Giulia Bausani impress

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1. Il Vino Metodologia di realizzazione: Dal punto di vista delle modalit con le quali si eseguono le lavorazioni (in campagna e in cantina) ovvero in relazione al ricorso a tecniche e procedimenti per coltivare le viti, ottenere le uve e produrre il vino (in termini di impatto sull'ambiente, di "naturalit" o di livello di "tradizione" della tecnologia impiegata, di attenzione per la salute, di grado di utilizzo della chimica di sintesi e della fisica "artificiale"), abbiamo: vini convenzionali; vini biologici; vini biodinamici; vini naturali. In pratica, questa una classificazione del livello di "bio" del vino, della "sostenibilit" delle tecniche colturali e vinicole impiegate, dei principi filosofici assunti. Dal punto di vista della qualit (non di altri aspetti) il consumatore deve essere consapevole che come esistono ottimi vini convenzionali, anche con bassissimi tenori di solfiti, esistono pessimi vini naturali al limite della bevibilit (per citare i due estremi della scala). Il Vino- Giulia Bausani 2. Vino convenzionale Il vino convenzionale il vino "normale" ovvero quello ottenuto impiegando sistemi chimici e fisici ammessi dalla legge. Chi si vuole avvicinare all'agricoltura biologica, comincia a praticare agricoltura convenzionale progressivamente sempre meno invasiva (vigneto in fase di passaggio) ovvero da agricoltura integrata, a meno che non si cominci da un appezzamento o da un vigneto mai coltivato con la convenzionale Il Vino- Giulia Bausani 3. Vino biologico Dal 1 agosto 2012, grazie al recepimento del reg. ce n.203/12, il vino ottenuto da agricoltura biologica si pu etichettare come vino biologico mentre prima occorreva scrivere "vino ottenuto da uve da agricoltura biologica". l'unico delle tre tipologie "bio" ad avere una norma e una certificazione. La peculiarit del vino biologico rispetto a quello convenzionale riguarda quasi esclusivamente i trattamenti in campagna, mentre per quelli in cantina la legislazione attuale non prevede limitazioni particolari sui procedimenti comuni. Il Vino- Giulia Bausani 4. In sintesi le caratteristiche del vino biologico sono: 1) procedimenti di vinificazione, i cui requisiti sono approvati dallo Standing Committee on Organic Farming (SCOF), il Comitato permanente per lagricoltura biologica; 2) logo autorizzato da apporre in etichetta; 3) numero dei coadiuvanti dell'agricoltura convenzionale ridotto a meno della met; 4) livelli di solforosa nel prodotto imbottigliato ridotti (attualmente[18] 100 mg/l per i vini rossi secchi, e 150 per i vini bianchi secchi); 5) in campagna non si devono impiegare sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere) n OGM 6) in cantina si possono utilizzare i prodotti enologici e i processi di vinificazione, maturazione, invecchiamento, imbottigliamento autorizzati dal regolamento CE. 7) ottenimento della certificazione come per tutti i prodotti da agricoltura bio. Il Vino- Giulia Bausani 5. Vino biodinamico Non esiste, tuttora, dal punto di vista legislativo, il "vino biodinamico" ma il vino ottenuto da agricoltura biodinamica. Il cosiddetto vino biodinamico cosa diversa da un vino biologico: un vino "molto" biologico ottenuto, in pi, con una precisa visione "cosmica" di tipo antroposofica. Il vino da agricoltura biodinamica deve essere comunque certificato biologico. Esiste un'associazione mondiale privata di produttori biodinamici (con sede anche in Italia[19]), la Demeter, che certifica il proprio marchio (vino Demeter/Biodynamic) secondo uno specifico disciplinare. I vini biodinamici hanno limiti ancor pi severi di quelli bio, soprattutto nella fase della lavorazione in cantina (si escludono gli additivi di fermentazione e vinificazione, nonch molti procedimenti enologici chimico-fisici ammessi dalla biologica in cantina). Non esistono inoltre prove verificabili scientificamente di una qualsiasi differenza chimico fisica tra vino ottenuto per vie tradizionali e con metodi biodinamici. Scientificamente da considerarsi quindi una superstizione, anche se l'argomento dibattuto. Il Vino- Giulia Bausani 6. Vino naturale Il vino cosiddetto "naturale" quello prodotto da quei piccoli vignaioli che pur aderendo a tutti i principi "naturalistici" dell'agricoltura biologica e di quella biodinamica, non vogliono aderire a regolamenti, certificazioni, ecc. In pratica, non utilizzano prodotti di sintesi o pratiche invasive ma si sentono un po' vincolati da requisiti tecnici o filosofici di sorta. A differenza delle altre 2 categorie (in particolare del vino biologico[23]), il vino naturale concepito perch sia ottenuto non utilizzando nessuna delle sostanze ammesse in vinificazione dalle altre metodologie (a parte bassissimi tenori di solforosa). Similmente, non sono utilizzati i comuni procedimenti chimico-fisici di cantina per il trattamento dei mosti e dei vini (ammessi per il vino biologico, e alcuni, per il biodinamico). Chi afferma di produrre vini naturali fa sempre molto appello al concetto di vino del terroir come chiave per fare vino nel rispetto dei cicli della natura e, soprattutto, per favorire l'espressione e la tipicit della zona (vitigno, terreno, clima, tradizione). Chiaramente, non esiste alcuna legislazione o regolamentazione (anche privata) dei vini naturali. Invece, esistono associazioni (quelle francesi sono le pi antiche e conosciute), anche nazionali, che riuniscono produttori di vini naturali. Il Vino- Giulia Bausani 7. Produzione del vino Maggiori Paesi produttori e consumatori Le zone di produzione nel mondo sono: in Italia: tutte le regioni[17]. in Francia: la Gironda, tra la provincia di Bordeaux, il Lesparre-Mdoc e Libourne; la Borgogna e il Beaujolais ; la Champagne; l'Alsazia; la valle della Loira con la Turenna, il Berry e il nord dell'Alvernia ; la valle del Rodano; il Sud-ovest (Bergerac, valle della Garonna, Barn, Paese basco, Cahors, Aveyron) ; la Giura e la Savoia; la Meuse e la Mosella in Lorena ; la Linguadoca-Rossiglione; la Provenza ; la Corsica; in Germania: attorno al fiume Reno; a sud-ovest di Coblenza, lungo la Mosella; lungo il Neckar vicino a Stoccarda; vicino Wrzburg, lungo il Meno; la valle della Nahe; l'Assia Bergstrae; in Spagna: la zona della Rioja e la Navarra; la Catalogna; la zona dello Sherry intorno a Jerez de la Frontera; la Ribera del Duero; la regione di Valencia; le isole Canarie; in Portogallo: la zona di Porto con il Minho e il Douro; la zona tra Beira Alta e Beira Litorale; l'isola di Madeira; in Libano: soprattutto la Valle della Beqa'; negli USA: in California: le Napa; Mendocino; e Sonoma valleys; pi a nord tra l'Alameda e le montagne di Santa Cruz e lungo il fiume di Salinas; ma anche in Oregon, Idaho e Washington; Il Vino- Giulia Bausani 8. in Argentina: nelle province di Mendoza, San Juan, La Rioja, Salta, Rio Negro, Cordoba ecc; in Cile; nella zona del Tokaj tra Slovacchia e Ungheria; in Siria: nell'Aleppo, nell'Homs e nel Damasco; in Cipro; in Australia: nel Victoria e in Tasmania; in alcune zone del Nuovo Galles del Sud; in Australia Meridionale (attorno ad Adelaide; lungo il fiume Margaret River e altrove; in Nuova Zelanda; in Sudafrica, al sud; in Slovenia nell'Austria orientale; in Svizzera specie nel Canton Ticino, nel Vallese e nella zona del Lago Lemano; nella Repubblica Ceca: la Moravia; in Croazia; in Grecia: in Macedonia, nel Peloponneso del sud e a Creta; in Albania; in Georgia; Ecc... ecc... Il Vino- Giulia Bausani 9. I dieci principali produttori mondiali di vino Il Vino- Giulia Bausani Paese Migliaia di quintali Italia 86.200 (13,14%) Francia 67.785 (10,33%) USA 63.275 (9,645%) Spagna 59.258 (9,03%) Cina 56.000 (8,53%) Turchia 36.500 (5,56%) Argentina 28.297 (4,31%) Iran 28.000 (4,27%) Cile 22.500 (3,43%) Australia 20.265 (3,09%) 10. L'evoluzione della produzione di vino nell'Unione Europea nel 2005 e 2006 Previsione 2006 (migliaia di ettolitri) Italia: 52.036 Francia: 51.700 Spagna: 39.301 Germania: 8995 Portogallo: 7390 Grecia: 3908 Il Vino- Giulia Bausani Previsione 2005 (migliaia di ettolitri) Italia: 60.562 Francia: 52.105 Spagna: 34.789 Germania: 9256 Portogallo: 7266 Grecia: 3997