Post on 21-May-2020
Legionella Pneumophila
Stefano Bonfanti
Introduzione, caratteristiche microbiologiche, epidemiologia effetti sulla salute, livelli di rischio e tecniche di risanamento.
Quello che non ci si aspetta…
http://www.epicentro.iss.it/http://www.iss.it/
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Ebola (2015)in Italia
Sars (2003)in Italia
Mucca pazza(2001) in
Italia
Aviaria nelmondo
(2003-2010)
Suina (al2009) in
Italia
Legionella(2014)
VITTIME 0 0 101 296 229 149CASI 2 4 219 500 1041 1497
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Ebola (2015)in Italia
Sars (2003)in Italia
Mucca pazza(2001) in
Italia
Aviaria nelmondo
(2003-2010)
Suina (al2009) in
Italia
Legionella(2014)
VITTIME 0 0 101 296 229 149CASI 2 4 219 500 1041 1497
Casi di legionellosi in Italia
La scoperta del batterio della Legionella
Presso il Bellevue-Stratford di Philadelfia (USA)
1976 – Durante una conferenza di ex-reduci del Vietnam – 4,000
persone, 221 casi, 34 MORTI!!!
Inizialmente venne incolpato il circuito di condizionamento,
recentemente l’attenzione si è spostata sul circuito ACS
Come si contrae la Legionella?
… SE LA BEVO?
Come si contrae la Legionella?
…E SE LA RESPIRO?
Come si contrae la Legionella?
Per via respiratoria mediante inalazione di AEROSOL (goccioline di liquido trasportate dall’aria)
dimensioni delle gocce dell’aerosol da 1 a 5 micron (arrivano piùfacilmente alle basse vie respiratorie – alveoli polmonari)
Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana
Una semplice doccia…
Impianti antincendio
Torri evaporative
Sistemi di umidificazione
Fontane ornamentali
…anche i riuniti dentistici!
Come si manifesta la Legionella?
L’infezione da luogo a 2 distinti
quadri clinici:
Simile all’influenza, (incubazione di 24 - 48 ore ) si manifesta in forma acuta e
si risolve in 2-5 giorni
(periodo di incubazionevariabile da 2 a 10 giorni ) simanifesta con interessamentopolmonare. Il tasso di letalità media è del 10%, anche se può arrivare fino al 30-50%
nel caso di infezioni ospedaliere
FEBBRE DI PONTIAC
LEGIONELLOSI
Fattori di rischio predisponenti per l’uomo
FATTORI PREDISPONENTI IL RISCHIO PER
L’INFEZIONE SONO:
FATTORI PREDISPONENTI IL RISCHIO PER
L’INFEZIONE SONO:
ETA’AVANZATA
ETA’AVANZATA
SESSOMASCHILE
SESSOMASCHILE
IMMUNODEFICIENZA
IMMUNODEFICIENZA
FUMO DI
SIGARETTA
FUMO DI
SIGARETTA
ALCOLISMOALCOLISMO
MALATTIECRONICHEMALATTIECRONICHE
Temperatura : intervallo 25-45°C
Umidità dell’aria: umidità relativa > 65%
Presenza di sistemi in ricircolo : ospedali, case di cura, grandi alberghi, carceri
Usura dei preparatori d’acqua calda: presenza di incrostazioni o depositi di corrosione (micronutrienti, struttura porosa)
Tubazioni terminali e rami morti : favoriscono il ristagno dell’acqua, impedendo di mantenere un residuo di disinfettante
Mancanza di un idoneo trattamento dell’acqua : presenza di incrostazioni , corrosioni e biofilm
Condizioni che favoriscono lo sviluppo
Trattamento dell’acqua, perché?
IPOCLORITO DI SODIO
CALCARE
CALCARE
TUBAZIONE
TUBAZIONE
BIOFILM
BIOFILM
ACQUEDOTTO 0,2 – 0,4 mg/l Cl 2 EDIFICIO
Trattamento dell’acqua, perché?
La legionella ha dimostrato una buona resistenza nei confro ntidei disinfettanti a base di ipoclorito(riesce a sopravvivere all’interno delle reti acquedottistiche e a colonizzare gli edifici)
60 – 100°C
50 – 60°C
40 – 50°C
20 – 40°C
� Umidificazione a vapore� Impianto di riscaldamento (radiatori)
� Acqua calda
� Piscine e vasche calde� Torri di raffreddamento
� Docce� Umidificazione a spruzzamento
� Raffrescamento evaporativo� Batterie di
raffreddamento/deumidificazione� Acqua di rete
0 – 20°C
Legionella quiescenteTra 5 e 25°C le L.
sopravvivono per un anno ma senza moltiplicarsi
Legionella attivaFino a 35°C le L. possonosopravvivere per due mesi
sviluppandosi
Crescita ottimaleTra 35 e 45°C
le L. proliferano in modoottimale
Inattivazione lentaSotto 60°C le L. sono
distrutte in qualche secondoTra 45 e 50°C
L. sopravvivono per diverse ore
Inattivazione rapidaL. muore istantaneamente
(shock termico)
Comportamento alle diverse temperature
ACQUA FREDDA SANITARIA
ACQUA CALDA SANITARIA
TORRI EVAPORATIVE
IMPIANTI UMIDIFICAZIONE
PISCINE
IMPIANTO ANTINCENDIO
Reti di distribuzione: punti a rischio
Nuove Linee Guida – Maggio 2015
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Protocollo di prevenzione del rischio da legionellosi
RESO OBBLIGATORIO PER OGNI STRUTTURA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
GESTIONE DEL RISCHIO
COMUNICAZIONE DEL RISCHIO
Protocollo di controllo del rischio da Legionella
Da aggiornare OBBLIGATORIAMENTE…
Strutture turistico ricettive – OGNI 2 ANNI (1 anno)
Stabilimenti termali – OGNI ANNO
Strutture sanitarie – OGNI ANNO
Strutture residenziali – OGNI 3 ANNI
Impianti industriali – OGNI 3 ANNI
… ed ogni qualvolta si effettuino lavori di manutenzione , o se i referti analisi lo richiedono!
Valutazione del rischio
FIGURA COMPETENTE
FIGURA COMPETENTE
INGEGNEREINGEGNERE
MICROBIOLOGO
MICROBIOLOGO
IGIENISTAIGIENISTA
DEFINIZIONE ED IMPLEMENTAZIONE CONTROMISURE
STIMA IMPATTO DEGLI IMPIANTI SULLA SALUTE
POTENZIALI DI PROLIFERAZIONE BATTERICA
Le fonti di rischio da valutare
Temperatura dell’acqua compresa tra i 20 - 50°C
Presenza di tubazioni con flusso di acqua minimo o as sente
Utilizzo stagionale o discontinuo
Caratteristiche e manutenzione degli impianti e dei terminali di erogazione
Caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento
Vetustà, complessità e dimensioni dell’impianto
Ampliamento o modifica d’impianto esistente
Utilizzo di gomme e fibre naturali
Presenza e concentrazione di Legionella
Gestione del rischio
MISURE PREVENTIVE
Reti AC e AF distanziate tra di loro
Reti di distribuzione lineari senza rami morti
Serbatoi di accumulo facilmente ispezionabili
Presenza di rubinetti prelievo e/o spurgo
Utilizzo di materiali idonei per disinfezioni
Trattamento dell’acqua
MISURE CORRETTIVE
Campionamento dell’acqua
Tabelle di intervento
Ulteriori misure correttive
Intervento
Gli aggiornamenti introdotti…
RIVISTE LE TABELLE DI INTERVENTO
OBBLIGO DI PREDISPORRE E TENERE AGGIORNATI I REGIST RI DELLE MANUTENZIONI
INTRODUZIONE CATASTO PER LE TORRI EVAPORATIVE / CONDENSATORI EVAPORATIVI CON OBBLIGO DI NOTIFICA
INSERITA CHECK-LIST (MOLTO INDICATIVA…) PER TECNICI DELLA PREVENZIONE ED UTILIZZATORI
Modalità di sanificazioneMantenimento temperatura < 20 °C
Mantenimento temperatura > 50 °C
Shock termico
Disinfezione con ipoclorito di sodio
Disinfezione con biossido di cloro
Disinfezione con perossido di idrogeno ed argento
Disinfezione con ozono
Ionizzazione rame argento
Disinfezione con raggi ultravioletti UVC
Ultrafiltrazione
Monocloroammina
Gli aspetti da considerare…
1. TIPOLOGIA DI IMPIANTO (ACS/RAFF./UMID./PISCINA)
2. TIPOLOGIA DEI MATERIALI IMPIEGATI (ZINCO, PE, PV C, MULTISTRATO…)
3. PRESENZA INCROSTAZIONI, CORROSIONI E BIOFILM
4. GRADO DI CONTAMINAZIONE DELL‘IMPIANTO
5. POSSIBILITA’ DI FORMAZIONE SOTTOPRODOTTI
6. SEMPLICITA‘ DI IMPIEGO E DI MONITORAGGIO
7. COSTO DI INVESTIMENTO E MONITORAGGIO (IMPIANTO E MATERIALI)
8. COSTI DI GESTIONE
La nostra soluzione…
DOSAGGIO IN CONTINUO PEROSSIDO DI IDROGENO E ARGENTO
BUONA EFFICACIA SUL BIOFILM
L’ARGENTO PREVIENE LA RICONTAMINAZIONE
NESSUNA FORMAZIONE SOTTOPRODOTTI: H 2O2 → H2O + ½ O2
FACILITA’ D’ANALISI
NECESSITA’ ADEGUATO TRATTAMENTO DELL’ACQUA
COSTO STAZIONE DI DOSAGGIO LIMITATO
AZIONE POCO CORROSIVA
DALLA CALDAIA
ACQUA FREDDA 15 °C
POMPA RICIRCOLO
RICIRCOLO 45 °C
AL CONSUMO TM 48°C
SERBATOIO
ACCUMULO
60°C
60°C
15°C
La nostra soluzione…
Costi di gestione vs efficacia
ACCIAIOZINCATO
ACCIAIO INOX
RAME PEX/HDPE MULTISTRATO
PP-R PVC
TRATTAMENTO TERMICO
BIOSSIDO DI CLORO
H2O2 + IONI ARGENTO
MONOCLOROAMMINA
Attenzione ai materiali!
Il caso di Milano
Grazie per l’attenzione…