La produzione di tabulati - Giornalista IT · 2010-02-03 · golazione Report Generator sono...

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\ ~ \ di F•• ncesco P~trooi

La produzionedi tabulati

Continuiamo a trattare l'argomentoiniziato il mese scorso relativo alla pro-duzione di stampe e tabulati, per appro-fondirlo e per presentare ulteriori esem-pi pratici.

Nel numero scorso abbiamo fatto unpo' di storia ricordando i primi tempidell'informatica quando la produzionedel tabulato era il compimento di tuttal'elaborazione. Inoltre, non essendociancora terminali video, la stampanteera in pratica l'unico strumento di out-put cui venivano assegnate anche fun-zioni di console di sistema, e anche, infase di realizzazione software, di perife-rica sulla quale inviare i messaggi delDebug.

Le attuali tecnologie hardware e soft-ware hanno rivoluzionato non solo ilmodo di lavorare, ma anche la filosofiadella produzione del tabulato. Si lavoracon prodotti software interattivi che ren-

dono «user friendly» la predisposizionenon solo del contenuto ma anche dell'a-spetto estetico della stampa.

E in questa sede non parliamo dellemoderne tecnologie di stampa (Publi-shing, Laser Printer, ecc.) con le qualiuna qualsiasi stampa può essere addi-rittura prodotta con caratteristiche este-tiche di tipo tipografico.

I vecchi testi di informatica parlava-no di TRE FASI successive che carat-terizzano qualsiasi procedura:

INPUT, ELABORAZIONE, OUTPUT

tale schematizzazione funziona sia sesi deve calcolare due più due su unacalcolatrice semplicissima sia se si de-ve produrre il cedolino stipendio delpersonale della Fiat.

In realtà oggi, specie con lo svilup-po della Informatica su PC, si tendead una evoluzione di tale schematizza-zione in un'altra composta da due fa-SI:

IMMISSIONE CON CONTROLLO,STAMPA CON ELABORAZIONE

Significa che tutte, o comunque ilpiù possibile, le funzioni di controllodei dati (il controllo è percentualmen-te l'elaborazione più pesante) vengonosvolte dal programma di Input, conte-stualmente alla immissione, in modoche in archivio finiscano solo datiesatti.

Significa poi che il Generatore diReport dispone di funzioni di calcolosofisticate che rendono inutile il pas-saggio per una fase intermedia di Ela-

Figura J - Reflex - Funzione di conversione. 1/ Reflex. della Borland. si presenta come prodotto per l'analisi dei dati «altrui». Sono quindi molto sofisticate lefunzionalità di Conversione da ambienti esterni verso Reflex. Nella figura la tonversione da DB 111.Figura 2 - Reflex - Modi operativi. Dato un archivio. Reflex permette di analizzarlo per mezzo di varie modalità tra loro collegate. Nella figura vediamo i dueclassici modi: tabella righe e colonne e maschera.

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SPREAOSHEET

Figura 3 - Reflex - Repart generatar. La funziane di Generaziane di Repart è di tipa Full Screen e permeI/e. anche can /'ausilia del Mause. di camparre in farmagrafica /'aspel/a del tabulato. «aggancianda» i campi e muavendali qui e là sul video.Figura 4 - Reflex - Out del Repart. Il risultata del Repart può essere pradal/a su videa per pater cantrallare che quella che si al/iene è prapria quella che si valeva.

borazione. Facciamo un esempio chia-ro a tutti: una fattura composta da piùrighe. I dati base, presenti nell'archi-vio (o negli archivi) sono Codice Arti-colo e Quantità Fatturata. Tutti gli al-tri dati di ciascuna riga (DescrizioneArticolo, Aliquota IVA, Imponibilesenza e con IVA) sono ricavabili viaelaborazione, cosÌ come i dati di tota-lizzazione (Totale Imponibile e TotaleIVA).

Abitualmente il Generatore di Re-port è in grado di eseguire tali elabo-razioni elementari direttamente, percui i vari dati di calcolo (sia per riga,sia di totalizzazione), vengono prodot-ti dinamicamente in fase di stampa enon è necessaria una preventiva ela-borazione che li calcoli e li memorizzio in archivi o in variabili.

Evidentemente tanto più è sofistica-to il Generatore tanto più complessesono le elaborazioni che riesce a fare etanto meno occorre programmare.

Il fine ultimo e del tutto teorico del-la filosofia dei prodotti per la gestionedi Data Base (e quindi delle loro fun-zionalità di Generazione Tabulati) èquella di diventare strumento (ancoraideale purtroppo) che abbia sofistica-tissime le funzioni di Input e Control-lo dei dati e sofisticatissime le funzio-ni di Generazione di Report in mododa rendere inutile l'elaborazione equindi in definitiva la programmazio-ne.

E se si pensa che il confine tra pro-dotto per utenti finali (milioni di utiliz-zatori di Personal Computer) e pro-dotto per specialisti (poche decine dimigliaia di sviluppatori di procedure)sta proprio nella programmazione sicapisce l'importanza di questa ricerca.

Gli utilizzatorl del dati

Una delle più importanti conse-guenze della diffusione dei PC anche

nelle grosse organizzazioni è stataquella dello sviluppo dell'elaborazio-ne LOCALE dei dati CENTRALI.

In altre parole nelle grosse organiz-zazioni esistono sempre Centri di Ela-borazione Dati su cui «girano» com-piesse procedure operative che mani-polano enormi volumi di dati. Tali da-ti sono CENTRALI in quanto riguar-dano le fasi operative dell'azienda einteressano direttamente molti settoriaziendali.

Gli stessi dati in genere riguardanoanche settori specifici cui interessarielaborarli, non per modificarli, maper ottenere dagli stessi ulteriori infor-mazioni.

Ad esempio un programma di Ge-stione Ordini gestisce dati operativiche servono a chi deve dar corso al-l'ordine, a chi deve valorizzarlo, ecc.Gli stessi dati sono interessantissimiper chi voglia analizzare l'andamentostatistico delle richieste. Può riutilizza-re i dati Ordini.

Il sistema più economico per risol-vere ambedue i problemi (Centrale ePeriferico) è quello di eseguire cen-tralmel)te le procedure operative.Confezìonare ed inviare i dati elemen-tari in periferia, e qui senza ritorni sul-le procedure centrali, eseguire, in Lo-cale, le elaborazioni.

È evidente che in tale caso i datielementari in arrivo non vengono mo-dificati e quindi non occorrono proce-dure di controllo. L'utilizzatore finaledeve disporre di prodotti che gli per-mettano di analizzare i dati e di pro-durre i risultati di tali elaborazioni inOut su qualche periferica.

Se il risultato da ottenere è un tabu-lato è importante disporre di un Gene-ratore che consenta vari tipi di inter-vento:

- scegliere i campi- definire eventuali campi calcola-

ti (in più)

- definire campi relazionati su al-tri archivi

- selezionare i record (es. solo unacategoria merceologica)

- definire raggruppamenti (es. permese, per regione, ecc.)

- definire operazioni (somme, me-die, max, mi n, ecc.) sui raggruppa-menti

- definire l'estetica del tabulato(testate e corpo).

In tal uni casi queste funzionalità,anche se utilizzate al meglio, non sonosufficienti per il raggiungi mento delrisultato voluto e bisogna ricorrere astrumenti più sofisticati e, nei casiestremi, come detto, alla programma-zione.

I prodotti che analizzeremo dall'an-golazione Report Generator sono RE-FLEX della Borland, SYMPHONYdella Lotus, DATA EASE della Sof-tware Solution e Framework II dellaAsthton Tate.

Reflex l'analista

Il REFLEX della Borland (quelladei Turbo) viene definito dai produt-tori l'ANALISTA per la sua versatilitànell'analisi dati, non solo dati immessidirettamente Reflex, ma anche, e forsesoprattutto, caricati da altri ambientidiffusi sia di tipo Spreadsheetcome Lo-tus 123 che di tipo più gestionale comeDB III.

Lavora solo su scheda grafica equindi anche la comune tabella di datiin righe e colonne assume un gradevo-le aspetto grafico grazie alla esistenzafisica delle righe e delle colonne (trat-teggiate) che separano record e campi.

Un archivio può essere visto in piùmodi, anche contemporaneamente, sudifferenti finestre (Tabella, Vista, Gra-fico). I tre modi sono tra loro collegatinel senso che ad esempio se si fa scor-rere la tabella scorre anche la vista.

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SPREADSHEET

lnviit i dati alla stanpante. ad un archivio o ad una zona mfinestl'a Gest-archivi ~ Config Applicazione Para..etri t\iouo LScir --------.c------lf-------t---f11 PROUADI SIAIlPA42' EI.lllCO IIOIlIHATIVI IH ORDIHE DI CODICE13 ~~ ~-- ----------- - ---- - ---------------------- --- --~~-------11 COD /tOltE RG. C IllA PR!J . DARE AOJIJlE SALDO~5 2lIl9 ALBEllII F ALBAItO llII 3,453.ll88 Z,7b8,1IIl8 b93,ll88~47 ------------------ ------------------------------~ CALCE 7.878.ll88 8.43S.ll88 (I.3S7.ll88l19SII51_52 FA Lista Acquish:ione53 LI~ llII55 RI5b VI575859 PHV. CriteriobIl

Z9-Set~~87 87:28 Pll.. F111ES

Figura 5 - Symphony - Parametri di stampa. Il Symphony è un prodolto lntegralo evolulivo rispello al Lolus 123. Dispone quindi dijunzionalità in più quali quelleche permeltono di definire un Report (tradolto in Prospelto) che agisce sui dati di un Archivio.Figura 6 - Symphony - Riga campione. Symphony si basa su uno spreadsheet e quindi anche le operazioni tipo Full Screen vanno eseguite sul tabellone occupandozone libere con lo Riga Campione. lo Testata e lo zona Calce. Si può gestire anche una selezione e/o un ordinamento definendo una zona di riferimento.

CCD. NC~E RS.CITTA PRV. DARE AVERE SALDO4423 BOCCC'UNl :EPRANO FR 2,544,000 3,007,000 (463,000154" VICESZJ S FR:SINDNE FR 2,712.000 3,918,000 il,206,00017233 SREJA e FReSINONE FR 3,377,000 3,687,000 (310.000)---- ----- ----------------------- -------------------- --- -----------------

C3L\:. ~O~E RE.crnA PRv. DARE AVERE SALDO221~ GJ~:"AN::i SEZZE u 1,095,000 4,.99,000 1.04,òOOI2362 ACCiJRSI : SAN FELICE LT 1,611,000 2.25B,000 1647,0001~150 ;RASZi';I " PON,:N;A .. 1,097,000 21b40,OOO il,543,ODO:---- ------ ------ ------- --- ------------ ----------------------------------

~OD. ~D~E RS. CITrA PRV. DARE AVERE SALDO2205 SSAR61 ORTE VT 2,153l000 2,267,000 11l4,OOOl4216 CIAS~RRI VlTER80 VI 2,51ì,OCO 520,000 1,9g7,0006226 QOLiVIS! VITERBO '.JT 934,000 3,729,000 (2,795,OOO)b230 PEDRONl VITERBO VT 1,474,000 1,919,000 1415,0001----- --------- --- ----------- ------------- -------------------------------

7,078,000 8,435,000 Il,357,0001

8,633,000 10,612,000 (I. g79,OOOi

6,803,000 9,397, OCé 12.594,01):)1

12,163,000 9,099,000 3,071,000

10.481,000 7.063,000 3,421,000

PR~V~ DI SiAI'!PAELE~'CG NO"JNP:IV: IN eROINE "I CODICE

CAi.:E

PROVA O! smPAELENCO NO"!N~TJVI iN ORDINE DI CODICE

:4LCE

CALCE

CALCE

CtR2V~ ~: STA!'!?AEèES~j NO~INA~!VI I~ ORDm DI CODICE

CGD. ~~"E RS.CITTA PRV. DARE AVERE SALDO2;~1 3rr~.i5l:A A RIETI RI 1,792,000 1,425,000 367,0002353 VIANI AN:RODOCO Ri 2,825,000 944,000 1,981,000322~ GRANDI RIETi Rl 3,102,000 2,227,000 1,:75,0004223 ER~NDi "lE,: RI l,iH,OOO 4,.93,000 (349,0001-----_._----------------------------------------------------------------

~C~·.SCr.E PG.Ci7TA FR•• DME AVERE SALDO~:8y ~LB~RT; ALBA~D R" 3l4S3,OOO 2,760,000 693,000,,'"l,. •.• F:JRT!N! SENI ANO R" 41317,0;)0 8b3,JOO 3,~541000-;..,;';

2329 LUB:AN! RO"A R" !,574,000 1,220.000 351,000:354 BCCCDA ,OM R" 638,000 1,072,000 1434,000;51t.~ .VALD! mOli ~" 502,000 1,148,000 (646,0001-------------- -------- ----------- ---- -----------.------- -- .--.--.--.----

Figura 7 .. SymphonyOut dell'archivio.

L 'output presentato. cheprevede una

soltototalizzazione deidati numerici per

provincia, è realizzatonon intervenendo

assolutamente sullatabella/archivio, ma

solo sui Parametri diStampa.

Inizio inizio del tabulatonel suo insieme

Testata inizio di ciascuna paginaCorpo insieme dei datiPie' Pagina fine di ciascuna paginaFine fine del tabulato

nel suo insieme

Inoltre è possibile lavorare con ilmouse per cui tutte le funzionalità discelta e di scorrimento sono facilitate almassimo.

Come detto particolarmente avan-zata è la funzionalità di Caricamentodei dati da altri ambienti. Ad esempioil nostro archivio di prova (vedi nume-ro scorso) realizzato in DB III vienetradotto in formato REFLEX median-te le specifiche immesse nella tabelladi conversione in cui si decide qual}campi caricare, con quali nomi, ecc .. Eanche possibile definire delle condi-zioni sulla base delle quali sceglierechi caricare e chi no (fig. I).

Una volta entrati in REFLEX èpossibile innanzitutto decidere i modie i formati di visualizzazione su video(es. larghezza delle colonne) e poi ma-nipolare i dati attraverso le numerosis-sime funzionalità disponibili ed attiva-bili via menu a tendina (fig. 2).

Nel prossimo numero, nell'ambitodi questa stessa rubrica, tratteremo neldettaglio alcune funzionalità interes-santi di REFLEX, per ora ci limitiamoad esplorare quelle che permettono lacostruzione e la produzione di un Re-porto

Per costruire il REPORT, attivata larelativa funzionalità, si agisce in mo-dalità FULL SCREEN inizialmentesu uno schermo quasi vuoto suddivisoin due colonne.

Nella colonna di sinistra, più stret-ta, è possibile inserire riga per riga so-lo una specifica che indica il tipo diriga. I tipi sono 5 (vedi fig. 3):

La stessa tipologia di riga si può at-

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SPREADSHEET

Figura 8 - Data Ease composizione del Report. Anche con il Data Ease si lavora prevalentemente in modalità Full Screen. Sia per definire quali campi stampare,sia per definire in quale posizione e con q,!ali caratteristiche vanno stampati.Figura 9 - Data Ease - Out dell'archivio. E possibile eseguire lo stampa di prova su video. Va notato come sia possibile facilmente distribuire su più righe i singolicampi. operazione necessaria quando questi siano numerosi.

tribuire a più righe contigue, e si pos-sono inserire sia scritte fisse, digitatein modalità Full Screen sulla colonnaa destra, oppure elementi prefissati eind!cati, a seconda del tipo di riga, daivarI menu.

Ad esempio nelle testate e nei pie'pagina si possono inserire Data e Oradi Sistema (in vari formati), numera-zione delle pagine, ecc ..

Nel corpo si possono inserire scrittefisse, campi e formule sui campi. Perciascun campo reale o virtuale (otte-nuto con formula) è possibile stabilireformati e dimensioni e posizione sulvideo. Se si lavora con il mouse ilcampo si «aggancia» puntandovi so-pra il cursore e lo si sposta qui e là sulvideo per scegliere la posizione mi-gliore.

Molto potente la possibilità di cal-colo dei campi virtuali in quanto sipossono utilizzare, anche in genera-zione Report, tutte le funzioni mate-matiche, logiche di data, ecc. presentinel Reflex. Ad esempio con la funzio-ne CASE si può arrivare alla decodificadi I}n campo codificato.

E possibile attivare funzionalità diordinamento (anche indipendente-mente dall'ordine che ha la tabella), ditotalizzazione e sottototalizzazione.

Nella figura 4 mostriamo appuntoun campo di accumulo del valore perprovincia. Ad ogni cambio di provin-cia l'accumulatore riparte da zero.Sempre sotto il menu di stampa è pos-sibile inserire filtri per selezionarequali Record stampare e quali no.

Symphony

Il Symphony è il pacchetto integratodella Lotus Development. Quando ènato sembrava che dovesse in qualchemodo sostituire il suo predecessoreLotus 123. Questo non è avvenuto siaper il grande successo che già aveva

l' 123, i cui utilizzatori soddisfatti nonhanno gradito ricominciare con unnuovo prodotto, sia per il fatto cheSymphony risulta, date le sue numero-se funzionalità in più, più complessoda utilizzare.

Con le release attuali (LOTUS 2 eSYMPHONY 1.2) i due prodotti sonodel tutto allineati al punto che LOTUSè un subset di SYMPHONY e che èpossibile lo scambio dei due file neidue sensi senza traduzioni (ovviamen-te nel caso che non si utilizzino quellefunzioni presenti su un prodotto e nonsull'altro).

Per quanto riguarda la stampa deidati da un archivio SYMPHONY per-mette una certa manipolazione, per cuiè possibile ad esempio ordinare, sele-zionare e totalizzare i dati intervenen-do in fase di stampa, senza dover met-tere le mani sui dati.

Il cuore dell'operazione è il coman-do BASE PARAMETRI PROSPETTO(fig. 5) con il quale dato un archivio(definito nei parametri) è possibile nonsolo definire una riga campione distampa (vedi fig. 6), ma anche una zo-na di Testata e una zona Calce.

In altre parole su una zona libera deltabellone si scrivono le varie intesta-zioni (Testata e Calce) e la riga cam-pione che referenzia, indicandone lecelle, i campi che si vogliono stampare.Poi nel foglio che appare digitandoBASE PARAMETRI PROSPETTOvanno indicate quelle stesse zone.

Poiché le formule di referenziamentopossono essere anche di tipo comples-so (ad esempio (A4-B4) / A4 è un valo-re ottenuto eleborando due altri valori)è possibile inserire nella Riga Campio-ne campi virtuali, non esistenti material-mente nell'archivio, ma ottenuti via ela-borazione della formula.

Selezioni e/o ordinamenti si eseguo-no definendo una lista di acquisizione(nel nostro caso la serie ordinata di

province del nostro archivio) e una zo-na Criteri (Cella variabile) che Sym-phony usa dinamicamente per eseguirele estrazioni volute nella stampa. L'a-spetto della stampa cosi predisposta èin figura 7.

] n definitiva la Generazione di Re-port di Symphony è una funzionalitàin più rispetto al, Lotus 123, che anzinon ne dispone. E un po' macchinosaper il solito vincolo di dover lavorarecomunque sul tabellone e non abba-stanza sofisticata.

Se occorre eseguire spesso dellestampe con elaborazioni di dati pre-senti nello spreadsheet la soluzionemigliore è senza dubbio LOTUS Re-port Writer, di cui abbiamo parlato nelnumero scorso, che legge file in for-mato 123 e Symphony e «sforna» ta-bulati.

Data Ease

Nel numero 60 di MC abbiamo pro-vato DATA EASE della Software So-lution, prodotto di gestione archivimolto sofisticato (usa il modello rela-zionale) e potente (permette numerosiarchivi, indici e relazioni), ma relativa-mente semplice da usare, anzi accessi-bile anche al fantomatico utente finale.

Ne approfittiamo per segnalare chela SIS Soluzioni Italiane Software, chelo distribuisce, ne ha messo a punto laversione italiana.

Oltre alle funzionalità di definizionestrutturale dei dati e di immissione/controllo sono particolaremente sofi-sticate le due funzionalità di Report.

Il Report Veloce che permette lette-ralmente di costruire e di eseguire «alvolo» un tabulato, anche dal bel mezzodi una immissione, e il Report Com-pleto che permette di realizzare qual-siasi tipo di programma elaborativo,non necessariamente di stampa, suidati dell'archivio.

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SREADSHEET

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Figura IO - Framework 1/. Ambiente di lavoro. Framework /I privilegia i rapporti con DB Il/. Un archivio in tale formato può essere caricato direllamente conlo fun~ione DBASEFILTER. che tra l'altro permelle di eseguire selezioni in fase di caricamento per scegliere solo i dati che interessano.Figura Il . Framell'ork Il - Output. Tra i vari parametri di stampa sono sempre presenti anche gli allributi del carallere e cioè Grassello. SOllolineato. ecc. chepossono essere stabiliti. ad esempio. per ciascuna colonna.

La costruzione del Report Veloce av-viene partendo da un menu sul qualesono presenti le seguenti opzioni:

- Salvataggio/caricamento formatoreport.

Il Report una volta definito può es-sere salvato per usi successivi.

- Scelta dei campi, del loro ordinee delle operazioni di tipo globale daeseguire su di essi. Sulla Maschera diacquisizioni si indicano, con un nume-ro progressivo, i campi da stamparenell'ordine di stampa. In corrispon-denza di ogni campo si può indicarel'operazione che quel campo deve su-bire (es. In Ordine, oppure Somma,ecc.).

- Impostazione selezioni.Anche la selezione di lavoro si impo-

sta sulla maschera di acquisizione digi-tando le condizioni che debbono filtra-re i dati. Valgono tutte le condizioni ele funzioni logiche abituali. Valgonoanche i caratteri Jolly "*" e "!".

- Definizione del formato.In modalità Full Screen (fig. 8) van-

no posizionati i dati da stampare e tuttigli elementi estetici. Esistono anche icomandi punto (" .") ben noti agli uti-lizzatori di WordStar. I comandi puntoindividuano quei comandi di stampache stabiliscono le caratteristiche dellastampa, ma che di per sé non vannostampati.

-;- Parametri di stampa.E il menu che permette di gestire i

rapporti, spesso difficili, con la stam-pante. Quindi margini, parametri distampa, ecc ..

Da questo menu si può indirizzarel'output su Video (per una verifica delrisultato), su carta (stampa definitiva),

su file (per una stampa successiva).- Esecuzione.Il Comando che fa partire la stampa.

Il risultato è in figura 9.Come si vede è previsto, nella giusta

sequenza, tutto quello che bisogna fareper produrre un tabulato.

Se il risultato del Report Veloce èsoddisfacente può assumere l'aspettodi Report Completo e viene tradottoautomaticamente in un programma,scritto nel linguaggio DATA EASE, ul-teriormente modificabile.

Framework Il

È il prodotto integrato della AshtonTate, ed è stato provato nella primaversione nel numero 41 di Me.

Essendo un prodotto integrato lafunzionalità di stampa è al serviziodelle altre e risulta essere quindi unpo' generica dovendo adattarsi a testi,tabelle e Data Base. Non consente di-rettamente sottototalizzazioni, che senecessarie, vanno inserite nella tabelladi stampa.

Tutta la gestione avviene via menua tendina che offrono via via le variepossibilità di impostazione dei para-metri e di guida della stampa (fig. IO).

Con il menu TESTO, combinatocon il tasto di Selezione, che permettedi individuare e selezionare insiemi didati, è possibile stabilire la modalitàdi stampa dei caratteri (Grassetto, Sot-tolineato, ecc.).

Quello che non si riesce a fare incomandi di menu deve essere fatto inFRED (Framework Editor) che è ilpotente linguaggio di programmazio-ne del Framework in grado di risolve-

re qualsiasi problematica di totalizza-zione e selezione.

Conclusioni

Nel giro di due numeri abbiamoanalizzato la problematica produzionedi Tabulati, verificandola con i pro-dotti di più larga diffusione.

La conclusione che se ne può trarreè che ormai tutti i prodotti, siano essispreadsheet, gestori di semplici archi-vi, o Data Base Manager System perapplicazioni pluriarchivio, dispongo-no di funzionalità di costruzione eproduzione in maniera interattiva diReport.

Spesso le modalità di lavoro sonoFull Screen per quanto riguarda lacomposizione estetica della stampa elavorano su un facsimile della ma-schera di acquisizione per impostarele condizioni di selezione.

Inoltre è anche vero che i risultatiottenibili dipendono dal grado di co-noscenza che si ha del prodotto. Spe-rimentando si ottiene molto più diquello che dice un manuale (che ingenere, essendo destinato ai princi-pianti, non tratta argomenti avanzati).

Tutto questo rende tale tipo di lavo-ro realmente facile, stimolante e infondo anche divertente, insomma«friendly».

Quindi bisogna cercare di ottenereil meglio dal prodotto che si usa senzaandarsene a cercare altri. Se invecenon si dispone di un «proprio» pro-dotto e se ne cerca uno con cui ottene-re delle stampe sofisticate è bene chenello sceglierlo si valutino a fondo talifunzionalità. _

196 MCmicrocomputer n. 68 - novembre 1987

Due confezioni DataLife~5y''' 28/2D in una ...Comperando due confezioni di DataLife~5~" 2S/2D da20 dischetti, lOper confezione, troverai tre floppy disk peno

Tre penne speciali che Ti permetteranno di scrivere,per la particolare flessibilità della punta, 111sul jacket senza danneggiare il floppy disk.' l

Un'idea Verbatim~. • l

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