Post on 02-May-2015
• L’Imperatore Giustiniano• Infanzia• Principali opere di Giustiniano• Riunificazione dell'Impero: - Le conquiste
- I problemi
- Il fallimento
- Riunificazione religiosa
•Corpus Iuris Civilis•Opere artistiche•Profilo di Giustiniano imperatore: - Elogi e critiche• L’Imperatrice TeodoraL’Imperatrice Teodora
• Teodora, “Dono di Dio”• La vita• L’incontro con Giustiniano • Principali opere di Teodora• Una coppia unica nella storia • Profilo di Teodora Imperatrice: - Elogi -Critiche• Curiosità sulla vita di Teodora
Giustiniano e la sua corte
INDICEINDICE
Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano nasce a Tauresio nel 483 e muore a Costantinopoli nel 565.
INDICEINDICE
Nipote dell’imperatore Giustino I, meglio noto come Giustiniano I il grande, fu imperatore dell'Impero Romano d'Oriente dal 527 alla sua morte.
Nel 518 fu incaricato a seguire l'amministrazione dallo zio, il quale lo nominò suo successore.
Cresciuto nella corte di Costantinopoli ricevette un’educazione accurata studiando giurisprudenza e filosofia.
Alla morte dello zio, nel 527, venne eletto imperatore.
Nel 523 sposò Teodora, di umili origini, dotata di grande intuito politico.
Riunificazione territoriale dell’Impero romano
Tentativo di riunificazione dell’Impero anche dal punto di vista religioso.
Corpus Iuris Civilis
Costruzione di grandi opere artistiche
INDICEINDICE
Giustiniano fu l’ultimo imperatore che tentò di restaurare l’Impero riconquistando i territori che facevano parte dell’Impero romano d’Occidente; egli riconquistò un terzo dei territori grazie a
lunghi anni di guerre, portando l'impero di Bisanzio a un'estensione mai più raggiunta.
INDICEINDICE
Nel 533 un esercito imperiale, con a capo Belisario, si mosse contro il regno dei vandali in Africa, che i Bizantini abbatterono in breve tempo.
Belisario sbarcò in Sicilia, e risalì la penisola, con l’intento di ottenere un rapido successo anche contro gli Ostrogoti. Però, questi resistettero e così la guerra si protrasse per quasi vent'anni, con il trionfo dei Bizantini, ma sempre con il predominio dei Goti su alcune città.
Un’altra campagna, intrapresa questa volta contro i visigoti, assicurò la riconquista di una parte della Spagna.
Alla morte di Giustiniano, quasi tutti i territori intorno al bacino del Mediterraneo, che avevano fatto parte dell'originario impero romano, erano stati riuniti sotto la corona bizantina, a eccezione della Gallia e della Spagna settentrionale.
INDICEINDICE
INVASIONI
RIVOLTE
Dopo 100 anni tornò il pericolo persiano. Giustiniano, impegnato nella guerra contro i Goti, pagò tributi al Re di Persia, affinché non invadesse l’impero Bizantino; ma nel 540 Cosroe I approfittò dell'impegno bizantino in Italia, distruggendo molte città.
Contemporaneamente l'impero dovette difendersi dalle incursioni nella penisola balcanica dei Bulgari che si spinsero fino a Costantinopoli saccheggiando la Macedonia, e da gli Slavi che devastarono la Tracia.
Di fronte alle grandi perdite economiche, il governo aumentò le tasse provocando il malcontento del popolo, e numerose rivolte.
Tra il 541 e il 542 nell’Impero bizantino scoppiò la cosiddetta “peste di Giustiniano”. Procopio di Cesarea riportò come l’epidemia uccideva 10000 persone al giorno nella sola Costantinopoli. Sebbene la guerra contro i goti fu vinta dai bizantini, si pensa che la peste sia una delle cause che impedirono un vero e proprio possesso dei nuovi territori che dovettero essere lasciati a sé stessi per la diminuzione demografica dopo l’epidemia.
INDICEINDICE
PESTILENZE
In Italia i costi della conquista furono elevati e lasciarono l’impero finanziariamente esausto
Il governo imperiale bizantino cercò di spremere tributi alla gente sottomessa
In molti casi preferivano allearsi con i “barbari” Germani invece che con i “civili” Bizantini
Sul fronte orientale si ripresentarono minacciosi i Persiani e sul fronte balcanico gli Slavi
Il fallimento del tentativo bizantino di ricostruire l’impero ebbe molte ragioni:
Bisanzio costretta a rinunciare alla sua aspirazione di riconquistare l'occidente
INDICEINDICE
Giustiniano tentando in una riunificazione religiosa, intervenne nel conflitto tra monofisiti e ortodossi, cioè nel dibattito sulla Natura di Cristo, duplice o solo divina, sostenendo questi ultimi, scontrandosi con l’opposizione dei papi di Roma, poco sensibili al suo progetto.
L'imperatore cercò di trovare una soluzione di questo problema, ma di fronte all’opposizione della Chiesa di Roma, Giustiniano costrinse il Papa con la forza ad accettare le sue soluzioni in un concilio indetto a Costantinopoli.
Giustiniano a cavallo con in alto il Cristo tra due vittorie ed in basso i barbari che portano tributi INDICEINDICE
Manoscritto del 1647
Per organizzare un impero così vasto Giustiniano diede vita ad un sistema legislativo uniforme e incaricò una commissione di raccogliere e organizzare il diritto romano.
Questo lavoro durò oltre un decennio e la raccolta venne promulgata nel 534 e aggiornato in seguito con nuovi decreti o Novellae. L’opera è ancora oggi alla base del diritto di molti paesi europei.
Oggi Giustiniano è ricordato come una delle figure storiche più importanti grazie alla sue opera legislativa: il Corpus Iuris Civilis.
INDICEINDICE
Istituzioni - opera didattica in 4 libri destinata a coloro che studiavano il diritto.
Antica stampa del XVIII secolo
Digesto (o Pandette) - antologia in 50 libri di frammenti estrapolati dalle opere giuridiche dei più eminenti giuristi della storia di Roma.
Codice Giustinianeo - raccolta delle disposizioni legislative imperiali.
Le Novelle furono poi integrate anche con le leggi di imperatori successivi.
INDICEINDICE
Le opere di Giustiniano riguardano anche il campo artistico:
Santa Sofia a Costantinopoli
San Vitale a Ravenna
INDICEINDICE
« Giustiniano I, come nipote prediletto di Giustino I, ebbe un'educazione accurata e fu da lui destinato a succedergli al trono. Giustiniano cercò di rinnovare e, contemporaneamente, di rafforzare l'impero con una serie di riforme che datano per lo più ai primi anni del suo regno, prima fra tutte il riordinamento del diritto romano. Si impegnò inoltre in un ambizioso programma di riconquista dei territori appartenuti all'ex impero di Occidente, recuperandone circa un terzo con lunghi anni di guerre e portando così l'impero di Bisanzio a un'estensione in seguito mai più raggiunta. […] Il suo regno, al di là dei grandi successi, fu offuscato da una serie di fattori negativi, come pestilenze, rivolte o invasioni, che resero assai controversa la sua figura, oggetto nello stesso tempo di elogi smisurati e di critiche durissime da parte dei contemporanei. »
dal lavoro di Giorgio Ravagnani su "Reti Medievali"
INDICEINDICE
«Egli assunse la direzione di uno Stato disgregato e lo rese più grande per estensione e molto più splendido, scacciandone dai confini i barbari. Giustiniano possiede l’abilità di conquistare altri Stati. Molti paesi, infatti, che all’epoca non appartenevano all’impero romano, li ha incorporati ad esso ed ha creato innumerevoli città che prima non esistevano.»
« In Giustiniano fu tanto insaziabile la bramosia del denaro, e tanto assurdo l'appetito delle robe altrui, che per avere oro vendé tutte le sostanze de' sudditi a quelli che esercitavano magistrature, o raccoglievano tributi, o desideravano.»
« Nessuno, mi pare, se non Dio, potrebbe riferire con esattezza l'ammontare delle vittime sue: si conterebbe prima quanti granelli ha la sabbia, che non le vittime di questo imperatore. »
Evagrio (Storia Ecclesiastica)Procopio (De aedificis)
INDICEINDICE
Teodora e le sue dame
INDICEINDICE
Teodora, dal greco “dono di Dio”, fu la sovrana d’Oriente di eccezionale bellezza, intelligenza, astuzia ed insieme a Cleopatra fu la donna più amata e odiata dell’antichità. Dopo cinque secoli continua a rimanere un mistero, come l’umile figlia di un guardiano di orsi,e di attrice in una compagnia di mimi, sia riuscita a salire al trono imperiale di Costantinopoli accanto a Giustiniano.
L’imperatrice Teodora rappresentata su un quadro di Benjamin-Costant, Jean-Joseph nel XIX secolo.
INDICEINDICE
Teodora nacque a Cipro nel 500. La ragazza durante le sua giovinezza divenne attrice mimica, carriera che abbandonò verso i 18 anni per un uomo potente di nome Ecebalo di Tiro, convinta di poter avere un futuro migliore assieme a lui, ma tutto ciò non si realizzò perché venne presto lasciata.
INDICEINDICE
Dopo questo avvenimento Teodora inizia a cambiare, rivelandosi intellettuale distinguendosi così nella cultura bizantina. Si avvicinò al mondo religioso discutendo sui grandi temi dell’epoca con vescovi e teologi,come sul dilemma di quel tempo, cioè se la natura di Dio fosse solo divina o anche umana.
Tutto ciò suscitò ammirazione e rispetto verso Teodora, celebrata come “pia”. La donna cominciò a viaggiare con i vescovi di Alessandria sempre ricoperta di vesti e copricapo neri.
A 22 anni, tornò a Costantinopoli e qui con l’aiuto
di alcune persone riuscì a conoscere Giustiniano,
che a quel tempo era ancora console dello zio.
In Giustiniano si accese la passione fino al punto
di volerla sposare, e per fare ciò dovette superare
parecchi ostacoli legislativi, e familiari.
Teodora morì il 28 giugno dell’anno 548, e
Giustiniano regnò per altri 17 anni.
Teodora ha contribuito a regalare all’Impero d’Oriente il periodo più splendido del VI secolo, infatti le più grandi opere di Giustiniano risalgono tutte al tempo in cui Teodora regnava al suo fianco.
INDICEINDICE
Leggi che favorivano le donne
Riconoscimento alle donne del diritto di entrare nell’asse ereditario
Eliminazione delle prostitute dalle strade
INDICEINDICE
Giustiniano e Teodora erano molto differenti ma dopo tutto costituirono una coppia unica nella storia.
Monosofita
Cultura greca
Oriente
Cultura latina
Occidente
Non era Monosofita
INDICEINDICE
«La figura di Teodora, moglie di Giustiniano, è una delle più controverse della storia di Bisanzio. L'imperatore riconosce a più riprese la sua proficua collaborazione nella gestione dello stato e, sulla stessa linea, gli scrittori a lei favorevoli lodano i provvedimenti adottati a favore, soprattutto, delle classi più deboli. In primo luogo Procopio di Cesarea nella Storia Segreta, le rimproverano al contrario una giovinezza senza pudore e una condotta del tutto negativa sul trono di Bisanzio. A questa nota opera di Procopio si deve, tra l'altro, la deformazione della figura di Teodora nei termini in cui è giunta fino a noi nella mentalità collettiva. »
dal lavoro di Giorgio Ravagnani su "Reti Medievali"
INDICEINDICE
«I consiglieri dell'imperatore discutevano se dovevano rimanere oppure fuggire con le navi. L'imperatrice Teodora così parlò: “Personalmente ritengo che la fuga nella situazione presente sia inutile, ammesso e non concesso che talvolta non sia tale, anche se porta alla salvezza. Nessuna persona venuta al mondo può infatti evitare di morire e a chi regna non deve essere consentito di fuggire. Se tu, o imperatore, vuoi salvarti, non ci sono difficoltà. Abbiamo infatti molte ricchezze, il mare è là e le navi sono pronte. Ma stai attento che non ti capiti, una volta in salvo, di preferire la morte alla salvezza. A me infatti piace un antico detto, secondo il quale la veste regale è un bel sudario” »
Procopio, La guerra persiana, I, 24.
“Io apprezzo quell’antica espressione secondo la quale l’abito regale è anche un bel lenzuolo funebre.”
INDICEINDICE
«Non appena Teodora giunse all'adolescenza, divenne subito cortigiana. Non sapeva suonare flauto né arpa, né mai s'era provata nella danza; a chi capitava, ella poteva offrire solo la sua bellezza, prodigandosi con l'intero suo corpo. Poi si associò ai mimi per tutti gli spettacoli teatrali e partecipò a ogni loro attività, assistendoli in ogni loro scherzo e burla. Era quanto mai spiritosa e salace; così, ben presto seppe mettersi in evidenza. Era persona affatto ignara di quel che fosse il pudore; mai nessuno la vide tirarsi indietro, anzi, non esitava ad acconsentire alle pratiche più svergognate, e quand'anche fosse presa a pugni e a schiaffi, riusciva a scherzarci sopra; si spogliava e mostrava nudo a chicchessia il davanti e il didietro, che devono invece restare nascosti, invisibili agli uomini. Con i suoi amanti, era maliziosa e finta tonta; snervandoli con sempre nuove tecniche di accoppiamento. Non pensava certo d'essere abbordata da chicchessia, al contrario, ci pensava lei a provocare chiunque capitasse, con i suoi sorrisetti, con i suoi buffi ancheggiamenti: e soprattutto tentava i ragazzini; spesso giungeva a presentarsi a pranzo con dieci giovanotti, o anche di più, tutti nel pieno delle forze e dediti al mestiere del sesso; trascorreva l'intera notte a letto con tutti i commensali, e quando erano giunti tutti allo stremo, quella passava ai loro servitori, che potevano essere una trentina; s'accoppiava con ciascuno di loro, ma neppure così riusciva a soddisfare la sua lussuria.»
Procopio, Storia Segreta, IX INDICEINDICE
Un episodio, forse una leggenda narra che Teodora, durante i suoi anni da attrice, ebbe un figlio segreto di nome Giovanni, che, non riconosciuto da lei, crebbe in
Arabia senza sapere dell'identità della madre.
Teodora morì nel 548 per un cancro al polmone e il suo corpo fu
imbalsamato. Dopo mille anni, un visitatore, entrato con una torcia in
mano nella cripta in cui era custodito il corpo, si avvicinò troppo
incautamente a quel corpo, che fu raggiunto dalla fiamma e diventò un
mucchietto di cenere.
Teodora amava gli abiti eleganti e i gioielli. Ne abbiamo testimonianza nel mosaico che adorna la chiesa di San Vitale a Ravenna.
Lo scrittore Procopio di Cesarea, fu l’autore di un libretto “Historia
arcana”, la storia segreta, carico di pettegolezzi sull’imperatore e sulla sua consorte. In verità Procopio era
stato scacciato dalla Corte di Bisanzio; quindi si suppone che nelle
sue memorie ci siano delle esagerazioni.
INDICEINDICE
Sitografia
Wikipediawww.biografieonline.itwww.siciliaviaggi.comwww.giustiniani.info
Bibliografia
Libro: “Una storia al plurale 2”
Iconografia
GoogleWikipedia www.giustiniani.info
Prodotto da: