizia con la frequenza al Club e al 1° modulo della SAT prosegue con la SAT di2° modulo
negli interclub nei congressi nella lettura … …nel corso di sensibilizzazione … ………………………………………..
…e per i servitori-insegnanti
nasce con il Corso di sensibilizzazione prosegue con il lavoro nel Club con l’insegnamento nel 1° 2° e 3° modulo delle S.A.T. nella riunione mensile dei servitori-insegnanti nei sabati di aggiornamento nei corsi monotematici negli interclub nei congressi nella lettura … …nella scuola di perfezionamento … …nella formazione per i formatori…
Non solo servitore…..
……ma anche insegnante
E’ necessario che nei partecipanti si verifichi un cambiamento personale: è difficile trasmettere agli altri la necessità di cambiare il proprio comportamento se l’operatore stesso non è convinto di questo e non è in grado di modificare anzitutto il proprio comportamento.
V. Hudolin
La riunione mensile dei servitori-
insegnanti
...si può parlare:
• di come ci sentiamo nel Club• per far emergere ansie, dubbi ed elementi positivi• delle interferenze-interazioni con altre professionalità• per migliorare la capacità di relazionarsi con gli altri
servitori-insegnanti• della propria sensibilizzazione ed eventuali momenti di crisi
…l'importante è che si parli :
per rendere patrimonio comune e condivisol'esperienza personale
non tanto per informare o per trovare soluzioni
quanto per. sciogliere le tensioni. comprendere avvenimenti e fenomeni. orientarsi. trovare sostegno e conforto, stimoli e conferme
Formazione e Aggiornamento dei servitori insegnanti
Formazione di 1° livello :Settimana di Sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale ai problemi alcol-correlati e complessi
Obiettivi :formare nuovi servitori-insegnanti attraverso un percorso di motivazione e cambiamento dei corsisti. Destinatari :tutte le persone interessate ai problemi alcol-correlati.
Organizzazione:Corso di 50 ore, distribuite lungo la settimana, dal lunedì al sabato mattina.
Altre opportunità di aggiornamento
I “sabati di aggiornamento”Corso di 6 sabati all’anno a livello regionale, interregionale o territoriale.In ogni incontro viene discusso uno specifico argomento della metodologia.
I Corsi MonotematiciRiguardano un tema specifico della metodologia. Organizzati su due giorni e mezzo.
La riunione mensile di Autosupervisione dei servitori-insegnantiMomento in cui si parla dei problemi dei servitori-insegnanti nel loro lavoro nel Club.
Congressi Congresso Nazionale annuale dei CAT Congresso annuale ad Assisi sulla Spiritualità Antropologica
Caratteristiche di Processo
Le scelte del Servitore Insegnante in tema di EEC hanno una ricaduta sul sistema di cui egli
fa parte e in una dimensione concreta di
interdipendenza e corresponsabilità
Il livello di crescita e maturazione è frutto di una scelta personale e può essere modulata
dal Servitore Insegnante
• in rapporto ai suoi obiettivi, ai suoi bisogni, alle sue possibilità ed ai suoi tempi,
• in relazione con i bisogni dei Programmi Territoriali dei Club e della Comunità di appartenenza
EDUCAZIONE ECOLOGICA CONTINUA dei
SERVITORI INSEGNANTI
Approccio ecologico-sociale
FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
• SAT di I modulo
• SAT di II modulo
• SAT di III modulo
• Settimana di sensibilizzazione
• “Sabati” di aggiornamento
• Corsi monotematici
• Riunione mensile di autosupervisione
Per le famiglie Per i servitori insegnanti
• Convegni e Congressi (Assisi, Congresso annuale AICAT, …)
• Interclub
La formazione e l’aggiornamento delle
famiglie:
Le scuole alcologiche territoriali
Scuola Alcologica Territoriale di 1° modulo
Ovvero : manuale di istruzione per il Club
Obiettivi: che ogni nuova famiglia inizi il percorso nel Club nel miglior modo possibile.La famiglia sta entrando in un territorio nuovo, è necessario offrire una mappa
che aiuti ad orientarsi
La SAT di 1° Modulo non è un optional
Destinatari:tutte le nuove famiglie dei Club di
un territorio
SCUOLE ALCOLOGICHE TERRITORIALI1° MODULO
PER LE NUOVE FAMIGLIE DEI CLUB DI UNA O PIU’ ACAT (4-8 famiglie)
8-10 INCONTRI DI UN ‘ORA E MEZZA
(parte teorica più discussione)
UN INSEGNANTE FORMATO E PREPARATO DISPONIBILE E AGGIORNATO
LUCIDI DEL LIBRO
“ALCOL: PIACERE DI CONOSCERTI” ”E ALLORA COME…”
VALUTAZIONE DEGLI
INCONTRIQUESTIONARIO
MODALITA’ DI APPROCCIO
INSERIMENTO E COINVOLGIMENTO ATTIVO
DELLE FAMIGLIE
SCUOLA ALCOLOGICA TERRITORIALE DI 1° MODULO
1. CHE COSA E’ LA SALUTE2. L’ALCOL E I SUOI EFFETTI3. IL BERE E I PROBLEMI
ALCOLCORRELATI4. LA FAMIGLIA5. LA RETE TERRITORIALE6. IL CLUB, COSA E’ ,COME
FUNZIONA7. IL SERVITORE INSEGNANTE8. LE ASSOCIAZIONI9. IL CLUB E I PROBLEMI COMPLESSI10.SPIRITUALITA’ ANTROPOLOGICA
SCUOLE ALCOLOGICHE TERRITORIALI2° MODULO
• PER TUTTE LE FAMIGLIE DI 2-4 CLUB
• DI UN TERRITORIO
UN INCONTRO DI 3 O 4 ORE OGNI ANNO
UN INSEGNANTE
AGGIORNAMENTO SULLE NOVITA’ DELL’APPROCCIO
RIDEFINIZIONE DEI CONCETTI E DELLA TERMINOLOGIA
RIDEFINIZIONE DEI CONCETTI E DELLA TERMINOLOGIA
SCUOLE ALCOLOGICHE TERRITORIALI2° MODULO
MODALITA’ DI REALIZZAZIONE
1° ORA:INTRODUZIONE DELLE TEMATICHE DA PARTE DELL’INSEGNANTE
2° ORA:LAVORO IN GRUPPI AUTOGESTITI
3° ORA:*DISCUSSIONE DEI LUCIDI PRODOTTI DAI GRUPPI AUTOGESTITI
*CONCLUSIONE DELLA GIORNATA E CONSEGNA DEGLI ATTESTATI *MOMENTO DI FESTA
Durante la settimana in cui si è svolge la scuola territoriale, le famiglie non partecipano all’incontro settimanale del Club
LE SCUOLE ALCOLOGICHE DI III MODULO
DUE INCONTRI DI 3 ORE
INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
PROMOZIONE E PROTEZIONE DELLA SALUTE
LE SCUOLE ALCOLOGICHE DI III MODULO
MODALITA’ DI REALIZZAZIONE
1° SERATA
1° ORAE
2° ORA
3° ORA
SALUTE ED AUTOPROTEZIONE COSA E’ L’ALCOL L’ALCOL NELLA STORIA IO E L’ALCOL IL BERE MODERATO I PROBLEMI ALCOL-CORRELATI
LAVORO IN GRUPPI AUTOGESTITI
2° SERATA
DISCUSSIONE DEI LUCIDI PRODOTTI DAI GRUPPI AUTOGESTITI
INTERVENTI DELLE FAMIGLIE DEI CLUB SUL LORO PERCORSO DI CAMBIAMENTO
SERVIZI E CLUB NODI DELLA RETE TERRITORIALE PER I PROBLEMI ALCOLCORRELATI
CONCLUSIONE DELLA SERATA CON MOMENTO DI FESTA
ESEMPIO DI COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATO
I SERVIZI DI ALCOLOGIA
ORGANIZZANO IN COLLABORAZIONE CON LE ACAT
LE SCUOLE ALCOLOGICHE DI III MODULO
III modulo per le famiglie della comunitàPromozione e
protezione della salute
và tutto bene?
possiamo migliorare o adeguare la formazione a nuove esigenze e bisogni formativi?
Chiediamoci però
• La parola educare significa permettere di esprimere e tirar fuori da parte di ognuno il suo proprio sapere esperienziale ed umano, presente in ogni persona al di là delle problematiche che vive.
21/11/13
HUDOLIN DICE
L’Approccio Ecologico Sociale è un processo dinamico influenzato
dai risultati delle ricerche e delle esperienze pertanto diventa
indispensabile una
“formazione continua”
Oggi dalla Formazione all’Educazione Ecologica
Continua
EDUCAZIONE CONTINUA
Comprende la totalità dei processi di apprendimento, in cui gli adulti sviluppano le proprie capacità, ampliano le conoscenze e migliorano o riorientano le qualifiche per
soddisfare le proprie necessità e quelle del
contesto sociale in cui si trovano
LA VALUTAZIONE
• La sistematicità e la capillarità della formazione costituiscono lo scheletro forte del mondo dei
Club, ma proprio per questo è fondamentale che le attività
formative siano omogenee in tutto il territorio e siano
sottoposte a continue verifiche per garantire la dinamicità e
l’integrità del metodo
“Non è la letteratura né il vasto sapere che fa l’uomo,ma la sua educazione alla vita reale.Che importanza avrebbe che noi fossimo arche di scienza , se poi non sapessimo vivere in fraternità con il nostro prossimo?” Gandhi
21/11/13
FORMAZIONE CAMBIAMENTO
IL CENTRO DI SALVATAGGIO
Lungo una costa rocciosa, in un punto in cui i naufragi erano piuttosto frequenti, sorgeva un tempo un piccolo e sgangherato centro di salvataggio, costituito da una capanna e da una sola barca.A gestirlo c’erano poche persone, ma molto attente, le quali sorvegliavano costantemente il mare e, senza troppo riguardo per la loro incolumità, erano pronte a sfidare coraggiosamente la tempesta al primo segnale di pericolo.Molte vite erano state salvate in questo modo e il centro divenne famoso.A mano a mano che la fama aumentava, la gente della zona insistette per offrire la propria collaborazione ad un’opera tanto preziosa.Essi donarono tempo e denaro, tanto che il numero degli iscritti aumentò, furono acquistate nuove barche e istruiti nuovi equipaggi.La capanna stessa fu sostituita da un edificio più confortevole, in grado di provvedere alle necessità di coloro che venivano salvati e, com’è prevedibile, dato che non tutti i giorni avviene un naufragio, esso divenne un centro popolare, una specie di circolo sociale.
Col passare del tempo i soci furono sempre più occupati con le attività ricreative e sempre meno interessati alle operazioni di salvataggio, anche se sugli stemmi che portavano spiccava il motto originale.In realtà, quando qualcuno veniva effettivamente salvato, era una grande seccatura, poiché si trattava di gente sporca e malridotta, che insudiciava i mobili e i tappeti.Ben presto le attività sociali del Club divennero così numerose e quelle di salvataggio così scarse che durante una riunione ci fu una levata di scudi da parte di alcuni, i quali insistevano affinchè si tornasse agli scopi originali del centro.La proposta fu messa ai voti e gli agitatori, che si rivelarono una piccola minoranza, furono invitati ad andarsene dal Club e a crearne uno nuovo.Ed è proprio quello che essi fecero, un po’ più avanti, lungo la costa, con tanto altruismo e ardimento che, dopo poco, il loro eroismo li rese famosi.Arrivarono così nuovi collaboratori, la loro baracca fu ristrutturata … e il loro idealismo smorzato.Se vi capita di passare da quelle parti, troverete tutta una serie di circoli esclusivi disseminati lungo la costa.Ciascuno di essi è giustamente fiero delle sue origini e delle sue tradizioni.Da quelle parti avvengono ancora naufragi, ma nessuno ci bada.