IL VOLONTARIATO Lo stato dell’arte - amcitorino.it · CIO’ CHE NON HAI Alessandro Manzoni...

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MASTER UNIVERSITARIO IN BIOETICA Anno Accademico 2017 – 2018

IL VOLONTARIATO. Lo stato dell’arte Enrico Larghero

“Alcune ore ci vengono sottratte da varie occupazioni, altre ci scappano quasi di mano, ma la perdita più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza. Dunque, caro Lucilio, fai tesoro di tutto il tempo che hai. Mentre rinviamo i nostri impegni, la vita passa. Il tempo è l’unico bene che l’uomo non può restituire, neppure con tutta la sua buona volontà”

Seneca, Lettere a Lucilio

VOLONTARIATO

“…TUTTE O QUASI LE ATTIVITA’ PERSONALI IN QUANTO GRATUITE, DI CONCRETA SOLIDARIETA’ E DI ADVOCACY A FAVORE DEI POVERI, DEGLI HANDICAPPATI, DEI SENZA LAVORO, DEI MENO FAVORITI”

LEGGE QUADRO

IL VOLONTARIATO HA COME OBIETTIVO PRIMARIO QUELLO DI RIFONDARE LA SOCIETA’ CIVILE SECONDO UNA PRIMA RADICALITA’: FAR PREVALERE L’UNIVERSALITA’ DEI DIRITTI E DEI DOVERI DELLA PERSONA UMANA COME LIBERTA’ E CORRESPONSABILITA’ BEN OLTRE IL PRINCIPIO MODERNO DI CITTADINANZA.

Amartya Sen

RISORSE DEL VOLONTARIATO

• RELAZIONI “MICRO”

• RELAZIONI “MESO”

• RELAZIONI “MACRO”

• CREAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE

• FINANZIAMENTO PUBBLICO

CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEL VOLONTARIATO

• PIENA AUTONOMIA NEI CONFRONTI DELLE

ISTITUZIONI PUBBLICHE E PRIVATE

• GRATUTA’ TOTALE DELLE PRESTAZIONI

• INCOMPATIBILITA’ ASSOLUTA CON IL LAVORO

SALARIATO

• LA CONTINUITA’ DEGLI INTERVENTI

E’ stato presentato il volume “VOLONTARI E ATTIVITA’ VOLONTARIE IN ITALIA. Antecedenti, impatti, esplorazioni” – Edizione il Mulino.

In Italia 6,63 milioni (12,6%) di persone si impegnano gratuitamente per gli altri o per il bene comune: 4,14 milioni (7,9%) degli italiani lo fanno all’interno di organizzazioni e 3 milioni (5,8%) individualmente (dati istat 2013)

• ASSENZA DI OGNI FINE DI LUCRO

• DEMOCRATICITA’ DELLA STRUTTURA

• ELETTIVITA’ DELLE CARICHE ELETTIVE

• GRATUITA’ DELLA CARICHE ELETTIVE

• GRATUITA’ DELLE PRESTAZIONI FORNITE DAGLI ADERENTI

• OBBLIGHI E DIRITTI DEGLI ADERENTI

• CRITERI DI AMMISSIONE ED ESCLUSIONE DEGLI ADERENTI

• OBBLIGO DI FORMAZIONE DEL BILANCIO (attraverso l’elencazione dei beni, spese, lasciti

• FORMALITA’ DI APPROVAZIONE DA PARTE DELL’ASSEMBLEA DEGLI ADERENTI DEL BILANCIO

I PROFILI DEI VOLONTARI ORGANIZZATI

• I fedelissimi dell’assistenza

• Le educatrici di ispirazione religiosa

• I pionieri

• Gli investitori in cultura

• I volontari laici dello sport

• I donatori di sangue

• Gli stacanovisti della rappresentanza

I PROFILI DEI VOLONTARI INDIVIDUALI

• Quelli che…danno una mano

• Quelli che…senza come si farebbe

• Quelli che…scelgono di fare da soli

• Quelli che…per donare vanno diritti in ospedale

LE MOTIVAZIONI • RELIGIOSA

• SOCIALE

• PERSONALE

• RICERCA DI SCOPO

• CURIOSITA’

• RICERCA DI COMPENSAZIONE

• ADEGUAMENTO AD UNA MODA

• AMBITO PRIVILEGIATO

• TRAMPOLINO DI LANCIO

• COMPLESSO DEL SALVATORE

Arnaldo Pangrazzi

IDENTIKIT DEL VOLONTARIO

• STATUS SOCIO-ECONOMICO

• GRADO DI ISTRUZIONE E PRESTIGIO LAVORATIVO

• ETA’:

– INCREMENTO SINO AI 18 ANNI

– DECREMENTO

– INCREMENTO DAI 45-55 ANNI

• DONNE: CURA E RELAZIONE

• UOMINI: IMPEGNI COMPLEMENTARI AL LAVORO

QUOTIDIANO

Eta’ 55 - 64

E’ la fascia di età col tasso più alto di volontariato totale (15,9%)

Il valore scende man mano che scende l’età, anche in ragione del minor tempo libero: il valore più basso 10% nella fascia di età 14-24. Ma scende anche per le persone più anziane: con più di 75 anni il tasso è 5,9%

Alcuni di noi sono come l’inchiostro,

Altri come la carta.

E se non fosse per il nero di alcuni,

altri sarebbero muti;

e se non fosse per il bianco di alcuni,

altri sarebbero ciechi

K.Gibran

TERZO SETTORE TRA STATO E MERCATO - NON PROFIT

PRIVATO SOCIALE

VOLONTARIATO CHE SI QUALIFICA PER LA CAPACITA’ E LA VOCAZIONE AI RAPPORTI INTERPERSONALI TRA VOLONTARI E DESTINATARI DI AIUTO, CON PERSONE DI BUONA VOLONTA’, MOTIVATE DA INTERIORI VALORI SPIRITUALI E UMANI, A RICONOSCERE NELL’ASSISTITO UNA PERSONA E NON SOLO A DISTRIBUIRE BENI E SERVIZI MATERIALI.

VOLONTARIATO

• DI ISPIRAZIONE RELIGIOSA

• DI ISPIRAZIONE LAICA

VOLONTARIATO SOCIO-ASSISTENZIALE

ASSOCIAZIONI SOCIO-SANITARIE di ispirazione LAICA e CRISTIANA

• Operanti nel Pronto Soccorso (CRI - Confederazione Nazionale Misericordie)

• Operanti nel settore delle donazioni (AVIS – AIDO)

• Attive sul fronte del supporto umano, assistenziale e materiale (AVO – ANAPACA – UGI – AVULSS – Gruppi Vincenziani)

VOLONTARIATO SOCIO-ASSISTENZIALE 4 AREE DI DISAGIO SOCIALE

• ANZIANI

• POVERI

• DEVIANZA

ED EMARGINAZIONE SOCIALE

• PROBLEMATICHE FAMILIARI

VOLONTARIATO CIVILE

• ORGANIZZAZIONI AMBIENTALISTE

• TERZO SETTORE (Banche del Tempo, Commercio equo e solidale)

• IMMIGRAZIONE E RIFUGIATI

• GRUPPI PACIFISTI

• ISTITUZIONI SCOLASTICHE

• COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

• PROTEZIONE CIVILE

AREE DI INTERVENTO Prevenzione - Cura - Riabilitazione

Area della sofferenza psico-fisica Malati mentali

Malati terminali

Malati di AIDS

Dializzati, Laringectomizzati,…

Area della disabilità Disabili fisici

Disabili psichici

Area delle dipendenze Tossicodipendenti

Alcoolisti

Farmacodipendenti

Area supporto famiglie

VOLONTARIATO INTERNAZIONALE DICHIARAZIONE DEL MILLENNIO

Eradicare la povertà e la fame Rendere universale l’educazione primaria Promuovere l’eguaglianza Ridurre la mortalità infantile Migliorare la salute materna Combattere l’AIDS, la malaria, etc. Assicurare la sostenibilità ambientale Creare una partnership globale per lo sviluppo

VOLONTARIATO E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE – ONG

LA COSCIENZA TERZO-MONDISTA (Anni 60-70)

LA FASE POST- TERZO-MONDISTA (Anni 70-80)

IL PERIODO ATTUALE – LA GLOBALIZZAZIONE

GOVERNANCE e VOLONTARIATO

“Possiamo enucleare il cuore del termine governance” nella modalità di conduzione di una istituzione e nelle relazioni tra questa e altri soggetti sociali. Entrambe gli aspetti sono essenziali per la sopravvivenza e lo sviluppo delle organizzazioni di volontariato”

R.Semplici – Q.Quisi

GOVERNANCE principi ispiratori

• APERTURA

• PARTECIPAZIONE

• RESPONSABILITA’

• EFFICACIA

• COERENZA

LA LEGISLAZIONE EUROPEA

• Risoluzione sul Volontariato (1983)

• Dichiarazione n.23-Maastricht (1992)

• Trattato di Amsterdam (1997)

• Anno Internazionale del Volontariato (2001)

• Anno Europeo del Volontariato (2011)

LA LEGISLAZIONE ITALIANA 1/2

• Legge n. 833 del 23.12.1978

• Legge quadro del 31 luglio 1991 Essa riconosce il Volontariato, il suo ruolo sociale, il suo rapporto

con le istituzioni pubbliche.

Volontariato come “corpo intermedio” o “terzo settore”

“Le funzioni delle Associazioni di Volontariato liberamente

costituite hanno la finalità di concorrere al conseguimento dei fini

istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale”

“Nella nuova normativa si attribuisce un più ampio spazio

d’azione al Volontariato, che non è più relegato alla presenza

solidale e di supporto, ma è considerato come un organo di

consultazione, programmazione e controllo sulla gestione dei

servizi”

A. Pangrazzi, Far bene il bene, Ediz.Camilliane 2005

LA LEGISLAZIONE ITALIANA 2/2

Protocollo d’intesa tra Governo e Terzo settore-1999

Legge quadro 328/2000 sull’Assistenza

E’ rimasto prevalente il ruolo dello stato sociale e sanitario, specie

locale. Vi è un’ulteriore apertura a forme miste (pubbliche e

private nella gestione degli aiuti).

I.Monticelli, Manuale di Pastorale Sanitaria, Ediz.Camilliane

• La carta dei valori del volontariato 4 dicembre 2001

- 24 Articoli -

I principi fondanti del Volontariato (nn. 1-9)

Gli atteggiamenti e i ruoli del Volontariato (nn. 10-24)

“In ambito sanitario nasce un nuovo rapporto con le Istituzioni

basato su linee di lavoro innovative, sulla progettazione di risposte più

adeguate all’emergere di bisogni qualitativamente diversi…

l’opera di stimolo e controllo nei servizi sanitari è iniziata”.

DISCUSSIONE DI LEGGE IN PARLAMENTO

Il volontariato e il cosiddetto “terzo settore”, le istituzioni private che producono beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva, senza fini di lucro è oggetto di un progetto di riforma.

LUCI ED OMBRE

• STRUMENTALIZZAZIONE • IDEALISMO • DILETTANTISMO • PERBENISMO • ATTIVISMO • INDIVIDUALISMO • CRITICA STERILE • ROUTINE O CONFORMISMO • PROTAGONISMO • PATERNALISMO • AUTORITARISMO

“Anche se il Volontariato sembra aver raggiunto

la piena maturità, nel rapporto tra sistema

politico, amministrativo e Volontariato, occorre

stare attenti ad alcuni rischi…”

Italo Monticelli

BURN-OUT

QUALE FUTURO ? 1/4

Dalla beneficenza alla prevenzione ed alla partecipazione

• VERITA’

• GIUSTIZIA

• CARITA’

• LIBERTA’

1. LA MOTIVAZIONE Spinge il volontario ad entrare nel mondo della

sofferenza come luogo di donazione di sé, ma

anche come orizzonte di confronto con gli

inevitabili interrogativi sollevati dalla sofferenza.

QUALE FUTURO ? 2/4

Dalla beneficenza alla prevenzione ed alla partecipazione

• GRATUITA’

• AMICIZIA

• INTELLIGENZA DEL CUORE

• UMILTA’

2. I VALORI DELLO STATUTO

QUALE FUTURO ? 3/4

Dalla beneficenza alla prevenzione ed alla partecipazione

• LA FORMAZIONE DI BASE

• LA FORMAZIONE SPECIFICA

• LA FORMAZIONE PERMANENTE

3. LA FORMAZIONE

FORMAZIONE “Il modello di formazione a cui ispirarsi

dovrebbe essere quello di una formazione globale, quindi umana, relazionale, tecnica e organizzativa, che non taciti le domande sul senso della vita, non dia risposte defintive ed esaustive, ma apra spiragli di speranza e di senso che ciascuno deve percorrere, trovare e ritrovare, come richiesto dalla faticosa e misteriosa bellezza del vivere”

R.Semplici – Q.Quisi

Al volontariato va data la possibilità di narrare il proprio vissuto, le ansie e le angosce provate dinanzi a situazioni di grave sofferenza materiale e psicologica, in modo da poter essere a sua volta sostenuto nel difficile lavoro di sostenere chi soffre.

Il “narrare non risponde unicamente al bisogno di governare e di ordinare la realtà, ma nel racconto si ravvisa altresì il dinamismo generativo proprio della produzione della conoscenza. Nell’articolazione degli eventi e nella ricerca del loro senso, il processo interpretativo costruisce significati. L’analisi narrativa si propone come metodo per riflettere criticamente sul sapere, sui valori e sui significati costruiti nel corso dell’esperienza”.

Le narrazioni non inducono ad uno sterile ripiegamento sul sé, ma al contrario rafforzano il cambiamento, il contributo personale e convertono l’esperienza individuale in una moneta collettiva che può così circolare su una base più ampia.

Formare alla cura dell’altro.

Volontariato e sofferenza adulta

(a cura di Luigi Pati)

SELEZIONE

• DELINEARE L’IDENTITA’

• ANALIZZARE LE MOTIVAZIONI

• SONDARE LE CAPACITA’

QUALE FUTURO ? 4/4

Dalla beneficenza alla prevenzione ed alla partecipazione

• RICONOSCIMENTO RECIPROCO

• ALLEANZA TERAPEUTICA

4. LA COLLABORAZIONE Il destinatario dell’azione del volontario e

dell’operatore sanitario è lo stesso, il malato, e

solo attraverso tale collaborazione si realizza un

processo di cura e di guarigione.

IL VOLONTARIATO, PRIMA ANCORA DI ESSERE UNA PRESTAZIONE E UN SERVIZIO RIVOLTO AD ALTRI, E’ UN MODO DI ESSERE E DI VIVERE LA PROPRIA UMANITA’ E, PER CHI CREDE, LA PROPRIA FEDE.

A. Pangrazzi

Forse il volontariato non sarà in grado di cambiare le sorti dell’umanità, ma a quanti intraprendono questa esperienza viene offerta una grande possibilità: consolare e dare speranza al fratello sofferente o in stato di bisogno che concretamente trova sul suo cammino e vivere in pienezza la propria avventura umana e cristiana. Sì, forse non siamo in grado di cambiare le sorti dell’umanità, possiamo però essere piccoli semi di una nuova umanità.

Carmine Arice

Occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti. Già troppo a lungo siamo stati nel degrado morale, prendendoci gioco dell’etica, della bontà, della fede, dell’onestà, ed è arrivato il momento di riconoscere che questa allegra superficialità ci è servita a poco…

L’amore, pieno di piccoli gesti di cura reciproca, è anche civile e politico e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore. L’amore per la società e l’impegno per il bene comune sono una forma eminente di carità, che riguarda non solo le relazioni tra gli individui, ma anche “macro-relazioni, rapporti sociali, economici, politici”...

Non tutti sono chiamati a lavorare in maniera diretta nella politica, ma in seno alla società fiorisce una innumerevole varietà di associazioni che intervengono a favore del bene comune, difendendo l’ambiente naturale e urbano.

Franciscus

REGALA CIO’ CHE NON HAI

Alessandro Manzoni

Occupati dei guai,

dei problemi del tuo prossimo.

Prenditi a cuore gli affanni, le

esigenze di chi ti sta vicino.

Regala agli altri la luce

che non hai,

la forza che non possiedi,

la speranza che senti

vacillare in te,

la fiducia di cui sei privo.

Illuminali dal tuo buio.

Arricchiscili con la tua povertà.

Regala un sorriso quando hai

voglia di piangere.

Produci serenità

Dalla tempesta che hai dentro.

“Ecco, quello che non hai, te lo do”.

Questo è il tuo paradosso.

Ti accorgerai che la gioia

a poco a poco entrerà in te,

invaderà il tuo essere,

diventerà veramente tua

nella misura in cui

l’avrai regalata agli altri.

NON IMPORTA QUELLO CHE TU FAI, MA QUANTO AMORE CI METTI

Madre Teresa di Calcutta