Intervista style novembre 2012

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Creatività ProgressoAdriano Giannini

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Massimo M. Veronese

Ha inventato «Ex in the city» (un mercatino) e l’«Aperitologo». Prossima missione: fermare la strage della fantasia

In queste pagine alcune delle singolari «affissioni» pensate da Giannini per la sua «campagna» a difesa delle ideee

o per fantomatici prodotti come il Narra-Té qui a fianco

Adriano Giannini vive con la testa tra le nuvole ma ha i piedi ben piantati per terra. Architetto

(o toscano), con un master in Strategic Design e presidente di Unconventionall Gens, si occupa di direzione creativa, strate-gic design, graphic design e advertising. Ha lavorato con Mon-dadori, Gruppo Preziosi, Logotel. In questi anni si è messo in testa molto più di un’idea meravigliosa. Si è inventato, tanto per dirne un paio, “Ex in the City”, il mercatino per liberarsi cre-ativamente dei regali, bellissimi, scomodi e a prezzo d’affare, dell’ex marito, moglie o fidanzato.

O l’“Aperitologo”, l’aperitivo con lo psicologo den-tro per imparare a mandar giù il logorio della vita moderna. E proprio adesso che la crisi picchia duro e cerca soluzioni al futuro ha lanciato (provocatoriamente...) la “Campagna Nazio-nale contro la Strage delle Idee”. A supporto della quale si è immaginato una fantomatica “Creatività Progresso”, pagina fa-cebook con una collezione irresistibile di prodotti e belle idee ignorate, fatte a pezzi o decapitate, eppure indispensabili e vita-li per rilanciare l’Italia e la sua economia. Ma si può sempre ri-mediare. Prendete nota…Giannini, cosa te ne fai oggi di un’idea?«Per me l’idea è un dono. Quando ne nasce una è come se il mondo venisse reinventato. L’idea è una festa...».Cosa fa di un’idea una grande idea?«Da una parte chi non si arrende prima di averla realizzata. Dall’altra la sua capacità di cambiare il mondo».Mancano le idee o mancano i soldi per realizzarle?

L’uomo con l’idea in più

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«Manca il coraggio, l’entusiasmo, la speran-za. Manca l’ambiente necessario perché le idee possano vivere, riprodursi e cre-scere: manca cioè l’ecosistema».Le crisi moltiplicano le idee o le uc-cidono?«La fame aguzza l’ingegno. Il problema sem-mai è se le idee hanno vita abbastanza lunga per vin-cere la crisi».Tre ostacoli da rimuovere per dare aria alle idee?«L’importante è che non siano le idee a darsi delle arie... Gli ostacoli sono: le barriere burocratiche, la complessità diffusa e il clientelismo».Basta così?«Aggiungerei la mancanza di risorse economiche, o meglio la difficoltà ad accedervi, e un ambiente ostile ai cambiamenti, lento nell’adottare soluzioni innovative».Chi, o cosa, può salvare le idee dalla strage?«Chi? Unque. Cioè... ognuno di noi. Perché l’Italia è l’insieme degli italiani. Il mondo può cambiare soltanto se il cambiamen-to comincia da te stesso. A questo dobbiamo puntare: una vera e propria rivoluzione umana, educativa e culturale».Siamo ancora un popolo di creativi o è un mito finito?«Direi che siamo a rischio. La nostra natura è essenzialmente creativa. Ma il nostro modello sociale la sta inibendo».Ma la strage è solo italiana o mondiale?«Credo che l’Italia viva forse il paradosso più grande: un popo-lo votato alla creatività costretto a fare i conti con una quotidia-nità spesso banale, noiosa e sottosviluppata».In quale Paese l’idea vive meglio?«Forse l’Australia perché le tecniche per creare idee fanno par-te dei programmi scolastici».Tre buoni motivi per puntare su un’idea?«La sostenibilità economica ed ecologica; l’innovazione e la scalabilità».Tre sogni da realizzare?

« N a r r a t è , cioè una pic-

cola casa editri-ce basata su una

mia idea: una bustina di tè che, al posto della carta da fil-

tro lega al cordoncino un libretto la cui lettura dura esattamente il tempo d’infu-sione del tè; il Mids, Magnetic Ideas Sy-stem e K’it, un’azienda che produca ed esporti in tutto il mondo prodotti e solu-zioni creative all’italiana che semplifichi-no la vita».Copiare non uccide le idee?«Quello che uccide le idee è la cultura dell’abuso, della mancanza di rispetto. Un’idea più che copiata dovrebbe essere migliorata, diventare un punto di parten-za, uno stimolo».Chi stabilisce chi ha merito e chi

La “Campagna Nazionale contro la Strage delle Idee”

www.unconventionall.com/campagna-nazionale-contro-la-

strage-di-idee

La pagina facebook di “Creatività Progresso” www.facebook.com/creativitaprogresso

Il sito

Chi può salvare la creatività? Semplice:Unque. Ovveroognuno di noi...

Sulla pagina facebook di Giannini si legge: «Ogni anno in Italia, nel più assoluto silenzio e nell’indifferenza generale, milioni di idee vengono sterminate,

torturate, fatte a pezzi. Una vera e propria strage di ‘sistema’. È ora di cambiare. Perchè? Semplice: le idee sono la causa, il lavoro l’effetto»

non lo ha?«Forse è più importante parlare di pari opportunità. La meritocrazia poi va con-quistata, pretesa e, una volta raggiunta, difesa».Ti senti un missionario o un conqui-statore?«Un conquistionario...».Il miglior consiglio che hai mai ri-cevuto?«Cosa faresti se non avessi paura?».Il miglior consiglio che ti senti di dare?«Fallo!»Il tuo motto?«La fantasia È potere».Come finisce questa campagna?«Con: TO BE CONTINUED...»