la famiglia vitelli - scuolesanfilippo.net famiglia vitelli.pdf · Quando Niccolò vitelli riprese...

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Classe V

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La famiglia Vitelli

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06 novembre: oggi, abbiamo scoperto le nostre origini.

Ecco perché oggi ci chiamiamo … Tifernati!

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• La famiglia Vitelli

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Famiglia di condottieri, una fazione popolare in lotta contro la famiglia dei Fucci.

Dopo Gerozzo e Vitellozzo, capostipite divenne Niccolò

La notte del venerdì Santo fu cruciale per i Fucci, perché i Vitelli gli tesero un agguato. Questo fallì ,allora i Vitelli decisero di passare all’azione invadendo la loro casa ed uccidendo chi trovavano …

(Dino Marinelli)

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Niccolò Vitelli, però, sia dall’anno precedente all’assedio pontificio aveva proceduto a erigere molti “baluardi” attorno alle mura; fece radere al suolo i nuclei abitati esistenti fuori le porte di S. Maria e S. Giacomo.

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Questo assedio rivelò ai Tifernati anche la drammatica efficacia dei nuovi strumenti di artiglieria introdotti in seguito all’uso della polvere da sparo nei conflitti militari.

Alla fine la città si arrese e Niccolò Vitelli decise di trattare per evitare nuovi lutti e rovine.

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Ma l’entrata delle truppe del papa Sisto IV portarono delle conseguenze sgradevoli, come la costruzione di una rocca a porta S. Maria e l’inizio di un’altra a porta S.Giacomo. Infatti questi luoghi servivano per frustare chi si ribellava al loro potere. Ecco perché fu una delle ragioni che indussero i Tifernati, all’inizio dell’assedio, a non arrendersi.

Quando Niccolò vitelli riprese il possesso della città nel 1482, ordinò di demolire la rocca di porta S. Maria e con il materiale recuperato fece costruire la chiesa di S. Maria Maggiore.

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Figlio di Niccolò e sposato con Porzia, era esuberante,molto atletico e maniaco della pulizia. Amava l’arte e l’astrologia. Era un buon artigliere e con suo fratello Camillo combattè a Capuacontro l’Aragona.

Sulla via del ritorno Camillo morì colpito da un masso e Vitellozzo cambiò. Non si curava più del suo aspetto, con un umore tetro ed irascibile, non mangiava e non riusciva a dormire. Pensava ora solo alla moglie.

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L’UNICO CHE SIAMO RIUSCITI A VISITARE E’ STATO PALAZZO VITELLI A SANT’EGIDIO PERCHE’ GLI ALTRI SONO IN RISTRUTTURAZIONE

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Davanti alla teca contenente la targa funeraria di Alessandro Vitelli

conservata all’interno del museo

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Progetto multimedialerealizzato dalla classe V con il

supporto dall’insegnanteMilli Paola

20 giugno 2007