Post on 18-Feb-2019
IIIISSSS ""VVeenn.. IIggnnaazziioo CCaappiizzzzii"" BBrroonnttee
Liceo Classico - Liceo Artistico - Liceo Scientifico - IPSIA - IPSASR
CM: CTIS00900X
Corso Umberto, 279 – 95034 – Bronte (CT) Cod. Fisc. 80011280874
Dirigente Tel. 095 6136096 - Direttore S. G. A. Tel. 095 6136097 - 7725249 Centralino Tel. 095 6136100 - Fax 095 693499
Posta elettronica certificata: ctis00900x@pec.istruzione.it; posta elettronica. ctis00900x@istruzione.it Sito web: www.iscapizzi.gov.it
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V B
(LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE)
(AI SENSI DELL’ART. 5 DEL D.P.R. 323 DEL 23/07/1998)
A.S. 2016-2017
COORDINATORE: PROF. CADENTE VINCENZA
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PREMESSA
Il Consiglio della Classe VB in data 12-05-2017 ha approvato il presente documento, elaborato ai
sensi dell’art. 5, comma 2 del DPR 23 luglio 1998, n. 323, coerente con il PTOF del nostro
Istituto 2016-2019 I nel rispetto degli obiettivi ordinamentali fissati dalla Legge 107/2015.
SOMMARIO
Introduzione
Informazioni generali sull’istituto: Il Capizzi e la sua storia
L’organizzazione delle le zioni e dell’A.S.
Profilo dello studente in uscita dal Liceo Scientifico opzione scienze applicate
Quadro orario
pag. 3 pag. 5
pag. 6
pag. 6
Notizie sulla classe
Il Consiglio di Classe – Continuità didattica - Commissari interni Elenco studenti – Composizione ed evoluzione della classe
Profilo della classe
pag. 7
pag.8
pag. 9
Programmazione, verifiche e valutazione
Finalità del Consiglio di Classe - Obiettivi raggiunti Attività curriculari ed extracurriculari organizzati dal C.D.C. La valutazione degli alunni Criteri per l’attribuzione del credito scolastico
Corrispondenza tra i livelli di raggiung. degli obiettivi cognit. e i voti in decimi Criteri per l’attribuzione del voto di condotta
Programmazione del C.D.C. per l’Esame di Stato
Scheda informativa per la predisposizione della TERZA PROVA
pag. 10 pag. 11
pag. 11 pag. 12 pag. 16
pag. 17
pag. 20
pag. 21
Griglie per la valutazione delle prove di esame
Griglie per la valutazione della prova scritta di Italiano Griglia per la valutazione della prova scritta di Matematica
Griglia per la valutazione della Terza Prova
Griglia per la valutazione del colloquio
Consuntivi delle attività disciplinari
pag. 23
pag. 28
pag. 30
pag. 32
pag. 33
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INFORMAZIONI GENERALI SULL'ISTITUTO
IL CAPIZZI E LA SUA STORIA
L II““. Ve . Ig azio Capizzi p e de il o e dal sa e dote Eusta hio Ig azio Capizzi, ato a B o te
il 20 settembre 1708 e deceduto a Palermo il 27 settembre 1783.
La sua salma, due secoli dopo la morte, fu traslata a Bronte e, dal 17 aprile 1994, riposa nella
Chiesa del Sacro Cuore.
Di u ili atali, i ase p esto o fa o di pad e e, fi dall età di otto a i, fe e il pasto e a ude do
la mandria dello zio. A undici anni, ancora analfabeta, iniziò gli studi a Bronte, nell'Oratorio di S.
Filippo Neri, e li continuò con grandi sacrifici prima a Caltagirone e poi a Lipari. A diciotto anni,
per proseguire gli studi di filosofia e teologia nelle isole Eolie, fece da chierico di camera al
Vescovo di Lipari.
Trasferitosi nel 1732 a Palermo, per pagarsi gli studi, lavorò come sguattero e infermiere
nell'Ospedale Grande e Nuovo. Iniziò a studiare medicina e nel 1734 abbracciò la professione
medica, ma il suo sogno restò il sacerdozio. Completò gli studi religiosi a Palermo e nel 1735
conseguì la laurea in Teologia nel Collegio Massimo di Palermo; il 17 dicembre 1735 fu ordinato
diacono e il 26 maggio 1736 sacerdote.
Fu un uomo virtuoso, caritatevole, sempre umile e dal multiforme zelo apostolico. Colto
predicatore e scrittore, dedicò gran parte della sua vita a favore degli ammalati, dei poveri e della
gio e tù i olta e se za guida, pe la ui ele azio e so iale, o ale e ultu ale spese le sue
energie e la sua vita. Parecchi paesi della Sicilia furono testimoni della sua feconda attività
apostoli a e di o aggiose e a dite i iziati e so iali, uali l edifi azio e di ope e di pu li o
vantaggio (collegi, convitti, istituti).
La sua ultima grande opera fu la costruzione nella sua città natale di un Collegio Cattolico, da Lui
fo te e te oluto affi h gli i geg i o i t istisse o ell ig o a za e le os ie ze si ap isse o a
più vasti orizzonti:
Ove o è scuola ivi o è vera co u a za civile e di progresso (B. Radice).
Con le sue suppliche al re Ferdinando di Borbone Ignazio Capizzi ottenne i finanziamenti e pose la
prima pietra del Real Collegio il 1° maggio 1774. Inaugurato il 4 ottobre 1778, il Collegio divenne
da subito punto di riferimento per la formazione dei giovani delle migliori famiglie siciliane; la fama
del “Capizzi” varcò presto lo Stretto e si diffuse in tutta Italia.
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Nel 1886, Ruggero Bonghi, ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia, additava in
Parlamento le scuole di Bronte come forum latinitatis, centro di formazione umanistica tra i più
prestigiosi in Italia.
La straordinaria vicenda delle scuole fondate dal Capizzi attraversa una svolta decisiva nel 1964,
quando le scuole superiori del Collegio vengono rilevate dallo Stato e si trasformano nel Liceo
Classico Statale “Ven. Ignazio Capizzi”, (Decreto del Presidente della Repubblica del 06/02/1965,
registrato alla Corte dei Conti il 9/02/1965) che per un trentennio ha proseguito degnamente una
tradizione umanistica, la cui presenza a Bronte e nel territorio è ormai entrata nel suo quarto secolo
di storia.
Il primo settembre 2000, in seguito all’applicazione della legge per il ridimensionamento del servizio
scolastico nella Provincia di Catania, è nato l’Istituto Superiore “Capizzi”. Esso ha ereditato,
accorpandole, scuole e indirizzi di studio già presenti nel territorio, ma ha arricchito ulteriormente la
sua fisionomia con la creazione di plessi e indirizzi del tutto nuovi.
In atto, la sua struttura è così composta:
Liceo Classico, con sede a Bronte in via Umberto 279, ospite degli storici locali del Real Collegio
Capizzi. Rappresenta l’eredità più genuina delle scuole del Capizzi. Oggi serve un’utenza locale, con
un bacino che si estende ai comuni di Maletto, Maniace, Cesarò e San Teodoro. Conta otto classi,
divise in due corsi.
Liceo Scientifico opzione Scienze applicate ,con sede a Bronte in viale John Kennedy, è stato Nel
mese di Aprile 2015 è stato intitolato ”Liceo delle Scienze Applicate“ On. Piersanti Mattarella”.
Conta quindici classi suddivise in tre corsi. Serve un bacino d’utenza più ampio del Classico, che si
estende sino a Randazzo e ad altri comuni del bacino dell’Alcantara.
Liceo Artistico a indirizzo audiovisivo multimediale e figurativo con sede in Bronte in via
Amedeo Duca D’Aosta.
L’attività dell’Artistico è stata avviata nel settembre 2011, conta attualmente sette classi.
Nell’anno 2016 è stato intitolato a “ Nunzio Sciavarello”. L’utenza è rappresentata da studenti che
provengono da Maletto, Maniace, Randazzo e Adrano.
Istituto Professionale indirizzo “Manutenzione e Assistenza Tecnica” , con sede a Bronte in
viale della Regione. Esso è articolato in due opzioni: Manutenzione dei mezzi di trasporto e
Manutenzione degli impianti Civili e industriali.
Conta nove classi e serve un bacino d’utenza corrispondente a quelli già indicati per il Liceo.
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IPSASR con sede a Bronte in Viale della Regione, aggregato all’Istituto dal corrente anno scolastico
2016/2017, presenta un bacino di utenza a prevalente economia agricola vocata alla coltivazione del
pistacchio.
Oggi il “Capizzi” è una scuola moderna, adeguata alle esigenze degli studenti, in rete con altre
scuole, integrata con il territorio, il mondo del lavoro e con le Università, che coniuga la tradizione
umanistica del Liceo Classico con la curiosità scientifica del Liceo Scientifico opzione Scienze
Applicate, la produttività laboratoriale del Liceo Artistico e degli Istituti Professionali: PSIA e
IPSASR.
L’ attenzione per la dimensione europea caratterizza ormai da anni l’ offerta formativa e trova
riferimento sia nelle attività curriculari che in quelle extracurriculari, nella pratica dei viaggi
d’istruzione e nei viaggi studio all’estero, nelle certificazioni linguistiche e informatiche,
nell’alternanza scuola lavoro, nella partecipazione a manifestazioni culturali.
Sono state utilizzate tutte le opportunità offerte dai Fondi Strutturali Europei e realizzati progetti FSE
e FESR. Questi ultimi hanno consentito di implementare le attrezzature tecnologiche e la
realizzazione di moderni laboratori: tutte le aule hanno la Lim e ambienti dedicati per facilitare e
promuovere la formazione dei docenti. Sempre con i fondi Europei sono stati acquistati transformer
book dati in dotazione agli insegnanti.
Sono state dunque garantite moderne tecnologie per il lavoro del personale e per rendere più agevole
l’utilizzo di nuove strategie didattiche.
In particolare, con il sito dell’Istituto e con l’utilizzo del registro elettronico si è cercato di migliorare
la comunicazione interna, la comunicazione con la famiglia e il territorio.
Al fine di favorire il raccordo con il mondo del lavoro, sono stati realizzati momenti di alternanza
scuola-lavoro. Incoraggiata, inoltre, la mobilità studentesca: Intercultura e Erasmus K plus.
L’Organizzazione delle lezioni e dell’Anno Scolastico
Le lezioni, che si svolgono dal lunedì al sabato, hanno una durata di 60 minuti. - Nel pomeriggio
l’istituto offre a tutti gli studenti la possibilità di partecipare ad attività sportive, di seguire attività
di ampliamento dell’offerta formativa. - L’anno scolastico è diviso in due quadrimestri, il primo da
settembre a gennaio e il secondo da febbraio a giugno.
I rapporti Scuola famiglia sono resi possibili dagli incontri pomeridiani a scuola, dai colloqui
individuali in orario scolastico e dagli incontri straordinari a richiesta dei genitori
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PROFILO DELLO STUDENTE IN USCITA
DAL LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno: aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso
esemplificazioni operative di laboratorio; elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la
riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la
scoperta scientifica; analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca
scientifica; individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici,
matematici, logici, formali, artificiali); comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra
scienza e vita quotidiana; saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e
alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello
sviluppo scientifico; saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
QUADRO ORARIO
Discipline Anno 1° 2° 3° 4° 5°
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e Cultura Straniera 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
Matematica 5 4 4 4 4
Informatica 2 2 2 2 2
Fisica 2 2 3 3 3
Chim-Sc.Terra-Biologia 3 4 5 5 5
Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
Dirigente Prof.ssa Grazia Emmanuele
Docenti Discipline
Ciurca Veronica Lingua e Letteratura Italiana Messina Carmela Inglese
Sanfilippo Nunzio Storia e Filosofia
Cadente Vincenza Matematica
Bonanno Salvatore Fisica
Panebianco Anna Grazia Informatica
Granuzzo Santa Angioletta Scienze Naturali
La Manna Alfredo Disegno e Storia dell’arte
Calvagno Emilia Scienze Motorie
Russo Nunzio Religione
Discipline Docenti
CONTINUITÀ DIDATTICA
3° Liceo 4° Liceo 5° Liceo
Italiano Ciurca Veronica X
Inglese Messina Carmela X
Storia e Filosofia Sanfilippo Nunzio X
Matematica Cadente Vincenza X X X
Informatica Panebianco Anna Grazia X
Fisica Bonanno Salvatore X
Scienze Naturali Granuzzo Santa Angioletta X X X
Disegno e storia dell'arte La Manna Alfredo X X X
Sc. motorie e sportive Calvagno Emilia X
Religione Russo Nunzio X X X
COMMISSARI INTERNI ESAME DI STATO
Docenti Discipline
Cadente Vincenza Matematica
Panebianco Anna Grazia Informatica
Calvagno Emilia Scienze motorie
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ELENCO STUDENTI
1. BIUSO ISMAELA
2. CALÌ MANUEL
3. CASERTA CINZIA
4. CASTIGLIONE GIANPIETRO
5. CONTI GIUSEPPE
6. D’AQUINO ANTONIETTA
7. DILETTOSO ALESSANDRA
8. GIACINTO RAMONA
9. LA SPINA GABRIELE
10. MARINO ANTONIO
11. MELARDI MATTIA
12. MONTAGNO SERENA
13. MUSARRA AMATO MARTINA
14. PARRINELLI DANILO
15. PIRRIATORE FRANCESCA
16. PRESTIPINO FABIO
17. SAITTA CLAUDIA
18. SCIACCA NICOLAY
19. SOFIA PAOLA
20. TILENNI DIANA
21. ZINGALE SALVATORE GIUSEPPE
COMPOSIZIONE ED EVOLUZIONE DELLA CLASSE
Anno scolastico Classe Femmine Maschi Non promossi Ripetenti Totale
2012 - 2013 I B 11 13 0 1 24
2013 - 2014 II B 11 13 3 0 24
2014- 2015 III B 11 11 1 1 22
2015 - 2016 IV B 11 10 0 0 21
2016 – 2017 V B 11 10 0 0 21
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PROFILO DELLA CLASSE
La classe è costituita da 21 alunni, 10 ragazzi e 11 ragazze, alcuni alunni sono pendolari e in
particolare due provengono da Maletto e tre da Maniace.
Dal punto di vista comportamentale la classe ha sempre assunto un atteggiamento corretto sia nei
rapporti tra pari sia nei confronti dei docenti e di tutta la comunità scolastica. Ciò ha favorito un
sereno dialogo educativo.
Nel corso degli anni si è distinto un gruppo di alunni che ha partecipato attivamente e con interesse
alle attività didattiche; invece un altro gruppo di alunni non sempre ha prestato adeguato impegno e
senso di responsabilità nei confronti dei doveri scolastici.
Al secondo anno da un’indagine sulla dislessia alcuni alunni erano risultati con richiesta d’attenzione;
di essi il C.d.C. ne ha sempre tenuto conto utilizzando una didattica inclusiva.
I docenti inoltre hanno sempre cercato di promuovere negli studenti la curiosità, l'interesse, la
partecipazione attiva e lo sviluppo dell’autostima e della motivazione, nonché hanno cercato di
favorire il successo formativo di ogni singolo alunno.
Ogni docente, servendosi delle tecniche della propria disciplina, ha cercato di curare il metodo di
studio degli allievi; per un gruppo ha operato al fine di consolidare e potenziare i risultati
precedentemente acquisiti e per un altro gruppo ha operato al fine di facilitare l’apprendimento
favorendone il recupero e il consolidamento di competenze.
Sono stati adottati i metodi e gli strumenti didattici ritenuti più idonei: lezione frontale, ricerche
individuali o di gruppo, insegnamento individualizzato, uso di materiale multimediale e interattivo,
uso della LIM, attività di laboratorio, visite guidate.
L'approccio metodologico CLIL ha visto impegnati gli alunni in un modulo CLIL per la matematica
per la quale è stato utilizzato l'inglese come lingua veicolare per lo svolgimento di alcuni esercizi col
metodo del brainstorming.
La classe inoltre, per la matemaitca, ha usufruito a partire dal secondo anno della piattaforma e-
learning del progetto PP&S, progetto di cui fa parte la scuola da cinque anni.
In preparazione agli esami di stato la classe è stata sottoposta a due simulazioni della prima prova in
data 20/12/’16 e 12/05/'17 , a due simulazioni della terza prova il 10/04/'17 e il 13/05/'17 e verrà
sotto posta ad una simulazione della seconda prova il 30/05/’17.
Il raggiungimento delle competenze relative all’indirizzo di studi è stato complesso per diversi motivi:
il livello di partenza della classe non omogeneo e caratterizzato dalle difficoltà menzionate sopra, la
necessità di un continuo recupero in itinere, l’impegno e l’interesse discontinui di alcuni alunni e,
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soprattutto l’avvicendarsi di docenti diversi da un anno all’altro e anche nel corso dello stesso anno
scolastico.
Dal punto di vista del profitto la classe, per valutazione unanime del Consiglio, risulta nel complesso
eterogenea quanto ad attitudini, impegno, interesse, partecipazione al dialogo educativo e risultati
formativi raggiunti.
Alcuni studenti presentano una sicura preparazione di base, complete e approfondite conoscenze,
buone competenze e capacità critiche, raggiungendo risultati di apprendimento soddisfacenti.
Altri studenti presentano una discreta preparazione, adeguate conoscenze, competenze e capacità
critiche, raggiungendo, nel complesso, buoni risultati di apprendimento.
Dei rimanenti studenti, alcuni hanno raggiunto risultati di apprendimento generalmente sufficienti,
mentre qualcuno continua ad avere lacune nella preparazione e a manifestare diverse incertezze.
FINALITA’ DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Centralità della persona nella sua singolarità e nella sua dignità.
Sviluppo delle potenzialità del singolo per la costruzione dell' identità personale in tutte le sue
dimensioni (affettiva, cognitiva, psicomotoria, civile e sociale).
Capacità di vivere relazioni e di incontrare il diverso in un'attitudine al dialogo.
Ricerca di un sapere critico e apertura alla totalità dei fattori culturali.
Capacità dell’insegnante di vivere il rapporto educativo come autorevolezza nel rispetto del
cammino personale dello studente e nello sviluppo di un dialogo leale e costruttivo.
Integrazione del rapporto formazione/informazione, superando la scissione tra cultura teorica
e abilità personali, tra istruzione ed educazione.
Richiamo alla verifica personale degli studenti.
Educazione alla responsabilità autonoma e alla capacità di autovalutazione.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Per gli “Obiettivi specifici disciplinari raggiunti” si fa riferimento ai consuntivi inerenti le singole
discipline oggetto di studio presenti alla fine del documento.
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ATTIVITÀ CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI ORGANIZZATE DAL C.D.C.
Attività finalizzate all’integrazione del percorso formativo Partecipazione a progetti nel triennio
Progetti di Educazione alla salute
Progetti di Educazione alla legalità
Certificazioni Cambridge (2 alunni)
Certificazioni ECDL (2 alunni)
Progetti sull'orientamento
Progetto CLIL “chimica in laboratorio”
La scuola per EXPO
Conferenze Conferenze sulla Shoah a scuola: Giornata della Memoria
Incontri sulla “Donazione del sangue” Fidas-Paternò e donazione del sangue da parte di quasi tutti gli alunni
Conferenze sulla legalità
Incontri in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Incontro con la Polizia Stradale su i “giovani e la sicurezza stradale”
Partecipazione gare Olimpiadi di matematica
Olimpiadi di informatica
Olimpiadi della fisica
Visite guidate Expo 2016
Museo della follia
Visita guidata a Randazzo
Pygmalion – teatro in lingua inglese
Viaggio d’istruzione a Praga
Attività Attività di tutoring da parte di 2 alunni rivolta agli studenti della stessa scuola
Campionati studenteschi e Olimpiadi brontesi
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Al fine di garantire omogeneità di valutazione tra i vari docenti della stessa classe e di classi diverse,
ad inizio anno, si sono tenuti degli incontri, in primo luogo nel Collegio dei Docenti, che, facendo
riferimento al DPR 122/09, ha fissato delle direttive generali, successivamente per Dipartimenti e
infine nei Consigli di Classe. Durante questi incontri si è pervenuti alla stesura delle modalità di
valutazione il più possibile uniformi che garantiscono a tutte le componenti della scuola la massima
trasparenza e chiarezza.
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Gli strumenti di verifica previsti sono di varie tipologie dai compiti tradizionali scritti e orali, alle
prove oggettive, questionari, lavori di gruppo, ecc.
La valutazione è compiuta con la massima chiarezza, sono illustrati allo studente le competenze
richieste, gli obiettivi proposti e i metodi per raggiungerli; è prestata massima attenzione alla
componente linguistica, all’abilità espressiva ed argomentativa. La valutazione così fatta consente al
docente di verificare il processo didattico nella sua complessità e allo studente di acquistare una
maggiore consapevolezza di sé, oltre che a stimolare la ricerca del metodo di studio più efficace per
raggiungere tali obiettivi.
La valutazione finale viene effettuata collegialmente dal C.d.C. su proposta del docente della
disciplina e misura oltre che le competenze acquisite in termini di conoscenze e abilità operative, i
progressi fatti da ciascun allievo, tenuto conto della sua situazione di partenza.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
A ciascun studente è stato attribuito un credito scolastico utilizzando la Tabella A inclusa nel Decreto
Ministeriale n. 99/2009, tabella che viene di seguito riportata.
Media dei voti M Credito scolastico (Punti) 3° anno 4 ° anno 5° anno
M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico agli allievi del Triennio, oltre alla media aritmetica M
dei voti riportata dallo studente /dalla studentessa agli scrutini finali, si devono considerare i seguenti
quattro parametri :
1) Frequenza
2) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo tenendo anche conto dell’impe-
gno con il quale l’allievo ha seguito l’insegnamento della religione cattolica o l’attività alternativa
e i traguardi raggiunti;
3) Partecipazione ad attività del POF, dei PON, a concorsi, ad attività di alternanza scuola lavoro,
alle iniziative proposte dall’Istituzione scolastica;
4) Attività di tutoring;
5) Crediti formativi.
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Parametro Punteggio
1) Frequenza da 0 a 10 assenze 0,30 punti da 11 a 15 assenze 0,20 punti da 16 a 20 assenze 0,10 punti
2) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo - Impegno e interesse per l’IRC o attività alternativa
0,25
0,25
3) Partecipazione alle attività del POF, di corsi PON, a concorsi, ad attività di alternanza scuola lavoro, alle iniziative proposte dall’Istituzione scolastica 4) Attività di tutoring (alunni del quarto e del quinto anno)
0,10 per ogni attività
(max 3 attività valutabili)
0,30 6) Crediti Formativi: partecipazione ad ogni attività o esperienza formativa acquisita al di fuori della Scuola e coerente con gli obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi.
0,15 (max 1 attività valutabile)
se la media M dei voti conseguita è maggiore o uguale al valore di 9,20 - prescindendo dalla
valutazione dei 4 parametri - si attribuisce direttamente il massimo della relativa banda di oscilla-
zione, ovvero 8 punti per il Terzo anno, 8 punti per il Quarto anno e 9 punti per il Quinto anno.
Se invece la media M è compresa strettamente tra 9 e 9,20: ( 9 < M < 9,20) nell’attribuzione del
credito scolastico si considererà anche l’eventuale punteggio scaturito dai parametri sopra indicati.
Il Collegio delibera di considerare assidua la frequenza quando il numero di assenze è minore o
uguale a 20 e di attribuire per il parametro frequenza i punteggi così come riportati sopra.
Attività realizzate dall’Istituzione scolastica :
Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico sono valutabili anche le attività realizzate
dall’Istituzione scolastica svolte dagli studenti frequentanti il primo o il secondo anno del corso di
studi (Primo Biennio). Dette attività potranno essere valutate una sola volta, solo al TERZO ANNO
e relativamente alle attività svolte durante il primo Biennio potranno essere valutate al massimo 2
attività, 0,10 punti per ogni attività, per un punteggio massimo pari a 0,20 punti .
Affinché possa essere rilasciato ad uno studente/studentessa frequentante qualunque classe (primo,
secondo, terzo, quarto, quinto anno di ciascun corso di studi) l’attestato di partecipazione
relativamente ad un’attività progettuale afferente al POF (Pon, alternanza scuola – lavoro etc. ) per
l’anno scolastico 2015/2016, svolta dallo studente internamente all’istituzione scolastica, lo
studente deve aver frequentato il modulo progettuale per almeno il 75% del monte ore totale di
durata del modulo. Detto attestato deve altresì certificare le competenze acquisite.
Nel caso di attività progettuali il cui percorso formativo si attui nel curriculare, ma che prevedono
la realizzazione di un “prodotto” portato e valutato all’esterno dell’Istituzione Scolastica (ad
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esempio partecipazione a concorsi/festival/gare sportive/manifestazioni/fiere ecc.), si delibera che
dette attività vengano valutate alla stregua di quelle extracurriculari, purché attestate da
certificazione scritta.
Attività esterne alla scuola ( crediti formativi)
Le certificazioni relative alle competenze acquisite in percorsi formativi esterni alla Istituzione
Scolastica (Patente ECDL, Certificazioni Linguistiche, diplomi conservatorio,) sono valutabili una
sola volta e senza limite temporale rispetto alla data di conseguimento della certificazione.
Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico per gli alunni delle classi Terze, Quarte e Quinte, il
Collegio ha deliberato all’unanimità i seguenti criteri:
considerata la suddetta Tabella A, si distinguono due casi a seconda che la media M conseguita
dall’allievo in seno allo scrutinio finale sia compresa tra 6 e 9 (9 incluso) oppure sia compresa tra 9
e 10.
Caso media M compresa tra 6 e 9 : 6 ≤ M ≤ 9
Se la media M è tale che la sua parte decimale è maggiore del valore di 0,50 allora si attribuirà
automaticamente come credito scolastico il valore massimo della banda di oscillazione individuata
dalla media M.
Se la parte decimale della media M dei voti è inferiore o uguale al valore di 0,50 ma all’allievo è
stato attribuito un punteggio aggiuntivo P in virtù del soddisfacimento di uno o più di uno dei quattro
parametri contemplati dalla normativa, alla parte decimale della media M si andrà ad aggiungere il
punteggio aggiuntivo P.
Se tale nuovo valore ottenuto è ancora inferiore al valore di 0,50 all’allievo sarà attribuito, come
credito scolastico, il valore minimo della banda di oscillazione, se invece tale nuovo valore è
maggiore del valore di 0,50 allora all’allievo sarà attribuito un credito scolastico pari al valore
massimo della banda di oscillazione.
Caso media M compresa tra 9 e 10 : 9 < M ≤ 10
Per lo studente/studentessa meritevoli ovvero nel caso in cui un allievo riporti una media M con
9<M ≤10 si propone al Collegio dei Docenti il seguente criterio;
dalla valutazione dei 4 parametri di modo tale che alla parte decimale della media M si andrà ad
aggiungere l’eventuale punteggio aggiuntivo P.
Se tale nuovo valore ottenuto è ancora inferiore al valore di 0,50 all’allievo sarà attribuito, come
credito scolastico, il valore minimo della banda di oscillazione, se invece tale nuovo valore è
maggiore del valore di 0,50 allora all’allievo sarà attribuito un credito scolastico pari al valore
massimo della banda di oscillazione.
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Inoltre, in presenza di precisi elementi, che dimostrino che lo studente abbia tenuto un
comportamento più che adeguato, abbia avuto particolari riconoscimenti (nel corso dell’ultimo
anno) o abbia conseguito titoli (diploma di conservatorio, ecc.) il consiglio di classe può
motivatamente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti attribuibili, il punteggio
complessivo conseguito dall’alunno, quale risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini
finali degli anni precedenti. Le deliberazioni, relative a tale integrazione, opportunamente motivate,
vanno verbalizzate con riferimento alle situazioni oggettivamente rilevanti e idoneamente
documentate.
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CORRISPONDENZA TRA I LIVELLI DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI COGNITIVI E VOTO IN DECIMI
GRIGLIA SINTETICA
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
VOTO CONOSCENZE - COMPETENZE - CAPACITA' GIUDIZIO
UNO - TRE Nessuna conoscenza. Difficoltà assoluta a capire le richieste dei docenti. Numerosi e gravi errori in compiti semplici.
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
QUATTRO
Conoscenze molto lacunose. Difficoltà a capire le richieste dei docenti. Molti errori nella soluzione di compiti anche semplici. Esposizione scorretta e non appropriata.
INSUFFICIENTE
CINQUE
Conoscenze incomplete e superficiali. Mancanza di autonomia e necessità della guida costante dell'insegnante. Errori non gravi nell'esecuzione di compiti semplici. Esposizione faticosa e imprecisa.
MEDIOCRE
SEI
Conoscenze essenziali, ma non approfondite, dei contenuti. Limitata autonomia nell'applicazione delle conoscenze e nell'esecuzione di compiti semplici. Esposizione sufficientemente corretta.
SUFFICIENTE
SETTE
Conoscenze complete, ma non approfondite. Nessun errore in compiti di media difficoltà svolti autonomamente. Capacità di applicare le conoscenze acquisite in situazioni nuove, ma non complesse. Esposizione discreta e sostanzialmente appropriata.
BUONO
OTTO - NOVE
Conoscenze complete e approfondite. Visione interdisciplinare del sapere. Capacità di andare oltre le richieste dei docenti e di applicare procedure complesse con correttezza formale e rigore espositivo. Assenza di errori nell'esecuzione dei compiti.
DISTINTO
DIECI
Conoscenze complesse, approfondite e ragionate. Visione interdisciplinare del sapere. Capacità di applicare in modo originale contenuti e procedure acquisite a situazioni problematiche molto complesse e non necessariamente scolastiche. Padronanza nelle operazioni di analisi. Esposizione corretta, appropriata e rigorosa.
OTTIMO
17
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
VOTO OBIETTIVO INDICATORE DESCRITTORE
10
Acquisizione di una coscienza morale e civile
Comportamento
È sempre corretto con i docenti, i compagni, il personale della scuola. Rispetta gli altri ed i loro diritti nel riconoscimento delle differenze individuali.
Uso delle strutture della scuola
Utilizza in maniera responsabile il materiale della scuola.
Rispetto delle regole
Rispetta il regolamento. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.
Partecipazione alla vita didattica
Frequenza Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Quando si assenta giustifica con tempestività.
Partecipazione al dialogo educativo e didattico
Segue con interesse continuo le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica.
Rispetto delle consegne
Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante. E' sempre munito del materiale necessario.
9
Acquisizione di una coscienza morale e civile
Comportamento È corretto con i docenti, i compagni, il personale della scuola. Rispetta gli altri ed i loro diritti nel riconoscimento delle differenze individuali.
Uso delle strutture della scuola
Utilizza in maniera responsabile il materiale della scuola.
Rispetto delle regole
Rispetta il regolamento. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.
Partecipazione alla vita didattica
Frequenza Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Quando si assenta giustifica con tempestività.
Partecipazione al dialogo educativo e didattico
Segue con interesse le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica.
Rispetto delle Consegne
Assolve alle consegne in maniera costante. E' sempre munito del materiale necessario.
8
Acquisizione di una coscienza morale e civile
Comportamento Nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale della scuola è sostanzialmente corretto. Rispetta gli altri e i loro diritti.
Uso delle strutture della scuola
Non sempre utilizza al meglio il materiale della scuola.
Rispetto delle regole
Rispetta il regolamento ma talvolta riceve richiami verbali.
Partecipazione alla vita didattica
18
Frequenza
Frequenta con regolarità le lezioni, ma talvolta non rispetta gli orari.
Partecipazione al dialogo educativo e didattico
Segue adeguatamente le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita scolastica.
Rispetto delle Consegne
Nella maggior parte dei casi rispetta le consegne ed è solitamente munito del materiale necessario.
7
Acquisizione di una coscienza morale e civile
Comportamento
Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale della scuola non sempre è corretto. Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi verso gli altri e i loro diritti.
Uso delle strutture della scuola
Utilizza in maniera poco accurata il materiale della scuola.
Rispetto delle Regole
Talvolta non rispetta il regolamento, riceve richiami verbali ed ha a suo carico richiami scritti.
Partecipazione alla vita didattica
Frequenza
Si rende responsabile di assenze e ritardi e non giustifica regolarmente.
Partecipazione al dialogo educativo e didattico
Segue in modo passivo e marginale l'attività didattica e collabora raramente alla vita della classe e dell'istituto.
Rispetto delle consegne
Molte volte non rispetta le consegne e non è sempre munito del materiale necessario.
6 Acquisizione di una coscienza morale e civile
Comportamento
Il comportamento nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale della scuola è poco corretto. Spesso mantiene atteggiamenti poco rispettosi verso gli altri ed i loro diritti.
Uso delle strutture della scuola
Utilizza in maniera trascurata il materiale della scuola.
Rispetto delle regole
Viola spesso il regolamento. Riceve ammonizioni orali e scritte e/o viene sanzionato con l'allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 6 giorni.
19
Partecipazione alla vita didattica
Frequenza Partecipazione al dialogo educativo e didattico Rispetto delle consegne
Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici e non giustifica regolarmente.
Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo ed è spesso fonte di disturbo durante le lezioni.
Rispetta le consegne solo saltuariamente. Spesso non è munito del materiale necessario.
5
Acquisizione di una coscienza morale e civile
Comportamento
Si comporta in modo arrogante nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale della scuola.
Uso delle strutture della scuola
Utilizza in modo vandalico il materiale della scuola.
Rispetto delle regole
Viola di continuo il regolamento. Riceve ammonizioni orali e scritte e/o viene sanzionato con l'allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni anche gravi.
Partecipazione alla vita didattica
Frequenza
Si rende responsabile di ripetute assenze e/o ritardi che restano ingiustificati o che vengano giustificati in ritardo.
Partecipazione al dialogo educativo e didattico
Non dimostra alcun interesse per il dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni.
Rispetto delle consegne
Non rispetta le consegne. Sistematicamente, è privo del materiale scolastico.
20
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI STATO
Il Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame
di Stato. Le verifiche scritte effettuate nel corso dell’intero anno scolastico hanno ricalcato le tipologie
di verifica previste dall'Esame di Stato.
Per la prova scritta di ITALIANO sono state proposte varie tipologie:
Analisi e commento di un testo letterario o di poesia;
Analisi e commento di un testo non letterario;
Stesura di un testo argomentativo di carattere storico o di attualità;
Sviluppo di un testo sotto forma di saggio breve, articolo di giornale.
Nella valutazione sono stati considerati i seguenti indicatori:
1. Correttezza e proprietà nell’uso della lingua;
2. Possesso di conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro generale di riferimento;
3. Organicità e coerenza dello svolgimento e capacità di sviluppo, di approfondimento critico e
personale;
4.Coerenza di stile;
5.Capacità di rielaborazione di un testo.
La classe è stata sottoposta a due simulazioni della prima prova, una il 20-12-‘16 e la seconda il 12-
05-‘17.
Le griglie di valutazione relative alle correzione della prima prova si trovano di seguito.
Per la seconda prova scritta, MATEMATICA, si prevede di effettuare una simulazione il 30-maggio
e di adottare la griglia di valutazione di seguito riportata.
Nella correzione delle prove scritte svolte durante l'anno scolastico, si è teso ad accertare:
il grado di conoscenza dei contenuti acquisiti;
21
capacità di analisi;
capacità di sintesi;
capacità di rielaborazione personale;
SCHEDA INFORMATIVA PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA TERZA PROVA
Il Consiglio di Classe ha deliberato, all’unanimità, di predisporre per la “Terza Prova” due
simulazioni, adottando la tipologia più affine alle attitudini degli studenti, ossia B+C.
Pertanto sono state somministrate due prove di verifica e sono state coinvolte le seguenti discipline:
Inglese, Informatica, Fisica, Scienze Motorie e Sportive. La prima simulazione è stata effettuata il
10/04/’17 e la seconda il 12/05/’17, secondo la tipologia B (2 domande a risposta singola) + C (5
domande a risposta multipla) per l’informatica, la Fisica e le Scienze Motorie e Sportive, e secondo
la tipologia B (3 domande a risposta singola) per l’Inglese. La durata di ciascuna simulazione è stata
di 120 min.
Data Discipline coinvolte Tipologia
10-04-2017 Inglese – Fisica - Informatica – Scienze motorie
B+C
Solamente B per l’inglese
13-05-2017 Inglese – Fisica - Informatica – Scienze motorie
B+C
Solamente B per l’inglese
Per la valutazione dei quesiti di entrambe le tipologie, è stata adoperata la griglia di valutazione
inserita nel presente documento, riportante gli indicatori (conoscenze, competenze e capacità) e i
rispettivi descrittori.
Per quanto concerne il COLLOQUIO, il Consiglio di Classe non ha svolto delle simulazioni
specifiche; tuttavia è stato illustrato agli studenti come si dovrà svolgere, nelle sue tre fasi
22
Il colloquio ha inizio, o con la discussione di argomenti proposti dal candidato attinenti le diverse
discipline, anche raggruppati per aree disciplinari, riferiti ai programmi e al lavoro didattico realizzato
nella classe nell’ultimo anno di corso, o con la stesura di una vera e propria tesina su argomenti anche
non didattici ma discussa attraverso conoscenze scolastiche.
Il colloquio prosegue con l’accertamento della raggiunta maturità con modalità stabilite dalla
commissione e si conclude con la discussione degli elaborati relativi alle prove scritte.
Inoltre, è stato ribadito agli studenti che il colloquio d’esame (D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) tende ad
accertare:
la padronanza della lingua;
la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione;
la capacità di discutere e approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.
Per la valutazione delle prove scritte e del Colloquio d'esame il Consiglio di Classe propone le griglie
allegate al presente documento
23
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI ESAMI E DEL COLLOQUIO
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
“Italiano”
Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______
PROVA DI TIPOLOGIA A – Analisi del testo
INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15
Padronanza e uso della lingua
Correttezza ortografica a) buona 2 b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1
Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento
Conoscenza delle caratteristiche formali del testo a) completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa
2,5
b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi formali 2
c) descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali del testo 1,5
d) dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali 1
Capacità logico-critiche espressive
Comprensione del testo a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive
2,5
b) sufficiente comprensione del brano 2-1,5 c) comprende superficialmente il significato del testo 1
Capacità di riflessione e contestualizzazione a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali
3
b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 2,5-2 c) sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1,5 d) scarsi spunti critici 1
Punteggio proposto: ________________
Punteggio attribuito: _____________
24
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
“Italiano”
Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______
PROVA DI TIPOLOGIA B – Articolo di giornale
INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15
Padronanza e uso della lingua
Correttezza ortografica a) buona 2 b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1
Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento
Coerente con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica a) sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le convenzioni e gli usi giornalistici (uso dei dati, titolo, sottotitolo, riferimento al pubblico, etc.)
2,5
b) padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici 2 c) si attiene correttamente agli usi giornalistici 1,5 d) non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico
1
Capacità logico-critiche espressive
Presentazione e analisi dei dati a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5 b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2-1,5 c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1
Capacità di riflessione e sintesi a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati
3
b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace 2,5-2 c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5 d) scarsi spunti critici 1
Punteggio proposto: ________________
Punteggio attribuito: _______________
25
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
“Italiano”
Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______
PROVA DI TIPOLOGIA B – Saggio breve
INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15
Padronanza e uso della lingua
Correttezza ortografica a) buona 2 b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1
Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento
Struttura e coerenza dell’argomentazione a) imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la redazione di un saggio breve 2,5
b) si serve consapevolmente degli elementi per la redazione di un saggio breve 2
c) padroneggia sufficientemente gli elementi per la redazione di un saggio breve
1,5
d) non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve 1
Capacità logico-critiche espressive
Presentazione e analisi dei dati a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 2,5 b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 2-1,5 c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 1
Capacità di riflessione e sintesi a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati
3
b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace 2,5-2 c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1,5 d) scarsi spunti critici 1
Punteggio proposto: ________________
Punteggio attribuito: _______________
26
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
“Italiano”
Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______
PROVA DI TIPOLOGIA C – Tema storico
INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15
Padronanza e uso della lingua
Correttezza ortografica a) buona 2 b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1
Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento
Conoscenza degli eventi storici a) piena (sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie)
2,5
b) sufficiente (sviluppa tutti i punti, sufficienti conoscenze) 2 c) appena sufficiente/mediocre (troppo breve, sommarie conoscenze)
1,5
d) alcune parti del tema sono fuori traccia/non sono state sviluppate 1
Capacità logico-critiche espressive
Organizzazione della struttura del tema a) il tema è organicamente strutturato 2,5 b) il tema è sufficientemente organizzato 2-1,5 c) il tema è solo parzialmente organizzato 1
Capacità di riflessione, analisi e sintesi a) presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e giudizi personali 3
b) sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti 2,5-2 c) sufficiente (ripropone correttamente la spiegazione dell’insegnante o l’interpretazione del libro di testo) 1,5
d) non dimostra sufficienti capacità di analisi e sintesi 1 Punteggio proposto: ________________
Punteggio attribuito: _______________
27
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
“Italiano”
Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______
PROVA DI TIPOLOGIA D – Tema di attualità
INDICATORI DESCRITTORI VOTO/15
Padronanza e uso della lingua
Correttezza ortografica a) buona 2 b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 1
Correttezza sintattica a) buona 2 b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1,5 c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 1
Correttezza lessicale a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 2 c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1
Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento
Sviluppo delle richieste della traccia a) pieno (sviluppa esaurientemente tutti i punti) 2,5 b) sufficiente (sviluppa tutti i punti) 2 c) appena sufficiente/mediocre (troppo breve) 1,5 d) alcune parti del tema sono fuori traccia/non sono state sviluppate 1
Capacità logico-critiche espressive
Organizzazione della struttura del tema a) il tema è organicamente strutturato 2,5 b) il tema è sufficientemente strutturato 2-1,5 c) il tema è disorganico (argomenti casualmente disposti) 1
Capacità di approfondimento e di riflessione a) presenta diversi spunti di approfondimento critico personale e riflessioni fondate 3
b) dimostra una buona capacità di riflessione/critica 2,5-2 c) sufficiente capacità di riflessione/critica 1,5 d) non dimostra sufficienti capacità di riflessione/critica 1
Punteggio proposto: ________________
Punteggio attribuito: _______________
28
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
“Matematica”
Candidato: _____________________________________________ Classe V Sezione: _______
Sezione A: Valutazione PROBLEMA
INDICATORI
LI-
VELLO
DESCRITTORI
EVIDENZE PUNTI
Comprendere
Analizzare la situazione problematica.
Identificare i dati ed interpretarli. Effettuare gli eventuali collegamenti e
adoperare i codici grafico-simbolici necessari.
L1 (0-4)
Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni né utilizza codici grafico-simbolici.
L2 (5-9)
Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i codici matematici grafico-simbolici con lievi inesattezze e/o errori.
L3 (10-15)
Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze.
L4 (16-18)
Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.
Individuare
Conoscere i concetti matematici utili alla soluzione. Analizzare possibili strategie risolutive ed individuare la
strategia più adatta.
L1 (0-4)
Non conosce o conosce solo parzialmente i concetti matematici utili alla soluzione del problema. Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate. Non è in grado di individuare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto nell'individuazione di un procedimento risolutivo. Non riesce ad individuare gli strumenti formali opportuni.
L2 (5-10)
Conosce superficialmente i concetti matematici utili alla soluzione del problema. Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coerente; usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabili. Non riesce ad impostare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.
L3 (11-16)
Conosce i concetti matematici utili alla soluzione del problema e sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete e le possibili relazioni tra le variabili che utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali opportuni.
L4 (17-21)
Conosce e padroneggia i concetti matematici utili alle soluzione del problema e, attraverso congetture, effettua chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nell'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione procedure ottimali anche non standard.
Sviluppare il processo risolutivo
Risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i
calcoli necessari.
L1 (0-4)
Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il problema.
L2 (5-10)
Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il problema.
L3 (11-16)
Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il problema.
L4 (17-21)
Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.
29
Argomentare
Commentare e giustificare
opportunamente la scelta della strategia risolutiva, i passaggi
fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei risultati al contesto del
problema.
L1 (0-3)
Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreciso.
L2 (4-7)
Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.
L3 (8-11)
Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche incertezza.
L4 (12-15)
Argomenta in modo coerente, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta utilizzando un linguaggio appropriato.
TOTALE
Sezione B: QUESITI
CRITERI
Quesiti
(Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5) P.T.
Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10
COMPRENSIONE e CONOSCENZA
Comprensione della richiesta.
Conoscenza dei contenuti matematici.
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-3)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-3)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE
Abilità di analisi.
Uso di linguaggio appropriato.
Scelta di strategie risolutive adeguate.
(0-5)
___
(0-6)
___
(0-4)
___
(0-5)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-5)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO
Correttezza nei calcoli.
Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure
anche grafiche.
(0-2)
___
(0-3)
___
(0-6)
___
(0-4)
___
(0-5)
___
(0-3)
___
(0-3)
___
(0-5)
___
(0-5)
___
(0-5)
___
ARGOMENTAZIONE
Giustificazione e Commento delle scelte effettuate. (0-4)
___
(0-2)
___
(0-2)
___
(0-2)
___
(0-2)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-2)
___
(0-2)
___
(0-2)
___
Punteggio totale quesiti
Calcolo del punteggio Totale
PUNTEGGIO SEZIONE A (PROBLEMA)
PUNTEGGIO SEZIONE B (QUESITI)
PUNTEGGIO TOTALE
Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi
Punti 0-4 5-10 11-18 19-26 27-34 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97 98-109 110-123 124-137 138-150 Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Il Presidente…………………………………
Voto assegnato /15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
INDICATORI
DESCRITTORI
Punteggio attribuito (livello)
livello 1 livello 2 livello 3 livello 4
1-3 4 5 6
Gravemente insufficiente/Insufficiente
Mediocre Sufficiente Discreto/Buono Eccellente/Ottimo
Padronanza dei
contenuti Conoscenza gravemente lacunosa,
scarna o superficiale degli argomenti Conoscenze adeguate ma non
approfondite
Argomenti trattati in modo pertinente ed ap-
profondito
Trattazione esauriente, precisa ed approfondita
Esposizione Gravi difficoltà espositive, esposizione
incerta e disorganica
Esposizione semplice, schema-tica e nel complesso soddisfa-
cente
Esposizione chiara ed organica
Esposizione efficace, precisa ed organica
Raccordi pluridisci-
plinari
Collegamenti pluridisciplinari assenti, presenti ma incoerenti, spesso incoe-
renti
Collegamenti pluridisciplinari semplici e schematici, ma cor-
retti
Sviluppo del colloquio lineare nel collega-
mento tra le discipline
Raccordi pluridisciplinari efficaci e organici allo sviluppo del colloquio
Sviluppo logico cri-tico delle argomen-
tazioni
Argomentazioni disorganiche, scarse, modeste e prive di logica consequen-
ziale
Sostiene le argomentazioni in modo semplice e schematico
Argomentazioni coe-renti e consequenziali
Sviluppa le argomenta-zioni in modo efficace, pianificato e con coe-
renza
Elaborazione dei
contenuti
Colloquio condotto in modo schema-tico, banale e impersonale e con mode-
ste capacità elaborative
Rielaborazione soddisfacente, ma non originale
Elaborazioni personali pertinenti e con buoni
spunti di originalità
Colloquio ricco di spunti interpretativi originali e
pertinenti
PUNTEGGIO DELLA PROVA_______/30
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Docente CIURCA VERONICA
Libri di testo
L'attualita' Della Letteratur, Vol. 3.1-3.2; Aut. G.Baldi/ S. Giusso/M. Razetti. Ed. Paravia
Tra Classicismo e Romanticismo: Leopardi Il modello di Verga e il romanzo naturalista Il Decadentismo nella lirica , nella narrativa, nel teatro. Gabriele d'annunzio, opere scelte G. Pascoli, opere scelte La lirica di primo novecento: il Futurismo ( g. Marinetti), i vociani (c. Sbarbaro), il Crepuscolarismo (s. Corazzini) I. Svevo L. Pirandello
lo scenario letterario fra le due guerre U. Saba, poesie scelte G. Ungaretti
Della Divina Commedia di Dante, I Canti I-III-XI e passi scelti del XVII e del XXXIII
Obiettivi realizzati (in termini di conoscenze, competenze e capacità)
Lo studente e' in grado di produrre testi scritti ed orali con discrete capacita' di elaborazione personale. Riesce ad analizzare un testo poetico ed in prosa. E' altresi' capace di padroneggiare gli strumenti indispensabili per l'analisi linguistica, stilistica e retorica. Infine ha maturato un'autonoma riflessione su argomenti strettamente legati all'attualita' ed e' ingrado di interpretarli con sufficiente consapevolezza.
Metodologia adottata Lezione frontale e partecipata, proiezione di video inerenti agli argomenti ed opere trattati, analisi interattive, discussioni guidate. verifiche scritte periodiche (analisi del testo e saggio breve).
Molto Frequente Frequente Raro Colloquio X Interrogazioni X Esercizi X Questionario X
Progetto preventivo (dopo il 15 maggio)
G. Ungaretti - L'Ermetismo: E. Montale, S. Quasimodo - La Letteratura del Dopoguerra: Primo Levi - C. Pavese, I. Calvino. - Cenni sulla Lettratura Contemporanea: U. Eco, Dario Fo, Alda Merini.
INGLESE
Docente: Materia:
Prof. Messina Carmela Lingua e Civiltà Inglese
Libri di testo in adozione
Cinzia Medaglia, Beverley Anne Young Visions and Perspectives 2 FROM THE VICTORIAN AGE TO MODERN TIMES
Obiettivi: (STANDARD COGNITIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA)
Usare un lessico specifico.
Assimilare tecniche di analisi, comprensione ed interpretazione di testi letterari e non.
Stabilire relazioni tra gli eventi storici e culturali affrontati
- Conoscere le linee essenziali dei principali movimenti culturali e storici
• Sapere riferire, sia oralmente che per iscritto, il contenuto globale e le informazioni specifiche desunte dagli argomenti di studio affrontati.
OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze e capacità)
La classe, sia dal punto di vista del profitto che dell’apprendimento, è apparsa diversificata.
Senza dubbio il cambio dell’insegnante ha rappresentato un momento piuttosto problematico in tutti loro.
Infatti si sono dovuti adattare non soltanto ad un metodo di insegnamento diverso, ma anche ad un diverso
approccio nel metodo di studio fatto di conoscenze, competenze e abilità diverse rispetto a quelle che
avevano consolidato negli anni precedenti.
Nonostante ciò tutta la classe in base alle proprie capacità linguistiche ha partecipato attivamente sia a casa
che a scuola.
Un nutrito gruppo di studenti ha dimostrato piena partecipazione e impegno verso la disciplina di studio
accompagnata da un ottimo metodo di studio, capacità di rielaborazione linguistica e competenza nell’uso
della terminologia in lingua straniera .
Un altro gruppo, ha dimostrato un discreto impegno e partecipazione, tuttavia a causa delle numerose
carenze sia nella capacità di analisi che nell’esposizione orale, è rimasto legato ad un’esposizione
mnemonica, ad un linguaggio troppo semplice e poco tecnico, stentato e ad una pronuncia poco curata.
Un terzo gruppo, invece a causa delle gravi lacune pregresse e allo scarso impegno è riuscito a raggiungere
risultati piuttosto mediocri sia nell’esposizione orale che allo scritto.
L’attività didattica ,di conseguenza, è stata più volte rallentata e la programmazione ha subito delle
variazioni per rendere più facile il raggiungimento di alcune abilità.
The
Victorian
Age
Settembre
Ottobre
Shaw Ottobre
Novembre
Wilde Novembre
Dicembre
The 20th
Century Gennaio
The Historical Back-
ground.
The Literary Con-
text.
His Poetry. His The-
mes. His style.
Pyg alio .
His Poetry. His
Style.
The Pi tu e of Do-ia G ay .
The Historical Back-
ground.
The Literary Con-
text.
Competenze orali:
Saper parlare e riassumere i fatti storici, sociali, culturali e let-
terari relativi alla storia e letteratura Inglese.
Contestualizzare gli eventi storici sulla base delle coordinate spazio- temporali. Leggere la contemporaneità in una prospettiva storica Riassumere un fenomeno complesso in una mappa concet-tuale. Sviluppo della consapevolezza storica. Competenze di lettura:
Capire e interpretare i passaggi storici, sociali, culturali e lette-
rari .
Competenze scritte:
1. Commentare i vari fatti storici che lo studente ha appena ap-
preso.
Co pete ze d’as olto: • Capi e il es endo della lingua proveniente dalle varie risorse:
l i seg a te, il ideo, l adatta e to lette a io e .
Competenze orali:
“ape oglie e il pe sie o dell auto e. “ape i se i e l auto e el o testo sto i o. Fare un confronto tra i diversi autori del periodo e indicarne i
punti di convergenza e divergenza.
“ottoli ea e laddo e l auto e ise te delle i flue ze passate e laddove si unisce al periodo successivo.
Saper riassumere gli avvenimenti fondamentali della vita
dell auto e. Saper interpretare il linguaggio utilizzato.
Saper interpretare e valutare le emozioni. Competenze di lettura:
Capi e e i te p eta e le a ie fasi del pe sie o dell auto e. Competenze scritte:
Commentare e analizzare passaggi dei lavori letterari che lo
studente legge in classe.
Co pete ze d’as olto: Capire il crescendo della lingua proveniente dalle varie risorse:
l i seg a te, il ideo, l adatta e to lette a io e .
Competenze orali:
Saper parlare e riassumere i fatti storici, sociali, culturali e let-
terari relativi alla storia e letteratura Inglese.
Contestualizzare gli eventi storici sulla base delle coordinate spazio- temporali. Leggere la contemporaneità in una prospettiva storica Riassumere un fenomeno complesso in una mappa concet-tuale. Sviluppo della consapevolezza storica. Competenze di lettura:
Capire e interpretare i passaggi storici, sociali, culturali e lette-
rari .
Competenze scritte:
2. Commentare i vari fatti storici che lo studente ha appena ap-
preso.
Joyce Febbraio
Owen Marzo
The last
20th
Century Maggio
Orwell Maggio
Giugno
His Poetry. His
Style.
The Dead .
His Poetry and
Style.
Dulce et Decorum
Est .
The Historical Back-
ground.
The Literary Con-
text.
A i al Fa .
Co pete ze d’as olto: • Capi e il rescendo della lingua proveniente dalle varie risorse:
l i seg a te, il ideo, l adatta e to lette a io e .
Competenze orali:
“ape oglie e il pe sie o dell auto e. “ape i se i e l auto e el o testo sto i o. Fare un confronto tra i diversi autori del periodo e indicarne i
punti di convergenza e divergenza.
“ottoli ea e laddo e l auto e ise te delle i flue ze passate e laddove si unisce al periodo successivo.
Saper riassumere gli avvenimenti fondamentali della vita
dell auto e. Saper interpretare il linguaggio utilizzato.
Saper interpretare e valutare le emozioni. Competenze di lettura:
Capi e e i te p eta e le a ie fasi del pe sie o dell auto e. Competenze scritte:
Commentare e analizzare passaggi dei lavori letterari che lo
studente legge in classe.
Co pete ze d’as olto: Capire il crescendo della lingua proveniente dalle varie risorse:
l i seg a te, il ideo, l adatta e to lette a io e .
Competenze orali:
Saper parlare e riassumere i fatti storici, sociali, culturali e let-
terari relativi alla storia e letteratura Inglese.
Contestualizzare gli eventi storici sulla base delle coordinate spazio- temporali. Leggere la contemporaneità in una prospettiva storica Riassumere un fenomeno complesso in una mappa concet-tuale. Sviluppo della consapevolezza storica. Competenze di lettura:
Capire e interpretare i passaggi storici, sociali, culturali e lette-
rari .
Competenze scritte:
3. Commentare i vari fatti storici che lo studente ha appena ap-
preso.
Co pete ze d’as olto: • Capi e il crescendo della lingua proveniente dalle varie risorse:
l i seg a te, il ideo, l adatta e to lette a io e .
Competenze orali:
“ape oglie e il pe sie o dell auto e. “ape i se i e l auto e el o testo sto i o. Fare un confronto tra i diversi autori del periodo e indicarne i
punti di convergenza e divergenza.
“ottoli ea e laddo e l auto e ise te delle i flue ze passate e laddove si unisce al periodo successivo.
Saper riassumere gli avvenimenti fondamentali della vita
dell auto e.
Beckett Maggio
Giugno
Waiti g fo Go-dot .
Saper interpretare il linguaggio utilizzato.
Saper interpretare e valutare le emozioni. Competenze di lettura:
Capi e e i te p eta e le a ie fasi del pe sie o dell auto e. Competenze scritte:
Commentare e analizzare passaggi dei lavori letterari che lo
studente legge in classe.
Co pete ze d’as olto: Capire il crescendo della lingua proveniente dalle varie risorse:
l i seg a te, il ideo, l adatta e to lette a io e .
Strumenti adottati
o Libri di testo – Appunti – Fotocopie - Visione di film
Metodologia adottata
Lo studio della letteratura ha seguito un approccio induttivo dal testo al contesto finalizzato alla acquisizione di strategie di analisi del testo a vari livelli:
-in se stesso - -in relazione al genere letterario di appartenenza - in relazione all’autore
-in relazione al periodo storico di appartenenza.
Per motivare gli alunni si è cercato di attualizzare le tematiche attraverso la lettura di testi letterari e attraverso la visione di film , suggerendo modalità collaborative di approfondimento.
La metodologia ha alternato
-lezione frontale con brain storming - lavoro di gruppo ed attività di problem solving - analisi testuale guidata - Presentazioni in power point - Lettura ed approfondimento di classici della letteratura inglese
Strumenti di verifica utilizzati Colloquio XXX
Interrogazioni XXX
Componimento XX
Esercizi X
Questionario X
Legenda: XXX: molto frequente XX: frequente X: raro
Eventuali altri elementi utili alla commissione:
Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la
preparazione alla terza prova scritta
Numero delle
prove svolte
Tempo assegnato
per lo svolgimento
Trattazione sintetica di argomenti 2 2h
Quesiti a risposta singola 2 2h
Quesiti a risposta multipla 2 2h
Problemi a soluzione rapida Tipologia Mista B+C 2 2h
Progetto preventivo (dal 16 Maggio )
BECKETT
FILOSOFIA
Docente
Nunzio Sanfilippo
Libri di testo
OCCHIPINTI FRANCESCA CORAGGIO DELLA DOMANDA (IL) / VOLUME 3 DAI POSTHEGALIANI AD OGGI + ME BOOK + CONTENUTI DIGIT 3 EINAUDI SCUOLA
Obiettivi specifici della disciplina e minimi disciplinari fissati all’inizio dell’anno
1. Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica. 2. Analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti,. 3. Compiere, nella lettura del testo, le seguenti operazioni: 3.1. definire e comprendere termini e concetti; 3.2. enucleare le idee centrali; 3.3. ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi; 4. Individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi dei diversi campi conoscitivi, a partire dalle discipline che caratterizzano i diversi indirizzi di studio. 5. Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema.
Obiettivi realizzati (in termini di conoscenze, competenze e capacità) - Conoscenza e periodizzazione di alcuni momenti del pensiero filosofico moderno - Conoscenza del linguaggio specifico; - Abilità di effettuare collegamenti pertinenti all’interno delle informazioni - Confronto e contestualizzazione delle differenti risposte dei filosofi allo stesso problema - Analisi e comprensione del testo e del contesto storico – culturale
CONTENUTI Unità didattiche, moduli, argomenti, eventuali approfondimenti
1. Schpenhauer
Il bisogno metafisico dell'uomo Il mondo come rappresentazione Il mondo come volontà Il dolore della vita Le vie della liberazione: arte, morale, ascesi Il nichilismo
2. Nietzsche Apollineo e dionisiaco La filosofia come critica La morale I miti della civiltà occidentale Oltre l'uomo
3. Marx “Il Manifesto del partito comunista” Lo spettro del comunismo Il proletariato come nuova classe antagonista La soggettività rivoluzionaria del proletariato Il comunismo nella lotta per la democrazia
4. Kierkegaard
L'esistenza, il singolo, la fede Modi comunicativi Gli stadi dell'esistenza L'angoscia e la disperazione
5. Freud La teoria psicoanalitica Gli esordi La nascita della psicoanalisi Gli sviluppi della psicoanalisi: una teoria della libido e le pulsioni della morte Io, Es, Super-Io: la seconda topica L'avvenire di un'illusione e Il disagio della civiltà
Metodologia adottata Lezione frontale - Lezione partecipata - Discussione guidata - Lettura guidata del libro di testo STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI
Interrogazioni
XX
Dialogo e discussione organizzata XX Prove scritte: riassunto,commento di testi, composizioni di scritti sintetici per sondare le capacità argomentative
X
Test di comprensione della lettura X Legenda: XXX: molto frequente - XX: frequente - X: raro Progetto preventivo (dopo il 15 maggio) 1. Husserl e la fenomenologia 2. Heidegger e l’esistenzialismo Nota bene Nell’attività didattica ho tenuto conto delle finalità dell’insegnamento della filosofia previste
dall’indirizzo di studio e cioè: 1. La formazione culturale completa di tutti gli studenti del triennio attraverso la presa di
coscienza dei problemi connessi alle scelte di studio, di lavoro e di vita, ed un approccio ad essi
di tipo storico-critico- problematico. 2. La maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in una pluralità
di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso se stessi, la natura e la
società, un‟apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda e tollerante conversazione
umana. 3. La capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro
condizioni di possibilità e sul loro «senso», cioè sul loro rapporto con la totalità dell’esperienza
umana. 4. L’attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della
loro storicità. 5. L‟esercizio del controllo del discorso, attraverso l‟uso di strategie argomentative e di
procedure logiche. 6. La capacità di pensare per modelli diversi e di i n d i v i d u a re alternative possibili, anche in
rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali
trasformazioni scientifiche e tecnologiche.
STORIA
Docente
Nunzio Sanfilippo
Libro di testo in adozione STUMPO ENRICO / CARDINI SILVIA / ONORATO FRANCESCO FORME DELLA STORIA (LE) EDIZIONE ROSSA / VOL 3 3 LE MONNIER
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
1. Utilizzare conoscenze e competenze acquisite nel corso degli studi per orientarsi nella molteplicità delle informazioni e per leggere gli interventi; 2. adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali; 3. padroneggiare gli strumenti concettuali, approntati dalla storiografia, per individuare e descrivere persistenze e mutamenti, ad esempio: continuità, cesure, rivoluzione, restaurazione, decadenza, progresso, struttura, congiuntura, ciclo, tendenza, evento, conflitto, trasformazioni, transizione, crisi; 4. usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare i diversi fenomeni storici locali, regionali, continentali, planetari; 5. ripercorrere, nello svolgersi di processi e fatti esemplari, le interazioni tra i soggetti singoli e collettivi, riconoscere gli interessi in campo, le determinazioni istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali, religiosi, di genere e ambientali; 6. servirsi degli strumenti fondamentali del lavoro storico: cronologie, tavole sinottiche, atlanti storici e geografici, manuali, raccolte e riproduzioni di documenti, bibliografie e opere storiografiche; 7. conoscere le problematiche essenziali che riguardano la produzione, la raccolta, la conservazione e la selezione, l‟interrogazione, l‟interpretazione e la valutazione delle fonti; 8. possedere gli elementi fondamentali che danno conto della complessità dell’epoca studiata, saperli interpretare criticamente e collegare con le opportune determinazioni fattuali.
OBIETTIVI REALIZZATI
Conoscenza del linguaggio specifico Conoscenza degli avvenimenti principali della storia del XX° secolo Capacità di ricostruire la complessità del fatto storico Attitudine a problematizzare e a costruire ipotesi Consapevolezza che lo storico utilizza le fonti secondo modelli e riferimenti ideologici
CONTENUTI
1. Dalla prima alla seconda guerra mondiale L'identità di un secolo La prima guerra mondiale La crisi del ventinove Il fascismo in Italia
Il nazismo in Germania e la shoah La seconda guerra mondiale e la resistenza 2. Cultura, politica e società dopo la seconda guerra mondiale Il mondo bipolare
La ripresa dell’economia La crisi degli anni settanta La fine del bipolarismo Globalizzazione e crisi dei vecchi valori
STRUMENTI ADOTTATI - Libro di testo
METODOLOGIA ADOTTATA - Lezione frontale - Lezione partecipata - Discussione guidata - Lettura guidata del libro di testo
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI
Interrogazioni
XX
Dialogo e discussione organizzata XX Prove scritte: riassunto,commento di testi, composizioni di scritti sintetici per sondare le capacità argomentative
X
Test di comprensione della lettura X
Legenda: XXX: molto frequente - XX: frequente - X: raro Nota bene
1. Nell’attività didattica triennale ho tenuto conto delle finalità dell’insegnamento della
storia previste dall’indirizzo di studio e cioè: 2. Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni,
di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti. 3. Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti
di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e
riferimenti ideologici. 4. Consolidare l‟attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e
spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le
conoscenze acquisite in altre aree disciplinari. 5. Riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva. 6. Scoprire la dimensione storica del presente. 7. Affinare la «sensibilità» alle differenze. 8. Acquisire consapevolezze che la fiducia di intervento nel presente è connessa alla capacità
di problematizzare il passato.
MATEMATICA
Docente Materia
Vincenza Cadente Matematica
Libri di testo
Dodero-Baroncini-Manfredi Moduli di lineamenti di Matematica –Analisi e calcolo combinatorio Ghisetti e Corvi Editori
Obiettivi specifici
della Disciplina e
minimi Disciplinari
fissati All’inizio dell’anno
Saper definire con consapevolezza il limite di una funzione in tutti i casi Conoscere i principali teoremi sui limiti Saper calcolare il limite di una funzione Saper utilizzare il calcolo dei limiti per determinare gli asintoti di una funzione Saper dare in modo consapevole la definizione di derivata prima e spiegarne il significato geometrico Saper determinare la funzione derivata di una assegnata funzione Saper determinare i punti stazionari e i punti di non derivabilità di una funzione e stabilirne la natura Saper studiare la monotonia di una funzione Saper definire e determinare la derivata seconda di una funzione assegnata Saper determinare i flessi e saper studiare la concavità di una assegnata funzione Saper studiare una funzione Saper risolvere problemi di minimo e di massimo Saper definire l’integrale indefinito e quello definito di una funzione Saper risolvere un integrale Saper calcolare le aree servendosi degli integrali
Obiettivi realizzati (in termini di conoscenze e competenze) Qualche studente presenta una sicura preparazione di base, complete e approfondite conoscenze e buone competenze; alcuni studenti presentano una discreta preparazione di base, adeguate conoscenze e competenze; dei rimanenti studenti, a causa dell’impegno e della partecipazione discontinua all’attività didattica, alcuni hanno raggiunto risultati generalmente sufficienti, mentre qualcuno continua ad avere diffuse lacune nella preparazione di base e a manifestare conoscenze frammentarie e superficiali.
Contenuti
Modulo 1: Analisi infinitesimale Studio delle funzioni: premesse, limiti e continuità, asintoti, grafico probabile Unità 1.1: premesse all’analisi infinitesimale
• Intervalli, intorni, punto d’accumulazione, insieme limitato • Definizione di funzione • Classificazione delle funzioni reali • Determinazione del dominio di una funzione • Funzione pari e funzione dispari • Studio del segno di una funzione, intersezione con gli assi cartesiani
Unità 2.1: limiti e continuità – l’algebra dei limiti e delle funzioni continue • Definizione di limite finito e di limite infinito per x che tende a un valore finito, per x che
tende a più infinito, a meno infinito o ad infinito • Teorema di unicità del limite, teorema della permanenza del segno e teorema del confronto
(senza dimostrazioni) • Forme indeterminate
• Il numero di Nepero • Limiti notevoli • Definizione di funzione continua • Calcolo del limite di una funzione • Discontinuità (1°specie, 2°specie e 3° specie o eliminabile) • Teoremi di esistenza degli zeri, di Weierstrass e di Darboux (senza dimostrazioni)
Unità 3.1: asintoti – grafico probabile • Asintoti • Grafico probabile di una funzione
Modulo 2: Analisi infinitesimale Studio delle funzioni:derivata di una funzione e teoremi sulle funzioni derivabili; massimi, minimi e flessi; studio completo di una funzione Unità 1.2: derivata di una funzione – teoremi sulle funzioni derivabili
• Definizione di derivata • Significato geometrico • Derivate fondamentali • Regole di derivazione: somma, prodotto, quoziente, funzioni composte • Retta tangente al grafico di una funzione in un punto • I punti stazionari • I punti di non derivabilità • Studio della monotonia di una funzione tramite il segno della derivata prima • Teoremi di Rolle, Lagrange, Cauchy e De L’Hopital (senza dimostrazioni) • Derivate di ordine superiore al primo
Unità 2.2: massimi, minimi e flessi • Criterio per determinare i punti di massimo e di minimo • Concavità e flessi • Criterio per determinare i flessi
Unità 3.2: studio completo di una funzione • Studio completo di una funzione
Modulo 3: Analisi infinitesimale: integrali Unità 1.3: integrali indefiniti definizione di primitiva di una funzione
• integrale indefinito • integrazioni immediate • l’integrale indefinito come operatore lineare • integrazione delle funzioni razionali fratte • integrazione per sostituzione • integrazione per parti
Unità 2.3: integrali definiti • integrale definito di una funzione continua • proprietà dell'integrale definito • teorema della media • la funzione integrale • teorema fondamentale del calcolo integrale • formula fondamentale del calcolo integrale • area della parte di piano delimitata dal grafico di due funzioni • applicazione degli integrali definiti: volume di un solido di rotazione
Esperienza CLIL • I principali termini matematici in inglese • Uso dell'inglese come lingua veicolare per lo svolgimento di alcuni esercizi col metodo del
brainstorming
Metodologia adottata
• Lezione frontale e interattiva - risoluzione di esercizi subito dopo la lezione frontale per verificare
la comprensione - esercitazione di classe alla lavagna • Promozione di un apprendimento, che muovendo dalla curiosità e dall’esperienza sviluppa le
capacità di astrazione ,analisi e sintesi. • Applicazioni in situazioni reali, “Realtà e modelli”
Strumenti di verifica utilizzati
Colloquio XXX Interrogazioni XX Esercizi XXX Test interattivi X
Legenda:
XXX: molto frequente
XX: frequente
X: raro
Progetto preventivo (dal 15 maggio al 9 giugno 2014): ripasso e consolidamento
INFORMATICA
Docente Materia PROF.SSA ANNA GRAZIA RITA TIZIANA
PANEBIANCO INFORMATICA
Libro di testo
Titolo: INFORMATICA PER IL LICEO SCIENTIFICO DELLE
SCIENZE APPLICATE Autori: LORENZI AGOSTINO, GOVONI MASSIMO Editore: ATLAS
Obiettivi di apprendimento della disciplina fissati all’inizio dell’anno
Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; Comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. Saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi Comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana Utilizzare in modo efficace gli strumenti offerti dal Web per la comunica-zione in rete. Saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’ana-lisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e indivi-duare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico
Obiettivi realizzati (in termini di conoscenze, competenze e capacità) Gli allievi hanno imparato ad utilizzare gli strumenti forniti dal linguaggio di programmazione C++, e del foglio elettronico al fine di applicarli in diversi contesti e quindi anche per risolvere alcuni problemi noti di matematica, di calcolo numerico, simulazioni e analisi di dati sperimentali. Essi hanno inoltre acquisito i concetti di base relativi alle tecnologie delle reti telematiche con alcuni cenni anche ai modelli di riferimento delle architetture di rete e i protocolli. Contenuti Unità didattiche, moduli, argomenti, eventuali approfondimenti Approfondimenti sui dati strutturati sul linguaggio C++ Array a uno e due dimensioni Pila e coda Reti di computer - Aspetti evolutivi delle reti - I serviziper gli utenti e per le aziende - Client/server e peer to peer - Classificazione delle reti per estensione - Tecniche di commutazione - Architetture di rete - I modelli di riferimento per le reti - Mezzi trasmissivi e dispositivi di rete - il modello TCP/IP - I livelli applicativi nel modello TCP/IP - Internet - Indirizzi internet e DNS - I server di internet Internet e servizi di rete - Le reti di computer - Intranet e Extranet - Il cloud computing - Tecnologie di rete per la comunicazione - Siti web - Mobile marketing e social marketing - La sicurezza delle reti - La crittografia - Chiave simmetrica e chiave asimmetrica - La firma digitale - L'e-government - PEC - Digital devide ed e-inclusion
Metodologia adottata Sono state svolte lezioni frontali e dialogate, integrate da lavori di gruppo, attività di laboratorio e forme di autoapprendimento. Strumenti di verifica utilizzati
Colloquio Interrogazioni XX Esercizi XX Questionario
Legenda: XXX: molto frequente XX: frequente X: meno frequente
Eventuali altri elementi utili alla commissione:
Numero delle prove svolte
Tempo assegnato per lo svolgimento
Problemi 4 1 ora Tipologia MistaB+C 2 25 minuti Progetto preventivo (dal 15 maggio al 9 giugno 2015) Programmi applicativi
Realizzazione di alcuni programmi applicativi per la risoluzione di problemi matematici,
applicazioni di calcolo numerico e simulazioni: scomposizione in fattori primi, calcolo del
fattoriale, peso di un oggetto sferico, appartenenza di un punto a una retta e a una
parabola
Algoritmi con il foglio di calcolo
Richiami sulle operazioni di base del foglio elettronico
Analisi di dati sperimentali
Programmazione lineare
Calcolo matriciale
Funzioni per l’analisi statistica
Cenni di studio di alcuni modelli matematici e simulazioni: costruzione della curva di
carica/scarica di un condensatore
FISICA
Docente Materia
Salvatore Bonanno Fisica
Libri di testo L’Amaldi per i licei scientifici - Campo magnetico, induzione ma-
gnetica e onde elettromagnetiche, relatività e quanti
Obiettivi specifici della disciplina e minimi disciplinari fissati all’inizio dell’anno
Lo studente completa lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzione magnetica e le sue applicazioni, per giungere, privilegiando gli aspetti concettuali, alla sintesi costituita dalle equazioni di Maxwell. Lo studente affronterà anche lo studio delle onde elettromagnetiche, della loro produzione e propagazione, dei loro effetti e delle loro applicazioni nelle varie bande di frequenza. È stato utilizzato un formalismo matematico accessibile agli studenti, ponendo sempre in evidenza i concetti fondanti. Obiettivi minimi
Conoscere i contenuti fondamentali della disciplina; Elaborare in modo corretto i contenuti; Organizzare in modo essenziale le conoscenze; Operare collegamenti interdisciplinari; Usare i termini e i simboli essenziali del lessico scientifico ed esprimersi in modo chiaro e corretto.
Obiettivi realizzati (in termini di conoscenze, competenze e capacità)
Solo un gruppo ristretto di alunni ha colto almeno in parte la necessità di programmare in modo costante lo studio e le esercitazioni, e la necessità di rielaborare in modo autonomo gli argomenti studiati. Questo gruppo ha studiato con serietà e costanza raggiungendo buone conoscenze e adeguate competenze acquisendo una buona capacità di analisi necessaria per la risoluzione dei problemi e degli esercizi proposti nel corso dell'anno scolastico; un altro gruppo, pur studiando con un certo impegno ma con metodo di studio non sempre adeguato al livello di maturazione ed autonomia di giudizio tipica di alunni maggiorenni non ha raggiunto parte degli obiettivi prefissati; infine un altro gruppo di alunni si è contraddistinto per una partecipazione passiva, a volte assente, e scarso impegno che ha compromesso il raggiungimento degli obiettivi sia in termini di conoscenze che di competenze e abilità. Specialmente sugli argomenti a minore connotazione fenomenologica e caratterizzati da maggiore astrazione matematica, gli alunni si sono limitati spesso ad un'acquisizione nozionistica e mnemonica dei paragrafi del libro di testo, non sviluppando un'adeguata capacità di estrapolazione dei concetti principali e facendo riferimento all'acquisizione mnemonica delle formule riassuntive delle principali leggi fisiche.
Contenuti
Energia potenziale elettrica. Potenziale elettrico. Deduzione del campo elettrico dal potenziale elettrico. Circuitazione del campo elettrico. La capacità del condensatore. Condensatori in serie e in parallelo. Carica e scarica del condensatore. La corrente elettrica. Effetto Joule. Elementi circuitali. Prima e seconda legge di Ohm. Principi di Kirchhoff. Resistenze in serie e parallelo. La potenza elettrica. La seconda legge di Ohm. Il magnetismo. Andamento delle linee ci campo magnetico. Campo magnetico terrestre. La bus-sola. Esperienza di Oersted ed esperienza di Ampere, forza magnetica. La legge di Biot-Savart Permeabilità magnetica assoluta e relativa. Ciclo d'isteresi La forza di Lorentz. Moto di una particella carica in movimento in un campo magnetico uniforme con angolo di inci-denza 90° e diverso da 90° Selettore di velocità. Effetto Hall. Tensione di Hall. Applicazioni tecnologiche nella misura di campi magnetici. Induzione magnetica. Legge fi Faraday-Neumann-Lenz Correnti di Foucault. Principio di funzionamento dei generatori elettrici: dinamo e alternatore. Autoinduzione. Comportamento dell'induttanza durante il transitorio nei circuiti in corrente conti-nua. Circuiti in alternata sinusoidale: reattanza capacitiva e induttiva, impedenza, angolo di sfasa-mento. Frequenza di risonanza. Onde elettromagnetiche. Spettro elettromagnetico.
Metodologia adottata Lezione frontale e partecipata - Lezioni multimediali - Interventi guidati e sollecitati. Lezioni ed esperienze di laboratorio.- Applicazione degli argomenti studiati alla risoluzione di eser-cizi.
Strumenti di verifica utilizzati Colloqui Contestualizzazione e risoluzione di problemi (Problem Posing & Solving) Interventi e osservazioni durante le lezioni Verifiche scritte
Progetto preventivo (dal 15 maggio al 9 giugno 2015) Le equazioni di Maxwell
Scienze naturali (Chimica – Biochimica – Scienze della Terra)
Docente: Materia:
Santa Angioletta Granuzzo Scienze naturali
Libri di testo in adozione
E. Lupia Palmieri – M. Parotto Il globo terrestre e la sua evoluzione ED.BLU Editore: Zanichelli G. Valitutti – N. Taddei – H. Kreuzer – A. Massej – D. Sadava – M. Hillis – C. Heller – R. Barenbaum Dal carbonio agli OGM PLUS Chimica organica, Biochimica e Biotecnologie Editore: Zanichelli
Obiettivi generali • Utilizzare autonomamente il metodo di studio già acquisito negli anni precedenti • Sapere analizzare autonomamente i processi chimici • Sapere individuare la strategia risolutiva di un problema • Sapere risolvere e applicare opportune procedure sintetiche • Sapersi esprimere in modo chiaro e preciso utilizzando il linguaggio specifico della disciplina • Comprendere egli aspetti applicativi della disciplina • Procedere in autonomia nella conduzione di un lavoro
Obiettivi specifici della disciplina e minimi disciplinari fissati all’inizio dell’anno
Obiettivi cognitivi trasversali
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: • Possedere i contenuti fondamentali per una ricerca interdisciplinare • Elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati • Analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica • Comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione tra scienza e vita quotidiana • Sapere applicare i metodi delle Scienze in diversi ambiti • Avere acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare nel modo efficace i successivi studi superiori • Sapere sostenere una propria tesi e sapere ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui • Saper ragionare con un certo rigore logico e sapere identificare i problemi e individuare le possibili soluzioni
Obiettivi di apprendimento
CHIMICA E BIOCHIMICA
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 1: Dal carbonio agli idrocarburi
Conoscere la chimica del carbonio nella formazione dei legami semplici
Descrivere il concetto di ibridazione e la struttura tetraedrica del carbonio ricorrendo al concetto di ibridazione
Conoscere i legami covalenti e l’importanza del loro ruolo nella determinazione della struttura delle molecole
Identificare le differenti ibridazioni del carbonio
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 2: Gli idrocarburi saturi. Alcani e cicloalcani
Conoscere gli idrocarburi saturi e identificarli a partire dai legami presenti
Scrivere le formule degli idrocarburi e attribuire loro i nomi IUPAC
Conoscere il concetto di isomero strutturale Rappresentare formule strutturali e razionali Conoscere la stereoisomeria geometrica dei cicloalcani e la
stereoisomeria ottica
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 3:
Gli idrocarburi insaturi: alcheni e alchini
Conoscere gli idrocarburi insaturi e identificarli a partire dai legami presenti
Sapere rappresentare alcheni e alchini Comprendere le regole della nomenclatura IUPAC e
tradizionale Comprendere i meccanismi di reazione degli alcheni e alchini
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 4: Gli idrocarburi aromatici: il benzene
Conoscere la struttura e le proprietà degli idrocarburi aromatici Conoscere la nomenclatura dei composti aromatici Comprendere il meccanismo della sostituzione elettrofila
aromatica Conoscere i composti aromatici più comuni
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 5: Dai gruppi funzionali ai polimeri
Saper classificare gli alcoli e descriverne le proprietà fisiche Saper attribuire la corretta denominazione IUPAC Riconoscere le reazioni di maggior interesse Sapere identificare e distinguere la struttura di aldeidi e
chetoni Conoscere la nomenclatura, le proprietà fisiche e chimiche
degli acidi carbossilici
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 6: Le basi della biochimica
Conoscere i carboidrati, la loro organizzazione e il loro ruolo nei processi energetici
Conoscere le vie metaboliche dei glucidi Conoscere lipidi semplici e complessi e la loro riserva
energetica Conoscere la composizione degli aminoacidi e ilo meccanismo
che porta alla formazione delle proteine Collegare la struttura e organizzazione delle proteine Comprendere il ruolo degli enzimi Conoscere la struttura e le funzioni del RNA Conoscere la struttura le funzioni del DNA Conoscere i meccanismi di duplicazione degli acidi nucleici Conoscere la sintesi delle proteine
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 7: Il metabolismo – anabolismo e catabolismo – cenni
Conoscere il metabolismo dei glicidi Conoscere il metabolismo dei lipidi Conoscere il metabolismo dei protidi Conoscere i meccanismi della produzione di energia nella
cellula
SCIENZE DELLA TERRA
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 8: I fenomeni vulcanici
Classificare l’attività vulcanica Riconoscere il legame tra tipo di magma e tipo di attività
vulcanica Conoscere i fenomeni legati all’attività vulcanica
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 9: I fenomeni sismici
Comprendere la propagazione e la registrazione dei fenomeni sismici
Conoscere la distribuzione geografica dei terremoti e la prevenzione del rischio sismico
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 10: La tettonica delle placche
Conoscere la struttura interna della Terra e la sua dinamica Comprendere le modalità di espansione dei fondi oceanici e le
anomalie magnetiche sui fondi oceanici Comprendere la connessione tra la tettonica delle placche e i
fenomeni vulcanici e sismici
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 11: La storia della Terra
Conoscere la formazione della Terra e, attraverso una serie di eventi le sue continue trasformazioni
Conoscere la distribuzione territoriale dei giacimenti di carbone e ricostruire l’ambiente e il clima necessari per la sua formazione
Saper mettere in relazione la distribuzione dei giacimenti di carbone con la disposizione delle placche al tempo del carbonifero
UNITA’ DI APPRENDIMENTO 12: Il modellamento del rilievo terrestre
Classificare il tipo di frana e riconoscerne le componenti fondamentali
Riconoscere il ruolo svolto dalla degradazione meteorica e dell’uomo nello sviluppo della frana
Individuare le possibili cause della formazione della frana Ipotizzare le possibili metodologie d’intervento per prevenire o
contenere le frane
Obiettivi minimi o Conoscere i contenuti fondamentali delle discipline; o Elaborare in modo corretto i contenuti; o Collocare in modo corretto gli eventi scientifici più importanti; o Organizzare in modo essenziale le conoscenze; o Operare collegamenti interdisciplinari; o Usare i termini e i simboli essenziali del lessico scientifico ed
esprimersi in modo chiaro e corretto. Obiettivi realizzati Gli obiettivi minimi, fissati all’inizio dell’anno scolastico, sono stati in parte conseguiti a diversi livelli dagli alunni della classe.
Contenuti CHIMICA - BIOCHIMICA 1. Dal carbonio agli idrocarburi 1.1 Disposizione degli elettroni negli atomi. Legami chimici: ionico- covalente. Caratteristiche e proprietà del carbonio; legami semplici carbonio - carbonio. Il legame covalente, covalente polare, multiplo. 1.2 Ibridazione dell'atomo di carbonio (sp3 - sp2 - sp), Legame sigma e pgreco. Il carbonio tetraedrico 2 Gli idrocarburi saturi: Alcani e cicloalcani 2.1 Gli alcani: struttura, nomenclatura IUPAC, fonti e metodi di preparazione, impiego e diffusione. Proprietà fisiche e chimiche. Il Petrolio. Le reazioni di alogenazione degli alcani 2.2 I cicloalcani: le caratteristiche fondamentali. L'isomeria di struttura, configurazionale, conformazionale. L'isomeria ottica (la chiralità, gli enantiomeri) 3 Gli idrocarburi insaturi; alcheni e alchini
3.1 Gli alcheni e gli alchini: struttura e nomenclatura IUPAC. L'isomeria cis- trans negli alcheni, le reazioni di addizione elettrofila delgi alcheni e degli alchini; la regola di Markovnikov. 4 Gli idrocarburi aromatici: il benzene 4.1 Teoria della risonanza. Ibrido di risonanza. Teoria delgi orbitali molecolari. La nomenclatura dei composti aromatici. La sostituzione elettrofila aromatica. Il benzene: caratteristiche e struttura di Kekulè 5 Dai gruppi funzionali ai polimeri 5.1 I gruppi funzionali: gli alogeno derivati e la loro nomenclatura. Sostituzione nucleofila ed eliminazione 5.2 Alcoli, fenoli ed eteri: nomenclatura. Alcoli primari, secondari, terziari. Proprietà fisiche. Reazione degli alcoli: rottura del legame C-OH. Reazioni di ossidazione 5.3 Acidi carbossilici: nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche. Derivati degli acidi carbossilici 5.4 Ammine: ammine primarie, secondarie e terziarie. Proprietà fisiche e chimiche. Ammidi 5.5 I composti eterociclici contenenti azoto e ossigeno: cenni 6 Le basi della biochimica 6.1 I carboidrati: monosaccaridi), disaccaridi e polisaccaridi 6.2 I lipidi. Acidi grassi, trigliceridi, oli e grassi. Lipidi saponificabili e insaponificabili. 6.3 Gli aminoacidi, i peptidi e le proteine. La struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria e la loro attività biologica 6.4 Gli enzimi: catalizzatori biologici 6.5 Nucleotidi e acidi nucleici. Basi puriniche e basi pirimidiniche. La sintesi degli acidi nucleici. Filamenti antiparalleli e complementari. RNA messaggero, ribosomiale e di rasporto. 6.6 La duplicazione del DNA. Complesso di duplicazione. Primasi, DNA polimerasi, DNA ligasi, telomerasi. Duplicazione semiconservativa. 6.7 Il codice genetico e la sintesi delle proteine. Geni, codoni. Trascrizione e traduzione. Le biomolecole nell'alimentazione 7 Il metabolismo: anabolismo e catabolismo: cenni 7.1 Il metabolismo energetico. l'ATP è la principale fonte di energia per le reazioni metaboliche. I coenzimi NAD e FAD. La regolazione dei processi metabolici 7.2 Il metabolismo dei carboidrati: glicolisi, fermentazione e metabolismo del glicogeno 7.3 Il metabolismo dei lipidi (la beta-ossidazione, i corpi chetonici) 7.4 Il metabolismo degli aminoacidi. Gli aminoacidi sono precursori di numerose biomolecole. 7.5 Il metabolismo terminale SCIENZE DELLA TERRA 8 I fenomeni vulcanici 8.1 Il vulcanismo. Edifici vulcanici, eruzioni e prodotti dell'attività vulcanica. Vulcanismo effusivo ed esplosivo. I vulcani e l'uomo 9 I fenomeni sismici 9.1 Lo studio dei terremoti. Propagazione e registrazione delle onde sismiche (i sismografi). La distribuzione geografica dei terremoti. La difesa dai terremoti 10 La tettonica delle placche 10.1 La struttura e la dinamica interna della Terra. L'energia interna della Terra. La struttura della crosta. L'espansione dei fondi oceanici. La tettonica delle placche 11 La storia della Terra 11.1 La storia di un sistema integrato. La datazione nelle scienze della Terra. Il precambriano. Eone fanerozoico: il tempo della vita manifesta. Era paleozoica, mesozoica, cenozoica.
11.2 Il quaternario: gli ultimi 2.600.000 anni. Storia geologica del territorio italiano 12 Il modellamento del rilievo terrestre 12.1 Le forze geodinamiche. La degradazione meteorica. I fenomeni franosi. L'azione morfologica del vento e delle acque correnti superficiali 12.2 L'azione solvente delle acque e il carsismo. 12.3 L'azione morfologica dei ghiacciai e del mare sulle coste. La dinamica dei litorali
Progetto preventivo delle attività didattiche
(dal 16 maggio fino al termine delle attività didattiche)
L’azione solvente delle acque e il carsismo. L’azione morfologica dei ghiacciai e del mare sulle coste. La dinamica dei litorali.
Strumenti adottati Libri di testo Libri di consultazione Dispense predisposte dalla docente su specifici argomenti Presentazioni realizzate tramite il software powerpoint e similari Appunti e mappe concettuali Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) Software
Metodologia adottata
Lezione frontale Lezione interattiva Prove ed esperienze pratiche di laboratorio Esercizi di approfondimento e di preparazione ai test di ammissione alle Facoltà universitarie. Risoluzione di esercizi subito dopo la lezione frontale per verificare la comprensione, esercitazione
di classe alla lavagna e per gruppi. Simulazione delle prove di esame a scopo addestrativo.
Inoltre gli alunni sono stati guidati ad acquisire metodologie e procedure proprie dell’indagine scientifica: saper progettare, saper eseguire ed operare, alla luce del progetto iniziale le attività sperimentali, sono indispensabili per il raggiungimento e le finalità degli obbiettivi del corso.
Strumenti di verifica utilizzati
Sono state somministrate prove di diverse tipologie: o Quesiti a risposta multipla
o Quesiti a risposta singola
o Quesiti a riposta aperta
Colloquio X Interrogazione XX
Esercizi XX Questionario XX
Legenda: XXX: molto frequente - XX: frequente - X: raro
DISCIPLINA: Diseg o e Storia dell’Arte
Docente
La Manna Alfredo
Libri di testo
AA VV, Dossie A te , ol. 3, ed. Giu ti
Obiettivi specifici di apprendimento
Obiettivi specifici della
disciplina e minimi
disciplinari fissati
all i izio dell a o
Obiettivi specifici
Most a e la e essa ia pad o a za ell uso degli st u e ti e dei ate iali pe il disegno geometrico e tecnico e dei relativi standard normativi;
A e e già a uisito la e essa ia pad o a za ell uso delle etodologie di rappresentazione proprie della geometria descrittiva.
Conoscere e saper applicare le regole, le norme grafiche e le adeguate metodologie
pe l a alisi di st uttu e e fo e dello spazio a he e sop attutto fisi o, io eale e la loro conseguente corretta e scientifica rappresentazione, facendo ad esempio
riferimento al rilievo in scala di oggetti, forme o spazi architettonici interni o esterni;
Conoscere e saper applicare le regole fondamentali del disegno tecnico-esecutivo,
per il campo specifico del disegno edile o architetto i o, pe il desig d a edo o industriale e nel campo del visual design;
Conoscere e saper applicare le tecniche e le metodologie di base del disegno assistito
al computer (CAD) nella rappresentazione di spazi od organismi architettonici a bassa
complessità;
Conoscere le varie forme di espressione artistica nei loro caratteri fondamentali, ed
i pa ti ola e aff o ta e l a alisi dell oggetto a tisti o o side a dolo se p e o e il prodotto non soltanto di una concezione estetica, filosofica, o religiosa, ma anche
come significativa testimonianza di una particolare cultura tecnologica e materiale di
una data civiltà. Nell'analisi dell'opera artistica e/o architettonica gli allievi devono
imparare a seguire una corretta metodologia, organizzando le informazioni nella
maniera più logica e chiara, e soprattutto con una maggiore autonomia sia
nell'acquisizione che nella organizzazione-esposizione delle informazioni acquisite;
Obiettivi minimi
Mostrare un impegno sufficiente nella redazione degli elaborati grafici, sia in aula
che negli eventuali compiti assegnati per casa.
Consegnare la maggioranza delle esercitazioni assegnate
Dimostrare di avere una sufficiente abilità tecnica nella esecuzione degli elaborati e
nelle verifiche grafiche
Applicare senza gravi errori le regole e le metodologie della geometria descrittiva
nella rappresentazione di semplici figure, solidi geometrici elementari o volumi
architettonici semplificati.
Conoscere almeno per linee essenziali o schemi concettuali i contenuti studiati per
la sto ia dell a te, ost a do apa ità di esposizio e suffi ie te e te p e ise e corrette, anche se semplificate nei contenuti e nella terminologia.
Obiettivi realizzati (in termini di conoscenze, competenze e capacità
Storia dell’arte
Organizzare informazioni essenziali su un determinato periodo dal punto di vista storico-artistico, cercando
anche autonomamente da fonti di vario tipo oltre il libro di testo;
Legge e ed a alizza e u ope a d a te o u ope a a hitetto i a i a ie a o ga i a da u pu to di vista
formale, iconografico ed iconologico, anche attraverso lo sviluppo di una autonomia critica;
Utilizzo di u a te i ologia adeguata ella des izio e ed a alisi di u ope a; Individuare collegamenti e relazioni con il patrimonio storico ed artistico locale.
Disegno
A uisizio e di u a e talità spaziale utile pe i agi a e ello spazio fo e e olu i a hitetto i i od oggetti di arredo o di design;
Rappresentare in maniera metodologicamente corretta il progetto di un oggetto di design a bassa
complessità sia a scala generale che di dettaglio;
Acquisire autonomia nel concepire nuove forme nello spazio per il disegno di oggetti originali di design a
bassa complessità;
Applicazione corretta delle tecniche di esecuzione e delle regole e norme grafiche di rapresentazione.
Conoscenze di base sulle principali funzionalità delle applicazioni software, come Autocad, per il disegno
te i o el a po del desig e dell a hitettu a.
CONTENUTI
Unità didattiche, moduli, argomenti, eventuali approfondimenti Tempo impiegato
STORIA DELL'ARTE
A alisi dell'opera d'arte........................................................................................…….. Studio di una metodologia generale di analisi dell'opera d'arte: dati identificativi, lettura
oggettiva, modelli iconografici, caratteri stilistici e formali, significati e lettura
iconologica;
IlNeoclassicismo................................................................................................................. Aspetti generali della cultura artisti a della se o da età del 700
I a atte i dell a hitettu a eo lassi a: al u i ese pi di a hitettu e italia e; Il eo lassi is o i s ultu a e pittu a: l ope a dei aest i Ca o a e Da id; Il Romanticismo
Aspetti della cultura artistica dopo il periodo napoleonico
Lo storicismo e la rivalutazione dell'arte medioevale;
Gerìcault e Delacroix: opere principali;
Il Realismo nell'arte.....................................................................................................
Aspetti generali della cultura europea alla metà dell'800
Il realismo in Francia e l'esperienza di G. Courbet;
Impressionismo
L'esperienza anticipatrice di Manet;
L'invenzione della fotografia;
La nuova urbanistica delle grandi città europee e l'architettura degli ingegneri;
La formazione del movimento impressionista;
IL contributo di Monet, Renoir, Degas;
Post-I pressio is o……………………………..………………………………………………………………….. Caratteri generali
Paul Cezanne e il valore costruttivo nella rappresentazione pittorica;
La poetica esistenziale di Van Gogh;
L’epo a dell'Art Nouveau
Lo sviluppo delle arti decorative e l'artigianato
Cenni sull'architettura dell'Art Nouveau in Italia e in Europa;
La Secessione viennese e G. Klimt;
L'opera di Antoni Gaudì;
Le Avanguardie artistiche dei primi decen i del Nove e to…………………………………..……
Settembre- Ottobre
2016
Ottobre 2016-
Dicembre 2016
Gennaio-Febbraio
201
Febbraio-marzo 2017
Aprile-maggio 2017
Introduzione generale e sintesi dei principali movimenti artistici dei primi anni del '900
Il movimento espressionista in Europa: sintesi sugli autori ed opere principali;
Il g uppo dei fau es i F a ia; Il g uppo Die B u ke i Ge a ia; Il cubismo: aspetti e caratteri generali della nuova ricerca artistica;
Pablo Picasso: cenni biografici e analisi di alcune opere del periodo precubista e del
periodo analitico e sintetico.
DISEGNO
Il disegno tecnico per il progetto di arredo ur a o…………………………………………………….. Ridisegno in scala con il metodo delle proiezioni ortogonali di un progetto quotato di
una panca per esterno.
Il diseg o te i o per il progetto di arredo ur a o…………………………………………………….. Studio e progettazione di una panca-fioriera da esterno; rappresentazione in scala con il
metodo delle proiezioni ortgonali del disegno di progetto con indicazioni metriche e
qualificazione dei materiali.
Rilievo architettonico-Appli azio i CAD......................…………………................................. Introduzione generale e riferimenti sulle metodologie del rilievo architettonico.
Approfondimenti sulle Avanguardie artistiche del Novecento;
Ese izi sull utilizzo di Auto ad.
Primo quadrimestre
Secondo
quadrimestre
(fino al 15 maggio)
Dal 15 maggio alla
fine delle attività
Metodologia adottata e strumenti
Il metodo di insegnamento è stato fo dato i a zitutto sul oi olgi e to dell allie o alle atti ità del diseg o att a-verso la sua partecipazione attiva, con un approccio didattico di tipo laboratoriale, seguendo lo sviluppo logico
dell ese itazio e stessa fi o al o pleta e to di essa. In questo modo, molte delle esercitazioni condotte dagli allievi
i aula o a asa de o o o side a si o e espe ie ze di app e di e to dei o te uti t as essi dall i seg a te. La revisione degli elaborati eseguiti e la loro conseguente correzione si trasforma così in dialogo educativo tra docente e
allie o. Nella t attazio e degli a go e ti di st o ia dell a te, olt e alle lezio i asate sulla isualizzazio e di i agi i e
presentazioni alla lavagna/LIM, sono state fatte letture dal libro di testo o da altre pubblicazioni, con commenti e spie-
gazioni passo-passo, mettendo così in evidenza i contenuti rilevanti. Gli strumenti utilizzati più frequentemente nella
didattica: la lavagna/LIM, il libro di testo, il laboratorio di informatica, stralci in fotocopia da altre pubblicazioni. Con-
sultazio e di siti e i e e ti ad a go e ti della dis ipli a ed i pa ti ola e del sito las ie zadeldiseg o.it eato e gestito dal sottoscritto docente anche per la didattica del disegno descrittivo e tecnico. Uso del foglio elettronico per
il monitoraggio di tutte le valutazioni.
Strumenti di verifica utilizzati (Compila la tabella con una X)
Molto Frequente Frequente Raro
Colloquio
Interrogazioni x
Esercizi x
Questionario
Progetto preventivo (dopo il 15 maggio)
• E e tuali app ofo di e ti di sto ia dell a te sulle A a gua die a tisti he del No e e to; • Introduzione al rilevamento architettonico
• “tudio e appli azio e delle fu zio alità CAD el diseg o te i o pe l a hitettu a.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente: Materia: CALVAGNO EMILIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Libri di testo in adozione NUOVO PRATICAMENTE SPORT DEL NISTA PIER LUIGI / PARKER JUNE /
TASSELLI ANDREA – D’ANNA Editore
OBIETTIVI REALIZZATI ( in termini di conoscenze, competenze e capacità) COMPETENZE: Conoscere tempi e ritmi dell’attività motoria, riconoscendo i propri limiti e potenzialità. Rielaborare il linguaggio espressivo adattandolo a contesti diversi. Rispondere in maniera adeguata alle varie afferenze (propriocettive ed esterocettive) anche in contesti complessi, per migliorare l’efficacia dell’azione motoria. Conoscere gli elementi fondamentali della Storia dello sport. Conoscere ed utilizzare le strategie di gioco e dare il proprio contributo personale. Conoscere le norme di sicurezza e gli interventi in caso di infortunio. Conoscere i principi per l’ado-zione di corretti stili di vita. Conoscenze: Conoscere le potenzialità del movimento del proprio corpo e le funzioni fisiologiche. Conoscere i principi scientifici fondamentali che sottendono la prestazione motoria e sportiva, la teoria e la metodologia dell’allenamento sportivo. Conoscere la struttura e le regole degli sport affrontati e il loro aspetto educativo e sociale. Conoscere le norme in caso di infortunio. Conoscere i principi per un corretto stile di vita alimentare. Abilità: Elaborare risposte motorie efficaci e personali in situazioni complesse. Assumere posture corrette in presenza di carichi. Organizzare percorsi motori e sportivi. Essere consapevoli di una risposta motoria efficace ed economica. Gestire in modo autonomo la fase di avviamento in funzione dell’attività scelta. Trasferire tecniche, strategie e regole adattandole alle capacità, esigenze, spazi e tempi di cui si di-spone. Cooperare in gruppo utilizzando e valorizzando le attitudini individuali.
CONTENUTI
Unità didattiche, moduli, argomenti, eventuali Tempi ap-proondimenti Attività ed esercizi a carico naturale. Da Novembre ad Aprile Attività ed esercizi di opposizione e resistenza. Da Novembre ad Aprile Attività ed esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi Da Novembre ad Aprile attrezzi codificati e non codificati. Attività ed esercizi di rilassamento, per il controllo Gennaio segmentario ed inter segmentario. Attività ed esercizi per il controllo della respirazione. Gennaio-Febbraio Attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di Febbraio-Marzo ritmo, in situazioni spazio-temporali variate con
l’utilizzo della musica, Zumba e danza sportiva. Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni Febbraio statiche, dinamiche complesse ed in volo.
Preacrobatica a corpo libero. Attività sportive individuali: tiro con l’arco Da Marzo ad Aprile Attività sportive di squadra: pallavolo, calcetto,
badminton, tennis tavolo. Da Dicembre ad Aprile
Organizzazione di attività di arbitraggio degli sport
individuali e di squadra. Da Novembre ad Aprile
Informazioni sulla teoria del movimento e sulle Da Novembre ad Aprile metodologie dell'allenamento relative alle attività. Esercitazioni di assistenza diretta e indiretta relative alle attività svolte. Regole, strategie e tattiche di
gioco dei vari sport affrontati.
Da Novembre ad Aprile
Conoscenze e classificazione delle droghe, il doping Sportivo e le dipendenze; i principi dell’alimentazione, norme di primo soccorso. Storia delle Olimpiadi moderne. Cenni sui principali apparati del corpo umani con particolare riferimento
all’apparato Locomotore.
Da Novembre ad Aprile
STRUMENTI E METODOLOGIA ADOTTATA : Nell'insegnamento dell'educazione fisica si terranno presenti due indicazioni generali ugualmente impor-tanti: da un lato la necessità di valutare la situazione iniziale degli studenti nei confronti degli obiettivi che dovranno essere conseguiti e, dall'altro, l’esigenza di individuare modalità diverse nell'applicazione del programma unico in relazione alle differenze esistenti tra i due sessi. Per quanto riguarda la verifiche si è tenuto conto che all'interno di ogni singolo obiettivo deve essere valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni studente. In particolare verranno valutate:
- le capacità e abilità motorie (almeno due valutazioni a quadrimestre); - le conoscenze, con domande e approfondimenti richiesti durante le lezioni teorico-pratiche sia in forma orale che in forma scritta (almeno una valutazione a quadrimestre), in particolare per gli alunni esonerati dalla parte pratica almeno tre valutazioni a quadrimestre; - la partecipazione attiva, l’impegno e l’attenzione durante lo svolgimento delle unità didattiche, attra-verso l’osservazione sistematica; - la rielaborazione personale di quanto appreso. La valutazione sarà comunicata alle famiglie attraverso il registro elettronico, colloqui individuali, col-loqui generali.
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI
Legenda: XXX: molto frequente XX: frequente X: raro
Colloquio XXX
Interrogazioni X
Componimento
Esercizi XXX
Questionario X
Relazione saggio
Prova pratiche e circuiti motori XXX
RELIGIONE
Docente: Materia: Prof. Nunzio RUSSO Insegnamento della Religione Cattolica
Libri di testo in adozione
Libri di testo in adozione: Solinas Luigi, Tutti i colori della vita. In allegato fascicolo.
Ciotti, Non lasciamoci rubare il futuro. Vol. U., SEI. Appunti personali tratti da una bibliografia indicata nella pro-
grammazione di inizio anno. OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze e capacità) COMPETENZE:
riconoscere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nel corso della storia, nella valuta-zione e trasformazione della realtà e nella comunicazione contemporanea, in dialogo con altre reli-gioni e sistemi di significato;
confrontarsi con la visione cristiana del mondo, utilizzando le fonti autentiche della rivela-zione ebraico-cristiana e interpretandone correttamente i contenuti, in modo da elaborare una posi-zione personale libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla pratica della giustizia e della solidarietà. Conoscenze:
interpreta la presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di pluralismo culturale e religioso, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio del diritto alla libertà religiosa. Abilità:
giustifica e sostiene consapevolmente le proprie scelte di vita, personali e professionali, anche in relazione con gli insegnamenti di Gesù Cristo;
CONTENUTI
Unità didattiche, moduli, argomenti, eventuali approfondimenti Tempi LA SESSUALITÀ, ETICHE A CONFRONTO
1. PREMESSA: Analisi della situazione. Il vertice di un’atlantide sommersa (un articolo). L’attuale atteggiamento nei confronti della sessualità. La sessualità nelle scienze descrittive. Quale Etica Sessuale?
2. ETICHE A CONFRONTO 2.1.L’ETICA CRISTIANA a. L’etica del divieto. b. L’etica del fine procreativo. c. L’etica della situazione. d. La sessualità nella Sacra Scrittura. 2.1.1. ANTICO TESTAMENTO a. La Sessualità come fecondità e procreazione (Gen 1-2,4a). b. La Sessualità come relazione e socialità (Gen 2, 4b-25). 2.1.2. NUOVO TESTAMENTO a. Gesù. e San Paolo.
2.2. L’ETICA RADICALE a. L’edonismo consumistico. b. Il privatismo utilitaristico.
Settembre - Febbraio
c. L’individualismo sentimentalista. 2.3. L’ETICA PERSONALISTA (Allport – Rogers – From – Buber – Straus
Levinas – Moslow). a. Premessa Antropologica. b. La Sessualità come fattore di crescita Personale. c. La Sessualità come fattore di crescita Interpersonale. d. La Sessualità come fattore di Socializzazione. e. La Sessualità come Apertura al Trascendente.
I 7 VIZI CAPITALI 1. DEFINIZIONE ED EVOLUZIONE STORICA.
• Da Aristotele a Giovanni Cassiano. • Gregorio Magno: il sistema settenario e l'ordine. • Dall’Illuminismo a Kant che le considera malattie dello spirito. • La morale Cattolica: desideri non ordinati verso il Bene Sommo. • I nuovi vizi quali tendenze collettive.
2. ANALISI dei Vizi: Superbia, Avarizia, Lussuria, Ividia, Gola, Ira, Ac-cidia.
Marzo - Maggio
STRUMENTI ADOTTATI:
IL Libro di testo - Appunti del professore. - Documenti. METODOLOGIA ADOTTATA:
Il metodo di insegnamento utilizzato è stato abitualmente quello delle lezioni frontali per su-scitare il dibattito, il confronto e il dialogo interpersonale.
La metodologia usata è stata di tipo "storico antropologico" che tiene conto degli aspetti an-tropologico, sociologico, storico, giuridico, etico, religioso.
Lettura di articoli di giornale su argomenti specifici. Riflessione di gruppo e personale.
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI Colloquio XXX Interrogazioni Componimento Esercizi Questionario Relazione saggio Prova di laboratorio
Legenda: XXX: molto frequente - XX: frequente - X: raro EVENTUALI ALTRI ELEMENTI UTILI ALLA COMMISSIONE: In molte ore non si è tenuta la lezione sul tema in programma perche gli studenti sono stati impegnati in altre attività, conferenze fuori sede, assemblee di istituto, gita scolastica; qualche ora è stata utiliz-zata per trattare temi di giornata: il tema dell’immigrazione, la condizione della donna. PROGETTO PREVENTIVO (dal 15 maggio alla fine della scola) Se resta tempo si farà un accenno al rapporto Scienza e Fede.
I DOCENTI
Discipline Docenti Firme
Religione /attività alternative Russo Nunzio
Lingua e Letteratura Italiana Ciurca Veronica
Inglese Messina Carmela
Storia e Filosofia Sanfilippo Nunzio
Matematica Cadente Vincenza
Informatica Panebianco Anna Grazia
Fisica Bonanno Salvatore
Scienze Naturali Granuzzo Santa Angioletta
Disegno e storia dell'arte La Manna Alfredo
Il Coordinatore di classe Il Dirigente Scolastico