Contributo settore Urbanistica 18.01.2013
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Settore VIII - Pianificazione e Controllo del Territorio
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Il giardino urbano come strategia di appropriazione di spazi pubblici
Progetto:
Settore Pianificazione e Controllo del Territorio
Dirigente – arch. Salvatore Napolitano
Dipendenti :
Geom. Salvatore Arnone, geom. Aurelio Bellobuono, Anna De Mare Romano,
Giovanni Graziano, geom. Domenico Iodice, Paolo Iorio, Berardino Lamberti,
Salvatore Lione, geom. Pasquale Mercurio, ing. Pasquale Orefice, Raffaele
Tuccillo, arch. Paola Valvo.
Collaborazione:
Arch. Francesco Frulio
Arch. Emilia Silvati
Sindaco
Dott. Vincenzo Carfora
Assessore all’Urbanistica
Sen. Tommaso Casillo
Assessore all’Ambiente
Dott. Pasquale Tignola
Comune di Casoria Settore Pianificazione e Controllo del Territorio
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Comune di Casoria Settore Pianificazione e Controllo del Territorio
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Contenuti:
1. Premessa
2. L’attuale condizione urbana
3. Le aree residuali
4. Inquadramento territoriale
4.1 – Stato dei luoghi
4.2 – Qualità delle aree libere
4.3 – Stato di diritto PRG - PUC
4.4 – Quadro degli interventi in corso
5. Proposte per la riqualificazione di luoghi marginali della città
5.1 – Aree di intervento lungo la circumvallazione esterna
5.2 – Pratiche sostenibili di progetto e gestione del verde
6. Prime proposte progettuali
6.1 – Il Parco d’ingresso da via Padula
6.2 – Il Parco didattico di via Michelangelo
6.3 – Il recupero delle aree contigue alla Circumvallazione esterna
6.4 – Il Parco delle erbe perenni di via E. Fermi – via L. D’Anna
7. Conclusioni molto parziali e qualche apertura.
1. Premessa
L’occasione di riflettere su luoghi marginali del territorio comunale, è stata fornita dall’Assessore all’Ambiente, Pasquale Tignola, con la
richiesta di elaborare una proposta progettuale finalizzata all’utilizzo dell’area ubicata ad ovest dell’innesto di via Padula con la
Circumvallazione esterna.
Il tema è sembrato subito interessante, in quanto coinvolge tutta una serie di problematiche che pervadono il territorio comunale:
• La presenza di aree residuali e marginali prodotte dalla realizzazione delle infrastrutture di livello territoriale, per le quali
sarebbe utile prevedere nuove forme di utilizzo;
• L’abbandono e la non utilizzazione di aree pubbliche, il cui riuso può rappresentare una possibilità di riappropriazione di
spazi comuni.
I primi passi della ricerca sono stati mossi nella direzione di individuare altre aree marginali e residue, limitrofe, ubicate nell’immediato
intorno, all’area indicata di via Padula, e come si vedrà, si ritrovano degli spazi significativi, che possono formare un sistema di aree a
verde a ridosso della Circumvallazione esterna.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
L’occasione ci ha spinto fino al punto di avviare un lavoro di censimento di tutte le aree libere, residue e marginali presenti sul territorio comunale.
La struttura urbana del verde può essere una modalità di riqualificazione delle varie parti del territorio, e ciò è tanto più
significativo in un luogo come la città di Casoria, urbanizzato nella quasi totalità, ma in cui però sussistono aree e luoghi
abbandonati o sottoutilizzati, la cui riqualificazione può innescare processi di rigenerazione urbana.
Il lavoro dovrà essere paziente, non sono utili facili scorciatoie legate ad iniziative sporadiche, in quanto nell’evoluzione della città tutto si
stratifica, anche il degrado, e la marginalizzazione degli spazi pubblici, e quindi per eliminare tali patologie occorre avviare un lavoro,
necessariamente lungo, approfondito, capace di sperimentare e di eliminare gli errori o le soluzioni che si dimostrano inadeguate, e da li raffinare gli
strumenti per ottenere soluzioni sostenibili e compatibili con le risorse disponibili. Ed infine, si sottolinea che i processi di riqualificazione, come ogni
espressione dell’evoluzione urbana, o saranno esigenza e volontà collettiva o non produrranno alcun effetto.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
1. Premessa
La città di Casoria è oggi in un momento decisivo.
Sviluppatasi come espansione della “prima corona” dei comuni a Nord di Napoli, Casoria fu, nell’immediato dopoguerra ed almeno fino alla fine degli
anni ’70 un polo industriale di rilievo. Questa condizione, unita alla facilità di accesso dai comuni limitrofi e dal capoluogo, ha
determinato una espansione edilizia e demografica notevolissima che ha portato il comune a risultare tra i più densamente
abitati ed edificati dell’intera Provincia di Napoli. Tuttavia da almeno un ventennio le attività produttive di tipo manifatturiero hanno in larga
parte dismesso i loro stabilimenti cittadini, si sono così determinate alcune aree dismesse di grande estensione su cui da decenni si
ragiona, individuando le stesse giustamente come possibile momento di svolta per l’intero comune. Dagli anni ’80 si è sviluppata una
offerta produttiva di tipo differente, soprattutto legata alla grande distribuzione commerciale e all’intrattenimento. Utilizzando la prima “superstrada”
dell’hinterland (e tangenziale di Napoli), la “strada degli Americani”, la «Circumvallazione Esterna» che conduce da Casoria al primo litorale domizio.
2. L’attuale condizione urbana
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Gran parte dell’edificazione recente è però accomunata da una bassa qualità urbana, prima ancora che edilizia. Mancano o sono
marginalizzati gli spazi pubblici aperti, le piazze e le strade, che nella città storica costituivano il luogo dell’incontro oltre che della circolazione. Mancano
adeguati spazi sistemati a verde, per lo sport, per essere realmente vissuti e che possano facilitare gli incontri. Mentre il dibattito sulle aree dismesse della città
fordista prosegue, nuove “carie territoriali” erodono il tessuto spaziale, non più continuo, della Casoria moderna. In tale quadro, negli interstizi del
magma urbano, anche in luoghi inaspettati si ritrovano aree che possono accogliere funzioni pubbliche, luoghi che se
opportunamente ‘’trattati’’, da marginali possono diventare ‘’centrali’’ in relazione ad attività ‘’umane’’.
Comune di Casoria Settore Pianificazione e Controllo del Territorio
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
La Circumvallazione Esterna (“Strada degli Americani”) è la prima tra le infrastrutture territoriali che ha accelerato ed innescato
la formazione dell’estesa saldature tra Napoli ed i comuni dell’entroterra, che oggi insieme, configurano una “periferia
territoriale” con tutte quello che può implicare tale condizione in termini di vivibilità ed identità urbana dei vari comuni.
La Circumvallazione Esterna fu progettata nel 1955 dalla Provincia di Napoli, e realizzata negli anni 1956 – 1970, essa costituì il primo intervento
infrastrutturale che taglia in senso trasversale il sistema storico degli assi viari (radiale) che collegavano Napoli con i territori interni della Campania.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
2. L’attuale condizione urbana
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
La Circumvallazione è uno dei fattori che determina, a partire dagli anni ottanta, un intenso e caotico sviluppo che avrà come
risultato il processo conurbativo e di saldatura tra i comuni dell’area nord occidentale di Napoli.
I nodi e le dinamiche con cui i singoli comuni si sono sviluppati, lungo la Circumvallazione, sono diverse e molteplici, allo stesso modo i fattori d’influenza, in
ogni caso la maggiore o minore vicinanza al capoluogo ha avuto il carattere di accelerazione dei processi di urbanizzazione, con conseguente incremento dei
caratteri periferici e di perdita delle identità locali.
La Circumvallazione ha determinato la realizzazione del primo “mall” di concezione americana, l’Euromercato, che come ricordato
vive oggi una profonda crisi, ed anche in questo caso il fenomeno a Casoria è con molta probabilità anticipatore e vissuto in termini
più drammatici e netti, così come avvenuto per la dismissione dell’industria chimica, in anticipo a Casoria rispetto a quanto sarebbe
accaduto nel giro di pochi anni a livello nazionale.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Andreas Sokolowski - 2004
Le infrastrutture viarie di livello territoriale, e quindi anche la Circumvallazione Esterna, erano disegnate per assolvere a compiti
esclusivamente trasportistici, non cercando alcuna relazione con i territori attraversati, che però dalla realizzazione di strumenti di
collegamento con il capoluogo subiranno ogni ricaduta negativa.
2. L’attuale condizione urbana
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
La Circumvallazione, come analoghe infrastrutture viabilistiche rispondono ad un modello di sviluppo prevalentemente connesso
all’uso dell’automobile, quindi con uno sfruttamento indiscriminato delle risorse ambientali, determinando l’impoverimento delle
risorse locali, con un notevole inquinamento atmosferico ed acustico.
A tutto ciò deve aggiungersi l’assenza di un coordinamento tra le politiche urbanistiche dei comuni attraversati, laddove presenti; il fallimento delle politiche
urbanistiche della Provincia di Napoli, che non è ancora riuscita ad approvare un piano di coordinamento provinciale.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Andreas Sokolowski - 2004
Topografia Confini comunali Aree urbanizzate
Un’altra condizione che ha caratterizzato i territori di tutti i comuni attraversati dalla Circumvallazione esterna, si ritrova
nell’incremento della rendita urbana dovuto alla facilità di collegamento con il capoluogo. La rendita è il plus valore che le aree
vedono svilupparsi sulla base di una maggiore capacità edificatoria. Nei territori dei comuni dell’area nord-occidentale, la rendita urbana si è
sviluppata in tutte le sue forme, da quella regolamentata conseguente al regime urbanistico, a quella quasi spontanea legata alla possibilità della realizzazione
abusiva di insediamenti urbani a destinazione residenziale o commerciale.
2. L’attuale condizione urbana
Urbanizzazione abusiva dell’area a nord di Napoli
La rendita urbana, in Italia, ha esplicato i suoi effetti in forme patologiche, a cui il legislatore ha cercato di porre argine, con vari tentativi, mai realmente
incisivi, in quanto sporadici e non inseriti in un quadro normativo coerente sul regime dei suoli.
Nelle aree a nord di Napoli, e quindi anche nel territorio di Casoria, la rendita urbana, ai problemi generali accennati ha subito ulteriore
vigore dalla realizzazione delle infrastrutture come la Circumvallazione Esterna, insieme alla possibilità di edificare interi quartieri
in modo abusivo e ciò a sommarsi ad altre cause, dalla tolleranza nei confronti di tale fenomeno delle classi dirigenti, alla presenza di gruppi criminali
organizzati che dal ciclo dell’edilizia abusiva ha tratto notevoli guadagni.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
La rendita urbana, nelle sue forme più selvagge, pervade e determina la «forma» dello sviluppo dei centri urbani degli ultimi 50
anni. Con l’abusivismo edilizio la rendita urbana si sviluppa anche in aree definite come non edificabili dagli strumenti
urbanistici.
2. L’attuale condizione urbana
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
La Circumvallazione Esterna, nei tratti «a raso», con le aree
contigue, dopo l’approvazione della «Delimitazione del perimetro urbano»
con delibera n. 2, del 31,12,2001, ai sensi del D.Lgs. N. 285/1992 è ormai di
competenza comunale, mentre sono sottoposte al regime provinciale i
tratti in sopraelevata, quindi tutte quelle aree di risulta ubicate ai
lati dell’asse stradale possono essere riutilizzate in programmi
comunali.
Da qui abbiamo elaborato una carta delle aree residuali, che dovrà essere
precisata e approfondita, ma da cui è già possibile trarre qualche spunto:
• Le aree residuali si addensano lungo gli assi infrastrutturali
territoriali (Autostrade, collegamento alla Tangenziale,
Circumvallazione Esterna, bretelle Asse di Supporto, reti
ferrate, etc...)
• La presenza di aree residuali interessa l’intero territorio
comunale, con diversi gradi qualitativi
• Le aree dismesse, insieme alla aree residuali possono
formare un sistema complessivo di riutilizzo della città
finalizzato a dare qualità e senso allo spazio pubblico.
In questa occasione si propone un approccio «realistico», sulla base della
convinzione che i progetti e la realizzazione di interventi di limitate
dimensioni, possono rappresentare un miglioramento della «vivibilità»
urbana, di parti del territorio ormai residuali, abbandonate che non hanno
alcun uso se non quello di accogliere rifiuti.
3. Le aree residuali
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Dalla carta delle aree residuali si rileva che tali spazi, oggi incoerenti, non
dialoganti con l’intorno urbano, e ciò anche per l’origine non programmata,
quasi un ‘’incidente’’, il fatto che siano state lasciate a se stesse, in attesa di
possibili usi edificatori. Esse possono costituire, come detto un sistema
complessivo, e quindi lo sforzo potrebbe essere quello di progettare oltre al loro
riuso, anche le «connessioni» che nell’attuale assetto urbano acquistano un
valore di grande importanza.
Le «connessioni», saranno spazi ed aree a cui far riscoprire qualità
umane, attraverso la realizzazione di percorsi urbani alberati,
laddove possibile, con fasce di verde più profonde, zone per la
sosta, etc…
Agricolo
Aree di attenzione
Aree potenzialmente inquinate
Incolto privato
Incolto pubblico
Parcheggi pubblici
Parcheggi, depositi
Verde privato
Verde pubblico
3. Le aree residuali
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Le aree residuali, che si addensano lungo le ‘’infrastrutture’’,
sono le ‘’cicatrici’’, di ferite suturate con molta imperizia, in
alcuni casi difficili da raggiungere, come nel caso della
Circumvallazione Esterna.
Anche in tale ottica, il progetto degli spazi «connettivi»,
costituisce il mezzo e il modo con cui dare un carattere
urbano a spazi e ad aree a cui ciò non è dato.
Se, il tracciato della Circumvallazione non è più ad esclusivo uso del
traffico veloce, sarà particolarmente significativo progettare tutti i
dispositivi possibili per permettere ai pedoni di raggiungere in sicurezza
le aree di cui si prevede il riuso.
Agricolo
Aree potenzialmente inquinate
Incolto privato
Incolto pubblico
Parcheggi pubblici
Parcheggi, depositi
Verde privato
Verde pubblico
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Percorso di attraversamento
Circumvallazione Esterna
Area di intervento
Confini comunali
Comune di Casavatore
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
4. Inquadramento Le aree di intervento lungo la Circumvallazione Esterna
Scala 1:4000
1 1
3 2
4 4
4
3 2
1
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
4.1. Stato dei luoghi
9
Scala 1:4000
8 7
6 5
8 7
6 5
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
9 9
4.1. Stato dei luoghi
Percorso di attraversamento
Circumvallazione Esterna
Area di intervento
Confini comunali
Agricolo
Aree potenzialmente inquinate
Incolto privato
Incolto pubblico
Parcheggi pubblici
Parcheggi, depositi
Verde privato
Verde pubblico Scala 1:4000
Comune di Casavatore
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
4.2. Qualità delle aree libere
4.3 Stato di diritto: Piano Regolatore Generale
Scala 1:4000
Percorso di attraversamento
Area di intervento
Confini comunali
B1 – Vecchio centro
B2 – Nuovo centro
E2 – Agricolo rispetto aeroportuale
E3 – Agricolo rispetto autostradale
PU – Parco urbano
G – Commerciale terziaria supporto autostradale
GV - Variante
H1 – Attrezzature di interesse comune
H2 – Attrezzature di interesse comune
Hc – Attrezzature di interesse comune
I – Attrezzature fuori standards
Aeroporto
Comune di Casavatore
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Scala 1:4000
Comune di Casavatore
Percorso di attraversamento
Area di intervento
Confini comunali
A1 – Centro storico di Casoria
B1 – Satura per quantità di volume edificato
B2 – Soggetta a piano di recupero (L. n. 47/1985)
B4 - Completamento
D1 – Industriale, artigianale
D2 – Commerciale, artigianale
D4 – Industr., comm. e artig. in zona vincolata
F1 – Istruzione superiore all’obbligo
F3 – Parco urbano e territoriale
SA – Asili nido
SM – Scuole materne
SE – Scuole elementari
SI – Scuole medie inferiori
AC – Attrezzature di interesse comune
V1 – Verde gioco e sport fino a 14 anni
V2 – Gioco e sport
V3 – Parco di quartiere
RA – Residenze per anziani
AR – Attrezzature religiose
PP – Parcheggi
SP – Scuole private
VP – Verde pubblico
STR – Aree di pertinenza della mobilità
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
4.3 Stato di diritto: Piano Urbanistico Comunale
V1
Comune di Casavatore
Percorso di attraversamento
Circumvallazione Esterna
Area di intervento
Confini comunali
Superfici coperte
Superfici per strade e piazze
Superfici per strade e piazze monetizzate
Verde e parcheggi pubblici
Verde e parcheggi privati
Attrezzature sportive e tempo libero
Superficie copribile non coperta
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
4.4. Quadro degli interventi in corso
Scala 1:4000
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Casoria centro
Arpino
5. Proposte di riqualificazione
• Il sistema delle aree lungo la
«Circumvallazione Esterna»
rispetto alle aree centrali di
Casoria e di Arpino.
• La pressione dell’edificato sul
groviglio delle infrastrutture
trasportistiche.
5.1 Aree di intervento lungo la Circumvallazione Esterna
Scala 1:2000
Comune di Casavatore
Parco di ingresso_ via Padula
Parco didattico via Michelangelo
via Fermi_via D’Anna – Parco delle Erbe
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Il sistema dei parchi lungo la Circumvallazione Esterna
In varie parti del mondo, la ricerca di modalità più sostenibili di progettare e realizzare giardini, sta producendo esempi di inaspettata «bellezza».
L’utilizzo di tecniche sostenibili per attuare i principi progettuali indicati determina:
• La riduzione della necessità di irrigazione;
• La riduzione delle opere di manutenzione;
• La riduzione di uso di fertilizzanti;
• La riduzione dell’uso di pesticidi;
• Assorbimento più efficiente dell’acqua rispetto ai manti erbosi (prati).
Nell’attuale condizione generale, è di estrema importanza contribuire alla ricerca delle «pratiche» più sostenibili con le scarse risorse
disponibili, da cui un approccio progettuale che tende a:
• Comprendere profondamente i vincoli e le caratteristiche del sito;
• Attenta selezione delle essenze arboree da utilizzare;
• Stabilire le modalità di preparazione del terreno e della piantumazione;
• Stabilire un ideale estetico da perseguire;
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
5. Pratiche sostenibili di progetto e gestione del verde
New York Canada Francia Stati Uniti
Pratiche tradizionali di gestione delle aree attrezzate a verde
Le aree attrezzate a verde urbano, i parchi di ridotte dimensioni hanno bisogno di notevoli quantità di acqua nei periodi più caldi dell’anno, ciò comporta:
• Consumo della risorsa acqua;
• Rapido decadimento del parco in caso di assenza, anche temporanea di irrigazione;
• Consumo di energia dovuto all’utilizzo di apparecchiature alimentate da carburanti (motoseghe, tosaerba, tagliasiepi, ecc.).
Con le pratiche sostenibili di progetto e gestione del verde urbano, si perseguono i seguenti obiettivi:
• Fornire un prezioso habitat alla fauna selvatica;
• Utilizzo di essenze che hanno scarsa esigenza di acqua e tollerano molto bene il clima locale;
• Riduzione significativa dei costi di manutenzione;
• Introduzione di elementi di miglioramento dell’estetica del paesaggio urbano;
• Controllo delle acque piovane e dell’inquinamento.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
5. Pratiche sostenibili di progetto e gestione del verde
Selezionare le essenze arboree sulla base dei seguenti principi:
• Idoneità al sito - capacità di adattamento alle condizioni preesistenti;
• Dimensioni delle essenze da adulte - compatibilità con l’immediato intorno - (es. altezza edifici, o altre infrastrutture);
• Facilità di potatura e sagomatura;
• Caratteristiche stagionali: 1. Periodi di fioritura; 2. Variazione dei colori; 3. Caratteri estetici nelle varie stagioni dell’anno;
• Benefici naturalistici: 1. Fiori che attraggono le farfalle ed altri insetti; 2. Frutti e bacche per uccelli.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
5. Pratiche sostenibili di progetto e gestione del verde
Esposizione al ciclo solare
Gli aspetti da considerare:
Esposizione ai venti dominanti Caratteristiche del terreno
Condizioni idrologiche Traffico al contorno, veicolare e pedonale
Progetto del terreno:
• Delle leggere modifiche ai livelli del
terreno, oltre a caratterizzare gli spazi del
giardino, determinano degli efficaci ausili
alla riduzione della manutenzione;
• Creare delle profondità, prevedendo piante
che hanno bisogno di meno acqua nei
punti più secchi, mentre nelle zone umide
piantare essenze che necessitano di
maggiore irrigazione;
• Sviluppare il progetto del terreno
tendendo alla creazione di zone ottimali
per le diverse specie di essenze.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
5. Pratiche sostenibili di progetto e gestione del verde
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
5. Pratiche sostenibili di progetto e gestione del verde
Progetto del terreno:
- Delle leggere depressioni possono
contribuire a ridurre in modo significativo
la frequenza delle irrigazioni;
- Aumenta la possibilità di mettere a dimora
essenze arboree molto diverse tra loro,
quindi si ha un incremento della
biodiversità;
- La variazione dei livelli del terreno hanno
costi molto contenuti se non addirittura
trascurabili.
Con l’individuazione delle essenze più adatte si cerca di:
• Perseguire l’integrazione con il paesaggio circostante, anche nel caso di ambiti fortemente edificati;
• Tendere alla coerenza dei caratteri botanici delle essenze prescelte;
• Proporre un tema sulla base del quale individuare essenze tipiche (es. colori, odori, ecc.)
• Coerenza con le funzioni che si intendono perseguire;
• Previsione dell’ubicazione delle diverse specie di essenze, anche sulla base delle dimensioni da adulte;
• Piantare gruppi della stessa essenza in modo da ottenere un forte impatto visivo;
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
5. Pratiche sostenibili di progetto e gestione del verde
Utilizzo di erbacee perenni (selvatiche):
• Nascondono, negano il carattere artificioso dei luoghi in cui si inseriscono;
• Esaltano il carattere naturale rispetto al degrado dei luoghi marginali;
• Ripropongono il carattere incolto e selvaggio della natura;
• Propongono giochi di luce e colore;
• Interagiscono con gli altri elementi naturali, sole. pioggia, vento, rugiada, ecc.;
Se la natura è lasciata a se stessa sorprende.
6.1 Parco d’ingresso via Padula - Stato di Fatto
Inquadramento (ortofoto AGEA 2011)
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Scala 1:500
N
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.1 Parco d’ingresso via Padula - Progetto
L’ipotesi progettuale del Parco di via Padula
A
A’
Sezione A-A’ - Scala 1:100
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.1 Parco d’ingresso via Padula - Sezione
Il disegno del terreno
Giardino di G. Clement a Torino
Il Terzo Paesaggio «Definisce l’insieme degli spazi abbandonati, che sono i principali territori di accoglienza della diversità biologica. Comprende il territorio residuo, sia rurale che urbano, e l’incolto: i cigli delle strade e dei campi, i margini delle aree industriali e le riserve naturali. E’ lo spazio dell’indecisione, e gli esseri viventi che lo occupano agiscono in libertà. Considerare il terzo paesaggio una necessità biologica, che condiziona il futuro degli esseri viventi, modifica la lettura del territorio e valorizza luoghi abitualmente trascurati.»
Gilles Clement
Achillea Hella Glashoff Achillea Walther Funckè
Astrantia Roma Shaggy
Buddleja Davidii Adonis Blue
Clematis Recta Var Purpurea Hosta
Dianthus sanguineus Strobilanthes Atro Purpurea
Euphorbia schillingii Geranium Nodosum
Pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae Fiori di tono giallastro. Epoca fioritura: giugno-settembre Altezza: 80 cm
Pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae Fiori di tono arancio caldo con foglie grigie. Epoca fioritura: giugno-settembre Altezza: 60-70 cm
Pianta erbacea dai piccolissimi fiori bianchi. Fa parte della famiglia delle Apiaceae Epoca fioritura: maggio-luglio Altezza: 70 cm
Pianta erbacea dai piccolissimi fiori rossi. Fa parte della famiglia delle Apiaceae Epoca fioritura: maggio-settembre Altezza: 60 cm
Arbusto con spighe lunghe Presenta un fiore blu-violaceo Epoca fioritura: luglio-settembre Altezza: 100-120 cm
Pianta erbacea sempreverde perenne In estate tra le foglie si ergono lunghi fusti che portano pannocchie di colore lilla Epoca fioritura: luglio-settembre Altezza: 50-80 cm
Fa parte della famiglia delle Ranunculaceae Dall’aspetto cespuglioso e con copiose infiorescenze Epoca fioritura: giugno-agosto Altezza: 180 cm
Fa parte della famiglia delle Caryophyllaceae Tipo di garofano con fiori purpurei-violetti Epoca fioritura: maggio-agosto Altezza: 40 cm
Pianta erbacea perenne In autunno assume colore viola Sviluppa un portamento tapezzante Epoca fioritura: luglio-settembre Altezza: 120 cm
E’ una perenne, robusta pianta dal fogliame verde Presente un fiore giallo Epoca fioritura: giugno-agosto Altezza: 60-70 cm
E’ una perenne ed ha una crescita rapida Presente un fiore color porpora Appartiene alla famiglia delle Geraniaceae Epoca fioritura: giugno-settembre Altezza: 30-35 cm
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.1 Parco d’ingresso via Padula – Essenze Arboree
La scelta delle essenze arboree
6.2 Parco didattico di via Michelangelo - Stato di Fatto
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Inquadramento (ortofoto AGEA 2011)
N
Edifici preesistenti di servizio
Percorsi e spazi collettivi
Alberi d’alto fusto
Orti didattici
Aree coltivate
Spazi pubblici – campi da gioco
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.2 Parco didattico di via Michelangelo - Progetto
Scala 1:2000
Planimetria generale di progetto
Alcune delle attività possibili:
• Orto giardino: coltivazione di ortaggi e occasione di praticare
gli orti didattici.
• Giardino delle erbe: collezione di piante singolari aromatiche
e officinali
• Giardino dei frutti: coltivazione di frutteti e possibilità di
osservare la «vita» della fauna che abita i frutteti
• Giardino del prato: prato spontaneo la cui manutenzione
sarà limitata a interventi mirati di sfalcio dell’erba. L’esecuzione
del taglio sarà funzionale alla creazione di disegni ogni volta
diversi, ottenuti tra i vialetti rasati e le aiuole di erba alta.
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.2 Parco didattico di via Michelangelo - Orti
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
I bambini in un giardino didattico hanno la possibilità di riconquistare i ‘’saperi’’ legati alla natura e alle sue manifestazioni.
I cambiamenti stagionali I frutti prodotti dagli alberi Gli ortaggi e i modi di produzione Gli animali da aia
Gli insetti inseriti nei cicli biologici
Gli animali che popolano le aree coltivate Gli uccelli nel loro habitat Le farfalle nei colori più cangianti
6.2 Parco didattico di via Michelangelo_Orti
‘’L’estetica è la madre dell’etica’’ (J. Brodskij) • Volontà di realizzare, per contrasto agli edifici, alla strada a scorrimento veloce, all’urbanizzazione fredda e caotica, un angolo
(spazio) di verde che possa accogliere il passante nella prospettiva del sito;
• Il ‘’disegno’’ deve essere sviluppato nell’attento accostamento di fiori, foglie, steli, le cui forme e la varietà dei colori possano
influenzare, incidere sulla dinamica di un luogo, nella volontà di regalare un momento di riposo, di sosta, invitare all’incontro tra
persone.
6.3. Il recupero delle aree contigue alla Circumvallazione Esterna
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Inquadramento (ortofoto AGEA 2011)
2 1
2
1
2 1
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Inquadramento (ortofoto AGEA 2011)
6.3. Il recupero delle aree contigue alla Circumvallazione Esterna - Stato di Fatto
4
3
4
3
4 3
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.3. Il recupero delle aree contigue alla Circumvallazione Esterna_Stato di Fatto
Inquadramento (ortofoto AGEA 2011)
Inquadramento (ortofoto AGEA 2011)
2 1
2
1
Sezione B-B’ - Scala 1:200
Sezione C-C’ - Scala 1:200
B
B’
C
C’
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Scala 1:500
Scala 1:500
6.3. Il recupero delle aree contigue alla Circumvallazione Esterna - Progetto
4
3
4
3 Scala 1:500
Scala 1:500
D
D’
Sezione D-D’ Scala 1:200
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.3. Il recupero delle aree contigue alla Circumvallazione Esterna - Progetto
Buxus Sempervirens Darmera Peltata Trillium Mahonia Aquifoliu Vinca
Osmanthus Hosta Ajuga Reptans Convallaria Ligularia
Brunnera Macrophylla Skimmia Astilbe Lonicera Pileata Rubus Ulmifolius
Arbusto sempreverde, eretto, cespuglioso, tortuoso e ramificato con chioma folta Epoca fioritura: marzo-maggio Altezza: 200 cm
Pianta perenne con fiori bianchi, gialli, rosa e rosso purpureo Epoca fioritura: marzo-settembre Altezza: 20-50 cm
Pianta perenne di grande dimensione con foglie arrotondate Epoca fioritura: marzo-aprile Altezza: 100 cm
Pianta erbacea perenne eretta o strisciante con fiori viola-lilla Epoca fioritura: aprile-settembre Altezza: 30-40 cm
Robusto sempreverde con portamento compatto e fiori giallo-oro Epoca fioritura: aprile-giugno Altezza: 60-80 cm
Piccola pianta erbacea perenne, sempreverde appartente alla famiglia delle Lamiaceae Periodo fioritura: giugno-agosto Altezza: 20 cm
Pianta erbacea perenne con fiori di colore giallastro o arancio Epoca fioritura: luglio-settembre Altezza: 200 cm
Arbusto sempreverde di colore verde scuro con fiori color crema che si trasformano in bacche bluastre Epoca fioritura: luglio-settembre Altezza: 200 cm
Pianta erbacea sempreverde perenne In estate tra le foglie si ergono lunghi fusti che portano pannocchie di colore lilla Epoca fioritura: luglio-settembre Altezza: 50-80 cm
Pianta fiorita erbacea perenne con fiori penduli bianchi campaniformi. Presenta frutti rossi Epoca fioritura: marzo-maggio Altezza: 10 cm
Pianta perenne con fogliame grande cuoriforme Presenta un fiore blu, appartiene alla famiglia delle Boraginaceae Epoca fioritura: aprile-maggio Altezza: 40-50 cm
Folto arbusto sempreverde con foglie strette verde scuro Presenta fiori verde-gialli che se fecondati da api, producono bacche blu-violacee Epoca fioritura: marzo-giugno Altezza: 60 cm
Pianta perenne con foglie simili a quelle delle felci I fiori sono riuniti in pannocchie erette e piumose Periodo fioritura: giugno-settembre Altezza: 45-90 cm
Arbusto sempreverde con foglie verdi ovali lucide brillanti Presenta fiori di color crema e bacche ovoidali rosse Epoca fioritura: marzo-luglio Altezza: 150 cm
Pianta spinosa perenne con fiori bianchi o rosa e frutti commestibili composti da drupe verdi al principio, poi rosa e nerastri a maturità (more) Epoca fioritura: maggio-luglio Altezza: 150 cm
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.3. Il recupero delle aree contigue alla Circumvallazione Esterna - Essenze Arboree
La selezione delle essenze arboree
Stato di fatto
Progetto
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.3 Il recupero delle aree contigue alla Circumvallazione Esterna
6.4 Il Parco delle erbe perenni di via E. Fermi – via L. D’Anna - Stato di Fatto
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
Inquadramento (ortofoto AGEA 2011)
Scala 1:200
N
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.4 Il Parco delle erbe perenni di via E. Fermi – via L. D’Anna - Progetto
E
E’
Sezione E-E’ - Scala 1:100
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.4 Il Parco delle erbe perenni di via E. Fermi – via L. D’Anna - Sezione
Il disegno ondulato del terreno alternato agli spazi piani per l’incontro
Il concetto utilitaristico di spazio verde non è di nessun aiuto a ricomporre il rapporto tra uomo e bellezza della natura. E se ci si pone l’obiettivo della difesa della natura, essa va difesa non già sul piano utilitaristico bensì su quello estetico: che comprende le motivazioni dell’utile, ma le oltrepassa collocandosi su un orizzonte nel quale non lasciano traccia gli scadimenti dell’utilità che si avvicenda con altra utilità, implicante il consumo di ciò che è stato utile.
Rosario Assunto
Comune di Casoria Settore Pianificazione e Controllo del Territorio Comune di Casoria Settore Pianificazione e Controllo del Territorio
Achillea Hella Glashoff Achillea Walther Funckè
Astrantia Roma
Shaggy
Buddleja Davidii Adonis Blue
Pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae Fiori di tono giallastro. Epoca fioritura: giugno-settembre Altezza: 80 cm
Pianta erbacea dai piccolissimi fiori bianchi. Fa parte della famiglia delle Apiaceae Epoca fioritura: maggio-luglio Altezza: 70 cm
Pianta erbacea dai piccolissimi fiori rossi. Fa parte della famiglia delle Apiaceae Epoca fioritura: maggio-settembre Altezza: 60 cm
Arbusto con spighe lunghe Presenta un fiore blu-violaceo Epoca fioritura: luglio-settembre Altezza: 100-120 cm
Pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae Fiori di tono arancio caldo con foglie grigie. Epoca fioritura: giugno-settembre Altezza: 60-70 cm
Clematis Recta Var Purpurea Fa parte della famiglia delle Ranunculaceae Dall’aspetto cespuglioso e con copiose infiorescenze Epoca fioritura: giugno-agosto Altezza: 180 cm
Euphorbia schillingii
Geranium Nodosum
E’ una perenne, robusta pianta dal fogliame verde Presente un fiore giallo Epoca fioritura: giugno-agosto Altezza: 60-70 cm
E’ una perenne ed ha una crescita rapida Presente un fiore color porpora Appartiene alla famiglia delle Geraniaceae Epoca fioritura: giugno-settembre Altezza: 30-35 cm
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.4 Il Parco delle erbe perenni di via E. Fermi – via L. D’Anna_Essenze Arboree
La scelta delle erbe perenni
Paul Klee Fiori sulla sabbia
Hosta
Dianthus sanguineus Strobilanthes Atro Purpurea
Pianta erbacea sempreverde perenne In estate tra le foglie si ergono lunghi fusti che portano pannocchie di colore lilla Epoca fioritura: luglio-settembre Altezza: 50-80 cm
Fa parte della famiglia delle Caryophyllaceae Tipo di garofano con fiori purpurei-violetti Epoca fioritura: maggio-agosto Altezza: 40 cm
Pianta erbacea perenne In autunno assume colore viola Sviluppa un portamento tapezzante Epoca fioritura: luglio-settembre Altezza: 120 cm
Salvia Smouldering Pianta perenne con fogliame aromatico, spighe strette e erette. Presenta un fiore color porpora e fa parte delle Lamiaceae Epoca fioritura: giugno-agosto Altezza: 70-80 cm
Rosa Crown Princess Margareta Rosa Generous Gardener
Rosa Benjamin Britten
Rosa Charlotte
Varietà di rosa inglese rampicante. Presenta fiori di colore albicocca-arancio Gode di una fioritura per tutta l’estate Altezza: 175 cm
Varietà di rosa inglese rampicante. Presenta fiori rosa e ricchi di petali. Gode di una fioritura per tutta l’estate Altezza: 120 cm
Medio arbusto. Presenta fiori rossi con un tocco d’arancio e un cespuglio compatto
Medio arbusto Presenta fiori medi gialli e un cespuglio compatto
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
6.4 Il Parco delle erbe perenni di via E. Fermi – via L. D’Anna_Essenze Arboree
La scelta delle erbe perenni
7. Conclusioni molto parziali e qualche apertura
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
San Francisco New York Londra
Milano Algeri Marsiglia
Nel mondo si sperimentano molteplici modalità di realizzazione di giardini urbani, in tutte le esperienze si pone forte
l’accento sulla dimensione sociale e collettiva del percorso che conduce alla progettazione ed alla gestione.
7. Conclusioni molto parziali e qualche apertura
Programma di Riqualificazione di Luoghi Marginali della Città
«Affermare che un presente altro è possibile, richiede una miscela alchemica di rigorosa curiosità e di prassi scrupolosa» Collettivo SPURSE
Padiglione dell’Angola alla Biennale di Architettura 2012
Utilizzare il verde come momento non definito, non solo spazio pubblico, non solo coltivazione, non solo infrastrutture, ma tutte e tre le cose insieme.