Insegnamento caratterizzante del II° anno Settore...

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A.A. 2014/2015

Prof. M. Meleddu

PSICOLOGIA DELLA PERSONALITÀ

Insegnamento caratterizzante del II° anno Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche (L-24) (30: 36-110)

Settore Scientifico Disciplinare: M-PSI/01 CFU: 8

PRESENTAZIONE DEL CORSO Obiettivo generale

- Fornire le conoscenze di base dello studio della personalità. Obiettivi specifici

1- Individuazione degli elementi essenziali della disciplina da un punto di vista concettuale, storico e metodologico. 2- Analisi degli orientamenti teorici e degli indirizzi di ricerca di maggior rilievo.

PROGRAMMA

1-Fondamenti concettuali, storici e metodologici. Il concetto di personalità e le sue origini. Il problema della definizione della personalità ed il concetto di costrutto mentale. Campo d’indagine ed obiettivi della psicologia della personalità. Metodo ed indirizzi di studio. 2- Orientamenti teorici ed indirizzi di ricerca. a-Raggruppamenti teorici tradizionali: La dottrina dei quattro temperamenti. Teorie costituzionali. La psicoanalisi. Sviluppi della teoria psicoanalitica (psicologia analitica, psicologia dell’Io; indirizzo psico-sociale; prospettive delle relazioni oggettuali e dell’attaccamento; studi sperimentali). La prospettiva del sé. Le influenze gestaltiche. Indirizzi olistico-dinamici ed umanistici. Psichiatria esistenziale. Teorie di campo. Analisi dei tratti, dei tipi e delle disposizioni. I modelli SPR e il loro percorso di formazione. Comportamentismo, apprendimento sociale, cognitivismo e sviluppi della prospettiva del sé. b- Raggruppamenti teorici avanzati: Le caratteristiche di complessità ed i paradigmi causali. I modelli SPR dinamici. Sistemi complessi, personalità, sé e fondamenti biologici.

TESTI DI RIFERIMENTO

Per tutto il programma: GENNARO A. (2014). Introduzione alla psicologia della personalità. Il Mulino, Bologna. Per la parte 2b: MELEDDU M. (2003). La personalità come sistema complesso. Annali della

Facoltà di Scienze della Formazione. Università di Cagliari, Vol XXVI-I, pp. 257-285.

MELEDDU M., SCALAS L. F. (2003). La molteplicità del sé. Disagio emotivo,vissuto corporeo e adolescenza. Capp.: I, II, III. Carocci, Roma.

LE DOUX J. (2002). Il Sé sinaptico. Come il nostro cervello ci fa diventare quelli che siamo. Raffaello Cortina, Milano.

Sussidi didattici, per la preparazione di tutto l’esame saranno forniti duranteil corso.

For english-speaking students

Section 1 and 2. EWEN R. B. (2010). An introduction to theories of personality. Psychology press, New York. Section 2b: MELEDDU M., SCALAS L. F. (2005). Personality and complex systems. An

expanded view. In: G. Minati, E. Pessa, M. Abram (Eds). Systemics of Emergence: Research and Development. Springer, pp. 193-206.

LE DOUX (2003). Synaptyc Self: how our brains become who we are.Penguin Books, New York (chap.: 1; 2; 3).

WICKLUND R.A., ECKERT M. (1992). The Self-knower. A hero under control. Plenum Press, New York ( chap.: 1; 2; 3).

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA La didattica si baserà su lezioni frontali (60 ore) e riserverà adeguati spaziall’intervento degli studenti. Verrà stimolata la formazione di gruppi di apprendimento e discussione. L’esposizione sarà supportata dalla proiezione di diapositive e filmati.

RISULTATI D’APPRENDIMENTO PREVISTI

1-Conoscenza degli elementi essenziali della disciplina da un punto di vista concettuale, storico e metodologico.

2- Conoscenza degli orientamenti teorici e degli indirizzi di ricerca di maggior rilievo.

3- Capacità di analisi delle diverse prospettive e degli sviluppi contemporanei della disciplina sulla base dell’acquisizione di un criterio metodologico proprio delle scienze della natura. Capacità di confronto con i contenuti di discipline scientifiche affini e con analisi fondate sulla conoscenza di argomenti culturali, sociali, etici e lavorativi.

.

ESAMI PROPEDEUTICI Per affrontare l’argomento sono propedeutici gli insegnamenti del primo anno. In base alle disposizioni vigenti, l’esame di “Psicologia della Personalità” non può essere sostenuto prima di aver superato quello di “Psicologia Generale”.

METODI DI VALUTAZIONE La prova sarà scritta, con domande a scelta multipla. Es: La teoria psicoanalitica si fonda su studi a) sperimentali ( ) b) correlazionali ( ) c) clinici ( ) d) naturalistici ( )

Se opportuno, sarà possibile un’integrazione orale.

RICEVIMENTO STUDENTI ORARI Mercoledì: ore 18-19. Giovedì: ore 9- 11. SEDE Dipartimento di Psicologia, studio del docente (Piano Terra, n° 15). ALTRE INFORMAZIONI Eventuali informazioni aggiuntive saranno consultabili sul sito del docente. Indirizzo e-mail per contatti personali meleddu@unica.it.

Calendario esami provvisorio A.A. 2014-2015

Esami Corso Laurea Gen. Feb. Mag. Giu. Lu. Set. Psic. Personalità STP Nuovo. Ord.

(L-24) (30: 36-110) 19 4 19 8 6 15

STUDIO DELLA PERSONALITÀ

Costituisce uno dei campi d’indagine più vasti, complessi controversi ed

ambiziosi della psicologia (cfr. Bem, 1983; Endler, 1983). Può essere affrontato secondo diverse prospettive che variano in

funzione di molteplici fattori come il momento storico, il metodo di indagine o le correnti teoriche. In conseguenza di tali aspetti, l’ambito di studio varia da un settore

strettamente individuale ad un contesto più esteso. Riguarda aspetti particolari come i tratti comportamentali distintivi

dell’individuo. Si estende sino alla considerazione della totalità dell’essere umano ed

ai suoi aspetti più profondi e fondamentali. Include i fattori individuali ed il rapporto con quelli ambientali.

All’interno di una prospettiva di cumulabilità delle conoscenze scientifiche, è possibile individuare un percorso riconducibile ad una progresso conoscitivo, che va da una concezione elementare ristretta ad una più evoluta di tipo ampliato.

ORIGINE DEL TERMINE PERSONALITÀ

Il termine personalità deriva dalla parola latina persona, che significa maschera (Allport, 1965).

Significato moderno della maschera Costituisce una faccia artificiale, totale o parziale, che si mette sul volto

o attorno agli occhi. Serve per nascondere il viso, coprirlo, proteggerlo o trasfigurarlo. Può essere utilizzata in diverse circostanze come: occasioni di

divertimento, spettacoli, rituali, attività belliche, condizioni rischiose, azioni illecite od operazioni segrete.

Sottintende la manifestazione di un comportamento specifico o l’assunzione di un ruolo particolare da parte di chi la indossa.

Implica la distinzione tra maschera e volto, tra ruolo associato alla maschera ed attore.

Ha una connotazione stabile in relazione alla sua configurazione strutturale o simbolica.

Implica, invece, aspetti mutevoli esteriori e fittizi, in riferimento all’individuo o all’attore che la indossa.

EVOLUZIONE DELL’USO DELLA MASCHERA

Antichità Uso funerario. La maschera funeraria ricopriva il volto del defunto; poteva servire per

proteggere il deceduto dagli spiriti maligni o per guidarlo nell’aldilà.

Utilizzo in rituali arcaici e cerimonie religiose. Nei rituali arcaici: stregoni e sacerdoti indossavano maschere con

aspetto di demoni, divinità o animali sacri. Impiego nelle rappresentazioni teatrali. Nella recita gli attori portavano particolari costumi e delle maschere

convenzionali (antica Grecia e periodo romano).

MASCHERE TEATRALI E

RUOLO COMPORTAMENTALE

Epidauro Teatro greco.

Attori della commedia classica

Maschere teatrali (Mosaico romano) Commedia: satiro Tragedia: menade

Funzioni della maschera nell’uso teatrale

Conferimento all’attore di un’espressione tipica e facilmente visibile adistanza (aspetto esteriore).

Indicazioni sull’età, la classe sociale, lo stato d’animo ed altri aspetticonvenzionali dei soggetti rappresentati (aspetto stabile).

Possibilità per l’attore di svolgere molteplici ruoli (caratteristichemutevoli).

Amplificazione acustica della voce.

Caratteristiche Associazione tra maschera e comportamento. In Grecia, sino al III a. C., indifferenziazione tra maschera e volto

(pròsopon): corrispondenza con la totalità del ruolo rappresentato,compresi i sentimenti e l’insieme delle caratteristiche distintive individuali.

Significato del termine latino persona (maschera)

Ha maggiore ampiezza: denota sia la maschera scenica, sia quella per nascondere il volto.

È utilizzato anche per indicare la “parte”, il “ruolo”, che possono essere svolti sia in ambito teatrale che quotidiano.

Significa inoltre “individuo”.

Significato acquisito col tempo dal termine “persona”

Riferimento, più che alla maschera in senso stretto, all’intero ruolo ad essa associato e all’insieme delle caratteristiche individuali che sono proprie dei singoli esseri umani.

Trasmissione di tale significato al termine personalitas (latino del tardo Medioevo) dal quale deriva più direttamente la parola personalità.

Associazione con il possesso di qualità individuali di rilievo, da cui la parola personaggio (soggetto ragguardevole e importante).

Uso contemporaneo del termine personalità

Può essere ricondotto a due tipi principali: Non Scientifico. Comune (vita quotidiana), non specialistico (es.:

ambito educativo, filosofico, giuridico, letterario). Scientifico. Specialistico (es.: psicologia della personalità, psicologia

dinamica, psicologia clinica, psichiatria).

Uso non scientifico: comune e non specialistico Soggettivo, impreciso, fondato su opinioni; spesso condizionato da

credenze sociali o subordinato ai “ giudizi di valore”.

Significato Valutativo:

Possesso di caratteristiche di rilievo, qualità e capacità emergenti. Indica quanto vale un individuo.

Descrittivo: Possesso di caratteristiche specifiche. Indica come è un individuo.

Uso scientifico: specialistico Oggettivo, rigoroso, preciso. Si fonda sull’utilizzo del metodo di indagine delle scienze della natura.

Significato Esclude i giudizi di valore. Ha carattere operativo. È legato agli obiettivi essenziali dello studio dei fenomeni:

Descrizione: quali sono le caratteristiche della personalità e come si manifestano. Spiegazione: perché avvengono, quali sono le cause immediate. Previsione: come si manifesteranno in futuro. Oggettività: verifica e accordo interpersonale.

Canone di oggettività Richiede che i dati conoscitivi siano: Osservabili pubblicamente (in modo diretta o indiretto). Ripetibili. Misurabili. In condizioni di separazione osservatore/osservato.

DEFINIZIONE DI PERSONALITA’

Ambito psicologico e non psicologico (cfr. Allport, 1965) Effetto esterno (apparenza, valutazione sociale). Struttura interna (entità, struttura reale di un individuo direttamente

osservabile). Costrutto (astrazione concettuale inosservabile).

Effetto esterno Queste definizioni prendono in considerazione il punto di vista sociale od

“esterno” rispetto ad un individuo. Considerano la personalità come l’effetto globale di un soggetto sulla

società, o quello che abitualmente influenza gli altri in maniera efficace. L’effetto comprende le risposte date dagli altri nei riguardi di un individuo

e l’opinione che essi hanno di lui. Le definizioni di questo tipo tendono a coincidere con l’apparenza e la

reputazione sociale. Appartengono all’ambito popolare e a quello di psicologico.

Struttura interna

Le definizioni concernenti la struttura interna prescindono dai fattori esterni, dagli altri e dalle loro opinioni.

Concepiscono la personalità come un’entità “reale”, una “struttura” esistente nell’individuo, la quale possiede caratteristiche proprie e una storia peculiare.

Tale struttura costituisce un elemento suscettibile di “conoscenza diretta” mediante i sensi.

Queste definizioni possono essere a) valutative, o b) descrittive: a) attribuiscono al concetto di personalità elementi di valore; in genere,

appartengono a contesti disciplinari specifici come quelli etici o filosofici.

b) trascurano gli apprezzamenti e, secondo Allport, sono utilizzate solitamente da psicologi non positivisti.

Costrutto Le definizioni di personalità in termini di “costrutto” si contrappongono a

quelle “essenzialiste”, o “strutturaliste”, delle categoria precedente. Sono proprie della psicologia scientifica di derivazione positivistica. Considerano la personalità come corrisponde alla “percezione” (Allport,

1965) o “rappresentazione” mentale (McClelland, 1951) dell’osservatore riguardo alle operazioni che possono essere effettuate sul comportamento di un individuo.

Costituiscono delle astrazioni inosservabili, che non corrispondono direttamente a nessuna struttura interiore.

Esse, tuttavia, si riferiscono indirettamente a tale struttura. La loro validità dipende dalla capacità operativa di descrivere e spiegare

adeguatamente ciò che riguarda le manifestazioni del comportamento individuale.

Assunzioni alla base del “costrutto concettuale” La “realtà in sé” dei fenomeni, ovvero la loro “struttura intima”, non è

direttamente accessibile alla conoscenza scientifica. Ciò che viene conosciuto direttamente riguarda soltanto le “operazioni”

effettuate sui fenomeni come, ad esempio, la misurazione (cf. Bridgman, 1927).

Esse consentono l’elaborazione di “costrutti”, ossia di “rappresentazioni” o “costruzioni” concettuali della realtà.

Questi costrutti rispondono alle esigenze di descrizione, spiegazione e previsione fenomenica: sono paragonabili ad una sorta di “mappe” di tipo concettuale.

Tali rappresentazioni concettuali costituiscono delle astrazioni che riguardano i fenomeni reali, ma non si identificano con essi, e si giustificano sulla base dei risultati delle operazioni che consentono di effettuare sui fenomeni stessi.

Percezione della realtà fenomenica Le figure percepite non sempre corrispondono ai segni esterni che le compongono.

Indeterminazione della conoscenza Lo studio dell’infinitamente piccolo mette in evidenza

l’indeterminazione della conoscenza ed il ruolo dei costrutti concettuali.

Definizioni di personalità nell’ambito della psicologia scientifica. Costituiscono delle elaborazioni concettuali (costrutti mentali). Hanno valore operativo (giustificazione in termini funzionali di

descrizione, spiegazione, previsione, oggettività). Si collocano all’interno di costruzioni teoriche (elaborazioni concettuali di

livello superiore).

Teorie Costrutti concettuali di livello superiore con funzione esplicativa e di

sistematizzazione dell’esperienza. Hanno caratteristiche simili alle ipotesi, ma con configurazione più estesa

e articolata. Tendono a comprendere il maggior numero possibile di fenomeni ed a

mettere in relazione diverse categorie fenomeniche. Implicano un processo di verifica mediante il confronto tra il piano dei

concetti e quello empirico.

Proprietà distintive Presentano una struttura concettuale ampia e complessa, organizzata

gerarchicamente. Al vertice della struttura si collocano i principi; sul piano più basso, in

prossimità dei fenomeni, si trovano le deduzioni e le definizioni ultime; a livello intermedio si collocano i costrutti di collegamento tra vertice e base assieme a quelli di connessione tra concetti che si dispongono orizzontalmente sullo stesso piano.

Criteri di validità delle teorie Attinenza ai fatti. Coerenza interna. Verifica empirica. Falsificabilità. Ampiezza. Proficuità. Semplicità. Criteri aggiuntivi Eleganza. Validità euristica.

Definizioni come mappe concettuali

Nella prospettiva scientifica, le diverse definizioni di personalità costituiscono delle rappresentazioni mentali della realtà, delle mappe concettuali paragonabili a quelle geografiche. Come tali, presentano diversi forme che si differenziano per livelli di rappresentatività e precisione. Ciò dipende da vari fattori, come lo stato delle conoscenze, gli strumenti disponibili per la loro realizzazione o il tipo di utilizzo. La validità delle varie forme viene valutata sulla base delle operazioni che ciascuna di esse consente di effettuare.

Differenze di ampiezza e caratteristiche delle definizioni in termini di costrutti (cfr. Eysenck, 1947; Fontana, 1977; Guilford, 1959; Hall e Lindzey, 1978)

Categorie Onnicomprensiva (somma dei fattori). Funzionale integrativa (organizzazione; globalità;

sviluppo). Distintiva (unicità). Adattiva (adattamento peculiare all’ambiente). Finalistica (importanza, essenza profonda, valore

supremo, fine ultimo). Interattiva (influenza reciproca tra i fattori).

Onnicomprensiva sommatoria La personalità è ricondotta alla somma degli elementi

che stanno alla base del comportamento in termini biologici e di quelli che sono il risultato dell’esperienza acquisita per apprendimento.

Funzionale integrativa La personalità è ciò che conferisce ordine coerenza e stabilità alla variabilità del comportamento individuale. Non è una semplice somma, ma una globalità o totalità organizzata. Si sviluppa nel tempo attraverso stadi evolutivi. Comprende ogni dimensione del carattere umano, come l’intelletto, il temperamento, la moralità e ogni atteggiamento appreso nel corso dell’esistenza. Si estende all’organizzazione e all’armonia dei valori interiori.

Distintiva La personalità riguarda le caratteristiche peculiari, gli

aspetti propri dell’individuo, gli elementi essenziali e più rilevanti che lo differenziano da tutti gli altri.

Adattiva La personalità consiste nei tentativi diversi, ma tipici, che l’individuo mette in atto per adattarsi all’ambiente.

Finalistica

La personalità costituisce un valore supremo, il fine fondamentale dell’esistenza, lo scopo ultimo ed essenziale da raggiungere.

Interattiva

La personalità è riconducibile all’interazione tra diversi fattori (es. Eysenck, Arnold e Meili, 1975).

Caratteristica Integra ed amplia le concezioni precedenti.

Elemento centrale Interazione: influenza reciproca tra due o più fattori.

Definizione interattiva (Eysenck, Arnold e Meili, 1975, p. 55)

“La personalità è l’organizzazione relativamente stabile delle disposizioni motivazionali della persona, che risulta dall’interazione tra gli impulsi biologici e l’ambiente fisico e sociale. Il termine personalità si riferisce, in genere, principalmente ai tratti affettivo-volitivi, a sentimenti, attitudini, complessi e meccanismi inconsci, interessi e ideali, che determinano il comportamento e il pensiero caratteristico e distintivo dell’uomo.”

Aspetti essenziali della concezione interattiva (Eysenck, Arnold e Meili, 1975)

PERSONALITA’ Relativa stabilità Organizzazione

Unicità Interazione

FATTORI

AMBIENTE SOMA PSICHE Settori Apparati Sfere fisico sensoriali intellettiva sociale funzionali affettivo-emotiva

connettori motivazionale- motori volitiva

inconscia attitudinale

Definizioni di personalità e conoscenza scientifica

Nella prospettiva scientifica, le definizioni di personalità costituiscono una parte del processo di costruzione della conoscenza, di cui le teorie rappresentano l’aspetto più compiuto (costrutti concettuali di livello superiore orientati verso la comprensione dei fenomeni e lo sviluppo della conoscenza). Così, le definizioni di personalità si configurano come dei

costrutti elementari rivolti alla comprensione del comportamento globale dell’individuo (cfr. Allport, 1965). Ciascuna definizione si giustifica in termini operativi

all’interno di una teoria specifica.

Sinonimi di personalità - Carattere. - Temperamento.

Etimologia: Carattere Deriva da un termine greco charactèr che significa

incisione e impronta. A questi elementi, frequentemente, vengono associate

caratteristiche di stabilità e profondità.

Carattere Come segno inciso, impresso o tracciato, può assumere un significato

stabile e specifico (es.: configurazione di un segno in una scrittura; forma delle lettere in un alfabeto).

Uso comune, letterario e filosofico riferito all’uomo L’utilizzo in rapporto ai segni distintivi dell’uomo risale ad Aristotele

(384-322 a.C.) ed al suo discepolo Teofrasto (circa 372-286 a.C.). Implica l’insieme degli aspetti essenziali più tipici, profondi e

fondamentali dell’individuo. Riguarda l’organizzazione interiore delle forze individuali sul piano etico

e la capacità del soggetto di tenere sotto controllo la propria impulsività. Fa riferimento alla volontà, alla saldezza dei valori, alla forza morale

dell’individuo e alla coerenza coi principi in cui crede. Ha significati valutativi, ma anche descrittivo. Per certi versi, è simile alla personalità ma, etimologicamente, implica

maggiore stabilità rispetto alla variabilità derivante dal concetto di maschera.

Ambito psicologico Il carattere si riferisce ad aspetti di stabilità legati

all’acquisizione di elementi strutturali profondi e saldi. Queste proprietà, in certe concezioni, possono avere

anche una base biologica ed ereditaria. Nel periodo scientifico, lo studio è stato portato avanti

prevalentemente in Europa, dove ha dato luogo allo sviluppo della caratterologia. Negli USA l’interesse si è focalizzato sulla personalità. In generale, nella letteratura contemporanea,

predominano gli studi sulla personalità. Vari, autori tuttavia, non fanno differenza tra carattere

e personalità.

Temperamento Deriva dal termine latino temperamentum che significa

giusta mescolanza. Il concetto di mescolanza è legato all’antica medicina

ippocratica.

Temperamento Medicina ippocratica (V-IV sec. a.C.) Riguarda i liquidi fondamentali costitutivi dell’organismo (sangue, bile, atrabile e flemma) e la loro mescolanza. Dal rapporto tra gli umori dipende lo stato di salute o patologia dell’organismo. Dalla loro combinazione dipende anche il tipo di “temperamento” come aspetto distintivo del comportamento individuale.

Letteratura psicologica Implica caratteristiche di stabilità legate, in maniera specifica, ai fondamenti biologici dell’organismo. Si riferisce generalmente ai fondamenti biologici del comportamento emotivo dell’uomo.

Significato etimologico del termine personalità e dei sinonimi Termini Origine/Significato Implicazioni semantiche -Personalità Latino:

persona = maschera. Aspetto esteriore (mutevole; acquisito).

-Carattere Greco:

charactèr = incisione, impronta. Stabilità interiore (strutturale, morale, voli- tiva, acquisita o ereditaria).

-Temperamento Latino:

temperamentum = giusta mescolanza. Fondamento biologico (natura ereditaria; base dell’emotività).

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLE LEZIONI Relazione, nell’evoluzione storica, tra il concetto di maschera e quello di personalità. Caratteristiche e differenze di significato del termine personalità in rapporto all’uso non specialistico e a qquellospecialistico. Proprietà dei tipi di definizioni di personalità, con particolare riferimento agli aspetti metodologici ed al concetto di costrutto concettuale. Differenze etimologiche tra i termini: personalità, carattere e temperamento. Inquadramento dell’argomento nel processo di costruzione della conoscenza scientifica.