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Prot. N. 2974/E7 del 09/05/2016
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Approvato dal Consiglio di Classe il 09/05/2016
D.P.R. 23.07 1998 n° 323 art.5 comma 2
O.M. n° 38 dell’ 11.02.1998 art.6
Classe V sez. I Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni (art. Informatica) Il Coordinatore di Classe Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Girolama Porfidia Prof. Domenico Caroprese
ISIS – ISTITUTO D’ARTE MARCIANISE Via G. Foglia n. 84 – Marcianise - Caserta – 81025 - Distr. Scol. n. 14
Tel.: 0823.839687 (Segr.) – 0823.834401 (Fax) – 0823.1876781 (Pres.) e-mail: ceis021008@istruzione.it
C.F. 93077970619 - COD.MEC. CEIS021008
Sedi associate: CESD021015 – Via Garibaldi - 81025 Marcianise CETF02101R - ITST G.Ferraris - Via Mattarella, 7 - 81025 Marcianise
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 2 di 79
INDICE
1. L’ISTITUTO 1.1. La storia e l’Isis oggi Pag. 4
1.2. Il contesto Pag. 4
1.3. La realtà scolastica Pag. 5
1.4. Le risorse strutturali e multimediali Pag. 5
1.5. La realta' Extrascolastica Pag. 6
2. IL CORSO I.T.S.T. – INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI 2.1. La struttura del corso Pag. 8 2.2. Il profilo professionale Pag. 8 2.3. Quadro orario Pag. 9
3. LA CLASSE E IL CONSIGLIO 3.1. Composizione del consiglio di classe Pag. 10 3.2. Elenco studenti Pag. 10 3.3. Breve storia della classe Pag. 11 3.4. Presentazione della classe Pag. 11 3.5. Continuità didattica nel triennio Pag. 12
4. IL PERCORSO FORMATIVO 4.1. Obiettivi cognitivi e formativi generali Pag. 13 4.2. Obiettivi specifici dell’area linguistico-espressiva Pag. 13 4.3. Obiettivi specifici dell’area logico-matematica Pag. 14 4.4. Obiettivi Specifici del corso di Informatica Pag. 14 4.5. Livelli standard Pag. 14 4.6. Profilo formativo della classe in uscita Pag. 15 4.7. Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità Pag. 15
5. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE 5.1. Mezzi E Strumenti Utilizzati Durante l’attività Didattica Pag. 17 5.2. Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati Pag. 17 5.3. Attività di recupero e sostegno Pag. 17
6. LA VALUTAZIONE Pag. 18 6.1. Criteri di valutazione Pag. 19
7. ATTIVITA' EXTRACURRICULARI Pag. 20
8. ATTIVITA’ INTEGRATIVE: IL CURRICULO LOCALE Pag. 21
9. SIMULAZIONE PRIMA E SECONDA PROVA SCRITTA Pag. 22
10. SCHEDA RELATIVA ALLE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA SCRITTA Pag. 32 10.1. Simulazione 1 Classe V I Pag. 33 10.2. Simulazione 2 Classe V I Pag. 40
ALLEGATI 1. Programmi e relazioni
Italiano Pag. 48 Storia Pag. 50 Matematica Pag. 54 Inglese Pag. 58 Sistemi e reti Pag. 60 Tecnologia e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni Pag. 63 Gestione progetto organizzazione d’impresa Pag. 66 Informatica Pag. 69 Scienze motorie e sportive Pag. 71 IRC Pag. 73
2. Griglie di valutazione Prima prova scritta Pag. 74 Seconda prova scritta Pag. 75 Terza prova scritta Pag. 76 Prova orale Pag. 77
3. Tabella Libri di Testo Pag. 78
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 3 di 79
1. L’ ISTITUTO
DATI DELLA SCUOLA
Codice Meccanografico Marcianise CEIS021008
Ordine di Scuola Istituto Superiore di II grado
Denominazione ISIS – G.Ferraris
C.a.p. – Città – Provincia 81025 Marcianise – Caserta
Telefono e fax 0823.839687 – 0823.834401
Sedi associate
Liceo Artistico via Foglia Marcianise Liceo Artistico via Garibaldi Marcianise Istituto Tecnico Settore Tecnologico G. Ferraris via Mattarella Marcianise
Dirigente Scolastico Prof. Domenico Caroprese
Direttore Servizi Generali e Amministrativi Dott. Angelo Albano
Sito Web
www.artisticomarcianise.gov.it
E-mail CEIS021008@pec.istruzione.it
Orari di apertura della Segreteria
Martedì, dalle ore 10,00 alle ore 12,00;
Giovedì, dalle ore 10,00 alle ore 12,00;
Sabato, dalle ore 10,00 alle ore 12,00;
Lunedì, dalle ore 16,00 alle ore 17,00;
Mercoledì, dalle ore 16,00 alle ore 17,00;
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1.1 La storia e l’ISIS oggi
L’ Istituto Statale di Istruzione Superiore di Marcianise nasce nel settembre 2013 dall’unione
del Liceo Artistico con sede in Marcianise(sede centrale) e in Santa Maria C. V. e dell’Istituto
Tecnico Settore Tecnologico G. Ferraris con sede in Marcianise. Dal corrente anno scolastico le
sede di Santa Maria si è disgiunta. Le Istituzioni Scolastiche, confluite nell’ Isis, hanno
sensibilmente modificato, nel corso degli anni, la loro struttura ed organizzazione.
Istituto Tecnico Settore Tecnologico G. Ferraris di Marcianise
Sulla scia del crescente sviluppo dell’industrializzazione, negli anni ‘60, è scaturita la necessità
dell’istituzione a Marcianise dell’Istituto Tecnico Statale Galileo Ferraris come sezione staccata
dell’ITI “Giordani” di Caserta. Al momento del riconoscimento dell’autonomia, avvenuto nel
1975, contava cinque corsi. Ha avuto da sempre sede unica in via Mattarella, n.7, ubicato
nell’antico Mendicicomio della “Congregazione delle Opere Pie”. Tanti sono stati i Dirigenti
Scolastici che si sono succeduti, tra cui i Proff. Di Cecio Pasquale, Lauria Domenico, Alviggi
Luigi, Raimondo Italo, Tutore Paolo, Massaro Giancarlo, Pietro Mastroianni , il Prof. Paolo
Tutore, la Prof.ssa Giuseppina Palmiero, la Prof.ssa Maria Puca e l’attuale dirigente Prof.
Domenico Caroprese. Partito con un biennio, grazie all’incremento della popolazione scolastica
e all’obiettivo di formare Periti Industriali, si è poi esteso con i corsi di elettronica ed
elettrotecnica Nel 2001 si sono aggiunte nuove specializzazioni come Informatica e Costruzioni
aeronautiche. Dal 2003 sono nati i Percorsi triennali di sperimentazione integrata che
consentono agli allievi di conseguire una qualifica professionale. E’ il secondo anno che è stato
istituito un corso serale (indirizzo Elettronica e Telecomunicazioni).
1.2 Il contesto
La città di Marcianise, in provincia di Caserta, situata sull’asse che collega Napoli a Caserta, in
virtù del ruolo strategico del territorio, ha assistito ad un notevole incremento demografico,
raggiungendo attualmente oltre i 40.000 abitanti. L’agricoltura è stata, fino alla metà degli anni
’50, l’attività economica prevalente, caratterizzata dalla produzione della canapa in regime quasi
monoculturale. A partire dalla metà degli anni ’50, Marcianise ha conosciuto un sensibile
sviluppo industriale, accompagnato da una riduzione drastica del numero di addetti in
agricoltura. Con il Decreto Ministeriale, “ASI” (area di sviluppo industriale), finalizzato a
favorire lo sviluppo di un’ampia area infrastrutturata, decolla la fase dell’industrializzazione,
con l’insediamento di grandi poli industriali quali l’Olivetti, la Coca Cola, la Kodak, la Keller,
la Cavi Sistem, la Tonolli, ecc. I settori produttivi sono dunque tra i più vari, dal
metalmeccanico alla telefonia, fino alla chimica e all’industria alimentare. Tra la fine degli anni
’70 e gli inizi degli anni ’80, la crisi economica determina la chiusura di alcuni stabilimenti ed
impone la trasformazione di altri che, invece, inaugurano una fase di profonda ristrutturazione
interna, per poter continuare a competere in un mercato sempre più concorrenziale. Nell’ultimo
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decennio, molte delle industrie insediatesi sul territorio comunale operano con lavoratori
propri, come nel caso del Tarì. Nella cittadella orafa, operano artigiani provenienti dal
napoletano, mentre gli unici assunti sul territorio ricoprono ruoli marginali. Diversamente , la
nascita di un importante polo commerciale quale Oro mare, dà possibilità occupazionale a
personale specializzato nei settori dell’oreficeria, dello styling e del design proveniente dalla
realtà territoriale. Anche il Centro commerciale Campania e la “Reggia outlet”costituiscono un
importante trampolino di lancio per il crescente sviluppo industriale della città e del territorio.
Nel futuro economico di Marcianise appare sempre più forte il ruolo che sarà giocato dai servizi
alle imprese, che possono avere un’ulteriore e consistente crescita sul territorio comunale,
sfruttando appieno la vicinanza con l’autostrada e la recente costruzione dell’interporto. Anche
gli indicatori socio-culturali della comunità hanno fatto registrare nel contempo un sensibile
miglioramento, per quanto riguarda l’alfabetizzazione e la diffusione della cultura.
1.3 La realtà scolastica
L'organico del nostro istituto si compone del Dirigente Scolastico , 14 collaboratori scolastici,
10 assistenti tecnici, 7 assistenti amministrativi, del Dirigente dei Servizi Generali ed
Amministrativi , di 98 docenti e di 625 alunni, divisi in: 27 classi all’ ITST di Marcianise (23+4
Corso Sirio), 11 classi al Liceo artistico di Marcianise.
I corsi attivi sono i seguenti
Primo Biennio Secondo
Biennio
Quinto anno
ITST Marcianise Elettronica ed
elettrotecnica
Informatica Trasporti
e logistica
Elettronica ed
elettrotecnica
Informatica
Trasporti e
logistica
Elettrotecnica e
elettronica.
Costruzioni
Aeronautiche.
Telecomunicazioni
Informatica
Liceo Artistico
Marcianise
Orientamento di:
Audiovisivo e
Multimediale
Design Oreficeria
Grafica
Audiovisivo e
Multimediale
Design
Oreficeria
Grafica
Audiovisivo e
Multimediale
Design Oreficeria
Grafica
1.4 Le risorse strutturali e multimediali
I docenti nella loro azione didattica e soprattutto gli alunni nel loro percorso di crescita si
avvalgono delle risorse materiali, delle attrezzature e delle tecnologie multimediali disponibili
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nella scuola.
Tale aspetto appare fondamentale per delineare e promuovere un ambiente di apprendimento
attivo e dinamico , basato sulla innovazione tecnologica e sulla comunicazione multimediale , che
predilige una impostazione metodologica basata sull’attività laboratoriale , sulla ricerca e sul
lavoro per progetto.
Risorse strutturali.
La sede dell’Istituto Tecnico Settore Tecnologico G. Ferraris di Marcianise è dotata dei seguenti
spazi funzionali e delle seguenti attrezzature:
Aule dotate di LIM e notebook per il docente
Sala docenti
Biblioteca
1 Palestra
Laboratorio di Chimica
Laboratorio di Fisica
Laboratorio Linguistico
Laboratorio di Informatica triennio
Laboratorio di Informatica Biennio
Laboratorio di Sistemi
Laboratorio di Elettronica
Laboratorio di Misure Elettriche
Laboratorio di TDP
Laboratorio di Costruzioni Aeronautiche
Laboratorio di Disegno e Tecnologia
nonché la biblioteca e la palestra coperta. È attivo ,inoltre , il corso serale.
1.5 La realtà extrascolastica Nel progettare ed attuare il curricolo e l’ampliamento dell’offerta formativa ,la nostra scuola tiene
conto del contesto sociale , culturale ed economico del territorio e promuove le più proficue
collaborazioni con gli enti locali, con le altre scuole, le associazioni e le imprese , in un rapporto
reciproco di scambio di risorse umane e strutturali, di confronto di esperienze e condivisione di
buone pratiche. Particolarmente significativi sono i percorsi di continuità con le scuole medie e il
potenziamento di attività in rete, ai fini della concertazione e coprogettazione di percorsi formativa
o orientativi comuni
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Reti e collaborazioni con altre scuole del territorio Tipo di collaborazione
Rete Pro.Va.Mi. (progettazione, valutazione e miglioramento)
Una rete territoriale di scuole campane che capitalizzi le esperienze realizzate e si faccia promotrice di nuovi sfidanti percorsi nella progettazione e realizzazione di percorsi di valutazione e miglioramento coerenti con la pianificazione a livello di scuola, ma anche a livello di micro e macro – territorio nel perseguimento dell’obiettivo finale del miglioramento del sistema scolastico.
I.C. “Giovanni XXIII” di Recale Rete per il progetto “Atelier creativi”
Liceo Scientifico Statale “Giordano Bruno” di Arzano
(NA),
Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno” (Scuola
Primaria, Scuola secondaria di primo grado, Liceo
Classico, Liceo Classico Europeo)
Istituto Tecnico Economico Paritario “Voltform” di
Orta di Atella (CE)
Istituto Statale Comprensivo “Aniello Calcara” di
Marcianise (CE),
Istituto Comprensivo Statale di Recale (CE),
Circolo Didattico “Cristoforo Colombo” di
Frattaminore (NA)
Rete laboratori territoriali
Rapporti e collaborazioni con enti locali Comune di Marcianise Orientamento al lavoro
Regione Campania Progetti di “Alternanza scuola –lavoro”
Università degli Studi di Napoli “Parthenope” –
Dipartimento di Ingegneria
Orientamento
Seconda Università degli Studi di Napoli - Dipartimento di
Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e
Farmaceutiche
Orientamento
Protocolli d’intesa e collaborazioni con associazioni,imprese I.G.S. Campania Protocollo d’intesa per i laboratori
d’impresa
Cesaf -- maestri del lavoro Protocollo d’intesa per l’alternanza scuola-lavoro
Unione Industriali di Caserta Collaborazione per attività di stage
Aziende del Territorio
TARI’ di Marcianise (CE)
GL Solar Energy S.r.L. di Marcianise (CE)
ICT Evoluzione S.r.L. di San Prisco (CE)
ICO Sud S.r.L. di Caivano (CE)
Italrobot S.r.L. di Marcianise (CE)
TEA Impianti S.r.L. di Marcianise (CE)
Attività di stage ,visite guidate ed alternanza scuola-lavoro
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2. IL CORSO ITST- INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
2.1. La struttura del corso
Il corso di studi ITST è suddiviso in tre cicli distinti: un primo biennio, un secondo biennio ed un
monoennio che consente, attraverso gli Esami di Stato, di conseguire il diploma in Informatica e
Telecomunicazioni.
2.2. Il profilo professionale Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”: - ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione
dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di
comunicazione; - ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi,
progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di
elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;
- ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi
al software: gestionale orientato ai servizi per i sistemi dedicati “incorporati”; - collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e
internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle
informazioni (“privacy”). È in grado di: - collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela
ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione
produttiva delle imprese;
- collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di
comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;
- esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un
approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo,
nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni;
- utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale
caratterizzato da forte internazionalizzazione;
- definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni ” consegue i seguenti risultati di apprendimento in termini di competenze. 1 – Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.
2 – Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici di
telecomunicazione.
3 – Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione
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della qualità e della sicurezza.
4 – Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
5 – Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.
6 – Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
2.3. Quadro Orario
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI ( tra parentesi le ore di laboratorio)
1° biennio 2° biennio 5°
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 1
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione o attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Fisica) 3(1) 3(1)
Scienze integrate (Chimica) 3(1) 3(1)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3(1) 3(1)
Tecnologie informatiche 3(2)
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica 1 1
Sistemi e reti 4 (2) 4 4
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni
3 (2) 3 4
Gestione progetto, organizzazione d'impresa 3
Informatica (articolazione Informatica) 6 (3) 6 6
Informatica(articolazione Telecomunicazioni) 3(1) 3
Telecomunicazioni (articolazione Informatica) 3(1) 3
Telecomunicazioni(articolazione Telecomunicazioni) 6 (3) 6 6
Totale complessivo ore 33 32 32 32 32
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3. LA CLASSE ED IL CONSIGLIO
3.1. Composizione del Consiglio di Classe
Classe V I
Il Dirigente Scolastico Prof. Domenico Caroprese
Docenti Materie
Porfidia Girolama Italiano e Storia
Papa Mena Patrizia Inglese
Di Carluccio Giovanna Matematica
Gigliofiorito Alberto Gest prog org imp
Gigliofiorito Alberto Tecn e prog di sist inf e tel
Corvino Domenico Lab. Informatica
Golino Anna Sistemi e Reti
Zoppi Salvatore Lab. TPSIT/Sistemi e reti
Morzillo Antonio Informatica
Piccirillo Maria Assunta Scienze motorie e sportive
Di Nuzzo Eleonora Religione
COMMISSARI INTERNI ESAME DI STATO
3.2. Elenco degli studenti
Classe VI
Docente Materia
1 Golino Anna Sistemi e reti
2 Di Carluccio Giovanna Matematica
3 Gigliofiorito Alberto Tecnologia e progettazione di impresa
N° COGNOME NOME
1. Cavaliere Sossio
2. Cristofaro Raffaele
3. De Cristofaro Nicola
4. Del Prete Gianluca
5. Del Prete Luigi
6. Della Medaglia Vincenzo
7. De Simone Domenico
8. Di Maio Angelo
9. Mancuso Simone
10. Massaro Domenico
11. Patricelli Giuseppe
12. Perrone Antimo
13. Ricciardi Giuseppe
14. Sorvillo Luca
15. Tartaglione Ciro
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3.3. Breve storia della classe
Classe terza
Composizione Ripetenti Ritirati Non Promossi Promossi Promossi con debito
21 1 1 6 2 12
Classe quarta
Composizione Ripetenti Ritirati Non promossi Promossi Promossi con debito
15 2 0 1 4 10
Classe quinta
3.4. Presentazione della classe
La classe è formata da 15 studenti di sesso maschile; è presente un allievo diversamente abile che
segue la programmazione globalmente corrispondente a quella di classe,secondo gli obiettivi
minimi(O.M. n. 80 del 2001).
Sul piano socio-relazionale, la classe ha raggiunto un buon livello di maturazione, evidenziando
un comportamento sempre corretto e adeguato, rispettando le regole e gli impegni scolastici e
manifestando convinta partecipazione per le attività curriculari ed extracurriculari.
Gli studenti, compatti e affiatati, hanno dimostrato di sapersi relazionare tra loro e con gli altri,
hanno acquisito il senso della solidarietà e della tolleranza, evidenziando, in diverse occasioni,
capacità di autogestirsi ed organizzarsi autonomamente. Stima, ascolto ed educazione sono stati
elementi imprescindibili nel rapporto docente-studente, sempre utilizzato dai discenti per la loro
crescita personale. Nel corso del triennio, non sempre é stato possibile garantire la continuità
didattica per tutte le discipline, tuttavia, gli studenti hanno saputo rimodulare il loro impegno,
adattandosi alle nuove proposte metodologiche e didattiche. Sul piano didattico, il gruppo classe,
nel complesso, pur nella diversità delle attitudini, delle personali interazioni con i singoli docenti,
dell’assiduità nell’impegno ed efficacia nel personale metodo di studio, ha evidenziato
un’adeguata partecipazione al dialogo educativo-didattico. Un’esigua, ma stimolante, parte della
classe ha seguito in modo consapevole e costruttivo, evidenziando un metodo di studio consono,
una vivace curiosità intellettuale e capacità di analisi più che buone,sia nelle materie umanistico-
linguistiche che in quelle scientifiche. Tale gruppo sempre molto disponibile e propositivo, ha
conseguito un livello di conoscenze e competenze più che soddisfacente, in relazione agli obiettivi
trasversali comportamentali e cognitivi, fissati nella programmazione didattico-educativa. Un
Composizione Ripetenti Ritirati
15 0 0
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gruppo più numeroso ha raggiunto, nel complesso, un livello che oscilla, in base alle discipline, tra
il sufficiente ed il discreto: alcune conoscenze sono ancora lacunose, ma migliorata risulta,
comunque, la preparazione di base. Soli pochi alunni, o per presenza discontinua, o per
partecipazione, interesse ed applicazione non sempre costanti hanno conseguito risultati appena
sufficienti.
E’ da rimarcare l’abitudine di alcuni studenti a concentrare lo studio prevalentemte nei periodi di
verifica: ciò ha comportato un rendimento talora altalenante e dei contenuti che difettano in
approfondimento. Il programma, nelle varie discipline, si è svolto con regolarità, ma ha subito un
lieve rallentamento in fase di pausa didattica, resasi necessaria, al fine di andare incontro alle
esigenze di recupero di alcuni studenti nei loro momenti di difficoltà. Nonostante le distinzioni
sulle capacità e sul profitto conseguiti dagli allievi, è da ritenersi generalmente soddisfacente il
processo evolutivo che ha condotto gli studenti ad acquisire maggiore consapevolezza e maggiore
sicurezza nell’affrontare gli ostacoli che si presenteranno dopo la fine del percorso scolastico.
3.5. Continuità didattica nel triennio
Articolazione Informatica
3° anno 4° anno 5° anno
Italiano e Storia Porfidia G. Porfidia G. Porfidia G.
Matematica Di Carluccio G. Di Carluccio G. Di Carluccio G.
Inglese Carugo C. Ianniello D. Papa P. Mena
Telecomunicazioni Papale S. Ausanio P. Giamberini E.
---------
Sistemi e reti Golino A. Sorbo R.
Golino A. Corvino D.
Golino A. Zoppi S.
Informatica Morzillo A. Sorbo R.
Morzillo A. Sorbo R.
Morzillo A. Corvino D.
Tecnol e progett di sist inf e tel Morzillo A./ Sorbo R.
Golino A./Corvino D.
Gigliofiorito A. Zoppi S.
Gestione progetto, organizz impresa
-------- --------- Gigliofiorito A.
Ed. Fisica Piccirillo M. A. Piccirillo M.A. Piccirillo M.A.
Religione Monaco M. Monaco M. Di Nuzzo V.
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4. PERCORSO FORMATIVO
Il percorso didattico- formativo ha cercato di coniugare il rigore disciplinare con la concretezza
della preparazione dei singoli allievi, così da motivarli e portarli al successo formativo.
Gli allievi, pur restando sempre al centro dell’azione didattica, ne hanno beneficiato in maniera diversa a seconda delle capacità e della continuità nell’impegno e nella partecipazione. Gli esiti di questo percorso si attestano pertanto su differenti livelli che vanno dall’ottimo al non ancora sufficiente. 4.1. Obiettivi cognitivi e formativi generali
Le programmazioni delle singole discipline presentate ad inizio anno scolastico hanno tenuto
conto dei seguenti indicatori
Capacità di osservazione;
Capacità di concentrazione e riflessione;
Capacità di pianificazione e programmazione;
Capacità di cercare dati ed informazioni;
Capacità di rilevare errori e di auto – correzione;
Capacità di superamento dell’insuccesso;
Capacità di lavorare in gruppo;
Capacità di relazionarsi;
Capacità di esporre il proprio pensiero e le proprie conoscenze in maniera lineare e
chiara;
Capacità di usare un linguaggio discorsivo senza mai trascurare l’aspetto rigoroso e
formale.
4.2. Obiettivi specifici dell’area linguistico- espressiva
Saper comprendere ed analizzare il testo letterario (in prosa ed in versi) , con specifica
tecnica di lettura (area dell’autore , area del contenuto , area della forma);
Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica;
Competenze e conoscenze linguistiche;
Saper produrre testi di apprezzabile livello espressivo, anche in ordine all’orientamento
professionale;
Essere capace di stabilire collegamenti nell’ambito della stessa disciplina o discipline
diverse nella ricerca dei denominatori comuni;
Saper organizzare il proprio lavoro in modo autonomo e con riflessioni adeguate;
Avere capacità di analisi e di sintesi;
Capacità di apprendimento lessicale ed abilità a saper ricercare la parola – chiave con
sviluppo logico – comunicativo;
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Saper conoscere strutture di pensiero in ordine alla complessità crescente
Possedere le nozioni ed i procedimenti indicati e padroneggiarne l’organizzazione
complessiva soprattutto sotto l’aspetto concettuale
4.3. Obiettivi specifici dell’area logico- matematica
Saper individuare i concetti fondamentali e le strutture di base che unificano le varie
branche della matematica
Avere assimilato il metodo deduttivo
Avere consapevolezza del contributo della logica in ambito matematico
Avere rilevato il valore dei procedimenti induttivi e la loro portata nella risoluzione dei
problemi
Avere compreso il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre scienze
Saper affrontare a livello critico situazioni problematici di varia natura, scegliendo in
modo flessibile e personalizzato le strategie di approccio
Saper elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e
strumenti informatici
Saper tradurre e rappresentare in modo formalizzato problemi finanziari, economici e
contabili attraverso il ricorso a modelli matematico-informatici.
4.4 Obiettivi specifici del corso di informatica e telecomunicazioni
Gestire progetto e manutenzione di applicazioni per piccole realtà sul tema dei sistemi
informativi,
Gestire un progetto di manutenzione di applicazioni per piccole realtà su almeno un
tema dell’area elettiva e di progetto,
Inserirsi nell’organizzazione di progetti complessi,
Progettare software ed intervenire nelle fasi tipiche del suo ciclo di vita,
Interfacciarsi con i livelli medio- bassi del sistema di elaborazione,
Individuare le caratteristiche di nuovi linguaggi di programmazione imparandone
rapidamente l’uso,
Riconoscere in un linguaggio di programmazione le caratteristiche afferenti di diversi
paradigmi.
4.5 Livelli standard
comprendere e saper trarre informazioni dai vari sussidi didattici e dalle nuove
tecnologie della comunicazione;
acquisire le conoscenze essenziali relative alle singole discipline;
saper organizzare in modo autonomo il proprio lavoro;
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saper applicare le conoscenze acquisite nella risoluzione di semplici situazioni
problematiche.
4.6 Profilo formativo della classe in uscita
La preparazione della classe può considerarsi articolata su tre livelli anche se non nettamente
distinguibili per la presenza di situazioni ai limiti tra un gruppo e l’altro:
Livello Buono: le conoscenze e le competenze acquisite consentono agli allievi, pervenuti a questo
livello, la risoluzione di problemi anche complessi, la gestione autonoma ed efficace dei contenuti
disciplinari, nonché l’effettuazione di analisi corrette e di opportune rielaborazioni.
Livello Sufficiente: raggiunto dagli allievi in possesso delle conoscenze essenziali relative alle
discipline previste dal corso di studi.
Livello Mediocre: per gli allievi che presentano carenze nelle conoscenze e difficoltà
nell’esecuzione dei compiti come pure nella esposizione dei contenuti di alcune discipline
4.7 Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità
Obiettivi Non raggiunti
%
Parzialmente raggiunti
%
Raggiunti
%
Conoscenze Cultura linguistico-storica che consente di valutare le problematiche del divenire
60 40
Conoscenze tecnologiche e scientifiche di base necessarie per le interconnessioni con le altre discipline dell’area di indirizzo
40 60
Metodologia di progettazione di un database
60 40
Linguaggi di programmazione per sviluppo su Web
50 50
Conoscenza delle reti locali e geografiche
20 80
Conoscenza dei protocolli di comunicazione e apparecchiature di rete
30 70
Competenze Saper calcolare i parametri fondamentali di una linea di trasmissione o fibra ottica
60 40
Saper calcolare i vari parametri di modulazione
40 60
Saper documentare in forma scritta e grafica il lavoro svolto
60 40
Saper comprendere i documenti tecnici e i manuali d’uso, anche in lingua inglese
60 40
Saper progettare un data base 60 40
Saper progettare un Web service 60 40
Saper configurare una rete locale 80 20
Capacità Capacità linguistico- espressive 60 40
Capacità logico-interpretative 40 60
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Capacità critiche e di rielaborazione 70 30
Capacità di saper organizzare il proprio lavoro con consapevolezza ed autonomia
30 70
Capacità di comunicare e documentare adeguatamente il proprio lavoro
40 60
Capacità di sapersi inserire in un gruppo di lavoro, apportandovi un fattivo contributo
30 70
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5. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
5.1. Mezzi e strumenti utilizzati durante l’attività didattica
Forme di comunicazione delle informazioni verbale
Scritta
Mezzi scritti libri di testo
schede
dossier di documentazione
giornali, riviste, opuscoli, etc…
documentazione tecnica
LIM
Audiovisivi diapositive
film
Tv e registratori magnetic
Laboratori Di indirizzo
Di Informatica
Multimediali
Aule speciali Palestra
Sala conferenze
Biblioteca
Mezzi di laboratorio Personal computer
Posti di lavoro
5.2. Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati
Prove strutturate a risposta chiusa Periodiche
Prove strutturate a risposta aperta Periodiche
Prove tradizionali Periodiche
Prove pluridisciplinari Occasionali
Verifiche orali Frequenti
Interventi dal banco e/o posto di lavoro
Frequenti
Compiti a casa Frequenti
5.3. Attività di recupero e sostegno
Consapevoli che le finalità della Scuola pubblica è quella di garantire a tutti gli studenti una
sostanziale parità di opportunità, la nostra scuola offre servizi che integrano le attività curriculari e
rendono l’ambiente scolastico sensibile alle esigenze degli studenti.
Al fine di promuovere il successo formativo e alla luce del decreto ministeriale 3 ottobre 2007
numero 80, si attivano interventi di compensazione, integrazione e recupero innovativi ed efficaci .
Rientrano in tale categoria anzitutto le attività di recupero in orario curriculare, gli interventi
individualizzati , quelli in orario pomeridiano (IDEI) che sono attivati al termine degli scrutini
finali.
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6. LA VALUTAZIONE
La valutazione è relativa non solo all’acquisizione delle competenze di base e trasversali
programmate, ma tiene conto anche dell’intero percorso degli allievi, dei progressi ottenuti
rispetto alla situazione di partenza, dell’interesse e della impegno con il quale essi hanno
partecipato alle attività curriculari ed opzionali , ai risultati ottenuti nelle attività progettuali e di
recupero svolte all’interno del curricolo locale. Per la verifica degli apprendimenti essi sono
sottoposti a verifiche periodiche del processo di apprendimento e formazione mediante:
prove scritte programmate e concordate anche con la componente allievi/e; sono escluse
più prove scritte nello stesso giorno
test sia di tipo formativo che sommativo, con quesiti a risposta singola e/o a risposta
multipla, a risposta aperta e/o strutturata
verifica dell’avvenuto svolgimento del lavoro per casa
interrogazioni
relazioni individuali di argomenti studiati e/o approfonditi
verifica e valutazione dei lavori di gruppo e/o di laboratorio, in quest’ultimo caso
anche individuali.
Per i descrittori per la misurazione dell’apprendimento si sono prese in considerazione:
1. le conoscenze
2. le competenze acquisite
3. le capacità dimostrate
A ciascuna di queste tre sezioni sono collegate delle definizioni che descrivono i diversi livelli di
apprendimento a cui corrisponde, in via indicativa, un valore numerico. La seguente tabella di
riferimento mette in relazione gli elementi della valutazione con diverse fasce di voto.
Il voto così proposto dal singolo docente per ogni disciplina costituisce elemento di valutazione del
consiglio di classe.
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6.1. Criteri di valutazione
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
VOTO
in decimi
CONOSCENZE – COMPETENZE--- ABILITA’ GIUDIZIO
SINTETICO
10
L’allievo mostra di aver conseguito conoscenze e competenze complete. Utilizza con precisione i termini del linguaggio specifico; organizza i contenuti in modo maturo operando con disinvoltura gli opportuni collegamenti; argomenta in maniera coerente ed efficace.
eccellente
9
L’allievo mostra di aver conseguito pienamente conoscenze e competenze; possiede capacità e attitudini che gli consentono di muoversi con autonomia e sicurezza.
ottimo
8 L’allievo mostra di aver conseguito in maniera soddisfacente conoscenze e competenze; possiede capacità e attitudini che gli consentono di muoversi con autonomia.
buono
7
L’allievo mostra di aver conseguito in maniera più che sufficiente conoscenze e competenze; il linguaggio utilizzato è specifico; l’organizzazione dei contenuti è discreta , corretta è l’applicazione.
discreto
6
L’allievo mostra di aver conseguito conoscenze e competenze essenziali; utilizza sufficientemente i termini del linguaggio specifico; l’organizzazione dei contenuti è accettabile; l'argomentazione logica sufficientemente coerente.
sufficiente
5 L’allievo mostra di aver conseguito conoscenze e competenze non complete; il linguaggio non è sempre appropriato; l'organizzazione dei contenuti è imprecisa e superficiale.
mediocre
4
L’allievo mostra di aver conseguito conoscenze e competenze insufficienti; il linguaggio non è appropriato e l'esposizione è frammentaria ed incoerente; l'organizzazione dei contenuti sono molto carenti.
insufficiente
3
L’allievo mostra di aver conseguito conoscenze e competenze gravemente insufficienti; i contenuti sono pressoché nulli; il linguaggio utilizzato è disorganizzato e frammentario .
scarso 2
1 L’allievo mostra di aver conseguito conoscenze e competenze irrilevanti.
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7. ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI-PROGETTI-ATTIVITA’ Dal terzo al quinto anno, la classe (in toto o per selezione) ha partecipato a progetti e attività miranti a conseguire competenze e conoscenze nel campo del lavoro e della comunicazione, inferenti le diverse discipline.
Progetto Cineforum Convegno “Diventare Cittadini europei” Alternanza scuola-lavoro :Per consentire agli allievi di sperimentare le proprie vocazioni e attitudini
ai fini di una scelta più consapevole rispetto ai percorsi successivi ed acquisire anche competenze spendibili sul mercato del lavoro è stato realizzato un progetto di alternanza scuola- lavoro di 30 ore in orario curricolare (ai sensi dell’art. 4 della legge n. 53/2003). Il progetto è stato elaborato congiuntamente con l’azienda - GL Solar Energy di Marcianise (CE), società specializzata nel settore fotovoltaico - quanto ad obiettivi, aspetti organizzativi e risultati. In quanto attività rilevante nel processo formativo è stata inserita nella programmazione curricolare. Nello specifico essa ha rappresentato un sostegno alla formazione integrativa come opportunità complementare della scuola nel preparare gli allievi all’ingresso nel mondo del lavoro e quindi con obiettivi di orientamento, di educazione al lavoro, di maggiore conoscenza e di acquisizione di competenze professionali e l’esercizio del ruolo professionale nel suo complesso. In particolare l’attività di alternanza ha perseguito i seguenti obiettivi: Recuperare negli studenti la motivazione all’apprendimento e alla partecipazione attiva
attraverso una metodologia didattica innovativa e stimolante. Attuare una modalità di apprendimento flessibile “in situazione”, che colleghi due mondi
formativi, quello didattico e quello lavorativo, per migliorare la capacità di autovalutazione degli studenti.
Integrare la formazione acquisita nel percorso scolastico tradizionale, con competenze richieste dal mondo del lavoro.
Favorire l’orientamento degli studenti per valorizzare le vocazioni, le capacità, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali.
Effettuare un confronto tra le teorie apprese nelle discipline scolastiche e l’esperienza lavorativa (teoria/lavoro).
Sviluppare la capacità di trasformare in teoria quanto appreso nell’esperienza lavorativa (lavoro/teoria).
Convegno sull’arma dei carabinieri Seminari e conferenze (dalla scuola al lavoro) Attività di orientamento: per facilitare la transizione scuola lavoro e per permettere agli allievi di
effettuare scelte universitarie coerenti con le proprie attitudini sono stati organizzati diversi incontri con esperti esterni sulle tematiche del mercato del lavoro e dell’imprenditorialità giovanile. I temi affrontati sono stati principalmente l’innovazione ed il lavoro ma non sono mancati incontri durante i quali gli studenti hanno avuto la possibilità di acquisire notizie utili sui vari corsi post diploma e sugli enti e scuole di formazione presenti sul territorio. Attività di orientamento e convegno presso Università “ Parthenope”-Napoli
ECDL :conseguimento attestato ECDL e SECURITY) TRINITY: certificazione livello 6 LECTURA DANTIS PON C1- Viaggio-studio a Malta IGS Campania PON C5- Cava dei Tirreni ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO IN CONFINDUSTRIA visita guidata in FIAT- Pomigliano Incontro con l’azienda ST Microelectronics Incontri periodici con i Maestri del Lavoro Incontro- dibattito con la scrittrice Paola Riccio, autrice de “ La tela della formica” Incontro-dibattito con lo scrittore Alessandro Zannini, autore di “Parlami” Incontro interculturale con associazione umanitaria in Peru’ Attività nel sociale per la Giornata della legalità Giornata Fai Concorso nazionale di poesia
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8. ATTIVITÀ INTEGRATIVE: Il Curricolo Locale
Il curricolo locale corrisponde ad una quota del 20% del monte-ore annuo di lezione. Tale quota è stata destinata al perseguimento di obiettivi formativi integrativi scelti in relazione alle specifiche esigenze formative espresse dagli alunni e dalle famiglie, che la scuola ha concretamente rilevato, o che si evincono dal contesto socioculturale e lavorativo in cui opera la scuola. Tali obiettivi si concretizzano in:
recuperare le carenze nelle abilità di base impediscono di proseguire efficacemente il percorso formativo;
recuperare la motivazione all’apprendimento attraverso metodologie attive e collaborative
che mettano al primo posto le capacità , l’inventiva, lo spirito di iniziativa degli alunni;
favorire la consapevolezza che il rispetto delle regole è fondamentale non solo a scuola ma
per vivere degnamente come cittadini;
creare un collegamento significativo tra l’esperienza che si vive tra i banchi di scuola e le
competenze richieste dal del mondo del lavoro.
Tenendo presenti tali esigenze la quota destinata al curricolo cd. “locale” è stata utilizzata per:
attività di recupero ;
attività di potenziamento delle eccellenze attraverso percorsi il più possibile personalizzati
a seconda delle necessità dei singoli allievi;
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, ripartito in maniera trasversale.
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9. SIMULAZIONE PRIMA E SECONDA PROVA SCRITTA
Simulazione Prima prova Scritta
Traccia somministrata, data, e Tempi Attuativi
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria)
Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009, p. 133
1 A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti.
2 La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.
3 La città ha un traffico timorato e fanatico.
4 In queste mura non ci si sta che di passaggio.
5 Qui la meta è partire.
6 Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California
come d’un suo podere. 7 Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.
8 Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.
9 Ho preso anch’io una zappa.
10 Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.
11 Addio desideri, nostalgie.
12 So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.
13 Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.
14 Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare.
15 Ho goduto di tutto, e sofferto.
16 Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
17 Alleverò dunque tranquillamente una prole.
18 Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.
19 Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936, attraverso diverse stesure a partire dal 1919.
1.. Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi.
2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2).
2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5).
Simulazione effettuata nel mese di Maggio
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2.4Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”?
2.5Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19).
Spiega la contrapposizione.
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale»,
utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di
giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Amore, odio, passione. G. KLIMT, Il bacio, 1907-08 G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca
PICASSO, Gli amanti, 1923
«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42
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«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo! - Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci. Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a
staccare la scure dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla. – Ma vieni! Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un
piccolo tratto; poi la strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso. – No, no, no... Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando. – Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo? Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una
violenza più acre e trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore. – No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti... Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo. – Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami! Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte. – Assassino! – urlò allora furibonda. E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera. – Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta. Il cane latrava contro il viluppo. Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a
quell’ora nel profondo dell’anima un odio supremo. E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva
posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva
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data una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)
ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo? DOCMENTI
«“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe, presidente della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è un rischio per il cuore. Se a questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola, trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero giudicare la salubrità di un alimento, molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto, dichiara che il pranzo è il pasto più importante, ma poi l’80 per cento sceglie una pasta molto condita accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni grasse più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana. Uno su tre, poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che la salute del cuore si costruisce mattone dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il paziente possono imparare a fare prevenzione”.» Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la Repubblica” – 1 aprile 2011
«Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO [...] ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale dell’umanità). [...] La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.»
CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www.unesco.it
«La politica alimentare [...] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intensivi altamente insostenibili, e dall’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore del cibo a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a quanto costa, ma non più al suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto
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l’anima. Se il cibo è una merce non importa se lo sprechiamo. In una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve sostituire. Ma il cibo non funziona così.»
Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010
«Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla nostra forma fisica. [...] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, chi mangia svolgendo altre attività, sia questa navigare in internet o sui profili degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le quantità in quanto non ha il senso delle calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [...] Quindi nonostante sia costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a noi, per chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare l’attenzione su quello che si sta consumando.»
Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Destra e Sinistra.
DOCUMENTI
«Se mi si concede che il criterio rilevante per distinguere la destra e la sinistra è il diverso atteggiamento rispetto all’ideale dell’eguaglianza, e il criterio rilevante per distinguere l’ala moderata e quella estremista, tanto nella destra quanto nella sinistra, è il diverso atteggiamento rispetto alla libertà, si può ripartire schematicamente lo spettro in cui si collocano dottrine e movimenti politici, in queste quattro parti: a) all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme egualitari e autoritari, di cui l’esempio storico più importante, tanto da essere diventato un’astratta categoria applicabile, ed effettivamente applicata, a periodi e situazioni storiche diverse è il giacobinismo; b) al centro-sinistra, dottrine e movimenti insieme egualitari e libertari, per i quali potremmo oggi usare l’espressione «socialismo liberale», per comprendervi tutti i partiti socialdemocratici, pur nelle loro diverse prassi politiche; c) al centro-destra, dottrine e movimenti insieme libertari e inegualitari, entro cui rientrano i partiti conservatori, che si distinguono dalle destre reazionarie per la loro fedeltà al metodo democratico, ma, rispetto all’ideale dell’eguaglianza, si attestano e si arrestano sull’eguaglianza di fronte alla legge, che implica unicamente il dovere da parte del giudice di applicare imparzialmente la legge; d) all’estrema destra, dottrine e movimenti antiliberali e antiegualitari, di cui credo sia superfluo indicare esempi storici ben noti come il fascismo e il nazismo.»
Norberto BOBBIO, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli editore, Roma 1994
«Se destra e sinistra non esistono bisogna inventarle. Sembra questo il precetto cruciale della politica nei nostri giorni. Sia che si pensi in termini liberali che in termini illiberali. Nel primo senso infatti, il modello di riferimento è sempre di tipo bipolare. Laburisti e conservatori, democratici o repubblicani, gollisti o socialisti, liberaldemocratici o socialdemocratici: la struttura binaria della politica nelle liberaldemocrazie d’occidente sembra un dato acquisito. E dunque la scelta tra destrorsi o sinistrorsi, tra centro-destra e centro-sinistra è invocata come l’inevitabile evoluzione di ogni sistema. Ma anche il pensiero critico verso il modello liberale si è sempre svolto all’insegna dell’invocazione di un dualismo che ricalca i termini di destra e di sinistra. Il marxismo si fonda sulla lotta di classe e sulla contrapposizione tra proletariato e borghesia, capitalismo-socialismo o democrazia progressiva e regime reazionario. E rischia di rigenerarsi nel bipolarismo tra nord e sud del mondo, tra occidente e paesi poveri e proletari. Ma anche le dottrine del nazionalismo, della destra classica e non solo, si riconoscono lungo l’asse segnato da Schmitt nell’opposizione tra amico e nemico. La politica nasce a partire da quel conflitto. Da noi la matrice cattolica ha temperato entrambe le posizioni, marxista e nazionalista, ma ha anche temperato il bipolarismo liberale. Il «centro» come luogo di mediazione e di purificazione del conflitto, nasce da noi nell’ambito di una visione cattolica,
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ecumenica, fondata sull’et et e non sull’aut aut. Ma la secolarizzazione, la scristianizzazione della società italiana, conduce a due effetti opposti: la ripresa forte del bipolarismo tra destra e sinistra o la neutralizzazione della politica e dunque del conflitto, attraverso un nuovo luogo di mediazione e di depotenziamento delle categorie di destra e di sinistra. Questo nuovo luogo di spoliticizzazione è rappresentato dal centrismo pragmatico e tecnocratico. Attualmente la nostra democrazia è aperta ad entrambe le ipotesi.»
Marcello VENEZIANI, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi Editore, Firenze 1995
«Eppure, persino nel caso italiano, così frastagliato e frammentato, sarebbe possibile riconoscere, per chi fosse disposto a osservare le cose con un minimo di obiettività, le stesse divisioni valoriali che sono presenti in tante altre democrazie. Se destra e sinistra significano qualcosa, infatti, esse indicano posizioni diverse su due problemi: le libertà economiche e i diritti civili. Quanto al tema economico, la destra predilige normalmente la libertà rispetto alla eguaglianza e la sinistra l’eguaglianza rispetto alla libertà: la destra è, in materia economica, più «liberale» e la sinistra più «socialista». In tema di diritti civili, invece, le parti si invertono: la sinistra è più «libertaria» (si tratti di matrimoni fra omosessuali o di concessioni di diritti agli immigrati) e la destra è più «tradizionalista». Questa divisione fra una destra liberale e tradizionalista e una sinistra socialista e libertaria la si ritrova ovunque nel mondo occidentale. Variamente declinata a seconda delle specificità storiche di ciascun Paese.»
Angelo PANEBIANCO, Le ragioni degli altri, “Corriere della Sera” - 17 aprile 2011
«La netta distinzione e contrapposizione tra destra e sinistra è stata una caratteristica dell’Italia repubblicana fino al 1992 (con la non secondaria eccezione del consociativismo), una caratteristica ereditata dal conflitto fra fascismo e antifascismo; mentre nell’Italia liberale si è manifestata in maniera radicale in pochi casi critici: nel conflitto fra Cavour e Garibaldi e negli anni immediatamente successivi, nella crisi di fine secolo, nel primo dopoguerra. A questi casi si devono aggiungere le quattro volte (1878, 1892, 1901, 1911) nelle quali furono formati ministeri di sinistra contrapposti alla destra. Ma di norma la contrapposizione mancò perché questa esaltava la lotta politica che invece i detentori liberali del potere vollero quasi sempre contenere o annullare. È vero che col socialismo si affermò una sinistra di classe che, in quanto tale, era intrinsecamente contrapposta alla destra. Ma la natura di classe e, nelle intenzioni, rivoluzionaria del socialismo e poi del comunismo non costituì mai una reale alternativa di potere. Quasi sempre destra e sinistra sono state entrambe deboli e si sono confuse fra loro nella maggioranza parlamentare, secondo la fisiologia del sistema politico nel quale si governava stando al centro, e spesso secondo le sue degenerazioni trasformistiche. Talvolta destra e sinistra si sono confuse nella stessa persona: tipico, ma non unico, è il caso di Giolitti che, soprattutto fra il 1903 e il 1909, fece la sua consueta politica di sinistra, di allargamento delle basi sociali dello Stato, usando strumenti di destra, cioè gli umori conservatori, di norma prevalenti nella sua maggioranza di governo, e la burocrazia, conservatrice quasi per definizione. In alcuni casi la confusione fra destra e sinistra ha acquistato un carattere diverso, si è realizzata con l’uso che la prima ha fatto della seconda, per allargare l’egemonia e consolidare il potere. I due casi più importanti sono stati quello di Crispi che ha usato, insieme al trasformismo ereditato da Depretis, la tradizione garibaldina, e quello di Mussolini che ha usato la sua formazione e il suo temperamento di rivoluzionario. Quando ciò avveniva, la sinistra conferiva alla destra un carattere particolarmente aggressivo (evidente nel fascismo) perché, privata degli ideali umanistici che ne costituivano e ne costituiscono l’essenza, sopravviveva solo nei suoi comportamenti variamente sovversivi.»
Giampiero CAROCCI, Destra e sinistra nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari 2002
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico. «Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo lavoro. Il primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di
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un determinato settore della ricerca scientifica e dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la scoperta delle interazioni deboli. Una seconda valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di particelle — al CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra nei programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso, quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli è ormai confluita nella più generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È però importante ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant’anni, e che ancora li impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande maestro.»
Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere Fermi nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001
«Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua morte nel 1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la gravitazione e l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni. A metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro, con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della materia subisce un mutamento così radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle conoscenze acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono profondamente questo trentennio, non solo per la quantità e l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e che coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno straordinarie che obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici e conoscenze unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario di scienziato […] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.»
Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007
«Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una guerra che minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo usato tra l’altro per molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.»
Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all’America, Editori Riuniti, Roma 1997)
«Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In
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larga misura questa crisi è dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera così vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una grande penuria di uomini di scienza ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.»
Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita
della fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in Atti del XXI Congresso
Nazionale di Storia della Fisica e dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica,
Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001)
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione della prima guerra mondiale fino al collasso dell’URSS. A suo giudizio, “la struttura del Secolo breve appare come quella di un trittico o di un sandwich storico. A un’Età della catastrofe, che va dal 1914 sino ai postumi della seconda guerra mondiale, hanno fatto seguito una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più profondamente di qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni possono essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena giunsero al termine all’inizio degli anni ’70. L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi – e addirittura, per larghe parti del mondo come l’Africa, l’ex URSS e le ex nazioni socialiste dell’Europa orientale, un’Età di catastrofe”.
Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi sugli eventi che a suo parere caratterizzano gli anni ’70 del Novecento.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITIA – INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
ARTICOLAZIONE INFORMATICA
Tema di: SISTEMI E RETI
ESEMPIO 1
Tipologia c
Il candidato (che potrà eventualmente avvalersi delle conoscenze e competenze maturate attraverso
esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage o formazione in azienda) svolga la prima parte della
prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Un giornale locale negli anni novanta realizzò una propria banca dati telematica per la
distribuzione elettronica di un notiziario settimanale. Gli utenti, previo abbonamento, si
collegavano via modem e linea telefonica per la lettura degli articoli e l’invio di posta
elettronica.
Da uno studio preliminare risultava che:
1. ad ogni articolo erano associati un titolo, un’immagine ed eventualmente un filmato;
2. un numero settimanale si componeva di circa cento articoli.
Il nuovo direttore del giornale desidera effettuare l’ammodernamento del sistema,
realizzando una nuova rete locale per il collegamento dei computer e di altri dispositivi, la cui
collocazione è la seguente:
un computer e una stampante nell’ufficio del direttore;
trenta computer distribuiti a due a due negli uffici dei giornalisti;
due computer e una stampante professionale nell’ufficio dei redattori;
altre apparecchiature mobili (smartphone, pc portatili, …), che vengono usate
all’occorrenza dai giornalisti o da collaboratori occasionali.
Inoltre, in un locale protetto, vi è un sistema su cui risiedono la banca dati e il server Web.
Il giornale ha un sito web contenente informazioni e una sintesi degli articoli pubblicati
accessibili a tutti senza autenticazione; contiene inoltre una sezione riservata agli abbonati, i
quali possono accedere agli articoli completi. Gli abbonati sono ora circa 5.000.
Il candidato, formulate le opportune ipotesi aggiuntive, sviluppi i seguenti punti:
Simulazione effettuata nel mese di Maggio
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1. proponga un progetto anche grafico dell’infrastruttura di rete, indicando le risorse
hardware e software necessarie, esaminandone in particolare l’architettura, gli apparati e le
caratteristiche del collegamento della rete ad Internet;
2. descriva possibili tecniche di protezione della rete locale e dei server interni dagli
accessi esterni;
3. proponga i principali servizi (tra cui ad es. identificazione degli utenti, assegnazione
della configurazione di rete, risoluzione dei nomi, …), e ne approfondisca la configurazione di
due a sua scelta;
4. discuta vantaggi e svantaggi dell’offrire il servizio mediante l’attuale soluzione gestita
internamente, oppure utilizzando un servizio esterno (hosting o housing), esponendo le
motivazioni che inducono alla scelta.
SECONDA PARTE
Il candidato risponda a due quesiti a scelta tra quelli sotto riportati.
1. In relazione al tema proposto nella prima parte, il sito del giornale consente di
differenziare gli accessi tra utenti generici non registrati, abbonati al servizio per la
consultazione degli articoli completi, direttore e redattori per l’aggiornamento dei contenuti.
Il candidato realizzi il modello concettuale e logico della porzione di base di dati che consente
di differenziare gli accessi in base alla tipologia di utente. Progetti poi le pagine Web
necessarie a gestire tali accessi all’area riservata e ne codifichi in un linguaggio a sua scelta
una parte significativa.
2. In relazione al tema proposto nella prima parte, il giornale offre servizi autenticati di
consultazione. Il candidato spieghi il funzionamento dei protocolli https e ssl e gli strumenti di
cui è necessario dotarsi per la loro implementazione.
3. I documenti, anche importanti, viaggiano sempre più spesso in rete ponendo in
evidenza la necessità di garantire sia l’integrità degli stessi che l’identità del mittente.
Descrivere la tecnica che garantisce quanto sopra, anche avvalendosi di schemi.
4. La rete offre agli utenti numerosi servizi, quali posta elettronica, servizio web, FTP,
DNS, CHAT, ecc., che possono essere di tipo connesso o non connesso. Si descrivano le
caratteristiche dei servizi connessi e non connessi riferendosi ad esempi concreti.
__________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso di manuali tecnici (references riportanti solo la sintassi, non guide)
dei linguaggi utilizzati.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema
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SCHEDA RELATIVA ALLE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA SCRITTA
In vista dell’esame di Stato , che prevede la terza prova scritta , il Consiglio di classe ha elaborato
ed approntato due prove pluridisciplinari, allegate al Documento, mediante questionari a risposta
multipla (tipologia C ) e a risposte aperte (Tipologia B) al fine di far acquisire alla classe
determinate conoscenze su contenuti opportunamente selezionati e comunque in relazione agli
obiettivi fissati dalla programmazione di classe , in ordine anche alle conoscenze disciplinari.
Le prove somministrate sono in numero di due
Le prove si sono svolte con le seguenti modalità:
Tipologia Data Materie coinvolte Tempo assegnato
B/C 29/02/2016 Matematica, Storia, Inglese, Informatica,
TPSIT
90 minuti
B/C 30/04/2016 Matematica, Storia, Inglese, Informatica, TPSIT
90 minuti
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ISIS – MARCIANISE Via G. Foglia n.104 – Marcianise - CE – 81025 - Distr. Scol. n. 14
Tel.: 0823 824442 (Pres.) – 0823 824172 (Segr.) – 0823 824172 (Fax) e-mail: CEIS021008@istruzione.it – PEC: CEIS021008@pec.istruzione.it
sito web: www.artisticomarcianise.gov.it -C.F. 93077970619 - COD.MEC. CEIS021008 Con le seguenti sedi associate:
CETF02101R - ITST G.Ferraris -Via Mattarella, 7- 81025 Marcianise CESD021015 -Lic. Art. Marcianise - via G. Foglia n. 104- Marcianise -Ce
Succursale: Via Garibaldi n. 3 - 81025 Marcianise - Ce
1°Simulazione Terza prova scritta dell’Esame di Stato – A.S. 2015/2016 Classe 5I- Specializzazione : Informatica e Telecomunicazioni (art.
Informatica) TIPOLOGIA MISTA: B, C. ( N.4 Quesiti a risposta multipla e N.2 quesiti a risposta aperta) DISCIPLINE COINVOLTE: Informatica (INF), Tecnologia e Progettazione di Sistemi Informatici e Telematici (TPSIT), Matematica (MAT), Lingua Inglese (ING), Storia (STO). DURATA DELLA PROVA : 90 MIN. DATA : 29/02/2016
Ciascun docente dispone di un massimo di 3 punti da distribuire su n. 4 quesiti a risposta multipla e n. 2 quesiti a risposta aperta, miranti ad accertare conoscenze, capacità e competenze del candidato.
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA Risposta esatta: punti 0,25 Risposta errata o non data : punti 0
QUESITI A RISPOSTA APERTA
INDICATORI LIVELLI PUNTEGGI Conoscenze Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Ampie ed esaurienti Buone
Spiccate
1,00
Conoscenze Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Buone Discrete
Soddisfacenti
0,75
Conoscenze
Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Sufficienti
Accettabili
Normali
0,50
Conoscenze Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Lacunose, imprecise Mediocri
Modeste
0,25
Risposta totalmente errata o non data 0
GRIGL IA PER L ’ A SS EGNA Z IONE D EL VOT O DELL A P ROV A
COGNOME NOME CLASSE 5I-art. Informatica
Disciplina Quesiti a risposta multipla Quesiti a risposta aperta Totali Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2
INF TPSIT MAT STO ING
*approssimazione al voto successivo per frazioni uguali o
superiori a 0,5
VALUTAZIONE PROVA
____/15*
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Quesiti di Informatica
1. L’istruzione di SELECT del linguaggio SQL è di tipo:
□ DDL
□ DCL
□ DML
□ Nessuna risposta è corretta in quanto non appartiene all’SQL
2. I valori dei campi che compongono la chiave primaria devono essere:
□ Mai NULL
□ Sempre positivi
□ Duplicati
□ Diversi da zero
3. Quale tra le seguenti query rappresenta una selezione+proiezione.
□ SELECT * FROM Colleghi
□ SELECT cognome, nome FROM Colleghi, Dipendenti
□ SELECT cognome, nome FROM Colleghi WHERE Reparto="01"
□ SELECT * FROM Colleghi , Filiale WHERE Colleghi.ID=Filiale.Codice
4. Considerando lo schema relazione di seguito descritto, selezionare la query per estrarre l’elenco di tutti i nomi delle sale di ‘Pisa’ con il relativo totale degli incassi ottenuti nelle sale con un numero di posti maggiore di 300 ed ordinati in modo crescente per totale :
SCHEMA RELAZIONALE: ATTORI (CodAttore, Nome, AnnoNascita, Nazionalità); RECITA (CodAttore*, CodFilm*) FILM (CodFilm, Titolo, AnnoProduzione, Nazionalità, Regista, Genere) PROIEZIONI (CodProiezione, CodFilm*, CodSala*, Incasso, DataProiezione) SALE (CodSala, Posti, Nome, Città)
□ SELECT Sale.CodSala, Sale.Nome, SUM(Proiezioni.Incasso) AS Tot FROM Sale, Proiezioni WHERE Sale.CodSala=Proiezioni.CodSala AND Sale.Città = ‘Pisa’ AND Sale.Posti > 300 GROUP BY Sale.Nome ORDER BY Tot
□ SELECT Sale.CodSala, Sale.Nome, SUM(Proiezioni.Incasso) AS Tot FROM Sale, Proiezioni WHERE Sale.Città = ‘Pisa’ AND Sale.Posti > 300 GROUP BY Sale.Nome ORDER BY Tot
□ SELECT Sale.CodSala, Sale.Nome, SUM(Proiezioni.Incasso) AS Tot FROM Sale, Proiezioni WHERE Sale.CodSala = Proiezioni.CodSala AND Sale.Posti > 300 GROUP BY Sale.Nome ORDER BY Tot
□ SELECT CodSala, Sale.Nome, SUM(Proiezioni.Incasso) AS Tot FROM Sale, Proiezioni WHERE Sale.CodSala=Proiezioni.CodSala AND Sale.Città = ‘Pisa’ AND Sale.Posti > 300 GROUP BY Sale.Nome ORDER BY Tot
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Considerando lo schema relazione di seguito descritto scrivere la query per estrarre l’elenco di tutte le auto “Fiat”, la targa dell’auto, il proprietario ed il numero di sinistri in cui è stata coinvolta:
SCHEMA RELAZIONALE: AUTO (Targa, Marca, Cilindrata, Potenza, CodF*, CodAss*) PROPRIETARI (CodF, Nome, Residenza) ASSICURAZIONI (CodAss, Nome, Sede) SINISTRO (CodS, Località, Data) AUTOCOINVOLTE (CodS*, Targa*, ImportoDelDanno)
_____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________
5. Considerando lo schema relazione di seguito descritto scrivere la query per ottenere l’elenco delle Assicurazioni con il nome, la sede ed il numero di auto assicurate:
SCHEMA RELAZIONALE: AUTO (Targa, Marca, Cilindrata, Potenza, CodF*, CodAss*) PROPRIETARI (CodF, Nome, Residenza) ASSICURAZIONI (CodAss, Nome, Sede) SINISTRO (CodS, Località, Data) AUTOCOINVOLTE (CodS*, Targa*, ImportoDelDanno)
_____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________
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Quesiti di T.P.S.I.T.
1. Quale delle seguenti opzioni è da evitare nel test di usabilità? a) si effettuano test ripetuti su un campione di 6-10 partecipanti
b) deve essere preceduto da un test pilota, che permette di verificare il puro e semplice
funzionamento dell’hardware e del software
c) fissa l’attenzione sulle caratteristiche del programma
d) deve svolgersi in un ambiente simile a quello in cui operano gli utenti
2. Esistono differenti file di accesso a un sito. Una richiesta puntuale d’informazione è un:
a) Hit
b) Richiesta
c) Visita
d) Sites
3. Che cosa usiamo per interpretare ed identificare cosa è scritto sullo schermo?
a) word reader
b) screen reader
c) screen interpreter
d) word translator
4. Nella progettazione di un sito la struttura gerarchica ha le seguenti caratteristiche:
a) linearità e semplicità
b) linearità e complessità
c) ipertestualità e semplicità
d) ipertestualità e complessità
5. Che differenza c'è tra siti statici e siti dinamici?
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6. Quali regole bisogna rispettare per organizzare il layout di una maschera di form filling?
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Quesiti di Matematica
A. La funzione è positiva:
a. in tutto il campo di esistenza
b. per x>3
c. per x<3
d. per
B. Il dominio della funzione y= è dato da :
a.
b.
c.
d.
C. La funzione y = nel punto di ascissa x= 0 :
a. presenta una discontinuità di I specie
b. presenta una discontinuità di III specie
c. è continua
d. presenta una discontinuità di II specie
D. Il dominio della funzione è:
a. -
b. -
c. c.
d. d.
E. Si esponga sinteticamente la metodologia di Ricerca del dominio delle varie funzioni.
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
F. Esponi il concetto di continuità e discontinuità di una funzione
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_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
2
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x
x
2,3/ xxRx
2,3/ xxRx
2,3/ xxRx
23/ xRx
x
x 32
3
2
2
x
xy
2
0
;2
;20;
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 38 di 79
Quesiti di Inglese
1) The acronym RAM stands for: a) random access memory
b) chips that are sensitive to changes in electric current
c) a film ‘’The Ram ‘’ (Behind the Man)
d) read and memorize
2) Computer system can store data: a) internally
b) internally and externally
c) as long as current flows through the circuit
d) in memory and in mass storage devices
3) Peripherals are: a) accessory you plug into your computer
b) the keyboard and mouse
c) the keyboard,the mouse,the scanner,and a voice recognition
d) different type of instruments kept out of a computer system
4) The so-called ‘’hard- wired’’ computers are: a) the ones whose circuit cannot be reprogrammed
b) the smallest ones such as televisions and wristwatches
c) supercomputers
d) mainframes used in large businesses
5) Write something about ‘’blogging’’ (max 5 lines) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 6) The electronic mail allows a massage to be sent from one person to another…..Explain in your own words what is your opinion about .
_____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________ _____________________________________________________________
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 39 di 79
Quesiti di Storia
1) I rapporti tra Austria e Serbia erano particolarmente tesi
a) poiché la Serbia voleva l’indipendenza.
b) poiché la Serbia aspirava alla riunificazione di tutti gli slavi del Sud.
c) poiché l’Austria voleva allearsi con i Turchi.
d) poiché l’Austria voleva annettere parte del suo territorio.
2) Quali dei seguenti casi costituisce un esempio di guerra di logoramento ?
a) Attività prevalentemente aerea e navale con scarsi movimenti di fronte.
b) Attività prevalentemente di trincea con notevoli movimenti di fronte.
c) Attività prevalentemente di trincea con scarsi movimenti di fronte.
d) Attività di mezzi militari terrestri con scarso movimento di fronte.
3 ) Da chi viene rappresentata l’Italia alla Conferenza di Versailles:
a) Giovanni Giolitti.
b) Francesco Saverio Nitti.
c) Luigi Facta.
d) Vittorio Emanuele Orlando.
4) Dopo l’abdicazione dello zar la questione istituzionale venne risolta:
a) facendo salire al trono il fratello dello zar.
b) demandando alla Duma.
c) demandando ad una assemblea costituente.
d) facendo un colpo di stato.
5) Spiega le motivazioni che portarono l’Italia, alleata dell’Austria e della Germania, a cambiare
fronte e a scendere in guerra a favore dell’Intesa.
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6) Esponi brevemente i punti salienti delle “tesi di aprile” di Lenin, leader dei bolscevichi.
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Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 40 di 79
ISIS – MARCIANISE Via G. Foglia n.104 – Marcianise - CE – 81025 - Distr. Scol. n. 14
Tel.: 0823 824442 (Pres.) – 0823 824172 (Segr.) – 0823 824172 (Fax) e-mail: CEIS021008@istruzione.it – PEC: CEIS021008@pec.istruzione.it
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CETF02101R - ITST G.Ferraris -Via Mattarella, 7- 81025 Marcianise CESD021015 -Lic. Art. Marcianise - via G. Foglia n. 104- Marcianise -Ce
Succursale: Via Garibaldi n. 3 - 81025 Marcianise - Ce
2^Simulazione Terza prova scritta dell’Esame di Stato – A.S. 2015/2016
Classe 5I- Specializzazione : Informatica e Telecomunicazioni (art.
Informatica) TIPOLOGIA MISTA: B, C. ( N.4 Quesiti a risposta multipla e N.2 quesiti a risposta aperta) DISCIPLINE COINVOLTE: Informatica (INF), Tecnologia e Progettazione di Sistemi Informatici e Telematici (TPSIT), Matematica (MAT), Lingua Inglese (ING), Storia (STO). DURATA DELLA PROVA : 90 MIN. DATA : 30/04/2016
Ciascun docente dispone di un massimo di 3 punti da distribuire su n. 4 quesiti a risposta multipla e n. 2 quesiti a risposta aperta, miranti ad accertare conoscenze, capacità e competenze del candidato.
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA………… Risposta esatta: punti 0,25 Risposta errata o non data : punti 0
QUESITI A RISPOSTA APERTA
INDICATORI LIVELLI PUNTEGGI Conoscenze Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Ampie ed esaurienti Buone
Spiccate
1,0
Conoscenze Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Buone Discrete
Soddisfacenti
0,75
Conoscenze
Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento) Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Sufficienti
Accettabili Normali
0,50
Conoscenze Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Lacunose, imprecise Mediocri
Modeste
0,25
Risposta totalmente errata o non data 0
GRIGL IA PER L ’ A SS EGNA Z IONE D EL VOT O DELL A P ROV A
COGNOME NOME CLASSE 5I-art.
Informatica Disciplina Quesiti a risposta multipla Quesiti a risposta aperta Totali
Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 INF TPSIT MAT STO ING
*approssimazione al voto successivo per frazioni uguali o
superiori a 0,5
VALUTAZIONE PROVA
___
/15*
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 41 di 79
Quesiti di Informatica
1. In quale tipo di associazione ogni istanza della prima entità si può associare a una o più istanze della seconda entità e non il viceversa?
a. uno a uno b. uno a molti c. molti a molti d. entità deboli
2. Quale tra le seguenti query rappresenta una selezione senza proiezione. a. SELECT * FROM Colleghi b. ELECT cognome, nome FROM Colleghi, Dipendenti c. ELECT cognome, nome FROM Colleghi WHERE città="Como" d. SELECT * FROM Colleghi WHERE data="11/02/1965"
3. Date le seguenti Tabelle (A e B), individuare l’istruzione DDL per la creazione della tabella A nonché per la specifica delle relazioni:
Cod (pk) Titolo Editore (*) Prezzo Codice (pk) Nome
01 Storia A 23.500€ B Loffredo
02 Latino B 21.350€ A Hoepli
03 Diritto C 12,50€ C Atlas
□ CREATE TABLE A (Cod Varchar(2) Not Null, Titolo VarChar(20) Not Null, Editore Char (2)
FOREIGN KEY B(Cod), Prezzo Dec(7,2));
□ CREATE TABLE A (Cod Varchar(2) UNIQUE, Titolo VarChar(20) Not Null, Editore Char (2) FOREIGN B(Cod), Prezzo Dec(7,2));
□ CREATE TABLE A (Cod Varchar(2) Primary Key, Titolo VarChar(20) Not Null, Editore Char (2)
REFERENCES B(Cod), Prezzo Dec(7,2));
□ CREATE TABLE A (Cod Varchar(2) Primary Key, Titolo VarChar(20) Not Null, Editore Char (2), Prezzo Dec(7,2));
4. Considerando lo schema relazione di seguito descritto, scrivere la query per estrarre l’elenco di tutti i film, con il relativo incasso totale, che siano stati prodotti nell’anno 2008 e diretti dal regista ‘Tarantino’ ordinato in modo descrescente per totale:
SCHEMA RELAZIONALE: ATTORI (CodAttore, Nome, AnnoNascita, Nazionalità); RECITA (CodAttore*, CodFilm*) FILM (CodFilm, Titolo, AnnoProduzione, Nazionalità, CodReg*, Genere) REGISTA(CodReg, Nome) PROIEZIONI (CodProiezione, CodFilm*, CodSala*, Incasso, DataProiezione) SALE (CodSala, Posti, Nome, Città)
□ SELECT Film.Titolo, Film.AnnoProduzione, Regista.nome, SUM(Proiezioni.Incasso) AS Tot FROM Film, Regista, Proiezioni WHERE Film.CodFilm=Proiezioni.CodFilm AND Film.CodReg = Regista.CodReg AND
AnnoProduzione=2008 AND Regista.CodReg = ‘Tarantino’ GROUP BY Film.CodFilm ORDER BY Tot DESC
□ SELECT Film.Titolo, Film.AnnoProduzione, Regista.nome, SUM(Proiezioni.Incasso) AS Tot FROM Film, Regista, Proiezioni WHERE Film.CodFilm=Proiezioni.CodFilm AND Film.CodReg = Regista.CodReg AND
AnnoProduzione=2008 AND Regista.Nome = ‘Tarantino’ GROUP BY Film.CodFilm ORDER BY Tot DESC
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 42 di 79
□ SELECT Film.Titolo, Film.AnnoProduzione, Regista.nome, SUM(Proiezioni.Incasso) AS Tot FROM Film, Regista, Proiezioni WHERE Film.CodFilm=Proiezioni.CodFilm AND Film.CodReg = Regista.CodReg AND
AnnoProduzione=2008 AND Regista.Nome = ‘Tarantino’ GROUP BY Film.CodFilm ORDER BY Tot
□ SELECT Film.Titolo, Film.AnnoProduzione, Regista.nome, SUM(Proiezioni.Incasso) AS Tot FROM Film, Regista, Proiezioni WHERE CodFilm = Proiezioni.CodFilm AND Film.CodReg = Regista.CodReg AND
AnnoProduzione=2008 AND Regista.Nome = ‘Tarantino’ GROUP BY Film.CodFilm ORDER BY Tot
5. Considerando lo schema relazionale di seguito descritto scrivere la query per estrarre l’elenco dei registi con l’incasso totale di tutte le proiezioni dei film diretti dal regista e interpretati anche dall’attore “De Niro” ordinati per totale incasso in modo decrescente:
SCHEMA RELAZIONALE: ATTORI (CodAttore, Nome, AnnoNascita, Nazionalità); RECITA (CodAttore*, CodFilm*) FILM (CodFilm, Titolo, AnnoProduzione, Nazionalità, CodReg*, Genere) REGISTA(CodReg, Nome) PROIEZIONI (CodProiezione, CodFilm*, CodSala*, Incasso, DataProiezione) SALE (CodSala, Posti, Nome, Città)
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6. Considerando lo schema relazionale di seguito descritto scrivere la query per estrarre il corso di laurea che abbia il maggior numero di studenti iscritti alla facoltà di filosofia:
SCHEMA RELAZIONALE: STUDENTI (Matricola, NomeS, CorsoLaurea*, AnnoN) CORSIDILAUREA (CorsoLaurea, TipoLaurea, Facoltà) FREQUENTA (Matricola*, CodCorso*) CORSI (CodCorso, NomeCorso, CodDocente*) DOCENTI (CodDocente, NomeD, Dipartimento)
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Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 43 di 79
Quesiti di T.P.S.I.T.
1. Nell’architettura per siti Web, in quale dei seguenti livelli l’attività è gestita da un Application Server? a) Livello presentazione
b) Livello logico
c) Livello dati
d) Livello fisico
2. In un documento WSDL, quale elemento specifica il protocollo del messaggio?
a) <Types>
b) <message>
c) <portType>
d) <binding>
3. Nel protocollo SOAP, il tipo di comunicazione in cui il servizio spedisce un messaggio al client
senza attendere una sua risposta è detto:
a) One-way
b) Request-response
c) Solicit-response
d) Notification
4. In Java, indica quali delle seguenti affermazioni riguardo al costruttore è falsa:
a) E’ un tipo particolare di metodo
b) Viene chiamato in fase di creazione dell’oggetto
c) Viene chiamato in fase di creazione del programma
d) Ne possono apparire diversi per classe
5. Descrivi le tre principali componenti tipiche delle architetture N-tier.
6. Descrivi gli attori di un sistema SOA.
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 44 di 79
Quesiti di Matematica
1. La derivata di una funzione in un punto è: a) un numero b) una funzione c) un angolo d) il coefficiente angolare della retta tangente alla curva
2. La derivata prima della funzione y = calcolata nel punto x = 2 è:
a)
b)
c)
d)
3. La derivata di y = ln 3 + 4 è uguale a :
a)
b) 0
c) 1
d)
4. La seguente funzione è crescente o decrescente nei seguenti
intervalli:
a) decrescente crescente
b) ( decrescente
c)
d)
x
2
2
1
2
1
4
1
4
1
3
1
4
7
258 23 xxxY
)5,( )3
1,5( edecrescent
,
3
1
crescente)5, )3
1,5( crescente
,
3
1
crescente5, crescente
3
1,5 edecrescent
,
3
1
edecrescent5, edecrescent
3
1,5 crescente
,
3
1
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 45 di 79
5. Cosa intendi per derivata prima di una funzione, anche dal punto di vista geometrico e
goniometrico ?
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6. Chiarisci il concetto di funzione crescente e decrescente e descrivi il
procedimento da utilizzare per determinare gli intervalli in cui una funzione è
crescente e quelli in cui è decrescente.
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Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 46 di 79
Quesiti di Inglese
1. What is an “Integrated circuit “? a) a complex system b) an electronic circuit used to perform an electronic function c) a computer operation d) a thin wafer
2. ICs applications are grown since : a) the 1960s b) the 1970s c) the 1990s d) the 1980s
3. A photosensitive polymer is also called : a) mask b) photoresist c) pins d) photograph
4. Chips must be mounted in a a) carrier b) package c) socket d) car
5. About the two topologies “Bus and ring network “ say,,in your opinion, which of the two is the best and why. (Max 5 lines ) _______________________________________________________________________
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6. What can you say about “ The internet technologies “ ? (one paragraph is enough).
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Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 47 di 79
Quesiti di Storia
1)Quale tra questi termini appartiene al gergo economico usato sia dal fascismo che dal
nazismo:
a) Pangermanesimo
b) Arianizzazione
c) Autarchia
d) Eugenetica
2) In Europa il crollo della borsa di Wall Street causo’:
a)
b) l’ascesa del fascismo in Italia e del nazismo in Germania
c) il ritiro dei capitali americani e il crollo dell’economia europea
d) la ripresa dell’economia europea a discapito di quella statunitense
3) I soviet durante la rivoluzione russa erano:
a) persone che esprimevano la volonta’ della borghesia
b) consigli cittadini formati dai rappresentati degli operai, dei sodati e dei
contadini
c) assemblee legislative composte da membri dell’aristocrazia
d) gruppi democratici che aspiravano alla repubblica
4) Nel 1933 Hitler arriva al potere:
a) perche’ viene nominato cancelliere dal presidente della Repubblica di Weimar
b) perche’ vince le elezioni presidenziali
c) perche’ attua un colpo di stato
d) perche’ viene nominato presidente dal Parlamento tedesco
5) Quali furono le nuove disposizioni previste dalle leggi fascistissime?
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6) Gran Consiglio del fascismo: origine, ruolo, scopo.
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Allegato 1 - Programmi e Relazioni
Programma di Italiano Classe V Sez. I a.s. 2015/2016
Prof.ssa Porfidia G.
Il Decadentismo:
Caratteri Generali
Genesi del Decadentismo
Romanticismo e Decadentismo
La Poetica Giovanni Pascoli:
Biografia
Pensiero
La poetica del Fanciullino
Classicismo e Decadentismo in Pascoli Gabriele D’Annunzio:
Biografia
Decadentismo in D’Annunzio
Il Dannunzianesimo
Il Pensiero e la Poetica
Confronti Italo Svevo:
Biografia
Poetica
I tre grandi romanzi Luigi Pirandello:
Biografia
Pensiero
Genesi culturale e biografica del pensiero di Pirandello
Umorismo
Il Teatro
Il linguaggio e lo stile Il romanzo moderno L’Ermetismo:
Caratteri Generali
Contenuti e forme della poesia ermetica
La poesia ermetica e il Fascismo
Giuseppe Ungaretti -La vita e le opere -Le linee fondamentali della poetica -Lo stile ed il linguaggio
Eugenio Montale -La vita -La visione del mondo
-I caratteri delle prime tre raccolte e la tecnica del “correlativo oggettivo”.
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 49 di 79
Salvatore Quasimodo -Biografia - Poetica
Umberto Saba -Biografia -Cenni poetici
Selezione antologica : parafrasi, commento ed analisi dei seguenti brani Giovanni Pascoli: da Myricae
Lavandare
Arano
Novembre
La mia sera Gabriele D’Annunzio: da Alcyone
La sera fiesolana
Il verso è tutto Italo Svevo:
Da Una Vita
L’insoddisfazione di Alfonso da La Coscienza di Zeno
Una catastrofe inaudita Luigi Pirandello: da Il fu Mattia Pascal
La scoperta dalle novelle
La patente
Giuseppe Ungaretti: da Il porto sepolto
Fratelli
Soldati
Eugenio Montale da Ossi di seppia
Meriggiare pallido ed assorto
Non chiederci la parola
Salvatore Quasimodo
Alle fronde dei salici
Alunni Docente _________________ _________________ _________________ _________________
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PROGRAMMA DI STORIA Classe V sezione I
A.S. 2015/2016 Prof: Porfidia G.
Modulo 1 : L’età dell’imperialismo e la prima guerra mondiale
Unità 1 : L’imperialismo e la crisi dell’equilibrio europeo 1.1 La spartizione dell’Africa e dell’Asia 1.2 Luci e ombre della ‘belle epoque’ 1.3 La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze
Unità 2 : Lo scenario extraeuropeo
2.1 L’imperialismo del Giappone e il conflitto con la Cina 2.2 La Russia degli zar tra modernizzazione e opposizione politica 2.3 La guerra tra Russia e Giappone e la rivoluzione del 1905 2.4 La rapida crescita economica degli Stati Uniti
Unità 3 : L’Italia giolittiana 1.1 La legislazione sociale di Giolitti e lo sviluppo industriale dell’Italia 1.2 La politica interna tra socialisti e cattolici 1.3 La politica estera e la guerra di Libia
Unità 4 : La prima guerra mondiale 4.1 Le cause della guerra 4.2 1914: il fallimento della guerra lampo 4.3 L’entrata dell’Italia nel conflitto 4.4 1915-1916: la guerra di posizione 4.5 Dalla caduta del fronte russo alla fine della guerra (1917) Unità 5: La Rivoluzione russa 5.1 La Rivoluzione di febbraio 5.2 La Rivoluzione d’ottobre 5.3 Lenin alla guida dello Stato sovietico Unità 6: L’Europa e il mondo dopo il conflitto 6.1 La conferenza di pace e la Società delle Nazioni 6.2 I trattati di pace e il nuovo volto dell’Europa
Modulo 2: L’età dei totalitarismi e la seconda guerra mondiale Unità 8: Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo 8.1 Le difficoltà economiche e sociali della ricostruzione 8.2 Nuovi partiti e movimenti politici nel dopoguerra 8.3 La crisi del liberalismo: la questione di Fiume e il biennio rosso 8.4 L’ascesa del fascismo 8.5 La costruzione del regime Unità 10: La crisi della Germania repubblicana e il nazismo 10.1 La nascita della repubblica di Weimar 10.2 Hitler e la nascita del nazionalsocialismo 10.3 Il nazismo al potere 10.4 L’ideologia nazista e l’antisemitismo Unità 11: Il regime fascista in Italia 11.1 Il consolidamento del regime 11.2 Il fascismo fra consenso e opposizione
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 51 di 79
11.3 La politica interna ed economica 11.4 I rapporti tra Chiesa e fascismo 11.5 La politica estera e le leggi razziali Unità 12: L’Europa verso una nuova guerra
12.1 Il riarmo della Germania nazista e l’alleanza con l’Italia e il Giappone 12.2 L’escalation nazista
Unità 13: La seconda guerra mondiale 13.1 Il successo della guerra-lampo (1939-1940) 13.2 La svolta del 1941: la guerra diventa mondiale 13.3 L’inizio della controffensiva alleata (1942-1943) 13.4 La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia 13.5 La vittoria degli Alleati 13.6 La guerra dei civili e lo sterminio degli Ebrei Modulo 3: Il mondo bipolare: dalla guerra fredda alla dissoluzione dell’URSS Unità 14: Il bipolarismo Usa-Urss
14.1 1960: Gli Stati Uniti di Kennedy 14.2 Il muro di Berlino
Gli alunni La Docente _______________ _______________ _______________
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Relazione finale Italiano/Storia Classe V I Docente: Prof.ssa Porfidia Girolama A.s. 2015/2016 Situazione della classe La classe, composta da 15 alunni si presenta abbastanza omogenea relativamente alla provenienza socio-familiare; è presente un alunno diversamente abile. Tutti gli alunni, nei loro rapporti interpersonali, hanno rispettato i ruoli; il livello di socializzazione raggiunto può definirsi sicuramente soddisfacente. La condotta strettamente intesa può ritenersi adeguata: la classe, infatti, non ha manifestato comportamenti irregolari, rispettando le norme scolastiche durante la normale attività scolastica e aderendo alle regole della convivenza civile durante le attività extrascolastiche. La frequenza è stata globalmente regolare, con limitati casi di assenteismo; la partecipazione serena ed attiva. Nel profitto emerge l’eterogeneità della classe: un piccolo gruppo di alunni è riuscito a mantenere il livello medio-alto di interesse, impegno e partecipazione che lo ha distinto per tutto il triennio, conseguendo conoscenze convinte e consapevoli; la maggioranza della classe ha prodotto sempre risultati tra il mediocre ed il sufficiente, soprattutto per l’impegno profuso che diventava più adeguato solo nei momenti di verifica quadrimestrale. Ancora permane la presenza di alcuni alunni in cui, o per un'applicazione insufficiente o per lacune consolidatesi, permane qualche difficoltà espressiva, nell’esposizione scritta ed orale. Il rapporto educativo-didattico si è sviluppato all’insegna del rispetto e della stima reciproca, in un clima armonioso e sereno. Non sono state trascurate efficaci ed immediate procedure di controllo sui processi formativi, sui ritmi di apprendimento e sul rendimento scolastico. L’insegnamento della Letteratura italiana e della Storia è stato realizzato per linee parallele: gli eventi storici individuati come punti di riferimento sono stati collegati ai movimenti letterari, analizzati e approfonditi dal punto di vista socio-economico-politico.
Conoscenze, competenze, obiettivi disciplinari per l’Italiano Nel corso dell’intero anno si è lavorato sul conseguimento dei seguenti obiettivi trasversali 1. conoscenza dei contenuti; 2. comprensione dei contenuti; 3. applicazione, analisi e sintesi delle conoscenze acquisite 4. valutazione Competenze disciplinari strettamente intese:
correttezza grammaticale, ortografica, lessicale e sintattica dell’espressione scritta ed orale
conoscenza dello sviluppo storico e geografico della letteratura italiana, attraverso opportuni confronti con manifestazioni letterarie europee e una presentazione modulare teso ad evidenziare il rapporto tra arte politica e società
conoscenza, comprensione ed analisi del testo letterario
analisi, sintesi delle conoscenze acquisite ed applicazione su altri testi delle competenze di analisi metrica e stilistica apprese
valutazione personale e critica dei contenuti appresi
Competenze disciplinari strettamente intese: STORIA
quasi tutti gli alunni dimostrano di saper distinguere tra fatti, problemi ed ipotesi in maniera sufficiente, discreta e a volte ottima. In misura discreta è stata consolidata anche la capacità di individuare cause e conseguenze di eventi e fenomeni storici; alcuni allievi
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 53 di 79
riescono a precisare le diverse tipologie di cause e conseguenze (naturali, umane, politiche, economiche, socio-culturali…).
soltanto alcuni alunni hanno raggiunto completamente l’obiettivo volto a cogliere la complessità del fatto storico oggetto di studio, evitando le interpretazioni semplicistiche e unilaterali e superando una visione frammentaria della storia.
parte della classe sa confrontare fenomeni, fonti, problemi ed ipotesi diverse in maniera sufficiente, altri in modo piu che discreto.
tutti gli allievi, sia pur in diversa misura, sanno sintetizzare in poche righe, segnatamente in questionari scritti, significativi contenuti storici e rispondono a domande a risposta aperta o a risposta multipla sugli argomenti trattati, alcuni in modo particolarmente puntuale e ricco
la classe ha consolidato in misura sufficiente, discreto e in alcuni casi ottimo il linguaggio specifico della disciplina. Un esiguo numero di alunni, ora per l’impegno poco costante, ora per il metodo di studio inadeguato non sempre dimostra difficoltà nella stessa esposizione dei contenuti.
anche in questa disciplina la classe è apparsa generalmente costante nell’impegno, dimostrando sempre disponibilità al dialogo educativo.
molti tra gli alunni, sia pur in misura diversa, conoscono gli eventi storici nella loro successione cronologica
Metodologie, strumenti didattici e materiali Si sono privilegiati la lettura e l’analisi del testo e la contestualizzazione dei contenuti, proiettando la trattazione degli argomenti in una dimensione multidisciplinare. Si è costantemente proceduto al rinforzo della padronanza delle tecniche di decodifica di analisi di testi letterari in versi e in prosa, con lezioni frontali, lezioni partecipative ed esercitazioni, domestiche ed in classe.L’attività didattica ha privilegiato la dimensione critica delle lezioni e sono stati utilizzati i libri di testo accanto a ricerche, percorsi di approfondimento personale degli argomenti e materiale didattico fornito dalla docente. Tipologia delle prove di verifica, criteri e strumenti della misurazione e della valutazione Le prove di verifica sono state scritte ed orali. Le tipologie di prove scritte sono state codificate già secondo modelli il più possibile vicini a quelle delle prove scritte dell’Esame di Stato, in particolare quesiti a risposta singola ed analisi testuale, oltre all'elaborato storico - letterario e di attualità, per verificare padronanza linguistica ed espressiva degli alunni nel corso dell’esposizione. Per la valutazione sommativa, ulteriore criterio di giudizio è stata l’osservazione di parametri trasversali alle discipline, anche in coerenza con gli obiettivi educativi concordati dal Consiglio di classe all’inizio dell’anno scolastico come l’impegno, la partecipazione, l’interesse e l’assiduità nello svolgimento del lavoro domestico. La docente
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 54 di 79
Programma di Matematica - Anno scolastico 2015/2016 – Classe Vª Sez. I Docente: Prof. Di Carluccio Giovanna
MODULO 1: RECUPERO
Contenuti Attività Competenze/Abilità
Le funzioni reali di variabile reale Le proprietà delle funzioni e la loro composizione Gli intorni di un punto Il limite finito di una funzione in un punto Il limite destro e il limite sinistro di una funzione in un punto Il limite infinito di una funzione in un punto Il limite finito di una funzione per x che tende a più o a meno infinito Il limite “ più o meno infinito” di una funzione per x che tende a più o a meno infinito I teoremi sui limiti Le operazioni sui limiti Le funzioni continue Il calcolo dei limiti e le forme indeterminate I punti di discontinuità di una funzione
Continue esercitazioni individuali e di gruppo
Saper studiare le proprietà di una funzione Saper verificare il limite di una funzione Saper studiare la continuità delle funzioni Saper calcolare il limite di una funzione
MODULO 2: La derivata di una funzione e i teoremi del calcolo differenziale
Contenuti Attività Competenze/Abilità
La derivata di una funzione Le derivate fondamentali Il calcolo delle derivate La derivata di una funzione composta La derivata della funzione inversa Le derivate di ordine superiore al I
Continue esercitazioni individuali e di gruppo
Sapere la definizione di derivata di una funzione in un punto e in un intervallo. Sapere l’interpretazione geometrica della derivata in un punto Sapere l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto Sapere la definizione di derivata successiva Sapere il differenziale di una funzione Sapere i teoremi di Lagrange, Rolle, Cauchy e la regola di De L’Hospital. Saper effettuare il calcolo differenziale
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Il differenziale di una funzione I teoremi sulle funzioni derivabili Derivabilità e continuità
MODULO 3: Lo studio di una funzione
Contenuti Attività Competenze/Abilità
Crescenza e decrescenza Massimi e minimi Flessi Asintoti di una curva Rappresentazione grafica di una funzione
Continue esercitazioni individuali e di gruppo
Saper eseguire lo studio completo di una funzione
Saper rappresentare una funzione nel piano cartesiano
Saper Saper determinare l’area di una figura piana
MODULO 4: L’integrale definito ed indefinito
Contenuti Attività Competenze/Abilità
le primitive di una
funzione
le proprietà degli
integrali indefiniti
l’integrazione delle
funzioni elementari
Cenni sui metodi di
integrazione
Continue esercitazioni individuali e di gruppo
Saper calcolare l’integrale indefinito
Prof. Giovanna Di Carluccio ___________________________________________
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Relazione Finale
Disciplina: Matematica - Docente: Prof. Giovanna Di Carluccio
La classe V I Informatica è composta da sedici allievi, di cui uno diversamente abile, che segue la
programmazione riconducibile agli obiettivi minimi, o comunque ad essi globalmente
corrispondenti(art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del 21/5/2001).
La maggior parte degli studenti proviene da un ’ estrazione socio-economica modesta per cui non
sempre sono stimolati dal punto di vista culturale, né hanno alle spalle una famiglia che li possa
indirizzare e guidare. Tale condizione pertanto non ha favorito, per alcuni, la rielaborazione dei
contenuti acquisiti. Il livello di preparazione in termini di conoscenze, competenze e capacità è
complessivamente sufficiente.
La classe ha raggiunto livelli diversificati in relazione agli obiettivi riguardanti le conoscenze, le
competenze e le capacità.
Un ristretto numero di allievi si è dimostrato interessato e partecipe al dialogo educativo,
evidenziando un profitto buono e positivo, attraverso una motivazione sempre forte e ricca a cui ha
saputo affiancare una partecipazione attiva ed entusiasta. Un altro gruppo di allievi possiede una
preparazione positiva, anche se non sempre precisa. Infine un terzo gruppo ha dimostrato, nel corso
dell’anno scolastico,una partecipazione piuttosto superficiale e discontinua.
Obiettivi disciplinari raggiunti per quanto riguarda conoscenze, competenze, capacità.
L’insegnamento della matematica nell’ultimo anno ha lo scopo di proseguire ed ampliare il
processo di preparazione scientifica e culturale degli studenti intrapreso negli anni precedenti,
fornendo un adeguato bagaglio di conoscenze scientifiche e concorrendo allo sviluppo di uno spirito
critico e di una completa formazione culturale.
Il programma di matematica introduce le prime nozioni di analisi matematica fino a permettere agli
studenti di studiare semplici funzioni e richiede una discreta capacità di astrazione e
formalizzazione e di riesaminare criticamente e logicamente le conoscenze via via acquisite.
Nell’ambito della classe buona parte degli studenti conosce:
-il concetto di funzione (definizione, classificazione, dominio, codominio)
-le principali caratteristiche di una funzione analitica
-il concetto di limite e le relative operazioni.
-il concetto di funzione continua in un punto e in un intervallo
-il concetto di derivata e la sua interpretazione geometrica
-la definizione dei punti di massimo, minimo, flesso
-i principali teoremi sulle derivate
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è in grado di:
-classificare una funzione e determinarne le principali caratteristiche.
-determinare il grafico di una funzione per via elementare.
-calcolare i limiti
-riconoscere e classificare i punti di discontinuità di una funzione.
-determinare gli asintoti di una funzione
-leggere il grafico di una funzione
-calcolare la derivata di una funzione
-determinare la retta tangente ad una curva
-studiare la crescenza e la decrescenza di una funzione.
-studiare la concavità di semplici funzioni mediante lo studio del segno della derivata seconda
è in grado di utilizzare le conoscenze e competenze acquisite per affrontare:
-lo studio di semplici funzioni algebriche e tracciarne il grafico
-situazioni problematiche avvalendosi di semplici modelli matematici
I vari argomenti sono stati affrontati partendo da problemi concreti e facendo poi scaturire in modo
naturale le relative definizioni. Varie sono state le pause didattiche, in cui sono stati ripresi i
concetti già proposti e sono state svolte esercitazioni sia individuali che collettive.
Durante lo svolgimento delle varie unità didattiche sono state prese in considerazione le prestazioni
degli allievi per verificare le reazioni alle proposte e per poter intervenire in modo tempestivo e
quindi colmare le eventuali lacune.
La valutazione sommativa ha tenuto conto non solo dei progressi raggiunti dall’allievo
rispetto ai livelli iniziali, ma anche di altri fattori, quali la partecipazione al dialogo educativo, la
frequenza, il comportamento,....
Prof. Giovanna Di Carluccio
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Programma di Lingua inglese a.s. 2015-2016 Classe V I Docente M.P.Papa
Programma svolto : Modulo 1 Introduction to computer software;Programming languages;Low lewvel languages; Modulo 2; Integrated circuits ; What is an ICS; Making a chip Modulo 3 The internet s4ervices; Blogging: a popular internet activity;The internet technologies;LanS and WanS; Bus and ring topologies. Modulo 4 ISO-OSI protocols.
Programma da svolgere dopo il 15 Maggio Modulo 4 High- level OSI protocols; Rounding off. Marcianise, La docente M.P.Papa
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Relazione finale Classe V I Disciplina: Lingua inglese
La classe VI , composta da 15 alunni , ha sempre mostrato un soddisfacente grado di coesione interna e capacità di affrontare con responsabilità gli impegni e le tante attività scolastiche promosse durante l’anno scolastico. La partecipazione al dialogo educativo è stata nel complesso attiva sebbene si evidenziano ,per alcuni alunni, delle lacune di base grammaticale e sintattica evidenziate nelle attività di lettura, comprensione e produzione di un testo in L2. Alcuni alunni che hanno mostrato maggior interesse per lo studio della lingua inglese,grazie ad una maggiore preparazione linguistica, hanno supportato i compagni bisognosi di maggiori sollecitazioni per conseguire migliori risultati. L’esiguo numero degli alunni ha consentito alla docente di svolgere il programma stilato all’inizio dell’anno senza incontrare molte difficoltà ed inoltre le ha permesso di seguire i graduali progressi nel processo di insegnamento-apprendimento della lingua inglese. Tutti gli studenti alla fine dell’anno hanno acquisito le conoscenze di base specifiche della micro-lingua pertinente all’area di indirizzo e, quindi , la capacità di relazionare in modo coerente e sicuro in merito al settore attraverso uno specifico ambito di espressione linguistica.
La docente M.P.Papa
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Programma di Sistemi e Reti Classe VI – A.S.2015/2016
Proff Golino Anna – Salvatore Zoppi Cap 1.La Tecnologia delle Reti:
Aspetti Evolutivi delle Reti
I servizi per gli utenti e le Aziende
Il modello Client/Server
Classificazione delle Reti per estensione
La diffusione dei dati sul canale trasmissivo
Regole per il trasferimento dei dati
Le tecniche di commutazione
Architettura di Rete
Il modello ISO/OSI Cap 2.Mezzi Trasmissivi e Reti Locali:
I Mezzi Trasmissivi
Caratteristiche fisiche dei Mezzi elettrici
Il doppino in rame
Wireless
Cavo Coassiale
Fibre Ottiche
Codifica dei dati nella Trasmissione: Codifica Manchester Codifica 4B/5B
Rilevamento e Correzione degli Errori
Topologie di Rete Cap 3.Il livello Data Link:
Compiti livello Data Link
Sottolivelli Data Link : MAC LLC
Frame LLC
Progetto 802
Ethernet ( IEEE 802.3 )
Metodi di accesso al Canale: Deterministici (TDMA,FDMA,Token Passing) A Contesa (Aloha (Puro e Slotted), CSMA, CSMA/CD ) CDMA
CSMA
CSMA/CD
Algoritmo di Back Off
Dimensione Massima Rete
Frame MAC
Token Ring ( IEEE 802.5 )
Formato Token
Rete DQDB ( IEEE 802.6 ) Frame DQDB RC/CD
Reti Wireless ( IEEE 802.11 )
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Metodo di accesso al canale AP/PDA RTS/CTS
HDLC : Connessione bilanciata e sbilanciata BCP/BOP Frame HDLC Bit Stuffing Sliding Windows
PPP: Frame PPP
Cap 4.I Protocolli TCP/IP e le Tecnologie di Internet:
Internetworking
Evoluzione di Internet
IP
Segmentazione della rete
I nomi di Dominio
ICMP
ARP e RARP
Routing Protocolli Caratteristiche
Livello Transport
Livello Application Cap 5.Sicurezza delle Reti:
Problema di sicurezza nei sistemi informatici
Problema di sicurezza nelle reti
Crittografia
Chiave simmetrica e asimmetrica
Algoritmo crittografico a chiave asimmetrica
La firma digitale Cap 6.Lo standard per il cablaggio strutturato EIA/TIA 568:
10 base 5
10 base 2
10 base T
10 base F
Cablaggio orizzontale
Cablaggio verticale Cap 7.Dispositivi di rete
Repetear
Hub
Bridge
Switch
Router
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RELAZIONE FINALE
CLASSE: V sez. I DOCENTE: GOLINO ANNA
DISCIPLINA: SISTEMI E RETI
La classe di 15 iscritti è composta da allievi tutti maschi di cui uno diversamente abile.
Nel gruppo classe si sono evidenziate tre tipologie di studenti, per impegno nelle attività proposte in classe e per casa; un primo gruppo di alunni, costituito da tre alunni, ha dimostrato un impegno scarso relativamente alle attività proposte o difficoltà di interiorizzazione degli argomenti sviluppati in classe; un secondo gruppo di allievi ha raggiunto gli obiettivi previsti in modo sommario e si auspica per questi un impegno maggiore per un’adeguata preparazione in vista dell’esame di Stato, infine un terzo gruppo, di cinque o sei allievi, autonomo e maturo, ha manifestato interesse per la materia e ha sempre studiato e approfondito gli argomenti.Sotto il profilo del comportamento, gli allievi non hanno fatto rilevare nessun episodio di particolare gravità, anzi si sono contraddistinti per il buon livello di responsabilità e maturità dimostrati durante l’intero anno scolastico.Il livello complessivo del profitto evidenziato a fine anno scolastico è mediamente sufficiente.
METODI E MEZZI
Le lezioni sono state affrontate soprattutto a livello teorico
Mezzi: Materiali di supporto (libro di testo, fotocopie, Internet)
Strumenti (computer, lavagna tradizionale, consultazione di siti web)
VERIFICA E VALUTAZIONE
Interrogazioni tradizionali , attività di laboratorio, progetti
Criterio di sufficienza adottato: pur se guidato l’ alunno deve sapersi “districare” sulle tematiche proposte, ma nel rispetto dei contenuti fondamentali della disciplina; esprimersi in modo lineare e con linguaggio tecnico sufficientemente corretto, possedere capacità di orientamento nella soluzione delle fattispecie concrete e pratiche ipotizzate.
Marcianise ________________________
Il docente _________________________
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PROGRAMMA DI TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI
INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI Classe Vª sez.I A.S. 2015/2016
PROGETTARE INTERFACCE:
L'interfaccia
La rappresentazione della conoscenza e le metafore
Interazione azione-oggetto e oggetto-azione
Il cursore
Gli short cut
Interazione mediante riga di comando
Form filling
I menu e i tipi di menu
I controlli: gli oggetti dell'intefaccia, caselle di riepilogo, barre degli strumenti, check box, radio
button e finestre di dialogo
Il colore
Il suono
Immagini e video
La localizzazione: adattamento delle interfacce, la tastiera e i formati
Accessibilità
Supporto ai disabili: limitazioni visive, disabilità motoria, disfasia e dislessia
Dialog boxes
Interface design
LA PROGETTAZIONE DEI SITI WEB:
Elementi della progettazione di un sito web
Studio della fattibilità e analisi dei requisiti: tipologia del sito, individuazione del target di utenza
e definizione del messaggio
Progetto generale del sito
Ipertesto
Struttura del sito: multisequenziale, a griglia, gerarchica, libera
Raccolta e organizzazione delle informazioni
La mappa del sito
Visual Design
Le componenti di una pagina web
Business Object
Oggetti interfaccia
Pubblicazione del sito
I test e il test di usabilità
Aggiornamento
Individuazione degli utenti
Analisi delle informazioni mediante file log
Promozione del sito
L’uso dei CMS: cosa sono, le caratteristiche e i tipi sul mercato
Differenze tra un sito sviluppato in html e uno in CMS
CMS Joomla! e CMS WordPress a confronto
Spiral model
Web design process
Web site development
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ARCHITETTURE PER APPLICAZIONI WEB:
Architetture N-tier
Applicazioni multi-tier
Architetture 3-tier per siti web
Architetture orientate ai servizi (SOA)
I Web Services
Componenti di Web Services: SOAP e UDDI
Web Services Description Language (WSDL)
Application Server
Il pattern MVC
Web Services
Application Server and Web Server
Architectures for web applications
REALIZZARE APPLICAZIONI PER LA COMUNICAZIONE IN RETE
Sistema distribuito
Il modello client-server
Comunicazione unicast e multicast
Il livello applicazione
I socket
Servizi dello strato protocollo
La programmazione socket in Java
Switch and router
Network programming technologies
IL LINGUAGGIO JAVA:
L'ambiente di programmazione
L'IDE BlueJ e sua installazione
Installazione di JSESDK per windows
La struttura del codice
Le variabili e i tipi primitivi
Le operazioni sui dati
Le stringhe
Le strutture di controllo
La programmazione a oggetti: l'oggetto, la classe, incapsulamento e information hiding
Definizione di ereditarietà e polimorfismo
I package e le classi
Attributi e metodi
Il ciclo di vita degli oggetti
Le variabili reference e l’istanza delle classi
Derivazione ed ereditarietà
Gli array
Java socket: classe Socket e ServerSocket
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RELAZIONE FINALE AL PROGRAMMA DI Tecnologia e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni
CLASSE V Sez. I – Indirizzo Informatica - A.S. 2015/2016
Proff. Alberto Gigliofiorito e Salvatore Zoppi
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE: La classe è composta da 15 alunni abbastanza vivaci ma disciplinati e ben educati e si presenta come una classe a più velocità. Sono presenti 4 alunni con rendimento ottimo/eccellente. L’interesse e la partecipazione alle lezioni è stata mediamente più che sufficiente. Il metodo di studio di alcuni, non sempre funzionale e responsabile, ha portato a un risultato al di sotto delle aspettative. E' importante sottolineare che tutte le attività in classe si sono realizzate sempre in un clima sereno, grazie all'instaurazione di un rapporto personale e interrelazionale con la figura del docente basato sul rispetto reciproco, sul dialogo costruttivo e sulla condivisione di problemi e di difficoltà. La ripetizione di alcuni argomenti del programma ha provocato un rallentamento dell’attività didattica influendo sul suo normale svolgimento. In definitiva la classe è riuscita a raggiungere in media un grado di preparazione più che sufficiente e presenta elementi con ottima o eccellente preparazione.
CONTENUTI SVILUPPATI: E' stato fatto prima un richiamo del linguaggio HTML e poi sono stati affrontati gli argomenti relativi al corso: progettazione di interfacce, la progettazione dei siti web, le architetture per applicazioni web, la programmazione socket, la programmazione a oggetti e JAVA.
METODI E STRUMENTI DIDATTICI: Le lezioni sono state di tipo frontale ed individuale. Inoltre sono state effettuate esercitazioni in laboratorio discutendo insieme le difficoltà ed i metodi per superarle.
OBIETTIVI EDUCATIVI CONSEGUITI: Pochi studenti hanno raggiunto una notevole autonomia di giudizio, mentre solo una parte ha raggiunto una sufficiente autonomia di giudizio e maturazione del senso critico. Messi di fronte ad un problema, riescono ad analizzare i diversi aspetti, evidenziando quelli essenziali.
OBIETTIVI COGNITIVI RAGGIUNTI: Una parte degli studenti ha sviluppato una padronanza tale da riuscire a progettare un sito e risolvere correttamente un esercizio. Alcuni allievi riescono a risolvere correttamente un problema con conseguente utilizzo del linguaggio Java.
STRUMENTI OGGETTO DI VALUTAZIONE: La valutazione del profitto si è basata sulle esercitazioni scritte individuali (due per il primo quadrimestre e due per il secondo), sulle verifiche orali e sull'attività di laboratorio.
ATTIVITA’ DI LABORATORIO: Le attività di laboratorio sono state finalizzate al conseguimento da parte degli allievi delle conoscenze relative alla sviluppo di pagine HTML e programmi JAVA. E' stato installato e utilizzato l'IDE BlueJ.
Prof. Alberto Gigliofiorito Prof. Salvatore Zoppi ______________________ ____________________
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PROGRAMMA DI GESTIONE DEL PROGETTO E
ORGANIZZAZIONE D'IMPRESA Classe Vª sez.I A.S. 2015/2016
ELEMENTI DI ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE:
L'informazione come risorsa organizzativa
L'organizzazione come configurazione d'impresa
Elementi di organizzazione: specializzazione orizzontale e verticale
Job enrichment e job enlargement
Meccanismi di coordinamento
Meccanismi ex-post: adattamento reciproco, supervisione diretta
Meccanismi ex-ante: standardizzazione dei processi, dei risultati e delle competenze
La microstruttura: la posizione individuale, la mansione e il ruolo
Il caso di uno studio medico
La macrostruttura: le unità organizzative, le strutture organizzative orizzontali e verticali
Linea e staff
Criteri di raggruppamento: numerico, orientati agli input e agli output
La struttura semplice
La struttura funzionale
La struttura divisionale e le business unit
La struttura ibrida
La struttura a matrice
Le tipologie di costo: costi di prodotto e di periodo, fissi e variabili, evitabili e non evitabili
Cenni sulla determinazione e informatizzazione dei costi di prodotto: voci di costo, dati
preventivi/consuntivi, modalità di rilevazione
I PROCESSI AZIENDALI:
Il flusso delle attività
I processi aziendali
Processi primari e processi di supporto
Processi di gestione del mercato
Elementi di marketing
Il ciclo di vita del prodotto
Processi produttivi e logistici: produzione per reparti e produzione in linea
Rapporti con i fornitori
Processi efficaci ed efficienti
Costi, qualità, tempi e flessibilità
LA QUALITA' TOTALE:
Il concetto di qualità
La qualità nella produzione artigianale e nella produzione di massa
L'evoluzione storica della qualità negli anni Ottanta
La filosofia della qualità totale
Il miglioramento continuo
Strumenti e tecniche per il miglioramento continuo: il metodo PDCA (Plan-Do-Check-Act)
Le norme ISO 9000
La revisione del 1994
La Vision 2000
Il sistema di gestione per la qualità
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Certificazione del sistema di gestione per la qualità e la qualità del prodotto
PRINCIPI E TECNICHE DI PROJECT MANAGEMENT:
Il progetto
Le fasi di un progetto
Anticipazione dei vincoli e delle opportunità
Obiettivi di progetto
Le strutture organizzative: struttura funzionale, task force e a matrice
Il ruolo del project manager
La gestione delle risorse umane e della comunicazione
Pianificare le attività di un progetto
Definire le attività di un progetto: la Work Breakdown Structure (WBS)
Logiche di disaggregazione di un progetto
Esempio di WBS
La programmazione e il controllo dei tempi: Gantt
I PROGETTI INFORMATICI:
Generalità
Tipologie di progetti informatici
La pianificazione del progetto
L'ingegneria del software e il Software Engineer
Il prodotto software
Il processo di produzione del software
Modalità dei rapporti cliente/fornitore
Conduzione dei progetti
Studio di fattibilità
Analisi dei requisiti
Classificazione dei requisiti: livello di dettaglio e tipo di requisito
Problemi della fase di esplorazione
Ingegneria del software e ciclo di vita
Modelli classici di sviluppo di sistemi informatici: modello a cascata e modello a spirale
Prof. Alberto Gigliofiorito Prof. Salvatore Zoppi ______________________ ____________________
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RELAZIONE FINALE AL PROGRAMMA DI Gestione del progetto ed organizzazione d'impresa
CLASSE V Sez. I – Indirizzo Informatica - A.S. 2015/2016
Proff. Alberto Gigliofiorito
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE: La classe è composta da 15 alunni abbastanza vivaci ma disciplinati e ben educati e si presenta come una classe a più velocità. Sono presenti 2-3 alunni con rendimento ottimo/eccellente. L’interesse e la partecipazione alle lezioni è stata mediamente sufficiente. Il metodo di studio di alcuni, non sempre funzionale e responsabile, ha portato a un risultato al di sotto delle aspettative. E' importante sottolineare che tutte le attività in classe si sono realizzate sempre in un clima sereno, grazie all'instaurazione di un rapporto personale e interrelazionale con la figura del docente basato sul rispetto reciproco, sul dialogo costruttivo e sulla condivisione di problemi e di difficoltà. La ripetizione di alcuni argomenti del programma ha provocato un rallentamento dell’attività didattica influendo sul suo normale svolgimento. In definitiva la classe è riuscita a raggiungere in media un grado di preparazione sufficiente e presenta elementi con ottima o eccellente preparazione.
CONTENUTI SVILUPPATI: Durante il corso sono stati affrontati i seguenti argomenti: elementi di economia e organizzazione aziendale, i processi aziendali, la qualità totale, principi e tecniche di project management, i progetti informatici, il processo di produzione del software, la fattibilità e analisi dei requisiti.
METODI E STRUMENTI DIDATTICI: Le lezioni sono state di tipo frontale ed individuale.
OBIETTIVI EDUCATIVI CONSEGUITI: Pochi studenti hanno raggiunto una notevole autonomia di giudizio, mentre solo una parte ha raggiunto una sufficiente autonomia di giudizio e maturazione del senso critico. Messi di fronte ad un problema, riescono ad analizzare i diversi aspetti, evidenziando quelli essenziali.
OBIETTIVI COGNITIVI RAGGIUNTI: Una parte degli studenti ha sviluppato una padronanza tale da riuscire a identificare la tipologia di struttura presente in un'azienda, descrivere una procedura di gestione della qualità e gestire un progetto.
STRUMENTI OGGETTO DI VALUTAZIONE: La valutazione del profitto si è basata sulle verifiche orali.
Prof. Alberto Gigliofiorito ______________________
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I.T.S.T. “Galileo Ferraris” Via Mattarella - Marcianise (CE)
Programma di Informatica - Anno scolastico 2015/2016 – Classe Vª Sez. I - Informatica
Docenti: Proff. Antonio Morzillo e Domenico Corvino
Modelli per gestire gli archivi Modelli per rappresentare gli archivi Modello concettuale- modello logico – modello fisico Modello gerarchico Modello Reticolare Modello relazionale
Il Modello Relazionale Il modello E/R Le entità, gli attributi Concetto di chiave; Chiave primaria Le relazioni: uno a uno, uno a molti, molti a molti Forme di normalizzazione : (1ª, 2ª e 3ª)
Il Modello logico Regole di derivazione logica Le tabelle Il grado e la dimensione I software per la gestione degli archivi relazionali
Il Linguaggio SQL Il DDL, DML e DCL L’operatore di JOIN Funzioni di aggregazione
DBMS: Access Il software Access Tabelle, Maschere, Report e Query Visualizzazione struttura e visualizzazione foglio dati Creazione e gestione delle relazioni
DBMS: MySql Creazione di un Database Creazione di Utenti con associazione di privilegi Creazione tabelle e relazioni in modo interattivo e con DML Esportazione di un database in SQL
Linguaggio Php Sintassi fondamentale I tipi Le variabili; Le costanti; Le espressioni Gli operatori e le strutture di controllo Accesso ad un database in MySql Esecuzione di query e creazione dinamica di pagine web Gestione di sessioni
Prof. Antonio Morzillo Prof. Domenico Corvino
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Gli Alunni
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RELAZIONE FINALE AL PROGRAMMA DI Informatica
CLASSE V Sez. I – Indirizzo Informatica - A.S. 2015/2016
Proff. Antonio MORZILLO e Domenico CORVINO
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE: La classe è composta da 15 alunni abbastanza vivaci ma disciplinati e ben educati. L’interesse e la partecipazione alle lezioni è stata buona e gli argomenti delle nuove tematiche inerenti le architetture di database e sviluppo di applicati su web sono risultati attuali, interessanti e stimolanti. Le assenze, anche se non numerosissime, hanno provocato in alcuni allievi un minimo rallentamento nell’apprendimento dovuto alla scarsa continuità dell’attività didattica. In definitiva la classe è riuscita a raggiungere in media un grado di preparazione più che sufficiente.
CONTENUTI SVILUPPATI: Durante l’intero anno scolastico, e ove necessario, sono stati fatti continui richiami agli argomenti dei precedenti anni, come le strutture dati e la programmazione a oggetti utili per lo studio dei database e lo sviluppo delle applicazioni su web.
METODI E STRUMENTI DIDATTICI: Le lezioni sono state di tipo frontale ed individuale. Numerose sono state le esercitazioni in classe e in laboratorio discutendo insieme le difficoltà ed i metodi per superarle.
OBIETTIVI EDUCATIVI CONSEGUITI: Solo una parte degli studenti ha raggiunto una sufficiente autonomia di giudizio e maturazione del senso critico. Messi di fronte ad un problema, riescono ad analizzare i diversi aspetti, sia dal punto di vista architetturale che implementativo, evidenziando quelli essenziali.
OBIETTIVI COGNITIVI RAGGIUNTI: Una parte degli studenti ha sviluppato una ottima padronanza tale da riuscire a progettare un database e risolvere correttamente un esercizio. Alcuni allievi riescono a risolvere correttamente un problema con conseguente sviluppo di web con l’utilizzo dei linguaggi Sql e Php.
STRUMENTI OGGETTO DI VALUTAZIONE: La valutazione del profitto si è basata sulle esercitazioni scritte individuali (due per il primo quadrimestre e due per il secondo), sulle verifiche orali e sulla intensa attività di laboratorio.
ATTIVITA’ DI LABORATORIO: Le attività di laboratorio sono state ovviamente finalizzate al conseguimento da parte degli allievi delle conoscenze e competenze al fine di progettare e implementare una gestione di un database. Sono stati utilizzati sia Access che MySql per l’implementazione di DataBase .E’ stato utlizzato il linguaggio Sql per la creazione e gestione di un DataBase e il linguaggio PhP per lo sviluppo di applicativi su web e per lo sviluppo di pagine dinamiche e accesso a database.
Prof. Antonio Morzillo Prof.Domenico Corvino _________________ ___________________
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PROGRAMMA
Disciplina: Scienze Motorie
CLASSE V I Anno Scolastico 2015-2016
Esercizi di potenziamento organico e muscolare. Esercizi di coordinazione generale. Giochi Sportivi
PALLAVOLO-Tecnica e didattica dei fondamenti individuali e di squadra. Conoscenza delle principali regole di gioco. PALLACANESTRO-Tecnica e didattica dei fondamenti individuali e di squadra. Conoscenza delle principali regole di gioco. Teoria Sistema nervoso Alimentazione Doping Primo soccorso
Marcianise 3-5-2016 Docente
Maria Assunta Piccirillo
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CLASSE –VI
Relazione finale - Prof. Maria Assunta Piccirillo Anno Scolastico 2015-2016
Il programma,in generale,è stato svolto senza troppe difficoltà e gli alunni hanno partecipato al dialogo educativo evidenziando dal punto di vista dell’attività pratica,discrete capacità ed attitudini. Per quanto riguarda gli obiettivi educativi,sono stati favoriti momenti che permettessero all’alunno di conoscere le proprie capacità e quindi di autovalutarsi e d’instaurare rapporti sereni con i compagni.I risultati sono stati positivi nonostante le difficoltà ambientali,in cui si è operato,in quanto la palestra è limitata alle sole attrezzature per la Pallavolo e la Pallacanestro,per cui si è dato maggiore spazio ai giochi sportivi,soprattutto alla Pallavolo. E’ stato infatti organizzato un torneo di questa specialità,al quale gli alunni hanno partecipato con profitto dando il massimo di se stessi.Alle lezioni pratiche ho alternato lezioni teoriche trattando argomenti come: il sistema nervoso,,primo soccorso, doping,alimentazione riuscendo ad ottenere l’attenzione e la partecipazione degli allievi che si sono interessati alla disciplina. Il comportamento è stato corretto e il giudizio finale sia per quanto riguarda il profitto che la condotta,può essere considerato in complesso soddisfacente. La valutazione di ogni singolo alunno è stata effettuata mediante l’analisi delle prove pratiche e delle verifiche teoriche;esse hanno comunque tenuto conto della preparazione raggiunta rispetto alla situazione di partenza,dell’interesse e dell’ impegno dimostrati nel superamento delle difficoltà via via incontrate. Prof. Maria Assunta Piccirillo Marcianise 3-5-2016
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ITIS “Ferraris” Marcianise
Relazione finale a. s. 2015/16
Classe V sezione I
DOCENTE : di Nuzzo Eleonora
DISCIPLINA : IRC
La classe si compone di quindici alunni, tutti avvalenti dell’IRC.
Gli allievi, che in ingresso presentavano un livello pienamente discreto, nel corso
dell’intero anno scolastico hanno seguito con attenzione le lezioni, manifestando
interesse per la disciplina e disponibilità al dialogo educativo. Motivati
nell’apprendimento, hanno frequentato regolarmente le lezioni partecipando
con interesse e in modo proficuo nel rispetto delle regole e dei ritmi dell’istituto.
Essendo il gruppo amalgamato, evidenzia un positivo grado di socializzazione e
di integrazione. Sotto il profilo didattico, gli allievi si sono impegnati con volontà
nel lavoro personale ed hanno acquisito, con chiarezza e linearità, i contenuti
dell’apprendimento. Tutti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati nella
programmazione iniziale per cui complessivamente il profitto si attesta su ottimi
livelli.
Il programma è stato svolto regolarmente e i contenuti proposti sono stati
raggruppati in cinque unità tematiche: 1) I valori cristiani 2) La Tutela del
Creato 3) Il Concilio Ecumenico Vaticano II: Nostra Aetate nn. 2,3,4; 4) Il
movimento ecumenico e le religioni mondiali; 5) Chiesa Cattolica aperta ad
dialogo; 6) Le religioni monoteistiche; 7) Le religioni orientali. La metodologia,
pur in presenza di una pluralità di modelli attuativi, ha privilegiato il metodo
della ricerca e del lavoro di gruppo che ha sicuramente migliorato la capacità di
lavorare insieme e di rispettare i ruoli e le consegne. I laboratori, le verifiche
orali e scritte hanno avuto lo scopo di misurare il raggiungimento degli obiettivi
prefissati. La valutazione del profitto dell’alunno ha seguito i criteri espressi nel
P.O.F.
Marcianise, lì 09-05-2016 Il docente
Eleonora di Nuzzo
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Allegato 2 : GRIGLIE DI VALUTAZIONE
ESAMI DI STATO A.S. 2015/16
COMMISSIONE ESAMINATRICE N. CLASSE V SEZ I CANDIDATO:
Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Punti
Competenze linguistiche di base
Capacità di esprimersi (punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale)
Si esprime in modo: □ appropriato e corretto □ corretto □ sostanzialmente corretto □ impreciso e/o scorretto □ gravemente scorretto
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente
4 3
2,5 1.5 1
1-4
Efficacia argomentativa
Capacità di rispettare consapevolmente
Argomenta in modo: □ articolato ed efficace □ chiaro e ordinano □ schematico e semplice □ poco coerente □ inconsistente
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente
4
3,5 3 2 1
1-4
Competenze rispetto al genere testuale
Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli del genere testuale
□ Rispetta accuratamente tutti vincoli □ Rispetta i vincoli □ Rispetta in parte i vincoli □ Non rispetta adeguatamente i vincoli □ Non rispetta i vincoli
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente
3
2,5 2 1
0,5
1-3
Originalità creativa
Capacità di rielaborazione critica e personale dei documenti e delle fonti
Rielabora in modo : □ critico e approfondito □ personale □ essenziale □ parziale □ non rielabora
Ottimo/eccellente Discreto/buono Sufficiente Insufficiente Gravemente insufficiente
4 3 2 1
0,5
1-4
Valutazione complessiva
Totale punteggio
15
La Commissione Il Presidente
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ISIS – ISTITUTO D’ARTE MARCIANISE Via G. Foglia n. 84 – Marcianise - Caserta – 81025 - Distr. Scol. n. 14
Tel.: 0823.839687 (Segr.) – 0823.834401 (Fax) – 0823.1876781 (Pres.) e-mail: ceis021008@istruzione.it
C.F. 93077970619 - COD.MEC. CEIS021008
Sedi associate: CESD021015 – Via Garibaldi - 81025 Marcianise CETF02101R - ITST G.Ferraris - Via Mattarella, 7 - 81025 Marcianise
ESAMI DI STATO A.S. 2015/2016
COMMISSIONE ESAMINATRICE N.
CLASSE V SEZ I --Bt CANDIDATO:
PROVA N. 2 GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORI PUNTEGGI
SCARSO BASSO MEDIO ALTO
ANALISI ED ELABORAZIONI DATI E INFORMAZIONI
0 1 2 3
CONOSCENZA E PADRONANZA DEGLI ARGOMENTI
0 1 2 3
COMPETENZA NEL RICERCARE ED APPLICARE SOLUZIONI
0 1 2 3
COMPETENZA NEL RICERCARE ED APPLICARE IPOTESI AGGIUNTIVE PERSONALI
0 1 2 3
ADEGUATEZZA RELAZIONE
0 1 2 3
VOTO ATTRIBUITO__________________________________________ LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE
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ESAMI DI STATO 2015/2016 COMMISSIONE ESAMINATRICE N.
CLASSE V SEZ I CANDIDATO:
TERZA PROVA CRITERI DI VALUTAZIONE
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA… Risposta esatta: punti 0,25
Risposta errata o non data : punt QUESITI A RISPOSTA APERTA
INDICATORI LIVELLI PUNTEGGI
Conoscenze Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Ampie ed esaurienti Buone
Spiccate
1,00
Conoscenze Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Buone Discrete
Soddisfacenti
0,75
Conoscenze
Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento) Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Sufficienti
Accettabili Normali
0,50
Conoscenze Competenze (espressive, applicative,rielaborative,di collegamento)
Capacità ( di comprensione, di analisi, di sintesi)
Lacunose, imprecise Mediocri
Modeste
0,25
Risposta totalmente errata o non data 0
GRIGL IA PER L ’ A SS EGNA Z IONE D EL VOT O DELL A P ROV A COGNOME NOME CLASSE 5I-art.
Informatica Disciplina Quesiti a risposta multipla Quesiti a risposta aperta Totali
Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 INF TPSIT MAT STO ING
*approssimazione al voto successivo per frazioni
uguali o superiori a 0,5
VALUTAZIONE PROVA
___/15*
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ESAMI DI STATO 2015/2016 Commissione esaminatrice n. CANDIDATO: Classe V sez. I
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
INDICATORI
PUNTI Banda di oscillazione 1--4
PUNTI 4
PUNTI 5
PUNTI 6
Competenze linguistiche
Morfosintassi e lessico
PUNTI______ 4 5 6
Sviluppo delle argomentazioni
PUNTI______ 4 5 6
Conoscenze generali e specifiche
Padronanza dei contenuti
PUNTI______ 4 5 6
Raccordi pluridisciplinari
PUNTI_______ 4 5 6
Capacità elaborative e logiche
Elaborazione personale
PUNTI______ 4 5 6
NOTA SUFFICIENZA= 20 PUNTI
TOTALE PARZIALE
TOTALE ___________/30
Il punteggio ________/ 30 è attribuito dalla commissione all’Unanimità/ a Maggioranza La Commissione Il Presidente
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ADOTTATI O CONSIGLIATI
Anno Scolastico 2015-2016
Documento del 15 Maggio – Classe V I – Indirizzo Informatica - Anno Scolastico 2015-2016 - pag. 79 di 79
Il Consiglio di Classe V I
Il Dirigente Scolastico Prof. Domenico Caroprese
Discipline Docenti Firme
Italiano e Storia Porfidia Girolama
Inglese Papa Mena Patrizia
Matematica Di Carluccio Giovanna
Scienze motorize e sportive Piccirillo Maria Assunta
Religione Di Nuzzo Eleonora
Sistemi e reti Golino Anna
Tecnologie di sistemi informatici e di Telecomunicazioni
Gigliofiorito Alberto
Gestione progetto, organizzazione impresa
Gigliofiorito Alberto
Informatica Morzillo Antonio
Lab. di TPSIT, Gestione di Impresa, Sistemi
Zoppi Salvatore
Laboratorio di Informatica Corvino Domenico
Il Coordinatore Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Girolama Porfidia Prof. Domenico Caroprese