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La gestione dei
rifiuti solidi urbani
Candidati:
Daniele Cappai
Chiara Cirelli
A.A. 2015/2016
Prof. Giuseppe Catalano
Corso di economia e gestione
delle amministrazioni pubbliche
Agenda
1. Definizioni, classificazioni e descrizione della filiera
2. L’intervento pubblico: cause e modalità
3. Quadro normativo e livelli di organizzazione
4. Tassazione italiana ed alcuni dati
5. Normativa e dati di confronto europeo
6. Progetti e commenti
7. Curiosità finale
Bibliografia e Sitografia
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Definizione e classificazioneRifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o
abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi.
(Art. 183, comma 1 del DLgs 152/2006)
La gestione dei rifiuti solidi urbani
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Secondo l’origine
Rifiuti urbani
Rifiuti speciali
Secondo la pericolosità
Rifiuti pericolosi
Rifiuti non pericolosi
Composizione dei rifiuti urbani globali
Fonte Banca Mondiale 2014
La filiera del servizio: le fasiLa gestione dei rifiuti solidi urbani
Raccolta
Trasposto
Selezione,
Trattamento
Riciclo,
Smaltimento
Provv. 25057 Agcm 2014
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La tassonomia del bene
La gestione dei rifiuti solidi urbani
EcosistemaBene
pubblico
Spazio urbano
Bene comune
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Rifiuto Bene privato
L’intervento pubblico: le motivazioni
Sociali e ambientali:
«La gestione dei rifiuti costituisce una attività
di pubblico interesse » (D.Lgs. n. 205/2010).
Economiche:
• Monopolio naturale
• Bene pubblico
• Esternalità negative e positive
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La gestione dei rifiuti solidi urbani
L’intervento pubblico: le modalità (1)
La gestione dei rifiuti solidi urbani
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AFFIDAMENTO DIRETTO
• Società in house
• Privatizzazioni fredde
REGOLAMENTAZIONE
• Price cap
• Standard qualitativi minimi
• Attività di monitoraggio (Authorities)
TARIFFAZIONE
• First Best
• Second Best
L’intervento pubblico: le modalità (1)La gestione dei rifiuti solidi urbani
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FIRST BEST
• P = Costo marginale, sussidi
• Tariffa rifiuti puntale, proporzionale ai rifiuti prodotti, (volume dei contenitori, frequenze della raccolta, codici a barre, ecc…)
Costi di transazione
SECOND BEST
• P = Costo medio
• Pagamento del servizio di raccolta rifiuti in base ai metri quadri della proprietà di un immobile, dal tipo di utilizzo e di utenza.
Le norme in Italia
Art. 9 della Costituzione Italiana
“Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e
artistico della Nazione.”
Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile
1999, n. 158
Norme per elaborazione di metodi per definire la
tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti
urbani.
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
Norme in materia ambientale.
Decreto Legge n. 201/11
Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il
consolidamento dei conti pubblici.
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Livelli governativi
Stato
Regioni
Province
Comuni
Società in house
D. Lgs n. 152/ 2006, Norme in materia ambientale
Art. 195- 198
Determinazione
regolamenti e
tariffe
Autorità
d’ambito,
controlli
periodici sulle
attività
Piani
regionali,
ATO
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La gestione dei rifiuti solidi urbani
Tassazione vigente: la Tari Legge di stabilità 2014
Funzione: coprire interamente tutti i costi di
investimento e di esercizio del servizio di gestione dei
rifiuti.
Presupposto: possesso o detenzione a qualsiasi titolo di
locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti
urbani.
Base imponibile: 80% della superficie catastale.
Esempio calcolo
TARI per le famiglie.
www.amaroma.it
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La gestione dei rifiuti solidi urbani
Verso una tariffa puntuale..
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La gestione dei rifiuti solidi urbani
Esempio: utenze domestiche
Quota fissa uguale per tutte le famiglie
Quota variabile in base al numero di svuotamenti del
contenitore dei rifiuti non recuperabili conteggiati con un
transponder.
Alcuni dati in Italia (1)
RU/PIL e RU/spese delle famiglie.
(Fonte ISPRA)
Produzione di rifiuti urbani, anni 2002 – 2014.
(Fonte ISPRA)
29,7 milioni di
tonnellate di
rifiuti urbani
+0,3% rispetto
al 2013
Obiettivo:
-5% del RU/PIL,
entro il 2020.
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La gestione dei rifiuti solidi urbani
Alcuni dati in Italia (2)
Produciamo meno
rifiuti, ma raccolta e
smaltimento degli
stessi ci costano di più!
ww.cgiamestre.com
Percentuale di raccolta
differenziata dei rifiuti urbani,
2010 – 2014.
(Fonte ISPRA)
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La gestione dei rifiuti solidi urbani
Quadro normativo europeo
Norma comunitaria sulla gestione dei rifiuti, 2008/98/CE
Prevenzione, sostenibilità, responsabilizzazione e
cooperazione di tutti i soggetti coinvolti, con il principio
comunitario chi inquina paga
“Criteri di priorità nella gestione dei rifiuti” rispettando la
migliore opzione ambientale secondo la seguente gerarchia:
La gestione dei rifiuti solidi urbani
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Contesto europeo: i dati (1)
747 kg/abitante
272 kg/abitante
243 mln
[tonn]
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Nel 2013:
La gestione dei rifiuti solidi urbani
Nel 2013:
243 mln
[tonn]
Produzione pro-capite di RU nell’UE
2011 – 2013.
- Smaltimento in discarica (UE28) 2012 2013 : Δ= -6.1%
- NSM > UE15 (Romania quasi il 97%)
La gestione dei rifiuti solidi urbani
<1%
Quasi 40% 17/21
Contesto europeo: i dati (2)
Ripartizione percentuale della gestione dei RU nell’UE 2013
VERSO UN’ECONOMIA CIRCOLARE:
PROGRAMMA PER UN’EUROPA A ZERO RIFIUTI
Il collocamento in discarica di tutti i rifiuti riciclabili vietatoentro il 2025 e gli Stati membri dovrebbero sforzarsi dieliminare virtualmente questa pratica entro il 2030.
Riutilizzo e riciclaggio di alta qualità per uno sviluppo di un mercato di materie prime secondarie.
Al 2030 :
- riduzione del fabbisogno di fattori produttivi (17-24%)
- risparmi per l’industria europea (630 mld di euro l’anno)
- innalzamento PIL dell’UE (fino al 3,9%)
La gestione dei rifiuti solidi urbani
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Conclusioni
Rifiuto come «risorsa» e non come qualcosa di cui disfarsi.
Misurazione puntuale delle quantità di rifiuti, e quindi farpagare ai cittadini la Tari in base a quanto effettivamente“sporcano”.
Incentivare la partecipazione attiva dei cittadini e dellecomunità locali. (Le dieci proposte di Legambiente)
«È necessario che le procedure di aggiudicazione delservizio siano improntate ai principi concorrenziali»(Provvedimento dell’ Agcm, agosto 2014).
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La gestione dei rifiuti solidi urbani
Stanno avanti!
Il primo comune italiano ad aderire alla strategia Rifiuti Zero è
stato Capannori nel 2007. Attualmente sono oltre 200 i comuni
italiani aderenti alla strategia Rifiuti Zero, per oltre 4mln di
abitanti.
San Francisco (oltre 800mila
abitanti) ha intrapreso da ormai
quasi 25 anni questa strada:
l'obiettivo, al 2020, è quello di
arrivare a una percentuale del
100% di rifiuti fuori dalle
discariche.
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La gestione dei rifiuti solidi urbani
Bibliografia
La gestione dei rifiuti solidi urbani
Sitografia
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www.cliclavoro.gov.it
www.cgiamestre.com
www.inail.it
www.lavoce.info
www.camera.it
www.enea.it
eur-lex.europa.eu
www.legambiente.it
www.agcm.it
www.amaroma.it
www.sfenvironment.org
Bosi, P. (a cura di)
2015 Corso di scienza delle finanze, Bologna, Il Mulino
Church J., Ware R.
2000 Industrial organization: a strategic approach, New York, McGraw-Hill
Pernice, M. e Mininni , G.
2008 Il sistema normativo e tecnico di gestione dei rifiuti, Assago, Ipsoa
Isprambiente
2015 Rapporto sui rifiuti urbani