Post on 09-Jul-2020
Gestione collettiva del verde.
Nuove prospettive per la
riqualificazione e la
progettazione del paesaggio
Grazia Brunetta Politecnico di Torino
La partecipazione nei processi di
pianificazione e nel progetto di paesaggio
Convegno Regionale INU Sicilia
Ragusa, 28-29 giugno 2012
Un fenomeno emergente
Forme associative volontarie e auto-organizzate nella progettazione del verde urbano e periurbano
quale innovazione per il progetto di paesaggio?
formazioni sociali volontarie no profit a base territoriale caratterizzate da due elementi:
la completa spontaneità dell’azione, non sollecitata dall’attore pubblico;
il riconoscimento di meccanismi di reciprocità e/o solidarietà, presenti con diverso grado di importanza alla base dell’azione.
ciò che è volontario non è buono di per se,
ma la stessa possibilità di sperimentare è per
qualunque società un aspetto cruciale in quanto
fonte di innovazione.
Una proposta
Rovesciare la classica contrapposizione
tra interessi pubblici/ privati per
accogliere tali sperimentazioni in nuovi
progetti di paesaggio
CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO (2000)
“Paesaggio è aspetto essenziale del quadro di vita delle popolazioni,
dell’indentità e diversità locali ed è anche risorsa economica” (art. 5 a)
spazio collettivo, luogo di appartenenza e identità di
una comunità locale dove matura una forma di
cittadinanza attiva (Cacciari, 2005; Arena, 2007; Veca, 2008)
Identità - appartenenza - progetto
Alcuni esempi pluralità di forme possibili – community
gardens, reti verdi, eco-villaggi, orti terapeutici, conservation land trusts…
varietà di dimensioni territoriali possibili - dal ‘giardino familiare’, al parco urbano, alle corone verdi territoriali, fino a raggiungere l’estensione di vere e proprie infrastrutture lineari (corridoi ecologici New York, Seattle).
Corridoio ecologico
sopraelevato
2,5 Km di Tetto verde su
Manhattan, New York
Dagli orti urbani ai
giardini di comunità nella
periferia sud Milano ai
confini del parco agricolo
sud Milano
Due casi progettazione partecipata paesaggio urbano
Corridoio ecologico sopraelevato
2,5 Km di Tetto verde su Manhattan,
New York
Primo tratto: giugno 2009
Progetto di trasformazione della ferrovia sopraelevata dismessa. LE FASI
1980: dismissione e proposta di demolizione sostenuta dalla municipalità
1990: due residenti danno vita all’associazione Friends of the High line
1999: costituzione e avvio dell’attività associazione – coinvolgimento dei residenti,
contrattazione con municipalità la proposta di progettare un parco urbano (no alla
demolizione) – PROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE COME PARCO URBANO PUBBLICO
2003: concorso di idee per selezionare il team di progettisti (architetti del
paesaggio, agronomi, naturalisti, ingegneri, artisti)
2004: avvio del progetto con l’associazione
2009: inaugurazione
del primo tratto
2011: inaugurazione
secondo tratto
2013: completamento
Agritettura - incontro tra
architettura e agricoltura
Friends of the High line (1999) –
Associazione volontaria promossa
da due residenti (J. David and R.
Hammond)
OGGI: Friends of the High
line associazione volontaria
no-profit, partner privato del
New York City Department of
Parks & Recreation
Fondazione privata che
finanzia il 70% del budget
annuale (municipalità il 30%)
ed è responsabile della
gestione e manutenzione del
parco urbano (pubblico)
Gli orti urbani nella periferia sud-ovest Milano ai confini del parco agricolo sud Milano
dagli orti urbani ai giardini di comunità
Comunità proprietaria per la gestione dei ‘giardini’
Proprietà privata - progettazione e regole per la gestione
collettiva –> manuale di gestione e cura dei giardini di comunità
Regole d’uso e di organizzazione comune dei singoli lotti
Il Progetto.
2000: Proprietario di aree agricole vincolate dal prg a servizi ma non trasformate in
verde fruibile elabora un progetto unitario di giardini di comunità
Progetto di ORTO-GIARDINO (frequenti ed estesi in Germania, Francia, Belgio,
Olanda, Svizzera, Austria, meno in Italia, Spagna, Grecia)
Destinatari: Non una sola categoria ma tutte le categorie della società urbana
possono diventare utenti dell’orto-giardino. Prevalenza per i nuclei familiari che in
orari diversi e per diverse funzioni, possono fruire dell’area.
LA PROPOSTA
La tipologia studiata propone piccole casette di servizio comuni (evitare il rischio abusi edilizi) per la custodia degli attrezzi, e per fornire ombra e riparo, senza costruire una “casetta” in ogni orto.
Domanda d’uso crescente individui, gruppi e famiglie coltivano ortaggi, fanno attività di giardinaggio o semplicemente trascorrono il proprio tempo libero.
Scenari:
Nuovo progetto di giardini di
comunità in una nuova area
della periferia urbana
Proposta di inserire nel PGT
aree di verde privato per
realizzare consorzi di
proprietari di orti-giardini
Elementi di innovazione
“regolamentazione” di un’attività svolta in genere ai
bordi delle aree urbane in regime di anarchia normativa
(orti abusivi) risultando fonte di degrado ambientale e
marginalità sociale
Soluzioni ottimali di risposta alle nuove
domande d’uso (non solo orticoltura ma anche
giardinaggio, svago, organizzazione di eventi)
produzione e adozione di regole condivise.
Adozione di criteri di progettazione ecologica
Progettazione unitaria e regole comuni per la
gestione e la manutenzione
Innovazioni per il progetto di paesaggio
gestione partecipata del sistema di aree e non
del proprio spazio
Responsabilizzazione comunità cura beni
collettivi
sensibilizzazione di una comunità a valori
paesaggistici
compresenza spontanea di elemento di identità
e di socialità
Aree verdi urbane - da spazio pubblico a
spazio collettivo
implicazioni per il progetto di paesaggio:
Identità condivisione di valori, riconoscimento
di regole d’uso, responsabilizzazione e cura
degli spazi
Fruizione gestione, uso, manutenzione
condivisa
messa in valore della volontarietà quale risorsa
necessaria per il progetto di paesaggio
Elementi di innovazione per il progetto di paesaggio
verso una progettazione partecipata del paesaggio
a. centralità della dimensione istituzionale – singoli atti locali sottoscritti all’unanimità –
progettazione e regole d’uso e gestione
a. grado di adesione e responsabilizzazione sociale – da interesse individuale a interesse collettivo -esperimento di socializzazione degli spazi
b. sussidiarietà orizzontale nella progettazione e gestione delle aree verdi e per il tempo libero - complementarità tra azione pubblica e azione privata