Financing & Regulatory: elementi essenziali per ... · • Il settore dell’energia e gli...

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Financing & Regulatory: elementi essenziali per innovazione, infrastrutture ed efficienza Prof. Avv. Francesco Sciaudone

Grimaldi Studio Legale

• L’efficienza energetica è una delle principali leve d’intervento per ridurre le emissioni del sistema energetico in Italia. (ENEA)

• In prospettiva:– Obiettivi per l’Italia stabiliti per Europa 2020– Low carbon economy (2050)

• L’efficienza energetica rappresenta la principale opzione tecnologica per l’abbattimento delle emissioni. (IEA)

• Il settore dell’energia e gli investimenti per il raggiungimento dell’efficienza energetica consentono di realizzare obiettivi di crescita e di impatto sociale.

• Ruolo esemplare degli edifici pubblici:riqualificazione del parco edilizio italiano (dir. 2012/27) – da gennaio 2014 non meno del 3% della superficie utile coperta da edifici di proprietà o occupati dal Governo deve essere ristrutturata per garantire elevate prestazioni di cui alla dir. 2010/32.

• Principale ostacolo per gli interventi di efficienza energetica (acquisto di tecnologie efficienti tanto quanto interventi di riqualificazione) è la difficoltà di accesso al credito, significativamente cresciuta in questi anni di crisi.

• Esempio:Difficoltà di reperire finanziamenti privati per la realizzazione dei progetti smart cities (efficientamento energetico dei comuni italiani)

Nel sistema bancario/finanziario si riscontrano (cfr. PAE 2014): •difficoltà dovute alla complessità della valutazione e validazione tecnico-economica dell’intervento;•tempi di ritorno medio-lunghi;•diffidenza nel finanziare progetti basati sul cash-flow;

• dimensioni finanziarie dei progetti (medio piccola entità);

• difficoltà di accesso a finanziamenti pubblici/agevolazioni fiscali dedicati allo sviluppo di progetti innovativi nel settore pubblico, residenziale e non residenziale.

Necessità di una azione sinergica tra regolatore e operatori del settore per superare queste barriere.

• Ulteriori notevoli fattori di freno sono:– l’incertezza normativa e regolamentare– il mancato coordinamento degli interventi– e la lentezza dei processi di produzione delle

normeche rappresentano elementi aggiuntivi che rendono

l’attività di lending più rischiosa.• Sempre più urgente una strategia di lungo

periodo che rappresenti elemento essenziale del rilancio dello sviluppo sostenibile.

Apprezzabile il recente intervento legislativo (d.lgs. 4/07/2014, n. 102) che ha eliminato elementi di ambiguità definitorie fornendo definizioni e (poca) regolamentazione.

Si è ad esempio definita l’efficienza energetica: «il rapporto tra i risultati in termini di rendimento, servizi, merci o energia, da intendersi come prestazione fornita, e l'immissione di energia»

Manca però ancora una regolamentazione compiuta dei contratti di efficientamento.Per incoraggiare l’uso di contratti di rendimento energetico è apprezzabile anche l’intento di elaborare un contratto-tipo, sulla falsariga del contratto di rendimento energetico europeo.La presenza di un contratto tipo semplificherebbe anche il processo di valutazione da parte del sistema bancario.

• Una “finanza per lo sviluppo” (Bankitalia) ha bisogno di un contesto regolatorio adeguato.

• Solo se regulatory e finance sono su linee convergenti sono possibili crescita e sviluppo.

• Non mancano le risorse nazionali ed europee (PON, POIN, FESR,EEEF), manca un contesto regolamentare che favorisca il lending per interventi di efficienza energetica.

• Si registra, ad esempio, un crescente interesse dei fondi stranieri per operazioni di investimento diretto anche per effetto degli interventi apportati con l’ultimo Decreto Competitività.

• Si pensi al progetto, in corso di completamento, di consentire il direct lending di istituti assicurativi, società di cartolarizzazione e SACE S.p.A., in parte già attuato con la previsione di cui all’art. 22 del D.L. 24/06/2014 per i finanziamenti a medio lungo termine.

Stanno aiutando, oltre i fattori di rendimento, in termini di policy:•snellimento delle procedure burocratiche;•agevolazioni fiscali;•previsione di tassi agevolati per finanziamenti a soggetti pubblici; •identificazione di strumenti per patrimonializzare le aziende italiane troppo fragili per vincere la selezione del merito di credito (equity crunch) .

Scoraggiano gli investimenti di fondi stranieri:•incertezze normative (vedi esempi di regolamentazione con effetto retroattivo);•inefficienza amministrativa che genera diffidenza e aumento di costi con conseguente riduzione della profittabilità;•frammentazione e complessità del quadro normativo di riferimento;•funzionamento del sistema legale e di protezione dei diritti.

Recente intervento a sostegno della liquidità: Istituzione del Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica (d.lgs. 4/07/2014, n. 102) di natura rotativa (per il periodo 2014-2020 circa 490mln Euro) e opera per•Concessione di garanzie (su operazioni singole o in cluster) su finanziamenti erogati alle imprese per interventi di efficientamento;•Erogazione di finanziamenti (direttamente o attraverso il canale bancario)

Il d.lgs. 4/07/2014, n. 102 (art. 8) apre inoltre interessanti scenari e opportunità prevedendo specifici obblighi in tema di diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell’energia.•Le grandi imprese, ad esempio, entro il 5/12/2015 e successivamente con cadenza quadriennale dovranno eseguire la diagnosi energetica condotta da una SSE o esperti in gestione di energia o auditore energetici, nei siti produttivi localizzati in territorio nazionale;

• Medesimo obbligo è posto a carico delle imprese energivore indipendentemente dalla loro dimensione.

In caso di inottemperanza è prevista una sanzione pecuniaria, a seconda dei casi, anche fino a Euro 40.000.

Apprezzabile il crescente ruolo di monitoraggio e controllo affidato all’ENEA, che si auspica venga messa nelle condizioni di divenire il soggetto di raccordo fra mercato e regolatore.

Recentissimo intervento nell’ottica di semplificare e incoraggiare il finanziamento delle imprese sul mercato per le opere infrastrutturali (decreto legge n. 133/2014, Sblocca Italia) attraverso:•semplificazione burocratica, revisione e eventuale allungamento delle concessioni;•incentivazione dell’utilizzo dei project bond tramite interventi volti a perseguire maggiore flessibilità e trasferibilità tra gli investitori.

Per facilitare l’accesso al credito servono:1.garanzie pubbliche (fondo di garanzia ad hoc

per l’efficienza energetica);2.semplificazione/snellimento iter burocratico;3.maggiore sinergia tra Enti locali e agenzie

nazionali che gestiscono i fondi di coesione;4.superamento della frammentazione dei livelli

decisionali (UE, governo centrale e regioni); 5.rilancio delle cartolarizzazioni.

• La garanzia pubblica 1.rappresenta un forte elemento di credit

enhancement;2.consente di compensare le asimmetrie

informative fra imprese e banche, pur lasciandole libere di selezionare il merito di credito dei progetti;

3.non pesa sul bilancio pubblicoimmediatamente, ma solo in caso di escussione.

Esempio di best practice nell’efficientamento di edifici:•Istituzione della Green Deal Finance Companynel Regno Unito per la riqualificazione energetica di appartamenti. Il costo degli interventi viene ripagato dal risparmio in bolletta.•Conferenze Grenelle (1 e 2) in Francia che hanno visto il coinvolgimento di tutti gli stakeholder pubblici e privati.

Prof. Avv. Francesco SciaudonePartner

Grimaldi Studio Legale

fsciaudone@grimaldilex.comwww.grimaldilex.com