Ilaria Artusi - I volti della paura

Post on 12-Apr-2017

602 views 3 download

Transcript of Ilaria Artusi - I volti della paura

I volti della paura

Villa Bandini, Firenze 18 Marzo 2014

La Terapia Breve Strategica

Presupposti:

- per risolvere un problema non dobbiamo guardare al passato, quanto al presente

- attenzione ai meccanismi che mantengono e alimentano il problema

Novità della Terapia Breve Strategica

Passaggio dal perché il problemasia nato nel passato al come il problema funziona nel presente

‘La psicoterapia non si pone come obiettivo primario di far luce sul passato che è

immutabile, ma è mossa piuttosto dall’insoddisfazione per lo stato in cui

attualmente versano le cose e dal desiderio di offrire un futuro migliore’.

Milton Erickson

‘Per quanto le correnti classiche della psicoterapia differiscano e spesso siano in contraddizione tra loro, esse hanno una ipotesi in comune e cioè che i problemi si possano risolvere soltanto scoprendone le cause. (…); ‘Permettetemi di fare un’osservazione per certi versi eretica: né nella mia esperienza personale, a dispetto di tre anni e mezzo di analisi in formazione, né nella mia successiva attività di analista junghiano, né nelle vite dei miei pazienti mi sono mai imbattuto in questo magico effetto dell’insight’.

Paul Watzlawick

La paura patologica

Terapia Breve Strategica: La paura è una delle quattro emozioni di base, insieme al dolore,alla rabbia e alla paura, di per sé non patologica

Paura patologica: Quando la paura ‘sana e naturale’ supera una certa sogliaanziché aiutarci a gestire la realtà circostante ci blocca, ci favivere in una condizione estremamente difficile

‘Viviamo nella paura ed è così che non viviamo’.

Saggio orientale

Le tentate soluzioni

Tutti quei tentativi di soluzione messi inatto per affrontare una difficoltà, tentativiche anziché aiutare risolvere il problema loalimentano, in quanto non appropriate edisfunzionali

Paura patologica

Diretta conseguenza del mettere in atto, di fronte ad una iniziale paura, tutta una serie di Tentate Soluzioni fallimentari e disfunzionali

Attacco di panico

Forma estrema di paura, che arriva all’eccessoed è caratterizzato da tutta una serie di sintomifisici (tremore, sudorazione) e pensieri dimorte o di perdita di controllo

Il panico secondo la visione della Terapia Breve Strategica

Frutto complesso dell’interazione di più fattori:1. tra ciò che la persona percepisce2. le sue reazioni fisiologiche3. i suoi pensieri 4. le sue tentate soluzioni

‘Attacco di panico’Circolo vizioso

Mente evoluta (CONTROLLO)

Mente arcaica (PAURA)

Stimolo/Pericolo esterno

Disturbo di panico

Quando si mettono in atto, oltre al controllo,altre due Tentate Soluzioni fallimentari:

1 Fuga: evitare le situazioni pericolose

2 Aiuto: affrontarle solo con l’aiuto di qualcuno

‘Il pauroso edifica i suoi timori e poi vi ci si istalla dentro’.

Cioran

Il Circolo vizioso del Disturbo di panico

Mente evoluta 1. CONTROLLO

2. FUGA3. AIUTO

Mente arcaica (PAURA)

Stimolo/Pericolo esterno

La generalizzazione

Tutte le paure, qualsiasi esse siano, anche quellepiù circoscritte e apparentemente legate ad una situazione specifica, – es. la paura di entrare in

un ascensore – possono trasformarsi in un vero eproprio ‘disturbo di panico invalidante’

La generalizzazione

Disturbo di panico invalidanteLe Tentate Soluzioni dell’evitamento e della richiesta di aiuto vengono messe in atto per un certo periodo di tempo

Risultato:Disturbo di associato a claustrofobia

‘La paura è la cosa di cui ho più paura’.

De Montaigne

L’intervento strategico

Obiettivo: rompere il circolo vizioso delle TS che,anziché risolvere il problema, lo alimentano. Ciòavviene attraverso una Esperienza EmozionaleCorrettiva cioè una concreta esperienza di superamento della propria paura che la persona fasenza rendersene conto

In TBS la consapevolezza giunge ad esperienza fatta

L’intervento strategico

Logica: occorre una logica ‘non-ordinaria’, ‘paradossale o contraddittoria’

Similia similibus curantur.

L’intervento strategico

Valutare anche:

1. predisposizione caratteriale

2. occasioni scatenanti

Conclusione

‘Non dobbiamo avere vergogna di avere paura perché la paura esiste in natura

ma dipende da noi trarne profitto e trasformarla in coraggio’.