L’Anatomia è lo studio delle strutture interne ed esterne di un … · 2020. 6. 4. · delle vie...

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MALATTIE

PANCREATICHE

PANCREAS

Il pancreas è localizzato dietro lo stomaco.

E’ lungo circa 15 cm e va dal duodeno fino alla milza.

E’ un organo retroperitoneale.

Viene diviso in 3 parti:

TESTA,CORPO e CODA.

E’ una ghiandola sia esocrina che endocrina

ANEMIE1

ISTOLOGIA del PANCREAS

E’ una ghiandola tubulo-acinosa. E’ divisa in lobuli

da setti di tessuto connettivo. All’interno dei setti

decorrono sia i vasi che i dotti ghiandolari.

All’interno del lobulo i dotti si ramificano fino a

terminare in tasche a fondo cieco (acini

pancreatici). Gli acini producono il succo

pancreatico.

Sparse nei lobuli pancreatici ci sono le isole di

Langerhans, isole di tessuto endocrino ( 1%).

PANCREAS

Il condotto del Wirsung è il condotto

principale che riversa il prodotto dell’attività

esocrina del pancreas ( succo pancreatico)

nel duodeno a livello della papilla del Vater.

Ci può essere un secondo dotto detto del

Santorini che sfocia a livello del duodeno

nella papilla minore, posta prossimalmente

rispetto a quella di Vater

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SUCCO PANCREATICO

E’ il prodotto dell’attività esocrina del pancreas. E’

costituito da acqua, ioni, NaHCO3-, ed enzimi.

Le principali classi di enzimi digestivi pancreatici

sono:

- Lipasi: azione sui lipidi

- Carboidrasi ( amilasi) azione sui carboidrati

- Proteasi: azione sulle proteine

- Peptidasi: azione sui peptidi

- Nucleasi: azione sugli acidi nucleici

PANCREATITE ACUTACorrelata quasi esclusivamente a malattie

delle vie biliari (litiasi delle vie biliari) o all'abuso di alcool.

Cause più rare:

Disordini metabolici (ipercalcemia; iperlipidemia)

Farmaci

Infezioni (parotite, CMV, ecc)

CPRE

PANCREATITE ACUTAPatogenesi:

- Edema del parenchima pancreatico;

- ostruzione dell'ampolla di Vater;

- reflusso di bile nei dotti pancreatici;

- danno diretto delle cellule acinose pancreatiche da attivazione prematura di enzimi pancreatici

PANCREATITECRONICA

MALASSORBIMENTO

ANATOMIA MICROSCOPICA

• La mucosa dell'ileo presenta delle estroflessioni, i

villi intestinali. Le cellule epiteliali dei villi

presentano sulla superficie aggettante sul lume

un orletto a spazzola ( microvilli ) al fine di

amplificare la superficie assorbente. Le cellule

epiteliali hanno un rapido turnover. Oltre alle

cellule epiteliali ci sono le cellule caliciformi che

producono il muco ( particolarmente abbondanti

a livello duodenale).

ANATOMIA MICROSCOPICA

Alla base di ogni villo si apre lo sbocco delle

ghiandole intestinali. Ogni villo ha un vaso

linfatico. La lamina propria contiene

un'estesa rete capillare. Le pliche e i villi

intestinali sono più abbondanti nelle

porzioni più prossimali del tenue

NOTE di FISIOLOGIA

1) fase addominale: i vari componenti della

dieta vengono idrolizzati e solubilizzati dagli

enzimi digestivi e dalla bile

2) fase mucosa: passaggio delle sostanze

attraverso la membrana delle cellule

epiteliali

3) fase di trasporto: le sostanze nutritive

passano dalle cellul intestinali nei vasi

linfatici o nel circolo portale

CAUSE MALASSORBIMENTO:

1) malattie primitive del tratto gastrointestinale (malattia celiaca, malattie infiammatorie intestinali,

deficit enzimatici della mucosa intestinale)

2) patologie extra-intestinali (insufficienza

pancreatica, patologie epatobiliari, complicanze post-

operatorie come la sindrome dell’intestino corto o il

malassorbimento post intervento gastrico)

3) infezioni gastrointestinali (parassitismo, sprue

tropicale, malattia di Whipple)

DIARREA: presenza di più di 2 evacuazioni al

giorno, o un peso fecale maggiore di 200 grammi

al giorno

STATEORREA:concentrazione di grassi fecali

superiori a 7 grammi al giorno

DEFICIT di LATTOSIO:

Il lattosio è un disaccaride (glucosio+galattosio).

Viene scisso nei 2 zuccheri dall'enzima LATTASI

presente a livello delle cellule epiteliali del

duodeno

DEFICIT di LATTOSIO: patogenesi

Forma primitiva: defecit geneticamente

determinato (circa il 25% della popolazione

caucasica)

Forma secondaria: a malattie del tenue

(celiachia, enteropatia, Crohn, ecc)

INTOLLERANZA al LATTOSIO

BREATH TEST

1) al paziente viene somministrata una bevanda contenente una

quantità nota di lattosio;

2) a distanza di tempo gli viene gli chiesto di espirare, ad intervalli

di tempo regolari, in un macchinario in grado di misurare la

quantità di idrogeno presente nell’aria espirata:

nelle persone intolleranti al lattosio, il lattosio non digerito viene

metabolizzato dalla flora batterica residente presente nell’intestino

crasso con la conseguente produzione di quantità in eccesso di

gas idrogeno che passa nel circolo ematico e viene eliminato

tramite l'espirazione.

3) dosaggio del gas idrogeno nel respiro: l’aumento dei livelli di

idrogeno nel respiro indica con buona probabilità la presenza di

un’intolleranza al lattosio.

TRATTAMENTO

- Non esistono trattamenti specifici.

- L’ intolleranza al lattosio può essere controllata.

- Dieta con prodotti caseari privi di lattosio e integratori

di lattasi che possono essere assunti insieme ai prodotti

caseari al fine di migliorarne la digestione e prevenire la

comparsa dei segni e sintomi correlati.

- Integrazione dietetica di calcio per soddisfare il

fabbisogno di calcio giornaliero contenuti nei prodotti

caseari, tramite integratori privi di lattosio.