Flora dei Monti Ruffi - LIFE Ricopri · Flora . Entità nuove per la regione nel corso della...

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• LA GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLE PRATERIE ARIDE NEI SITI NATURA 2000

• Roma, 26 e 27 Marzo 2015

Flora dei Monti Ruffi

Edda Lattanzi e Agnese Tilia Dipartimento di Biologia Ambientale «Sapienza» Università di Roma

• LA GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLE PRATERIE ARIDE NEI SITI NATURA 2000

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Monti Ruffi

I Monti Ruffi (Preappennino laziale) sono situati a est di Roma, tra i Monti Prenestini, Simbruini e Tiburtini.

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Sono costituiti da 3 rilievi paralleli che si sviluppano in direzione NNW-SSE e raggiungono la quota massima con il Monte Costasole (1253 m)

M.Fossicchi 982m M.Costasole 1253m M.Cerasolo 1194m

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Geologia e Clima

La struttura è prevalentemente miocenica ad eccezione di un piccolo settore cretacico, più antico (collina di Marano Equo, I). I litotipi più diffusi sono rappresentati da marne (G), calcareniti (F), arenarie (E), calcari (I e F). Depositi alluvionali recenti (A) caratterizzano le aree planiziale poste ad est e ad ovest dei rilievi. Il clima è di tipo Temperato • Precipitazioni annue elevate (da 1160 a 1600

mm) • Temperatura media annua ˂10 °per 5-6 mesi • Aridità estiva assente o poco pronunciata • Stress da freddo prolungato per 8 mesi l’anno

G

F

I

E

A

A

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Il versante SW è un SIC (IT6030037) 2 sono gli Habitat di interesse comunitario: 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea 6210* Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee)

I Monti Ruffi occupano un’area di circa 7000 ettari: Boschi 67,7% Cespuglieti 13% Prati 4% Ambienti umidi 0,63% Agricolo 11,7%

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Molteplici sono gli aspetti della vegetazione: Boschi: Ostrieto, Bosco misto mesofilo, Querceto a roverella, Lecceta, Castagneto, Saliceto; sporadici esemplari di Fagus sylvatica nel bosco misto delle quote più elevate Arbusteti • a Spartium junceum • a Prunus spinosa, Rosa sp.pl., Rubus

ulmifolius, Crataegus monogyna Praterie mesofile • a Cynosurus cristatus (Cinosurieti) Praterie xerofile • a Bromus erectus (Brometi) • a Trachynia distachya

(Terobrachipodieti)

Vegetazione

Carta della vegetazione reale 2013, su foto del 2008

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Flora

Entità nuove per la regione nel corso della ricerca: Thymus glabrescens subsp. decipiens (Heinr. Braun) Domin (sub T. oenipontanus Heinr. Braun) Juncus ambiguus Guss. Hieracium obscurum Rchb. Arrhenatherum elatius subsp. bulbosum (Willd.) Schübl. et G. Martens (la stazione dei Monti Ruffi resta tuttora l’unica nel Lazio). Entità di cui non si aveva più notizia dall’inizio del 1900: Lysimachia punctata L.

1104 taxa 36 rarissimi, molto rari o rari nel Lazio (Anzalone et al., 2010) 15 inseriti nelle Liste Rosse Regionali delle Piante d’Italia (Conti et al., 1997): 8 VU, 7 LR

Famiglie più rappresentate: Asteraceae (133 entità), Fabaceae (110) e Poaceae (104).

La diversità floristica trova il massimo della sua espressione nell’ambito delle comunità xerofile che caratterizzano parte dei versanti occidentale e sud-occidentale. Le entità di particolare interesse conservazionistico e biogeografico sono presenti prevalentemente nelle praterie aride, in misura inferiore negli ambienti umidi, nei boschi o ai loro margini.

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Spettro biologico

Le specie annuali (terofite,T) prevalgono negli incolti e nelle praterie aride dove inclinazione, esposizione S e SW, natura dei substrati, presenza abbondante di roccia/clastite e suoli poco profondi creano microclimi tendenzialmente più caldi, adatti allo sviluppo di queste piante annuali.

La prevalenza delle specie perenni (emicriptofite, H) è in accordo con le caratteristiche climatiche dell’area.

Le emicriptofite acquistano valori significativi negli ambienti umidi e nei boschi.

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Spettro corologico

Gli elementi boreali trovano la migliore espressione nei boschi mesofili.

La componente mediterranea (steno- ed euri- = 35%), prevalente nelle praterie aride e negli incolti, è dominante su quella eurasiatica, caratteristica di boschi e ambienti umidi.

Le cosmopolite sono legate agli ambienti umidi, agli incolti e alle stazioni ruderali.

Il contingente orientale, pur non mostrando valori assoluti molto elevati, è ben rappresentato nei boschi e in misura inferiore nelle praterie aride. Molto bassa e prevedibile la percentuale degli

endemismi.

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La ricchezza floristica di questo territorio è da mettere in relazione sia con la varietà degli ambienti e dei substrati, sia con la collocazione geografica dei Monti Ruffi che, vicini alla catena appenninica e non lontani in linea d’aria dal mare, costituiscono un punto di incontro per elementi provenienti da diverse aree geografiche e fitoclimatiche

Le entità di particolare interesse conservazionistico e biogeografico sono presenti prevalentemente nelle praterie aride, in misura inferiore nei boschi o ai loro margini e negli ambienti umidi.

M.te Fossicchi

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Sternbergia colchiciflora Waldst. & Kit. (Amaryllidaceae) MR VU Geofita Sudesteuropeo-Ovestasiatica, è presente in Italia sui rilievi più elevati del settore centro-meridionale. Nel Lazio è nota per i M.ti Tiburtini, Lucretili ed Ernici. Ruffi: M.te Costasole.

Praterie aride

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Echinaria capitata (L.) Desf. (Poaceae) MR Terofita Stenomediterranea, in Italia è presente nelle regioni centro-meridionali (escluse Campania e Calabria) e nelle Isole. Nel Lazio è molto rara e localizzata in poche stazioni dei Monti Sabini,Simbruini,Terminillo e nel Parco del Circeo. Ruffi: M.te Fossicchi.

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Gagea bohemica (Zauschn.) Schult. & Schult. f. (Liliaceae) MR LR Geofita Centro-Europea, è nota in Italia per poche regioni centro- meridionali. Nel Lazio è stata raccolta a quote elevate sui Monti Terminillo, Navegna, Autore. Ruffi: M. Cerasolo.

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Onobrychis arenaria (Kit.) DC. subsp. arenaria ( Fabaceae) RR VU Emicriptofita Sudeuropea, comune nelle regioni dell’Italia settentrionale, fu segnalata per l’Abruzzo nel 1981 e per il Lazio nel 1992. Ruffi: territorio di Rocca Canterano.

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Thymus glabrescens subsp. decipiens (Heinr. Braun) Domin (Lamiaceae) RR Camefita Europeo-sud-orientale, in Italia è più frequente nelle regioni settentrionali e centrali, mentre risulta rara o assente in quelle meridionali. Nel Lazio è limitata a poche stazioni rupestri dei Pantani di Accumoli (RI) e del M.te Navegna. Ruffi: M.te Macchia.

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Trigonella monspeliaca L. (Fabaceae) RR VU Terofita Eurimediterranea, pur essendo presente in molte regioni, è ovunque rara e minacciata di estinzione. Nel Lazio si rinviene sugli affioramenti di travertino di Bassano in Teverina e Bagni di Tivoli, a Roma, nei pascoli del M.te Tancia (RI). Ruffi: M.te Macchia.

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Arrhenatherum elatius subsp. bulbosum (Willd.) Schübler & G. Martens (Poaceae) RR Autori recenti (Valdès & Scholz, 2009) considerano questa entità inclusa in A. elatius s.s. In realtà la presenza di 2-3- ingrossamenti alla base del culmo consentirebbe di distinguerla dalla specie nominale che ne è priva. La sua distribuzione in Italia è limitata a poche regioni e per il Lazio il saliceto della piana dell’ Aniene resta l’unica stazione attualmente nota.

Boschi e margini

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Lysimachia punctata L. (Primulaceae) RR VU Emicriptofita Sudest-Europea-Pontica, in Italia è frequente nelle regioni settentrionali, mentre risulta molto rara e localizzata in quelle centrali. Nel Lazio trova il limite meridionale del suo areale di distribuzione. Ruffi: margine di castagneto nei comuni di Rocca Canterano e Canterano. Successivamente raccolta nel territorio dei M.ti Lucretili.

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Ranunculus serpens subsp. nemorosus (DC.) Lòpez MR LR Emicriptofita Sudeuropea, sciafila, nella nostra regione risulta localizzata in poche stazioni dei rilievi più elevati: Monti della Laga, Reatini, M.te Terminillo. Ruffi: margini di un bosco mesofilo nei comuni di Marano Equo e Cerreto Laziale.

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Styrax officinalis L. (Styracaceae) PC Fanerofita Nordest-Mediterranea, è stata oggetto di osservazioni e discussioni da parte di vari Autori, per il suo dubbio indigenato. Forse introdotta dai Romani a scopo terapeutico e ornamentale, si è riprodotta abbondantemente soprattutto nei vicini Monti Prenestini, Tiburtini, Lucretili e Colli Albani. Il suo rinvenimento nel territorio di Anticoli Corrado ha ampliato verso Est l’areale della specie, presente in Italia esclusivamente nel Lazio e in Campania.

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Epipactis palustris (Mill.) Crantz (Orchidaceae) PC Come molte specie legate agli ambienti umidi, anche questa rara orchidacea rischia l’estinzione, per la scomparsa degli habitat di riferimento. In molte regioni italiane, la specie è infatti minacciata di estinzione. Nel territorio dei Monti Ruffi, è presente esclusivamente nella piana dell’Aniene, ai margini di una pozza di acqua sulfurea (Anticoli).

Ambienti umidi

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Orchidee dei prati aridi

Orchis antropophora O. coriophora O. italica O. mascula

O. purpurea O. morio O. papilionacea O. pauciflora O. tridentata

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Anacamptis pyramidalis Himantoglossum

adriaticum

Ophrys apifera O. bertolonii

O. fusca

O. holosericea O. sphegodes

Serapias vomeracea Spiranthes

spiralis

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Grazie per l’attenzione

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