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La Holz Building nasce da uno studio di

ingegneria che da diversi anni coltiva l’interesse

per la bioedilizia, specializzatosi in particolar

modo nella progettazione e produzione di

strutture e case in legno.

Partendo dalla migliore materia prima di massiccio

e lamellare, proveniente principalmente

dall’Austria e dalla Germania, la nostra azienda è

capace di offrire al cliente finale, oltre che

un’approfondita consulenza, il meglio della

tecnologia e professionalità oggi presente nel

panorama italiano.

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

AI SENSI DEL D.M. 14/01/08

CARATTERISTICHE GENERALI

Il materiale legno si differenzia da altri

materiali quali acciaio, calcestruzzo, pietre

naturali, laterizi in quanto questi sono

normalmente COERENTI, OMOGENEI ed

ISOTROPI.

Il legno possiede una struttura differenziata

secondo un modello costituito da CELLULE

cave, con forme ed orientamenti peculiari,

organizzate in TESSUTI, che determina una

sostanziale ANISOTROPIA DELLE

CARATTERISTICHE MECCANICHE.

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

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CARATTERISTICHE ISTOLOGICHE

DEL LEGNO

costituzione ed anatomia

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CARATTERISTICHE MECCANICHE

DEL LEGNO

Influenza della direzione delle fibre

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COMPORTAMENTO IGROSCOPICO

DEL LEGNO

Corretto Sconsigliabile

Cretti da ritiro

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ALTERAZIONE DEL LEGNO

DIFETTI

Singolarità morfologiche generalmente corrispondenti ad

esigenze funzionali della pianta che determinano nel

legno situazioni tecnologicamente indesiderabili.

Cipollatura Fessura Deviazione delle fibre

Ovalizzazione degli anelli

Nodi

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CIPOLLATURA

La cipollatura è un processo durante il quale si ha un

distacco tra due anelli annuali ed è causata dal gelo,

dalle intemperie e dai funghi.

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FESSURA

La fessura è indice di una avvenuta perdita d’acqua,

necessaria al legno per equilibrarsi con le condizioni di

temperatura ed igrometria dell’ambiente.

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DEVIAZIONE DELLE FIBRE

L’andamento anomalo delle fibre,

determinato da particolari

condizioni di crescita, riduce le

proprietà meccaniche e causa

deformazioni.

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OVALIZZAZIONE DEGLI ANELLI

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NODI

I nodi sono porzioni di ramo incluse nella pianta durante l’accrescimento

La struttura del ramo è analoga alla struttura del fusto, ma il suo tessuto legnoso ha:

massa volumica maggiore

comportamento igroscopico più pronunciato

SVANTAGGIO TECNOLOGICO

PRESENZA FISIOLOGICA

CAOTICITA’ delle

FIBRE PRINCIPALI

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TIPOLOGIE DI NODI

Nodo sano aderente: l’inclusione del ramo

avviene quando il ramo è ancora vivo

Nodo sano cadente: l’inclusione del ramo

avviene quando il ramo è già morto

Nodo nero: il ramo ha subito alterazioni

(attacchi fungini)

Nodo marcio: il ramo ha subito attacchi gravi

NODI BIANCHI

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ALTERAZIONE DEGRADATIVE

Alterazioni provocate da insetti (Perdilegno

rosso, Cerambice delle querce, Tarlo dei

mobili, Formiche del legno)

Alterazioni provocate da funghi (Spore…)

Alterazioni provocate da batteri (fenomeni di

ossidazione, fermentazione)

Altre alterazioni (organismi marini)

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

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Perché è necessario procedere all’essiccazione del legno?

Permettere di controllare i cambiamenti dimensionali dell’elemento strutturale e verificarne

preventivamente i difetti

Porre il legno nelle migliori condizioni di resistenza alle sollecitazioni meccaniche

Aumentare per quanto possibile la durabilità naturale del legno nei confronti degli attacchi di funghi e insetti

La resistenza del legno è inversamente proporzionale all’umidità

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

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DURATA DEL CARICO

UMIDITA’ DELLA STRUTTURA

NTC2008 – 14.01.2008

CIRCOLARE n. 617 – 02.02.2009

hanno definito compiti e responsabilità di

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PROGETTISTI DIRETTORI DEI

LAVORI

COLLAUDATORI

Circa l’ 80% del fabbisogno di legno in Italia è importato dall’ estero. Per quanto riguarda il legno strutturale: • Austria (conifere) • Svizzera (conifere) • Germania (conifere) • Francia (latifoglie)

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE AI SENSI DEL D.M. 14/01/08

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Specie legnose più utilizzate (sigle della UNI EN 13556)

CONIFERE Abete rosso (Picea abies L., PCAB) Larice (Larix decidua M., LADC) Abete bianco (Abies Alba M., ABAL) Abete di Douglas o Douglasia (Pseudotsuga menziesii F., PSMN) Pino (ad esempio Pinus Sylvetris L., PSNY) LATIFOGLIE Quercia (ad es. Rovere: Quercus petraea) Castagno (Castanea Sativa, CTST)

MARCHIATO OBBLIGATORIAMENTE CE

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LEGNO LAMELLARE

COLLA: UNI EN 301

VISIVO E MECCANICO

ESSENZE LEGNOSE

Abete bianco

Abete rosso

Larice

MARCHIATO OBBLIGATORIAMENTE CE

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PANNELLI AD ASSI INCROCIATI CLT

PANNELLI A STRATI

INCROCIATI

1) SOVRAPPOSTI

2) INCOLLATI

OTTIMIZZAZIONE

CARATTERISTICHE FISICHE

ASSENZA DI

GIUNTI

comporta

VANTAGGIOSE

QUALITA’

MIGLIORE TENUTA DELLE

COMPONENTI

COLLE ECOLOGICHE

1) ERMETICITA’

2) ISOLAMENTO TERMICO

3) DIFFUSIONE DEL VAPORE

4) INSONORIZZAZIONE

5) RESISTENZA AL FUOCO

MARCHIATO OBBLIGATORIAMENTE CE

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PANNELLI AD ASSI INCROCIATI CLT

STABILITA’ GARANTITA

DALLA STRUTTURA

INCROCIATA

RIGONFIAMENTO E RITIRO

RIDOTTI AL MINIMO

PRINCIPALI

UTILIZZI

1) PARETI

2) SOLAI

3) TETTI

A VISTA o NON A VISTA

SUPERFICIE LEVIGATA

MARCHIATO OBBLIGATORIAMENTE CE

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE AI SENSI DEL D.M. 14/01/08

PANNELLI AD ASSI INCROCIATI CLT

MESSA IN OPERA VELOCE

RIDOTTO NUMERO DI GIUNTI

POSSIBILI

REALIZZAZIONI

1) LUCI PER PORTE E FINESTRE

2) FRESATURE

3) FORI PER CONDUTTURE

MARCHIATO OBBLIGATORIAMENTE CE

X-LAM

X-LAM

Progetto di ricerca sull'edilizia sostenibile condotto dall'Istituto IVALSA del Consiglio Nazionale delle Ricerche con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento.

SOFIE SISTEMA COSTRUTTIVO FIEMME

SCOPO

DEFINIRE PRESTAZIONI E

POTENZIALITA’ DI UN SISTEMA

REALIZZATO CON STRUTTURA

PORTANTE X-LAM

SOFIE

SOFIE – I NUMERI

EDIFICIO ALTO 23.5 mt, 7 PIANI;

CIASCUN PIANO CARICATO CON 30 TON;

POSTO SULLA PIU’ GRANDE TAVOLA VIBRANTE

IN GIAPPONE;

1995 - TERREMOTO KOBE - 7.2 SCALA RICHTER;

5.000 VITTIME;

NTC 2008 – entrata in vigore 01.07.2009 Progettazione delle strutture in base agli eurocodici di riferimento; Obbligo di certificazione dei prodotti da costruzione (marcatura CE);

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

CIRCOLARE N.617 – 02.02.2009

Obbligo di lavorazione dei prodotti da costruzione

da parte di centro di lavorazione accreditato al

Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

Tutti i materiali a base di legno impiegati nelle

costruzioni devono essere identificati a cura del

produttore e del centro di lavorazione (vedi G.U.

n° 47 del 26/02/2009 - Supplemento Ordinario n° 27 -

Circolare Min. infrastrutture 2.2.2009 n.617 -

Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove norme

tecniche per le costruzioni» DM 14.01.2008)

C11.7 MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

C11.7.10 PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE

Le procedure riguardanti la qualificazione rilasciata dal

Servizio Tecnico Centrale si applicano ai produttori di

elementi base in legno massiccio e/o lamellare non ancora

lavorati a formare elementi strutturali pronti per la messa

in opera.

Ai suddetti produttori, il Servizio Tecnico Centrale,

ultimata favorevolmente l’istruttoria, rilascia un Attestato

di Qualificazione, recante il riferimento al prodotto, alla

ditta, allo stabilimento, al marchio.

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

C11.7.10 PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE

Circa quest’ultimo aspetto, si precisa che ogni produttore

deve depositare presso il Servizio Tecnico Centrale il

disegno del proprio marchio, che deve essere impresso in

modo permanente (a caldo, con inchiostro indelebile,

mediante punzonatura, etc.) su ogni elemento base

prodotto.

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

C11.7.10 PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE

Gli stabilimenti nei quali viene effettuata la lavorazione

degli elementi base per dare loro la configurazione finale in

opera (intagli, forature, applicazione di piastre metalliche,

etc), sia di legno massiccio che lamellare, sono da

considerarsi a tutti gli effetti dei Centri di lavorazione.

Come tali devono documentare la loro attività al Servizio

Tecnico Centrale, il quale, ultimata favorevolmente

l’istruttoria, rilascia un Attestato di denuncia di attività,

recante il riferimento al prodotto, alla ditta, allo

stabilimento, al marchio.

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

C11.7.10 PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE

Circa quest’ultimo aspetto, si precisa che ogni Centro di

lavorazione deve depositare presso il Servizio Tecnico

Centrale il disegno del proprio marchio, che deve essere

impresso in modo permanente (anche mediante etichettatura

etc.) su ogni elemento lavorato.

Qualora nel medesimo stabilimento si produca legno base e

si effettuino altresì le lavorazioni per ottenere gli elementi

strutturali pronti per l’uso, allo stesso saranno rilasciati, ove

sussistano i requisiti, entrambi gli Attestati.

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

Produttore rilascia:

Copia del Certificato rilasciato dal Servizio

Tecnico Centrale;

Dichiarazione di Conformità relativa alla

fornitura a firma del Legale Rappresentante;

Marchiatura CE del materiale;

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

Centro di Lavorazione rilascia:

Copia del Certificato rilasciato dal Servizio Tecnico

Centrale;

Dichiarazione di Conformità relativa alla fornitura a

firma del Legale Rappresentante;

Etichettatura del materiale;

La documentazione accompagnatoria

(DDT, Esecutivi, Lista di segheria, etc.);

IL LEGNO PER USO STRUTTURALE

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