LA DONAZIONE DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE Vincenzo Saturni Casalpusterlengo, 18 novembre 2009...

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LA DONAZIONE DI CELLULESTAMINALI EMOPOIETICHE

Vincenzo Saturni

Casalpusterlengo, 18 novembre 2009

IL VALORE DEL DONO

Per cellula staminale si intende una cellula non differenziata che può:

Riprodursi

Dare origine a cellule diverse

Il termine “staminale” indica una cellula capace diriprodursi e di dare origine a generazioni di altre cellule.

La cellula staminale per eccellenza è la cellula – uovofertilizzata dal gamete maschile, da cui originerà

l’intero organismo.

Totipotente

La “staminalità” totipotente si mantiene per non piùdi 3 divisioni simmetriche, nelle quali cioè una cellula

“madre” dà origine a due cellule figlie dotate dellestesse proprietà biologiche.

Quindi si perviene alle cellule capaci digenerare elementi appartenenti ai 3 foglietti

embrionali principali:EctodermicoMesodermicoEndodermico

Multipotente

Unipotenti

Pluripotenti

Quando parliamo di cellula staminaleematopoietica o emopoietica

(CSE) intendiamo

una cellula che generagli elementi corpuscolati del sangue

LT-HSC ST-HSC

CLP

CMP

GMP

MEP

NK cell

T cell

B cell

Dendritic cellMonocyte

Granulocyte

Megakaryocyte

Erythrocyte

CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE

quindi la CSEdeve essere in grado di:

1. Riprodursi.2. Differenziarsi.3. Rigenerare la produzione delle cellule ematiche dopo la distruzione totale del midollo

seguita da trapianto.

PLASTICITÀ DELLE CELLULE STAMINALI EMATOPOIETICHE

• Dal midollo al fegato (cellule ovali)• Dal midollo al cuore (cardiomiociti) • Dal midollo ai muscoli scheletrici• Dal midollo al sistema nervoso centrale

(neuroni, oligodendrociti)• Dal midollo al rene

(cellule epiteliali tubulari)

……Da Alberto Marmont modificata

……

• Dal midollo al pancreas (cellule beta insulari)

• Dal midollo al polmone (cellule Clara) • Dal midollo alla cute• Dal midollo al tubo gastroenterico

Herzog – Krause, BLOOD 15.11.2003Da Alberto Marmont

modificata

Applicazioni delle cellule staminali

in ematologia e oncoematologia

• Leucemie e linfomi

• Mielodisplasia

• Mieloma

• Aplasia midollare

• Insufficienze del midollo

• Patologie congenite (es. ematologiche,emoglobinopatie,

immunodeficienze gravi)

Il trapianto di CSE nelle malattie ematologiche permette di trattare il

paziente con dosi adeguate di chemioterapia e

radioterapia prevedendo al termine l’infusione o di

cellule staminali dello stesso paziente (autotrapianto) o da

donatore compatibile familiare o non consanguineo

(allotrapianto)

Nel 1984 è stata identificata la cellula staminaleematopoietica umana marcata

come CD34+

DOVE SI TROVANOLE CELLULE STAMINALI?

In generale in tutti i tessutiche si rinnovano

1)nella blastocisti embrionale (cellula staminale embrionale)

DOVE SI TROVANOLE CELLULE STAMINALI?

2)nel cordone ombelicale(cellula staminale cordonale)

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DOVE SI TROVANOLE CELLULE STAMINALI?

3)nel midollo osseo (e nel sangue periferico) dell’organismo sviluppato

nel midollo osseo le cellule CD 34+ sono il 3-5%

nel sangue periferico invece lo 0,03-0,05%

la procedura per aumentare le CSE nel sangue periferico si chiama mobilizzazione e si ottiene con maggior efficacia utilizzando sia chemioterapia sia fattori di crescita ematopoietici (fino a 100 – 160 volte) rispetto alla sola chemioterapia o ai soli fattori di crescita (20 – 25 volte)

I fattori di crescita emopoietici

Sono prodotti da diverse cellule (linfociti, monociti, macrofagi, cellule endoteliali e fibroblasti)

Determinano la moltiplicazione e la differenziazione delle CSE in cellule mature

AUTOTRAPIANTO

mobilizzazionechemioterapici

G - CSF

conta CD34+citofluorimetria

conta CD34+

per GB >1500/mm3

AUTOTRAPIANTO

raccoltaleucoaferesi

per CD34+ >20x103/ml

AUTOTRAPIANTO

raccoltaleucoaferesi

CD34+ >2 x 106/Kg

congelamento (DMSO)

econservazione (test)

-196 °C in azoto liquido

AUTOTRAPIANTO

condizionamento

scongelamento (tempi rapidi)

ereinfusione (<30 minuti)

ALLOTRAPIANTO

DA FAMILIARE

DA NON CONSANGUINEO

Iter peril donatore

DECRETO MINISTERIALE3 MARZO 2005

“Protocolliper l’accertamento dell’idoneità

del donatore di sanguee di emocomponenti

TITOLO IV , ART. 12 Donazione di cellule staminali

emopoietiche periferiche

Adeguate informazioni

Colloquio con un medico

Compilazione domanda di iscrizione e questionario

Prelievo per tipizzazione HLA

Iter per il donatore

Difficoltà: compatibilità

Iscrizione registro locale/regionale/GE

Richiami per conferma

Se compatibilità, idoneità

Iter per il donatore

ANAMNESI + VISITA MEDICA

ESAME OBIETTIVO

ESAMI DI LABORATORIO

RX TORACE – ECO ADDOME

VISITA CARDIOLOGICA CON ECO

VISITA ANESTESIOLOGICA SE PRELIEVO MIDOLLARE

IDONEITA’

Richiesta del Centro Trapianti

Scelta tipologia, modalità del prelievo,

rischi ed effetti collaterali

Consenso informato

riunione collegiale

Iter lungo.….

Prelievo midollo osseo dalla cresta

iliaca Prelievo cellule staminali

emopoietiche da sangue periferico

(stem cell apheresis)

AnestesiaRicovero

Prelievo midollo osseo dalla cresta

iliaca

Prelievo cellule staminali

emopoietiche da sangue periferico

(stem cell apheresis)

Fattoridi crescita

1 o 2 raccolte

Iter lungo.….

responsabilità del medico della unità di Aferesi

sottocute: 2 al giorno da - 4 fino alla raccolta. La 9a dose il 5°giorno dell’aferesi almeno 1 ora prima della procedura

possibilità di autosomministrazione

controllo clinico quotidiano

al 4° giorno emocromo e CD34

Somministrazionefattore di crescita

febbricola, cefalea, dolori ossei, astenia, ecc

se reazioni gravi si interrompe la somministrazione

effetti collaterali

Trasporto anche a distanza

Le cellule vengono

infuse come una

trasfusione di sangue

senza preventivo

congelamento

Successivo “accasamento” (homing) delle

cellule circolanti all’interno dell’osso

grazie