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I PROCESSI DI MEMORIA

Dr.ssa Laura Bracco

Neurologia I

AOU Careggi Firenze

Architettura dei processi di memoria:

modelli cognitivi e neuropsicologici

Modificazioni della memoria nei pazienti affetti

da demenza

Strumenti di valutazione neuropsicologica

MEMORIA

Effetti che le esperienze passate esercitano sulle attività presenti, l’insieme delle relazioni tra ciò che si attua nel presente, si è esperito nel passato e immaginare il futuro.

E’ una funzione globale sottesa a molte altre funzioni cognitive, dipendente dal fattore tempo, da aspetti ambientali e da stati interni all’individuo.

E’eminentemente multicomponenziale, sia dal punto di vista cognitivo che anatomico.

FASI DEL PROCESSO MNESICO

•Registrazione e acquisizione

•Consolidamento

•Ritenzione o immagazzinamento

•Recupero (richiamo libero e guidato, riconoscimento)

•Trasformazione

La memoria è una funzione multi-componenziale i cui processi, più o meno duraturi,

dipendono dallo stato di coscienza e dal coinvolgimento emotivo dell’individuo.

Tassonomia tradizionale dei sistemi di memoria

da Bird and Burgess, 2008

Le varie componenti della memoria riconoscono substrati neuronali diversi,

costituiti da aree reciprocamente connesse tra di loro tramite circuiti neuronali.

La sede della lesione determinerà quindi deficit mnesici con caratteristiche specifiche

Memoria

sensoriale

Memoria a breve

termine

Memoria a lungo

termine

Durata Frazioni di secondo Circa 20 sec. Anni

Natura

della traccia

Bio-elettrica Bio-elettrica Strutturale

Substrato

anatomico

Recettori periferici,

nuclei talamici,

aree corticali

sensitive primarie

Aree corticali

sensitive

primarie

Strutture limbiche

e diencefaliche

Aree corticali

associative

Paradigma di Brown (1958) e Peterson & Peterson (1959)

ripetizione immediata ripetizione differita

Modello di memoria a due componenti

Architettura seriale

Ripasso

Stimolo Memoria Memoria

a breve termine a lungo termine

Oblio

Wangh e Norman, 1965

Presentazione uditiva

(lista di 12 parole ascoltate)

0

50

100

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

PV

CTRL

Presentazione visiva

(lista di 12 parole lette)

0

50

100

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

PV

CTRL

Deficit della memoria uditivo-verbale a breve termine

%

p

e

r

f

o

r

m

a

n

c

e

(Vallar & Papagno, 1986)

PV,

• donna di 26 anni

• scolarità 11 anni

• Ictus ischemico

cerebrale sinistro

• disturbo selettivo

di memoria

uditivo-verbale

a breve termine

Memoria Verbale a Breve Termine e acquisizione di parole nuove

Vallar & Papagno, 1993

Modello di memoria a due componenti

Architettura in “parallelo”

STIMOLO UDITIVO

Analisi

Fonemica

Produzione del

linguaggio

ripasso

Shallice & Warrington, 1970

Magazzino a LT

LINGUAGGIO PARLATO

Magazzino a BT

Analisi

Semantica

Vallar, 1983

Memoria a Breve Termine

Verbale o fonologica(giro sopramarginale sn, BA 44)

• Uditiva

Non verbale

Visiva (aree associative parieto-occipitali He sn)

• Visiva

Visuo-spaziale

(area parietale postero-inferiore e frontale He dx)

• Tattile

• Olfattiva

Memoria a Breve Termine

• Fedele

• Immediata

• Limitata (span)

• Codice fonologico:

- Effetto lunghezza

- Effetto di similitudine

fonologica

- Sensibilità alla

interferenza fonologica

WORKING MEMORY

Sistema di memoria utilizzato per trattenere temporaneamente l’informazione ed operare su di essa al fine di effettuare un’ampia gamma di attività mentali.

Un sistema di servizio (lavagna della mente) che mette a disposizione del pensiero i contenuti su cui lavorare.

ascoltare, leggere, ragionare, imparare, agire, progettare, scrivere, parlare, etc…

Paradigma sperimentale: test di risposta ritardata

Substrato anatomico: aree corticali associative (parietale, parieto-occipitale, prefrontale)

Working Memory

Central executive + due servomeccanismi

(Baddeley and Hitch, 1974)

Capisco

Come?

Ripeti….

Fammi pensare….

Devo fare……

Se faccio così……

Stimolo uditivo-fonologico Stimolo visuo-verbale

analisi fonologica analisi visiva

magazzino fonologico BT magazzino visivo BT

ripasso

articolatorio ricodificazione fonologica

Il ripasso articolatorio si avvale di un codice fonologico di tipo articolatorio

perché sono dimostrati:

– Effetto di somiglianza fonologica

– Effetto di lunghezza delle parole

– Effetto di soppressione articolatoria

– I pz con disturbo selettivo della MeBT uditivo verbale hanno performance

analoghe a quelle di soggetti normali ai quali si impedisca di utilizzare il ripasso

articolatorio.

Loop fonologico

• Consente:• Encoding in codice fonologico

• L’immagazzinamento nella MBT

• Il mantenimento del ripasso

• Coinvolto in:• Acquisizione nuove informazioni verbali

• Calcolo a mente

• Lettura

• Identificazione di rime ed errori sintattici

Loop fonologico:

aree frontali e parietali sinistre

ripasso articolatorio magazzino fonologico

Visuo-Spatial Sketch Pad

Paradigma sperimentale: test di risposta ritardata

Visuo-Spatial-Sketch-Pad (VSSP)

Magazzino coinvolto nel generare, esaminare, manipolare immagini visuo-spaziali.

• Immagazzinamento di materiale visivo (cosa - visione di un percorso)

• Immagazzinamento di materiale visuo-spaziale (dove -descrizione di un percorso, controllo del movimento)

• Ricostruzione di immagini interne (imagery)

• Lettura

Visuo-Spatial Sketch Pad

giunzione parieto-occipitale dx

Tecniche di Valutazione della

Memoria a Breve Termine (span)

VERBALE

• Ripetizione immediata di cifre

• Ripetizione immediata di parole bisillabiche

NON VERBALE

• Test dei cubetti di Corsi

Substrati anatomici

Memoria a Lungo Termine

Implicita o non Dichiarativa

Capacità di acquisire nuove informazioni ed

apprendere abilità in modo non

consapevole.

L’apprendimento si esplica attraverso la

modifica di un comportamento.

Substrato anatomico: cortecce primarie e

associative

Prove per la valutazione della Memoria Implicita

• Risposte psicologiche o reazioni emotive

• Apprendimento incidentale

• Apprendimento di abilità (memoria procedurale):

- Lettura allo specchio

- Percorso in un labirinto

- Mantenimento di una punta su un cerchio in movimento

• Priming:

- Identificazione di figure degradate

- Compiti di decisione lessicale (priming semantico)

- Completamento di parole

Identificazione di figure degradate

Priming semantico

• Presentazione della parola gatto (prime) sotto soglia (<200 ms)

• Compito di decisione lessicale: sono parole della lingua italiana?

- “mela”

- “cane”

- “uova”

• Decisioni più veloci e accurate per le parole (target) legate semanticamente al prime (cane)

Completamento di parole

Stimoli fase studio

FIOCCO GALLINA

VAGONE FARMACIA

OSTERIA QUADERNO

20 parole bi-tetrasillabiche con diversa frequenza d’uso

Completamento di parole

Stimoli fase test

FAR GAL

TRA REG

VAG CRI

20 radici appartenenti agli stimoli mostrati in fase di studio (a);

20 radici non precedentemente presentate di cui è previsto un completamento (b);

ogni radice può generare almeno 10 parole

Punteggio: completamenti esatti/20 a – completamenti esatti /20 b

Memoria a Lungo Termine

Esplicita o Dichiarativa

Capacità di acquisire e richiamare consapevolmente - in

modo spontaneo o intenzionale - nuove informazioni.

L’apprendimento comporta un aumento del patrimonio

conoscitivo, sia universale che personale.

Memoria

• Fedele

• Immediata

• Limitata (span)

• Codice fonologico:

- Effetto lunghezza

- Effetto di similitudine

fonologica

- Sensibilità alla interferenza

fonologica

a Lungo Termine

• Approssimativa

• Ritardata

• Illimitata

• Codice semantico:

- Effetto concretezza

- Effetto frequenza lessicale

- Effetto classe grammaticale

- Sensibilità alla somiglianza semantica

- Effetto di liberazione dell’interferenza proattiva

a Breve Termine

Differenze tra memoria episodica e memoria semantica (da Tulving 1983)

Tipo di memoria Episodica Semantica

Sorgente

Unità

Organizzazione

Referente

Valore di verità

Codice temporale

Contesto

Accesso

Richiamo

Fenomenologia

Evidenza empirica

Test sperimentali

Amnesia

Vissuto personale

Eventi, episodi

Temporale

L’io

Personale

Presente, diretto

Volontario

Quando?, dove?

Passato ricordato (R)

Oblio

Episodi specifici

Comprensione

Fatti, idee, concetti

Concettuale

Il mondo

Sociale

Assente, indiretto

No

Automatico

Cosa?

Conoscenza attuale (K)

Analisi del linguaggio

Conoscenza generale

No

H.M.• Nato a Manchester, Connecticut nel 1926

• A 9 aa incidente stradale con lacerazione in

regione sovraorbitale sx

• A 10 aa crisi epilettiche farmacoresistenti

• A 27 aa resezione bilaterale temporale mediale• Riduzione delle crisi epilettiche

• Grave amnesia anterograda permanente e amnesia

retrograda con gradiente temporale

• Mantenuta la capacità di apprendere una serie di attività

motorie anche complesse

porzione asportata dei lobi temporali anteriori,

formazione ippocampale preservata (circa 2 cm)Corkin et al., 1997

*

HM: sezioni saggitali T1

Corkin et al., 1997

HM Controllo HM Controllo

Serie T1 pesate in senso rostro-caudale attraverso il lobo temporale

A (amigdala), EC (corteccia entorinale), CS (solco collaterale), PR (corteccia peririnale),

H (ippocampo), MMN (nucleo mediale mammilare), cer (cervelletto): strutture

danneggiate in HM, con gradiente di compromissione rostro-caudale

Corkin et al., 1997

Fig. A-D: aree relativamente risparmiate dalla resezione

Fig. E: relativo risparmio della coreteccia peririnale

Fig. F: rimozione dell’uncus, della parte rostrale del corpo dell’ippocampo e di tutta

la corteccia entorinale

HM: resezione rostro-caudale (circa 5 cm) della superficie ventrale del lobo

temporale bilateralmente

Bartsch and Butler, 2013

Bartsch and Butler, 2013

Giro

paraippocampale

Corteccia

peririnale

Corteccia entorinale

giro dentato subiculum

amigdalaCA3

La fanciulla vorticava sempre più rapidamente al suono delle nacchere

mentre dalle finestre aperte giungeva struggente il profumo dei gelsomini

CA1

parietaleprefrontale

temporale

Ippocampo

Corteccia entorinale

Corteccia peririnale Corteccia paraippocampale

Aree associative unimodali e polimodali

(lobi frontali, temporali e parietali)

Squire, 1991

Teoria del consolidamento della traccia (Squire, 1991)

Gli ippocampi funzionano come un magazzino temporaneo di memorie e sono fondamentali per tutti i processi di memoria coscienti, episodica e semantica, in termini sia di ricordo che di familiarità, per un periodo di tempo limitato. Hanno un ruolo cruciale nel direzionare il consolidamento della traccia mnesica attraverso una ricollocazione strutturale corticale. Alla fine, tutte le memorie sono consolidate nella neocorteccia e non risentono quindi di danni successivi delle aree temporali mediali.

Teoria delle tracce multiple (Nadel & Moscovitch, 1997)

Gli ippocampi sono continuamente coinvolti nell’immagazzinamento e nel recupero delle tracce mnesiche. La riattivazione di una traccia mnesica risulta allora nella codifica di una nuova traccia e, per riattivazioni ripetute, si produrranno tracce multiple, più resistenti al danno. Le memorie semantiche sono trasferite in un magazzino neocorticale permanente e divengono indipendenti dall’ippocampo.

Teoria relazionale (Cohen & Eichenbaum, 1993)

L’ippocampo permette l’associazione flessibile di informazioni collocate in moduli neocorticali che non possono comunicare altrimenti; questo permette che le relazioni tra elementi di una scena o tra eventi possano essere richiamate nella loro contestualità o usate in situazioni nuove, oltre a permettere il richiamo dei singoli elementi.

Teoria delle mappe cognitive (O’Keefe & Nadel, 1978)

Un ruolo primario dell’ippocampo dei mammiferi è quello di costruire e immagazzinare rappresentazioni allocentriche di luoghi nell’ambiente in modo da permettere una navigazione flessibile, per es. da una nuova posizione di partenza. Negli umani questi processi prevalentemente spaziali si sono evoluti in modo tale da supportare il contesto spazio-temporale delle memorie episodiche.

Basi neurali della memoria autobiografica recente vs remota

(Piefke et al., 2003)

J. Papez, 1937

L’ippocampo e le sue connessioni

da Bird and Burgess, 2008

“what stream” “where stream”

“Recollection”

“Familiarity”

Giro

paraippocampale

Corteccia

peririnale

Corteccia entorinale

Giro dentato subiculum

amigdalaCA3

La fanciulla vorticava sempre più rapidamente al suono delle nacchere mentre

dalle finestre aperte giungeva struggente il profumo dei gelsomini

CA1

parietaleprefrontale

temporale

Giro

paraippocampale

Corteccia

peririnale

Corteccia entorinale

Cellule granulari subiculum

amigdalaCA3

CA1

parietaleprefrontale

temporale

Profumo dei

gelsomini

Mercato dei fioriViaggio in Grecia Compleanno di Camilla

Modalità di richiamo strategico

• Inizio generico con successivo recupero di dettagli

• Utilizzazione di informazioni semantiche:

-intersezione errata: “sono andato a Playmounth a

prendere il ferry..no!!”

-uso compensatorio:”vedo nuvole grigie su Salford sulla via…..”

-strategie di ricerca: “immagino l’albero di Natale per ricordare

l’ultimo regalo ricevuto”

• Emergere di memorie “forti” sebbene scorrette:

- ultima volta in un quartiere di Londra…..

- “Guy Fawkes night”…..23 anni prima

• Memorie mediate da processi inferenziali:

- “Mi sono messa gli occhiali da sole…..il tempo doveva essere bello!”

(Burgess & Shallice, 1996)

Central Executive

Corteccia Prefrontale Dorso-Laterale

Attivazione relativa delle cortecce prefrontali dorsolaterali sx e dx in soggetti sani

in una condizione di controllo (C) o impegnati in compiti di acquisizione (E) e di

riconoscimento non contestuale (I) e contestuale (X)

Henson et al., 1999

SX DX

AMNESIA

Disturbo selettivo della Memoria a

Lungo Termine Esplicita, in

particolare episodica.

AMNESIA ANTEROGRADA

Incapacità di acquisire e richiamare in modo cosciente e deliberato informazioni successive all’inizio della malattia.

Possibile compromissione del “binding”, del legare insieme materiale a diversa modalità di presentazione così da costituire una informazione contestualizzata.

Compromesso sia il richiamo che il riconoscimento.

Mantenuto l’apprendimento implicito.

AMNESIA RETROGRADACompromissione del ricordo di eventi appresi prima dell’inizio della malattia.

Può essere limitata nel tempo, con gradiente temporale o decade indipendente.

Può essere focale, cioè non accompagnata ad amnesia anterograda, e dissociata - episodica vs semantica –

E’ possibile il ri-apprendimento delle informazioni perdute.

Non coinvolge memorie implicite.

EPISODICA

• Memoria anterograda intatta

• Memoria retrograda semantica più o meno indenne

• Compromesso il ricordo di eventi passati, spesso senza gradiente temporale, talora con ricordi vaghi (amnesia della fonte)

• Può riguardare esclusivamente eventi autobiografici mentre aspetti autobiografici semantici sono conservati

• Secondaria a danno di network neuronali che comprendono le cortecce temporali anteriori con o senza compromissione delle cortecce visive (striato ed extrastriato).

AMNESIA RETROGRADA FOCALE

Da Wheeler and McMillan, 2001

SEMANTICA

• Memoria anterograda intatta

• Memoria episodica più o meno indenne

• Deficit della capacità di richiamo dei contenuti semantici di

precedenti esperienze

• Può riguardare esclusivamente aspetti autobiografici semantici,

mentre sono mantenuti ricordi vividi relativi ad eventi della

propria vita

• Secondaria a lesioni a livello del polo temporale sinistro

Da Wheeler and McMillan, 2001

AMNESIA RETROGRADA FOCALE

Confabulazione

Produzione non intenzionale di “falsi ricordi”, elicitati da

qualsiasi stimolo ed incongrui con la propria storia e con

la situazione attuale.

Il disturbo è da attribuire ad un deficit dei processi di

recupero strategico e dall’incapacità di sopprimere

associazioni irrilevanti.

(Dalla Barba, 1993; Moschovitch 1995, Schneider & Ptak 1999)

Il recupero di ricordi complessi richiede attività sincrone, tempo-regolate, provenienti da multiple aree cerebrali distribuite.

Le strutture temporo-mesiali sono preminentemente deputate a processi di immagazzinamento e recupero dell’informazione.

Le aree corticali frontali sono coinvolte nell’organizzazione temporale, nella ricerca sequenziale e nella verifica della rilevanza del ricordo richiesto in quel determinato momento.

Determinano la corretta sequenza temporale e la contestualizzazione spaziale del ricordo rispetto ad altri eventi e consentono “la memoria della fonte”.

Svolgono un ruolo cruciale per selezionare ed implementare strategie di codifica che organizzano l’input verso e l’output da componenti ippocampali.

Consentono la conversione della rievocazione spontanea generata da un “cue” in un’attività riflessiva, diretta ad un obiettivo, sotto il controllo volontario.

Contribuiscono a guidare ulteriori ricerche mnesiche, a dirigere il pensiero, a pianificare azioni future.

Valutazione della Memoria Esplicita Episodica

Apprendimento di liste di parole

Apprendimento associativo

Ripetizione di un breve racconto

Riproduzione di una figura

Riconoscimento di figure o parole

Il richiamo può essere “libero” o “facilitato”, può riferirsi

ad un “ricordo” o ad un “senso di familiarità”

Anterograda

1 2 3 4 5 15’

Tenda

Tamburo

Caffé

Cintura

Sole

Giardino

Baffi

Finestra

Fiume

Paesano

Colore

Tacchino

Scuola

Casa

Cappello

TOTALE

vagone SOLE fiammifero

violino brodo CASA

uomo giornale albergo

bastone CAFFE’ barca

TACCHINO SCUOLA TAMBURO

moneta FIUME CINTURA

FINESTRA letto camino

tromba isola PAESANO

BAFFI sera carota

campagna cornice CAPPELLO

tempo TENDA GIARDINO

monte pane pagina

COLORE freccia lampada

lago palazzo parete

notte lira manico

Richiamo immediato

Richiamo differito

Riconoscimento a scelta forzata:

Falsi riconoscimenti

Mancati riconoscimenti

Curva di apprendimento

Effetto Recency

Accuratezza

Le parole vengono lette dall’esaminatore,

una al secondo, ripetute dal soggetto e lette

nuovamente tutte dall’esaminatore per un

totale di 5 prove.

Dopo 15’ viene richiesto il richiamo

differito della lista.

Dopo altri 15’ è proposta una prova di

riconoscimento.

15 PAROLE DI REY

FIGURA COMPLESSA DI REY-OSTERREITH

(Rey, 1959; Caffarra et al., 2002; Carlesimo et al., 2002)

Per il calcolo del punteggio, la figura viene scomposta in 18 elementi:

1

2

3

4

5

6

7 8

9

10

11

12

13

1415

16

1718

2 punti: corretta e ben posizionata;1 punto: corretta e mal posizionata; 1 punto: deformata o incompleta ma ben posizionata; 1/2 punto: deformata o incompleta e mal posizionata; 0 punti: irriconoscibile o assente.

Free and cued selective reminding test –FCSRT : an Italian normative study

P. Frasson • R. Ghiretti • E. Catricala` • S. Pomati • A. Marcone • L. Parisi • P. M. Rossini • S. F. Cappa • C. Mariani • N. Vanacore • F.

Clerici

ITEM CUE CODIFICA

pointing denominazioneConferma codifica con

cue 1Conferma codifica con

cue 2

Foglio 1

pomodoro verdura

letto mobile

leone animale feroce

martello attrezzo

Foglio 2

Cane Animale domestico

Forchetta Utensile da cucina

Noce Frutta secca

Casco Si indossa

Foglio 3

Mela Frutta fresca

Aereo Mezzo di trasporto

Rosa Fiore

Tromba Strumento musicale

FASE di CODIFICA

ITEM CUE IMMEDIATE RECALL

Free 1 Cued 1 Free 2 Cued 2 Free 3 Cued 3

pomodoro verdura

letto mobile

leone animale feroce

martello attrezzo

cane animale domestico

forchetta utensile da cucina

noce frutta secca

casco si indossa

mela frutta fresca

aereo mezzo di trasporto

rosa fiore

tromba strumento musicale

TOTALE

ITEM CUE DELAYED RECALL

Free Cued

pomodoro verdura

letto mobile

leone animale feroce

martello attrezzo

cane animale domestico

forchetta utensile da cucina

noce frutta secca

casco si indossa

mela frutta fresca

aereo mezzo di trasporto

rosa fiore

tromba strumento musicale

TOTALE

Intrusioni:

Lasciar trascorrere 30 min

FASE di DELAYED RECALL

Conteggio a ritroso da 100 per 20 sec.

FASE di IMMEDIATE RECALL

PUNTEGGI:

•immediate free recall (IFR):

sum of free recall in trials 1, 2 and 3 (range 0 – 36)

•immediate total recall (ITR):

sum of free and cued recall in trials 1, 2 and 3

(range 0 – 36)

•delayed free recall (DFR) (range 0 – 12);

•delayed total recall (DTR) (range 0 – 12);

•Index of Sensitivity of Cueing (ISC) :

(IFR – ITR) / (IFR – 36) (range 0 – 1)

•number of intrusions

Autobiografica

Rievocazione di eventi della propria vita, recenti o remoti

Rievocazione di eventi personali, correlati a specifiche immagini ed oggetti

Valutazione della Memoria Retrograda

Storica

Rievocazione di eventi decade per decade

Collocazione temporale e descrizione di eventi rilevanti in un determinato periodo

Riconoscimento di volti famosi

Un questionario italiano per lo studio della memoria retrograda (Costa et al., 1989)

• Misura la memoria a lungo termine episodica retrograda

• Descrizione:

– Esplora periodi di tempo dal 1984-85 al 1966-67.

– È costituito da 80 domande.

– Le risposte sono a scelta multipla tra 4 alternative

– Le domande riguardano eventi pubblici, la cui risonanza sia stata preferibilmente limitata al periodo in cui sono avvenuti.

• Punteggio:

– Il punteggio grezzo è dato dalla percentuale di risposte corrette rispetto al totale delle risposte fornite dal soggetto

– Il punteggio grezzo può essere corretto per età e scolarità

- Subtest A1: Naming of famous people on picture presentation.

One point was given to each photograph correctly named.

Incomplete name, distorted production or no response was scored 0.

The score range was 0-50.

-Subtest A2: Semantic knowledge of famous people on picture presentation.

This section comprises four questions for each famous face:

• Is the person famous?

• An actor/entertainer, a politician, an athlete, an artist/writer/painter? Italian?

• Dead or alive?

Each correct single answer was scored 0.25, so a maximum score of 1 was given for each famous person.

The score range was 0-50.

- Subtest B: Semantic knowledge of famous people on name presentation.

The questions and the scoring procedure were the same as in the previous task.

The score range was 0-50.

- Subtest C: Fame judgement on picture presentation.

Performance on this subtest was scored according to the presence of false recognition errors,

where a score of 1 was given for each false recognition error.

The total score, therefore, represented the number of errors. The score range was 0-50.

-Subtest D: Fame judgement on name presentation.

The procedure was the same as in Subtest C. The score range was 0-50.

Famous face recognition and naming test: a normative studyS. Rizzo • A. Venneri • C. Papagno

Neurol Sci (2002) 23:153-159

Memoria Prospettica

Test di Memoria Comportamentale di Rivermead

Descrizione:

– comprende 11 subtest elaborati sulla base delle difficoltà di memoria più frequentemente dichiarate dai pazienti affetti da deficit mnestici e dell’osservazione clinica dei pazienti

• Diversi subtest richiedono

– Di ricordare di eseguire compiti ecologici (es. trovare un oggetto nascosto all’inizio della prova)

– Di memorizzare diversi tipi di informazione richiesti per un comportamento quotidiano adeguato (es. un particolare percorso)

• Punteggi. Sono previsti due sistemi di punteggio: punteggio di screening (0-12); punteggio standardizzato (0-24)

• Il test è disponibile in 4 forme parallele

(Wilson, Cockburn e Baddeley, 1990)

Fenstein et al., 2010

Bartsch and Butler, 2013

Bartsch and Deuschl 2010

Malattia di Alzheimer

Quadro clinico caratterizzato da un deficit amnesico anterogrado, in particolare della memoria episodica, con inevitabile progressione della malattia e coinvolgimento dell’attenzione, dei processi esecutivi, della memoria semantica, del linguaggio e delle capacità visuo-spaziali.

Tale modello corrisponde alla progressione della patologia che si ritiene coinvolga inizialmente la corteccia entorinale e peririnale prima di diffondersi all’intero ippocampo, ai lobi temporali e quindi alle parti anteriori dell’encefalo.

La graduale riduzione delle abilità cognitive interferisce con il normale svolgimento delle attività lavorative e/o sociali fino alla progressiva, gerarchica compromissione delle attività della vita quotidiana dalle più complesse alle più semplici.

Alterazioni comportamentali sono presenti con frequenza variabile durante il corso della malattia.

(Braak & Braak, 1991)

Progressione della degenerazione

neurofibrillare in sei stadi

istopatologici

Risonanza Magnetica dell’Encefalo

Soggetto sano Paziente affetto da Malattia di Alzheimer

Mild Cognitive Impairment

• Disturbo soggettivo di memoria, preferibilmente

confermato da un familiare

• Altre funzioni cognitive nella norma

• Non difficoltà rilevanti nella vita quotidiana

• Assenza di demenza e disturbi psichiatrici

• Deficit mnesico obiettivabile, per età e scolarità

Petersen, 1999-2001

M.M.T., anni 61

Difficoltà nel ricordare eventi recenti, messaggi ed appuntamenti, cui la paziente ovvia ricorrendo a note e appunti.

I disturbi esorditi da circa un anno, non sembrano aver assunto andamento ingravescente e non sono tali da interferire con lo svolgimento delle abituali attività.

Richiamo di un breve racconto

Martedì / 9 / luglio / ad Olbia / in Sardegna/ una tempesta

di vento / affondò / il traghetto / Nina / delle linee /

Tirrenia. / 7 / marinai / annegarono / e 10 passeggeri / e 15

/ soccorritori / si salvarono.

Richiamo immediato (6)

Ad Olbia in Sardegna in una tempesta sono morti 7 e 10

persone o marinai

Richiamo differito (7)

In Sardegna ad Olbia in una tempesta di vento il

traghetto… 7 e 10 persone e marinai

Figura di Rey- richiamo differito

11/36

Paziente MMT, Luglio 2002

Clock Design

4/6

Paziente MMT, Luglio 2002

Raccontino di Babcock:

Sei Dicembre. La scorsa settimana un fiume straripò in una

piccola città situata a 20 Km da Torino. L’acqua invase le

strade e le case. Quattordici persone annegarono e seicento

si ammalarono a causa dell’umidità e del freddo. Nel tentativo

di salvare un ragazzo un uomo si feri le mani.

MD: “Sei dicembre c’è stata un’ alluvione. Sedici sono morti e

600 annegati”

Figura Complessa di Rey: prestazione in paziente affetto da Malattia di Alzheimer

Copia Richiamo differito

9.5/36

Lunedì 4 marzo a Roma nel Lazio una violenta bufera di neve seppellì l’aeroporto

da Vinci sulla via Aurelia disperdendo 60 passeggeri e intrappolando 8 bambini e

20 poliziotti. Alla fine della giornata, dopo numerosi tentativi, tutti sono stati messi

in salvo.

Ripetizione immediata:

A Roma……all’aeroporto Leonardo da Vinci….. Il 4 di novembre, c’è stato un

incidente aereo provocato dalle condizioni del momento….. L’aereo è caduto sulla pista

riportando danni sia strutturali che fisici per il personale che era a bordo dello stesso. Ci

sono stati circa 20 feriti, che sono stati tutti dimessi entro 20 giorni dall’incidente.

Richiamo differito:

Il giorno 4 presso l’aeroporto…..???…. A Roma, l’atterraggio di un aereo…….ha dei

problemi perché è invaso dalla nebbia…….l’atterraggio di un aereo ha dei problemi e

durante la soste una parte del personale viaggiante ha dei problemi…. Di ferirsi,

insomma riporta delle ferite….. Il personale viaggiante viene soccorso dal personale che

lavora all’aeroporto stesso…….. Vengono portati al PS e visto le ferite che hanno

riportato all’incidente……comunque cose non gravi.

Sei dicembre. La scorsa settimana un fiume straripò in una piccola città

situata a 20 Km da Torino. L’acqua invase le strade e le case. Quattordici

persone annegarono e seicento si ammalarono per l’umidità e il freddo. Nel

tentativo di salvare un ragazzo un uomo si feri le mani.

Richiamo ritardato:

Paziente “Quale storia?”

Esaminatore “La storia del fiume straripato.”

Paziente”E’ straripato un fiume? Dove? Diceva … questo fiume era straripato, va bene!?

Per cui ……c’era stata una alluvione…quindi c’era un po’ di acqua in terra, insomma un po’

d’acqua….parecchia acqua….tutta questa acqua non si sapeva che farne…..allora sono

venuti i pompieri e l’hanno portata via,……..poi c’era…….un po’ da rimettere a

posto…..qui in provincia del Panaro, cioè del fiume Panaro o Tanaro a seconda, a suo

piacimento. Uno dei due fiumi,……a me sembra più probabile con la P come Palermo.

Insomma…..si cercava di mettere un po’ a posto, ha visto…..che si doveva fare.

Da Patterson et al., 2007

Rappresentazione anatomica del sistema semantico

Sound

Words

Motion

Shape

Colour

Action

Denominazione di figure (animali,

manufatti…)

Associazione nome-figura

Attribuzione di appartenenza a categorie

Giudizi su sinonimi

Giudizi su caratteristiche

Associazione di figure (es. Pyramid -Palm-

Tree Test)

Valutazione della Memoria Esplicita Semantica

L’entità del deficit dipende dalla gravità del disturbo, dalla familiarità, tipicità e

frequenza d’uso dell’oggetto e dalla specificità dell’informazione richiesta

Da Patterson et al., 2007

Da Hodges and Patterson 2007

Test di valutazione della conoscenza semantica non-verbale

Cambridge Semantic Memory Battery

GC, donna di 76 anni (Demenza Semantica)

• Prove di generazione di descrizioni verbali:

valuta la capacità di accedere alle conoscenze depositate nel magazzino semantico

a partire da uno stimolo verbale.

Descrizioni di manufatti:

Motocicletta:

Ha le… la conosco; si va seduti, c’è una… davanti e uno dietro.

Come va?

Con i piedi (fa il gesto di pedalare)

Ferro da stiro:

è fatto… benino. Non sono per tenere questi cosini in casa, un canino sì

ma questi no.

Stiamo parlando del ferro da stiro. Cosa ci si fa?

Tutto, è lavato e rimane senza… con quello si mette a posto benino

Descrizioni di esseri viventi:

Di che colore è il leopardo? Sul grigio

Dove vive? Anche in Italia

Quanto è grande una foca? Indica con le mani una lunghezza di circa 30

cm

Dove vive il cavalluccio marino? In acqua o anche in terra.

Irish and Piguet, 2013

RM in soggetto affetto da Afasia Primaria Progressiva, variante

semantica

S

x

da Bird and Burgess, 2008

da Bird and Burgess, 2008

Basi neurali delle memorie autobiografiche “positive” (Piefke et al., 2003)

Basi neurali delle memorie autobiografiche “negative”

(Piefke et al., 2003)

La dimostrazione che un’area cerebrale è

attivata o un processo cognitivo è messo in

atto durante lo svolgimento di un compito

non significa necessariamente che

quell’area o quel processo abbiano un ruolo

cruciale nella funzione in questione

Henson et al., 1999

DX

< >

E vs C

I vs C

X vs C

X vs I

Giro

paraippocampale

Corteccia

peririnale

Corteccia entorinale

Cellule granulari subiculum

amigdalaCA3

CA1

parietaleprefrontale

temporale

Profumo dei

gelsomini

Mercato dei fioriViaggio in Grecia Compleanno di Camilla

Modalità di richiamo strategico

• Inizio generico con successivo recupero di dettagli

• Utilizzazione di informazioni semantiche:

-intersezione errata: “sono andato a Playmounth a

prendere il ferry..no!!”

-uso compensatorio:”vedo nuvole grigie su Salford sulla via…..”

-strategie di ricerca: “immagino l’albero di Natale per ricordare

l’ultimo regalo ricevuto”

• Emergere di memorie “forti” sebbene scorrette:

- ultima volta in un quartiere di Londra…..

- “Guy Fawkes night”…..23 anni prima

• Memorie mediate da processi inferenziali:

- “Mi sono messa gli occhiali da sole…..il tempo doveva essere bello!”

(Burgess & Shallice, 1996)

Attivazione relativa delle cortecce prefrontali dorsolaterali sx e dx in soggetti sani

in una condizione di controllo (C) o impegnati in compiti di acquisizione (E) e di

riconoscimento non contestuale (I) e contestuale (X)

Henson et al., 1999

SX DX

Central executive:

coordinamento del flusso di informazioni dai servomeccanismi alla MLT

decisione sull’intervento dei servomeccanismi

controllo sulla cooperazione e coordinamento dei servomeccanismi

Central Executive

• Apprendimento e recupero dell’informazione• Organizzazione e scelta di strategie di allocazione

dell’attenzione

• Direzione ed organizzazione del recupero dell’informazione e valutazione del suo contenuto (memoria autobiografica –confabulazione)

• Linguaggio e comprensione• Monitoraggio della comprensione on-line ed eventuale

attivazione del replay (loop fonologico)

• Ragionamento

A=B=C A=C

A segue BAB=Falso

B non segue AAB=Falso

• Dual Task• Coordinamento di risorse cognitive separate

Ripetere serie numeriche (2’)

Seguire un percorso (2’)

Effettuare i due compiti

contemporaneamente (2’)

DUAL TASK

Markowitsch and Staniloiu, 2012

Amnesia retrograda: gradiente temporale

Prove per la MLT verbale – Test delle 15 parole di Rey

• Tabelle di correzione Test delle 15 parole di Rey

Correzione per età, scolarità e sesso della rievocazione differita della Figura di Rey

Bartsch and Deuschl 2010

Bartsch and Deuschl 2010

Venerdì / 5 / aprile / a Pesaro / nelle Marche / uno spaventoso / incendio / distrusse / l’albergo / Bellavista / in via Cavour. / 14 / persone / morirono / e 4 / pompieri / e /18 /passanti / rimasero feriti.

Richiamo immediato (5)

A Pesaro, è successo un incendio per cui sono morte delle persone tra cui 2 pompieri e 4 persone

Richiamo differito (8)

Nelle Marche a Pesaro è successo un incendio in

un hotel in cui sono morte 14 persone di cui tre pompieri

Richiamo di un breve racconto

Paziente MMT, Settembre 2003

Figura di Rey- richiamo differito

7/36

Paziente MMT, Settembre 2003

Clock Design

3/6

Paziente MMT, Settembre 2003

Paziente MMT, RM encefalo sezioni coronali

Settembre 2003Luglio 2002

Paziente MMT, PET cerebrale:Anomala distribuzione del tracciante in sede corticale parietale superiore bilaterale, con estensione, in particolare a sinistra, alle regioni temporali superiori. Modesta riduzione anche a carico delle regioni temporali mediali, particolarmente a sinistra. Non significative asimmetrie cerebrali.

Fenstein et al., 2010

Modello a due componenti (Atkinson & Shiffrin, 1970)

Registri Sensoriali Magazzino BT Magazzino LT

visivo (memoria operativa

uditivo temporanea) (memoria

tattile - ripasso

- codificazione

- strategie di richiamo

- processi di controllo

- decisioni

S

T

I

M

O

L

O

RISPOSTA

permanente)

The Working Memory Model

(Baddeley and Hitch, 1974)

Bartsch and Butler, 2013