IL CONTRIBUTO GESTALTICO E FENOMENOLOGICO · IL CONTRIBUTO GESTALTICO E FENOMENOLOGICO È legato...

Post on 27-Jul-2020

10 views 0 download

Transcript of IL CONTRIBUTO GESTALTICO E FENOMENOLOGICO · IL CONTRIBUTO GESTALTICO E FENOMENOLOGICO È legato...

IL CONTRIBUTO GESTALTICO E

FENOMENOLOGICO

È legato alla psicologia della forma. Si basa su una prospettiva fenomenologica: Considerazione dell’esperienza così come appare all’individuo. Si fonda sul concetto di struttura organizzata: Insieme globale unitario non riconducibile alla somma delle sue

parti costitutive. Il concetto di struttura organizzata ha origine da quello di campo

fisico.

Concetto di campo fisico Insieme di forze in equilibrio,

rappresentabili con vettori, non riconducibilealla somma dei singoli vettori costitutivi. Le prime applicazioni del concetto di campo

risalgono agli studi sul magnetismo condottida Michael Faraday, che hanno portato J.Clerk Maxwell ad elaborare la prima teoriaunificata dei campi elettromagnetici. Nella fisica moderna, le applicazioni

principali riguardano le forze fondamentalidella natura.

Campo elettrico prodotto da una carica positiva nello spazio

Campo elettrico prodotto da una carica negativa nello spazio

Proprietà del campo L’insieme organizzato ha la proprietà di reagire come un tutto.

Esempio teorico Considerato un insieme di vettori in equilibrio

L’inserimento di una nuova forza determina una ristrutturazioneglobale del campo e la configurazione di un nuovo equilibrio.

Psicologia della forma Ha applicato il concetto di campo allo studio dei

processi percettivi e cognitivi in una prospettivafenomenologica (Cfr. Wertheimer, Köhler, Koffka).

Campo percettivo Studi gestaltici

Situazione 1.

Situazione 2

Situazione 1 La vicinanza delle linee, che sembrano appaiate, porta

alla percezione di tre coppie ed una linea separata adestra.

Situazione 2 Le stesse linee precedenti, con delle aggiunte, portano

ad un configurazione opposta: tre rettangoli aperti edun elemento in più a sinistra.

Esperienza fenomenologica

Formalizzazione degli studi gestaltici

Leggi percettive innate (Pc) impongono la forma allo stimolo (St) secondo lo schema:

Pc St dove la freccia indica la direzione del processo causale.

La relazione inverte lo schema empiristico di formazione dell’esperienza:

St Pc (R).

Applicazione allo studio della personalità

Aspetti essenziali dell’individuo (cfr. Stern, 1935; Lewin, 1935, 1951) Unità. Globalità organizzata. Generatività dinamica.

Paradigma generale Fenomenologico. Unitario e globalistico. Dinamico. Non meccanicistico. Strutturalistico.

Orientamento gestaltico e fenomenologico

Sviluppi principali A) Influenze su concezioni non formali (qualitative). B) Espressione in teorie formali (matematico-

geometriche).

A) Influenze su concezioni non formali Riguardano elementi che considerano, in termini

qualitativi, l’organizzazione di vari aspetti dellecomplesse proprietà individuale legate:

Al mondo dei valori, agli obiettivi fondamentali della vita ed al significato profondo dell’esistenza.

Alle caratteristiche di unicità, globalità e creatività individuali.

Agli stadi di crescita ed alle potenzialità di sviluppo della persona.

Principali influenze su correnti qualita-tive non formali

Psichiatria esistenziale (Binswanger; Jaspers). Concezioni organismiche e umanistiche di tipo

olistico-dinamico (Maslow, Rogers). Psicologia dei tratti e personologia (Allport, Murray). Interpretazione psico-sociale dello sviluppo (Erikson).

PSICHIATRIA ESISTENZIALE (cfr. L. Binswanger, 1941, 1957; K. Jaspers, 1919).

Rifiuta le impostazioni associazionistiche e riduzionistiche.

Analizza la soggettività dell’esperienza individuale

da un punto di vista fenomenologico in relazione alla normalità ed alla patologia mentale.

Nucleo centrale La normalità e la patologia non sono mondi distinti. Esse costituiscono modalità diverse di vivere la

propria soggettività nel mondo e di progettare la propria vita.

PSICOLOGIA UMANISTICA ED ORGANISMICA (cfr. Maslow, 1962; Rogers, 1951)

Tema centrale Individuo come entità in divenire. L’individuo è inteso come un organismo che costituisce un

insieme organizzato, un’unità psico-fisica a carattere olistico-dinamico, sede dell’esperienza psicologica.

Lo sviluppo può raggiungere diversi livelli. La piena attuazione delle potenzialità dipende

dall’intervento del sé. Questo si caratterizza come auto-consapevolezza. L’esperienza soggettiva ha un’importanza fondamentale.

Relazione con diverse correnti

a) Psicologiche Psicoanalisi e suoi sviluppi: Psicologia dell’Io; Indirizzopsico-sociale. Psicologia analitica. Psicologia della forma. Psicologia del Sé. Comportamentismo.

b) Umanistiche Fenomenologia. Esistenzialismo. Discipline artistiche, morali, religiose.

Abraham Maslow (1908-1970)

Psicologia umanistica

Si basa su una concezione organismica a carattere olistico-dinamico. Ha un fondamento clinico particolare: Parte dalla considerazione dell’individuo sano e

creativo anziché da quello con manifestazioni patologiche.

Si propone di delineare una psicologia degli aspetti positivi della vita (felicità, amore benessere gioia).

Ciò per completare il ritratto parziale tracciato dalla psicologia tradizionale in base all’esame della parte più infelice dell’uomo (angoscia, sofferenza, disperazione).

Aspetti distintivi della Psicologia umanistica Costituisce una terza forza tra psicoanalisi e comportamentismo. Non ha soltanto valore teorico ed accademico. Favorisce uno stile di vita impegnato nell’azione

individuale e nella collaborazione sociale. Si interessa alle caratteristiche di spontaneità, creatività e unità del comportamento sano, legate all’autorealizza-zione individuale e alla salute psicologica. E’ proiettata verso una quarta psicologia trans-personale, trans-umana incentrata sul cosmo. Si propone di conciliare scienza e valori.

Valori essenziali e conoscenza scientifica La Psicologia umanistica tende a superare le posizioni

della psicoanalisi e dell’empirismo comportamentista. Tiene conto dei limiti dell’empirismo e della scienza

tradizionale di fronte a problemi come l’amore, la bellezza, lo sviluppo, il dovere: Incapacità di dare risposte ai grandi problemi sul

significato dell’esistenza e sulle vie da percorrere per raggiungere gli obiettivi ultimi della vita.

Delega ad altre conoscenze (es.: morale, religione, arte) del compito di colmare il vuoto lasciato nel campo dei valori essenziali.

Ciò, tuttavia, avviene a discapito dell’accordo interpersonale che costituisce il vantaggio fondamentale della conoscenza scientifica.

Argomenti centrali della psicologia umanistica Salute psicologica. Creatività. Autorealizzazione.

Assunto principale Natura “buona” e “struttura gerarchica” dei bisogni

umani. Prospettiva d’indagine L’assunto viene interpretato come un’ipotesi da

sottoporre a verifica. Le prove disponibili non sono ritenute sufficienti per il

consolidamento della teoria, ma sono considerate come dei frammenti che giustificano le aspettative di conferma per il futuro.

Affermazione basilare  

L’uomo psichiatricamente sano è dotato di una struttura psicologica che può essere studiata come quella fisica. Questa comprende capacità tendenze e bisogni di

natura genetica, alcuni comuni a tutti, altri specifici dell’individuo.

Sviluppo della natura umana Lo sviluppo sano, normale, consiste nella

realizzazione spontanea di questa natura nascosta. La patologia deriva dalla frustrazione, dal

traviamento dalla negazione della natura essenziale dell’uomo. Tutto ciò che porta all’autorealizzazione è “buono”,

mentre è “cattivo” ciò che la blocca. La terapia non è che un mezzo, anzi qualsiasi mezzo

che conduce all’autorealizzazione.

Bisogni fondamentali Una volta che siano state soddisfatte le necessità

fisiologiche, essi riguardano (Maslow, 1971): 1) La protezione, la sicurezza, la tranquillità. 2) L'appartenenza (es.: alla famiglia, alla comunità,

ad un clan, ecc.), l'amicizia, l'affermazione, l'amore.

3) Il rispetto, la stima e l'approvazione da parte degli altri, nonché la dignità, il rispetto di sé.

4) La libertà di sviluppare nel modo più pieno i propri talenti e le proprie capacità, la realizzazione del sé.

Struttura dei bisogni I bisogni sono strutturati gerarchicamente. I bisogni più bassi e urgenti sono materiali (es.: cibo,

riparo, abiti, ecc.), quelli più elevati sono immateriali. Dopo la soddisfazione dei bisogni fisiologici e di quelli

strettamente individuali, l’uomo è motivato da bisogni ideali di autorealizzazione, creatività, autodisciplina e rinuncia.

La sanità psicologica Studio clinico di un campione di soggetti costituito da

personaggi storici o importanti figure pubbliche viventi (es.: Lincoln, Jefferson, Spinoza, Eleonor Roosevelt, Einstein,) e da studenti universitari con un notevole livello di autorealizzazione (Maslow, 1973).

Persone che si autorealizzano Caratteristiche emergenti rispetto alla norma: - Percezione ed analisi più accurata della realtà. - Accettazione più adeguata di sé, degli altri e della natura.

- Comportamento più spontaneo, semplice e naturale. - Interesse verso i problemi fondamentali esterni; capacità di cogliere gli aspetti essenziali delle questioni e di affrontarle in una visione più ampia al di sopra delle parti.

- Maggiore distacco e desiderio di intimità e solitudine.- Maggiore indipendenza dall’ambiente fisico e sociale.- Maggiore capacità di rinnovare con spontaneità e freschezza emotive l’apprezzamento per i beni fondamentali della vita.

- Maggiore frequenza di esperienze intense di tipo culminare.

- Sentimenti di profonda identificazione, simpatia e affetto verso gli esseri umani.

- Relazioni interpersonali più profonde. - Carattere fortemente democratico. - Marcata capacità di distinguere tra mezzi e fini e tra valori morali opposti.

- Umorismo bonario e sottile nei confronti degli altri e di sé stessi.

- Creatività ed originalità di tipo peculiare con caratteristiche solitamente diverse dal talento eccezionale del genio.

- Convenzionalismo parziale e distacco interiore dalla cultura in cui sono immersi.

Creatività e autorealizzazione La creatività costituisce un aspetto essenziale

dell’autorealizzazione. Nelle persone che si autorealizzano, la creatività si

differenzia dalla genialità e dal talento. Riguarda la capacità di esprimere idee ed impulsi in

maniera semplice e spontanea, senza inibirli o soffocarli. Si manifesta ampiamente nelle faccende ordinarie

della vita, come l’umorismo, la cura della casa, le attività professionali, artigianali, sportive, di tempo libero, volontariato e tante altre. Mette in evidenza le caratteristiche di personalità, in

termini di “pieno funzionamento”, anziché i suoi prodotti.

Tipi di creatività Maslow (1971) considera tre tipi di creatività:

primaria, secondaria, integrata. Primaria - Si basa principalmente sui quei processi mentali primari che non

hanno carattere pericoloso, proibito e rimosso ma che, in larga misura, vengono dimenticati e repressi.

Secondaria - Si fonda sui processi di pensiero secondari e dà luogo all’attività

tecnica, scientifica e letteraria. Integrata - Impiega sia il processo primario che quello secondario. Da essa

derivano le grandi opere d’arte, di filosofia e di scienza. Anche la creatività auto-realizzante sembra derivare prevalentemente dalla fusione tra processi primari e secondari.

Dinamica della personalità

Forze a) regressive; b) progressive.

Bisogni associati a) Bisogni carenziali: sono legati alle forze regressive. b) Bisogni accretivi: sono legati alle forze progressive.

Caratteristiche dei due tipi di bisogni a) Bisogni carenziali: sono vissuti con disagio; innescano tensioni a breve

termine; possono essere 1-frustrati o 2-soddisfatti. - Sequenze possibili:

1. Carenza >> bisogno >> frustrazione >> insicurezza >> regressione patologica.

2. Carenza >> bisogno >> gratificazione >> sicurezza >> estinzione del comportamento.

a) Bisogni accretivi: sono vissuti con piacere; non si estinguono con la gratificazione; si fondano sulla soddisfazione dei bisogni carenziali; attivano tensioni a lungo termine.

- Sviluppo dei bisogni accretivi, sulla base della condizione di soddisfazione dei bisogni carenziali: Bisogno accretivo >> tensione prolungata >> fini remoti >> livelli superiori di completezza.

Orientamento finale dello sviluppo sano e creativo Completezza, integrità, unificazione. Esperienze culminari come esperienze acute

dell’identità in termini unitari, organizzati, spontanei e armoniosi.

Totalità ed unicità del sé. Piena attuazione delle potenzialità. Fiducia interiore e nel mondo esterno. Trascendenza dell’Io individuale. Sicurezza trascendentale.

Sviluppo, identità e trascendenza Lo sviluppo porta al rafforzamento dell’identità in termini olistici. La meta dell’identità ha un valore sia in sé che transitorio. Lo scopo ultimo dello sviluppo è la trascendenza dell’Io, la fusione col

mondo, la sintesi degli opposti, il superamento dell’opposizione interno esterno.

In tal senso, la trascendenza non ha valore solo per l’individuo, ma esige anche la considerazione degli altri.

Il modo migliore per raggiungere la trascendenza non è l’ascetismo, ma la gratificazione dei bisogni inferiori.

L’accrescimento avviene in base a nuove esperienze di tipo auto-validante che, soggettivamente, risultano più piacevoli e soddisfacenti delle precedenti gratificazioni.

Per Maslow (1971), ad integrazione di quanto sostiene l’esistenzialismo, le nostre qualità divine si fondano sulle nostre qualità animali. I valori superiori sono gerarchicamente integrati con quelli inferiori. Soprattutto nelle persone sane, gli opposti si integrano gerarchicamente in maniera olistica.

Concezione di Maslow Considerazioni sintetiche

Paradigma interpretativo Dinamico. Fenomenologico-umanistico. Plurifattoriale. Gerarchico. Interattivo gestaltico (individuo, ambiente). Deterministico; finalistico.

Innovazioni Sviluppo creativo e finalistico. Integrazione tra discipline umanistiche e scientifiche. Superamento del riduzionismo fisico e biologico.

Limiti Analisi qualitativa.

Gordon Willard Allport (1897-1967) Psicologia dei tratti

Polemizza col riduzionismo della psicologia generale (Allport, 1937; 1965).

Si indirizza al recupero dell’individuo e delle sue caratteristiche di unicità ed organicità (equilibrio tra fattori biologici, psicologici e sociali).

Considera la personalità come un’organizzazione dinamica protesa verso la realizzazione delle potenzialità individuali.

Per la determinazione del comportamento attribuisce importanza sia al passato che al futuro.

Elemento centrale Tratto come unità fondamentale di analisi. Tipi di concezione Ristretta. Allargata.

Concezione ristretta (Allport, 1937) I tratti sono riconducibili a schemi comportamentali propri di

ciascun individuo (timidezza; vivacità; entusiasmo; dominanza;tristezza; apertura; ambizione; tenacia; ottimismo, ecc.).

Sono osservabili esteriormente. Presentano una certa regolarità. Consentono di distinguere un soggetto dagli altri. Consentono di avanzare delle aspettative sul comportamento futuro.

Concezione allargata (Allport, 1965) Implica la considerazione dei concetti di: Realismo ipotetico. Struttura reale a carattere ipotetico suscettibile di

verifica diretta (es: sulla base di processi neurofisiologici). Variabilità della condotta. Adattamento alle condizioni ambientali

mediante una parte variabile ed una stabile (tratti). Disposizione. Tendenza latente della personalità o possibilità

permanente di azione. Risposta abituale. Tendenza di determinati comportamenti a ripetersi

in maniera stabile. Risposta comune. Tendenza di determinati comportamenti a ripetersi

in maniera simile in diversi soggetti (tratti comuni). Atteggiamento. Disposizione orientata verso un oggetto in termini

positivi o negativi. Tipo. Costrutto generale che comprende diversi tratti specifici. Motivazione . Ciò che determina il comportamento e spinge

all’azione.

Concezione di Allport Considerazioni sintetiche

Paradigma interpretativo Dinamico. Fenomenologico-intenzionale. Plurifattoriale. Interattivo gestaltico (individuo, ambiente fisico-psicologico). Deterministico; finalistico.

Proprietà Distintività dei tratti. Globalità e unicità individuale. Sviluppo creativo e finalistico. Integrazione tra discipline umanistiche e scientifiche. Superamento del riduzionismo fisico e biologico.

Limiti Analisi qualitativa.

Henry Murray (1893-1988) Personologia

Condivide la concezione di globalità dell’individuo (Murray, 1938). Critica la concezione ristretta di tratto di Allport. Estende la considerazione ai fattori ambientali ed ai processi interiori

non osservabili. Attribuisce un’importanza centrale alla motivazione ed ai bisogni. Individua i caratteri di complessità dello studio della personalità.

Complessità dell’oggetto di studio

È costituito da interi organismi individuali le cui parti danno luogoad insiemi organizzati.

Gli organismi sono sempre inseriti in maniera inseparabile in unambiente.

Essi tendono a reagire in maniera simile a situazioni simili, mamostrano anche risposte differenziate.

L’organismo è soggetto a variazioni nel tempo legate a ritmi diattività e riposo, ed a fasi di crescita.

Lo sviluppo avviene sulla base di processi di assimilazione, differenziazione ed integrazione di diversi elementi.

L’aspetto evolutivo implica la successione di stadi di sviluppo, ma riguarda anche aspetti biografici costituiti dalla storia delle esperienze e degli eventi personali.

Gli eventi si manifestano in una condizione di continua influenza reciproca.

L’interazione dà luogo ad organizzazioni in cui le cause non possono essere interpretate singolarmente, ma come elementi di questo sistema di interazioni.

Nello studio del sistema comportamentale bisogna tener conto anche dell’incidenza di fattori inconsci, di cui l’individuo non è consapevole.

Personologia di Murray Considerazioni sintetiche

Paradigma interpretativo Dinamico plurifattoriale. Interattivo sistemico (individuo, ambiente fisico-psicologico). Deterministico strutturale.

Contributi specifici Individuazione delle caratteristiche di complessità della personalità

intermini di interazione tra sistemi che operano sul piano individuale ed ambientale.

Inserimento della globalità e della unicità individuale nel complesso delle interazioni sistemiche.

Centralità dei bisogni individuali e delle pressioni ambientali. Sviluppo del processo d’interazione in forma organizzata. Estensione agli eventi dell’esperienza individuale. Integrazione tra scienze sociali e psicologiche.

Limiti Analisi qualitativa.

Sviluppo psico-sociale (Erikson, 1950).

Ristrutturazione in termini gestaltici della perdita diintegrità dell’esperienza.

B) Teorie formali Esprimono in maniera rigorosa i processi

d’interazione in termini gestaltici (es. Teoria di campo di Lewin: 1935, 1939, 1951).

Kurt Lewin (1890-1947).

Teoria di campo

Prospettiva di studio influenzata dalla psicoanalisi e dalla teoria della Forma. Prende in considerazione l’esperienza così come appare all’individuo

secondo la impostazione fenomenologica. Concezione dinamica di tipo interattivo strutturale espressa in termini

formali ed oggettivi.

Fondamenti Concetto di campo fisico (Insieme organizzato di forze in equilibrio,

rappresentabili con vettori, non riconducibile alla loro semplice somma). Applicazione del concetto di campo all’ambito psicologico. Espressione matematico-geometrica dei concetti psicologici

Campo psicologico Totalità dei fatti coesistenti considerati come mutualmente

interdipendenti (Lewin, 1915).

Espressione topologico-vettoriale Traduzione in termini geometrici e matematici dei concetti psicologici: Utilizzo di una geometria non euclidea detta topologia (irrilevanza di

grandezza e distanza; importanza di relazioni e posizioni tra parti). Rappresentazione delle forze psicologiche (direzione, verso, intensità)

con dei vettori.

Persona P Entità rappresentabile topologicamente con una figura chiusa, delimitata

da una frontiera semipermeabile che la separa da un ambiente circostante detto non-P.

Rappresentazione topologica della persona P.

Proprietà della persona separazione o differenziazione dal mondo; inclusione in una parte maggiore che rappresenta il tutto interazione con l’ambiente esterno.

Interazione della persona con l’esterno È rappresentato dall’inserimento di P in una seconda

figura chiusa che delimita un ambiente psicologico A.

Ambiente psicologico A Spazio che al suo interno contiene la persona P. È inserito in un tutto più ampio dal quale lo separa

un’altra barriera semipermeabile.

Ambiente non psicologico Insieme più esteso o universo fisico che circonda

l’ambiente psicologico A.

Rappresentazione topologica dell’inserimento della persona P nel suo ambiente psicologico A.

Spazio di vita SV Insieme della persona P e del suo ambiente psicologico A,

tra loro in interazione.

Proprietà dello spazio di vita SV Comprende ogni elemento della realtà psicologica in grado di

influenzare il comportamento C secondo la formula : C = f (P, A), dove, A e P sono tra loro in interazione, ossia: P = f (A); A = f (P). Essendo P+A = SV, si avrà: C = f (SV).

Lo spazio di vita (SV=P+A) forma un unico campo di forze. Il comportamento dipende dal modo in cui, di momento in

momento, si configura la strutturazione del campo di forze caratterizzante lo spazio di vita.

Sviluppo della personalità

É caratterizzato da crescente differenziazione dello spazio vitale.

Differenziazione della persona P.

Sviluppo della personalità

Differenziazione della persona e dell’ambiente (P + A). Ogni regione rappresenta un processo psicologico.

Variabilità dello spazio di vita I processi psicologici sono soggetti a continui cambiamenti. La configurazione delle regioni nello spazio di vita varia in funzione dei

corrispondenti processi psicologici.

Processi motivazionali .

Spazio di vita di un bambino C, suddiviso in regioni psicologiche. Rappresenta un campo di forze con valenza negativa rispetto ad un obiettivo centrale G.

Concezione di Lewin Considerazioni sintetiche

Paradigma interpretativo Dinamico. Gestaltico. Fenomenologico. Topologico vettoriale. Plurifattoriale. Interattivo strutturale (individuo, ambiente fisico-psicologico) non

deterministico.

Innovazioni Rappresentazione matematico geometrica dei processi psicologici. Concezione integrata ed attiva dell’individuo. Superamento del riduzionismo. Inquadramento dei processi di interazione nell’ambito delle modalità

di strutturazione del campo psicologico.

Limiti Prevalenza della funzione descrittiva.