Post on 01-May-2015
ITALO CALVINOLA METALINGUA IN LETTERATURA
tra Jakobson e Borges
di Emanuele Penocchio
Io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere (quando contano, naturalmente). Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all'altra. Mi chieda pure quel che vuol sapere, e glielo dirò. Ma non Le dirò mai la verità, di questo può star sicura
(Italo Calvino, lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1973)
LEZIONI AMERICANESiamo nel 1985: quindici anni appena ci separano dall’inizio d’un nuovo millennio.
Per ora non mi pare che l’approssimarsi di questa data risvegli alcuna emozione particolare. Comunque non sono qui per parlare di futurologia, ma di letteratura. Il millennio che sta per chiudersi ha visto nascere ed espandersi le lingue moderne dell’Occidente e le letterature che di queste lingue hanno esplorato le possibilità espressive e cognitive e immaginative. È stato anche il millennio del libro, in quanto ha visto l’oggetto libro prendere la forma che ci è familiare. Forse il segno che il millennio sta per chiudersi è la frequenza con cui ci si interroga sulla sorte della letteratura e del libro nell’era tecnologica cosiddetta postindustriale. Non mi sento d’avventurarmi in questo tipo di previsioni.
La mia fiducia nel futuro della letteratura consiste nel sapere che ci sono cose che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici. (Lezioni Americane)
LETTERATURA – LINGUAGGIO - COMUNICAZIONE
AUTORE LETTORE
METALETTERATURA E METALINGUA
SEI PROPOSTE PER IL PROSSIMO MILLENNIO
1- Leggerezza2- Rapidità3- Esattezza4- Visibilità5- Molteplicità(6- Coerenza)
METALETTERATURA E METALINGUA
LEGGEREZZA
la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio. (Lezioni Americane)
un alleggerimento del linguaggio per cui i significati vengono convogliati su un tessuto verbale come senza peso, fino ad assumere la stessa rarefatta consistenza.
la narrazione d’un ragionamento o d’un processo psicologico in cui agiscono elementi sottili e impercettibili, o qualunque descrizione che comporti un alto grado d’astrazione.
una immagine figurale di leggerezza che assuma un valore emblematico
“La rapidità e la concisione dello stile piace perché presenta all’anima una folla d’idee simultanee, così rapidamente succedentisi, che paiono simultanee, e fanno ondeggiar l’anima in una tale abbondanza di pensieri, o d’immagini e sensazioni spirituali, ch’ella o non è capace di abbracciarle tutte, e pienamente ciascuna, o non ha tempo di restare in ozio, e priva di sensazioni” (3 Novembre 1821). (Lezioni Americane-Zibaldone)
METALETTERATURA E METALINGUA
RAPIDITÀ
Il mio lavoro di scrittore è stato teso fin dagli inizi a inseguire il fulmineo percorso dei circuiti mentali che catturano e collegano punti lontani dello spazio e del tempo. (Lezioni Americane)
Sono convinto che scrivere prosa non dovrebbe essere
diverso dallo scrivere poesia; in entrambi i casi è ricerca
d’un’espressione necessaria, unica, densa, concisa,
memorabile.(Lezioni Americane)
1) un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato;2) l’evocazione d’immagini visuali nitide, incisive, memorabili, icastiche;3) un linguaggio il più preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione. (Lezioni Americane)
METALETTERATURA E METALINGUA
ESATTEZZA
VISIBILITÀil potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall’allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini. (Lezioni Americane)
MOLTEPLICITÀ - COESIONEil romanzo contemporaneo come enciclopedia, come metodo di conoscenza, e soprattutto come rete di connessione tra i fatti, tra le persone, tra le cose del mondo. (Lezioni Americane)
METALETTERATURA E METALINGUA
1) qualità: dire solo ciò che si pensa sia vero (e non dire come vero ciò che si pensa non-vero);2) quantità: non informare più o meno di quanto strettamente richiesto dalla situazione comunicativa;3) pertinenza: rispettare rigorosamente l’argomento della comunicazione;4) modo: non produrre enunciati ambigui o non conformi alle conoscenze comuni degli interlocutori.
MASSIME DI GRICE
LA RICERCA DEL MODELLO
Nella vita del signor Palomar c'è stata un'epoca in cui la sua regola era questa: primo, costruire nella sua mente un modello, il più perfetto, logico, geometrico possibile; secondo, verificare se il modello s'adatta ai casi pratici osservabili nell'esperienza; terzo, apportare le correzioni necessarie perché modello e realtà coincidano.(Palomar, I silenzi di Palomar)
Quando ho iniziato la mia attività, il dovere di rappresentare il nostro tempo era l’imperativo categorico d’ogni giovane scrittore.(Lezioni Americane)
FASE NEOREALISTA
Il sentiero dei nidi di ragno
Ultimo viene il corvo
Rappresentazione realistica della realtà
Vicende che dovrebbero raccontarsi da sole.
LA RICERCA DEL MODELLO
Per costruire un "modello", Palomar lo sapeva, occorre partire da qualcosa, cioè bisogna avere dei principi da cui far discendere per deduzione il proprio ragionamento. (Palomar, I silenzi di Palomar)
Verso l'induzione invece aveva una certa diffidenza, forse perché le sue esperienze gli parevanoapprossimative e parziali. (Palomar, I silenzi di Palomar)
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. (Le città invisibili)
ASTRAZIONE
La formica argentina, La speculazione edilizia, La nuvola di smog, La giornata d’uno scrutatore
Critica alla realtà contemporanea
IRONIA E FANTASIAegli ci insegna come l'intelligenza viva anche, e soprattutto, di fantasia, d'ironia, d'accuratezza formale, come nessuna di queste doti sia fine a se stessa ma come esse possano entrare a far parte d'una concezione del mondo, possano servire a meglio valutare virtù e vizi umani. (Tre correnti del romanzo d’oggi )
IMMAGINAZIONE DA SVEGLIO
Il visconte dimezzato
Il barone rampante
Il cavaliere inesistente
Fiabe italiane
UmorismoIronia critica verso il suo tempoI nostri antenati
All'origine di ogni storia che ho scritto c'è un'immagine che mi gira per la testa, nata chissà come e che mi porto dietro magari per anni. A poco a poco mi viene da sviluppare questa immagine in una storia con un principio e una fine, e nello stesso tempo [...] mi convinco che essa racchiude qualche significato.(I nostri antenati)
LA RICERCA DEL MODELLOLa regola del signor Palomar a poco a poco era andata cambiando: adesso gli ci voleva una gran varietà di modelli, magari trasformabili l'uno nell'altro secondo un procedimento combinatorio, per trovare quello che calzasse meglio su una realtà che a sua volta era sempre fatta di tante realtà diverse, nel tempo e nello spazio. (Palomar, I silenzi di Palomar)
Nasce con Borges una letteratura elevata al quadrato e nello stesso tempo una letteratura come estrazione della radice quadrata di se stessa: una «letteratura potenziale». (Lezioni americane)
SFIDA AL LABIRINTO, APPROCCIO SCIENTIFICO
Labirinto metafora della complessità del mondo contemporaneo
Le cosmocomiche
Ti con zero
(Qfwfq)
Scienza come base (modello) per un’indagine sulla realtà ad un livello ancora maggiore di astrazione, fuori persino dallo spazio e dal tempo
Delirio dell’antropomorfismo
Unione di mondi distanti, corto circuito
LA RICERCA DEL MODELLOA questo punto a Palomar non restava che cancellare dalla sua mente i modelli e i modelli di modelli. Compiuto anche questo passo, ecco si trova faccia a faccia con la realtà mal padroneggiabile e non omogeneizzabile, a formulare i suoi «sì», i suoi «no », i suoi « ma ». Per far questo, è meglio che la mente resti sgombra,ammobiliata solo dalla memoria di frammenti d'esperienza e di principi sottintesi e non dimostrabili. (Palomar, I silenzi di Palomar)
ROMANZO COMBINATORIO, METALETTERATURA
Il Castello dei destini incrociati
Le città invisibili
Se una notte d’inverno un viaggiatore
Molteplicità, coerenza
Storia nella storia, metalingua
Senso della scrittura, opera-lettore
Comunicazione
Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.(Lezioni americane)
MA PERCHÉ QUESTO?Ho da ridire che tu crei dei capri espiatori, che sono: “parte della borghesia”, “Roma”,“i neofascisti”. (http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/03/Pasolini_Calvino_fascisti_co_8_050503060.shtml )
IL RAPPORTO CON PASOLINI,UN MODELLO TROPPO SEMPLIFICATO
Un’interpretazione della società troppo ristretta che porta a pregiudizi
Non si può ridurre la realtà in un modello semplicistico che non tenga conto della complessità della natura umana
BIBLIOGRAFIA- ANSELMI Gian Mario, FENOCCHIO Gabriella, RAIMONDI Ezio (coordinamento), 2004, “Tempi e immagini della letteratura”, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, Varese, pag. 644-691;- CUDINI Pietro, BRUSCHI Max, DARDANO Maurizio, 2001, “Storia della letteratura italiana - Il Novecento”, Garzanti Grandi Opere, Torino, pag. 208-215;- BELPOLITI Marco, 2006, “L’occhio di Calvino”, Giulio Einaudi editore, Torino, pag. 65-108;- CALVINO Italo, 1994 (prima edizione 1983 presso Einaudi editore), “Palomar”, Arnoldo Mondadori Editore, Verona, pag. 107-111;- CALVINO Italo, 1988, “Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio”, Garzanti, Milano.- PIERLUIGI Battista, 03/05/2005, “Pasolini, Calvino e i fascisti”, www.corriere.it, http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/03/Pasolini_Calvino_fascisti_co_8_050503060.shtml;- MILANI Manlio, 06/05/2010, “La strage di piazza Loggia - 37 anni dopo”, Manerbio.