LAVORO IN CORSO Obiettivo 4% ma in dieci anni · genta ora lavoreranno per rea-lizzare gli...

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LA STAMPALUNEDÌ 1 FEBBRAIO 2016 .17

LORENZA CASTAGNERI

MARCOPOLO

I climatizzatoridi Sabianaalle Olimpiadiin Corea del Sud

Se anche nel vostro ufficioci sono i condizionatori acassetta, quelli sistemati

tra i pannelli del controsoffitto,che soffiano aria fredda dall’al-to, allora è molto probabile cheportino la firma Sabiana, azien-da di Corbetta, in provincia diMilano. Ogni anno ne vengonovenduti in media 50 mila pezzi,pari a più di un terzo della pro-duzione complessiva europea.E questo non è l’unico articolonel portafoglio dell’azienda na-ta nel 1929: ci sono, tra gli altri, iclassici aerotermi da palestra oarea industriale, i ventilconvet-tori, il filtro elettronico che pu-lisce l’aria interna da qualsiasitipo di inquinante garantendola salubrità dell’ambiente. Sichiama «Crystall» e Sabiana nedetiene il brevetto. Tutti vengo-no commercializzati in ogniparte del globo, attraverso unacinquantina di distributori. Metà dei quasi 70 milioni di eu-ro che l’azienda fattura ogni an-no è realizzato all’estero.

E da oltre confine continua-no ad arrivare riconoscimenti:per la silenziosità dei suoi pro-dotti e la capacità di interveni-re senza opere murarie troppoinvasive, Sabiana è stata sceltaper dotare dell’impianto di cli-matizzazione il padiglione del-l’Azerbaijan durante l’Expo, unincarico che le è valso nuove commesse per due milioni dieuro in gran parte in arrivoproprio da fuori Italia. I 180 di-pendenti impiegati nei suoi trestabilimenti tra Corbetta e Ma-genta ora lavoreranno per rea-lizzare gli apparecchi di riscal-damento e climatizzazione del-l’Integrated Healthcare Cam-pus, un campus sanitario conoltre 1.200 posti letto, a Mersi-na, in Turchia e della biblioteca«George Green» all’Universitàdi Nottingham. Ma la scadenzapiù importante è fissata nel2018: per allora dovranno esse-re terminati e consegnati i si-stemi di riscaldamento dei pa-lazzetti dello sport di Pyeon-gchang, in Corea del Sud, cheospiteranno le gare delle pros-sime Olimpiadi invernali.

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATINiccolò Branca, presidente e ad della Fratelli Branca Distillerie

“Dopo Usa e GermaniaBranca porta il Fernetanche in Africa e Cina”

I TRAGUARDIFernet­Brancaha conquistato il quartoposto assolutoaffermandosi come primobrand italianoProseguiremo sulla stradadelle acquisizioni, manon è il momento giusto

L’AD NICCOLÒ BRANCALa produzione è divisatra Milano e l’ArgentinaVendiamo in 160 Paesie l’export vale oltreil 60 per cento dei ricaviAllargheremo i mercatianche a Caffè BorghettiSambuca e Punt e MesFRANCESCO SPINI

A PAGINA 20

I NUOVI BALZELLI

Da BlaBlaCarad AirbnbL’economia 2.0ora batte cassa

LUBRIFICANTI

Petronaslancia a Torinoun polo hi­techda 60 milioni

LA POSTA

Obbligazionisubordinate?Solo se la bancaè al sicuro

A PAGINA 18 A PAGINA 19 A PAGINA 21

TUTTOSOLDILUNEDÌ 1 FEBBRAIO 2016

NUMERO 154

A CURA DI:TEODORO CHIARELLIREDAZIONE:GIUSEPPE BOTTEROLUCA FORNOVOLUIGI GRASSIAtuttosoldi@lastampa.itwww.lastampa.it/tuttosoldi/

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SANDRA RICCIO

Obiettivo 4% ma in dieci anniEcco lo scudo di Etf, bond e azioniI gestori: mix di investimenti nel lungo periodo per battere la volatilità delle Borse

Per le Borse mondiali èstato un inizio d’anno di-sastroso. Una perfor-

mance così brutta non si vede-va dal gennaio 2009, quando inpiena crisi sub-prime e con Lehman Brothers appena falli-ta, l’indice globale Msci Worldcadde, in un solo mese, del-l’8,8%. Lo stesso indice ha chiuso il mese appena passatocon un -7,8%. Piazza Affari, nelle ultime quattro settima-ne, ha lasciato sul campo il12,9%. Per gli investitori è statoun gennaio di patimenti, alter-nati da pesanti crolli e ripreseeffimere. Guardare avanti èdifficile. I numeri dal passato sono poco incoraggianti: nel febbraio 2009 l’indice globale cadde di un altro 11%.

Come fare per sopravvive-re? Un’idea che dà stabilità alportafoglio è quella di puntaresu orizzonti di tempo moltolunghi, di dieci anni almeno. Sitratta di una lunga maratona da fare in compagnia di obbli-gazioni e azioni globali. Ridu-cendo i rischi e con qualche as-sicurazione che protegga da eventuali scossoni estremi.Ecco tre strategie costruite dagli esperti.

Sicurezza e semplicitàDieci anni concentrati su tre temi molto semplici. E’ la for-mula che propone Massimo

Terrizzano, Responsabile fondi di Bnp Paribas Ip. Il suo portafo-glio a lungo termine parte dal-l’idea di blindare al sicuro la me-tà del capitale. In questo modo siguadagna in tranquillità in caso di scenari catastrofici. «Sonoeventi che Bnl Paribas Ip non prevede in alcun modo ma che non si possono escludere» diceTerrizzano. Un decennio è lungo e una crisi come quella del 2008 potrebbe ripresentarsi di nuovo. Qual è lo strumento a prova di catastrofe? Per l’esperto, in que-sto momento, la sicurezza si tro-va nel Bund tedesco. Un’assicu-razione sulla vita molto cara pe-

rò: il rendimento è dello 0,30% lordo annuo, che al netto signifi-ca zero guadagni. Questi vanno realizzati con la restante parte diportafoglio. «Con le obbligazioni high yield» dice l’esperto. Si trat-ta di emissioni di aziende privateche non sono investment grade, vuol dire che presentano tassi di fallimento non trascurabili. Se però ci si avvicina a questi bond tramite Etf o con i fondi comuni d’investimento, il rischio diventa minimo. Oggi i tassi offerti da queste attività sono intorno al6% annuo (in euro). A questo strumento va dedicata un 25-30% del proprio patrimonio. La

quota rimanente invece va sul-l’azionario. «Nel lungo termine darà ottime soddisfazioni» affer-ma l’esperto. La scelta deve an-dare su indici globali che conten-gono un po’ tutte le Borse oppuresu Europa e Usa. Il rendimento atteso è del 7-8% per anno.

A medio rischio «In questo momento la strate-gia a rischio medio passa preva-lentemente per la componenteobbligazionaria globale – diceMarco Aboav, macro portfoliomanager di MoneyFarm –. Suquesto asset va collocato il 70%del capitale mentre la parte ri-

manente è da dedicare all’equi-ty». La previsione è di riusciread arrivare a un rendimento del3-4% lordo annuo nel decennio.A patto però di puntare su bondglobali, governativi e corporate,utilizzando gli Etf a basso costo.La parte azionaria, pari al 30%del portafoglio, va anche questainvestita su panieri globali. «Inquesto modo si riesce a puntarecon minor rischio anche sui Pa-esi emergenti che, nel decennioche verrà, saranno uno dei dri-ver di crescita» spiega Aboav.

Il mix che protegge«Per i dieci anni meglio puntare su un portafoglio bilanciato, con uno spazio per le azioni tra il 20 eil 50%» dice Elena Ferrarese, portfolio manager di Amundi. Laquota azionaria va modulata in base al profilo di rischio con una preferenza sull’Europa. Poi se-gue il mercato giapponese men-tre dagli Usa sono attesi incre-menti meno significativi. Pru-denza è consigliata invece sul-l’area emergente.

Per bilanciare al meglio lacomposizione, una quota (finoal 20%) è da dedicare ai corpo-rate bond a lunga scadenzamentre una fetta del 5-8% è daimpiegare in strumenti chesfruttano la volatilità di merca-to. La parte rimanente, intornoal 20%, serve per puntare sui ti-toli di Stato. Favorita è l’Italia,insieme a Germania e Usa.

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

- LA STAMPA

Il confronto Milano-New YorkL'andamento dell'indice Ftse Mib e quello del Dow Jones a partire da inizio gennaio

-2%

-4%

-6%

-8%

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Ftse Mib Dow Jones