La gestione dsa_in_classe_aspetti_psicologici_[modalità_compatibilità]

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Le difficoltà psicologiche dell’alunno con Le difficoltà psicologiche dell’alunno con Dislessia in ClasseDislessia in Classe

Dott. Luigi Dott. Luigi IovinoIovinoDott. Luigi Dott. Luigi IovinoIovino((Psicologo e Psicoterapeuta)Psicologo e Psicoterapeuta)

Supervisore unità di Valutazione CEDICOLSupervisore unità di Valutazione CEDICOL(Centro per i Disturbi della Comunicazione e del Linguaggio) (Centro per i Disturbi della Comunicazione e del Linguaggio)

Responsabile IRFID Onlus Istituto per la Ricerca, la Formazione e Responsabile IRFID Onlus Istituto per la Ricerca, la Formazione e l’Informazione sulle Disabilitàl’Informazione sulle Disabilità

Coordinatore unità di Diagnosi e Valutazione CISA Coordinatore unità di Diagnosi e Valutazione CISA (Centro Integrato per lo Studio dell’Autismo)(Centro Integrato per lo Studio dell’Autismo)

Qual è l’impatto che la Dislessia

può avere sullo sviluppo psicologico può avere sullo sviluppo psicologico

emotivo e affettivo

del bambino?

Tra i tuoi alunni c’è Imma che trattiene le lacrime.

In questo momento ha visto che gli altri bambinihanno letto e capito velocemente la lettura che haiassegnato.

A lei la lettura pesa, le parole sembrano molto similiA lei la lettura pesa, le parole sembrano molto similitra loro e alcune lettere sembrano confondersi, altrehanno lo stesso suono.

Tu le hai detto che non si è impegnata abbastanza,ecco perché sbagliava le parole e rimaneva sempreindietro.

Sembra che lo faccia apposta. Muove le manigiocherella, si gira, guarda i compagni dice di nonriuscire a vedere bene, la scrittura è piccola, la testa lepesa, chiede d’uscire.

Poi rientra e prende il quaderno, lo gira, un po’ su e unPoi rientra e prende il quaderno, lo gira, un po’ su e unpo’ giù.

Pare sempre svogliata e si direbbe che non le importiniente della scuola.

Imma non vuole più imparare a leggere e a

scrivere.

L'inserimento nella prima società

formale rivela a Imma la sua

diversità.diversità.

Cosa sta succedendo?Cosa sta succedendo?

Il bambino si accorge che non sa fare come gli altri ed elabora

un’immagine di sé improntata sulla sfiducia

Gli insegnanti sono preda del dubbio, aumentano gli stimoli,

confermano l’insuccessoconfermano l’insuccesso

La famiglia è in allarme; subisce la ferita narcisistica

conseguente al messaggio di avere un figlio diverso dalla

proprie rappresentazioni e aspettative

ComportamentoS(a)S(a)

Emozione Azione

S(a)

Cognizione

CONTESTOCONTESTO

ASPETTI PSICOLOGICIASPETTI PSICOLOGICI

Ogni apprendimento non è solo il frutto di un

processo di maturazione biologica.

Lo sviluppo delle abilità cognitiveabilità cognitive di base non Lo sviluppo delle abilità cognitiveabilità cognitive di base non

possono essere considerate come separate da

quelle affettive e relazionaliaffettive e relazionali.

Esse sono dipendenti le une dalle altre.Esse sono dipendenti le une dalle altre.

COSA PUÒ ACCADERE AD UNA PERSONA COSA PUÒ ACCADERE AD UNA PERSONA CON DSA, SOPRATTUTTO SE NON VIENE CON DSA, SOPRATTUTTO SE NON VIENE RICONOSCIUTA?RICONOSCIUTA?

COSA PUÒ ACCADERE AD UNA PERSONA COSA PUÒ ACCADERE AD UNA PERSONA CON DSA, SOPRATTUTTO SE NON VIENE CON DSA, SOPRATTUTTO SE NON VIENE RICONOSCIUTA?RICONOSCIUTA?

COSA PUÒ ACCADERE AD UNA PERSONA CON DSA, SOPRATTUTTO SE NON VIENE RICONOSCIUTA?

• Le frustrazioni conseguenti alle difficolta diapprendimento possono ridurre il livello di autostimanell’alunno e aumentare il rischio psicopatologico didisturbi emotivi e psicologici: ansia, disturbi delcomportamento, instabilità psicomotoria, depressione...

Il ragazzo inizia a demotivarsi e a disinvestire energie in• Il ragazzo inizia a demotivarsi e a disinvestire energie inambito scolastico.

• Si percepisce inadeguato, soprattutto a scuola, e inizia acrearsi una visione di se negativa.

• Sperimenta nuovi insuccessi che confermeranno il suosenso di inadeguatezza.

Quello che spesso si realizza nelle difficoltà scolastiche in

generale è la costruzione di un circolo viziosocircolo vizioso in cui una

difficoltàdifficoltà cognitiva o una situazione di disagio emotivo

portano ad insuccessiinsuccessi scolastici, tali insuccessi determinano

negli insegnanti e nei genitori una serie di attribuzioniattribuzioni

relative alle incapacità dello studente che a loro volta

influenzano negativamente l’apprendimento.

Capacità funzionali inferioria quanto richiesto

Maggiori probabilità diinsuccessoinsuccesso nelle prestazionirichieste

Aumento delle lacune,maggiori difficoltà disviluppo e di uso di abilitàstrategiche e

CIRCOLO VIZIOSOCIRCOLO VIZIOSO

richieste

Esperienze di insuccessodeterminano unabbassamentoabbassamentodell’autostimadell’autostima e generanogiudizi sociali negativi

strategiche emetacognitive

CaloCalo delladella motivazionemotivazione,comparsa dicomportamenti dievitamento del compito ereazioni di passività oaggressività

Tratto da Tressoldi e Vio, 1997

Attribuzioni che influenzano

negativamente la sua motivazionemotivazione ad

apprendere.

Le Reazioni Individuali

apprendere.

Questa dinamica attiva comportamenti di

evitamentoevitamento del compito e\o reazioni di

passivitàpassività o diversamente di iperattivitàiperattività e

aggressivitàaggressività.

Le emozioni che possono presentarsi Le emozioni che possono presentarsi nel bambino con DSAnel bambino con DSA

Ansia

Rabbia e frustrazioneRabbia e frustrazione

Depressione

Quali comportamenti si possono osservare Quali comportamenti si possono osservare nei diversi bambininei diversi bambini

Reazioni di rifiuto con o senza correlati Reazioni di rifiuto con o senza correlati neurofisiologicineurofisiologici

InibizioneInibizioneInibizioneInibizione

Iperattività e/o aggressivitàIperattività e/o aggressività

Rifiuto delle relazioni socialiRifiuto delle relazioni sociali

Il bambino inibitoIl bambino inibito

- Ha un comportamento caratterizzato dalla passività

- È tranquillo, non dà fastidio ai compagni

- Non ricerca aiuto per risolvere problemi

- Non esprime spontaneamente nessuna opinione

- Non manifesta sentimenti né affettuosi né scontrosi

- Di fronte alle difficoltà decide di scappare senza essere visto

Il bambino iperattivo e/o aggressivoIl bambino iperattivo e/o aggressivo

� Il suo comportamento è caratterizzato da vivacità e schiettezza

� È il bambino che pensa che è meglio essere sgridati e creare danni piuttosto che essere dimenticato

È il bambino che appare spavaldo in gruppo ma � È il bambino che appare spavaldo in gruppo ma quasi perso quando rimane solo

� È un bambino che di fronte alle difficoltà decide di nascondersi creando confusione

Il bambino che sfugge alle relazioniIl bambino che sfugge alle relazioni

� Ha un comportamento che esprime continuo disagio, attraverso meccanismi di avvicinamento/allontanamento

� Viene escluso dai coetanei e difficilmente riesce a partecipare ai giochi di gruppo

� Si avvicina agli altri in modo goffo e con dispettiSi avvicina agli altri in modo goffo e con dispetti

� Non è consapevole delle proprie provocazioni e non capisce perché gli altri lo trattano male

� È un bambino spaventato e deluso, sente di sbagliare qualsiasi cosa fa, e non sa davvero come migliorare il suo stato d’animo.

Comportamenti che hanno come effetto

immediato:

l’aumento delle lacune

l’aumento delle difficoltà delle lacune

scolastichedelle difficoltà specifiche

difficoltà nell’acquisizione di strategie metacognitive

Riassumendo la presenza di un disturbo specificodi apprendimento, come la dislessia, spessodetermina difficoltà psicologiche nelle seguentiaree:

affettività

comportamento

autostima affettività

controllo della propria emotività

Ma in che modo è possibile concettualizzare le difficoltà emotive, la frustrazione, la paura, l’ansia……e in che modo possiamo aiutare un bambino con DSA???

Percezione soggettiva degli ostacoli e/o delle barriere

Percezione delle proprie risorse di coping

Possiamo avere i seguenti elementi che influenzano il

numeratore:

Capacità

metacognitive

Entità del disturbo

LeAttribuzioni degli

insegnanti (Scarso

impegno, scarsa

motivazione, pigrizia,

disattenzione)

LeAttribuzioni familiari

(Scarso impegno, scarsa

motivazione, pigrizia,

disattenzione)

RiconoscereRiconoscere la la dislessiadislessia

• Riconoscere che quel bambino non è pigro, non

è svogliato, non è poco intelligente

• Riconoscere che il disturbo esiste e si può

nominare

• Segnare un confine chiaro tra ciò che dipende

dall’impegno del bambino e ciò che non dipendedall’impegno del bambino e ciò che non dipende

da lui

• Sapere che quel disturbo ha certe

caratteristiche e che si può fare qualcosa

• Capire ciò che è modificabile e quello che serve

per modificarlo

• Accettare che qualcosa non si modificherà

L’L’autostimaautostima del bambino con DSAdel bambino con DSA

� Molti studi hanno messo in evidenza come ilfunzionamento scolastico rappresenti uno deifattori più importanti in grado di condizionarel’autostima

� Va da sé quindi che i bambini con D.S.A. sono piùvulnerabili allo sviluppo di una bassa autostima

� Performance scolastica e autostima si trovanoquindi in un rapporto interattivo

L’autostimaL’autostima

� In psicologia dell’età evolutiva un’autostima positiva è

considerata il fattore centrale di un buon adattamento

socio-emozionale

� Un’autostima sana è considerata importante nei bambini,

perché è in età infantile che si gettano le basi delle

percezioni che si avranno di sé nel corso della vita

Autostima globaleAutostima globale

Ambito sociale/interpersonale Immagine corporea

Autostima globaleAutostima globale

Ambito scolastico Ambito familiare

Competenza socioCompetenza socio--emozionaleemozionale

� La competenza socio-emozionale che deriva da

un’autovalutazione positiva può essere una forza che aiuterà a

evitare al bambino gravi problemi futuri

� Un bambino che si sente bene con sé stesso può fronteggiare

meglio i problemi che incontra (ad es., difficoltà

nell’apprendimento o altro) e di solito riesce a limitarne gli

effetti dannosi

Imma non riesce a leggere come gli altri compagni

Imma inizia a demotivarsi e a disinvestire energie in ambito scolastico

Sperimenta nuovi insuccessi che confermeranno il senso di inadeguatezza

Si percepisce inadeguata (inizia a costruirsi una visione di sé negativa in ambito scolastico)

Ma cos’è l’autostima?Ma cos’è l’autostima?

Nasce dal confronto tra

equivale al concetto di sé, alla conoscenza di quelle abilità, caratteristiche e qualità che sono presenti o assenti nelle persone. È influenzato dall’ambiente.

È l’immagine della persona che ci piacerebbe essere e che pensiamo sia giusto essere

Autostima è quindi data dal confronto tra i risultati ottenuti e le aspettative che ci siamo posti….

….tanto più i risultati si allontano dalle ….tanto più i risultati si allontano dalle aspettative….tanto più avremo un bassa autostima ….

Come si costruisce l’autostima in un Come si costruisce l’autostima in un bambino dislessicobambino dislessico

� il bambino vive la confusione eavverte la fatica, nota che i suoi compagni nonhanno le sue stesse difficoltà. Gli insegnanti glirimandano l’idea di un bambino svogliato, che nonarriva al livello degli altri e per questo non èarriva al livello degli altri e per questo non èapprezzato..risultato : sono una persona che nonriesce e se non riesco non valgo nulla

� il bambino vorrebbe essere come i suoi compagni, bravo, intelligente e meritevole per le insegnanti e i genitori

Allorché i bambini hanno sviluppato una serie di idee su come sono, è

probabile che comincino a comportarsi con maggiore frequenza in

modi conformi al proprio concetto di sé, provocando negli altri

feedback tali da avvalorare ulteriormente l’immagine che si sono creati

di sé stessi

In questo modo il giudizio degli altri diventa una profezia che si autoavvera

riguardo al concetto di sé del bambino e al suo comportamento

Se durante gli anni delle scuole elementari il bambino continuerà a sperimentare questa discrepanza tra ciò che il vorrebbe essere e ciò che invece sperimenta di essere…

…..vi ritroverete alle medie con un bambino …..vi ritroverete alle medie con un bambino che avrà un basso livello di autostima……

…..ritenete di saper riconoscere un bambino con bassa autostima….?

Come favorire la costruzione di una Come favorire la costruzione di una immagine di Sé immagine di Sé positiva…positiva…..

Attenzione dell’insegnante al proprio comportamento

Attenzione dell’insegnante al comportamento dell’alunno

� Fornire incoraggiamenti positivi (“so che per te è faticoso leggere ma puoi riuscire

� Aumentare il senso di autoefficacia (convinzioni circa le proprie capacità di leggere ma puoi riuscire

ugualmente a fare il riassunto se ti concedo più tempo”)

� Non giudicare la persona ma solo il comportamento (non dire :“sei uno sciocco”, ma : “facendo questa cosa non hai riflettuto sulle conseguenza, questo è un modo di comportarsi non corretto”)

circa le proprie capacità di riuscita)

� Costruire uno stile di attribuzione dei risultati adeguato alle situazioni

Senso di autoefficaciaSenso di autoefficacia

“convinzione nelle proprie capacità di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario a gestire adeguatamente le situazioni che incontreremo in modo da raggiungere i risultati prefissati.” (Bandura 1986).1986).

Autoefficacia nei bambini con DSAAutoefficacia nei bambini con DSASecondo voi per un bambino che, per quanto si sforzi, si sente sempre ripetere “hai sbagliato”, “non hai completato i compiti perché non ti sei impegnanto abbastanza”,etc… può sviluppare un alto senso di autoefficacia???sviluppare un alto senso di autoefficacia???

Questo bambino quando si troverà di fronte alla difficile richiesta di leggere e scrivere saprà ripetere a sé stesso “posso farcela” e, ancora più difficilmente, “sono capace”?

Ed ecco un’altra sfida per la Ed ecco un’altra sfida per la scuola…..scuola…..

Promuovere e consentire ad alunni con abilità scolastiche inefficienti di fare esperienza di autoefficacia…

Perché l’autoefficacia non può essere appresa…..

Deve essere sperimentata!

Affinchè ciò avvenga è necessario programmare un percorso personalizzaro all’interno del quale l’alunno in difficoltà possa fare esperienza e possa dirsi “sono capace”, “posso farcela”…

Se al contrario l’insegnante si accanisce ad esporlo a situazioni nelle quali il fallimento è certo per l’alunno ci sarà la conferma della sua personale inefficacia…..

Stile di attribuzioneStile di attribuzione

Ci riferiamo alla tendenza che ognuno di noiha ad attribuire i risultati conseguiti a :

• cause esterne (s/fortuna,difficoltà/facilità delcompito, aiuto esterno)compito, aiuto esterno)

• cause interne (impegno, bravura, attenzione,etc..)

Questo processo influisce sulla motivazione apersistere di fronte alle difficoltà….

Uno stile di attribuzione

distorto

Troppo interno /immodificabile Troppo esterno/colpevolizzante

(“Ho la dislessia!!!”) (“mi fate leggere cose troppo difficili!”)

Disconnette causalmente l’azione dal risultato (buonalettura)

Per questo è importante aiutare i bambini nello sviluppo di uno stile di attribuzione adeguato…

…in particolare per un dislessico è importante capire che l’impegno non è solo una quantità di tempo maggiore dedicato allo studio, ma di tempo maggiore dedicato allo studio, ma anche maggiore attenzione, concentrazione, tolleranza alla fatica, alla frustrazione, pazienza e motivazione alla riuscita, comprensione e attuazione di strategie adeguate per la risoluzione degli specifici problemi…

Come aiutare un bambino a sviluppare uno Come aiutare un bambino a sviluppare uno stile stile attribuzionaleattribuzionale produttivo??produttivo??

� Se è vero che per un dislessico può suonare beffarda l’ingiunzione “devi impegnarti di più”..neanche dobbiamo fare passare l’idea “sei dislessico è inutile che ti impegni tanto non ce la puoi fare”la puoi fare”

� Bisogna spiegarli cosa vuol dire impegnarsi e fargli capire che se è vero che non è tutta colpa sua, lui con la sua tenacia nel superamento delle difficoltà (e la comprensione degli insegnanti) ha la sua buona dote di responsabilità nella riuscita…

Ecco a mo’ di esempio due gruppi di Ecco a mo’ di esempio due gruppi di domande:domande:

� Perché hai svolto male questo compito? Da cosa è dipeso secondo te? Sei sicuro che sia dipeso da sfortuna, difficoltà (dovute alla dislessia), mancanza di aiuto (fattori esterni)? Come avresti potuto fare? Hai gli strumenti per aggirare le tue difficoltà di base e riuscire nel compito? difficoltà di base e riuscire nel compito?

� Perché hai svolto bene il compito? Da cosa è dipeso secondo te? Come e cosa hai fatto durante lo svolgimento del compito? Perché questo modo di fare il compito ti ha permesso di raggiungere il risultato positivo? Come potresti applicare queste modalità anche ad altri compiti?

Per Per RiassumereRiassumere QualeQuale aiutoaiuto??

� Restituire significato alla sofferenza

� Evitare che si cristallizzi una reazione di difesa dovuta allaferita insanabile della propria identità

� Evitare l’instaurarsi di una dinamica di vergogna, colpa,rifiuto che può pregiudicare anche l’accettazione di ogniaiutoaiuto

� Aiutare il ragazzo ad avere consapevolezza precocemente

� Incoraggiare a sperimentare la capacità di agire sulla realtà esterna per modificarla

� Favorire lo sviluppo di un senso di autoefficacia e di competenza per recuperare uno sviluppo armonico pur conservando aree di vulnerabilità

«A scuola i miei compagni e i miei insegnanti hanno capito che io posso imparare, ma con strumenti diversi. È molto faticoso, ma i risultati stanno aumentando. Adesso ho meno paura, e quando la prof. ci chiede di fare qualcosa, io ascolto paura, e quando la prof. ci chiede di fare qualcosa, io ascolto e provo a farla. Prima non ascoltavo perché per me era tutto troppo difficile. A scuola ho molti amici e mi apprezzano per

quello che sono, nonostante la mia difficoltà.

(Arianna, 12 anni). » [Storie di Dislessia, G. Stella]

Spero con questo corso di avervi fatto capire perché e come questi bambini vanno aiutati e incoraggiati……

…spero possiate essere voi quelle persone speciali che bambini dislessici, divenuti adulti, ringrazieranno per la comprensione e il ringrazieranno per la comprensione e il supporto che hanno consentito loro di affrontare le difficoltà lungo il cammino della vita….

Grazie per l’Grazie per l’Grazie per l’Grazie per l’Grazie per l’Grazie per l’Grazie per l’Grazie per l’attenzione……attenzione……attenzione……attenzione……attenzione……attenzione……attenzione……attenzione……