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LA PASSIONE DI GESÙ SECONDO LA SINDONE Quattro incontri per l'itinerario quaresimale 2012
a cura del Centro di Evangelizzazione dei Frati Minori Cappuccini Lombardi - VARESE
p. Gianfranco Berbenni, ofm cap
www.mondosindone.it
[fil rouge: > Formazione >> Incontri pastorali e formativi >>> Incontri brevi >>>> Varese 2012]
001. Immagine introduttiva
Fig. 001-002. A sinistra: ricostruzione del volto sindonico (Ricci-Koó, 1969, su consulenza del prof. Fiori). A destra:
foto molto contrastata su originale ad altissima definizione ottenuto nel 2008 (Haltadefinizione.com).
002. Abstract
Su basi scientifiche ed esegetiche, si ripercorre, con la testimonianza della Sacra
Sindone di Torino, il cammino di Gesù, nella sua Pasqua di immolazione e nella
sua Risurrezione gloriosa. In quattro incontri vengono sintetizzati alcuni ele-
menti fondamentali che sono emersi dalla Ricerca scientifica degli ultimi
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trent'anni. Nell'ottica della Nuova evangelizzazione e nell'imminenza dell'Anno
della Fede (2012-13), si mettono in evidenza elementi - nuovi e arcaici - collegati
con il Mistero pasquale, centro e culmine della vita del Dio di Gesù, il Cristo, con
la sua Chiesa.
In questo primo incontro, introduttivo, si pone in primo piano il fatto e le moda-
lità di sepoltura, essendo la Sindone un telo di lino di bisso, usato in contesto fu-
nerario.
Fig. 003-004.
Sulla sinistra: Volto sindonico, positivo, a colori, molto contrastato e con effetto tridimensionale semplice, ottenuto
con l'accostamento di due lucidi e con l'aggiunta di un leggero trattamento elettronico. Le ombreggiature cambiano con
il mutamento minimo delle direzioni tra i due fogli. (Roma, prof. Cacciani, 1981) Il risultato, notevole, si aggiunge ad
altre serie di dati anatomicamente significativi provenienti ad altro tipo di trattamenti fotografici ed elettronici (vedi a
destra). Si noti, tra le altre osservazioni possibili, - la schiacciatura del naso, - le notevoli enfiagioni degli zigomi, - la
zona orbitale dell'occhio sinistro, sopracciglio compreso, - e, in corrispondenza verticale, l'area del baffo sinistro e del
mento sinistro.
Sulla destra: elaborazione computerizzata con tecnica del 'falso colore' (Heller, 1981).
003. Strutturazione dei contenuti
Procediamo ad Presentazione molto sintetica delle 4 aree/incontri e 20 argomenti,
con il chiaro intendimento di offrire una prima panoramica del tema sindonico.
venerdì 02 marzo: La Sindone e l'Uomo avvolto. 1- una Persona Vivente
2- scienza e scienziati
3- sepoltura di un crocifisso
4- attenzioni materne nell'avvolgimento
5- fibrinolisi e possibilità di decalco ematico
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venerdì 09 marzo: Il Re Messia, flagellato e coronato con spine. 6- scienza in prospettiva
7- scienze storico-teologiche
8- flagellazione: vangeli e sindone
9- coronazione con spine: vangeli e sindone. Kippur 01
venerdì 16 marzo: Il Giusto portato a morte e crocifisso come Agnello pasquale. 10- la Deductio al Golgotha. Kippur 02
11- la Crocifissione
12- la Morte sulla croce
13- il colpo di lancia e il sacrificio dell'Agnello pasquale
venerdì 30 marzo: Il Cuore ferito e trafitto. La risurrezione di Gesù. 14- Trinitatis sacrificium (s. Ambrogio)
15- Cuore ferito e trafitto
16- Risurrezione. Tomba vuota
17- Risurrezione. Chiesa
18- Beatitudini ecclesiali odierne
19- Sindone e Liturgia
20- Sindone e Società
004. Specificità dell'incontro e correlazione con altre basi documentali
La proposta quaresimale 2012 si inserisce in un nuovo metodo di condivisione
dei dati sulla Sindone Santa, attivato da qualche mese (ottobre 2011) grazie alle
tecnologie Internet WEB.
Dall'Anno santo 1975 (dicembre) in stretto contatto e attività integrata con il Cen-
tro Romano di Sindonologia, fondato da mons. Giulio Ricci (+ 1995), dopo 7 an-
ni (1996-2003) di docenza all'ISR 'Ecclesia Mater' della Pontificia Università La-
teranense (corso 'Vangeli e Sindone') e 5 anni (2004-2009) di docenza presso il
Master Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio 'Regina Apostolorum', in quest'ul-
tima sede si è inaugurato il Diploma di specializzazione in Studi sindonici, giunto
al II anno di vita (2011-12). Info: www.uprait.org
Costituito da 4 Corsi e varie Conferenze e Workshop, per un totale di 20 crediti,
il Diploma - in stretta collaborazione con il CENTRO INTERNAZIONALE DI SINDO-
NOLOGIA DI TORINo, che partecipa direttamente ai ruoli di docenza - il Diploma
intende dare una base solida e criticamente affidabile, ai dati e alle ricerche rela-
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tive alla Sacra Sindone. Il patrocinatore dell'iniziativa è il CENTRO INTERNAZIONA-
LE DI STUDI SINDONICI OTHONIA, con sede in Roma. Info: www.othoniaweb.org
Chi vi parla è titolare del Corso introduttivo che, con il Corso di storia della sin-
done, offerto dal prof. Gian Maria Zaccone, fa da binario metodologico per gli i-
scritti, in sede a Roma, e per i corsisti a distanza. Per la prima volta nel primo
semestre di questo Anno accademico il materiale didattico è disponibile su Web
all'indirizzo già citato a pag. 1: www.mondosindone.it.
Per una migliore integrazione del tema sindonico nel più ampio settore della vita
cristiana invito a visitare la piattaforma di lavoro www.vivendi-ratio.it e, per un
orizzonte iconografico molto vasto, il sito www.monrealensis-splendor.com, de-
dicato al Duomo di Monreale (Palermo), con i suoi splendidi 6.500 mq di mosai-
ci.
005. Primo incontro 'Varese 2012'. Sindone e un Uomo avvolto.
A. Elementi introduttivi
Nella breve introduzione generale di cui possiamo qui disporre, accenniamo a due
argomenti, rinviando alle fonti appena citate (004): Appartenenze evidenti e pre-
giudiziali dichiarate.
006. Una Persona Vivente, il Cristo di Dio.
A.1. La mia appartenenza alla Chiesa cattolica come Sacerdote e alla Vita consa-
crata nell'Ordine dei Frati Cappuccini, fa chiaramente propendere per una più che
positiva valutazione della Sindone di Torino.
Pur con tutta la cautela scientifica e la prudenza storica 'fatta metodo',
non esitiamo a dichiarare la nostra sostanziale e radicata certezza
circa l'identità storica e misterica dell'Uomo avvolto nella Sindone di Torino:
è Gesù, il Nazareno, il Messia (Khristòs, in greco),
Dio eterno fatto uomo,
Agnello di Dio (Padre), che porta su di sé i peccati del mondo,
Giudice della storia, Cuore dell'eternità.
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Il tratti del Volto con il quale abbiamo aperto l'Incontro ci rendono familiari con
questa Persona vivente, Gesù, riconosciuto da Pietro/Cefa come "il Cristo, il Fi-
glio del Dio vivente" (Mt 16, 16).
Grande interesse la ricerca sulla presumibile fonte sindonica dei tratti del Volto
del 'Cristo storico', documentabile dal IV secolo e a volte utilizzata in contempo-
ranea locale con la fisionomia del 'Cristo imberbe', eternamente giovane. La
grande quantità di dati confermativi, non deve tuttavia forzare gli argomenti, ren-
dendoli cogenti per un riconoscimento 'assoluto' di datazione e di corrispondenza
di identità. Nella scienza umana il criterio di assolutezza è raramente usato anche
nelle attività di laboratorio, specie in contesti di analisi e di sistemi legati alla
complessità.
Sotto, alle figure 005 e 011-012 presentiamo tre di questi dati iconici, risalenti al
X secolo (012), al VII secolo (013) e al VI secolo (005). Ma, ripetiamo, reperti di
questo tipo sono migliaia e molti di essi sono ancora da ricercare e valutare.
Fig. 004-005.
A sinistra la prima fo-
tografia del Volto sin-
donico, realizzata 112
anni fa, nel 1898 dall'
avvocato Secondo Pia.
La grande emozione
dinanzi alla maggiore
evidenza offerta dal
negativo fotografico,
ha indotto una soprav-
valutazione del feno-
meno, trovando ele-
menti di straordinarie-
tà che appartengono
soltanto al migliore
stato di leggibilità otti-
ca dell'Oggetto.
A destra il Volto Cri-
sto in trono nella Basi-
-lica di sant'Apollinare in Classe a Ravenna. Gesù con la barba o senza, sono fenomeni molte volte compresenti nello
stesso spazio artistico o architettonico. Il Cristo imberbe sta a indicare la sua origine divina, la sua eternità. Il Cristo
barbato, riconduce alla tradizione storica sulla fisionomia di Gesù, con capelli lunghi e barba variamente raffigurata
(monolobata, come in questo caso, bilobata, trilobata), in armonia con i dati che si possono leggere sulla Sindone.
In merito ad altri particolari sindonicamente rilevanti, come mani e piedi, ferite di
flagellazione ecc., presento in anteprima un'opera di ispirazione greca e di area
francescana (fig. 006-007), datata tra il 1255 e il 1260. Invito a osservare il parti-
colare del dito pollice delle due mani del Crocifisso, piegato, in abduzione. Si ve-
da, sotto, la dipintura di solo quattro dita in ambedue le braccia - posizionate, tra
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l'altro, in modo sindonico - nel famoso Codice Pray risalente al 1190/1195 (vedi
fig. 011).
Fig. 006-007. Berlinghieri Bonaventura, 1255 circa, Dittico della Crocifissione e
della Madonna col Bambino e santi è un dipinto a tempera e oro su tavola
(103x122 cm totali) conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. I personaggi
nella tavola a sinistra sono: sono san Pietro e san Giovanni Battista in alto, santa
Chiara a metà e in basso sant'Andrea, sant'Antonio da Padova, san Michele Ar-
cangelo, san Francesco e san Giacomo Maggiore. Un particolare sindonicamente
rilevante è la tradizione orientale del pollice piegato. Anche la roccia nella quale è
infissa la croce (resa a forma di Y o di T) ha significati archeologici e spirituali
particolari. A livello critico, se il pollice delle mani è di rilievo sindonico, il tipo e
la quantità di colatura ematica non corrisponde affatto con l'originale.
007. Scienza e scienziati: uno sguardo veloce
Come sempre nella Ricerca scientifica e nella sua storia, i valori e i limiti di que-
sto settore dell'attività umana sono legati ai soggetti che la vivono e la promuo-
vono. Nel campo delle Analisi sulla Sindone, ci limitiamo ad alcune considera-
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zioni molto generali, rinviando al Corso universitario quanti desiderano avvicina-
re questo mondo affascinante. Offriamo in visione della pagina web corrispettiva
che, nel previsto Anno Accademico 2012-13 verrà meglio articolata (Fig. 008).
Fig. 008.
Primo corso (introduttivo):
Scienza e scienziati,
www.mondosindone.it
Per quanto sia diffusa la percezione che molti sforzi scientifici e relativi risultati
siano stati realizzati e applicati alla Sindone, lo stato complessivo dei fatti - che
riprenderemo brevemente nel II incontro del 09 marzo - è molto più riduttivo:
- a poco più di venti articoli referenziati su riviste scientifiche riconosciute a li-
vello internazionale assomma il catalogo della Ricerca STURP (1981-1984);
- tra essi, i contributi del microscopista McCrone, rimasto contrario all'autentici-
tà fino alla sua morte sopravvenuta nel 2002;
- due tra i circa 30 scienziati / tecnici STURP (Pellicori, Evans) si sono dichiarati
a favore della teoria 'del contatto tra corpo e telo' (1981), quale elemento suffi-
ciente per spiegare il fenomeno della formazione dell'immagine corporea e que-
sta è la pista da me sempre seguita, perché la più semplice nello spiegare tutti i
fenomeni dell'impronta corporea sindonica (sangue e altri elementi biofisici);
- il confronto tra quanto realizzato dallo STURP nella prima fase (1978-1981) e
quanto programmato per una seconda fase di ricerca (Formal Proposal, agosto
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1984), fanno chiaramente percepire il differenziale scientifico (3 : 26) di quanto
sino ad allora realizzato;
- purtroppo dei suddetti 26 nuovi esami, pur sbilanciati nella loro progettazione (a
sfavore di una raccolta dati orientata all'analisi bio-chimica da usarsi da esperti
di Medicina legale), solo la radiodatazione con il C14, fu preparata e realizza-
ta nel triennio 1986-1988, portando i risultati della prima campagna scientifica
ad una datazione medievale (1260-1390). Allo stato attuale della ricerca (dicem-
bre 2011), sembra che soltanto una verifica di presenza di ossido di carbonio
(specie nel noto incendio che avvolse la cassa argentea contenente la Sindone,
nel dicembre 1532, sino a provocare la fusione del metallo in uno dei due angoli
esposti all'effetto iper caustico) possa interagire a livello di fisica nucleare nel
processo di radiodatazione. Credo tuttavia che la Chiesa prima di attivare una
seconda serie di esami con il metodo del C14 procederà con estrema cautela, an-
che se questo fatto era già previsto nelle procedure del famoso Prelievo del 21
aprile 1988, avendo conservato una quantità di tessuto altrettanto grande come
quella usata per i 3 Laboratori, tessuto sindonico che è conservato dal Custode
della Sindone, l'Arcivescovo di Torino.
- Quale fonte privilegiata da noi seguita, presentiamo la ricerca geometrica e as-
sonometrica di mons. Giulio Ricci (+ 1995), ritenendo sostanzialmente più che
sufficienti e persuasivi i risultati delle sue indagini,1 anche se hanno la debolezza
strutturale di non essere state elaborate metodologicamente per venir pubblicate
su riviste scientifiche referenziate. Cosa che è affidata alla prossima generazione
di studiosi.
008. Alcuni elementi sulla Sepoltura del Soggetto avvolto
Per avvicinare la Sacra Sindone occorre partire dalla semplice constatazione che
sia un grande telo di lino, pregiato, di metri 4,36 x 1,10 circa*, che ha avvolto un
cadavere ricoperto in prevalenza di sangue essicato e, poi, nel volgere di varie o-
re, tornato ad un certo grado di viscosità, il che ne ha permesso il passaggio tra
corpo e telo (fenomeno biochimico ematologico descritto come 'fibrinolisi').
1 Appoggiate e confermate da consulenti come alcuni noti scienziati del mondo universitario romano (Policlinico Ge-
melli, Università La Sapienza) come i professori Fiori (titolare di anatomia), il prof. Enrico Medi e il prof. Luigi Bro-
glio (dell'area fisica e aerospaziale).
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009. La sepoltura di un crocifisso
Una visione di partenza si può avere da questa sintesi grafica (fig. 009). Al di là
dei testi evangelici, riferiti al momento della sepoltura, e che impareremo a legge-
Fig. 009.
Scheda didatti-
ca a cura del
compianto Pie-
ro Solaini
(Roma, Centro
Romano di
Sindonologia
1988).
leggere tenendo conto delle lingue bibliche neotestamentarie originali come il
greco e il latino, sono da osservare i tre tipi di elementi tessili che sono intervenu-
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ti nella sepoltura del Cristo 'secundum Sindonem': - il grande telo sindonico, - le
almeno quattro fasce per legarlo, - il piccolo sudario, ripiegato, posto sul Volto
insanguinato, e riposto, nel sepolcro, poco distante dal Corpo avvolto.
Le dinamiche di avvolgimento sono essenziali per capire le impronte della Sin-
done e sono da comprendere molto bene nella loro complesse e a volte contrad-
dittorie misure, assistiti da un medico legale esperto in osteometria e antropome-
tria. Solo così si superano vari 'punti morti' raggiunti dalla ipotesi elaborata sin
dal lontano 1974 da Jackson e Jumper ed esplicitamente dichiarati nella Relazio-
ne finale sulle ricerche STURP 1978-1981, dal titolo Comprehensive Examina-
tion e pubblicata nell'aprile 1984. Non è questo tuttavia il luogo per entrare nel
merito e nei particolari delle questioni (disputate).
010. Attenzioni (materne) nell'avvolgimento del cadavere
Chi è stato coinvolto nelle cure funerarie verso il Reperto cadavere, doveva avere
innanzitutto un'alta stima del Defunto - scandalosamente morto 'per crucem', con-
siderata universalmente una 'turpissima' fine di vita -, stima che è testimoniata dal
grande prezzo con il quale si dovette comperare il telo di lino di bisso, detto an-
che 'Sindone' nei testi greci e nelle traduzioni latine (cf. Mt 27, 57-61, con i paral-
leli di Mc 15, 42-47; Lc 23, 50-56; Gv 19, 38-42 e con una sezione dell'apocrifo
Vangelo di Pietro, 3-5. 23-24, tenuto presente nelle indagini degli Esegeti).
Diverse sono le anomalie anatomiche dell'impronta corporea sulla Sindone, spie-
gabili non solo per le pieghe naturali di un tessuto su un corpo avvolto, ma anche
Fig. 010.
La macchia di sangue sul dorso del piede
destro, nell'impronta sindonica facciale, è
di 2 cm debordante, verso destra di chi
guarda, un'immagine ortogonale dell'arto
inferiore. Qualcuno ha accostato inten-
zionalmente il telo con la ferita dalla
quale è uscita sostanza ematica diffusa in
ogni direzione a causa del sovrapporsi
del piede sinistro. Disegno e foto a cua di
mons. Giulio Ricci (1974).
ad un chiaro sentimento di pietà, di compassione per un corpo che pare ancora
soffrire. Questo tipo di reazione - che sta alla probabile origine probabile di alcu-
ni accostamenti intenzionali - è definibile come 'materna', sapendo dai Vangeli e
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dalla tradizione storica che Maria ed altre donne provenienti dalla Galilea erano
presenti al supplizio della croce e alle affrettate cerimonie di sepoltura. Nella Fig.
010 presentiamo uno di questi gesti intenzionali: l'accostamento del telo al dorso
del piede destro.
Fig. 011-012.
Codice Pray, Biblioteca na-
zionale Swéchényi di Buda-
pest, primo testo interamen-
te scritto in ungherese e in
una lingua ugro-finnica, da-
tabile tra il 1192 e 1195.
Una parte è tradotta anche
in latino. Il documento è
stato scoperto nel 1770 dal
gesuita Gyorgy Pray nel
1770.
Altri accostamenti intenzionali di maggiore evidenza sono: - volto e barba insan-
guitati e capelli intrisi di sangue; - ferita di lancia nell'emitorace destro o 'costato';
- polso destro e piccole falangi della mano destra; - rimbocco del telo nel fianco
destro.
Il fatto sorprendente e unica eccezione ad oggi documentata su un grande numero
di teli funerari (decine di migliaia) conservati in vari Musei del mondo è che si è
dinanzi ad un corpo morto non lavato. Nella figura 011, basata sul racconto di
Giovanni secondo la Vulgata di Girolamo, uno degli uomini che partecipano alla
sepoltura (Nicodemo o Giuseppe di Arimatea), versa un unguento sul corpo del
Signore. Il dato evangelico giovanneo non è accettabile a partire dall'impronta
corporea sindonica. Quest'ultima invece trova un contesto evangelico molto coe-
rente nella narrazione degli evangelisti sinottici, Luca in particolare.
Di recente è stata rinvenuta e analizzata (2009)2 a Gerusalemme la cosidetta 'sin-
done dell'Akeldama', area sepolcrale a sud-ovest della Città Santa, nota per la vi-
2 Molecular Exploration of the First-Century Tomb of the Shroud in Akeldama, Jerusalem, a cura di Carney D. MA-
THESON, Kim K. VERNON, Arlene LAHTI, Renee FRATPIETRO, Mark SPIGELMAN, Shimon GIBSON, Charles L. GRE-
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cenda finale di Giuda Iscariota. Al di là di usi impropri a livello divulgativo, il
Reperto tessile del I secolo d.Cr. non riporta tracce evidenti di impronta corporea
comparabile anche lontanamente con il dato sindonico. Molto interessanti sono
tuttavia le indagini scientifiche sul tessuto e sui residui biofisici e biochimici.
Fig. 013-014.
A sinistra, particola-
re del Volto del Cri-
sto impropriamente
detto 'Pantocrator'
nell'abside centrale
della chiesa abba-
ziale di Sant'Angelo
in Formis (Capua).
La fronte reca segni
inequivocabili di
riferimento alla
Sindone: due rughe
molto accentuate e
una sorta di escre-
scenza tra le due
zone orbitali, parti-
colare che deturpa
la fisionomia di una
persona importante a livello socio-religioso e che riconduce alla goccia di sangue venoso sulla fronte dell'Uomo della
Sindone. Un altro caso simile lo si ritrova nella Chiesa di Santa Maria Antiqua nel Foro Romano, risalente agli inizi
del secolo VIII, nel cuore della lotta iconoclasta. Sulla destra, foto di un'ampolla per olio benedetto, rinvenuta nel fiu-
me Tevere e risalente al secolo VII; appartiene al genere di oggetti devozionali per i pellegrini di ritorno dalla visita ai
Luoghi Santi di Palestina. Notissime sono le 'ampolle di Monza'. Da notare, nella zona frontale un tratto verticale pa-
ragonabile del 'tre rovesciato' della Sindone. Sottolineo infine, quanto rilevato alla Fig. 005: l'area sopracigliare destra
è poco più alta della sinistra, in ambedue i notri dati iconici o, perlomeno, nel Volto dell'ampolla, anche se si dovesse
ritenere un poco asimmetrico (storto) - ma la linea della aureola cruciforme non darebbe tale orientamento - è più ac-
centuata.
011. Fibrinolisi e possibilità di decalco ematico
Obiezione facile e immediata per un'insussistenza scientifica della Sindone po-
trebbe essere: Se il sangue dell'uomo crocifisso, dopo almeno un'ora (cf. il decal-
co ematico del pericardio) è tutto o quasi essicato, non è possibile - secondo que-
sto obiettore - che avvenga alcun passaggio di sostanza ematica dal corpo al telo
di lino.
Dall'insieme di dati-ricerche-valutazioni attualmente disponibili (a partire dal
1978 al 2000), possiamo affermare:
ENBLATT, Helen D. DONOGHUE, Boaz ZISSU, edita sulla rivista americana online (USA, San Francisco) PLoS One. Ac-
celera-ting the publication of peer-rewieved science, Interactive open-access Journal for the communication of all pe-
er-revie-wed Scientific and medical Research, 2009, 4(12):e8319.doi:10.1371/journal.pone.0008319.
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- l'unico tentativo serio, anche se debole dal punto di vista metodologico scienti-
fico, è il tentativo parziale del dott. Sebastiano Rodante, di riprodurre il processo
di fibrinolisi, in condizioni ambientali simili ad una camera sepolcrale in Geru-
salemme; la direzione della ricerca sperimentale è giusta e va organizzata con
team scientifici di varie facoltà di medicina nel mondo;
Fig. 015.
Foto a Luce ultravioletta (UV) della ferita
di lancia nell'emotorace destro della Sin-
done, foto realizzata nel corso degli esami
STURP dall'08 al 12 ottobre 1978 (Miller
e Pellicori). La spettacolarità del dato è
nell'effetto granuloso della sostanza ema-
tica sierosa, visibile solo all'UV: baste-
rebbe questo elemento per confutare varie
posizioni contrarie all'originalità/autenti-
cità del Sacro Telo (McCrone e altri).
Le foto 1978 UV non possiedono una
buona definizione e ciò ha condotto a
formulare uno dei 26 nuovi esami del
'Formal Proposal' (1984). Strabiliante ri-
sulterà una ricerca biochimica a partire da
dati ad alta definizione.
Fig. 016. Foto della fronte dell'Uomo
avvolto nella Sindone, molto contrasta-
ta, così come lo scanner l'ha rilevata
sul retro Sindone nel corso delle ope-
razioni guidate dal prof. Soardo
nell'anno 2000. Concentrando un poco
lo sguardo sul soggetto, si nota come
non solo è passata la macchia di sangue
consistente (almeno tre colature o mac-
chie), ma anche dove la quantità emati-
ca è ridotta, anche in questo caso il li-
quido viscoso è penetrato nel tessuto.
- questo grado di viscosità del sangue si ottiene dopo 35-40 ore circa di contatto:
dopo 40 ore una macchia come il 3 ('rovesciato' nella parte frontale, 'normale'
sul retro, come da foto 016, sarebbe troppo liquida e porterebbe al formarsi di
una macchia allargata.
Il fenomeno fibrinolitico a cui si è brevemente fatto cenno è l'unico elemento bio-
chimico che, rapportato al racconto dei Vangeli, coincide esattamente con i tempi
'della risurrezione', ovvero con il tempo esatto di distacco tra tessuto e corpo, che
tra l'altro conserva tutti i caratteri di cadavere. Indagare su modalità e cause di ta-
le 'allontanamento' tra i due elementi non appartiene a indagini strettamente con-
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nesse al sacro Tessuto funerario di Torino. Su questo interverranno l'Esegesi e la
Teologia.
Fig. 017.
Per studiare le dinamiche e le
forme di contatto tra telo e san-
gue sussistono opportunità molto
numerose. Qui vediamo sette vit-
time di un errato bombardamento
in zona irachena nella primavera
dello scorso anno 2011. Oltre al
fatto di notare come i corpi siano
avvolti in modalità molto simile
alla Sindone di Torino - e il fe-
nomeno è diffuso in tutto il Me-
dio Oriente, l'Egitto, l'Etiopia e il
Nord Africa - il colore del san-
gue (fresco) nelle salme 2-4, a
partire da destra, assume diffe-
renti tonalità.
Poter ricostruire e documentare
questi tipi di imbibiture e di de-
calchi è un compito della Ricerca
scientifica applicata alla Sindo-
ne.
Fig. 018.
Carestia in Etiopia (1984-1985). La Foto ci fu con-
cessa dall'Agenzia Grazia Neri di Milano e raffigura
il corpo morto di un piccolo, avvolto nel telo funera-
rio bianco esattamente come si fa con gli adulti.
Andando oltre i significati storici e scientifici, il
soggetto è molto significativo per riflessioni sul mi-
stero del dolore innocente, evento che coinvolge in-
nanzitutto il 'cuore' di Dio, del Dio di Gesù il Cristo
e che invita la specie umana ad assumere anche le
proprie responsabilità davanti a temi come la fame,
la miseria, le epidemie oggi.
012. Sindone e Sudario di Oviedo
Unico tra i reperti archeologici oggetto di devozione (reliquie in senso attuale)
che può e deve essere studiato accanto alla Sacra Sindone di Torino, è il Santo
Volto conservato dall'VIII secolo d.Cr. nella chiesa cattedrale di Oviedo (Spa-
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gna). Si tratta di un panno di lino, di forma rettangolare, con dimensioni di circa
53 per 86 centimetri. La composizione tessile è uguale a quella della Sindone di
Torino per dimensione delle fibre, loro filatura e torcitura, a eccezione della tra-
ma, che è a ordito ortogonale mentre quella della Sindone è a spina di pesce, di
maggiore pregio.
Grazie agli studi pionieristici di mons. Giulio Ricci (1965-1982), il Sudario (il
termine è molte volte confuso con la Sindone) rientra in modo perfetto nel raf-
fronto tra Vangeli e Sepoltura del Crocifisso. Qualche giornalista l'ha definita 'la
seconda Sindone'.
Fig. 019.
Locandina diffusa in occasione
della conferenza del prof. Rodri-
guez nel secondo semestre dello
scorso anno accademico (2011).
La foto del Sudario, in fondo sulla
destra di chi guarda, è capovolta.
L'errore deve essere tenuto presen-
te per non generare confusione
nell'osservazione di un reperto che
già di per sé ha elementi di leggera
complessità: doppia impronta, sia
visibile che sul retro.
013. Congedo
Alcuni elementi introduttivi nell'universo-Sindone e un iniziale approccio al fe-
nomeno della sepoltura, ci introducono al tema del secondo incontro: due orribili
torture, la flagellazione e il gioco della coronazione con spine.
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014. Allegati.
A. Sindone (foto Enrie 1931)
Fig. 020. Foto dell'intera Sindone, presentata privilegiando, sulla sinistra, l'impronta dorsale, quasi sempre negletta e
poco considerata dai cultori della Sindone e dagli stessi progettisti delle Analisi scientifiche STURP, come da loro
stessi dichiarato (Comprehensive Examination, 1984). La zona dei prelievi Raes e C14 è nell'area dell'ovale da noi in-
serito, ed è a pochi cm. da una delle bruciature del 1532 e con un invasione parziale dell'acqua usata per lo spegnimen-
to dell'incendio.
B. Altre due Pagine Web sui Corsi introduttivi a livello universitario (Roma 2012)
Fig.
Secondo corso (introduttivo):
Scienze storico-Teologiche
(incompleto)
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Terzo corso (introduttivo):
Racconto della Passione e
morte di Gesù 'secundum
Sindonem'.
(in elaborazione)