Giudaismo rabbinico Il commento della Torah e la tradizione interpretativa attraverso il midrash.

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Giudaismo rabbinico

Il commento della Torah e la tradizione interpretativa attraverso il midrash

L’albero della vita

Nome di Dio

Rivelazione scritta

Tradizione orale

Senso letterale

Livello simbolico e allegorico

Senso mistico

Comunità che vive la Parola

Da Sion uscirà la Torah e laParola di Dio da Gerusalemme

(Is 2,3)

Tradizione e trasmissione

dal Sinai in prospettiva universale

una rivelazione in 70 lingue…. (Midrash Rabbah su Es 20,18)per Israele e per l’umanità

la “via” di Israele è il “particolare” voluto esplicitamente da Dio (Es 19,5-6)

Rivelazione al SinaiTorah scritta Torah orale

Trasmissione

MishnahCodificazione Torah orale – II sec. e.v.

TalmudPalestinese e Babilonese

discussioni sulla Mishnah – V-VIII sec. e.v.

Responsi rabbinici tutt’ora in corso

Una pagina

del Talmud

Per trasmettere la Torahe la sua realizzazione nella vita

“faremo e ascolteremo…” (Es 24,7-8)

prassi codificata613 precetti

Magistero?Il concetto è molto ampio: comprende sia gli insegnamenti

che vengono dai maestri autorevoli che dal popolo

AMARE IL PROSSIMO

è fondamentale:

“Là dove due si uniscono tra di loro nell’amore, il mio Nome è santificato e io [Dio] sono il terzo in questo legame”

(Commento rabbinico al comandamento levitico dell’amore in Lv 19,18, riproposto anche da Gesù in Mt 18,20)

IL “PRECETTO” DELL’AMORE(Lv 19,18)

è la sintesi di tutti i precetti:

“Quello che non vuoi sia fatto a te, non farlo agli altri. Questa è tutta la Torah. Il resto è commento…”

(Insegnamento del maestro Hillel, contemporaneo di Gesù di Nazaret, ripreso nel Talmud Babilonese, Shabbat 31a – cf. Mt 7,12)

RAPPORTO EBREI-NON EBREI:

Particolarismo ebraico

Elezione/separazione per un servizio

(Es 19,5-6)

Universalità della salvezza

Offerta a tutti

ma per “vie” diverse

I SETTE PRECETTI DI NOÈper riconoscere i “giusti fra le nazioni”, i “timorati di Dio” (cf. At 2,11 e 10,2)

“I nostri dottori hanno detto che sette comandamenti sono stati imposti ai figli di Noè:

Talmud Babilonese, Sanhedrin, 56b

1. Il sacrilegio

2. Il politeismo/La bestemmia

3. L’incesto

4. L’omicidio

5. Il furto

6. L’uso della membra di un animale vivo”.

il primo prescrive loro di istituire magistrati; gli altri sei proibiscono:

M. Chagall – Noè – L’arco nel cielo

PARTICOLARISMO

Per la coscienza della propria identità

Come presupposto per una relazione

Per un messaggio universale nel rispetto delle diversità

UNIVERSALISMOIN UN

ORIZZONTE RELAZIONALE

L’universale “passa” dal particolare

L’universale non deve assimilare a sé ma promuovere relazioni

La pluralità è un valore che favorisce il confronto e il dialogo

Elena Lea Bartolini De AngeliAd uso esclusivamente didattico

Docente di Giudaismo ed Ermeneutica ebraica

Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (ISSR-MI)

Università degli Studi di Milano-Bicocca

elenalea@alice.it