L3 La svolta Arriva la sentenza palazzo Caide Ç del …...ha di fatto lasciato morire l3e d i f i c...

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14 SABATO 3 MARZO 2012

Giunta Progetto per Is Arenas, stop agli sprechi d’acqua

LA DELIBERA Parchi irrigaticon liquido potabile e in marefinisce il depurato: il pianodel Comune contro lo sperpero

n Uno spreco di milioni di metri cu-bi d’acqua al quale il Comune sta peroprre rimedio: la giunta ha approva-to, su proposta dell’assessore ai Ser-vizi tecnologici Pierluigi Leo, il pro-getto preliminare per la realizzazionedella rete di distribuzione delle acquedepurate provenienti dall’i m p i a ntodi Is Arenas verso le aree attrezzate averde pubblico di Cagliari. I parchidella città, finora, vengono innaffiaticon acqua potabile, mentre il risulta-to della deuprazione di Is Arenas fini-sce a mare. Un doppio spreco causatodall’assenza del collettore del qualeieri si è parlato in giunta. «Il progettoha una grande importanza per la cit-tà», spiega l'assessore Leo, «perchéconsente di risparmiare l’acqua pota-

bile oggi utilizzata per irrigare, spe-cialmente nei periodi di grave siccità,e di risparmiare sul costo del servizioperché l’acqua depurata ha un costonotevolmente inferiore a quella po-tabile». Il progetto prevede una spesacomplessiva di 5.400.000. Un milio-ne e 400mila euro sono stati già fi-nanziati dalla Direzione generaledell’Agenzia regionale del Distrettoidrografico della Sardegna. L’u l te r i o -

re stanziamento di 4.000.000 euro èprevisto in una delibera dela giuntaregionale. Esultano il consigliere co-munale del Pd, Claudio Cugusi, e ilcollega di partito in consiglio provin-ciale, Emanuele Armeni, che anni faavevano denunciato lo spreco: «Unagrande notizia il fatto che l’i m p i a ntodi depurazione verrà completato e fi-nalmente non useremo più l’acq u aapotabile per innaffiare i giardini.Siamo felici per la decisione dellagiunta, che pone le basi per dire bastaallo sperpero». La giunta comunaleha anche stanziato ulteriori 500milaeuro per completare il piano straordi-nario di edilizia scolastica già discus-so la settimana scorsa.

P. R .

n Palazzo Caide passa nelle manidel Comune. L’edifico storico all’an-golo tra piazza del Carmine e viaSassari è stato acquistato dal Comu-ne, ma da circa vent’anni va avantiun contenzioso con i gestori dellacartoleria Caide del piano terra.L’immobile era di proprietà dell’I-nail e al momento del passaggio dimano, i titolari della cartoleria Caideavevano contestato l’acquisto van-tando un diritto di prelazione sul-l’intero edificio. Questo contenziosoha di fatto lasciato morire l’e d i f i c i o,l’unica forma di vita oltre la coloniadi piccioni, è l’attività commercialedel piano terra. Dopo anni è arrivatala svolta: ha ragione il Comune. Cosìstabilisce la sentenza di primo gradodel Tribunale di Cagliari, una sen-tenza esecutiva che affida al Muni-

cipio la proprietà dell’immobile. Masembra certo che la controparte faràricorso in Appello, per contestaretanto l’immediata esecutività dellasentenza quanto la proprietà del pa-lazzo. L’amministrazione Zedda stapuntando molto sul recupero degliimmobili pubblici, troppi soldi sonostati spesi in affitti dai privati per gliuffici del Comune. Da dicembre hapreso vita il cambio di rotta col tra-sferimento degli uffici in immobiligià di proprietà pubblica. Al tempostesso palazzo Bacaredda cerca direcuperare i suoi edifici abbandona-ti, come quello di piazza del Carmi-ne. Negli anni il contenzioso ha resoinutilizzabile la struttura, rivestitada impalcature che ormai fanno par-te del paesaggio, acquistata dall’Inailnegli anni Novanta. Quel palazzodal 1958 al 1971 ha ospitato anche gliuffici del Consiglio regionale. Ma daquando l’ha preso il Comune soloqualche abusivo l’ha occupato peralcuni periodi, per il resto del tempoè rimasto abbandonato. Nell’o tto b redel 2010 il Consiglio comunale ha

dovuto approvare uno stanziamen-to fuori bilancio di 8mila euro perpagare i danni che una perdita d’ac -qua aveva causato in un apparta-mento adiacente, di proprietà del-l’ex assessore regionale Andrea Pira-stu. Alla fine dell’anno scorso il Co-mune ha stanziato 10mila euro per iprimi interventi sulla facciata dell’e-dificio di piazza del Carmine e suquella di palazzo Accardo, quello delbar Svizzero tra via Crispi e il largoCarlo Felice. Anche lì, alle spalle delMunicipio, le impalcature stannoormai acquisendo valore storico e icagliaritani quasi non le notano più.La sentenza segna la svolta per pa-lazzo Caide e gli uffici del Comuneda mesi lavorano a un milionarioprogetto di recupero, ma il ricorso inAppello è praticamente certo e ilMunicipio non può ancora avere l’e-dificio nella sua disponibilità. Ma ungrande passo è stato fatto per arriva-re alla conclusione di un contenzio-so cominciato nel millennio scor-s o.

Marcello Zasso

La svolta Arriva la sentenzapalazzo Caide è del Comune

EX INAIL L’edificio storico tra piazza del Carmine e via Sassari negli anni Sessanta ha ospitato gli uffici del Consiglio regionale

Por to Massidda: rilancio senza tassa sul lusso

TRIBUNALE Il contenziosoventennale con gli inquilinidel piano terra si è chiusocon la vittoria del Municipio

i n fo

GLI UNICIA B I TA N T IAl piano terrac’è la storicaca r to l e r i aCaide, il restoè abbandonatoe lo sfruttanosolo i piccioni.

i n fo

P R EG H I E R ADEL VENERDÌIeri mattinavia delCollegiobloccata per lapreghiera deimusulmani. Lap ro test a :«Zedda ciaveva dettoche avrebbetrovato unposto per noi,ma non è statofatto niente.Chiediamosolo unar i s p o st a » .

VIA DEL COLLEGIO

Moschea negatal’ira dei musulmanicontro il sindacon «Il sindaco Massimo Zedda ciaveva promesso uno spazio per pre-gare il venerdì, ma ancora non abbia-mo ricevuto niente». La comunitàmusulmana, torna a protestare per lamancanza di un luogo di culto chepossa accogliere tutti i fedeli (circa900). La moschea di via del Collegio,nel quartiere della Marina, è troppopiccola. Cinquanta metri quadri,senza finestre, dove ci stanno al mas-simo 150 persone. Per questo, in mol-ti sono costretti a pregare fuori, oc-cupando la strada con teloni e tappe-ti. «Abbiamo chiesto un locale in af-fitto per almeno quattro ore per il ve-nerdì, sembrava una cosa fattibile»,ha spiegato Sulaiman Hijazi, respon-sabile della moschea, «dal Comuneci dicono di aspettare ma il tempopassa, siamo arrabbiati perché nelfrattempo in tre mesi abbiamo persoun centinaio di fedeli, le donne nonvengono più a pregare». «Il comuneci deve dire se c’è uno spazio per noi,io vorrei che si occupasse del proble-ma anche il presidente Cappellacci ela presidente della Provincia AngelaQuaquero», ha continuato Hijazi.«È un incubo qua il venerdì», sbottaAlessio Venerdiano, che lavora nelcatering che ogni giorno fornisce lascuola media “M a n n o”, poco piùavanti della moschea, «non so comefacciano gli abitanti», dice mentrecerca di non disturbare la preghieradei fedeli. «Noi andiamo a pregare inchiesa, non in strada», dice Ada Boi,mentre stende i panni, «per noi è undisastro, dovrebbero avere degli spa-zi adeguati». «Starebbero più como-di in uno spazio adibito alla preghie-ra», dice Valerio Contini, mentre at-tende che i fedeli finiscano di pregareper spostare la sua macchina par-cheggiata vicino alla piccola mo-schea. «Il Comune potrebbe darglil’Auditorium», ha proposto un resi-dente che precisa, «i problemi sonoaltri, il quartiere chiede più sicurezzanotturna». E proprio per non distur-bare la scuola media, i musulmanihanno spostato l’orario di preghiera,«così andiamo contro la nostra reli-gione», ha detto Hani Ramahi, unmembro della comunità.

Monica Magro

C AG L I A R I

n «Una grande luce si apre sul por-to di Cagliari: si creano le premesseperchè lo scalo diventi uno dei prin-cipali punti di riferimento del dipor-tismo nel Mediterraneo». Così ilpresidente dell’Autorità portuale,Piergiorgio Massidda, ha commen-

tato la svolta sulle imposte per le im-barcazioni avviata con il maxiemen-damento sulle liberalizzazioni ap-provato giovedì sera in Senato: noalla tassa sullo stazionamento e sìsolo alla tassa di possesso sul bene.«Con la tassa eravamo tagliati fuo-

ri», ha detto Massidda, «e i posses-sori di barche sarebbero andati tuttiin Corsica e alle Baleari. Così no, eCagliari è pronta a fare la sua parte:stiamo aprendo le buste per il pro-getto di realizzazione di quindicicantieri navali al Porto canale. Il so-

gno si sta realizzando. Ho speso tan-te energie per far capire a Roma chedanno avrebbe provocato una tassacome quella di stazionamento e mihanno dato retta. Ora possiamo con-tinuare a lavorare per il grande pro-getto del diportismo a Cagliari».

Manu
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