Post on 03-Jun-2015
Il modello DIR
Dott. Antonio Narzisi
D.I.R.
D= DEVELOPMENTAL, CIOÈ BASATO SULLO SVILUPPO;
I = INDIVIDUAL DIFFERENCE, CIOÈ BASATO SULLE DIFFERENZE INDIVIDUALI;
R = RELATIONSHIP-BASED, CIOÈ BASATO SULLE RELAZIONI
Il modello DIR e l’approccio FLOOR-TIME
A CHI È INDIRIZZATO IL D.I.R. ?
Ai bambini con problemi di sviluppo:- Disturbi dello spettro autistico- Problemi della relazione e della
comunicazione- Problemi gravi del linguaggio- Problemi gravi di regolazione- Sindrome di down- Sindrome X fragile- Sindrome feto-alcolica- Paralisi cerebrali infantile
I TRE INSIGHT NUCLEARI
1_Il linguaggio e l’intelligenza, così come le abilità emozionali e sociali vengono tutte apprese attraverso relazioni interattive che coinvolgono gli scambi affettivi.
- Affinchè una interazione possa essere considerata nutriente dovrà avere alcune di queste caratteristiche:
- a) calore e sicurezza; b) regolazione che permette al bambino di non sentirsi sopraffatto; c) senso della relazione e coinvolgimento; d) segnali e gesti emozionali reciproci; e) problem solving; f) utilizzo delle idee in modo significativo e funzionale; g) pensare e ragionare.
I TRE INSIGHT NUCLEARI
2_esiste una grande variabilità nella processazione motoria e sensoriale sottostante le capacità di regolazione.
3_una nuova mappatura delle capacità di sviluppo funzionale ed emozionale.
FLOOR TIME
E’ una specifica componente del modello DIR non costituisce quindi l’intero modello.
Il FLOOR-TIME è focalizzato sulla creazione di interazioni emozionalmente significative che facilitano l’apprendimento e l’emergere delle sei capacità di sviluppo funzionale.
1) Regolazione e attenzione condivisa
2) Coinvolgimento ricco di calore e di fiducia
3) Comunicazione intenzionale a due vie fatta di circoli comunicativi che si aprono e si chiudono reciprocamente e con l’utilizzo di molti gesti affettivi e micro-affettivi
4) problem-solving interattivo
5) Utilizzo funzionale delle idee (es. dire “..ho fame…succo per favore…”
6) Costruire ponti tra le idee (es. bambino dice “..voglio uscire..” e voi dite “….perchè?...”.
Il compito del terapista è quello di seguire l’iniziativa del bambino e di giocare con qualsiasi cosa possa catturare il suo interesse, ma di fare ciò in un modo che incoraggi il bambino a interagire con voi.
(es. macchinine-gare; )
Il ruolo del terapista è quello di essere un aiuto costruttivo e, se necessario, provocatorio per fare tutto ciò che è necessario per trasformare la sua attività in un interazione a due persone.
I 4 OBIETTIVI 1) Incoraggiare l’attenzione e l’intimitàè importante aiutare il bambino a sintonizzarsi e agodere della vostra presenza2) Comunicazione a due vieInsegnare al bambino ad aprire e chiudere circolicomunicativi3) Incoraggiare l’espressioneAttraverso le parole o il gioco del far finta4) Il pensiero logicoAiutare il b. a giungere ad una comprensione del
mondobasata sulla logica
CONSIGLI PRATICI
- Trovare il piacere reciproco
- Adattarsi all’umore del bambino
- Mantenere l’attenzione del b. attraverso i suoi sensi (es.suoni che ama di più; tatto-tessuti; vista-colori brillanti)
- Sfarfallare insieme facendo finta di volare