Infâme à qui je suis lié Cronicità o bisogno inappagabile?

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Infâme à qui je suis liéCronicità o bisogno inappagabile?

Viva il vino spumeggiantenel bicchiere scintillantecome il riso dell’amantemite infonde il giubilo!Viva il vino che è sinceroche ci allieta ogni pensiero,e che affoga l’umor nero,nell’ebbrezza tenera.

Ai vostri amori!Beviam!

I lotofagi

Ma chi di loro mangiò del loto il dolcissimo frutto,non voleva portar notizie indietro e tornare,ma volevano là, tra i mangiatori di loto,a pascer loto restare e scordare il ritorno.E io sulla nave li trascinai per forza, piangenti,e nelle concavi navi sotto i banchi dovetti cacciarli e legarli.

Omero Iliade IX 94 – 99

A land where all things always seem’d the same!And round about the keel with faces pale,Dark faces pale against that rosy flame,The mild-eyed melancholy lotos-eaters came.

Lord Tennyson: The Lotos Eaters

La perdita antica

L’età dell’oroLa perdita dell’Eden

Regressione lungo gli stadi di sviluppo

Leggi della regressione1. Più antica è la perdita, maggiore è la

regressione2. La pulsione, soggetta a regressione si defonde3. Più antica è la regressione, più intenso e

irresistibile è il bisognoNascita del bisogno anomalo: qui e ora, tutto e subitoImpossibilità di elaborazione e posposizione: l’impellenza del bisogno

La perdita: destino dell’uomo

Ubiquitarietà della perditàLa carenza emozionale primariaL’insoddisfazione adultaL’arte come ricerca insoddisfacibile del grande piacere infantile irripetibile– Di nuovo la Primavera di Botticelli– Al'alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e

'l velle, sì come rota ch'igualmente è mossa, l'amor che move il sole el'altre stelle

– Ma come il fantolin…

Il problema generale

L’estasi dell’insetto

Il narcisismo

Narciso alla fonteLibido verso l’oggetto e verso il séNatura del narcisismoFenomeno ubiquitario

Ma quali meccanismi di trattamento della perdita antica?

I - Meccanismi evoluti

Modalità istericaCambiamento dei mezzi di comunicazione– Somatici– Motori– Sensoriali– Coscienza dell’Io– Memoria– Menzogne e tecniche di teatro

II - Meccanismi intermedi

Modalità diretta: Introiezione dell’oggettoModalità simbolica: bisogni e pretese del borderlineModalità alexitimica: espressione attraverso il corpo – I modi del dott. Cottard

III - Meccanismi regressivi

Regressione globale: la disintegrazione schizofrenicaRegressione parziale: disturbi delirantiRegressione sinuosa: Asse II

Gruppo delle malattie da bisogno anomalo

Dipendenza patologicaDisturbi somato-psichici (somatoformi)Grandi psicosiMelancolia

Fallimento delle difese

MelancoliaSuicidioOtello

I kissed thee ere I killed theeNo way but this:Killing myself to die upon a kiss.

Gruppo delle situazioni da bisogno

La dipendenza ubiquitariaLa micromaniacalità della norma

Opposto destino

PsicofobiciPsicofilici

L’equivoco linguistico

La cronicità è tautologicaIl bisogno anomalo da perdita (carenza) arcaica narcisistica è di per sé life-long

Il problema è la possibilità di variare le soluzioni

La posizione dell’operatore alla foce del “Dependence River”

Alla foce del fiume a raccogliere i tronchi specifici, diversi dagli altri e biologicamente segnatiAlla foce del fiume a raccogliere tutti i diversi detriti che porta(tossicodipendenti,alcolisti, fumatori,gamblers, workoholic,routinedipendenti, ecc.)

Il mercato delle dipendenze

Una depressione endoreattiva, farmaco-resistente, 29 anni

Devo fare la Quaresima: rinunciare per quaranta giorni ad un mio bisogno. Ne delimito tre: fumare, alzarmi tardi, mangiare cioccolata. Lo volevo fare per lei. Mi accorgo di non potere. Allora decido: se mi alzo presto, fumo; se mi alzo tardi, non fumo; se fumo non mangio cioccolata, ecc…Mi accorgo di essere in un irrisolvibile intrigo, con troppe possibilità di scambio. Non rinuncio a nessuno dei tre: mi sento colpevole di rottura del voto di fronte a lei, come fosse il Padre Eterno.

Laura con cui mi sono urtata. L’affronto e le dico “Cosa ti ho fatto?”. Lei mi fa una scenata, e cerca di farmi spalleggiare da due amiche, che sono contro di me. Sono imbarazzata, perché dovrei parlar male di Laura e non vorrei. “La festa l’ho data io, andatevene tutti”. Ma sente che Laura è entrata nel giro delle amiche al posto suo. Si rende conto allora che la festa era ingannevole: la mamma le fa un cenno di compassione, muove la testa come fanno i siciliani a negare, e lei capisce; ha preparato una festa, ma non c’è da mangiare e da bere. La mamma fa il segno di chi taglia la gola.

Ricorda che il sì e il no, ha letto, derivano dall’avvicinare la testa al seno o allontanarla. Sbotta in un improvviso ricordo: da bimba è stata per morire perché non succhiava, finchè non fu operata per il frenulo linguale corto: e le dissero che alcuni zii e zie erano morti per starvation.

Alla ricerca delle sorgenti del Nilo:esiste una dimensione unificante?

Il narcisismo

La grande famiglia narcisisticaLe grandi psicosiLa melancolia (e la mania)I disturbi del corpo (l’alexitimia)Le dipendenzeLa realtà umana in quanto faticoso compromesso con la dipendenza

Alla fine:guardate da vicino

La doppia diagnosi è unafinzione convenzionaleOvvero è legata ad una visione da lontano o distratta dei modi profondi della dipendenza

Sarà bene tornare a BaudelaireSarà bene tornare a Baudelaire

Infâme à qui je suis lié

Comme le forçat à la chaîne,

Comme au jeu le joueur têtu,

Comme à la bouteille l'ivrogne,

Comme aux vermines la charogne

- Maudite, maudite sois-tu!

La soluzione

Cosa si dà in cambioÈ possibile la sublimazione?