Post on 15-Feb-2019
LA SINTASSI DAL PUNTO DI VISTA DEL TESTO
Usi, funzioni e
proposte didattiche
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GRAMMATICA E COMUNICAZIONE
La riflessione metalinguistica
Raffina l’espressività e la capacità di interpretare i testi;
Non insegna a costruire né a interpretare i testi;
Propone classificazioni e nomenclature (favorendo il convincimento che la lingua sia rigida e immutabile);
È radicata nella scuola per via della tradizione classica.
La competenza comunicativa
È la capacità delle persone di comunicare
Per iscritto e oralmente;
In modo efficace;
In modo adeguato al contesto.
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UN MODELLO DI PROGETTAZIONE ANNUALE
Incentrato sui meccanismi della scrittura argomentativa;
Orientato allo sviluppo della competenza comunicativa:
Declinata in sottocompetenze;
Eclettico (interseca linguistica testuale, grammatica valenziale e grammatica «scolastica»);
Schematizzato in tre momenti centrali,
A cui se ne può aggiungere uno introduttivo;
Non tiene conto della suddivisione in lezioni, né della organizzazione delle lezioni.
Calibrato sul secondo anno della secondaria di secondo grado.
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OBIETTIVI DELL’APPRENDIMENTO NEL DM 139/2007
Competenze:
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Abilità:
«Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo».
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SCHEMA DELL’ARGOMENTAZIONE (ROSSI/RUGGIANO 2013: 39-44)
Introduzione/premessa
Ipotesi
Argomenti
Antitesi
Confutazione dell’antitesi
Tesi
Conclusione
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ARGOMENTI MULTIPLI (LO CASCIO 2009: 79)
O = opinione
A1, A2, … An = argomenti
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ARGOMENTI A GRAPPOLO (LO CASCIO 2009: 79)
O = opinione
A1, A2, … An = argomenti
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ARGOMENTO COMPLESSO
Ma fingendo di esserne inorriditi, di denunciare un pericolo incombente, di lanciare un pensoso allarme sulle sorti del pianeta, ci si balocca in realtà con le fantasie di un temuto «ritorno» del già noto: perché il già noto, per quanto orribile, rassicura, culla, ringiovanisce, crea l’illusione che il mondo non sia definitivamente cambiato, rendendo pateticamente obsolete categorie e parole che sembravano eterne. E invece tra i compulsivi che lanciano sassate al grido di «fascista» e «comunista» non ci si rende nemmeno conto di quanto siano patetici, culturalmente decrepiti, con la testa perennemente rivolta all’indietro.
Da Pierluigi Battista, La fake news del ritorno di fascismo e comunismo,
«Corriere.it», 27 agosto 2017
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TIPI DI ARGOMENTI
Tipi di argomenti Oggetti testuali
Presentazione di dati oggettivi Dati, statistiche, esempi reali, resoconti di
esperienze.
Citazione d’autorità Qualsiasi richiamo all’autorevolezza di esperti
superiori sia a chi argomenta che all’uditorio
(tipico il richiamo a opinioni di scienziati o
professionisti).
Ragionamenti in senso stretto Identificazioni, analogie, denunce di
contraddizione, dimostrazioni di rapporti causa-
effetto o ipotesi-conseguenza, ragionamenti per
assurdo.
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OBIETTIVI DELL’APPRENDIMENTO NEL DM 139/2007
Abilità:
«Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo».
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CONDIZIONI DI SINCERITÀ
Le condizioni di sincerità presuppongono che sia l’emittente dell’argomentazione sia colui che riceve il messaggio argomentativo, e che si sente in diritto ed in dovere di confutare la tesi a cui è esposto, agiscano “in buona fede”. Una volta assunto questo principio, ogni deviazione da questa norma costituisce un’infrazione alle condizioni ottimali.
Nella realtà, al contrario, si sostengono spesso opinioni in cui si crede veramente, ma si sostengono anche opinioni in cui non si crede ma che vengono ritenute utili, o opportune, per raggiungere fini propri.
LO CASCIO (2009: 71)
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DAI CONCETTI ALLA SINTASSI
I sottoargomenti ruotano quasi sempre intorno a un verbo;
Alcuni non hanno verbo;
Alcuni hanno più verbi.
Quelli con un verbo, i più comuni, devono presentare le informazioni/funzioni necessarie per saturare le valenze verbali (argomenti).
Oltre agli argomenti individuiamo:
I circostanti;
Le espansioni.
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ANALISI LOGICA E DEL PERIODO
Soggetto e oggetto diretto
Oggetto indiretto
Circostanti del nome (attributi, apposizioni, complemento di specificazione, di materia)
Circostanti del verbo (avverbi o complementi di modo)
Espansioni
Proposizioni completive.
Nessuna proposizione.
proposizioni relative limitative/restrittive/attributive.
subordinate al gerundio modale.
proposizioni subordinate di vario genere, oppure proposizioni relative esplicative/appositive.
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COMPLETIVE E RELATIVE NELLA GRAMMATICA VALENZIALE
Le completive si differenziano dalle altre subordinate perché sono richieste dal verbo sulla base della sua valenza: di fatto sono incassate all’interno della struttura del nucleo.
DE SANTIS (2016: 61)
La differenza tra circostanti ed espansioni emerge quando proviamo a trasformare l’espressione in una frase: i circostanti del nome diventano frasi relative, e seguono immediatamente il nome che modificano [...]; le espansioni diventano frasi circostanziali che incorniciano il processo dall’esterno collocandosi in modo relativamente libero e aggiungendo informazioni specifiche (tempo, luogo, causa ecc.) alle quali corrispondono forme di espressione appropriate
(ivi: 82)
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RELATIVE LIMITATIVE E ESPLICATIVE
Voi studenti non amate la grammatica
Voi, studenti, non amate la grammatica
Voi che siete studenti non amate la grammatica.
Voi, che siete studenti, non amate la grammatica
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ELEMENTI AGGIUNTIVI VS. SEGNALI DISCORSIVI
Congiunzioni:
E, sia... sia, o, ma, né...né (composti univerbatieppure, ebbene, oppure, ovvero, ossia).
Segni di interpunzione.
Quindi, infatti, pertanto, tuttavia…
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SEGNALI DISCORSIVI
Questa è la condizione per la nascita dei primi divi. Il periodo di gestazione va dal 1914 al 1919, quando si afferma nella dimensione femminile un preciso canone estetico «bellezza, giovinezza, sex appeal», mentre in ambito maschile la figura del divo è ancora legata ai personaggi dei serial, dunque attori atletici e performanti.
Da TITO VAGNI, La teoria dei media e l’immaginario. Uno studio a partire da Edgar Morin, in «Im@go. Rivista di Studi Sociali sull’immaginario», II, 1: 106
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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALECOLOMBO 2012 = ADRIANO COLOMBO, La coordinazione, Roma, Carocci.
D’ACHILLE 2016 = PAOLO D’ACHILLE (ed.), Grammatica e testualità. Metodologie ed esperienze
didattiche a confronto. Atti del I Convegno-Seminario dell’ASLI Scuola (Roma, Università Roma
Tre, 25-26 febbraio 2015), Firenze, Cesati.
DE SANTIS 2016 = CRISTIANA DE SANTIS, Che cos’è la grammatica valenziale, Roma, Carocci.
FERRARI/ZAMPESE 2000 = ANGELA FERRARI / LUCIANO ZAMPESE, Dalla frase al testo. Una
grammatica per l’italiano, Bologna, Zanichelli.
LO CASCIO 2009 = VINCENZO LO CASCIO, Persuadere e convincere oggi, Loreto, Academia
Universa Press.
NOTARBARTOLO 2016 = DANIELA NOTARBARTOLO, I modelli sintattici di frase e il testo, in
D’ACHILLE 2016: 83-91.
ROSSI/RUGGIANO 2013 = FABIO ROSSI / FABIO RUGGIANO, Scrivere in italiano, Roma, Carocci.
SERIANNI 2000 = LUCA SERIANNI, Italiano, con la collaborazione di ALBERTO CASTELVECCHI e
GIUSEPPE PATOTA, Milano, Garzanti.
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