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IL TEATRO ROMANO ARCAICO

1. ETIMOLOGIA

2. CONFRONTO CON IL TEATRO

GRECO

3.Gli antecedenti latini: CARMINA,

FESCENNINI, ATELLANA

4. STRUTTURA,

LUOGHI, SCENE

5. MASCHERE E COSTUMI

6.LE OCCASIONI

DEGLI SPETTACOLI

7 ATTORI E AUTORI

Il teatro romano arcaico nasce nel 240 a.C.

anno in cui Livio Andronico

fa rappresentare per la prima volta una tragedia

in lingua latina.

L’influsso della cultura greca introduce così a Roma questo genere che trovò la sua massima espressione nel mondo

latino soprattutto nella Commedia di Plauto e Terenzio

• Da dove viene la parola TEATRO ?

• Scopriamone l’Etimologia

ETIMOLOGIA: TEATRO

“Teatro” dal latino theatrum, dal greco θέατρον, derivazione del tema di θεαομαι << guardare, essere spettatore>>, è termine con il quale,grazie ad un insieme di differenti discipline, si rende

possibile l’esecuzione di un evento spettacolare dal vivo. La parola greca indicava anche l’edificio o complesso

architettonico per le rappresentazioni drammatiche e talvolta quello destinato alle assemblee o a pronunciare orazioni.

il Teatro Greco

• Gli Ateniesi nel V sec. a. C. svilupparono la consuetudine di organizzare regolarmente grandi spettacoli teatrali in

occasione di feste religiose in onore del dio Dioniso .Questi spettacoli rappresentavano un evento di particolare

importanza per la vita della polis non solo dal punto di vista culturale e politico ma anche religioso.

• I generi teatrali più importanti furono la Tragedia e più tardi la Commedia.

La Tragedia Greca

La nascita della tragedia appare strettamente associata al culto di Dioniso.

La nostra conoscenza della tragedia greca si basa quasi esclusivamente sulle opere di tre drammaturghi del V sec a. C: Eschilo, Sofocle ed Euripide

Le tematiche sono tratte in genere dal mito, più raramente dalla storia. Al centro dell’interesse dell’autore e del pubblico non c’è la vicenda in sé e per sé quanto piuttosto le riflessioni e le scelte problematiche dei protagonisti che da essa scaturiscono .

La Commedia

Greca

La commedia fu l’ultima delle maggiori forme drammatiche a ricevere in Grecia il riconoscimento ufficiale.

Collegata con feste e riti religiosi , si presentava come uno spettacolo misto di poesia, musica, canto e danza, eseguito da attori e da coreuti che portavano la maschera.

La commedia si proponeva di divertire e rallegrare il pubblico ma nella Commedia Antica non mancarono chiari riferimenti e critiche a personaggi politici del tempo.

Gli antecedenti del Teatro Romano

Arcaico:Carmina,Fescennini,Atellana Tra le prime forme di prosa ritmata che si possono considerare

antecedenti del linguaggio teatrale della Roma arcaica ci sono

i CARMINA :

La parola carmen (plur.carmina) indicava non tanto il contenuto del canto quanto la sua forma di prosa a forte carattere ritmico, scandito dall’uso di ripetizioni foniche (rime, allitterazioni,ecc).

Il termine era riferito a componimenti di vario tipo riguardanti la vita spirituale, religiosa e civile caratterizzati da particolare solennità.

Lo troviamo infatti usato per le più disparate forme di comunicazione(filastrocche infantili, leggi, profezie, nenie funebri, etc.)

I Versi Fescennini

Una delle più antiche forme di poesia popolare fu quella dei fescennini versus, una produzione orale e improvvisata, che aveva carattere di beffa e comicità. L’etimologia secondo gli antichi deriverebbe da Fescennia,una cittadina dell’Etruria

del Sud o da fascinum, <<malocchio>>. Il termine attesterebbe quindi la traccia di un influsso etrusco oppure

l’espressione di una funzione apotropaica (cioè di allontanamento del malocchio) che questi canti avrebbero

avuto. Sembra che la sede più propria dei Fescennini fossero le feste rurali che si svolgevano spesso al tempo del

raccolto con scambi di battute salaci e grossolane.

L’Atellana

L’Atellana è la più antica farsa latina preletteraria .

Sorta fra le popolazioni osche della Campania, il suo nome trae

origine proprio dalla città di Atella. Basata su intrecci

rudimentali spesso improvvisati, era caratterizzata da un

linguaggio popolare e contadinesco , affine a quello dei

Fescennini .La sua caratteristica principale era l’uso di

maschere fisse e ricorrenti che rappresentavano tipi umani

come Bucco ,il Chiacchierone o Dossennus il gobbo malizioso.

Struttura,Luoghi e Scene

• Al contrario di quanto avveniva in Grecia , il teatro a Roma non aveva legami con la vita politica cittadina ma era destinato al pubblico intrattenimento. Anche gli edifici teatrali, costruzioni all’aperto inizialmente in legno, non erano vicini ai luoghi del potere.

La struttura ,simile a quella greca, non sfruttava i pendii naturali del terreno ma utilizzava l’ arco e la volta e non c’era lo spazio destinato al Coro. Nell’età di Plauto non c’erano scenari mobili o sipari, l’azione si svolgeva sempre in esterni, di fronte a tre porte, con altri due ingressi laterali corrispondenti a strade che portavano da un lato al centro della città, dall’altro verso l’esterno. • Il primo teatro di pietra fu edificato

a Roma da Pompeo nel 55 a.C. nel campo Marzio.

Le Maschere

• L’uso delle maschere rendeva più facile affidare più ruoli allo stesso attore e semplificava il problema di far apparire sulla scena personaggi di identica fisionomia

• Le maschere romane erano di legno o di tela e fungevano da megafono,ampliando la voce dello stesso attore

• Lascia molti dubbi la testimonianza di grammatici latini di età imperiale secondo cui sarebbero state introdotte solo nel 130 a.C. dal capocomico Minucio Protimo

• Si usavano anche maschere a doppia faccia,scure e chiare

• Vi erano maschere fisse (Maccus, Buccus, Pappus, Dossennus, Kikirrus)

I Costumi

I costumi mutavano sempre a seconda del genere teatrale. Per le rappresentazioni di ambientazione greca gli histriones (cioè gli attori) vestivano abiti alla greca . Per quelle di ambientazione romana, gli attori indossavano la toga classica romana, la praetexta per le tragedie. I costumi di alcuni personaggi erano sempre uguali e riconoscibili dal pubblico: il soldato portava la spada e la clamide, il messaggero il tabarro e il cappello, il villano la pelliccia, il parassita il mantello, il popolano il farsetto. I ruoli femminili erano sostenuti da attori maschi.

Occasioni degli spettacoli • A Roma le rappresentazioni teatrali si svolgevano durante i

giochi e le feste, in occasione di cerimonie religiose, trionfi militari, funerali di personalità pubbliche

• Magistrati come il praetor urbanus o gli aediles contribuivano personalmente al finanziamento e all'organizzazione degli spettacoli teatrali (Ludi Scaenici)

• Spesso contemporaneamente ad eventi teatrali si svolgevano corse dei carri, combattimenti dei gladiatori ,spettacoli di giocolieri o danzatori.

• Secondo la tradizione i primi Ludi in cui fu rappresentato uno spettacolo teatrale furono quelli del 240 a.C., in seguito la frequenza degli spettacoli ebbe sicuramente un incremento progressivo in occasione di altre feste che si tenevano in diversi periodi dell’anno.

Il ruolo degli attori e degli autori

• Il termine usuale per designare gli attori era Histriones una parola di origine etrusca, essi non godevano di buona reputazione e spesso erano schiavi di proprietà del direttore della compagnia.

• Una compagnia teatrale era formata da schiavi o liberti, mentre le "Atellanae" erano recitate da uomini liberi

• nel II sec a.C. le compagnie erano molto piccole ed erano formate da non più di tre o quattro elementi, in età imperiale il numero degli attori aumentò e ve ne furono alcune composte anche da 60 teatranti .

• gli autori teatrali all’inizio erano definiti «scribae» ed erano spesso essi stessi attori. Era prevista la presenza di un flautista per l’accompagnamento musicale.

La confraternita degli autori e degli attori

• Nel 207 a. C. nacque a Roma il

• Collegium scribarum Histrionumque con sede nel tempio di Minerva sull’Aventino.

• Esso segnò la nascita di una vera e propria corporazione che tutelava gli interessi di autori e attori (che erano spesso la stessa persona come nel caso di Livio Andronico e Plauto)

I Principali Autori

Livio Andronico

Gneo Nevio

Plauto

Terenzio

I Generi Teatrali

Fabula

Praetexta

Tabernaria

Togata

Palliata Cothurnata

Filippelli Nicole

Fortunato Maria Chiara

Modena Agnese

Razzano Angela

Rossi Margherita