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VIII Convegno internazionaleImparare questo è il problema:
Sistemi ortografici e dislessia : cause e/o effetto?S.Marino 15-16 settembre 2006
Daniela Brizzolara L’influenza dei fattori fonologici nella dislessia evolutiva in una lingua ad ortografia trasparente
IRCCS Stella MarisDipartimento di Medicina della procreazione e dell’età evolutivaUniversità di Pisa
Criteri diagnostici dell’InternationalDyslexia Association (1994)
• La dislessia è uno fra i vari disturbi selettivi dell’apprendimento. E’ un disturbo specifico su base linguistica e di carattere costituzionale caratterizzato da difficoltà nella decodifica di parole singole, che di solito riflette insufficienti abilità di elaborazione fonologica. Queste difficoltà di decodifica a livello di parole singole sono spesso inaspettate in rapporto all’età o ad altre abilitàcognitive; non dipendono da una disturbo generale dello sviluppo o da deficit sensoriali. La dislessia si manifesta con difficoltà variabili in diversi aspetti del linguaggio; al problema di lettura si associa una cospicua difficoltànell’acquisizione della scrittura.
Tre livelli descrittivi della dislessia (Frith, 1997,Brain, mind and behavior in dyslexia)
AM BiologicoBI E CognitivoNTE Comportamentale
Vivace dibattito su fattori cognitivi in gioco nella dislessia
Processi di Automatizzazione
Fattori linguistico-fonologici
Fattori “visivi”
L’ipotesi fonologica della dislessia evolutiva
• La dislessia evolutiva è un disturbo di processing linguistico
• Un deficit fonologico ha un ruolo centrale nella dislessia evolutiva
• (Stanovich e Siegel, Snowling, Mody e Studdert-Kennedy, Frith, Ramus………et al…..)
Abilità fonologiche e lettura
Abilità fonologiche
cruciali per l’acquisizione dellecorrispondenze fra lettere e suoni
fondamento della lettura nei sistemi alfabetici.
Deficit fonologici nei dislessici evolutivi
Abilità fonologiche predittive dell’apprendimento
Efficacia di metodi riabilitativi orientati sugli aspetti fonologici
Abilità fonologiche che precedono l’acquisizione
della lettura
Sviluppo di competenze metafonologiche
(Martini, Bello, Pecini, 2003, Marotta e Vicari, 2004)Segmentazione e fusione sillabica,rimesviluppo significativo fra 4 e 5 anni
Segmentazione fonemica e fusione fonemicanon ancora sviluppata alle soglie della scolarizzazione
Sviluppo della working memory fonologica Codifica e mantenimento di parole in forma fonologicaeffetto di somiglianza fonologica (4 anni) (Casalini e Brizzolara, 1995)
Abilità fonologiche che si sviluppano dopo l’esposizione alla lingua scritta
Abilità metafonologiche per unità piccole (fonemi): compiti usati:segmentazione, fusione, elisione,trasposizione
Lettura e scrittura:segmentazione, identificazione, sintesi
Ristrutturazione delle rappresentazioni fonologicheDifficoltà degli illetterati in compiti di segmentazione fonemica,difficoltà dei dislessici)Difficoltà nell’acquisizione di parole complesse in persone a bassa
alfabetizzazione
Predittività delle abilità fonologiche sulla’apprendimento
• Abilità metafonologiche in età prescolare predittive dell’apprendimento della lingua scritta
• (Bradley e Bryant , 1983)
• Buone abilità: buoni lettori
• Basse abilità: difficoltà di lettura ma anche normale apprendimento
Deficit fonologici nei dislessici evolutivi
4Difficoltà nei dislessici evolutivi in compiti cherichiedono abilità fonologiche
4Implicite: working memory: ripetizione di non parole
4Esplicite:Metafonologiche: Segmentazioni di parole in fonemi
4Deficit : Processi e rappresentazioni fonologiche a “grana fine”
4Ipotesi “ core deficit fonologico della dislessia”(Stanovich and Siegel, 1994; Snowling, 2000).
Deficit fonologici nei dislessici evolutivitask analysis
Percezione del linguaggio
Metafonologia
Working memory fonologica
Lettura di non parole
Denominazione ( soprattutto rapida)
Apprendimento fonologico
Natura dei deficit fonologici dei dislessici evolutivi
• Deficit di rappresentazione fonologica (Snowling)• Rappresentazioni fonologiche inaccurate, non sufficientemente specificate,
ostacolano il processo di associazione fra stringhe grafemiche e fonemiche.
• Qual è l’origine del deficit di rappresentazione fonologica e come interferisce con lo sviluppo linguistico?
• Deficit di processing acustico/fonetico
• Deficit di categorizzazione e discriminazione fonemica (Lhyttinnen, Sprenger-Charolle, Mody)
• Deficit acustico di processing temporale (Tallal)• Deficit lessicale (Lessico fonologico-Snowling) Difficoltà di denominazione • Deficit sublessicale (Ramus); Ripetizione non parole, alcuni compiti
metafonologici) • Deficit in input o in output o in entrambe le modalità ? (Ramus, 2005, input
phonology deficit)
Il livello a cui collocare il deficit fonologico è ancora controverso
• Al momento attuale vi è un vivace dibattito se il deficit linguistico interessi processi di categorizzazione e rappresentazionefonologica , o i processi di discriminazione acustico/fonetica piùelementare che costituiscono la base su cui vengono effettuate le operazioni di codifica fonologica
Abilità fonologiche e difficoltà di lettura
4Deficit fonologici nei dislessici evolutivi:
4come fanno ad acquisire la fonologia della proprialingua?
4Deficit fonologici sono presenti in bambini con disturbo specifico del linguaggio (diventano tutti
dislessici?)
Deficit fonologico marker cognitivo della dislessia
• Il deficit fonologico è un marker in grado di spiegare da solo la dislessia?
* Spiega le difficoltà di tutti i dislessici (italiani)?
* Spiega la dislessia in lingue a diversa ortografia e diversa fonologia?
• Studi di gruppo trascurano l'eterogeneità dei campioni in particolare per diagnosi basate su criteri di esclusione (Bishop, 2000)
I deficit fonologici sono comuni a tutti i dislessici? I deficit fonologici sono comuni a tutti i dislessici?
Il deficit “fonologico”è un marker comune a tutti i dislessici evolutivi o caratterizza i dislessici con una pregressastoria di ritardo di linguaggio?
Sviluppo Linguistico PrecoceQuestionario anamnestico sullo sviluppo linguistico (Chilosi)
• Lentezza nell’acquisizione del vocabolario fra 24 ed i 36 mesi; • Ritardo nella comparsa del linguaggio combinatorio (dopo i 30 mesi)
e/o ritardo nella produzione delle prime frasi ;• Persistenza di errori fonologici nella pronuncia oltre il 4° anno di età;
59%
41%
Ritardo Linguaggio (RL)
No Ritardo Linguaggio
(NoRL)N = 15 (10 M, 5 F)
Età media = 11a 2mN = 22 (14 M, 8 F)
Età media = 11a 3m
ProtocolloLettura
DECODIFICA Lettura di parole e non-parole (Liste 4 e 5 Batteria Sartori et al., 1995)
COMPRENSIONE MT Comprensione
ScritturaDettato di parole e non-parole (Liste 10 e 11 Batteria Sartori et al., 1995)
Processing fonologicoABILITA’ METAFONOLOGICHE Spoonerismi (accuratezza e rapidità)
WORKING-MEMORY UDITIVO-VERBALE Test di working-memory (Ferretti et al., 2002)
Rapid Automatized Naming (RAN)RAN di cifre, numeri e colori
BarrageRicerca visiva di cifre, numeri e colori
Denominazione Rapida Automatizzata(Rapid Automatized Naming, RAN) (De Luca et al., 2005)
Stimoli: matrici di numeri, quadrati colorati e figure di oggetti comuni (2 matrici per ciascuna condizione).Istruzioni: denominare la sequenza di stimoli il più rapidamente ed accuratamente possibile, partendo dalla prima riga e procedendo da sinistra verso destra.Misure: velocità (in secondi per sillaba) accuratezza (numero di errori e di omissioni)
Cane, mano, pera...
Lettura di parole e non-parole
-16-14-12-10
-8-6-4-20
parole non parole parole non-parole
punt
eggi
o z
RL
NoRL
Accuratezza Rapidità
-
La prestazione di RL e NoRL non differisce significativamente
Comprensione del testo
-2,5
-2
-1,5
-1
-0,5
0RL NoRL
punt
eggi
o z
RL significativamente più compromessi rispetto a noRL
Scrittura (Sartori et al., 1995)
-12
-10
-8
-6
-4
-2
0parole non-parole
punt
eggi
o z
RL
NoRL
La prestazione di RL e NoRL non differisce significativamente
60708090
100110
BAF BBF FON QUAD
lista
quoz
ient
e W
M
NoRL
RL
Prestazione nel Test di Working Memory dei dislessici con (RL) o senza pregresso ritardo del linguaggio (NoRL)
- Differenza fra NoRL e RL statisticamente significativa (F = 9,04, p<.01)
Differenze nella Working Memory fonologica fra dislessici con e senza un pregresso ritardo di linguaggio
I dislessici con un pregresso ritardo di linguaggio presentano una memoria fonologica di lavoro significativamente più ridotta dei dislessici con normale sviluppo linguistico.
dalla retta di regressione sulla percentuale di risposte corrette viene ricavato un valore che sulla base di media e d.s. del campione di riferimento è trasformato in punti zeta. Da questo si ottiene un punteggio con media 100 e d s 15
Spoonerismi
-4-3,5
-3-2,5
-2-1,5
-1-0,5
0Accuratezza Rapidità
punt
eggi
o z
RL
NoRL
RL significativamente più compromessi dei NoRL
RAN
-16-14-12-10
-8-6-4-20
Numeri Colori Figure
punt
eggi
o z
RL
NoRL
Barrage
-16-14-12-10
-8-6-4-20
Numeri Colori Figure
punt
eggi
o z
RLNoRL
La prestazione di RL e NoRL non differisce significativamente
Incidenza dei deficit fonologici nei dislessici italiani
• La presenza di deficit di processing fonologico nel gruppo dei dislessici èassociata a un pregresso ritardo di sviluppo linguistico
• La dislessia può verificarsi in lingua italiana anche in assenza di significativi deficit fonologici
Deficit di denominazione rapida automatizzata: core deficit dei dislessici
italiani?• Un deficit nella denominazione rapida
automatizzata è comune ai dislessici con e senza un pregresso ritardo di linguaggio
• Dislessici con un ritardo di linguaggio: doppio deficit (fonologico e di RAN)
• Dislessici con normale sviluppo linguistico • deficit singolo di RAN
L’ipotesi del doppio deficit
“Deficit fonologici e deficit nei processi sottostanti la denominazione rapida costituiscono due fonti indipendenti di disfunzione nella lettura”(Wolf & Bowers, 1999)
L’ipotesi del doppio deficit e la dislessia in lingua italiana
-Abilità fonologiche e RAN predicono in maniera indipendente le abilità di lettura in normolettori italiani
(Di Filippo,Brizzolara,Chilosi, De Luca,Judica,Pecini,Spinelli e Zoccolotti, 2005)
-Qual è il ruolo che un deficit di RAN e un deficit di processing fonologico giocano nelle difficoltà di lettura dei bambini italiani?
Campione52 soggetti con DE- 37M, 15F- età media:10a 10 m (ds:2a 6m); range: 7a 7m- 14a- 30 scuola elementare, 22 scuola media
Criteri di inclusione- accuratezza e/o rapidità < -1,5 d.s. nella lettura di parole (Batteria per la Valutazione
della Dislessia e della Disortografia Evolutiva, Sartori et al. 1995);- intelligenza nella norma (> 10° nelle Matrici Progressive di Raven e/o
QIP >= 85 WISC/R)- assenza di deficit sensoriali, neurologici e/o psichiatrici;- assenza di un disturbo del linguaggio orale in atto;- adeguate opportunità educative;
frequenze3° e lem 114° e lem 105° e lem 91° m edia 122° m edia 53° m edia 3scuo le superio ri 2
Protocollo di Lettura
DecodificaProva di lettura di parole e non-parole (Zoccolotti et al., 2005)- 60 parole di diversa lunghezza (2-4 sillabe)- 60 non-parole di diversa lunghezza (2-4 sillabe) :parole e non-parole appaiate per numero di sillabe e complessità ortograficamisure: accuratezza (errori) e rapidità (tempo di lettura in sec.)
Comprensione
Prova di comprensione MT (Cornoldi e Colpo 1998)
brano con risposte a scelta multipla
misura: accuratezza (% risposte corrette)
Misure di processing fonologicoAbilità metafonologiche
Compito di spoonerismo (modificato da Marotta et al., 2004)Presentazione orale di 18 coppie di parole bi- o tri-sillabicheMisure: Accuratezza ( n° risposte corrette) e Velocità (tempo per risposta corretta)
luna-dente duna-lenteFusione fonemicaPresentazione di stringhe di fonemi corrispondenti a 19 parole e 19 non-parole Misura: Accuratezza (n° di coppie di fonemi correttamente assemblate)
Memoria di lavoro verbaleTest di Working-Memory (Ferretti et al., 2002)Ripetizione di liste di parole controllate per lunghezza, frequenza e somiglianza fonologica
- bisillabiche ad alta frequenza (BAF);- quadrisillabiche ad alta frequenza (QAF);- fonologicamente simili a bassa frequenza (FSB);- fonologicamente dissimili a bassa frequenza (FDB);
brano
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0rapidità correttezza comprensione
punt
eggi
o z
parole e non-parole
-9
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0parole non-parole parole non-parole
punt
eggi
o z
Accuratezz Rapidità
LETTURA
-deficit di decodifica
-comprensione normale
deficit non più grave per le non-parole rispetto ai controlli
PROCESSING FONOLOGICO
Working-memory uditivo-verbale
-2,5
-2
-1,5
-1
-0,5
0AF BF FON SIM
tipo di stimolo
punt
eggi
o z
Spoonerismi
-2,5
-2
-1,5
-1
-0,5
0accuratezza rapidità
parametro
punt
eggi
o z
Fusione fonemica (n=22)
-2,5
-2
-1,5
-1
-0,5
0parole non-parole
stimolo
punt
eggi
o z
- prestazione entro i limiti della norma (z >-1) in tutte le prove di processing fonologico, tranne nella memorizzazione di parole fonologicamente simili
NAMING RAPIDO e BARRAGE
Naming rapido
-10
-8
-6
-4
-2
0numeri colori figure
stimolo
punt
eggi
o z
Barrage
-10
-8
-6
-4
-2
0numeri colori figure
stimolo
punt
eggi
o z
- prestazione sensibilmente compromessa per tutti i tipi di stimolo
- deficit più accentuato per i numeri
- prestazione nei limiti della norma per tutti i tipi di materiale
Misure cognitive (indici complessivi)
-7-6-5-4-3-2-10
WM Spoon Fus Fon RAN Barrage
prova
punt
eggi
o z
Una ridotta velocità nei compiti di RAN costituisce il marker cognitivo principale dei dislessici italiani
Incidenza dei deficit fonologici e di RAN nel campione totale dei dislessici (n=52)
Incidenza deficit FONOLOGICO
31%
69%
DeficitNo deficit
Incidenza deficit RAN
60%
40%
Deficit
No deficit
Incidenza dei deficit (z ≤ -1,5) di RAN doppia rispetto a quella dei deficit di processing fonologico (z ≤ -1.5)
Classificazione dei dislessici secondo le categorie previste dall’ipotesi del “double-deficit”
nostro campione
33%
8%36%
23%
No deficitDeficit fonologicoDeficit RANDoppio deficit
- Deficit RAN isolato molto piùfrequente (36%) del deficit fonologico isolato (solo l’8%)
1/5 della popolazione presenta un doppio deficit
Confronto fra incidenza dei deficit fonologici e di RAN in dislessici di lingua italiana e inglese
nostro campione
No deficit
Deficit fonologico
Deficit RAN
Doppio deficit
Compton et al. (2002)
Deficit RAN
Doppio deficit
No deficit
Deficit fonologico
Deficit di RAN isolato prevalente nei dislessici italiani (36%) Deficit fonologico isolato infrequente nei dislessici italiani (8%)
Deficit di RAN isolato infrequente nei dislessici inglesi (7%)Deficit fonologico isolato frequente nei dislessici inglesi (38%)
Doppio deficit incidenza analoga nei dislessici italiani ed inglesi
Lettura di parole e non-parole
-10-9-8-7-6-5-4-3-2-10
parole non-parole parole non-parole
punt
eggi
o z
No deficitDeficit fonologicoDeficit RANDoppio deficit
Accuratezza Rapidità
Accuratezza e velocità di lettura dei sottogruppi di dislessici identificati secondo l’ipotesi del “double” deficit
Deficit fonologico: non incide come deficit singolo nésull’accuratezza né sulla velocità
Deficit di RAN incide sulla velocità anche come fattore singolo
Natura del deficit di naming rapido
• Questione cruciale: dove sta il deficit?• Velocità di accesso alla rappresentazione
fonologica delle parole?• Processing parallelo di elementi visivi?• Difficoltà a formare associazioni visivo-
verbali?
Differenze nella lettura fra i sottogruppi di dislessici identificati dall’ipotesi del doppio
deficit
• Dislessici con deficit fonologico isolato: Deficit di accuratezza più marcato ma deficit di rapidità meno grave
• Dislessici con deficit di denominazione rapida automatizzata isolato: più lenti dei dislessici con deficit fonologico isolato e non più lenti dei dislessici con doppio deficit
ScritturaTest per la diagnosi dei deficit di scrittura (Luzzatti et al., 1994)
- 70 Parole Regolari con corrispondenza fonema/grafema 1:1 (es. lavoro, sonno, prato) - 10 Parole Regolari con corrispondenza fonema/grafema non 1:1 (ad es. chiave, bacio) - 55 Parole a Trascrizione potenzialmente ambigua (ad es. scienza, cuore, quota) - 25 Non-Parole (ad es. ralo, sinno, lesonimo)misura: accuratezza (numero di stimoli scritti correttamente)
SCRITTURA
Scrittura (n=25)
-12
-10
-8
-6
-4
-2
0Preg 1:1 Preg non 1:1 Pamb NP
tipo di stimolo
punt
eggi
o z
- deficit non più grave per le non-parole, in analogia con la lettura
Associazione fra misure fonologiche e indici di letto-scrittura
Correlazioni working memory-lettoscrittura
-0,3-0,2-0,1
00,10,20,30,40,50,60,7
Lett.p
arole
Acc
Lett.
non-p
arole Acc
Lett.paro
le Vel
Lett.
Non-parol
e Vel.
Scritt.
Preg 1:
1Scri
tt. Preg
non 1:
1 Scri
tt.Pam
bScri
ttura
NP
misure di letto-scrittura
entit
à de
lla c
orre
lazi
one
*
Correlazioni spoonerismi-lettoscrittura
-0,3-0,2-0,1
00,10,20,30,40,50,60,7
Lett.p
arole
Acc
Lett.
non-p
arole
AccLe
tt.paro
le Vel
Lett. N
on-pa
role V
el.Scri
tt. Preg
1:1
Scritt.
Preg no
n 1:1
Scritt.P
amb
Scrittu
ra NP
misure di letto-scrittura
entit
à de
lla c
orre
lazi
one
* * * *****
**
- Le misure fonologiche sono correlate con indici di accuratezza ma non di velocità di lettura
Working-memory e spoonerismicorrelano significativamente con alcune misure di scrittura
Correlazioni RAN-lettoscrittura
-0,3-0,2-0,1
00,10,20,30,40,50,60,7
Lett.p
arole
Acc
Lett.
non-p
arole
Acc
Lett.p
arole
Vel
Lett.
Non-pa
role V
el.Scri
tt. Preg
1:1
Scritt.
Preg no
n 1:1
Scri
tt.Pam
bScri
ttura
NP
misure di lettoscrittura
entit
à de
lla c
orre
lazi
one
Associazione fra RAN/Barrage e indici di letto-scrittura
Correlazioni barrage-lettoscrittura
-0,7-0,6-0,5-0,4-0,3-0,2-0,1
00,10,20,3
Lett.p
arole
AccLe
tt. no
n-par
ole A
ccLe
tt.paro
le Vel
Lett.
Non-pa
role V
el.Scri
tt. Preg
1:1
Scritt.
Preg no
n 1:1
Scri
tt.Pam
bScri
ttura
NP
misure di lettoscrittura
entit
à de
lle c
orre
lazi
oni
* * * ***** **
*
***
- Le misure di RAN correlano in maniera significativa con tutti gli indici di lettura e scrittura
L’ipotesi del deficit fonologico per la dislessia in lingua italiana
Peso delle abilità fonologiche ridotto
Facilitazione offerta dalla regolarità delle connessioni scritto-suonoFacilitazione offerta dalle caratteristiche fonologiche della lingua
Quali eventuali altri fattori in gioco?
Acquisizione della lettura in italiano
• Apprendimento di associazioni stabili fra ortografia/fonologia e fra lessico ortografico/semantica e fonologia.
• Apprendimento in italiano (Orsolini, et al.2005)• 1.Indovinare da indizi fonetici :associazioni parziali ortografia/fonologia (cues
fonemici parziali utilizzati per derivare la fonologia, es. pesce , pera, • 2. Lettura fonologica iniziale (Chiesa-K-i-e-s-a casa, assemblaggio
faticoso, difficoltà riconoscimento lessicale.
• 3. Lettura fonologica intermedia (gruppi di grafemi, assemblaggio efficiente,riconoscimento lessicale (uccello-u-ce-lo-uccello)
• 4. Lettura fonologica avanzata ( unità ortografiche più ampie -morfemi); sillabazione interna e pronuncia ad alta voce)
• 5. Lettura lessicale (lettura fluida, riconoscimento, recupero di forme ortografiche e fonologiche dal lessico mentale-effetto di lessicalità P/NP)
Sistema ortografico italiano
• Elevata ma non perfetta regolarità nelle corrispondenze grafema/fonema
• Vocali: A,I,U =sempre lo stesso suono• O (suono aperto=O, porta; chiuso=o, volo) • E (suono aperto=E, letto; chiuso=e, mela) • Consonanti: elevata regolarità con alcune eccezioni • omografi non omofoni• C seguita da O,A,U =K casa, cubo, coro• C seguita da E,I = tS cena, cibo• G seguita da O,A,U = G, gatto, gola, gusto• G seguita da E,I =dZ, gelo, giro• Omofoni non omografi =K C, K, CH• Cuore (K), Quadro (K), Chiesa (K)
•