LA PESTE AMERICANA · 2012. 9. 15. · Maggior presenza di spore: •favi contenenti covata morta,...

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LA PESTE AMERICANA

LA PESTE AMERICANA

è dovuta al batterio sporigeno

Paenibacillus larvae

Paenibacillus larvae

Trasmissione: mediante le spore da ape nutrice a larva (via orale). Quanto più la larva è giovane, tanto più è recettiva alla malattia (spt. < 2 giorni di vita).

Nel tubo digerente delle larve il batterio germina (ambiente semiaerobico) e provoca la malattia nella larva portandola a morte.

La larva (ormai pupa) muore di solito pochi giorni dopo l’opercolatura della cella (circa 9 giorni dall’infezione), sebbene in certi casi muoiono prima dell’opercolatura.

Dopo 2 giorni dalla morte della pupa si ha la formazione di nuove spore che possono rimanere vitali per più di 30 anni.

2 giorni

0-3 giorno

4 -8 giorno

I N F E Z I O N E !

All’ottavo giorno

dall’ovodeposizione la larva si

sdraia lungo la parete inferiore

della cella (prepupa). Morte

della larva: 4 -8 giorno dopo

opercolatura.

9 giorno: opercolatura

COMPARSA DEI

SINTOMI!

TRASMISSIONE DELL’INFEZIONE:

PER VIA ALIMENTARE MEDIANTE LE SPORE!

Da 1 sola larva morta: circa 3 miliardi di spore.

Perché si manifesti la malattia sono necessarie da 1 a 100 larve morte (da 50x106 a 300x109 spore). Resistenza delle api estremamente variabile!

Dove possiamo ritrovare le spore: arnia, favi, melari, materiale apistico in genere, prodotti dell’alveare, adulti di famiglie infette.

Sintomi Il favo presenta una covata sparsa*, opercoli più scuri (a

volte neri), che sembrano umidi, infossati, forati al centro, con odore fetido-acidulo tipico (colla di falegname).

Prognosi: sempre molto grave.

* Colpite di solito le celle di operaie, talvolta dei fuchi, mai le celle reali.

Le larve perdono la loro fisiologica colorazione bianco perlacea

diventano giallastre

nocciola scuro ed assumono una consistenza vischiosa e deliquescente

Dopo 3-4 settimane le larve si presentano come scaglie

Maggior presenza di spore:

• favi contenenti covata morta,

• favi contenenti scorte di famiglie malate.

La famiglia malata può cadere facilmente preda di saccheggio da parte delle famiglie più forti/più resistenti.

La malattia è endemica sul territorio nazionale

Studio anni ’90: Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna: dal 34% al 61%.

Umbria: 82% Puglia e Calabria: 57%

Diagnosi di campo

1. Verifica della sintomatologia

e “prova dello stecchino”

2. Kit immunomigrazione: AFB (Ditta Vita LIFE)

1. Prova dello stecchino

2. Kit diagnostici AFB

Foto ISZA-Roma

Diagnosi di laboratorio • Isolamento del P. larvae su terreni di coltura (es.

TSBYE, TSAYE, AS, MYP, J-AGAR); verifica crescita e morfologia delle colonie.

• Colorazione di Gram e morfologia del germe.

• Prove biochimiche: catalasi (-), riduzione dei nitrati (+),

gelatinasi (+), amilasi (+), API50CH.

Foto UNMDP

Come intervenire: • Intervenire quanto prima

• Famiglie forti: provare la messa a sciame (da aprile a metà luglio)

• Bruciare i telaini infetti

• Sostituire la regina appena possibile

• Sulle famiglie deboli o quando la diagnosi viene effettuata in periodi non idonei alla messa a sciame: distruzione della famiglia.

In ogni caso: comunicazione alla ASL ed apertura di focolaio di malattia denunciabile delle api

Sperimentazione IZSLT 2010

Percentuale di famiglie sane, recidive o morte dopo un anno dalla messa a sciame

Grazie dell’attenzione