Enzo Guaglione UNO STAMPO DA ASSERVIMENTO · su una seconda pressa di tranciatura per eliminare le...

Post on 17-Feb-2019

215 views 0 download

Transcript of Enzo Guaglione UNO STAMPO DA ASSERVIMENTO · su una seconda pressa di tranciatura per eliminare le...

46

Sta

mpi

no

vem

bre

20

13

STAMPO DEL MESE• Enzo Guaglione

L’asservimento per un processo di stampaggio può essere di va-rie tipologie, come ad esempio sistema di solo scarico, ove il ro-bot provvede al prelievo del pez-zo stampato per depositarlo in un apposito contenitore; siste-ma d’alimentazione pallettizza-to adibito al carico della lamiera

da stampare, oppure sistema ove il robot provvede al prelievo del pezzo stampato in una prima pressa e quindi lo posiziona su una seconda pressa di tranciatura per

eliminare le bave. Quest’ultimo asservi-mento potrebbe anche essere manuale da parte dell’operatore, ma ormai è quasi na-turale automatizzare l’operazione a guisa di isola robotizzata. Lo stampo che presentia-mo qui di seguito progettato e costruito da Attrezzeria Acquanegrese di Acquanegra sul Chiese (MN) rientra in questa catego-ria, dovendo tranciare la base di un pezzo pressofuso precedentemente. Attrezzeria Acquanegrese è stata fondata nel 1980 e si specializza nella progettazione e costru-zione di stampi tranciabave per pressofu-si di Alluminio e stampi per lamiera. Nel corso degli anni si è trasformata da sem-plice fornitore a partner del committente, seguendo le specifi che richieste dal com-mittente stesso. L’azienda opera nei set-tori automotive, elettrodomestico ed elet-tromeccanico.Tutte le fasi produttive, compreso il collau-do fi nale, vengono controllate attraverso un sistema internazionale di qualità certifi -cato IQNet e SQS. L’offi cina dispone di tut-ti i macchinari necessari per la costruzione di stampi quali fresatrici, elettroerosione, rettifi ca, tornio, trapani, presse (oleodina-miche e meccaniche), forni per trattamen-ti termici e quant’altro. L’uffi cio tecnico è ottimizzato per partire dal modello 3D del getto pressofuso; per eseguire i progetti e i programmi di Cad/Cam si utilizzano sof-tware di ultima generazione 3D e 2D quali Cimatron E, Autocad e Rhinoceros Il collau-do viene eseguito attraverso una simula-zione operativa, alla quale può assistere il committente. Al termine del collaudo vie-ne rilasciato il Certifi cato di collaudo che

LO STAMPO DI QUESTO MESE È UN PO’ SPECIALE, PERCHÉ RIENTRA NEL CONTESTO DI AUTOMAZIONE DI PROCESSO SE INSERITO IN UN SISTEMA ROBOTIZZATO DI RIPRESA, AL FINE DI TRANCIARE E RIFINIRE IL PRODOTTO USCENTE DALLO STAMPO DI PRESSOFUSIONE CHE LO PRECEDE

UNO STAMPO DA ASSERVIMENTO

ST_2013_009_INT@046-049.indd 46 30/10/13 14.22

47

Sta

mpi

no

vem

bre

20

13

documenta l’avvenuto controllo della fun-zionalità dello stampo.

Oggetto è stampoLa quantità di oggetti stampati tramite pressofusione è davvero innumerevole; in questo caso si tratta di un particolare auto-mobilistico ovvero un supporto in Allumi-nio che viene pressofuso in 4 fi gure, trat-tandosi di un pezzo di alta produzione (fi g. 1). In base alle dimensioni e alle macchine del cliente, quest’ultimo ha scelto la solu-zione di uno stampaggio a 4 fi gure, quindi anche lo stampo di tranciatura dell’ogget-to fi nito doveva essere a 4 fi gure e di di-mensioni adeguate (fi g. 2). L’oggetto misura circa 200 x 150 mm; lo stampo in oggetto deve tranciare il ramo di colata nonché le feritoie orizzontali e i pia-ni inclinati tutti da sbavare. Questa opera-zione di fi nitura, dunque, è stata concepita da Attrezzeria Acquanegrese Srl con uno stampo di tranciatura a 8 carri che lavora-vano alternativamente; infatti, per ogni pez-zo ci sono due fi nestrelle orizzontali, che richiedevano una lavorazione con quattro carri orizzontali superiori (fi g. 3); una vol-ta che ogni carro va e torna per svolge-re il proprio lavoro, partono da sotto altri 4 carri inclinati (fi g. 4) per andare a rasare delle facce inclinate che non era possibi-le tranciare altrimenti. La fi gura 5 mostra il progetto dei carri laterali e inferiori. I car-ri (o carrelli) sono in pratica dei cilindri ole-odinamici equipaggiati con utensili sbava-tori; corrono guidati su bussole in bronzo e sono corredati da micro di fi ne corsa. In

pratica, la macchina deve sentire se il ci-clo del carrello è stato fatto in modo cor-retto; se per un motivo qualsiasi il carrello non segnala l’andata e il ritorno, la mac-china si ferma. Praticamente, tutta l’iso-la si può fermare se un semplice micro si incanta leggermente. Il funzionamento è il seguente: viene depositata sul suppor-to pezzo (fi g. 6) la stampata di colata da tranciare; la macchina di tranciatura piut-tosto particolare discende, blocca i pezzi mentre contemporaneamente si ferma la

slitta superiore della macchina stessa, quindi ci sono una di-

scesa e uno stop. A questo punto entrano in funzione i cilindri oleodinamici e i carrelli che puliscono orizzontalmente le 8 ferito-ie, gli stessi tornano indietro e danno l’im-pulso per far salire e retrocedere i cilindri che lavorano nella zona sottostante. Quan-do tutti i cilindri hanno fi nito il loro ciclo, la macchina riprende la discesa, trancia tutti i pezzi, il ramo di colata cade sotto e viene scartato, i pezzi rimangono all’interno della matrice, la quale poi tramite il carrello su-periore della macchina di tranciatura si ri-alza. Infi ne una pala riceve in automatico i pezzi tranciati. Ovviamente, tutto il pro-

CARTA D’IDENTITÀ DELLO STAMPO• Fabbricante: ATTREZZERIA ACQUANEGRESE SRLVia dell’Artigianato 239, 46011Acquanegra sul Chiese (Mantova) Tel. 0376 79457, Fax 0376 727303,E-mail: info@acquanegrese.it

• Materiali delle varie partiIncastellature in acciaio C45; costituenti lo stampo: supporti e taglienti in acciaio K720 della Böhler Uddelhom; Altre parti in acciaio 1-23/12 bonifi cato. • Dimensioni: 1000 x 700 mm.• Peso: 2 tonnellate circa.• Impiego: Stampo per supporto in Alluminio pressofuso.

• Metodologie di progettazione:Cad 3D Cimatron E, Autocad e Rhinoceros per la preventivazione.• Messa in produzione:

Cam Cimatron E.• Tecnologia di lavorazione:

Lavorazioni di sgrossatura e fi nitura su centri di lavoro CNC; matrici sgrossate e temprate;lavorazione fi nale con elettroerosione a fi lo; tempra, rinvenimento e nitrurazione.• Produzione prevista:

500 mila pezzi l’anno se bene utilizzato.• Manutenzione:

Controllo periodico dei taglienti con eventuale rettifi catura di ripristino.

zione di uno stampaggio a 4 fi gure, quindi anche lo stampo di tranciatura dell’ogget-to fi nito doveva essere a 4 fi gure e di di-

L’oggetto misura circa 200 x 150 mm; lo stampo in oggetto deve tranciare il ramo di colata nonché le feritoie orizzontali e i pia-

slitta superiore della macchina stessa, quindi ci sono una di-

CARTA D’IDENTITÀ DELLO STAMPO

Fig. 1 - Supporto automobilistico in Alluminio pressofuso

Fig. 2 - Il supporto automobilistico dopo la tranciatura

Fig. 3 - Carri superiori

ST_2013_009_INT@046-049.indd 47 30/10/13 14.22

48

Sta

mpi

no

vem

bre

20

13

STAMPO DEL MESE

cesso ha richiesto una costante collabora-zione tra stampista e committente già in fase di progettazione; l’attrezzeria Acquane-grese ha costruito lo stampo di tranciatura da affi ancare allo stampo di pressofusione già in possesso del cliente; dunque era ne-cessaria una perfetta intesa con chi fa e/o usa lo stampo di pressofusione. L’attrezze-ria Acquanegrese ha suggerito la modifi ca di una chiusura tale da consentire la trancia-tura completa.Normalmente, quando lo stampaggio come in questo caso richiede due stampi, l’isola viene robotizzata; cioè, in pratica, la mac-china di tranciatura è vicina fi sicamente al-la macchina di pressofusione e la stampata passa da una stazione all’altra con un robot,

il quale prende il pezzo fuso, lo raffredda e poi lo deposita sopra lo stampo di trancia-tura. Lo stampo ha una struttura tipica, nel senso che ci sono la piastra di base con i lardoni sottostanti per i fi ssaggi; sulla stes-sa piastra di base vengono fi ssati i suppor-ti che alloggeranno i pezzi da tranciare; que-sta piastra è la parte inferiore da fi ssare sulla macchina (fi g. 7). La parte superiore dello stampo (fi g. 8) porta i taglienti, gli estrattori, le matrici fatte a settori (fi g. 9) e il sistema di estrazione; in pratica, quando lo stampo ha tranciato il pezzo, la piastra che fa l’estra-zione deve bloccarsi e risalire mantenendo i pezzi all’interno delle matrici. Infi ne, quan-do la parte superiore dello stampo è risali-ta, una pala di estrazione che si trova sotto

entra in funzione, provvede all’estrazione e i pezzi fi niti cadono sulla pala medesima. Gli stessi pezzi sono pronti per le lavorazio-ni successive di sabbiatura, fi lettatura, fora-tura e quant’altro.

Progettazione e lavorazione dello stampoLa progettazione è iniziata ancora prima della stampata fi sica; il cliente, una volta defi nito il processo di pressofusione, ha passato ad Acquanegrese il modello mate-matico in 3D dell’oggetto così come sareb-be venuto fuori dallo stampo di pressofu-sione. Acquanegrese ha importato il tutto nei propri sistemi informatici di ultima ge-nerazione 3D e 2D quali Cimatron E, Au-

Fig. 4 - Carri inferiori Fig. 5 - Progetto carri laterali e inferiori

Fig. 6 - Supporto pezzo Fig. 7 - Parte inferiore dello stampo

ST_2013_009_INT@046-049.indd 48 30/10/13 14.22

49

Sta

mpi

no

vem

bre

20

13

fare questo lavoro, si utilizzano i profili pro-venienti dal Cad 3D quindi alla fine vengo-no assemblati per giungere infine al mon-taggio e collaudo. Tempra e rinvenimento sono fatti internamente con i relativi con-trolli di durezza. La nitrurazione è affidata a un fornitore esterno, perché alcuni pez-zi necessitano di una durezza superficiale particolare. Lo stampo, nel contesto di una manutenzione ordinaria, richiede il control-lo periodico dei taglienti; potrebbe essere necessaria una rettificatura per ripristinar-li, perché con l’uso possono arrotondarsi un pochino e quindi non essere più effi-caci. Con questa manutenzione, lo stam-po può eseguire anche 500.000 stampate.

� ■

supporti e i taglienti sono in acciaio per la-vorazione a freddo K720 della Böhler Ud-delhom. Altre parti per le quali non c’è bi-sogno di durezza ma di resistenza sono in acciaio 1-2312 bonificato, un materiale te-nace che si presta bene per le lavorazio-ni meccaniche. Il processo di lavorazione dello stampo in officina è interfacciato al Cad dell’ufficio tecnico con il Cam Cima-tron E; le lavorazioni avvengono soprattut-to su centri di lavoro CNC (fig. 11). Le ma-trici che sono tutte fatte a inserti vengono sgrossate e temprate; alla lavorazione fina-le provvede l’elettroerosione a filo, doven-do dare ai taglienti la spoglia di un grado, in modo che una volta tranciato il pezzo non si blocchi contro le pareti della matrice. Per

tocad e Rhinoceros (fig. 10), equipaggia-ti e ottimizzati per offrire soluzioni tali da soddisfare il cliente nei tempi ristretti im-posti oggi dal mercato; Cimatron, è utilizza-to sia nella progettazione sia nel Cam per la fresatura (fig. 11) e l’elettroerosione a fi-lo. Per la messa in tavola si usa Autocad Meccanica e per la preventivazione il 3D di Rhinoceros. La progettazione non ha pre-sentato difficoltà particolari, trattandosi di un oggetto non eccessivamente comples-so, un po’ grosso per le dimensioni del-la stampata, ma non complicato. Però do-veva nascere uno stampo robusto, quindi ben proporzionato, in quanto essendo al-ta la tiratura, deve durare nel tempo. Tut-te le incastellature sono in acciaio C45, i © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fig. 8 - Parte superiore dello stampo Fig. 9 - Matrici e premi pezzo

Fig. 10 - Progetto stampo completo Fig. 11 - Fresatura CNC

ST_2013_009_INT@046-049.indd 49 30/10/13 14.22