LA PRATICA RIFLESSIVA C. TAYLOR, S. WHITE (2005), Ragionare i casi. La pratica della riflessività...

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LA PRATICA RIFLESSIVAC. TAYLOR, S. WHITE (2005), Ragionare i casi. La pratica della

riflessività nei servizi sociali e sanitari, Gardolo di Trento, Erickson.

Il linguaggio performantico:

“dà forma” alla realtà

Non basta aver tempo di Non basta aver tempo di riflettere riflettere

Lo specchio riflette l’immagine che Lo specchio riflette l’immagine che curiamo perché venga vista da curiamo perché venga vista da altri, e non solo dallo specchio.altri, e non solo dallo specchio.

Dimostrare di fare le cose giuste

L’ansia dei risultati e la pressione della

dimostrazione efficiente

Dimostrare di fare le cose giuste

Usare le risorse a disposizione

L’ansia dei risultati e la pressione della

dimostrazione efficiente

Limite della sicurezza nella risposta esclusivamente

tecnica

Dimostrare di fare le cose giuste

Usare le risorse a disposizione

L’ansia dei risultati e la pressione della

dimostrazione efficiente

Conoscere l’incertezza, l’ambiguità e la complessità

della propria professione

Le risposte ai bisogni nascono dal confronto con le

situazioni

La situazione difficile rende più importante il confronto, e sfida le

certezze scientifiche

Un approccio basato sul ragionamento e la

comprensione, anziché su spiegazioni oggettive e affermazioni predittive

Il costruzionismo sociale

Osservare il modo in cui ogni descrizione è costruita …

… e in che contesto nasce

Sapere non è un processo neutro

Il costruzionismo sociale

Osservare il modo in cui ogni descrizione è costruita …

… e in che contesto nasce

Sapere non è un processo neutro

Versioni multiple possono convivere

Il costruzionismo sociale

Osservare il modo in cui ogni descrizione è costruita…

Posto che la versione di uno sia la più giusta,

quanto conta questo se l’altro non la condivide?

Concetto, pratiche e assetti sociali

hanno una natura storicamente e culturalmente determinata

Gli scienziati si impegnano in transazioni di

comunicazione in cui, attraverso il linguaggio,

si assicurano risorse

Uso competente

del linguaggio

Uso competente

del linguaggio

dell’ascolto

Uso competente

del linguaggio

dell’ascolto

della restituzione

Uso competente

del linguaggio

dell’ascolto

della restituzione

della composizione

Uso competente

del linguaggio

dell’ascolto

della restituzione

della composizione

del bisogno di sicurezza

Uso competente

del linguaggio

dell’ascolto

della restituzione

della composizione

del bisogno di sicurezza

del bisogno di appartenenza

Importanza del non-detto:

riflette diverse aspettative legate a contesti specifici,

i codici di moralità e le conoscenze dominanti

Il rapporto tra controllare ed essere controllato

Il privilegio definitorio del ruolo:

controllo, scelta, finalizzazione

Strutture di contrasto: l’avvio

della dichiarazione prepara

un’aspettativa che ha il potere di

definire, ma il resto indica una

deviazione che lascia la situazione aperta

Categorie di appartenenza e attese di ruolo:

madre, collega, capo del personale,

Azioni categorico-definite

Relazioni duali standard

Adeguatezza morale

Il dilemma del coinvolgimento: non

solo condiziona l’affidabilità, ma

espone ad accuse di pregiudizio

La strategia dell’immunità da coinvolgimento

Il parlato istituzionale

Autorevolezza legata alla categoria di provenienza

Il parlato istituzionale

Muoversi da un ruolo che fa riferimento ad

una categoria

Autorevolezza legata alla categoria di provenienza

Il parlato e il parlante

Analizzando il parlato, riusciamo a problematizzare la relazione

utente-operatore in modo efficace

Agire l’adeguatezza

Il parlato istituzionale

Porsi in modo diverso di fronte a ciò che

accade nella quotidianità

Autorevolezza legata alla categoria di provenienza

Produrre identità istituzionale collettiva

Parlare dall’interno di un gruppo competente

Il rapporto fra istituito e istituente

tra parlato e parlante