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La lettura come processo cognitivo: la teoria costruttivista

• quali sono i processi cognitivi che il bambino attiva per imparare a leggere e a scrivere? • che idee ha il bambino delle parole scritte? • a che cosa serve scrivere? L’apprendimento della letto-scrittura (processo di alfabetizzazione) è un processo unitario, che deriva dalle riflessione e dalle elaborazione del bambino sulla lingua scritta e contemporaneamente sulla produzione di testi scritti Riferimenti bibliografici: Emilia Ferreiro e la teoria costruttivista (scuola psicogenetica piagetiana), Sinclair, Teberosky; Pontecorvo, Noce, Stella, Albanese, Teruggi, Cornoldi

il bambino costruisce il linguaggio scritto

• I bambini leggono e scrivono in modo spontaneo prima di iniziare la scuola elementare.

• Il processo di apprendimento si svolge in modo ordinato e secondo una sequenza comune a tutti i bambini.

• Il bambino formula ipotesi che vengono via via modificate per arrivare a scoprire che ad ogni suono corrisponde un segno, accedendo così al codice alfabetico

Dalla lingua parlata alla lingua scritta: le fasi fondamentali - logografica - presillabica - sillabica - alfabetica i passaggi decisivi - la differenziazione tra disegno e scrittura - l’ipotesi sillabica

Disegno e scrittura

• Disegno e scrittura sono sostituti materiali della cosa evocata ed entrambi utilizzano la rappresentazione grafica

• Il disegno è subito comprensibile, la scrittura invece ha un rapporto indiretto con la cosa rappresentata

• La scrittura è un oggetto simbolico, esterno alla scrittura

• Il bambino ricerca che cosa sta a rappresentare la scrittura

A. differenziazione tra disegno e scrittura 1) il bambino usa la matita intenzionalmente per “disegnare”: il disegno non è comprensibile, non vi è differenziazione tra disegno e scrittura, lo scrivere è pensato “come una specie di disegnare” 2)il disegno inizia ad essere comprensibile, il bambino denomina anticipatamente ciò che vuole rappresentare e differenzia quando “scrive” e quando fa un disegno 3) il bambino distingue la differente funzione di testo e figure

Fase presillabica

La maggior parte dei bambini a partire dai 3 anni è in grado di distinguere il disegno dalla scrittura, intorno a 4 anni produce forme riconoscibili

la scrittura ha una sua specificità : il bambino produce segni grafici non convenzionali, non utilizza variazioni tra i segni per differenziare le parole si tratta di una protoscrittura costituita da - segno unico, - pseudo-corsivo, - barrette o tondini ripetuti: non c’è nessuna ricerca di corrispondenza tra emissione sonora e scrittura. la protoscrittura serve per rappresentare nomi e concetti: il bambino “segna il nome dell’oggetto”

Fase presillabica 1

Prima ipotesi La scrittura riceve il significato dall’immagine o

dall’oggetto che l’accompagna Il significato è simile, differiscono le forme

significanti La scrittura non esprime elementi linguistici, ma

rappresenta concretamente il contenuto di un messaggio

fase presillabica 2 la scrittura è più definita, con l’uso di pseudolettere e lettere convenzionali (4 e 5 anni) grafemi in stampato maiuscolo, dimensioni costanti, direzione da sinistra verso destra la scrittura del proprio nome diventa stabile e attingono da questo le lettere che usano per scrivere

regole per scrivere e per leggere

- il numero minimo di grafemi: tre - i grafemi debbono essere diversi tra loro - le parole diverse debbono essere scritte in

modo diverso

inizia la corrispondenza tra suoni e segni

Fase sillabica: ad ogni sillaba corrisponde un segno anche non convenzionale A) scrittura sillabica primitiva B) scrittura sillabica con forte esigenza quantitativa

C) scrittura sillabica

la fase sillabica-alfabetica - identifica quasi tutti i componenti della parola alcune parti continuano ad essere mancanti (tamburo tabuo) - è in grado di scrivere bisillabe, ma è in difficoltà con i monosillabi raggiunge infine la fase alfabetica convenzionale