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La consulenza psicologica preliminare all'intervento chirurgico
Percorso Aziendale Trattamento dell'Obesità Grave
“LA TERAPIA MULTIDISCIPLINARE DELL'OBESITA' GRAVE: DAL MEDICO DI MEDICINA GENERALE ALLO SPECIALISTA”
19 Dicembre 2015
Dr.ssa Paola Dondi
Dipartimento di Salute MentaleServizio di Psicologia
U.O. Psicologia Ospedale NOCSAE
Obesità Modena
INTRODUZIONE
• L'intervento di consulenza psicologica è strutturato all’interno di un team multidisciplinare composto da chirurgo, internista, dietista, psicologo clinico.
• È dal 1998 che, occupandoci in specifico di obesità e disturbi del comportamento alimentare, abbiamo potuto valutare un elevato numero di pz., grandi obesi.
• Le evidenze scientifiche attualmente disponibili portano all'attenzione come l’obesità rappresenti una condizione di intreccio psicosomatico (la risultante di complesse interazioni biologiche, psicologiche, sociali). O
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LA SELEZIONE PSICOLOGICA
La consulenza psicologica agli interventi a componente restrittiva (gastroplastica verticale, by-pass gastrico e sleeve gastrectomy), prevalentemente adottati dal team chirurgico, è complessa in quanto l’irreversibilità dell’atto chirurgico implica una modificazione permanente all’interno dello schema corporeo ed impone un processo di adattamento, cioè la capacità di ricostituire un nuovo equilibrio psicosomatico alla luce dei cambiamenti anatomici e funzionali intervenuti. O
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La questione centrale diviene, dunque, non
tanto/soltanto giungere ad una diagnosi
nosografica secondo i Manuali diagnostici in
uso (DSM-V, ICD-10), quanto indagare se la
persona disponga degli strumenti per tale
adattamento, se possa cioè integrare un
organo diverso da quello naturale sul quale
aveva costruito la sua precedente impalcatura
psicosomatica.
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La questione centrale è passare da una diagnosi nosografica da una diagnosi funzionale, rivolta cioè all'analisi dei modelli di funzionamento interni che fanno riferimento ai “MOI (Modelli Operativi Interni)”.
Tale passaggio comporta l'esplorazione dello stile di attaccamento che il paziente ha strutturato nel corso del suo sviluppo psico-affettivo e che è predittivo dei comportamenti che Egli riattiverà a fronte della necessità di riadattamento dopo l'evento chirurgico per il mantenimento del risultato nel lungo termine. O
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L'intervento chirurgico rappresenta il
punto zero che segna una discronia tra
sè corporeo e sé mentale.
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Obesità: sintomo psicosomatico
Massimo Recalcati in recenti contributi focalizza l'attenzione sull'assenza, nella nostra epoca, della capacità di tollerare la mancanza. Egli sostiene che l'obesità coincide con il vuoto anatomico dello stomaco che esige costantemente di essere riempito (metafora della trasformazione della mancanza in vuoto). Siamo di fronte ad un deficit della processazione degli stimoli enterocettivo-propriocettivi.
Il disagio psicosomatico è una configurazione sintomatica carenziale (aree lacunari, Scoppola 2010) spesso associata ad esperienze di esposizione precoce a traumatismi, perdite, lutti e deprivazione psicosociale.
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Obiettivi della consulenza preliminare
Gli obiettivi della valutazione preliminare sono:1- Individuazione dei fattori di ambito psicologico
favorevoli o sfavorevoli per l'aderenza post-operatoria;2- Valutazione delle competenze di base e delle
disfunzionalità;3- Valutazione del livello di motivazione;4- Definizione del progetto di presa in carico
complessiva;5- Valutazione dell'ipotesi di esclusione dal percorso
chirurgico e di eventuali percorsi terapeutici non chirurgici, in raccordo col team multidisciplinare integrato.
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Linee Guida Convegno Nazionale Sicob Baveno 2015
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CONDIZIONI DI ESCLUSIONE
Per quanto le precedenti categorie siano condizioni
assolute di esclusione riteniamo che anche quando
vengano selezionati pz. potenzialmente idonei, la
peculiarità del lavoro consulenziale consiste nel poter
valutare, insieme al pz. e con ciascun diverso pz. la
“fattibilità” di un progetto di cambiamento di sè,
assolutamente individuale, fondato sull’atto chirurgico.Obesità Modena
Si tratta di analizzare la complessa rete motivazionale e
strumentale del suo psichismo e di rendere la
persona consapevole non soltanto del rischio
chirurgico ma anche delle implicazioni potentemente
trasformative che subentreranno in ambito
emozionale, relazionale, comportamentale e sociale. Obesità Modena
IL PERCORSO DI CAMBIAMENTO
Il profilo psicologico del paziente “grande obeso” presenta un assetto tendenzialmente impulsivo-disregolativo (con forti conflittualizzati bisogni di dipendenza emotiva spesso inconsapevoli).
Il riconoscimento di tale assetto “disregolativo” è di fondamentale importanza affiché il pz. “possa divenire consapevole” delle relazioni che esistono, e sono esistite verosimilmente nel passato, tra il proprio comportamento alimentare e la condizione specifica attuale di obesità.
In tale assetto conflittuale è contenuta la matrice del fallimento a mantenere un peso desiderabile ma è da esso che occorre ripartire per cercare la chiave del cambiamento.
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20 anni di esperienza...
Sinteticamente abbiamo visto che ogni percorso valutativo è a sé e centrato sulla persona. Individui valutati negativamente da noi vengono, alle volte, valutati come idonei da altri specialisti non legati al Centro di Eccellenza (II livello).
Tale gap è, a nostro avviso, legato al fatto che specialisti non coinvolti nel lavoro di II livello si limitano ad una diagnosi nosografica e non ad una diagnosi “funzionale psicologica” che viene costruita all'interno di un contesto multidisciplinare.
La valutazione funzionale è il frutto di un approfondimento che può avvenire in un contesto culturale realmente centrato sull'intreccio corpo – mente, superando la visione scissionale presente ancora oggi nei percorsi formativi sia del medico che dello psicologo.
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