Introduzione, caratteristiche microbiologiche ......fumo di sigaretta alcolismo malattie croniche....

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Legionella Pneumophila

Stefano Bonfanti

Introduzione, caratteristiche microbiologiche, epidemiologia effetti sulla salute, livelli di rischio e tecniche di risanamento.

Quello che non ci si aspetta…

http://www.epicentro.iss.it/http://www.iss.it/

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Ebola (2015)in Italia

Sars (2003)in Italia

Mucca pazza(2001) in

Italia

Aviaria nelmondo

(2003-2010)

Suina (al2009) in

Italia

Legionella(2014)

VITTIME 0 0 101 296 229 149CASI 2 4 219 500 1041 1497

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Ebola (2015)in Italia

Sars (2003)in Italia

Mucca pazza(2001) in

Italia

Aviaria nelmondo

(2003-2010)

Suina (al2009) in

Italia

Legionella(2014)

VITTIME 0 0 101 296 229 149CASI 2 4 219 500 1041 1497

Casi di legionellosi in Italia

La scoperta del batterio della Legionella

Presso il Bellevue-Stratford di Philadelfia (USA)

1976 – Durante una conferenza di ex-reduci del Vietnam – 4,000

persone, 221 casi, 34 MORTI!!!

Inizialmente venne incolpato il circuito di condizionamento,

recentemente l’attenzione si è spostata sul circuito ACS

Come si contrae la Legionella?

… SE LA BEVO?

Come si contrae la Legionella?

…E SE LA RESPIRO?

Come si contrae la Legionella?

Per via respiratoria mediante inalazione di AEROSOL (goccioline di liquido trasportate dall’aria)

dimensioni delle gocce dell’aerosol da 1 a 5 micron (arrivano piùfacilmente alle basse vie respiratorie – alveoli polmonari)

Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana

Una semplice doccia…

Impianti antincendio

Torri evaporative

Sistemi di umidificazione

Fontane ornamentali

…anche i riuniti dentistici!

Come si manifesta la Legionella?

L’infezione da luogo a 2 distinti

quadri clinici:

Simile all’influenza, (incubazione di 24 - 48 ore ) si manifesta in forma acuta e

si risolve in 2-5 giorni

(periodo di incubazionevariabile da 2 a 10 giorni ) simanifesta con interessamentopolmonare. Il tasso di letalità media è del 10%, anche se può arrivare fino al 30-50%

nel caso di infezioni ospedaliere

FEBBRE DI PONTIAC

LEGIONELLOSI

Fattori di rischio predisponenti per l’uomo

FATTORI PREDISPONENTI IL RISCHIO PER

L’INFEZIONE SONO:

FATTORI PREDISPONENTI IL RISCHIO PER

L’INFEZIONE SONO:

ETA’AVANZATA

ETA’AVANZATA

SESSOMASCHILE

SESSOMASCHILE

IMMUNODEFICIENZA

IMMUNODEFICIENZA

FUMO DI

SIGARETTA

FUMO DI

SIGARETTA

ALCOLISMOALCOLISMO

MALATTIECRONICHEMALATTIECRONICHE

Temperatura : intervallo 25-45°C

Umidità dell’aria: umidità relativa > 65%

Presenza di sistemi in ricircolo : ospedali, case di cura, grandi alberghi, carceri

Usura dei preparatori d’acqua calda: presenza di incrostazioni o depositi di corrosione (micronutrienti, struttura porosa)

Tubazioni terminali e rami morti : favoriscono il ristagno dell’acqua, impedendo di mantenere un residuo di disinfettante

Mancanza di un idoneo trattamento dell’acqua : presenza di incrostazioni , corrosioni e biofilm

Condizioni che favoriscono lo sviluppo

Trattamento dell’acqua, perché?

IPOCLORITO DI SODIO

CALCARE

CALCARE

TUBAZIONE

TUBAZIONE

BIOFILM

BIOFILM

ACQUEDOTTO 0,2 – 0,4 mg/l Cl 2 EDIFICIO

Trattamento dell’acqua, perché?

La legionella ha dimostrato una buona resistenza nei confro ntidei disinfettanti a base di ipoclorito(riesce a sopravvivere all’interno delle reti acquedottistiche e a colonizzare gli edifici)

60 – 100°C

50 – 60°C

40 – 50°C

20 – 40°C

� Umidificazione a vapore� Impianto di riscaldamento (radiatori)

� Acqua calda

� Piscine e vasche calde� Torri di raffreddamento

� Docce� Umidificazione a spruzzamento

� Raffrescamento evaporativo� Batterie di

raffreddamento/deumidificazione� Acqua di rete

0 – 20°C

Legionella quiescenteTra 5 e 25°C le L.

sopravvivono per un anno ma senza moltiplicarsi

Legionella attivaFino a 35°C le L. possonosopravvivere per due mesi

sviluppandosi

Crescita ottimaleTra 35 e 45°C

le L. proliferano in modoottimale

Inattivazione lentaSotto 60°C le L. sono

distrutte in qualche secondoTra 45 e 50°C

L. sopravvivono per diverse ore

Inattivazione rapidaL. muore istantaneamente

(shock termico)

Comportamento alle diverse temperature

ACQUA FREDDA SANITARIA

ACQUA CALDA SANITARIA

TORRI EVAPORATIVE

IMPIANTI UMIDIFICAZIONE

PISCINE

IMPIANTO ANTINCENDIO

Reti di distribuzione: punti a rischio

Nuove Linee Guida – Maggio 2015

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Protocollo di prevenzione del rischio da legionellosi

RESO OBBLIGATORIO PER OGNI STRUTTURA

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

GESTIONE DEL RISCHIO

COMUNICAZIONE DEL RISCHIO

Protocollo di controllo del rischio da Legionella

Da aggiornare OBBLIGATORIAMENTE…

Strutture turistico ricettive – OGNI 2 ANNI (1 anno)

Stabilimenti termali – OGNI ANNO

Strutture sanitarie – OGNI ANNO

Strutture residenziali – OGNI 3 ANNI

Impianti industriali – OGNI 3 ANNI

… ed ogni qualvolta si effettuino lavori di manutenzione , o se i referti analisi lo richiedono!

Valutazione del rischio

FIGURA COMPETENTE

FIGURA COMPETENTE

INGEGNEREINGEGNERE

MICROBIOLOGO

MICROBIOLOGO

IGIENISTAIGIENISTA

DEFINIZIONE ED IMPLEMENTAZIONE CONTROMISURE

STIMA IMPATTO DEGLI IMPIANTI SULLA SALUTE

POTENZIALI DI PROLIFERAZIONE BATTERICA

Le fonti di rischio da valutare

Temperatura dell’acqua compresa tra i 20 - 50°C

Presenza di tubazioni con flusso di acqua minimo o as sente

Utilizzo stagionale o discontinuo

Caratteristiche e manutenzione degli impianti e dei terminali di erogazione

Caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento

Vetustà, complessità e dimensioni dell’impianto

Ampliamento o modifica d’impianto esistente

Utilizzo di gomme e fibre naturali

Presenza e concentrazione di Legionella

Gestione del rischio

MISURE PREVENTIVE

Reti AC e AF distanziate tra di loro

Reti di distribuzione lineari senza rami morti

Serbatoi di accumulo facilmente ispezionabili

Presenza di rubinetti prelievo e/o spurgo

Utilizzo di materiali idonei per disinfezioni

Trattamento dell’acqua

MISURE CORRETTIVE

Campionamento dell’acqua

Tabelle di intervento

Ulteriori misure correttive

Intervento

Gli aggiornamenti introdotti…

RIVISTE LE TABELLE DI INTERVENTO

OBBLIGO DI PREDISPORRE E TENERE AGGIORNATI I REGIST RI DELLE MANUTENZIONI

INTRODUZIONE CATASTO PER LE TORRI EVAPORATIVE / CONDENSATORI EVAPORATIVI CON OBBLIGO DI NOTIFICA

INSERITA CHECK-LIST (MOLTO INDICATIVA…) PER TECNICI DELLA PREVENZIONE ED UTILIZZATORI

Modalità di sanificazioneMantenimento temperatura < 20 °C

Mantenimento temperatura > 50 °C

Shock termico

Disinfezione con ipoclorito di sodio

Disinfezione con biossido di cloro

Disinfezione con perossido di idrogeno ed argento

Disinfezione con ozono

Ionizzazione rame argento

Disinfezione con raggi ultravioletti UVC

Ultrafiltrazione

Monocloroammina

Gli aspetti da considerare…

1. TIPOLOGIA DI IMPIANTO (ACS/RAFF./UMID./PISCINA)

2. TIPOLOGIA DEI MATERIALI IMPIEGATI (ZINCO, PE, PV C, MULTISTRATO…)

3. PRESENZA INCROSTAZIONI, CORROSIONI E BIOFILM

4. GRADO DI CONTAMINAZIONE DELL‘IMPIANTO

5. POSSIBILITA’ DI FORMAZIONE SOTTOPRODOTTI

6. SEMPLICITA‘ DI IMPIEGO E DI MONITORAGGIO

7. COSTO DI INVESTIMENTO E MONITORAGGIO (IMPIANTO E MATERIALI)

8. COSTI DI GESTIONE

La nostra soluzione…

DOSAGGIO IN CONTINUO PEROSSIDO DI IDROGENO E ARGENTO

BUONA EFFICACIA SUL BIOFILM

L’ARGENTO PREVIENE LA RICONTAMINAZIONE

NESSUNA FORMAZIONE SOTTOPRODOTTI: H 2O2 → H2O + ½ O2

FACILITA’ D’ANALISI

NECESSITA’ ADEGUATO TRATTAMENTO DELL’ACQUA

COSTO STAZIONE DI DOSAGGIO LIMITATO

AZIONE POCO CORROSIVA

DALLA CALDAIA

ACQUA FREDDA 15 °C

POMPA RICIRCOLO

RICIRCOLO 45 °C

AL CONSUMO TM 48°C

SERBATOIO

ACCUMULO

60°C

60°C

15°C

La nostra soluzione…

Costi di gestione vs efficacia

ACCIAIOZINCATO

ACCIAIO INOX

RAME PEX/HDPE MULTISTRATO

PP-R PVC

TRATTAMENTO TERMICO

BIOSSIDO DI CLORO

H2O2 + IONI ARGENTO

MONOCLOROAMMINA

Attenzione ai materiali!

Il caso di Milano

Grazie per l’attenzione…