INTERDEPENDENZA E VANTAGGI DEL COMMERCIO Capitolo 3 Principi di Microeconomia N. Gregory Mankiw.

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INTERDEPENDENZA E VANTAGGI DEL

COMMERCIO

Capitolo 3

Principi di MicroeconomiaPrincipi di Microeconomia

N. Gregory MankiwN. Gregory Mankiw

Interdipendenza e commercio

L’economia studia come le società producono e distribuiscono beni per soddisfare i desideri e i bisogni dei loro membri.

Come possiamo soddisfare i nostri desideri e bisogni?

Possiamo cercare di essere economicamente autosufficienti (Mahatma Gandhi?).

Possiamo specializzarci e commerciare con gli altri scegliendo l’interdipendenza.

Interdipendenza e commercio

Un’osservazione generale : gli individui e le nazioni utilizzano

la specializzazione della produzione e lo scambio per affrontare i problemi causati dalla scarsità (Principio 5).

Interdipendenza e commercio

Questo dà origine a due domande . . . Perché gli individui scelgono

l’interdipendenza? Che cosa determina la

produzione e il commercio?

Perché l’interdipendenza è la regola?

L’interdipendenza si verifica perché gli individui si avvantaggiano quando si specializzano e commerciano con altri.

Che cosa determina la produzione e il commercio?

I modelli di produzione e il commercio sono basati sulla comparazione tra i costi opportunità.

Un modo semplice per descrivere l’economia moderna

Immaginiamo . . .. . . Solo due beni (patate e carne)

. . . Solo due persone (un “allevatore di bovini” e un “coltivatore di patate”)

Che cosa dovrebbe produrre ciascuno?

Perché essi dovrebbero commerciare?

Autosufficienza

Non avendo rapporti uno con l’altro:

Ciascuno consuma ciò che produce. La curva delle possibilità di produzione è anche la curva delle possibilità di consumo.

I dati:

la produttività in termine di Kg. prodotti per ogni giorno (8 ore di lavoro)

PatateCarne

Agr. (min./kg.) 32 (15) 8 (60)

All. (min./kg.) 48 (10) 24 (20)

Autosufficienza

4

8

Patate (kilogrammi)16 32

A

0

Carne (kilogrammi)

(a) Curva delle possibilità di produzione dell’agricoltore

Il costo opportunità (costante) delle patate (in termini della carne) per l’agricoltore è 8/32 = 1/4

Autosufficienza

12

Patate (kilogrammi)24

B

0

Carne (Kilogrammi)

(b) Curva delle possibilità di produzione dell’allevatore

48

24

Il costo opportunità (costante) delle patate (in termini della carne) per l’allevatore è 24/48 = 1/2

L’agricoltore e l’allevatore si specializzano e commerciano.

Sia l’allevatore sia l’agricoltore potrebbero avvantaggiarsi attraverso la specializzazione in ciò che sanno fare meglio, e successivamente commerciare l’uno con l’altro.

L’agricoltore dovrebbe produrre (solo) patate.

L’allevatore dovrebbe produrre (soprattutto) carne.

Effetti del commercio sui consumi

4

8

5

Patate (kilogrammi)16 17

32

A

0

Carne(Kilogrammi)

(a) Effetti del commercio sui consumi dell’agricoltore

A*

Consumidell’agricoltore in presenza dicommercio

Consumidell’agricoltorein assenza dicommercio

Effetti del commercio sui consumi

1213

Patate (kilogrammi)

B

0

Carne (kilogrammi)

(b) Effetti del commercio sui consumi dell’allevatore

27 48

B*

24

Consumidell’allevatorein assenza dicommercio

Consumidell’allevatorein presenza dicommercio

24

18

12

Produzionedell’allevatorein presenza dicommercio

I benefici del commercio

I benefici del commercioIn assenza di scambi In presenza di scambi

Produzione e Consumo Produzione Scambio Consumo Beneficio

Agricoltore 4 kg di carne

16 kg di patate

0 kg di carne

32 kg di patate

Riceve 5 kg di carne in

cambio di 15 kg di patate

5 kg di carne

17 kg di patate

1 kg di carne

1 kg di patate

Allevatore 12 kg di carne

24 kg di patate

18 kg di carne

12 kg di patate

Riceve 15 kg di patate in cambio di 5 kg di carne

13 kg di carne

27 kg di patate

1 kg di carne

3 kg di patate

Il principio del vantaggio comparato

Le differenze dei costi di produzione determinano:

Chi dovrebbe produrre cosa Quanto deve essere scambiato di

ciascun prodotto

Differenze nei costi di produzione

Ci sono due modi per misurare le differenze dei costi di produzione:

L’ammontare di tempo richiesto per produrre una unità di prodotto (per esempio, un kilogrammo di patate)

Il costo opportunità.

Vantaggio assoluto

Compara la produttività di una persona, impresa o nazione con quella di un’altra.

La produttività è data dal numero di unità prodotte in un’unità di tempo di lavoro.

Vantaggio assoluto

Il produttore che impegna quantità inferiori di fattori nella produzione di un bene (cioè con la produttività più elevata) si dice che ha un vantaggio assoluto nella produzione di quel bene.

Vantaggio comparato

E’ il rapporto tra i costi opportunità di due produttori.

Vantaggio comparato

Il produttore che ha il costo opportunità di un bene inferiore si dice che abbia un vantaggio comparato nella produzione di quel bene.

Specializzazione e commercio

Chi ha un vantaggio assoluto?L’agricoltore o l’allevatore?

Chi ha un vantaggio comparato?

L’agricoltore o l’allevatore?

Il principio del vantaggio comparato

Il vantaggio comparato e le differenze dei costi opportunità sono le basi per la specializzazione e il commercio. Se due soggetti hanno costi opportunità differenti, possono trarre vantaggio dagli scambi.

I vantaggi assoluti

I costi di produzione (la produttività in termine di minuti di lavoro)

PatateCarne

Agricoltore (a) 15 60Allevatore (b) 10 20

I vantaggi comparati

Patate CarneAgricoltore (a) 1/4 4Allevatore (b) 1/2 2

Si noti che il prezzo (implicito) dello scambio è conveniente per entrambi:

1/2 > p = 1/3 > 1/4

I benefici del commercio

Gli scambi rappresentano un vantaggio per tutti gli individui coinvolti poiché permettono loro di specializzarsi in attività per le quali godono di un vantaggio comparato.

Conclusione

L’interdipendenza e il commercio sono utili perché permettono a ciascuno di godere di una maggiore quantità e varietà di beni e servizi.

ConclusioneLa persona che riesce a produrre un bene con la minore quantità di fattori gode di un vantaggio assoluto. La persona che ha il più basso costo opportunità per produrre un bene gode di un vantaggio comparato. I benefici del commercio si fondano sui vantaggi comparati e non su quelli assoluti.

Conclusione

Il principio del vantaggio comparato si applica alle nazioni come agli individui.

INTERDIPENDENZA E VANTAGGI DEL COMMERCIO

Fine del capitolo 3