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LA NUVOLA
BOLLETTINO DI GIUGNO E LUGLIO 2016 DELLA CHIESA
EVANGELICA DI VICENZA
Buone vacanze
Sta arrivando l’estate, nonostante il tempo non sia proprio dei migliori:
la pioggia è molta, infatti anche i battesimi del 29 maggio che abbiamo vissuto in
chiesa, erano programmati originariamente al lago di Garda. Il Signore però ha
voluto farci vivere una giornata bellissima, anche se lo scenario è stato diverso da
quello che avevamo pensato.
Stiamo arrivando alla conclusione di un anno scolastico e lavorativo molto intenso,
ed il nostro pensiero e le nostre preghiere sono per tutti i ragazzi e tutte le ragazze
che dovranno affrontare l’esame di maturità e gli esami all’università: preparatevi,
anche se le batterie sono quasi scariche, stringete i denti e ricordatevi cosa Gesù
stesso ci dice “Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò
riposo” Matteo 11,28.
Questa esortazione ad abbandonarsi nelle mani del Signore non è chiaramente solo
per loro, ma anche per tutti coloro che hanno le pile scariche: per coloro che hanno
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molto lavoro, per coloro che non hanno lavoro e non sanno come fare, per coloro che
sono malati, per coloro che soffrono per diversi motivi.
State tranquilli, perché, nonostante arrivi l’estate, il Signore non va in vacanza, non si
dimentica di noi.
“Può una donna dimenticare il bambino che allatta e non aver compassione del
figlio del suo grembo? Anche se esse dovessero dimenticare, io non ti dimenticherò.
Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre
davanti” Isaia 49,15-16.
Che il Signore vi benedica!!!
Vostro Cris Viglione, pastore della Chiesa evangelica di Vicenza
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L’ARMATURA DEL SOLDATO DI GESU’
Carissime sorelle e carissimi fratelli,
l’estate è arrivata: dopo alcuni giorni piovosi, durante i quali non nascondo di aver
preso nota di come costruire una grande imbarcazione stile Noé, cominciamo a
sudare le classiche sette camicie, o sette T-shirt.
Cominciano anche le vacanze estive, e il pensiero è rivolto al mare, alla montagna e
ad altri luoghi di villeggiatura. Molti contano i giorni prima delle ferie.
C’è però qualcuno che non si prende mai ferie e non stacca mai dalla sua attività:
nostro papà celeste che ci ama e non va mai in vacanza!!!
Anche il nemico purtroppo non va in vacanza ed è sempre pronto a preparare le sue
trappole per farci cadere. Ecco perché dobbiamo essere sempre attenti, anche in
estate, e, nonostante il caldo, Paolo ci ricorda che dobbiamo indossare l’armatura di
Dio che ci protegge dagli attacchi del diavolo.
Efesini 6,10-20
Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.
Rivestitevi dell’intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le
insidie del diavolo, poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma
contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebra di
questa età, contro gli spiriti malvagi dei luoghi celesti. Perciò prendete l’intera
armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in
piedi dopo aver compiuto ogni cosa. State dunque ritti, avendo ai lombi la cintura
della verità, rivestitevi con la corazza della giustizia, e avendo i piedi calzati con la
prontezza dell’Evangelo della pace; oltre tutto ciò prendendo lo scudo della fede, con
il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. Prendete anche l’elmo
della salvezza e la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio, pregando in ogni
tempo e con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo
scopo con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi, e anche per me affinché,
quando apro la mia bocca, mi sia dato di esprimermi con franchezza per far
conoscere il mistero dell’Evangelo, per il quale sono ambasciatore in catene,
affinché lo possa annunziare con franchezza, come è mio dovere fare.
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Questi versetti sono molto belli e ci dicono molte cose interessanti:
prima di tutto Paolo è chiaro nello spiegare che siamo in guerra e quindi siamo
soldati. Questa però non è una guerra come le altre e noi non siamo soldati come gli
altri: siamo di fronte ad un combattimento spirituale e noi siamo l’esercito di Gesù.
Il nostro nemico è il diavolo che ci attacca e noi dobbiamo difenderci, perciò
dobbiamo avere un’armatura, non possiamo combattere a mani nude,
vv.11-12
Rivestitevi dell’intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le
insidie del diavolo, poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne,
ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebra di
questa età, contro gli spiriti malvagi dei luoghi celesti.
Questa armatura è veramente potente, più potente di quella dei cavalieri dello
zodiaco!!!
La descrizione che Paolo fa di questa armatura è secondo il modello dell’esercito
romano, composta di sei parti:
1)La cintura/il cinturone
v.14 a State dunque ritti, avendo ai lombi la cintura della verità
I romani utilizzavano un cinturone per tenere ferma tutta l’armatura.
Per un soldato di Gesù, per un guerriero della luce, come dice lo scrittore brasiliano
Paulo Coelho, la cintura che tiene ferma tutta la sua armatura è la verità, cioè la
Parola di Dio, Gesù stesso, che è fondamentale per ogni credente.
2)La corazza
v.14 b rivestitevi con la corazza della giustizia
La corazza è quella parte che serve per proteggere il busto, sia il petto che la schiena.
Per il credente questa giustizia è la giustizia, non quella umana ma quella divina, cioè
quella che solamente Dio può donarci.
Nella lettera ai tessalonicesi Paolo stesso ci dice qualcosa in più su questa giustizia,
1.Tessalonicesi 5,8 Ma noi, poiché siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la
corazza della fede e dell’amore.
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Allora questa giustizia divina corrisponde alla fede, cioè alla fedeltà, e all’amore di
Dio per gli uomini, perciò accogliendo Gesù nel nostro cuore, essendo diventati figli
di Dio, noi siamo avvolti da questa giustizia che ci protegge e per la quale
combattiamo.
3)I calzari
v.15 avendo i piedi calzati con la prontezza dell’Evangelo della pace
Nel mondo romano i calzari erano i sandali, le scarpe potremmo dire, che sono il
simbolo del portare notizie: i messaggeri dovevano avere buoni calzari per compiere
lunghi viaggi a piedi e poter così portare notizie al re o a chi per esso.
Il credente deve anche avere calzari adatti e questi sono la prontezza dell’Evangelo
della pace, la buona notizia della salvezza, da annunziare.
Isaia fa addirittura l’elogio dei piedi di questo messaggero,
Quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero di buone notizie, che annuncia la
pace, che reca belle notizie di cose buone, che annuncia la salvezza, che dice a Sion:
“Il tuo Dio regna!” Isaia 52,7.
4)Lo scudo
v.16 oltre tutto ciò prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i
dardi infuocati del maligno.
E’ interessante il fatto che i soldati dell’impero romano dovevano essere alti almeno
165 cm, altrimenti sarebbe stato difficile per loro combattere. Il loro scudo era grande
150 cm e gli proteggeva praticamente tutto il corpo, per cui più si era bassi, più
difficoltà si aveva anche nel maneggiare un tale scudo e combattere in scioltezza.
Il materiale di questa protezione era il legno con un rivestimento di pelle di animale,
in modo tale da difendersi dalle frecce infuocate.
Lo scudo del soldato di Gesù è invece la fede, la propria fede: solo l’affidamento a
Dio può spegnere tutte le frecce infuocate del male.
Questo affidamento è il non avere paura nelle difficoltà, perché si è sicuri che Dio ci
aiuta, ci protegge. Per esempio questo scudo è lo stesso che aveva Abrahamo, il
cavaliere della fede: la sua sicurezza in Dio lo ha portato a sacrificare il proprio figlio
Isacco. Dio mantiene sempre le sue promesse, e lo ha sempre dimostrato, per cui lo
farà anche dopo il sacrificio di Isacco, figlio legittimo, ricevuto in condizioni
umanamente impossibili, e attraverso il quale doveva avere seguito una discendenza
più numerosa delle stelle del cielo e della sabbia del mare.
Ebrei 11,17-19
Per fede Abrahamo, messo alla prova, offrì Isacco; e colui che aveva ricevuto le
promesse offrì il suo unigenito, anche se Dio gli aveva detto: “In Isacco ti sarà
nominata una progenie”, perché Abrahamo riteneva che Dio era potente da
resuscitarlo anche dai morti; per cui lo riebbe come per una specie di resurrezione.
Per questo Abrahamo è davvero il cavaliere della fede, un esempio per tutti noi:
Egli, sperando contro ogni speranza, credette Romani 4,18.
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5)L’elmo
v.17 a Prendete anche l’elmo della salvezza
Dobbiamo vivere su questa terra con la sicurezza della vita eterna, senza dubitarne,
perché la grazia di Dio ci rende suoi figli. Questo accade concretamente in ognuno di
noi, se ogni singolo apre il proprio cuore a Cristo e lo lascia entrare.
1.Tessalonicesi 5,8 e preso per elmo la speranza della salvezza.
6) La spada
v.17b e la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio
In battaglia non si può solamente difendere ma anche attaccare, per cui il soldato di
Gesù attacca il nemico a colpi di Parola di Dio, esattamente come ha fatto Gesù
quando è stato tentato nel deserto e quando ha scacciato i demoni.
Attraverso la spada della Parola di Dio, che lo Spirito santo ci insegna e ci spiega,
possiamo allontanare il male e correggere gli errori.
Ebrei 4,12
La Parola di Dio infatti è vivente ed efficace, e più affilata di qualunque spada a due
tagli; e penetra fino alla divisione delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri
e le intenzioni del cuore.
Tutto questo è l’armatura di Dio che ogni soldato di Gesù deve avere, per difendere
se stesso e la Chiesa dal diavolo e dal suo esercito.
In battaglia poi è necessario fermarsi un momento, fare “rifornimento”, ed il credente
ha anche questa possibilità che si chiama preghiera.
vv.18-20
pregando in ogni tempo e con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito,
vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi, e anche
per me affinché, quando apro la mia bocca, mi sia dato di esprimermi con franchezza
per far conoscere il mistero dell’Evangelo, per il quale sono ambasciatore in catene,
affinché lo possa annunziare con franchezza, come è mio dovere fare.
Dobbiamo pregare sempre allora, non solo per noi stessi, ma anche per gli altri nostri
commilitoni, perché questa è una guerra che durerà finché non ci saranno cieli nuovi
e terra nuova. Preghiamo il Signore affinché egli doni nuove forze ai suoi soldati.
Paulo Coelho traccia bene le caratteristiche del soldato di Gesù nel suo libro
“Manuale del guerriero della luce”, ed è interessante leggerne alcuni passi.
“Un guerriero della luce non assiste a un’ingiustizia con indifferenza. Sa che tutto è
una cosa sola, e che ogni singola azione colpisce tutti gli uomini del pianeta. Perciò,
quando si trova dinanzi alla sofferenza altrui, usa la spada per mettere le cose in
ordine. Ma benché lotti contro l’oppressione, non cerca mai, in nessun momento, di
giudicare l’oppressore. Ciascuno risponderà delle proprie azioni dinanzi a Dio.
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Una volta terminato il proprio compito, il guerriero non fa alcun commento. Un
guerriero della luce è presente nel mondo per aiutare i suoi fratelli, e non per
condannare il prossimo.”
“Per il guerriero della luce non esiste amore impossibile. Egli non si lascia intimidire
dal silenzio, dall’indifferenza o dal rifiuto. Sa che dietro alla maschera di ghiaccio
che usano gli uomini, c’è cuore di fuoco. Perciò il guerriero della luce rischia più
degli altri. Ricerca incessantemente l’amore di qualcuno ancorché ciò significhi udire
spesso la parola ‘no’, tornare a casa sconfitto, sentirsi rifiutato nel corpo e nell’anima.
Un guerriero non si lascia spaventare quando insegue ciò di cui ha bisogno.
Senza amore egli non è nulla.”
Un soldato di Gesù, un guerriero della luce, ama Dio e il prossimo come se stesso.
E’ un eroe, è un combattente che ha posto il suo cuore nelle mani di Dio ed è disposto
a tutto, persino a dare la propria vita per il suo re.
Ognuno di noi è un soldato di Gesù, se lo abbiamo accolto nel nostro cuore.
Chiediamo al Signore di non perdere mai il coraggio di combattere per Lui fino
all’ultimo respiro, fino alla fine … anche d’estate!!!
AMEN
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TESTIMONIANZE DEI DUE NEO BATTEZZATI
Domenica 29 maggio abbiamo avuto il dono meraviglioso del Signore di festeggiare i
battesimi di Franco e Ruslan.
Il culto è stato davvero una benedizione e, nonostante la pioggia, abbiamo potuto
gioire con tutti coloro che erano presenti.
Per poter vedere i video e le foto dei battesimi:
https://www.dropbox.com/s/c880qgn0pwx28ig/Battesimo%20Franco%20Video%20.WMV?dl=0
https://www.dropbox.com/s/wo8vww7g604kchg/Battesimo%20Franco%20Foto.WMV?dl=0
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Ho cominciato a conoscere il Signore dall’età di 15 anni, attraverso alcune persone
che mi hanno parlato di lui. Con il tempo capivo sempre più che il mio vero amico
era Dio, vedevo in lui la via d’uscita da tutti i miei problemi. Lui solo riusciva a
consolarmi veramente; lo sentivo vicino e quando pregavo, sentivo che lui ascoltava
le mie preghiere. Ho capito che con il Signore ho tutto ciò che mi serve e nulla mai
mi mancherà, per questo voglio star sempre con lui.
Ho visto che questo mondo non può dare la pace di cui ho bisogno. Questo mondo è
tutt’altro che pace … E io non voglio morire con esso, ma voglio essere vivo e
gioioso per l’eternità! Il signore ci dona l’eternità perché ci vuole con se. Lui
veramente ci ama e ci custodisce sotto le sue ali. Noi tutti abbiamo bisogno di lui e
voglio che tutti conoscano il nostro vero padre, il vero Dio che tutto vede e che tutto
può, che è più grande di qualunque altra cosa. Voglio vivere una vita piena servendo
colui che per primo ha servito ed ha amato gli uomini più di se stesso, perché lui ha
fatto tanto per me, lui mi ha salvato dalla morte e questo vuole fare con tutti gli
uomini!
Ruslan Panaid
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Cari fratelli e sorelle,
anche io oggi voglio dare la mia testimonianza attraverso alcune mie considerazioni:
Provengo dalla chiesa cattolica come penso sia stato anche per alcuni di voi e qui ho
trovato fratelli e sorelle che vogliono seguire il Vangelo con costanza, coerenza e
viva partecipazione.
Anche io, come tutti voi, nella mia vita ho passato momenti felici assieme ad altri
veramente difficili.
Piano piano leggendo il vangelo ho scoperto la misericordia di Dio:
Salmo 86
[6] Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce della mia supplica.
[7] Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido
e tu mi esaudirai.
attraverso la preghiera:
Matteo 6:6
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre
tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà
mezzo potente attraverso il quale si riscopre nella tribolazione la fede:
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1Pietro 1,6-9
6 Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere un po' afflitti da varie
prove, 7 perché il valore della vostra fede, molto più preziosa dell'oro, che, pur
destinato a perire, tuttavia si prova col fuoco, torni a vostra lode, gloria e onore
nella manifestazione di Gesù Cristo: 8 voi lo amate, pur senza averlo visto; e ora
senza vederlo credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, 9 mentre
conseguite la mèta della vostra fede, cioè la salvezza delle anime.
Ecco che è sorto in me il desiderio di diventare nuova creatura:
2 Corinzi 5:17
17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono
passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove
attraverso una nuova nascita:
Giovanni 3:3
3 Gesú gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di
nuovo, non può vedere il regno di Dio».
Nel Salmo 91 ho trovato il mio Signore ,sicuro rifugio sotto le sue ali protettive:
Salmi 91:11-15
11 Poiché egli comanderà ai suoi angeli di guardarti in tutte le tue vie.
12 Essi ti porteranno in palma di mano, che talora il tuo piè non urti in alcuna
pietra.
13 Tu camminerai sul leone e sull’aspide, calpesterai il leoncello e il serpente.
14 Poiché egli ha posta in me la sua affezione, io lo libererò; lo leverò in alto,
perché conosce il mio nome.
15 Egli m’invocherà, ed io gli risponderò; sarò con lui nella distretta; lo libererò, e
lo glorificherò alcuno non ti coglierà, né piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda.
Il Signore è sempre stato per me ed i miei figli Eleonora e Roberto l’ancora di
salvezza per andare avanti in questo mondo e ci ha sempre protetti amorevolmente.
Colgo la occasione per ringraziare tutti per avere sempre ricordato nelle vostre
preghiere me e i miei figli
ed di accompagnarmi in questo particolare momento a compiere questo atto così
importante attraverso il quale mi impegno di seguire sempre la parola del mio
Salvatore Gesu. Ancora una volta il mio pensiero grato va al nostro caro pastore Cris
che mi ha sempre seguito nella preparazione al battesimo, agli anziani della chiesa
Alfred e Silvano e a tutti coloro che si sono adoperati affinché questa festa restasse
per sempre nel cuore di tutti.
Vicenza, 29 Maggio 2016
Franco Pellegrini
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Chiunque avesse delle domande sulla fede, sulla Bibbia, sulla storia e su
qualsiasi cosa che faccia parte dell’ambito spirituale, o anche solo sia
curioso e interessato, può telefonare e può venirci a trovare.
TUTTI SONO I BENVENUTI!!!
CHIESA EVANGELICA DI VICENZA
Via B. Dalla Scola, 126
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