Fortuna del melodramma in Francia tra Rivoluzione e Restaurazione.

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Fortuna del melodramma in Francia

tra Rivoluzione e Restaurazione

Un genere nuovo, favorito dal clima rivoluzionario e dalla nuova composizione del pubblico, che raccoglie tendenze e forme già sviluppate nella seconda metà del XVIII secolo fuori dei teatri ufficiali.

Netta divisione tra bene e male: fortuna della figura del malvagio che si accanisce contro una vittima, in genere una fanciulla ingenua.

Lieto fine assicurato.

Crisi della monarchia e della Chiesa: liquidazione del concetto di sacro e quindi anche crisi del genere tragico.

Risposta alla perdita del sacro: melodramma, romanzo gotico

Centralità e responsabilità dell’individuo.

Topoi: il giardino violato, la festa interrotta, il malvagio disturbatore, il segno segreto, il processo di cadutaespulsioneriscatto.

L’incubo, la dimensione onirica.

Melodramma:

dialoghi parlati in prosa;

funzione drammaturgica importante dell’accompagnamento musicale;

spettacolo “totale”, molta azione, molti tableau, didascalie dettagliate, ambienti oscuri e tenebrosi: importanza dell’apparato scenico.

uso abbondante della pantomima: recitazione che si serve di una gestualità marcata;

fiorisce nei teatri del boulevard, crea scandalo fra i classicisti.

1800, Théâtre de l’Ambigu Comique

Coelina ou l’enfant du mystère

di René-Carles Pixerécourt, il più importante autore di melodrammi

Personaggi:Il vecchio DufourTruguelin, zio di CoelinaFrancisque, mendicante mutoStephany, figlio di Dufour innamorato di CoelinaCoelina, nipote creduta di DufourTiennette, anziana governanteFaribole, domestico di DufourGermain, domestico e confidente di Truguelin

Il cattivo Truguelin in una messa in scena del 1994

Il melodramma e il linguaggio muto

il ruolo muto estremo: l’animale testimone, il linguaggio dei segni

1814, Pixerécourt

Le chien de Montargis (Il cane di Montargis)

La fille de l’exilé(La figlia dell’esiliato)

di Pixerécourt, 1818

Il Théâtre de la Porte Saint Martin tempio del melodramma

Scenografia di Pierre Ciceri e Daguerre per La muette de Portici (La muta di Portici), con l’eruzione del Vesuvio, 1828Opéra, dramma di Scribe

P. Charles Ciceri, tomba fra rovine, scena per Robert le diable (Roberto il diavolo)

P. Charles Ciceri, lampade per effetti speciali in teatro: spot per illuminare un personaggio, luce con un prisma per l’arcobaleno, per un raggio di sole, per illuminare un angolo della scena.

Mimi e grandi attori del Boulevard du Temple

1816 si inaugura il Théatre des Funambules

Jean Gaspard Debureau (1796-1846) detto Baptistedal 1826 celebre nel ruolo di Pierrot

Lo scrittore Charles Nodier rende famoso il teatrino e scrive un canovaccio: Le songe d’or (il sogno d’oro)

Recensione di Théophile Gautier alla pantomima Le marchand d’habits intitolata “Shakespeare aux Funambules”

Ritratto di Jean-Gaspard Debureau (1796-1846)

grande mimo con la maschera di Pierrot al Théatre des Funambules

Jean Gaspard Debureau, Pierrot goloso

J. G. Debureau, fotografia di Jean Nadar

Caricature di J. G. Debureau, 1842

Les enfants du paradis

Film, regia di Marcel Carnésceneggiatura di Jacques Prévert,1945

J. Louis Barrault (Debureau)Arletty (Garance)Pierre Brasseur (F. Lemaitre)Maria Casares (Nathalie)

Frédérick Lemaitre (1800-1876)

Inizia ai Funambules con Debureau

Lascia la pantomima e passa al melodramma

1823 L’Auberge des Adrets (La locanda degli Adrets) lo rende celebre, crea il personaggio del malvivente grottesco Robert Macaire

Protagonista anche del dramma romantico

Detto il Talma del Boulevard

Les Enfants du paradis, Fréderik Lemaitre (P. Brasseur) e Garance (Arletty)

Manifesto per la pubblicazione di una edizione del melodramma grottesco Robert Macaire di F. Lemaitre: Robert Macaire diventa finaziere

Caricatura di Fréderik Lemaitre Fotografia di Lemaitre in età avanzata

Honoré DaumierIl melodramma1860-1864