Post on 05-Jan-2016
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EFFETTI SISTEMICI DEL DANNO LOCALE E DELL’INFIAMMAZIONE
• Febbre: la temperatura corporea aumenta
• Leucocitosi: il numero dei leucociti circolanti aumenta
• Aumento della VES: i globuli rossi si depositano più rapidamente
• Risposta di fase acuta:modificazione delle proteine plasmatiche
(il fegato modifica la propria sintesi proteica)
•RISPOSTA DI FASE ACUTA
insieme di modificazioni a livello sistemico associate a stati infiammatori. La risposta di fase acuta è in larga misura incentrata sul fegato.
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA FASE ACUTA
• febbre •Sonnolenza
•Anoressia •Leucocitosi
•Aumento dei livelli circolanti di vari ormoni (glucagone, insulina, ACTH, cortisolo, catecolamine, ormone della crescita, TSH, tiroxina, aldosterone, vasopressina)
•Aumento del catabolismo (soprattutto delle proteine muscolari)
•Aumento della gluconeogenesi
•Alterazioni del metabolismo lipidico (VLDL e trigliceridi aumentano, HDL calano)
•Alterazioni del metabolismo osseo
•Alterazioni nelle concentrazioni circolanti di alcuni cationi (aumenta il rame, diminuiscono zinco e ferro)
•Varie alterazioni immunologiche
•Alterazioni del metabolismo epatico
•Variazioni nei livelli di alcune proteine circolanti: le proteine di fase acuta
RISPOSTE SISTEMICHE ALL’INFIAMMAZIONE E INFIAMMAZIONE SISTEMICA
• LEUCOCITOSI L’infiammazione locale è spesso associata ad un aumento di globuli bianche circolanti I mediatori prodotti a livello locale , quando passano nel circolo sistemico causano
reclutamento reclutamento del pool di leucociti marginato o del pool di leucociti pronti all’esportazione presenti a livello midollare.Produzione di fattori di crescita.
Malattie infettive batteriche acute: aumento del numero di neutrofiliMalattie infettive di origine virale: aumento del numero di linfocitiPatologie sostenute da elminti e infiammazioni di origine allergica: aumento del numero
degli eosinofili
• AUMENTO DELLA VESvelocità di eritrosedimentazione
PRINCIPALI PROTEINE DI FASE ACUTA
PROTEINE LA CUI CONCENTRAZIONE AUMENTA DEL 50%CeruloplasminaProteine del complementoC1q, C3 e C4FibrnecinaComponente P sierica dell’amiloide (SAP)PROTEINE LA CUI CONCENTRAZIONE AUMENTA DA DUE A QUATTRO VOLTEGlicoproteina 1 acida1 antitripsinaFibrinogenoAptoglobinaProteina legante il mannosioProteina legante il C4PROTEINE LA CUI CONCENTRAZIONE AUMENTA DA CENTINAIA A MIGLIAIA DI VOLTEProteina C reattivaSiero amiloide A (SAA)PROTEINA LE CUI CONCENTRAZIONE SI RIDUCEAlbuminaTransferrinaApo AIApo AIIAlfafetoproteina
Figure 2-47
1. RICONOSCIMENTO
• DIRETTO: attraverso recettori che riconoscono motivi altamente conservati in diversi microrganismi patogeni ed assenti sulle cellule di mammifero
• INDIRETTO: attraverso recettori che riconoscono proteine legate al microrganismo
a) Preformati nelle cellule, sequestrati all’interno di granuli e prontamente secreti: amine vasoattive, enzimi lisosomiali
b) Neoformati:- rapida neoformazione (minuti): metaboliti dell’acido
arachidonico, radicali liberi dell’ O2, ossido nitrico (NO)
- formazione in tempi più lunghi (ore): chemochine e citochine
2) MEDIATORI DI ORIGINE CELLULARE
CELLULE· Granulociti neutrofili Granulociti eosinofili Granulociti basofili· Mastociti· Monociti· Macrofagi tissutali Cellule dendritiche Linfociti Endoteliociti· Piastrine· Fibroblasti
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FATTORI CHE INDUCONO RILASCIO DI ISTAMINA
- IgE + Ag
-Peptidi: C3a, C5a, chinine, - proteine lisosomali cationiche
- enzimi: proteasi , fosfolipasi
- tossine batteriche: endotossine
- lectine
- H2O2, ionofori Ca++
- PAF
- sostanza P
- IL-5
- idroperossidi, leucotrieneB4
FATTORI ESOGENI
MEDIATORI DEI SIST. SOLUBILI
MEDIATORI DI ORIGINE CELLULARE
-iperemia (aumento del flusso sanguigno nel distretto interessato)
-aumento permeabilità (contrazione degli endoteli)- -adesione e rolling (aumento delle selectine su endoteli)
-chemiotassi per eosinofili -attiva la secrezione di muco -prurito
- attiva la contrazione della muscolatura liscia dei bronchi e dell'intestino - stimola secrezione HCl nello stomaco
EFFETTI PROANGIOFLOGISTICI LOCALI DELL'ISTAMINA
EFFETTI GENERALI DELL'ISTAMINA (p.es. shock anafilattico)
- Agisce su cellule muscolari liscie, endoteli e cellule infiammatorie - vasodilatazione
- caduta della pressione
- emoconcentrazione
- leucopenia
- abbassamento della temperatura corporea
- stenosi delle vie aeree con dispnea
- vomito, diarrea, salivazione
ENZIMI LISOSOMIALI
ENZIMI
PROTEINE O PEPTIDI CON
FUNZIONI DIVERSE
a) Preformati nelle cellule, sequestrati all’interno di granuli e prontamente secreti: amine vasoattive, enzimi lisosomiali
b) Neoformati:- rapida neoformazione (minuti): mediatori di origine
lipidica (metaboliti dell’acido arachidonico), radicali liberi dell’ O2, ossido nitrico (NO)
- formazione in tempi più lunghi (ore): chemochine e citochine
2) MEDIATORI DI ORIGINE CELLULARE
MEDIATORI LIPIDICI
Derivano da fosfolipidi delle membrane cellulari per azioni di fosfolipasi
Pirogeni endogeniMediatori del dolore
FATTORE ATTIVANTE LE PIASTRINE (PAF)