Il taccuino di Santiago

Post on 11-Mar-2016

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Non c'è viaggio senza ricordi. Ogni anno oltre 15.000 persone, di ogni età e da ogni regione d’Italia, si mettono in cammino verso Santiago. Nello zaino leggero di chi parte, non può mancare un quaderno... Il Taccuino di Santiago di Terre di mezzo è l'ideale per costruire la mappa emozionale del proprio Cammino, durante o dopo il viaggio. Pratico e resistente, con copertina rigida ed elastico, ha tutto lo spazio per annotare le impressioni della giornata, gli indirizzi degli amici appena conosciuti, le riflessioni fatte prima di addormentarsi, o per disegnare uno schizzo dei luoghi attraversati. Senza dimenticare i sellos, i timbri che si collezionano negli hospitales lungo il Cammino. Inoltre, note storiche, leggende, e una guida alla città di Santiago, illustrate dagli acquerelli di Stefano Turconi.

Transcript of Il taccuino di Santiago

Il mio viaggioverso Santiago

taccuino di viaggioNoN c’e vIaggIo SeNza rIcordI

Puoi usare queste pagine per scrivere, ma anche

per raccogliere: un fiore, uno scontrino, un biglietto...

... uno schizzo (tuo o di un compagno di viaggio bravo a disegnare).

Nelle prossime pagine ci sono i percorsi dei diversi cammini, tappa per tappa. E intorno lo spazio per le date, il “clima” di quella

particolare giornata (pioveva?), un incontro,

un fatto. O semplicemente dove ti sei fermato

per la notte.

suggerimenti d’uso

I timbri: raccontano di un luogo, di una sosta,

di una scoperta. Collezionali

e scrivici sopra dove, quando e magari chi

te lo ha offerto.

Hai gia fatto il cammino?rIcoStruIScI Il tuo vIaggIo

e raccoglI quI I tuoI rIcordI

finisterre

lisboa

sevilla

Granja de moreruela

astorga

oviedo

a coruÑaferrol

burgossantiago

de compostela

s p

agna

portogallo

CammINOdE la Plata

700 km

CammINO PrImItIvO 310 km

CammINO INglEsE120/70 km

CammINOsaNabrEsE

370 kmCammINO

POrtOghEsE650 km

vErsOfINIstErrE

150 km

CammINOdEl NOrd800 km

tutti i cammini portano... a Santiago

Granja de moreruela

irÚn saint-jean-pied-de-port

somport

burgos

f r a n c ia

s p

agna

CammINO aragONEsE

165 km

CammINOfraNCEsE800 km

CammINOdE la Plata

700 km

CammINOdEl NOrd800 km

SegNa IN Nero (o coN uN evIdeNzIatore)Il tuo cammINo...

... e l’aNNo IN cuI l’HaI percorSo:

a pIedI IN bIcIcletta coN altrI mezzI

tutti i cammini portano... a Santiago

Il codice callistinoIl prImo e pIu famoSo “dIarIo dI vIaggIo”

san giacomo

Quando è cominciato il pellegrinaggio verso Santiago, e perché? La tomba dell’apostolo

san Giacomo è all’origine di tutto: la notizia del ritrovamento, nel IX secolo, fa il giro dell’Europa e la gente si mette in cammino da ogni dove.

Il XII secolo è un momento di grande splendore per Santiago: si comincia a costruire la cattedrale e qualcuno (forse il chierico Aymeric Picaud) racco-glie nel Liber Sancti Jacobi (Libro di san Giacomo) i primi racconti di viaggio, i miracoli, le omelie.

Ora questo testo è più noto come Codex Calixti-nus (dal nome del papa Callisto II, al quale se ne fa risalire la paternità): il quinto libro del Codice è di fatto il primo e più famoso “diario di viaggio” che si conosca: da allora fino a oggi il percorso francese (quello più frequentato, che parte dai Pirenei fran-cesi) resterà praticamente lo stesso.

Il 5 luglio 2011 grande spavento: il Codice spa-risce! Viene ritrovato esattamente un anno dopo: l’autore del furto è un elettricista che stava lavo-rando nella cattedrale.

O dio, che portasti fuori il tuo servo abramodalla città di Ur dei Caldei,proteggendolo in tutte le sue peregrinazioni,e fosti la guida del popolo ebreoattraverso il deserto:sii per noi compagno nel cammino,guida nelle difficoltà,sollievo nella fatica,difesa nel pericolo,rifugio nel cammino,ombra nel calore,luce nell’oscurità,conforto nello scoraggiamentoe fermezza nei nostri propositi,perché giungiamo sani e salvi al termine del camminoe arricchiti di grazia e virtùtorniamo illesi alle nostre case, pieni di salute e di perenne allegria.Per Cristo nostro signore, amen.

la preghiera del pellegrino

e quando sarai arrivato: usa la guida a santiago

in fondo al taccuino

ora tocca a te!

In cammino verso la meta

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel

cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.

Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto

L’etimologia del nome Compostela è controversa:

la narrazione popolare lo fa risalire a campus stellae

(ovvero il campo sul quale l’eremita Pelayo vide

roteare le luci, come stelle). Ma c’è chi sostiene che

venga da composita tella (terra feconda, per indicare

un cimitero) o risalga ai celti.

Tra il XVIII e il XIX secolo il cammino verso

Santiago conosce un periodo di decadenza, e

rischia quasi di essere dimenticato. Rinasce nella

seconda metà del XX secolo; tappe fondamentali

sono l’anno santo del 1982 con Giovanni Paolo II

e la Giornata mondiale della gioventù nel 1989.

Nell’anno santo del 1993 i pellegrini sono 100.000.

Caminante, no hay camino

se hace camino al andar.

Antonio Machado

Camminatore, non c’è cammino

il cammino si apre nell’andare.

Chiesa di san

francesco

L e torri della cattedrale di Santiago: l’ultimo giorno i pellegrini scrutano l’orizzonte e le

cercano da lontano, perché sono l’annuncio della meta. Segnano da secoli l’orizzonte. Poi accompa-gnano i giorni in città, diventando il punto di at-trazione e di riferimento: val la pena di imparare a riconoscerle. Un consiglio: salite ai giardini de la Alameda per gustare (come qui) il panorama!

san martín Pinario

torre de la Carraca (è “sorda” perché senza campane)

Palazzo de rajoy (della ragione)

santiago

Cupola dell’altare maggiore

torre delle campane

torre de la Carraca (è “sorda” perché senza campane)

torre del reloj (dell’orologio)

uffIcIdel turISmo

autobuS peraereoporto

StazIoNe treNI

SegNa da dove SeI eNtrato

e I tuoI luogHI

StazIoNe autobuS

la cattedrale

zebedeo

S enza fiato! Seduti nella piazza do Obradoiro, uno di fronte all’altro: tu e la cattedrale, il cam-

mino e la meta. Questo è il centro gravitazionale di Santiago: qui ci si siede e si contempla in silen-zio; oppure si dà appuntamento agli amici, come nel salotto di casa.

Ai pellegrini medievali appariva la facciata ro-manica, quella famosa con il Portico della Gloria, che oggi è nascosta dalla facciata barocca (comple-tata attorno al 1750).

Le prime pietre della cattedrale attuale vengo-no poste nel 1075, ma i lavori procedono più spediti a partire dal 1100, sotto il famoso arcivescovo Diego Gelmírez (a lui è inti-tolato ancora oggi il palazzo alla vostra sinistra). Nel 1168 il Maestro Mateo viene incaricato di completare l’ope-ra. La consacrazione è del 1211, alla presenza di re Alfonso IX.

san giacomo

pellegrino

la scala che collega la piazza alla cattedrale è del 1606

zebedeo

santa maria salom

è

Segna qui le cose che hai perso o dimenticato

lungo il tuo cammino.

Le cose che non avresti dovuto portare:

eLe spese

e