Disturbi Specifici Specifici... · -evidenziazione di parti del test di verifica, ... - fare...

Post on 16-Feb-2019

217 views 0 download

Transcript of Disturbi Specifici Specifici... · -evidenziazione di parti del test di verifica, ... - fare...

DDisturbi isturbi

SSpecifici pecifici didi

AApprendimentopprendimento

Conoscere per intervenire

LEGGE 8 OTTOBRE 2010,N. 170

• Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in “ambito scolastico” in cui vengono

riconosciuti dislessia, disortografia, disgrafia, e

discalculia come DISTURBI SPECIFICI.

DISLESSIA

• Disturbo specifico di lettura che si caratterizza per la difficoltà ad effettuare una lettura accurata e fluente in termini di velocità e correttezza; tale difficoltà si ripercuote sulla comprensione del testo.

DISORTOGRAFIA

• Disturbo specifico che riguarda la componente costruttiva della scrittura, legata quindi ad aspetti linguistici, e consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto.

DISGRAFIA

• Disturbo specifico che riguarda la componente esecutiva, motoria, di scrittura; difficoltà di scrivere in modo fluido, veloce ed efficace.

DISCALCULIA

• Deficit che riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica (intelligenza numerica basale), che in quella delle procedure esecutive e del calcolo.

PPianoiano

DDidatticoidattico

PPersonalizzatoersonalizzato

Che cos’è?

Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) è un documento, redatto dal team docenti/consiglio di classe

per ogni alunno con DSA, che riporta:

-le caratteristiche del disturbo desunte dalla diagnosi;

- l’elenco degli strumenti compensativi e dispensativi

adottati nelle diverse discipline scolastiche;

-modalità di verifica e di valutazione a cui gli insegnanti

devono attenersi;

Il PDP deve essere condiviso con la famiglia che partecipa alla compilazione per il patto che si deve instaurare

con l'istituzione scolastica.

1) La predisposizione del PDP avviene in seguito alla

presentazione alla scuola della certificazione

diagnostica da parte della famiglia.

2) Viene redatto all'inizio di ogni anno scolastico

entro i primi due mesi per gli studenti già segnalati.

QUANDO?

L’iter da seguire per redigere il PDP

prevede:

1. Deposito della diagnosi in segreteria, protocollo ed

archiviazione nel fascicolo personale dell’alunno.

2. Acquisizione della diagnosi da parte dei docenti e

incontro con la famiglia ed il referente DSA (o il Dirigente

Scolastico) per raccogliere informazioni ed ipotizzare le

soluzioni.

MISURE E

STRUMENTIArt. 5

L. 170/2010Misure educative e didattiche di supporto

1.Gli studenti con diagnosi di Dsa hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e

compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi

universitari.

Strumenti CompensativiGli strumenti compensativi sono strumenti didattici

e tecnologici che sostituiscono o facilitano la

prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.

Essi sono:

- la tabella dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri;

- la tavola pitagorica;

- la tabella delle misure e delle formule geometriche;

- la calcolatrice per facilitare le operazioni di calcolo;

- il registratore per consentire all’alunno di non scrivere gli appunti

della lezione;

- il computer con programmi di videoscrittura con correttore

ortografico;

- la sintesi vocale per trasformare un compito di lettura in un

compito di ascolto, con i relativi software;

- utilizzo di libri o vocabolari digitali;

- altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali

tabelle,formulari, mappe concettuali, etc...

(Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA, 12/07/2011)

Misure dispensative

Sono interventi che consentono all’alunno o allo studente di

non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo,

risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano

l’apprendimento.

- dispensa da: lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura,

uso del vocabolario cartaceo, studio mnemonico delle tabelline;

- dispensa dalla lettura autonoma di brani la cui lunghezza non

sia compatibile con il suo livello di abilità;

- dispensa da tutte quelle attività ove la lettura è la prestazione

valutata;

- dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera

in forma scritta;

- programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per

lo studio a casa;

- organizzazione di interrogazioni programmate;

- valutazioni delle prove scritte e orali che tengano conto del

contenuto e non della forma;

- assegnazione compiti a casa in misura ridotta;

- possibilità d’uso di testi ridotti non per contenuto, ma per

qualità di pagine.

( Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA, 12/07/2011)

Verifiche e Valutazione

D.P.R. N.122 del 22/06/2009

Art.10- Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di

apprendimento.

“ Per gli alunni con DSA adeguatamente certificate, la valutazione

e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in

sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle

specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fine, nello

svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono

adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazioni

vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e

dispensativi ritenuti più idonei”

Le verifiche devono essere:

-scritte in modo chiaro, carattere leggibile (Arial, Verdana o font

bianco e nero, dimensione 12/14), interlinea doppia, non

giustificato e non scritte a mano.

Si consiglia inoltre di:

- evitare di chiedere definizioni o dati mnemonici;

- nelle verifiche di comprensione favorire le risposte a crocetta,

vero o falso;

- dare la possibilità, ove è possibile, di far eseguire le verifiche al

computer;

- fare simulazioni con esercizi simili a quelli della verifica;

- suddividere gli esercizi in modo che gli allievi debbano

risolvere una consegna per volta;

- dare indicazioni chiare su come deve essere svolto

l’esercizio, possibilmente con un esempio;

- consentire tempi più lunghi di esecuzione del compito;

- se possibile, leggere le consegne degli esercizi ad alta voce;

- programmare le interrogazioni orali;

- non ricopiare il testo di una verifica sulla lavagna;

- consentire l’utilizzo di mappe.

(G. Stella, L. Grandi, LA DISLESSIA E I DSA)

STRATEGIE DIDATTICHE

-combinazione simultanea di informazioni verbali e visive;

-scrittura dei punti chiave o delle parole nuove alla lavagna;

-fornire, prima della spiegazione, uno schema o una scaletta della

lezione;

-evidenziazione di parti del test di verifica, per segnalare i punti più

importanti ai fini della valutazione;

-creazione di fogli di lavoro con esercizi disposti in senso

gerarchico,dal più facile al più difficile;

-ripasso giornaliero degli argomenti già affrontati in precedenza;

STRATEGIE DIDATTICHE:

LETTURA

- far leggere testi di particolare interesse;

- lettura silente piuttosto che a voce alta, in quanto la prima risulta

generalmente più veloce e più efficiente;

- fare attività che prevedano la ricerca visiva rapida (ritrovamento di

un nome in un testo);

- far ascoltare registrazioni avendo a disposizione il brano letto;

- non insistere su testi lunghi o sulla lettura ad alta voce;

- uso del righello o del dito per seguire il testo;

- leggere ad alta voce ai bambini, ma anche ai ragazzi laddove le

consegne o i testi risultino di difficile comprensione o su richiesta;

--lasciare del tempo per una lettura individuale e silenziosa;

- offrire ogni forma di libro (cartaceo, digitale, audio-libro).

-utilizzare l’evidenziatore, sul testo, per mettere in risalto le

informazioni essenziali;

-fornire un glossario per aree di contenuto che spieghi il

significato dei termini specifici;

Il bambino dislessico manterrà sempre qualche difficoltà

nella lettura, ma è necessario non fargli pesare troppo il

problema e, nelle sue possibilità, fargli piacere la lettura.

STRATEGIE DIDATTICHE:

SCRITTURA

- evitare il corsivo perché è meno distinguibile;

- utilizzare lo stampato maiuscolo nelle prime fasi di apprendimento;

- evitare di far scrivere la brutta copia perché l’operazione di

trascrizione può portare a commettere più errori nella bella copia;

- privilegiare frasi semplici, brevi e sintatticamente poco complesse

sia nei dettati che nella produzione di testi scritti;

- utilizzare, quando è possibile, una mappa relativa all'argomento per

supportare il recupero delle informazioni;

- presenza di una persona che legga gli items dei testi, le

consegne dei compiti, le tracce dei temi o i questionari con

risposta a scelta multipla;

- nei casi più gravi si possono impostare situazioni di scrittura

collaborativa in cui il bambino DSA pensa e detta il proprio

compito;

- selezionare alcune pagine e materiali dall’eserciziario per

ridurre la quantità di lavoro da presentare a quegli studenti che

diventano ansiosi alla vista della mole di lavoro da svolgere;

-consegnare una copia degli appunti agli studenti che hanno

difficoltà nello scrivere durante la lezione;

:

MATEMATICA

- usare quadretti da 1 cm in prima elementare, passare ai

quadretti da 1/2 cm e tenerlo, per tutti, sino alla 5°;

- tra un esercizio e l'altro lasciare dello spazio per inserire un

concetto per pagina con le regole e gli esempi ben visibili;

- costruire griglie e schemi;

- utilizzare la tavola pitagorica;

- usare gli strumenti compensativi (calcolatrice, tabelle ecc…);

- non inserire troppi esercizi in una stessa scheda;

-analizzare gli errori del singolo alunno per comprendere i

processi cognitivi che sottendono all’ errore stesso con intervista

del soggetto;

- utilizzare i fogli a righe per la risoluzione di esercizi matematici.

Questi fogli possono essere girati verticalmente per aiutare gli

studenti a mettere i numeri nelle colonne appropriate mentre

risolvono problemi matematici;

PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI

1) sintesi vocale o lettura a voce alta per la decodifica di un testo;

2) per la difficoltà nel numero e nel calcolo far adottare gli strumenti

compensativi come calcolatrice, tabelle compensative, formulari e

schemi per ricordare i passaggi da compiere.

LINGUE STRANIERE

- leggere ascoltando con una sintesi vocale madrelingua;

- creare mappe o tabelle con la doppia denominazione;

- ricercare nel testo in lingua inglese le informazioni centrali;

- disporre di tabelle compensative per recuperare concetti, vocaboli

e grammatica;

- usare dizionari online e ricerche per immagini dei vocaboli in

lingua;

-dare maggiore importanza allo sviluppo delle abilità orali rispetto

che a quelle scritte;

-usare il traduttore per l'accesso al contenuto;

- evitare gli esercizi di traduzione;

-consegnare il testo scritto qualche giorno prima della lezione, in

modo che l’allievo possa concentrarsi a casa sulla decodifica

superficiale, lavorando invece in classe insieme ai compagni sulla

comprensione dei contenuti;

Sulla base della gravità del disturbo, nella scuola secondaria

i testi letterari in lingua straniera assumono importanza

minore per l’alunno con DSA: considerate le sue possibili

difficoltà di memorizzazione, risulta conveniente insistere sul

potenziamento del lessico ad alta frequenza piuttosto che

focalizzarsi su parole più rare, o di registro colto, come

quelle presenti nei testi letterari.

METODO DI STUDIO

Il primo strumento compensativo per un alunno con DSA è un

efficiente metodo di studio, che deve essere acquisito ed

applicato in situazioni diverse.

Costruzione di mappe e di schemi

- per facilitare la memorizzazione di informazioni complesse;

- per trasformare in immagini le informazioni più astratte;

- per facilitare il lavoro di sintesi.

Dvd, mp3. Sintesi vocale

•per attività di studio.

Videoscrittura

•per controllare meglio la componente ortografica.