DIPLOMA DI ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI … · (Regolamento e linee guida Istituti...

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI SOCIALI “Sandro Pertini”

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5A A

DIPLOMA DI ISTITUTO PROFESSIONALE

SETTORE SERVIZI

INDIRIZZO "SERVIZI COMMERCIALI”

CURVATURA TURISMO

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI SOCIALI “Sandro Pertini”

0 9 1 3 4 C A G L I A R I

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Cognome e nome

Materia Firma

Cabitza Nerina Maria Diritto ed economia

Carta Marcello Italiano - storia

Cossu Sandra Religione

Deidda Pierpaola Tecniche di Com. e Rel.

Deplano Andrea Lingua francese

Ferro Corrado Sostegno

Gravina Salvatore Lingua inglese

Marci Luisa Scienze Motorie

Mazzuzzi Armando Matematica

Melis Tito Tecniche Prof. dei Serv. Comm.

Murru Anna Rita Lingua spagnola

Romualdi Roberta Laboratorio TIC

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. ROBERTO PIANTA

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI SOCIALI “Sandro Pertini”

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(Regolamento e linee guida Istituti Professionali 2010 - DPR 87/2010 -Nuove linee guida del secondo

biennio e del quinto anno)

Secondo quanto indicato dal PECUP Il Diplomato di istruzione professionale

nell’indirizzo “Servizi Commerciali” al termine del proprio percorso deve:

- Aver conseguito competenze professionali che gli consentono di supportare o-

perativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministra-

tivi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competen-

ze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale

attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, com-

presi quelli pubblicitari.

- Sapersi orientare nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete

di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con

contesti nazionali ed internazionali.

Nello specifico deve essere in grado di:

Ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali.

Contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti

amministrativi ad essa connessi.

Contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo – contabile.

Contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing.

Collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale.

Utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore.

Organizzare eventi promozionali.

Utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigen-

ze del territorio e delle corrispondenti declinazioni.

FINALITÀ INDIRIZZO DI STUDI - PROFILO PROFESSIONALE

DDIIPPLLOOMMAA DDII IISSTTIITTUUTTOO PPRROOFFEESSSSIIOONNAALLEE SSEETTTTOORREE SSEERRVVIIZZII

IINNDDIIRRIIZZZZOO ""SSEERRVVIIZZII CCOOMMMMEERRCCIIAALLII”” CCUURRVVAATTUURRAA TTUURRIISSMMOO

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Comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della

terminologia di settore.

Collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di ap-

prendimento di seguito specificati in termini di:

- COMPETENZE.

Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più ap-

propriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo rela-

tive a situazioni professionali

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche

con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazio-

ne in rete

Padroneggiare la lingua inglese e un'altra lingua comunitaria, per scopi comuni-

cativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in

diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di

riferimento per le lingue (QCER)

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e ap-

profondimento disciplinare

Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita so-

ciale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di la-

voro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio

Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organiz-

zative aziendali

Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all'organizzazione di

servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi

Applicare gli strumenti e i sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i

risultati

Gli obiettivi specifici relativi all’indirizzo “Diploma professionale dei Servizi

Commerciali – Ambito Turistico” sono stati perseguiti attraverso le seguenti di-

scipline, i cui percorsi didattici si allegano al presente documento:

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI SOCIALI “Sandro Pertini”

0 9 1 3 4 C A G L I A R I Discipline Ore settimanali

Religione 1

Italiano 4

Storia 2

Matematica 3

Lingua Francese\ Lingua Spagnola 3

Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali 6+2*

Lingua Inglese 3

Diritto ed economia 4

Tecniche di Comunicazione e Relazione 2

Educazione Fisica 2

*Ore di compresenza con l’insegnante di Informatica e laboratorio

Ha contribuito, altresì, al conseguimento delle finalità d’indirizzo, un percorso

di ASL, parte integrante del curriculum.

Per l’istruzione professionale l’alternanza scuola lavoro rappresenta una metodolo-

gia a carattere ordinario, tramite la quale, come affermato nelle Linee guida nazio-

nali, “sviluppare il rapporto col territorio e utilizzare a fini formativi le risorse dispo-

nibili” indispensabile per qualificare in senso professionalizzante la proposta forma-

tiva della scuola.

Il progetto di Alternanza scuola / lavoro, ha permesso quindi di sperimentare un

percorso formativo innovativo che si configura come una diversa modalità di acqui-

sizione delle competenze previste dai percorsi curricolari, in particolare, nel conte-

sto dell’Istruzione professionale questa modalità assume una forte valenza formati-

va finalizzata allo sviluppo di capacità di comprensione del mondo del lavoro nei

suoi aspetti organizzativi ed economici e nell’acquisizione di capacità di interazione

con altri , nonché di soluzione dei problemi.

Assume inoltre una forte valenza orientativa in quanto favorisce la conoscenza di fi-

gure professionali di riferimento e offre l’occasione di sviluppare capacità di con-

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fronto con le proprie aspirazioni in vista dell’elaborazione del proprio progetto di vi-

ta; consente inoltre di acquisire specifici saperi e saper fare in relazione a un’area

professionale specifica. Incontri con testimonial per la realizzazione di una sorta di

dossier del settore e delle figure professionali e visite aziendali, consentiranno agli

studenti di mettere a raffronto il percorso di studio con gli elementi tratti da una

conoscenza diretta delle professioni; un periodo di inserimento in azienda nella mo-

dalità dell’affiancamento consentirà, altresì, allo studente di vivere gli aspetti reali

dell’organizzazione del lavoro anche mediante l’assunzione di precisi compiti opera-

tivi

Il Progetto Formativo viene allegato al presente documento.

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La classe è composta da 18 alunni.

Cognome e Nome

1. ALFONSI MARTA

2. ARGIOLAS DESY

3. COIANA SONIA

4. DEMURO MICHELA

5. FRAU MATTIA

6. MARRAS SOFIA

7. MELONI GIULIA

8. MOI DANIELE

9. MURA MICHAELA

10. PADERI ROBERTO

11. PERRA LAURA

12. PIREDDA MARCELLO

13. POMA VERONICA

14. PUSCEDDU CLAUDIA

15. SANNA FRANCESCA

16. SERRA MICHELA

17. TINCANI DEBORA

18. URAS MARIA ELISABETTA

La maggior parte degli studenti non risiede a Cagliari; la classe appare abbastanza

varia e articolata per età, ma è abbastanza omogenea per personalità, interessi cul-

turali e preparazione di base; tre studentesse ripetono il V anno, due provenienti

dalla V dello scorso anno, una proveniente da un altro istituto. La classe è bilingue:

9 alunni seguono la lingua spagnola, 9 la lingua francese.

Due studenti diversamente abili seguono una programmazione differenziata,

secondo le norme vigenti; di entrambi si allega la documentazione relativa.

PROFILO E ATTIVITÀ DELLA CLASSE

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Manifestazioni, Film e Mostre, Convegni, Visite guidate.

4 novembre 2014: Celebrazioni per la festa delle Forze Armate presso la ca-

serma Monfenera di Cagliari;

18 novembre 2014: Incontro sicurezza stradale nelle scuole "SAFE FACTOR

2014" presso l’Hotel Regina Margherita di Cagliari;

18 febbraio 2015: Visione spettacolo teatrale “1943: la guerra dentro casa”

presso il Circolo Culturale “La Vetreria” di Pirri;

21 aprile 2015: Partecipazione al Progetto Orientamento Università presso

la Cittadella Universitaria di Monserrato.

13 maggio 2015: Partecipazione a Orienta Sardegna presso la Fiera Interna-

zionale di Cagliari

Da settembre 2014 a dicembre 2014: Progetto FiX0 (Formazione e Innova-

zione per l’occupazione), a cura di Italia Lavoro

Attività di stage

OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI DALLA CLASSE CONOSCENZE – CAPACITÀ - COMPETENZE

ATTIVITA’ COMPLEMENTARI E INTEGRATIVE

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Si rimanda al documento informativo allegato relativo alle attività della Alternanza

Scuola Lavoro.

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Composizione del consiglio di classe

Cognome e nome

Materia

Anno

Cabitza Nerina Maria Diritto ed economia dal II anno

Carta Marcello Italiano - storia dal I anno

Cossu Sandra Religione dal I anno

Deidda Pierpaola Tecniche di Com. e Rel. dal V anno

Deplano Andrea Lingua francese dal I anno

Ferro Corrado Sostegno dal III anno

Gravina Salvatore Lingua inglese dal II anno

Marci Luisa Educazione fisica dal I anno

Mazzuzzi Armando Matematica dal I anno

Melis Tito Tecniche Prof. dei Serv. Comm. dal V anno

Murru Anna Rita Lingua spagnola dal V anno

Romualdi Roberta Laboratorio TIC dal IV anno

Come risulta dalla tabella allegata, la continuità didattica è stata quasi garan-

tita: 3 docenti su dodici sono stati nominati nel corrente anno scolastico, ma la

maggior parte segue la classe fin dal biennio; tuttavia, il cambiamento del docen-

te in alcune materie fondamentali ha generato un comprensibile e sostanziale

momento di riassestamento da parte dell’intera classe che, proprio nel momento

conclusivo del proprio percorso scolastico, ha dovuto riadattare tempi, ritmi di

apprendimento e metodo di studio a nuove esigenze e a richieste diverse.

CONTINUITA’ DIDATTICA

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PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA Durante l’anno scolastico sono state effettuate 2 simulazioni di terza prova

secondo lo schema seguente.

Periodo Materie Tipologia

Gennaio Storia, Diritto, Inglese, TCR Tipologia B+C 2 quesiti a trattazione

sintetica, 5 quesiti a

risposta multipla

Aprile Diritto, Inglese, Matemati-

ca, Spagnolo/Francese

Tipologia B+C 2 quesiti a trattazione

sintetica, 5 quesiti a

risposta multipla

La seconda simulazione di lingua straniera è stata approntata fornendo un testo di riferimento a livello B2.

Obiettivi perseguiti:

- Far acquisire alla classe dimestichezza con la tipologie prescelta;

- Far emergere il grado di conseguimento degli obiettivi in termini di co-noscenze, capacità e competenze;

- Far comprendere i criteri di valutazione ai fini della promozione

dell’autovalutazione.

Le terze prove hanno altresì fornito elementi di valutazione nelle singole discipline coinvolte. Per ogni prova si allega la scheda formativa.

Inoltre, sono state sperimentate prove scritte di Italiano e di Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali, secondo le tipologie d’esame.

Il presente documento è stato elaborato all’unanimità dal Consiglio di Classe in da-ta 13.05.2015.

ALLEGATI

A) tabella corrispondenza giudizio/voto secondo il P.O.F

B) n. 2 documenti di simulazione della terza prova

C) percorso didattico di ciascuna disciplina

D) progetto formativo ASL

E) percorsi differenziati per alunni con certificazione

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ALLEGATO A) Tabella corrispondenza giudizio/ voto secondo il POF

Voto Conoscenze Abilità Competenze

1 Rifiuto della verifica

2

Non possiede alcuna conoscenza disciplinare specifica

Non sa in nessun caso applicare le conoscenze ed i linguaggi spe-cifici

Non sa individuare concetti chiave, né sa collegarli ed esprimere valuta-zioni.

3

Manca quasi completamente di co-noscenze

Solo in casi rarissimi sa utilizzare conoscenze e linguaggi specifici

Individua pochi concetti elementari, ma non sa collegarli ed esprimere valutazioni

4

Possiede le conoscenze in modo lacunoso, incerto e scorretto

Applica in modo scorretto ed in-certo le conoscenze e i linguaggi specifici

Individua, talvolta, alcuni concetti chiave, riesce ad operare solo qual-che collegamento in modo non sempre corretto e non sa esprimere valutazioni.

5

Possiede parzialmente e non sem-pre correttamente le conoscenze disciplinari

Guidato applica con incertezza e qualche scorrettezza le conoscen-ze disciplinari e i linguaggi speci-fici

Riconosce i concetti essenziali e so-lo se guidato, effettua collegamenti sostanzialmente corretti, ma non sa esprimere valutazioni

6

Conosce i contenuti in modo cor-retto, ma limitatamente ad uno studio manualistico

Applica, pur con qualche incer-tezza, in modo essenziale ma so-stanzialmente corretto, cono-scenze disciplinari e i linguaggi specifici

Individua i concetti chiave e opera collegamenti più semplici in modo corretto; esprime valutazioni ap-propriate ma poco rielaborate

7

Conosce i contenuti in modo cor-retto e completo

Applica in maniera corretta le conoscenze disciplinari e lingui-stiche

Individua i concetti chiave e opera collegamenti in modo corretto; e-sprime valutazioni appropriate e rie-laborate

8

Dimostra una conoscenza ampia, completa e sicura dei contenuti di-sciplinari

Applica in maniera corretta ed autonoma le conoscenze e il lin-guaggio.

Effettua analisi complete e propone collegamenti adeguati; esprime valu-tazioni appropriate, rielaborate e personali.

9

Dimostra una conoscenza puntuale, ricca, approfondita e ben argomen-tata dei contenuti disciplinari.

Applica in maniera corretta, sicu-ra ed autonoma le conoscenze e il linguaggio.

Effettua analisi complete ed appro-fondite, propone collegamenti ade-guati ed esprime valutazioni perso-nali opportunamente motivate

10

Dimostra una conoscenza puntuale,

ricca, approfondita e ben argomen-

tata dei contenuti disciplinari e in-

terdisciplinari.

Applica in maniera corretta, sicu-

ra ed autonoma le conoscenze,

riutilizza il linguaggio con pro-

prietà, ricchezza e varietà

Effettua analisi ricche di osserva-

zione in modo autonomo; organiz-

zale conoscenze e le procedure e-

spositive con sicurezza ed esprime

motivate e personali valutazioni cri-

tiche

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI SOCIALI “SAN-

DRO PERTINI” CAGLIARI

ESAMI DI STATO 2014 - 2015

I SIMULAZIONE TERZA PROVA

CLASSE 5^A SC

Nome e Cognome Candidato:_________________________________________

CLASSE : 5^ Sez. A SC TECNICO DEI SERVIZI COMMERCIALI

Il/ la candidato/a

non può comunicare con i compagni;

non può consultare libri di testo o appunti;

deve rispondere ai quesiti rispettando le consegne e senza effettuare cancellazioni

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue e/o monolingue per lo svolgimento della prova Tempo assegnato 120 minuti

Cagliari, 16 gennaio 2015 Punti proposti: ________ /15

Firma dei Componenti Punti deliberati ________/15

Del C.d.c:

Prof.

Marcello Carta _____________________________

Prof. ssa

Nerina Cabitza _____________________________

Prof.ssa

Pierpaola Deidda _____________________________

Prof.

Salvatore Gravina _____________________________

Il Coordinatore di Classe

______________________________

MATERIA TERZA PROVA PUNTEGGIO FINALE 15/15

1. STORIA

2. T.C.R.

3. DIRITTO

4. LINGUA STRANIERA INGLESE

MEDIA TOTALE

SCHEDA INFORMATIVA

Tempo assegnato 120 minuti

Prestazioni richieste/obiettivi

Conoscenza degli argomenti, capacità di utilizza-

re i contenuti appresi, capacità di utilizzare in

modo appropriato il linguaggio tecnico della di-

sciplina

Tecniche di Com. e Rel.

Diritto ed Economia

Storia

Conoscenza della lingua straniera: Conoscenza

degli argomenti, capacità di utilizzare termini e

contenuti appresi in modo pertinente, uso ap-

propriato del lessico, competenze linguistico/ e-

spressive

Lingua inglese

B) Tipologia di prova

- Quesiti a S/M 20 - Quesiti a risposta singola 8

C) Criterio di valutazione per le singole discipline: Tot (3,75) Quesito a risposta multipla punti 0,35 ( 5 )

Quesito a risposta singola punti 1 ( 2 )

Nei quesiti a risposta singola il punto viene così frazionato:

Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo 0,30 0,50 0,60 0, 70 0, 80 1,00

D) Livello di prestazione raggiunto per singola disciplina

Punteggio per disciplina Voto in decimi

Scarso P< 0,75 0<V<2

Insufficiente 0,75 <P <1,5 2<V<4

Mediocre 1,5 <p<2,5 4 <V <6

Sufficiente P=2,5 10/4=2,5 V=6

Discreto 2,5< P <3,0 6< V <8

Buono 3,0< P<3,75 8< V <10

Ottimo P=3,75 V=10

Livello di prestazione globale raggiunto

Mancato raggiungimento degli obiettivi 1 – 3 su 15

Insufficiente raggiungimento degli obiettivi 4 – 6 su 15

Parziale raggiungimento degli obiettivi 7 – 9 su 15

Raggiungimento degli obiettivi essenziali 10 su 15

Discreto ma non completo 11- 12 su 15

Buono ma non approfondito 13 – 14 su 15

Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi 15 su 15

DIRITTO

Tipologia “B” quesiti a risposta aperta

1) Definisci i compiti delle aziende di promozione turistica

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

2) Quali sono le imprese recettive

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

Tipologia “C”: quesiti a risposta multipla

1) Le associazioni PRO LOCO sono:

A ⃝ Associazioni private a base volontaria;

B ⃝ Sottoposte al controllo del Comune;

C ⃝ Hanno sostituito gli uffici di informazione ed accoglienza turistica;

D ⃝ Enti pubblici non economici senza scopo di lucro;

2) E’ organo dell’amministrazione diretta centrale:

A ⃝ ENIT;

B ⃝ Regione;

C ⃝ Dipartimento per lo sviluppo e la competitività nel turismo;

D ⃝ IAT;

3) L’organo della P.A. più importante per il turismo è:

A ⃝ Lo Stato;

B ⃝ La Regione;

C ⃝ Il Comune;

D ⃝ La Provincia;

4) L’ente che si occupa della promozione all’estero del turismo italiano è:

A ⃝ Dipartimento per lo sviluppo e la competitività nel turismo;

B ⃝ Il CAI;

C ⃝ L’ENIT;

D ⃝ Il CNR;

5) Il mercato è:

A ⃝ Il luogo fisico dove si vendono le cose;

B ⃝ Un insieme di contrattazioni;

C ⃝ L’incontro della domanda e dell’offerta relativa a un certo prodotto;

D ⃝ L’offerta di un bene;

LINGUA STRANIERA: INGLESE

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue e/o monolingue per lo svolgimento della prova mista (Tipo-

logia B-C).

Tipologia B

Rispondere ai seguenti quesiti utilizzando soltanto lo spazio a disposizione (max.5 righe) – non ecce-

dere lo spazio – (capacità di sintesi)

1) What are the most ancient origins of the city of Florence? (describe briefly)

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

2)Why is the Medici family so famous in the history of the city and who were Cosimo and

Lorenzo for Florence?

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

Tipologia C

1. The city of Venice went through a number of artistic and architectural styles which char-

acterized it through the centuries. During the 13th

century it was marked by one style in

particular :

A ⃝ the Neoclassical style which characterized on the Doge’s Palace.

B ⃝ the Renaissance style which marked the Ca’ d’Oro and the Doge’s Palace.

C ⃝ the Byzantine style, which may be appreciated in the Ca’ d’Oro and the Doge’s Palace.

D ⃝ the Romanesque which signed the Ca’ d’Oro.

2. Where is the city of Florence located and how many people live in the urban and subur-

ban district?

A ⃝ It is located in Northern Italy and its total population (urban and suburban) is of approx-

imately 600 thousand people.

B ⃝ it is geographically located in southern Italy and situated in a basin surrounded by low

hills that have prevented it from spreading out. Its total population is in fact of about

400 thousand inhabitants with a suburban population of approximately 200 thousand.

C ⃝ it is geographically located in central Italy and situated in a basin surrounded by low

hills that have prevented it from spreading out. Its total population is in fact of about

400 thousand inhabitants with a suburban population of approximately 200 thousand.

D ⃝ None of the above

3. The “walking platforms” are erected in Venice only during a certain period of the year in

order to:

A ⃝ resolve the problems caused by high tides that occur during all the year.

B ⃝ resolve the problems caused by high tides that occur during both dry and wet season.

C ⃝ resolve the problems caused by high tides that occur during dry season only.

D ⃝ resolve the problems caused by high tides that occur during the wet season and espe-

cially during fall and winter months.

4. The “Accademia Gallery” is:

A ⃝ an enormous art gallery in Florence in which we can find the precious works of Tinto-

retto, Guardi and other famous painters.

B ⃝ famous for its sculptures by Michelangelo: the Prisoners, the St.Matthew and, especial-

ly, the statue of David

C ⃝ famous for its sculptures by Michelangelo, and in particular, the statue of David, but not

for “the Prisoners” which are not masterpieces done by the great artist.

D ⃝ None of the above

5. Lorenzo dei Medici was:

A ⃝ only a great politician;

B ⃝ a great patron of the arts, commissioning works by Michelangelo, Leonardo da Vinci

and Botticelli;

C ⃝ only an accomplished musician who brought some of the most accomplished composers

to Florence;

D ⃝ all of the above

STORIA

1) Quali furono le principali ragioni che provocarono la rivoluzione russa del 1917? (max 5

righe)

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

2) Perché con la fine della prima guerra mondiale l’Europa perse la sua centralità nella

politica internazionale? (max 5 righe)

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

1. Prima che scoppiasse la prima guerra mondiale si fronteggiarono tra loro due schiera-

menti politico-diplomatici: la Triplice Intesa e la Triplice Alleanza …

A ⃝ l’Intesa collegava tra loro Francia, Germania e Inghilterra mentre l’Alleanza Austria-

Ungheria, Russia e Italia;

B ⃝ l’Intesa collegava tra loro Francia, Italia e Inghilterra mentre l’Alleanza Germania, Austria-

Ungheria e Russia;

C ⃝ l’Intesa collegava tra loro Russia, Francia e Inghilterra mentre l’Alleanza Germania,

Austria-Ungheria e Italia;

D ⃝ l’Intesa collegava tra loro Inghilterra, Francia e Stati Uniti mentre l’Alleanza Germania,

Italia e Austria-Ungheria.

2. In Italia l’opinione pubblica era divisa tra i neutralisti e gli interventisti…

A ⃝ erano neutralisti i giolittiani, i cattolici e i socialisti;

B ⃝ erano neutralisti i nazionalisti, i cattolici e i socialisti;

C ⃝ erano neutralisti i giolittiani, i liberali di destra e i cattolici;

D ⃝ erano neutralisti il re, la Chiesa e i socialisti.

3. Con la fine della guerra, dopo i trattati di pace nacquero nuovi stati, tra cui…

A ⃝ la Serbia e la Cecoslovacchia;

B ⃝ la Cecoslovacchia e la Iugoslavia;

C ⃝ l’Ungheria e la Serbia;

D ⃝ la Cecoslovacchia e l’Austria.

4. Quale quadro sociale si determinò in Italia dopo la fine della prima guerra mondiale?

A ⃝ Vi fu un aumento del malcontento di tutte le classi sociali, ma in particolare: degli

imprenditori, che protestavano contro le conseguenze sociali della crisi postbellica; dei

contadini, che chiedevano la distribuzione delle terre promesse durante la guerra; del ceto

medio, insoddisfatto per il peggioramento delle condizioni di vita e i risultati della guerra

giudicati insoddisfacenti.

B ⃝ Vi fu un aumento del malcontento di tutte le classi sociali, ma in particolare; degli

imprenditori, che protestavano contro le conseguenze sociali della crisi postbellica; del ceto

medio, insoddisfatto per il peggioramento delle condizioni di vita e i risultati della guerra

giudicati non adeguati agli sforzi fatti.

C ⃝ Vi fu una diminuzione del malcontento di tutte le classi sociali, ma in particolare: degli

operai, soddisfatti per le conseguenze sociali della crisi postbellica; dei contadini, che

ottennero e le terre promesse durante la guerra; del ceto medio, soddisfatto per il

miglioramento delle condizioni della vita e i risultati della guerra giudicati adeguati agli

sforzi fatti.

D ⃝ Vi fu un aumento del malcontento di tutte le classi sociali, ma in particolare: degli operai,

che protestavano contro le conseguenze sociali della crisi postbellica; dei contadini, che

chiedevano la distribuzione delle terre promesse durante la guerra; del ceto medio,

insoddisfatto per il peggioramento delle condizioni di vita e dei risultati della guerra

giudicati inadeguati agli sforzi fatti.

5. Il movimento fascista in origine ebbe il sostegno…

A ⃝ dei contadini e degli operai:

B ⃝ dell’alta borghesia e degli operai;

C ⃝ del ceto medio e dei reduci di guerra;

D ⃝ dei reduci di guerra e dei contadini.

TECNICHE DI COMUNICAZIONE

1. Individua le caratteristiche fondamentali del modello di gestione delle risorse umane det-

to tayloristico.

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________

(max 5 righe)

2. Individua le caratteristiche del modello della gestione del personale detto delle relazioni

umane

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________

(max 5 righe)

1) Il modello di gestione delle risorse umane detto “classico” ha come presupposto fonda-

mentale

A ⃝ L’uomo come variabile determinante del sistema organizzativo

B ⃝ La divisione specialistica del lavoro come variabile del sistema organizzativo

C ⃝ L’uomo concepito come soggetto caratterizzato da bisogni affettivi da soddisfare

D ⃝ L’uomo come variabile integrativa della macchina

2) La gestione delle risorse umane nelle grandi aziende secondo il modello Taylor è basata

su

A ⃝ Accurata divisione dei compiti e dei ruoli

B ⃝ Stile direttivo accentratore

C ⃝ Stile direttivo compartecipativo e collaborativo

D ⃝ Stile direttivo democratico e di condivisione

3) Il modello di gestione del personale detto “della scuola delle relazioni umane” ha come

presupposto fondamentale

A ⃝ L’uomo come variabile determinante del sistema organizzativo

B ⃝ La divisione specialistica del lavoro come variabile del sistema organizzativo

C ⃝ L’uomo concepito come soggetto caratterizzato da bisogni affettivi da soddisfare

D ⃝ L’uomo come variabile integrativa della macchina

4) La motivazione al lavoro è l’aggregazione di diversi fattori: individua la serie corretta

A ⃝ Esclusivamente soddisfazione personale

B ⃝ La soddisfazione personale e i benefici economici

C ⃝ La motivazione personale: soddisfazione dei bisogni economici e valori

D ⃝ La sola soddisfazione dei bisogni economici

5) Secondo la scuola classica l’uomo è

A ⃝ una appendice della macchina

B ⃝ una variabile dipendente del sistema organizzazione

C ⃝ una variabile indipendente dal sistema

D ⃝ una variabile del solo sistema del personale

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI SOCIALI “SAN-

DRO PERTINI” CAGLIARI

ESAMI DI STATO 2014 - 2015

II SIMULAZIONE TERZA PROVA

CLASSE 5^A SC

Nome e Cognome Candidato:_________________________________________

MATERIA VOTAZIONE DIRITTO LINGUA INGLESE LINGUA SPAGNOLA MATEMATICA TOTALE

Il/ la candidato/a

non può comunicare con i compagni;

non può consultare libri di testo o appunti;

deve rispondere ai quesiti rispettando le consegne e senza effettuare cancellazioni

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue e/o monolingue per lo svolgimento della prova Tempo assegnato 120 minuti

Cagliari, 22 aprile 2015 Punti proposti: ________ /15

Firma dei Componenti Punti deliberati ________/15

Del C.d.c:

Prof. ssa

Nerina Cabitza _____________________________

Prof. Andrea Deplano _____________________________

Prof.

Salvatore Gravina _____________________________

Prof.

Armando Mazzuzzi _____________________________

Prof.ssa

Anna Rita Murru _____________________________

Il Coordinatore di Classe

________________________

SCHEDA INFORMATIVA

Tempo assegnato 120 minuti

Prestazioni richieste/obiettivi

Conoscenza degli argomenti, capacità di utilizza-

re i contenuti appresi, capacità di utilizzare in

modo appropriato il linguaggio tecnico della di-

sciplina

Diritto ed Economia

Matematica

Conoscenza della lingua straniera: Conoscenza

degli argomenti, capacità di utilizzare termini e

contenuti appresi in modo pertinente, uso ap-

propriato del lessico, competenze linguistico/ e-

spressive

Lingua inglese

Lingua francese

Lingua spagnola

B) Tipologia di prova

- Quesiti a S/M 20 - Quesiti a risposta singola 8

C) Criterio di valutazione per le singole discipline: Tot (3,75) Quesito a risposta multipla punti 0,35 ( 5 )

Quesito a risposta singola punti 1 ( 2 )

Nei quesiti a risposta singola il punto viene così frazionato:

Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo 0,30 0,50 0,60 0, 70 0, 80 1,00

D) Livello di prestazione raggiunto per singola disciplina

Punteggio per disciplina Voto in decimi

Scarso P< 0,75 0<V<2

Insufficiente 0,75 <P <1,5 2<V<4

Mediocre 1,5 <p<2,5 4 <V <6

Sufficiente P=2,5 10/4=2,5 V=6

Discreto 2,5< P <3,0 6< V <8

Buono 3,0< P<3,75 8< V <10

Ottimo P=3,75 V=10

Livello di prestazione globale raggiunto

Mancato raggiungimento degli obiettivi 1 – 3 su 15

Insufficiente raggiungimento degli obiettivi 4 – 6 su 15

Parziale raggiungimento degli obiettivi 7 – 9 su 15

Raggiungimento degli obiettivi essenziali 10 su 15

Discreto ma non completo 11- 12 su 15

Buono ma non approfondito 13 – 14 su 15

Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi 15 su 15

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

Cognome ………….…………………………. Nome ……………..……..…… Classe

Indicatori

Livelli di valutazione

Punteggio

corrispon-

dente ai li-

velli

Punteg-

gio

attribui-

to

Quesito

CO

NO

SC

EN

ZA

40%

- Articolata, approfondita e personale 1.50

- Articolata e approfondita 1.40

- Completa 1.25

- Essenziale ( Sufficiente ) 1

- Approssimativa ed incerta 0.9

- Frammentaria e superficiale 0,8

- Molto marginale 0,4

CO

MP

ET

EN

ZA

40%

-Esposizione articolata e/o applicazione efficace e significativa dei

contenuti;

1.50

-Esposizione articolata e/o applicazione efficace dei contenuti; 1.40

- Esposizione corretta e chiara e/o applicazione corretta dei conte-

nuti;

1.25

- Esposizione chiara, anche se semplice dei concetti fondamen-

tali e/o applicazione sostanzialmente corretta (sufficiente)

1

- Esposizione approssimativa dei concetti fondamentali e/o appli-

cazione incerta, lessico con qualche imprecisione;

0.9

- Esposizione confusa e frammentaria, lessico non appropriato; 0,8

- Esposizione non corretta delle conoscenze e/o applicazione erra-

ta;

0,4

CA

PA

CIT

A’

20%

Analisi e sintesi articolate e significative, rielaborazione personale 0.75

Analisi e/o sintesi articolate e significative 0.70

Analisi e/o sintesi coerenti e corrette 0.62

Analisi corretta e organizzazione coerente delle conoscenze

(Sufficienza)

0.5

Analisi/sintesi parziali o imprecise 0.4

Analisi/sintesi confuse 0.3

Analisi/sintesi non corrette/inesistenti 0.15

Punteggio

DIRITTO

Tipologia “B” quesiti a risposta aperta

1 Definisci l’agriturismo

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

2 Indica i caratteri essenziali del contratto di albergo

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

Tipologia “C”: quesiti a risposta multipla

1 La conferenza Stato – Regione è un:

A ⃝ Organo dell’amministrazione periferica;

B ⃝ Organo ausiliario;

C ⃝ Organo di controllo;

D ⃝ Organo dell’amministrazione centrale.

2 La Giunta regionale:

A ⃝ approva le leggi regionali;

B ⃝ predispone il bilancio preventivo;

C ⃝ approva il bilancio regionale;

D ⃝ delibera i tributi di competenza;

3 Qual è il compito del CAI:

A ⃝ soccorre gli infortunati in montagna;

B ⃝ Promuove la tutela dell’ambiente;

C ⃝ Gestisce corsi di aggiornamento per le attività alpinistiche;

D ⃝ Realizza opere alpine;

4 Gli IAT

A ⃝ Raccolgono segnalazioni disservizi;

B ⃝ Svolgono attività di conciliazione;

C ⃝ Organizzano eventi culturali;

D ⃝ Gestiscono ostelli della gioventù;

5 Il sistema di classificazione a stelle si basa su alcuni requisiti posseduti dagli alberghi a

eccezione di:

A ⃝ dei servizi obbligatori;

B ⃝ delle dotazioni;

C ⃝ degli impianti;

D ⃝ della carta da parati;

LINGUA STRANIERA: INGLESE

VISTA LA COMPLESSITA’ DEL TESTO: E’ consentito l’uso del dizionario bilingue e/o monolin-

gue per lo svolgimento della prova mista (Tipologia B-C).

Leggere attentamente il testo e rispondere ai quesiti Tipologia B-C

Package Travel Consumers

EUROPE: EU PACKAGE TRAVEL DIRECTIVES The European Commission published a proposal to modernize EU rules on package travel. The Pack-

age Travel Directive (90/314/EEC) protects European consumers going on holiday and covers pre-

arranged package holidays combining at least two of the following:

(1) transport, (2) accommodation (3) other tourist services such as sightseeing.

The Directive provides consumer protection and covers: information requirements, liabilities for ser-

vices and protection (reimbursement of sums paid or repatriation) in the case of a tour operator or air-

line goes bankrupt..

The aim of the Directive is to extend the current protection for traditional, pre-arranged packages to

new combinations of travel services. If those new combinations of travel services feature the charac-

teristics associated with packages, the consumer is protected under the new rules. For example, a com-

bination that includes all services in one contract or where all services are sold at an inclusive price

will be considered a customized package, irrespective of whether this combination of travel services is

sold online or off-line. Such customized packages will be protected in the same way as traditional, pre-

arranged packages. The basis is the EU Directive from 1990 on package travel. The reform responds

to a fundamental transformation of the travel market: People are increasingly taking a more active role

in tailoring their holidays to their specific requirements, notably by using the internet to combine trav-

el arrangements rather than choosing from ready-made packages out of a brochure. Whilst package

holidays remain popular, new markets in terms of both products and how they are sold have emerged,

mainly due to the internet. This has enabled airlines, hotels, tour operators and other travel organiza-

tions to promote and sell their products directly to consumers in different ways and often avoiding in-

termediaries.

Dynamic packages/customized holidays have also become an attractive option for consumers since

they allow them to tailor their holiday to suit their individual tastes and requirements and to purchase

holidays and short breaks in their component parts. Sometimes the components are from the same pro-

vider but equally they may be from different ones. These holidays do not fall within the traditional

definition of a package and this inevitably causes uncertainty when considering the application of the

current regulations. So the proposed update of the 1990 rules is essential to bring the Package Travel

Directive into the digital age. This means: protection for an extra 120 million of package travelers.

This update will bring for buyers of traditional and customized packages:

•Clear information: Consumers will be told exactly what kind of product they are buying and what

kind of protection is included in their travel arrangement.

•Stricter controls on price surcharges: Changes to the final price after consumers have signed a con-

tract should be the exception. But if they occur, they need to be predictable and fair.

•Better termination rights: Unplanned events can and do occur before departure. The new rules aim

to reflect this reality, to give package travelers the possibility to terminate the contract before they

leave on holiday against a fair amount of compensation to cover the organizer’s costs. Consumers will

also be able to cancel the contract, free of charge, before departure in the event of natural disasters,

civil unrest, or similar serious situations at the destination that would affect the holiday, for example

when national authorities advise against travelling to a specific destination.

•A single contact point if something goes wrong: Consumers will be able to address complaints or

claims directly to the retailer (the travel agent) from whom they bought their holiday.

EU-wide rules will make cross-border trade easier, with common rules on information requirements,

liability and other obligations towards travelers.

Intermediaries will be made explicitly liable for booking errors in relation to packages and other cus-

tomized travel arrangements.

All agencies need to keep an eye on developments as it is normal for countries when passing laws on

new EC directives.

Tipologia “B” quesiti a risposta aperta

1. Briefly describe the main objective of the Package Travel Directive (90/314/EEC)?

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

2. In what way has the “Internet” changed or modified the market and the relationship with the

consumer?

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………

Tipologia “C”: quesiti a risposta multipla

1. The Package Travel Directive (90/314/EEC) protects European consumers for:

A ⃝ transport only;

B ⃝ only accommodation;

C ⃝ other tourist services;

D ⃝ At least two of the above.

2. For buyers of traditional and customized packages this update will bring:

A ⃝ clear information and stricter control on price surcharges only;

B ⃝ clear information stricter control on price surcharges as well as better termination rights;

C ⃝ a single contact point if something goes wrong;

D ⃝ All of the above.

3. Intermediaries will be:

A ⃝ partially liable

B ⃝ unaccountable

C ⃝ legally responsible

D ⃝ None of the above.

4. “Better termination rights” refers to:

A ⃝ only to cancel the contract, free of charge, before departure in the event of natural disasters, civil

unrest, or similar serious situations at the destination that would affect the holiday

B ⃝ the possibility to terminate the contract before they leave on holiday against a fair amount of com-

pensation to cover the organizer’s costs. Furthermore, consumers will also be able to cancel the con-

tract, free of charge, before departure in the event of natural disasters, civil unrest, or similar serious

situations at the destination that would affect the holiday, for example when national authorities advise

against travelling to a specific destination.

C ⃝ the possibility to terminate the contract before they leave on holiday against a fair amount of com-

pensation to cover the organizer’s costs but not to cancel the contract, before departure in the event of

natural disasters, civil unrest, or similar serious situations at the destination that would affect the holi-

day, for example when national authorities advise against travelling to a specific destination.

D ⃝ None of the above

5. Why have dynamic packages and/or customized holidays become such an attractive option for

consumers?

A ⃝ because a dynamic package and/or customized holidays allows consumers to change their choices

and itineraries while on holiday;

B ⃝ because they allow consumers to tailor their holiday to suit their individual tastes and requirements

and to purchase holidays and short breaks in their component parts

C ⃝ because they don’t allow consumers to tailor their holiday to suit their individual tastes and re-

quirements and only purchase holidays and short breaks directly from tour operators and travel agen-

cies;

D ⃝ None of the above

LINGUA STRANIERA: FRANCESE

Le Centre-Est

population densité hab./km2

Rhône-Alpes 6.113.000 140

Auvergne 1.341.500 52

Le territoire du Centre-Est présente des reliefs variés. À l’est, les massifs alpins qui n’ont jamais cons-

titué un réel obstacle grâce notamment à leurs larges vallées. L’Ouest de l’Auvergne, qui forme le plus

grand ensemble de volcans d’Europe, est devenu parc naturel régional, et la beauté de ses paysages at-

tire de nombreux randonneurs.

Tandis que l’économie de l’Auvergne repose essentiellement sur l’agriculture, la région Rhône-Alpes

bénéficie aussi d’une très forte économie industrielle, ce qui explique l’inégale distribution de la popu-

lation.

L’agriculture est riche en cultures céréalières, fruits et légumes, aviculture. Le Centre-est profite d’une

longue tradition industrielle. Au XIXe siècle, les besoins de l’industrie textile sont à l’origine du déve-

loppement de la chimie dans la région lyonnaise et, dans le Massif Central, Saint-Étienne devient le

premier bassin charbonnier de France et Clermond-Ferrand la capitale mondiale des pneumatiques,

sous l’impulsion des frères Michelin. Aujourd’hui le Centre-Est dispose d’une vaste gamme

d’industries puissantes.

La montagne est un espace très touristique. Le Centre-Est compte, outre le Parc national de la Vanoise,

créé en 1963, six parcs naturels. Les stations dans les Alpes (Chamonix, Valmorel) accueillent les trois

cinquièmes de la fréquentation touristique hivernale française. L’activité tertiaire s’appuie actuelle-

ment sur plusieurs pôles en croissance dont le tourisme (parc d’attraction Vulcania, parcs naturels).

1) Explique l’inégale distribution de la population

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2) Parle de l’agriculture

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6. Le territoire du Centre-Est a des reliefs

A ⃝ variés à l’Est;

B ⃝ alpins à l’Ouest;

C ⃝ des volcans à l’Ouest et les Alpes à l’Est;

D ⃝ les Alpes à l’Ouest et des volcans à l’Est.

7. Quels types d’économie caractérisent le Centre-Est ?

A ⃝ Industrielle en Auvergne et agricole en Rhône-Alpes;

B ⃝ Industrielle en Rhône-Alpes et agricole en Auvergne;

C ⃝ Essentielle en Auvergne et industrielle en Rhône-Alpes;

D ⃝ Essentiellement industrielle en Auvergne et en Rhône-Alpes.

8. Au XIXe siècle remonte la tradition industrielle parce que:

A ⃝ les besoins de l’industrie textile font développer la chimie dans la région lyonnaise et, dans

le Massif Central, Saint-Étienne devient le premier bassin charbonnier de France et Cler-

mond-Ferrand la capitale mondiale des pneumatiques, sous l’impulsion des frères Michelin;

B ⃝ les besoins de l’industrie chimique sont à l’origine du développement du textile dans la ré-

gion lyonnaise et, dans le Massif Central, Saint-Étienne devient le premier bassin charbon-

nier de France et Clermond-Ferrand la capitale mondiale des pneumatiques, sous

l’impulsion des frères Michelin;

C ⃝ les besoins de l’industrie textile sont à l’origine du développement de la chimie dans la ré-

gion lyonnaise et, dans le Massif Central, Saint-Étienne devient le premier bassin volca-

nique de France et Clermond-Ferrand la capitale pneumatique du monde, sous l’impulsion

des frères Michelin;

D ⃝ les besoins de l’industrie textile ne font pas développer la chimie dans la région lyonnaise

ni, dans le Massif Central, Saint-Étienne ne devient pas le premier bassin charbonnier de

France ni, Clermond-Ferrand la capitale mondiale des pneumatiques, sous l’impulsion des

frères Michelin.

9. De quoi dispose-t-il le Centre-Est ?

A ⃝ Aujourd’hui le Centre-Est dispose d’une vaste gamme d’industries puissantes.

B ⃝ Aujourd’hui la puissance du Centre-Est dispose d’une vaste gamme d’industries.

C ⃝ Aujourd’hui la vaste gamme du Centre-Est dispose d’industries puissantes.

D ⃝ Aujourd’hui la puissance du Centre-Est ne dispose pas de vaste gamme d’industries.

10. Justifie l’affirmation ‘La montagne est un espace touristique’

A ⃝ Le Centre-Est créé six parcs naturels.

Les stations dans les Alpes accueillent les 5/3 de la fréquentation touristique hivernale fran-

çaise.

L’activité tertiaire s’appuie actuellement sur plusieurs pôles en croissance dont le tourisme

(parc d’attraction Vulcania, parcs naturels).

B ⃝ Le Centre-Est compte six parcs naturels.

Les stations dans les Alpes accueillent les 3/5 de la fréquentation touristique hivernale fran-

çaise.

L’activité tertiaire s’appuie actuellement sur plusieurs pôles en croissance dont le tourisme

(parc d’attraction Vulcania, parcs naturels).

C ⃝ Le Centre-Est compte, outre le Parc national de la Vanoise, créé en 1963, six stations de skj.

Les parcs naturels dans les Alpes accueillent les cinq troisièmes de la fréquentation touris-

tique hivernale française.

L’activité tertiaire s’appuie actuellement sur plusieurs pôles en croissance dont le tourisme

(parc d’attraction Vulcania, parcs naturels).

D ⃝ Le Centre-Est ne compte pas de parcs naturels.

Les stations dans les Alpes n’aaccueillent pas les 3/5 de la fréquentation touristique hiver-

nale française.

L’activité tertiaire ne s’appuie pas actuellement sur des pôles en croissance dont le tourisme

(parc d’attraction Vulcania, parcs naturels).

LINGUA STRANIERA: SPAGNOLO

Leggere il testo con attenzione e rispondere ai quesiti utilizzando lo spazio a disposizione

(max. 5 righe):

LA CUEVA DE ALTAMIRA

La cueva de Altamira es la máxima representación del espíritu creador del hombre. Todas las

características esenciales del Arte coinciden en Altamira en grado de excelencia. Las técnicas

artistísticas (dibujo, pintura, grabado), el tratamiento de la forma y el aprovechamiento del soporte, los

grandes formatos y la tridimensionalidad, el naturalismo y la abstracción, el simbolismo, todo está ya

en Altamira.

Es Altamira, a quien Herni Moore llamó en 1934 La Real Academia del Arte Rupestre, la que inspiró

a los artistas de la Escuela de Altamira, a Miró, Tàpies, Millares, Merz o a Miquel Barceló quien

escribió de su arte: “Cuando visité por la primera vez Altamira pensé, ha sido como volver al origen,

que es el sitio más fértil. Creer que el arte ha avanzado mucho desde Altamira a Cézanne es una

pretensión occidental, vana”.

A la Cueva de Altamira le corresponde el privilegio de ser el primer lugar en el mundo en el que se

identificó la existencia del arte rupestre del Paleolítico superior. Su singularidad y calidad, su

magnífica conservación y la frescura de sus pigmentos, hicieron que su reconocimiento se postergara

un cuarto de siglo. Fue un anomalía cientifica en su época, un descubrimiento realizado en la cumbre y

no en su grado elementar, un fenómeno de difícil comprensión para una sociedad, la del siglo XIX,

sacudida por postulados cientifícos extremos y rígidos.

Bisontes, cavallos, ciervos, manos y misteriosos signos fueron pintados o grabados durante los

milenios en los que la Cueva de Altamira estuvo habitada , entre hace 35.000 y 13.000 años antes del

presente. Estas representaciones se extienden por toda cueva, a lo largo de más de 270 metros, aunque

sean las famosas pinturas policromas las más conocidas.

Su conservación en las mejores condiciones constituye un reto científico y de gestión del Patrimonio y

es el objetivo prioritario y la razón de ser del Museo de Altamira.

1) Desde el punto de vista de la historia de la pintura, ¿qué anticipa la Cueva de Altamira?

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...................................................................................................................................................................

2) ¿ Qué tipo de arte encontramos en la cueva de Altamira y qué hay representado en las

paredes de esta cueva?

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...................................................................................................................................................................

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1. ¿Qué puede dejar una persona si necesita hablar con alguien que de momento no está en

hotel?

A ⃝ Una estancia;

B ⃝ Una impresora;

C ⃝ Un recado;

D ⃝ Una cama.

2. ¿ Qué documentos puedes aceptar para registrar a los clientes en un hotel?

A ⃝ Los comentarios;

B ⃝ Una carta de presentación;

C ⃝ El Correo electrónico;

D ⃝ El DNI.

3. ¿A qué tipo de personas está dirigida la oferta de los Paradores?

A ⃝ Viajeros de poder adquisitivo medio-alto;

B ⃝ Peregrinos;

C ⃝ Jovenes que hacen turismo deportivo;

D ⃝ Familias con niños que quieren vivir al aire libre.

4. La agencias mayorista es una empresa turistica qué :

A ⃝ Organiza viajes combinados y los proponen al cliente.

B ⃝ No tiene relación con el cliente.

C ⃝ Organiza viajes combinados solo bajo petición del cliente.

D ⃝ Vende servicios sueltos.

5. Si hay una avería en la instalación de un hotel, avisamos a:

A ⃝ El jefe de cocina.

B ⃝ El pinche.

C ⃝ El mozo de equipaje.

D ⃝ El fontanero.

MATEMATICA

a) Data la funzione 1

232

2

x

xxy ricava le equazioni degli asintoti.

b) Studia il campo di esistenza della funzione:

y=3

2

x

x

1. Il valore del 62

5234

25

lim

xxx

xxx

x è

a) 2

1

c) +∞

b) 0

d) -∞

2. Il valore del è 2

4

2

lim 2

x

x

x

a) +∞

c) -∞

b) 4

d) -4

3. Se una funzione definita nell’intervallo [a ; b] è crescente in tutto l’intervallo allora

a) all’aumentare di x, y diminuisce

c) al diminuire di x diminuisce anche y

b) Il valore di y rimane invariato

d) la funzione agli estremi tende a più

infinito

4. La funzione f(x) è definita per tutto l’insieme R ed è pari, e

)(lim xfx

allora il

)(lim xfx

5. La funzione y = f(x) è continua in x0 allora:

a) 0

0

)(lim xxf

xx

c)

)(lim

0

xf

xx

b) )()(lim 0

0

xfxf

xx

d) )()(lim 0

0

xfxf

xx

a) Non possiamo dire nulla sul valo-

re del limite

c) vale -∞

b) vale +∞

d) 0

PERCORSI DIDATTICI

PERCORSO DIDATTICO

AMBITO DISCIPLINARE___Lingua e Civiltà Francese________________

Prof. __________Andrea Deplano________________________

classe e indirizzo_Quinta_A Servizi Turistici__ anno scolastico 2014-2015

1. OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI

CONOSCENZE

Lessico e terminologia frequenti relativi a tematiche del settore di specializzazione commerciale e

turistica anche per realizzare prodotti multimediali; varietà di registri.

Nell’ambito della produzione scritta, diverse tipologie (lettere formali, descrizioni, narrazioni, ecc.)

strutture sintattiche e lessico appropriato ai contesti.

COMPETENZE

Utilizzare la lingua francese per i principali scopi comunicativi ed operativi in situazione di Com-

mercio e Tursimo.

CAPACITÀ

Utilizzare un repertorio lessicale adeguato ad esprimere i bisogni di scambio comunicativo in situa-

zione di Commercio e Turismo, anche in stretta connessione con la ASL.

Descrivere in maniera efficace un hôtel o struttura alberghiera.

Utilizzare la rete Internet per ricercare fonti e dati di tipo iconografico da contestualizzare.

2. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche e/o

C) U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento Periodo

-Le Tourisme :

1 Agence Réceptive matériel du prof

2 Circuits matériel du prof

3 Tourisme Livre de texte

4 Office de Tourisme Livre de texte

5 Types de tourisme Livre de texte

6 les Entreprises touristiques Livre de texte

7 L’Agence de voyages Livre de texte

8 Le Devis Livre de texte

Settembre-novembre

Les Transports

9 Trasnports Livre de texte

10 Le T. aérien Livre de texte

11 le Train Livre de texte

12 la Billeterie Livre de texte

13 Les T. maritimes Livre de texte

14 Une croisière Livre de texte

Dicembre-gennaio

15 l’Hébergement Livre de texte

16 Hôtellerie Livre de texte

Définition d’hôtel Livre de texte

Le classement des hôtels Livre de texte

Les chaînes hôtelières Livre de texte

Les servuces et les équipements Livre de texte

Les types de chambres Livre de texte

17 Présenter 1 hôtel Livre de texte

18 Réception Livre de texte

Gennaio-febbraio

19 Les Châteaux de la Loire film et textes

20 Paris film documentaire en L1

Marzo

21 Histoire de Sardaigne matériels du prof

22 Documents pps de différentes régions françaises

Aprile-maggio

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico

3. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di re-

cupero-sostegno e integrazione, ecc.):

La costruzione del percorso formativo in lingua francese ha come metodologia primaria la lezione frontale. I contenuti sono proposti in L2 e successivamente si domanda se ci sono eventuali problemi di comprensione. Si affrontano dunque i contenuti nella versione scritta del libro di testo o del materiale fornito dal docente. Tutti gli alunni leggono à tour de rôle e ci si sofferma sulla comprensione. Si lavora sulle attività proposte dal libro individualmente o in gruppo. Le attività di recuèero sono proposte ogni lezione successiva allo svolgimento dei contenuti e ci si avvale del pc del laboratorio linguistico, dei dizionari bilingui presenti in laboratorio e di ogni altro mezzo atto a risolvere le situazioni di disagio. Soprattutto sono assegnati tempi molto elastici per la pre-parazione dei contenuti da esporre in maniera autonoma.

4. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,

spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

Il libro di testo in adozione per la classe Quinta è Carnets de Voyage di L. Parodi – M. Vallacco della Juveni-lia Scuola.

Come affermato nel precedente punto, in ragione del fatto che la classe è bilingue e pertanto costretta allo sdoppiamento, ha frequentato l’intero anno scolastico nel laboratorio linguistico. I materiali didattici impiegati sono il pc, il laboratorio linguistico, documenti pps, film, documentari, oltre a dizionari bilingui.

Si è fatto ricorso a prove orali legate a contenuti affrontati, tratte da altri libri in uso dal docente.

5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio,

ecc.):

Ogni tipologia di prova di verifica scritta è stata utilizzata nel corso dell’anno: prova scritta a domande aperte su argomenti affrontati, test oggettivi come proposti nel libro di testo per la comprensione dei contenuti af-frontati, prove grafiche in relazione specifica a contenuti particolari come le Devis. Sono state effettuate prove di laboratorio relativamente a situazioni di ascolto in Biglietteria o Agenzia di viaggio in previsione dello stage ASL e simulazione di annunci aeroportuali.

Per le prove orali si richiede la esposizione personale dei contenuti appresi.

A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle

verifiche effettuate:

Tutte le prove scritte e grafiche dell’a.s. regolarmente fascettate.

6. INTEGRAZIONE ASL ( specificare modulo/percorso/ contenuti)

In previsione dello stage ASL si è ricercato il lessico relativo alla richiesta/presentazione di documenti perso-nali e titoli di viaggio. Si è fissato il tutto attraverso prove di verifica audio su test tratto dal libro di testo Fra-nçais.Ado (Delf, L11) per un totale di 6 ore di lezione.

Cagliari lì……………………. Il Docente

Relazione a Consuntivo delle Attività Didattiche

Classe 5^ A SERVIZI COMMERCIALI – AMBITO TURISTICO (SC)

LINGUA STRANIERA – INGLESE – Prof. S. Gravina

RELAZIONE

TEMPI DAL 12 SETTEMBRE 2014 AL 15 MAGGIO 2015

ORE SETTIMA

3 (TRE)

ORE PREVISTE

99 (33 SETT.)

ORE EFFETTIVE : 85 COMPLESSIVE (come da registro elettronico) IL COMPUTO DELLE ORE COMPRENDE LE ORE DI ASL e “altre Attività” oltre all’alternanza scuola-lavoro) EFFETTUATE DURANTE LE ORE DI LINGUA STRANIERA

Libro in adozio NEW GATEWAY TO TOURISM, DUCATI, GARDELLA, ALLEN- EDIZIONI LANG

1. OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI

Gli obiettivi generali e specifici della programmazione mediamente conseguiti sono, in particolare,

lo sviluppo ed il consolidamento delle 4 (quattro) abilità linguistiche ad un livello tale da consenti-

re la comunicazione e l’interazione in contesti quotidiani e specialistici, nonché la produzione

scritta e orale nell’ambito dei linguaggi specifici dell’indirizzo di studio, con particolare riferimen-

to ai Servizi Commerciali e Turistici.

A livello propriamente linguistico, conoscenza e capacità e adeguata competenza nell’uso delle

strutture e funzioni linguistiche proprie del contesto dei Servizi Commerciali e Turistici e del voca-

bolario specifico del settore d’indirizzo, nonché, la comprensione della cultura e della civiltà della

lingua straniera oggetto di studio e, in particolare, del mondo Turistico.

2. CONOSCENZE

Relativamente al campo delle conoscenze :

- discreta padronanza dei contenuti proposti in ambito tecnico - settoriale in lingua inglese

- una sufficiente conoscenza del lessico e della terminologia essenziale e tecnica della

disciplina.

- adeguata conoscenza delle strutture morfosintattiche , funzioni comunicative e argomenti

professionali già appresi in altri ambiti

3. COMPETENZE

Relativamente alle competenze è in grado di:

- riconoscere e rispettare le norme grammaticali e utilizzare i connettori logici

temporali

- riconoscere e utilizzare un lessico adeguato al contesto nei testi orali con pronuncia

per lo più corretta e adeguata attenzione alla fluency

- riconoscere e utilizzare nei testi scritti la corretta ortografia, la punteggiatura

appropriata e la disposizione del testo richiesta dalla tipologia del testo stesso.

4. CAPACITÀ’

Relativamente alle capacità è in grado di:

- comprendere in maniera globale o analitica testi scritti in contesto di quotidianità e

di ambito professionale - riflessione lessicale, semantica e funzionale,

- individuazione del significato generale e dei punti essenziali del testo,

l’estrapolazione di informazioni implicite ed esplicite dal testo.

- produrre in maniera globale o analitica testi orali vari (espositivi e dialogici) in

contesto di quotidianità e di ambito professionale, in modo particolare nell’ambito

turistico.

- gestire la lingua straniera sotto forma di lettura testi, conversazioni, ed esposizioni

anche guidate

- produrre testi scritti in contesto di quotidianità e di ambito professionale sotto forma

di descrizioni e/o esposizioni

- dare risposte esaurienti a domande specifiche d’ordine generale o tecnico

- rielaborare di testi espositivi attraverso sintesi schematiche o viceversa

5. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Moduli e/o Unità didattiche

Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti interdisciplinari /trasversali

U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento

Periodo

Module 1 - European directives & Incoming Tourism_ Italy

1a Unità – The EU directives on tourism _ General overview of the guidelines and directives on Tourism within the European framework. Reading text 1 – Incoming tourism to Italy . 2a Unità – Understanding the EU institutions – General background _ from the EEC to Today’s Europe. 3a Unità – The main Treaties – What is Schengen?

settembre - ottobre

Module 2A Visiting Italy – City breaks and excursions 1 -VENICE – “The most serene” 1a Unità – Location and geography 2a Unità – History and climate 3a Unità – What to see and main historical e cultural events 4a Unità – Accommodation and moving around. 5a Unità – Short breaks to Italy Visiting Italy – City breaks and excursions 2B - ROME , the Eternal City

novembre - dicembre

1a Unità –- Location and geography 2a Unità – History & climate 3a Unità – Accommodation in Rome, & sites to see and places of major tourist interest. 4a Unità – The Roman Past – the Coliseum in detail (scheda)- The Vat-ican City – Sistine Chapel and other sites.

Visiting Italy – City breaks and excursions 3 - Florence & Pisa 1a Unità – Visiting Florence – Location and geography 2a Unità – History & Climate - accommodation in Florence; 3° Unità – Tourist sites, museums and points of major interest; Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, museums – gli Uffizi, il museo dell’accademia, palazzo Pitti. 4a Unità – Pisa and the Leaning tower - Piazza del Miracoli – What to see in Pisa – The leaning tower, the baptistery, the cathedral. 5a Unità- Tuscan Itineraries – Siena, Lucca, S. Gimignano, Val d’Orcia and other sites of interest.

dicembre - gennaio

Module 4 THE U.K & LONDON

Outgoing tourism – Short Hauls to Europe - European destina-

tions - Outgoing Tourism - Short Hauls to Europe - Booking and type -

Introduction to London. Verifica orale - presentazione in lingua.

1a Unità – The UK – Location and geographical notes : the territory, rivers, lakes, economy. 2a Unità – London – geographical position & Historical notes and main landmarks and sites of tourist attraction - 3° Unità – What to do in London – tours and excursions of interest: Buckingham Palace, The Tower of London, Parliament House, London Parks and districts and parks.

gennaio febbraio

Module 5 INTERCONTINENTAL DESTINATIONS

THE UNITED STATES - NEW YORK 1a Unità – New York City – Main Characteristics and historical notes about the City Location, geography and climate 2° Unità – History and sights and points of interest and attractions 3° Unità - Manhattan and Harlem and other districts of New York .

febbraio marzo

Module 6 REGIONS OF ITALY 1

Sardinia, its land and its people 1a Unità – Describing Sardinian sites of tourist interest - highlights 2a Unità – Lettura 3 – Cagliari and its surrounding territory – Historical buildings, art and culture - 3a Unità – Destination Italy – Cagliari, a National tourist destination – historical buildings and sites – Churches and archaeological sites of in-terest. 4a Unità – Sardinian Festivals - Advertising in promoting Sardinian ho-tels and festivals - S. Efisio and sites.

marzo - aprile

Module 9 ACCOMMODATION & HOTELS

REVIEW MODULE

1a Unità – Accommodation – Hotels & Accommodation & Hotels 1a Unità Serviced and self-catering accommodation – Hotels and the Star grade System 2a Unità – Booking a hotel and reservations .- essential information; room rates and types of room. 3a Unità – Accommodation and catering 4a Unità – Serviced & Self-catering accommodation basic characteris-tics - The star system and types of hotels. Listing the categories of ho-tels.The Front Office duties and the role of the receptionist: Careers in Tourism – Personal qualities and Financial prospects

Fine aprile

Module 7 REGIONS OF ITALY 2 -The Best of Sicily 1a Unità – Describing Sicily - sites of tourist interest - highlights 2a Unità – Historical and archeological sites , art and culture – Mt. Et-na, a tourist destination. 3a Unità – Destination Italy – Taormina, a National tourist destination – 4a Unità – Sicilian food and wine tour – “Savouring the best of Sicily - Advertising in promoting Sicilian sites of tourist interest through a food and wine tour of the island – Palermo, Taormina, Agrigento, Syracuse, Ragusa and other sites of interest. In depth Cagliari, Sardinia -Schede approfondimento: Cagliari, the city of Angels, Cagliari a brief History (scheda 2) Religious worship (scheda 3), S. Efisio in brief (scheda 4) - Enogastronomy (scheda 5)

maggio

Module 8 - ECO-TOURISM 1a Unità – Eco-tourism – defining the term and its general characteris-tics - WHAT IS “ECOTOURISM”? 2a Unità – Eco-Tourism & Eco sustainable tourism. 3a Unità – Holidays and Nature – Responsible tourism – Considering Environmental issues 4a Unità – Eco Tourism & other form of Tourism today

maggio

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico al 15/05/14 85

In allegato: Scheda operativa completa

6. METODOLOGIE

L’

ap

pr

oc

ci

o

m

et

odologico adottato è stato quello comunicativo con l’introduzione di brani o di dialoghi d’ordine

specifico del settore d’indirizzo oppure d’ordine generale nei quali vi erano i contenuti da linguisti-

ci e d’indirizzo da trattare.

La riflessione sulla lingua, quando necessaria, si è attuata sulla base dei testi proposti.

Lezioni frontali con l’ausilio di mappe concettuali

Lettura, comprensione ed analisi del testo

Lettura comprensione e commento al testo

Esercitazioni scritte e traduzioni a vista

Domande di comprensione e presentazioni in lingua straniera

Lavori di gruppo e coppia

Il docente ha dato molta enfasi ad una didattica basata sullo sviluppo intensivo delle 4 abilità lingui-

stiche con attività di ascolto e comprensione, di lettura (a voce) per il miglioramento della pronun-

cia e la comprensione del testo, nonché della comunicazione in lingua dei contenuti tecnico-

settoriali e della traduzione “ a vista” del testo tecnico.

La riflessione sulla lingua, sulle strutture e funzioni linguistiche è stata realizzata nel corso di cia-

scuna lezione e gli alunni sono invitati a sfruttare le nuove competenze linguistiche in modo perso-

nale e critico.

7. MATERIALI DIDATTICI

Per quanto riguarda gli strumenti didattici aggiuntivi si sono utilizzati :

fotocopie aggiuntive del docente (allegato 1) (al libro di testo in adozione).

registrazioni effettuate dal docente e relativi a brani esaminati in classe

LIM

Fotocopie (realia)

8. RECUPERO-SOSTEGNO E INTEGRAZIONE:

Per far fronte al problema di recupero e sostegno degli studenti in difficoltà il docente ha utilizzato

diverse strategie di recupero tra cui: realizzazione di mappe cognitive, esercitazioni intensive in

lingua (lettura e comprensione del testo tecnico e di settore), e l’ utilizzo di presentazioni multime-

diali/LIM.

9. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA

Verifiche orali individuali – lettura e comprensione testi/questions

Presentazione di argomenti in lingua – singolo e/o plurimi

Prove scritte strutturate a risposta multipla

Prove scritte semi-strutturate

Le operazioni di verifica relative alla acquisizione delle conoscenze e delle competenze sono

state attuate attraverso una serie di verifiche e le valutazioni, effettuate ciclicamente, e alla fine di

ciascun modulo didattico.

Per verifiche scritte e/o compiti in classe è stato consentito l’uso del vocabolario bilingue

e monolingue eccetto che per la tipologia C (scelta multipla).

I criteri di valutazione delle prove scritte hanno tenuto conto, in modo particolare, del grado

di apprendimento dei contenuti e delle competenze previste dalla programmazione, dalla correttezza

formale nell’esposizione scritta o orale, nonché dalla capacità di rielaborazione autonoma e critica

degli argomenti trattati.

Inoltre, è stato valutato il livello di acquisizione delle competenze linguistiche rispetto alla

situazione di partenza. Ciò è stato fatto attraverso una serie di: oral drills, questions and answers,

esercizi scritti e presentazioni individuali in lingua inglese relativi agli argomenti trattati.

A disposizione della commissione sono depositati in segreteria le prove e le verifiche scritte

effettuate ciclicamente e al termine di ciascun modulo. Sono state altresì effettuate due prove di

simulazione della 3^ Prova.

10. CRITERI DI VALUTAZIONE

Nella valutazione sono stati presi in considerazione i seguenti elementi :

Partecipazione attiva ed impegno

Acquisizione delle conoscenze

Applicazione delle conoscenze

Capacità di analisi e di sintesi

Abilità linguistica ed espressiva della lingua inglese

Come griglia di corrispondenza voto-giudizio si adotta quella elaborata in sede di programmazione

collegiale (Collegio/Dipartimento/Consiglio di classe) d’inizio anno.

11. COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI E MULTIDISCIPLINARI

Nel corso dell’anno scolastico si sono operato alcuni collegamenti disciplinari. In modo particolare

con le seguenti materie:

Cultura Medica

Psicologia

Altre discipline

12. SPAZI UTILIZZATI

Tutte le lezioni si sono svolte in aula utilizzando le attrezzature a disposizione : LIM. stazione

multimediale - computer , videoproiettore, TV , lettore DVD e Laboratorio Linguistico.

13. ATTIVITA’PROGRAMMATE OLTRE IL 15 MAGGIO

Le attività programmate dal docente di lingua inglese oltre il 15 maggio comprendono :

Recupero, approfondimento e consolidamento degli argomenti e dei contenuti trattati nel primo

trimestre e nel secondo pentamestre;

Completamento degli argomenti e delle esercitazioni linguistiche relative al programma;

Verifiche scritte e orali per stabilire le competenze e i livelli raggiunti;

Attività di esercitazione intensiva delle quattro abilità linguistiche sia in aula sia in laboratorio.

Simulazioni di prove d’esame – scritte e della presentazione orale.

14. OBIETTIVI E COMPETENZE RAGGIUNTI AL TERMINE DEL PERCORSO:

Sulla base dei risultati delle verifiche scritte, orali e delle prove di simulazione d’esame effettuate

in corso dell’anno il docente ritiene che la classe abbia raggiunto un livello di preparazione solo suffi-

ciente, e in qualche caso discreto/buono, nei seguenti ambiti:

Orientarsi nella comprensione di testi specifici (del settore) applicando in modo sufficiente-

mente autonomo strumenti di analisi e di ricodificazione.

Produrre testi scritti (semplici) con adeguata padronanza linguistica.

Sostenere (in modo semplice e lineare) una conversazione adeguata al contesto e alla situazio-

ne (sebbene qualche alunno abbia ancora qualche lieve difficoltà).

Descrivere e presentare in lingua, con sufficiente chiarezza e precisione sintattico-lessicale ar-

gomenti e situazioni relativo al settore di studio.

Leggere e comunicare con pronuncia - intonazione sufficientemente corretta e tradurre “a vista

e/o a voce” il testo tecnico.

Cagliari, 15 maggio 2015 Il docente

prof. Salvatore Gravina

PERCORSO DIDATTICO

AMBITO DISCIPLINARE : ITALIANO

Prof. Marcello Carta

Classe e indirizzo V A S.C. - anno scolastico 2014/15

OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI La classe V A S.C. è formata da 18 allievi, con i qua-

li, in maggioranza, è stata mantenuta la continuità didattica dalla classe prima. Rispetto al

quarto anno gli alunni hanno evidenziato una tendenziale involuzione, sia nell’impegno nello studio

che nella partecipazione alle attività didattiche.

Si è cercato di far acquisire loro una conoscenza almeno sufficiente dei contenuti proposti, invitan-

doli ad assimilare quanto appreso con uno studio costante e non improvvisato. Non tutti, però,

si sono attenuti a tale metodo, molti, infatti, hanno concentrato lo studio in prossimità di interro-

gazioni e verifiche e non hanno consolidato l’apprendimento.

Uno studio così poco sistematico non ha consentito agli allievi di orientarsi con facilità nel-

le interrogazioni orali, se queste vertevano su più tematiche.

Parecchi studenti hanno incontrato le maggiori difficoltà nel corso del pentamestre, in quanto

gli argomenti trattati diventavano più numerosi e complessi.

Gli autori sono stati presentati inquadrandoli nel contesto storico per far capire la stretta rela-

zione tra la loro produzione letteraria e il periodo in cui sono vissuti e hanno operato. I testi poetici,

le novelle e i brani ripresi dai romanzi, che fanno parte del programma d’esame, sono stati tutti

analizzati e spiegati in classe. Al fine di semplificare lo studio dei movimenti letterari della secon-

da metà dell’ Ottocento e del Novecento, si è fatto spesso ricorso a mappe e schemi concettuali, dal

momento che il testo in adozione presenta una terminologia ricercata per la gran parte della classe.

Alcuni studenti hanno risposto positivamente, seguendo con attenzione le lezioni, mentre la mag-

gioranza, nella parte finale dell’anno scolastico, ha rallentato lo studio, che era stato comunque

inadeguato anche nei mesi precedenti, e non è riuscita a dare una buona prova di sé nemme-

no durante le interrogazioni programmate.

La produzione scritta della classe, infine, evidenzia alcune difficoltà nell’approccio alle tipolo-

gie testuali previste dall’Esame di Stato. Gli allievi più volenterosi riescono a raggiungere ri-

sultati migliori nella prova orale rispetto a quella scritta che richiede, oltre alla correttezza lingui-

stica, una rielaborazione di argomenti a volte complessi e particolarmente impegnativi.

Si proseguirà sino alla fine dell’anno scolastico a ripassare con gli allievi gli argomenti d’esame

che sono risultati più complessi, per eliminare incertezze e dubbi. La classe avrà ulteriori occa-

sioni sia per migliorare il profitto, sia per migliorare la propria preparazione. Non mancheranno ul-

teriori interrogazioni e verifiche finali, nella speranza che i risultati positivi si affermino sulle insuf-

ficienze.

In relazione alla programmazione sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: La classe, a parte alcuni allievi più motivati, conosce i modo superficiale e disor-

ganico le principali esperienze letterarie che hanno caratterizzato la fine dell’Ottocento e il Nove-

cento. Solo pochi studenti, che si sono distinti per un impegno più continuativo e una maggiore ca-

pacità logica hanno raggiunto un profitto sufficiente.

COMPETENZE:

La maggior parte degli allievi procede con difficoltà alla lettura e all’approfondimento dei testi po-

etici e narrativi ed è in grado di effettuare analisi e sintesi in modo solo parziale.

Solo un esiguo gruppo di studenti è in grado di contestualizzare autori ed opere nell’ambito

delle tendenze culturali e sa esporre oralmente in forma sufficientemente pertinente i conte-

nuti e le tematiche.

Nella produzione scritta alcuni studenti hanno difficoltà non solo nella forma, che risulta spesso

involuta, ma anche nella correttezza ortografica. Altri, invece, pur senza presentare uno stile

brillante, risultano sufficientemente corretti e chiari.

CAPACITÀ:

Solo pochi allievi hanno acquisito la capacità di analizzare le principali tipologie e strutture dei testi.

Alcuni sono in grado di riassumere e contestualizzare brani letti, se opportunamente guidati.

7. METODOLOGIE :

Lezioni frontali, lezioni con la LIM, integrazione con schemi e mappe concettuali, presenta-

zioni power point, discussioni in classe su temi proposti dall’insegnante.

8. MATERIALI :

Utilizzo del testo in adozione, materiale documentario, film, mappe concettuali .

9. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Prove scritte, interrogazioni orali, temi secondo le tipologie dell’Esame di Stato.

10. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Prove scritte, interrogazioni orali, temi secondo le tipologie dell’Esame di Stato.

Anno scolastico 2014-2015 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof. Marcello Carta

Materia: STORIA Classe V A S.C.

Gli argomenti storici sono stati trattati in modo sistematico e non sono mancati alcuni approfon-

dimenti sugli eventi più significativi che hanno caratterizzato l’età contemporanea.

La maggior parte degli allievi ha dimostrato nei confronti della disciplina un approccio scar-

samente motivato. L’impegno e la partecipazione sono stati piuttosto modesti.

In generale la classe ha seguito passivamente le lezioni e non è riuscita a raggiungere risultati a-

deguati alla preparazione richiesta in vista dell’Esame di Stato. Solo pochi alunni hanno dimostra-

to partecipazione e sufficiente impegno nello studio della disciplina.

In relazione alla programmazione sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: La classe, a parte alcuni allievi, ha raggiunto una conoscenza degli avvenimen-

ti storici nel complesso mediocre e superficiale.

Solo pochi sono riusciti ad ottenere una valutazione pienamente sufficiente e sono in grado di

orientarsi nell’ambito della disciplina.

COMPETENZE: La maggior parte della classe sa ripetere i contenuti in modo più o meno mne-

monico, senza aver maturato un certo grado di consapevolezza degli avvenimenti storici oggetto

di studio. Solo alcuni studenti riescono a collegare gli argomenti studiati, utilizzando i ter-

mini specifici della disciplina.

CAPACITA’: Pochi allievi hanno dimostrato una adeguata autonomia nello studio della storia,

sintetizzando gli eventi significativi in modo chiaro ed appropriato.

METODOLOGIE E MATERIALI DIDATTICI: Lezioni frontali con utilizzo del testo in ado-

zione. Integrazione con schemi e mappe concettuali, presentazioni power point, documentari e

film.

TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Le verifiche sono state sia

orali sia scritte. Queste ultime sono state organizzate sul modello della risposta aperta, di tipo

strutturato o semi-strutturato.

13 maggio 2015 Firma del docente

PERCORSO DIDATTICO

DEL PROF. ARMANDO MAZZUZZI

DOCENTE DI MATEMATICA

CLASSI: 5a A S.C.

ORE SETTIMANALI: TRE

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

1. Svolgimento del programma e coordinamento interdisciplinare. Criteri didattici se-

guiti e mete educative raggiunte.

Gli obiettivi stabiliti sono:

Consolidare e ampliare, integrare le conoscenze acquisite durante

gli anni scolastici precedenti.

Saper utilizzare con pertinenza terminologie e procedimenti appar-

tenenti alla disciplina.

Saper utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per inve-

stigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

Il programma svolto è il minimo previsto nella programmazione, per mancanza di tempo non

sono stati svolti gli argomenti riguardanti la statistica, e solo in modo parziale gli argomenti previ-

sti per l’analisi Matematica. Il primo periodo dell’anno è stato utilizzato per il recupero dei

prerequisiti necessari per affrontare i nuovi concetti, abbiamo

ripreso argomenti dal secondo anno in poi.

Conoscenze da acquisire.

Concetti di: campo di esistenza, crescenza, decrescenza, max e min

relativo e assoluto, asintoto. Funzioni polinomiali intere e fratte.

Continuità e limite di una funzione

Concetto di derivata di una funzione.

Procedimento analitico per lo studio del grafico di una funzione in-

tera razionale o fratta.

Capacità e abilità

Illustrare le caratteristiche principali del grafico di una funzione

assegnato

Calcolare limiti di funzioni

Calcolare derivate di funzioni

Rappresentare e studiare in un piano cartesiano funzioni

Utilizzo delle LIM e di software per lo studio e la rappresentazione

di funzioni e di dati.

Nelle verifiche scritte, costituite da esercizi a risposta aperta,

ho cercato di far affrontare problemi simili a quelli che ormai si

affrontano nella vita quotidiana. Non ho utilizzato test a rispo-

sta multipla perché essendo il programma svolto piuttosto limitato

ritengo questo genere di prova scarsamente attendibile.

Le verifiche orali iniziano sempre con l’analisi di un problema pra-

tico, l’allievo deve individuare le strategie per la risoluzione

dell’esercizio applicando le conoscenze studiate.

La presenza di un Pc in aula ha consentito di fruire dei software

Excel 2010, e Derive utili per la visualizzazione dei grafici stu-

diati.

Tutte le attività in classe sono state svolte utilizzando La LIM, e

sono memorizzate nel PC di classe, convertite in formato pdf sono

disponibili agli alunni tramite sezione didattica del registro e-

lettronico.

Occorre sottolineare che la maggior parte degli studenti non utiliz-

za questa opportunità.

La maggior parte degli alunni, quando studia, applica le regole in

modo mnemonico e poco consapevole, ho sempre cercato di modificare

il loro metodo di lavoro obbligandoli ad affrontare problemi sem-

pre diversi.

Pochi riescono ad applicare autonomamente le conoscenze acquisite

nei vari anni.

Il comportamento della classe è sempre stato caratterizzato da interesse incostante, è mancato il

lavoro individuale.

2. CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO

PREREQUISITI

Equazioni di primo e di secondo grado. Sistemi di equazioni

sia di primo che di secondo grado. Disequazioni di primo e di

secondo grado. Scomposizione di un trinomio di secondo grado.

Disequazioni fratte. Sistemi di disequazioni. Disequazioni con

valori assoluti.

Insieme dei numeri reali, intervallo aperto ( chiuso), rappre-

sentazione grafica x>a, a<x<b.

FUNZIONI

Definizione y = f(x). Campo di esistenza di una funzione. Gra-

fico di una funzione. Funzione lineare, costante, y=ax2 +bx + c,

funzione esponenziale y = ax , funzione logaritmica e ralativi

grafici.

Campo di esistenza di: funzioni fratte, logaritmiche, y= )(xf .

Funzioni iniettive, biiettive, monòtone, limitate, Funzioni

crescenti ( decrescenti).

Funzioni inverse. Intorno di un punto, intorno destro (sini-

stro)

Introduzione al limite finito di una funzione con rappresenta-

zione grafica. Definizione di limite finito con risoluzione di

casi semplici della disequazione lxf )(

Definizione di funzione continua. Calcolo di limiti di funzio-

ne continua.

Limite all'infinito in punto: definizione, verifica.

Rappresentazione grafica, (asintoto verticale). Limite all'infini-

to in punto, rappresentazione grafica ( asintoto orizzontale),

Teoremi sui limiti: permanenza del segno, unicità, linearità.

Principali casi di indeterminazione, con particolare attenzione a

;;

0

0.

Studio del grafico di una funzione individuando campo di esi-

stenza, intersezione con gli assi, segno della funzione, asinto-

ti verticali e orizzontali

Punti di discontinuità: di prima, di seconda e di terza spe-

cie.

Alcuni esempi di discontinuità eliminabile. Funzioni crescenti

(decrescenti) in un intervallo limitato, analisi del rapporto

21

21)()(

xx

xfxf

.

Rapporto incrementale. Definizione di derivata di una funzio-

ne. Derivata di una potenza. Significato geometrico della deri-

vata.

Operazioni con derivate: derivata della somma, del prodotto,

del rapporto di funzioni. Massimi e minimi di una funzione. Gra-

fico di una funzione con minimi e massimi.

3. Profitto medio ottenuto e criteri di valutazione. Comportamento degli alunni e giudi-

zio sul rendimento della classe.

Nella seguente tabella riporto la corrispondenza tra voti e giudizi (dalla riunione per materie dagli in-

segnanti di Matematica).

VOTO GIUDIZIO SINTETICO

UNO( nullo) Rifiuta le verifiche e dimostra disinteresse per la materia.

DUE(nullo) L’alunno non presenta nessuna conoscenza della materia, manifesta incapacità di

sfruttare le informazioni fornite durante la didattica.

TRE(scarso) Ha conoscenze molto lacunose e superficiali, commette gravi errori. Non ha capacità

di sintesi ed analisi dei problemi.

QUATTRO

(insufficien-

te)

Conoscenza disorganica ed incerta, commette numerosi errori anche nei compiti

semplici. Non è autonomo nemmeno nell’analisi .

CINQUE Ha conoscenze superficiali e commette qualche errore concettuale. E’ in grado di

(mediocre) eseguire analisi e sintesi solo parziali. Non ha autonomia nella rielaborazione delle

conoscenze.

SEI (suffi-

ciente

Conoscenza completa ma non approfondita, se guidato riesce ad analizzare problemi

semplici.

SETTE (di-

screto)

Conoscenza completa e approfondita. Analizza e sintetizza autonomamente i pro-

blemi se pur con qualche incertezza .

OTTO (buo-

no)

Conoscenza completa e approfondita. Applica le regole con sicurezza. Individua au-

tonomamente tecniche e procedimenti. Sa eseguire sintesi in modo organico.

NOVE (di-

stinto)

L’allievo ha conoscenze complete, che sa ampliare e rielaborare. Sa applicare quan-

to appreso in situazioni nuove.

DIECI (Otti-

mo)

L’allievo ha conoscenze approfondite Ha capacità di formulare ipotesi e di control-

larne la validità.

Il livello di sufficienza è raggiunto da tutti gli studenti che han-

no una conoscenza completa degli argomenti studiati, ma hanno la

necessità della guida dell’insegnante quando devono affrontare

problemi che richiedono l’applicazione non mnemonica dei concetti

studiati.

Il profitto medio ottenuto è da considerare insufficiente, solo al-

cuni alunni hanno ottenuto invece una preparazione sufficiente,

pochi sono in gradi di risolvere problemi autonomamente.

La causa di tutto questo non deriva da carenze pregresse, ma da un

atteggiamento poco interessato all’attività didattica proposta. Il

comportamento se pur formalmente corretto è stato assolutamente

passivo, gli esercizi assegnati venivano affrontati da una mino-

ranza ristretta, il materiale disponibile nella sezione didattica

del registro, ad eccezione di un paio di alunni, è stato regolar-

mente ignorato.

Manca una rielaborazione degli argomenti affrontati durante la di-

dattica.

Le conoscenze medie sono perciò carenti, pochi alunni sono in grado,

in questo momento di affrontare una prova d’esame

Il testo utilizzato è:

Marina Scovenna Ilaria Fragni Appunti di Matematica Percorso F CEDAM Scuola

Cagliari, li ......................... L’INSEGNANTE

...........................................................................

PERCORSO DIDATTICO

AMBITO DISCIPLINARE: LINGUA E CIVILTA’ SPAGNOLA

Prof. ANNA RITA MURRU

classe e indirizzo 5 A SC - TURISTICO anno scolastico 2014/2015

11. OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI

CONOSCENZE

Gli alunni dovranno conoscere e descrivere le caratteristiche di un hotel e i servizi che offre.

Delineare le varie tipologie di alloggio. Saper prenotare e confermare viaggi, gite e hotel.

Organizzare e proporre un itinerario turistico.

Presentare le caratteristiche storiche, artistiche e culturali di una città o paese.

Per quanto riguarda gli aspetti culturali, conoscere il territorio e le risorse economiche della

Spagna.

COMPETENZE

Entrare in contatto con il linguaggio specifico di settore ed acquisire il lessico e le strutture

adeguate per i principali scopi comunicativi ed operativi.

CAPACITÀ

Esporre in modo chiaro e sufficientemente corretto i temi trattati.

Individuare i collegamenti essenziali tra gli argomenti e le varie discipline.

Scrivere con una correttezza accettabile semplici testi su tematiche coerenti con il percorso di

studio.

12. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche e/o

Moduli e/o

Percorsi formativi ed

Eventuali approfondimenti interdisciplinari /trasversali

D) Unità Didattiche Periodo

Presentar un hotel – Los servicios de un hotel – Habitaciones e instalaciones de un hotel – Dar información sobre un hotel – Reservar una habitación – Recibir al cliente y asignarle una habitación

Sett. /Ottobre

La carta comercial y el fax / correo electrónico Fine ottobre

Geografia de España (territorio y clima). La cocina Española – Las tapas

Ottobre/Novembre

Los perfiles profesionales del sector turístico- El turismo en España Dicembre

El aeropuerto – La facturación y el equipaje – Los trenes españoles – La estación de trenes y autobuses

Genn./Febbraio

La organización turística (productos y servicios turísticos) – Las agencias de viajes

Marzo

El sur de España (Andalucía) – El flamenco Aprile

Presentar una ciudad – Organizar un recorrido – Organizar y proponer circuitos

Aprile /Maggio

Barcelona Maggio

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico n. 87 al 5 giugno

13. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-

sostegno e integrazione, ecc.):

Il metodo utilizzato è di tipo comunicativo – funzionale integrato da l’Enfoque por tareas.

Lezione frontale e lavori di gruppo.

Recupero debito formativo

14. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblio-

teca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

Libri di testo:- “¡Buen viaje” curso de español para el turismo, di L. Pierozzi, II ed. Zanichelli

“Amigo Viajero”, di M.V. Calvi e N. Provoste ed. Zanichelli.

Fotocopie, documenti autentici di civiltà e la lavagna interattiva multimediale (LIM)

15. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):

Colloquio orale

Trattazione sintetica degli argomenti (settore turistico / settore cultura e civiltà)

Test vero/falso, di completamento semantico e/o grammaticale

Conversazione

A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate:

I trimestre : 16/10 verifica scritta – 13/11 verifica orale – 18/12 verifica scritta

Pentamestre: 12/02 verifica scritta – 16/04 colloquio orale – 22/04 prova simulazione

16. INTEGRAZIONE ASL ( specificare modulo/percorso/ contenuti)

Cagliari lì 12/05/15 Il Docente Anna Rita Murru

PERCORSO DIDATTICO SVOLTO

CLASSE 5^ SEZIONE A S.C.

DISCIPLINA TECNICHE DI COMUNICAZIONE

DOCENTE PIERPAOLA DEIDDA (dall’anno sc. 2014-2015)

QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe) 2

ore effettuate al 13 maggio 50/66

1. FINALITA’ DELLA DISCIPLINA La disciplina “Tecniche di Comunicazione” concorre a far conseguire allo studente, al ter-

mine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento, relativi al profilo edu-

cativo, culturale e professionale:

1)utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze co-

municative nei vari contesti: sociali,culturali, scientifici, economici, tecnologici,

2) stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

3)cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influisco-

no sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio

4) essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire

un servizio il più possibile personalizzato;

5)sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, coopera-

zione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

6)padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei

luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;

5) interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative a-

ziendali;

7)svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti

tecnologici e software applicativi di settore;

8)interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finaliz-

zate al raggiungimento della customer satisfaction;

9)partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari;

10)interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici

e telematici;

11)utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferi-

mento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

12)applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.

OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI

CONOSCENZE

Lo studente conosce la Pragmatica della comunicazione umana in relazione a

- i processi comunicativi verbali e non verbali

- I fondamenti della comunicazione interpersonale e sociale

- L’ascolto Attivo

- La tecnica delle domande nella comunicazione

- Le caratteristiche della comunicazione di gruppo

- Le tecniche per comunicare in gruppo

Lo studente conosce i fondamenti della comunicazione aziendale -interna ed esterna- in

rapporto a

1. Le relazioni umane all’interno dell’azienda

2. Le relazioni pubbliche

3. I flussi di comunicazione aziendale

4. Le relazioni umane dentro l’azienda

- il modello Taylor

- il modello Fayol

- il modello sistemico relazionale

5. lo Stress da lavoro correlato

6. Il mobing e il burn- out

Lo studente conosce gli aspetti fondamentali del Marketing-mix in relazione a

- Il Marketing aziendale

- la comunicazione pubblicitaria

- Mezzi e strumenti

Lo studente conosce le tecniche per predisporre

1) Il C.V.

2)La lettera di presentazione

3) Il colloquio di lavoro

Lo studente conosce

4I canali di ricerca del personale

Lo studente conosce I fondamenti della comunicazione pubblicitaria come fondamento

della comunicazione aziendale all’esterno, in relazione a

1.Definizione di un piano pubblicitario

2. Strumenti, mezzi e strategie di una campagna pubblicitaria

Come previsto nel Piano di lavoro e in relazione ai livelli di partenza rilevati, il pro-

gramma è stato svolto tenendo conto, anche, delle esigenze e dell’interesse che

gli allievi hanno mostrato durante lo svolgimento delle attività didattiche. In partico-

lare, si è cercato di sviluppare e rafforzare l’analisi e la riflessione. I programmi pre-

ventivati, conformi a quelli ministeriali, non sono stati svolti regolarmente, poiché è

stato necessario adattare il piano di lavoro alle potenzialità e capacità degli alunni,

nonché ai loro tempi di apprendimento. Infatti per la maggior parte degli allievi si

sono rivelate necessarie reiterate lezioni, riproposte attraverso un adeguato lavoro di

sintesi e di mediazione da parte della sottoscritta per facilitarne l’acquisizione con

conseguente lentezza nel procedere.

COMPETENZE

Al termine del percorso lo studente

È in grado di mettere in atto strategie per una comunicazione efficace interpersonale e

di gruppo

Sa utilizzare i mezzi della comunicazione verbale e non verbale in funzione degli obiettivi

della committenza e del target

Sa utilizzare tutti i processi comunicativi nelle loro componenti verbali e non verbali e in

tutti i fenomeni legati alla comunicazione individuale e di gruppo

CAPACITÀ’

Al termine del percorso lo studente

Sa riconoscere e interpretare le dinamiche di gruppo nel contesto sociale e professionale

Sa costruire positive relazioni interpersonali e di gruppo

Sa utilizzare correttamente tecniche di comunicazione aziendale interne ed esterne

Sa applicare le tecniche di promozione e di vendita

Sa riconoscere i vari tipi di comunicazione pubblicitaria

Sa riconoscere gli elementi fondamentali di una campagna pubblicitaria

Sa pianificare una strategia di comunicazione sui principali network audiovisivi

Sa stendere il proprio C.V.

Sa predisporre una lettera di presentazione

La disomogeneità di preparazione e i differenti livelli culturali e di interesse pre-

senti fra gli alunni della classe, hanno fatto si che questi obiettivi siano stati raggiunti

solo in parte. Infatti pochi alunni hanno mostrato di possedere solide basi con di-

screte conoscenze pregresse, manifestando attenzione in classe e una adeguata

applicazione a casa. Altri allievi, pur evidenziando nei test di ingresso sufficienti co-

noscenze sono rimasti nella mediocrità per buona parte dell’anno, non tanto per

mancanza di capacità, quanto per negligenza e superficialità nel lavoro scolastico.

Un ulteriore gruppo, inoltre, ha evidenziato vistose lacune nella preparazione di ba-

se, che sono state sistematicamente aggravate dalla scarsa attenzione in classe,

dalle numerose assenze e dalla insufficiente applicazione nello studio, atteggiamenti

che hanno inficiato, nonostante i tentativi di recupero. Tuttavia, nel corso del se-

condo quadrimestre, la situazione si è evoluta, nel complesso, positivamente in

quanto il Consiglio di classe ha collaborato per trovare strategie funzionali alle diver-

se problematiche emerse e a favorire il superamento delle varie lacune e carenze

manifestatesi, ovviamente per quegli alunni che hanno risposto con impegno e par-

tecipazione positiva alle attività di recupero e di consolidamento relative alle cono-

scenze di base e al possesso dei contenuti previsti nei piani di lavoro. Così, mentre

per alcuni, grazie all’impegno e all’interesse mostrato, si è potuto giungere ad un suf-

ficiente grado di preparazione, per altri il livello raggiunto non può essere definito

soddisfacente.

Pertanto, gli obiettivi conseguiti dalla classe possono considerarsi:

In termini di conoscenze, il livello del bagaglio culturale è generalmente sufficiente

In termini di capacità, attraverso un lavoro complesso risultano adeguate le capacità

di analisi e di sintesi, sufficiente la rielaborazione personale del sapere, modesta la rie-

laborazione critica

In termini di competenze, l’uso del linguaggio specifico è appena sufficiente

17. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Moduli e Unità didattiche

E) Modulo e U.D. Periodo

MODULO 1: Le relazioni interpersonali settembre

U. D. 1: I bisogni e le motivazioni: come viene stimolato un biso-

gno; il comportamento è espressione del bisogno; i vincoli al

soddisfacimento del bisogno; le motivazioni e i comportamenti

individuali; scoprire i bisogni dal comportamento; la motivazione

all’ascolto.

Ottobre/novembre

U. D. 2: la relazione con l’interlocutore: la sintonia con

l’interlocutore; l’analisi del comportamento nella relazione; per-

sonalità dell’interlocutore; adeguarsi alla personalità

dell’interlocutore.

Novembre/dicembre

U. D. 3: convenzioni e regole relazionali: le caratteristiche della

comunicazione al gruppo; le tecniche per comunicare al gruppo

Gennaio

MODULO 2 : la comunicazione in azienda Febbraio

U. D. 1: il fattore umano in azienda: le relazioni umane all’interno

dell’azienda; le relazioni pubbliche; l’organizzazione delle relazio-

ni pubbliche; la gestione della comunicazone; lo stress da lavoro

correlato, il burn out

Marzo

U. D. 2: i flussi di comunicazione aziendale: le comunicazioni di ti-

po verbale; le comunicazioni scritte

Aprile

U. D. 3: la pubblicità nella comunicazione d’impresa:la pubblici-

tà;come nasce una campagna pubblicitaria;l’efficacia comuni-

cativa delle immagini

Maggio/giugno

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico

18. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-

sostegno e integrazione, ecc.):

Metodi, strumenti e tempi di realizzazione

La metodologia didattica utilizzata, oltre alle tecniche tradizionali e alla col-

laborazione con le discipline affini o interdipendenti, si è servita anche di metodi e

sussidi che hanno consentito di sviluppare negli allievi, sia durante le lezioni frontali

che quelle interattive e partecipate, le capacità personali dei singoli al fine di for-

nire adeguati stimoli per l’ assimilazione Per ogni unità didattica sono state impie-

gate, in media, dalle due alle quattro ore, intervallate da momenti di recupero ed

attività di sostegno.

Si è scelto di privilegiare l’attività didattica frontale e le lezioni dialogate utilizzan-

do il più possibile schemi, mappe concettuali, quadri sinottici riassuntivi per fornire agli

studenti un supporto al lavoro autonomo e lasciando spazio ad interventi ed iniziative

personali allo scopo di favorire una certa autonomia di studio e di approfondimento. Si è

cercato di curare sia l’esposizione orale sia la produzione scritta, attraverso prove struttu-

rate di tipologia B e B+C.

19. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblio-

teca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

Testo adottato; materiale multimediale; laboratorio multimediale

20. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):

Sistematiche verifiche hanno accompagnato ogni momento dell’attività

didattica: si sono effettuati controlli generali dopo la presentazione di ogni argo-

mento allo scopo di rilevare immediatamente il grado di comprensione delle in-

formazioni fornite. Analisi più approfondite sono state eseguite attraverso prove

oggettive strutturate e/o semistrutturate. Le prove sono state orientate alla com-

prensione dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi e sono state utilizzate per

valutare l’acquisizione delle competenze raggiunte, l’impegno e l’organizzazione

del metodo di lavoro degli allievi.

La valutazione di ciascun alunno non è scaturita esclusivamente dal suo grado di

acquisizione delle nozioni ma ha compreso la capacità di rielaborazione persona-

le, la partecipazione alla attività didattica, la costanza nell’applicazione.

La valutazione finale ha fatto riferimento al livello culturale di partenza degli allievi e-

videnziandone il cammino compiuto nelle varie tappe del processo formativo e culturale,

accertandone il grado di conseguimento degli obiettivi intermedi e finali prefissati nel pi-

ano di lavoro annuale. Tale valutazione ha, inoltre, incluso lo sviluppo della personalità

degli allievi nei loro rapporti con gli altri, l’espressione del proprio ruolo, le capacità di ini-

ziativa personale e la partecipazione ad attività extrascolastiche. In conclusione, nella

classe si distinguono diverse fasce di livello: un primo gruppo si è distinto per senso di re-

sponsabilità, sistematicità nel lavoro, impegno costante, presenza in classe e serietà nello

studio che ha conseguito risultati più che soddisfacenti; un secondo gruppo ha lavorato

globalmente con sufficiente impegno, ma non sempre con la giusta sistematicità. Tale at-

teggiamento gli ha permesso comunque di mantenere un rapporto con la materia, di as-

similare i contenuti minimi ed essenziali del programma e di conseguire risultati nel com-

plesso sufficienti; un terzo gruppo, irregolare nella frequenza, ha lavorato in modo discon-

tinuo e ha mostrato poca attenzione e impegno nello studio con conseguenti ricadute sul

profitto, che in diverse prove, in particolare nelle prove scritte di tipologia B e B+C talvolta

non ha raggiunto gli obiettivi minimi.

A disposizione della commissione sono depositati in segreteria le prove sostenute.

21. INTEGRAZIONE ASL ( specificare modulo/percorso/ contenuti)

La classe ha svolto un percorso di tecniche di transizione al lavoro che ha ampliato il pro-

getto FiX0, (a cura di Italia Lavoro) che ha avuto come obiettivo principale

l’avvicinamento degli studenti al mercato del lavoro, attraverso momenti di riflessione sul

tema, la stesura del proprio C.V. e l’inserimento dello stesso nella banca dati di Cliclavoro.

Cagliari lì……………………. Il Docente Pierpaola Deidda

Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali ambito Turistico Prof. Tito Melis

in compresenza con

Informatica e Laboratorio Prof.ssa Roberta Romualdi

Gli obiettivi disciplinari, consistono nel fornire una visione organica della struttura e della dinamica

aziendale e dell'ambiente socio-economico in cui operano le aziende turistiche, nella capacità di elabo-

rare, rappresentare e interpretare i dati e le informazioni al fine di favorire i processi decisionali e nel

raggiungimento di abilità linguistiche ed espositive, tali da usare una terminologia tecnica appropriata

per esporre in forma chiara e precisa le conoscenze acquisite; far conseguire allo studente i seguenti

risultati di apprendimento: sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, a-

scolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo; svolgere la propria atti-

vità operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di

erogare un servizio di qualità; contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza de-

gli aspetti deontologici del servizio; padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare atten-

zione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territo-

rio.

Obiettivi effettivamente conseguiti.

Gli studenti conoscono:

• il bilancio d’esercizio;

• i principi del sistema tributario italiano;

• il concetto di programmazione aziendale, gli elementi dell’analisi di fattibilità;

• gli aspetti tipici della gestione delle imprese turistiche, la tipologia dei costi e dei ricavi,

la break-even analiysis;

Gli studenti sanno:

• redigere, leggere ed analizzare il bilancio d’esercizio

• individuare e determinare le differenti imposte

• valutare la redditività della gestione;

• redigere il business plan;

• determinare il break-even point di una impresa turistica;

• utilizzare il budget come strumento di programmazione e controllo delle imprese turistiche;

Metodi, strumenti e tempi di realizzazione.

Per il raggiungimento degli obiettivi si è fatto ricorso prevalentemente alle lezioni frontali e

nell’applicazione pratica ai lavori di gruppo in aula computer. Per permettere a tutti gli studenti di

conseguire risultati sufficienti si è intervenuto di volta in volta riproponendo gli argomenti con moda-

lità diverse.

Sono state effettuate 211 ore di lezione di cui 40 in compresenza e 19 di sorveglianza.

Il libro di testo adottato è “Pronti via volume L ” di P. Ghigini e C. Robecchi, ed. Scuola e Azienda.

Modulo 1:Il bilancio d'esercizio:significato e formazione (settembre , ottobre, novembre)

Modulo 2: Le analisi di bilancio per indici (novembre, dicembre, gennaio )

Modulo 3: Il reddito d'impresa ed il calcolo delle imposte (gennaio, febbraio, marzo)

Modulo 4: Strategie, pianificazione strategica e programmazione aziendale (marzo, aprile, maggio )

Area di compresenza:

Modulo: 1 Formazione ed analisi di bilancio (settembre, ottobre, novembre, dicembre, gennaio)

Modulo: 2 La gestione strategica (febbraio, marzo, aprile, maggio)

Verifiche.

Per la valutazione si è tenuto conto della conoscenza specifica degli argomenti, della padronanza dei

concetti , della capacità di analisi e sintesi , della capacità espressiva e della proprietà del linguaggio,

attraverso: verifiche orali, verifiche scritte, prove semistrutturate e la simulazione della seconda prova

dell'esame di stato.

Le frequenti assenze degli studenti, il loro impegno non sempre adeguato, la frammentazione

dell’attività didattica dovuta allo svolgimento del progetto di Alternanza Scuola Lavoro ed attività di

stage hanno condizionato il regolare svolgimento dell'attività didattica, per cui alcuni argomenti previ-

sti nella programmazione individuale non sono stati trattati mentre altri non sono stati adeguatamente

approfonditi. Il risultato conseguito dagli studenti è nel complesso mediocre.

Criteri di valutazione.

Si fa riferimento a quanto evidenziato nella programmazione di classe e nel documento finale.

Cagliari, 13.05.2015

Prof. Tito Melis Prof.ssa Roberta Romualdi

Ist. Prof. Serv. Soc. “ Pertini” Cagliari. A.Scol. 2014/2015

Relazione Finale

Classe: 5 A S.C.

Materia: Diritto – Economia

Insegnante: Cabitza Nerina Maria.

La classe 5C è composta da 18 alunne/i la maggior parte provenienti dalla stessa classe, due ripeten-

ti, una proveniente da altra scuola e uno che completa il percorso scolastico già iniziato in questa

scuola.

Sono presenti due alunni diversamente abili per i quali si è predisposta una programmazione indivi-

dualizzata.

La classe non è stata molto diligente ed attenta, la frequenza non sempre regolare e la partecipazione

alle lezioni e alle attività didattiche non è stata molto proficua.

Questo ha influito sul processo di apprendimento che è stato notevolmente rallentato anche dalle dif-

ficoltà incontrate nell’utilizzo della terminologia tecnica e nell’identificare e definire gli aspetti della

realtà giuridico-economica.

Sulla base della programmazione iniziale al cui contenuto si rinvia, si sono perseguiti parzial-

mente i seguenti obiettivi in termini di

Conoscenze:

conoscenza delle categorie fondamentali della disciplina e dei principi generali

dell’ordinamento giuridico italiano sottesi ai contenuti trattati;

Capacità:

potenziamento delle capacità logiche, di astrazione, di intuizione, di analisi e di sintesi.

Competenze:

riformulazione dei dati di conoscenza in forma scritta ed orale con linguaggio tecnico non

sempre adeguato;

analisi ed interpretazione guidata delle diverse correlazioni tra vari elementi logici;

Cagliari 11.05.15

Cabitza Nerina Maria

PERCORSO DIDATTICO

AMBITO DISCIPLINARE Scienze Motorie

Prof. Marci Luisa

classe e indirizzo V A t s t anno scolastico 2015

• OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI

CONOSCENZE

- L'aspetto educativo e sociale dello sport

- La struttura di una lezione in palestra

- definizione di corretta alimentazione, classificazione dei nutrienti e la loro funzione, fabbisogno energetico, metabolismo

- Terminologia specifica della materia

cenni sulle dipendenze, dipendenza e danni dal fumo .

COMPETENZE

- Essere in grado di applicare le principali metodiche di allenamento

- Riconoscere gli effetti positivi ottenuti attraverso specifici percorsi di preparazione fisica

- Riconoscere le variazioni fisiologiche indotte dalla pratica sportiva

- Acquisire la consuetudine all'attività motoria e sportiva

-Essere in grado di organizzare una corretta dieta per se stessi e per gli altri

- Essere in grado di assumere differenti ruoli in diverse attività, abituandosi al confronto e alla responsabilità personale

CAPACITÀ

- di compiere azioni motorie nel più breve tempo possibile,

- di eseguire esercizi segmentari a corpo libero o con piccoli attrezzi

- di adattarsi a situazioni mutevoli (aumento graduale della durata e dell'intensità del lavoro)

- di eseguire un'azione motoria per tempi prolungati, allontanando i fenomeni della fatica;

- di organizzarsi autonomamente

- di eseguire in percorso o in circuito esercizi di potenziamento velocità, flessibilità e resistenza per migliorare i propri livelli di prestazione

- di interagire nel gruppo

- di rispettare gli altri e le regole

- di valutare se stessi e gli altri

- di gestire le emozioni

- di reagire all'insuccesso

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche e/o

Moduli e/o

Percorsi formativi ed

Eventuali approfondimenti interdisciplinari /trasversali

F) U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondi-

mento

Periodo

Attività in situazioni significative in relazione ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili, attraverso esercitazioni a carico naturale e aggiuntivo (piccoli attrezzi);

Lungo tutto l'arco dell'anno, variando le

modalità esecutive

Attività in situazioni significative in relazione ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili, attraverso esercitazioni di opposizione e resistenza;

Settembre - Gennaio

Attività in situazioni significative relative ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili, attraverso esercitazioni con piccoli e ai grandi attrezzi, codificati e non codificati;

Gennaio - Maggio

Attività in situazioni significative in relazione ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili, attraverso esercitazioni di potenziamento generale e specifico con il controllo della respirazione

Febbraio - Aprile

Attività in situazioni significative in relazione ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili, attraverso esercitazioni di preatletismo generale in condizioni spazio-temporali diversificate;

Settembre - Dicembre

Attività in situazioni significative in relazione all'età degli alunni, ai loro interessi, agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili, attraverso esercitazioni di mobilità articolare, stretching, allungamento muscolare

Gennaio - Marzo

Esercitazioni relative a “Pilates”, corpo libero, con piccoli attrezzi

Gennaio - Maggio

Informazioni e conoscenze relative alle finalità e metodologia degli esercizi proposti e all'educazione alimentare

Intero anno scolastico

Tutti gli obiettivi programmati sono stati raggiunti dagli allievi, sebbene con ritmi di apprendimento differenti, legati alle capacità individuali di partenza e al grado di motivazione. L’impegno e la partecipazione sono stati costanti.

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico

METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):

Dal punto di vista metodologico sono stati utilizzati gli stili di conduzione più idonei

a produrre apprendimento, tenendo conto della gradualità, attraverso tre percorsi

fondamentali:

- dal semplice al complesso

- dal facile al difficile

- dal noto all'ignoto

Nella scelta degli stili da adottare si è ritenuto opportuno tenere conto:

- della natura dei compiti richiesti

- delle modalità di assegnazione ed esecuzione dei compiti

- della valutazione delle risposte degli alunni

La programmazione dell’attività degli alunni diversamente abili è stata approntata

individualizzando le procedure d’intervento, adattando mezzi e situazioni ed

enfatizzando la gratificazione personale dell' alunno.

I criteri di scelta dei compiti sono stati determinati in stretto rapporto con gli obiettivi

didattici e tenendo conto della praticabilità operativa.

Sono stati utilizzati stili conduttivi prevalentemente non direttivi, ma anche

chiaramente direttivi, con procedure sia deduttive che induttive.

MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

Testo adottato:

Spazi utilizzati: palestra scolastica, percorso nel parco di Terramaini

Attrezzature, piccoli attrezzi: manubri, polsiere, cavigliere, bacchette, palle zavorrate e non,

funicelle, tappeti, “over”, ecc....

Attrezzature, grandi attrezzi: spalliere, ostacoli, ecc...

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio,

ecc.):

Test motori in ingresso, verifiche a carattere formativo e sommativo, durante tutto l'anno scolastico

A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle

verifiche effettuate:

INTEGRAZIONE ASL ( specificare modulo/percorso/ contenuti)

Cagliari lì…13/05/2015 Il Docente Luisa marci

PERCORSO DIDATTICO

AMBITO DISCIPLINARE___Religione Cattolica_____________________________________

Prof. _Sandra Cossu_______________________________________________________

classe e indirizzo__5A ST______________________ anno scolastico___2014-2015_____

22. OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI

CONOSCENZE

Gli alunni conoscono l’origine e lo sviluppo del turismo religioso e del viaggio religioso come

riscoperta della “sensibilità” umana, culturale e ambientale.

Gli alunni hanno acquisito discrete conoscenze riguardo al fenomeno del pellegrinaggio religioso e

alle sue principali caratteristiche. Conoscono, inoltre, l’evoluzione storica del pellegrinaggio verso

il turismo religioso.

Hanno acquisito il concetto di “fondamentalismo religioso” che ha conosciuto negli ultimi decenni

un’ampia diffusione. Sono consapevoli che la promozione di atteggiamenti fondamentalisti si lega

alla critica alla contemporaneità (modernità e globalizzazione) e al ritorno ai valori tradizionali e,

inoltre, che un gruppo, di fronte a un rischio, cerca uno spazio simbolico alternativo in cui vige sol-

tanto l’ordine etico – morale e civico dato da una tradizione religiosa, i cui confini simbolici e fisici

sono forti e l’‟esterno” percepito come inconciliabile.

Hanno acquisito i termini principali delle varie Religioni e, in particolare, quelli della Religione

Islamica. Sanno esporre i contenuti essenziali dell’Islamismo, la condizione femminile e le forme di

fondamentalismo, ed effettuare dei confronti tra i contenuti dottrinali delle varie Religioni.

Gli alunni conoscono il significato, i riti e gli elementi comuni alla Pasqua Ebraica e a quella Cri-

stiana.

Gli alunni conoscono che cos’è la Sindone e le motivazioni storiche per cui si trova a Torino. Sono

in grado di leggere sommariamente l’impronta presente sul telo. Sanno utilizzare il testo biblico per

individuare i brani evangelici che fanno riferimento alla Passione, Morte e Risurrezione di Gesù

Gli alunni sono in grado di distinguere gli aspetti folkloristici e culturali da quelli prettamente reli-

giosi della Festa di Sant’Efisio a Cagliari.

COMPETENZE

Gli alunni sanno spiegare l’origine e lo sviluppo del turismo religioso e del viaggio religioso come

riscoperta della “sensibilità” umana, culturale e ambientale.

Gli alunni sanno spiegare l’origine e lo sviluppo del fenomeno “pellegrinaggio”, sanno localizzarlo

a livello generale e locale, sanno motivarne la dimensione regionale, sia dal punto di vista storico

che da quello religioso. Sono in grado di descrivere l’evoluzione storica del pellegrinaggio verso il

turismo religioso.

Sono consapevoli dei rischi derivanti da qualsiasi atteggiamento fondamentalista, e sanno privile-

giare i valori del rispetto e della tolleranza.

Sanno utilizzare i termini del dialogo interreligioso.

Sanno cogliere la specificità della Religione Islamica, fare dei confronti con la proposta cristiano-

cattolica, distinguendola da quella di altre Religioni e sistemi di significato.

Gli alunni sono in grado di evidenziare il significato, i riti e gli elementi comuni alla Pasqua Ebraica

e a quella Cristiana.

Gli alunni sono in grado di descrivere sommariamente l’impronta presente sul telo alla luce delle

recenti scoperte scientifiche. Sanno utilizzare il testo biblico per individuare i brani evangelici che

fanno riferimento alla Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.

Gli alunni sanno utilizzare un’appropriata terminologia nel descrivere le origini, la storia e i tratti

essenziali della Festa di Sant’Efisio a Cagliari.

CAPACITÀ’

Gli alunni sono in grado di distinguere il turismo religioso e il viaggio religioso dalle altre tipologie

di turismo.

Gli alunni sanno identificare il fenomeno del pellegrinaggio sotto l’aspetto religioso; periodizzano

correttamente l’evento e le ragioni della sua persistenza nel tempo; ne riconoscono gli elementi di

permanenza e di trasformazione.

Gli alunni sono in grado di riconoscere gli atteggiamenti fondamentalisti soprattutto nell’ambito

religioso e sanno privilegiare i valori del rispetto e della tolleranza.

Sanno apprezzare la ricchezza delle varie esperienze di fede. Hanno imparato a dialogare con

tutte le persone, anche con chi ha idee diverse dalle proprie. Sanno istituire un confronto tra le

diverse Religioni. Hanno acquisito la capacità di inquadrare i singoli valori della Religione Islamica

all'interno del suo sistema dottrinale e quella di instaurare confronti e comparazioni tra i contenuti

delle varie Religioni.

Gli alunni sono in grado di orientarsi nell’esposizione del significato, dei riti e degli elementi co-

muni alla Pasqua Ebraica e a quella Cristiana.

Gli alunni sanno descrivere sommariamente l’impronta presente sul telo alla luce delle recenti sco-

perte scientifiche. Sanno utilizzare il testo biblico per individuare i brani evangelici che fanno rife-

rimento alla Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.

Gli alunni sanno utilizzare una appropriata terminologia nel descrivere le origini, la storia e i tratti

essenziali della Festa di Sant’Efisio a Cagliari da un punto di vista religioso.

23. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche e/o Moduli e/o

Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti interdisciplinari /trasversali

G) U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondi-

mento

Periodo

Il turismo religioso. Il viaggio religioso come riscoperta della “sensi-

bilità” umana, culturale e ambientale.

Ottobre 2014

Il pellegrinaggio religioso e le sue principali caratteristiche. Evolu-

zione storica del pellegrinaggio verso il turismo religioso.

Novembre 2014

I fondamentalismi religiosi. Gennaio 2014

La Religione Islamica. Il ruolo della donna nell’Islamismo. Febbraio - Marzo 2015

La Pasqua Ebraica e quella Cristiana. Marzo 2015

La Sindone di Torino. Aprile 2015

La festa di Sant' Efisio a Cagliari. Le persecuzioni cristiane. Il voto e

gli ex voto.

Maggio 2015

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 21

24. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-

sostegno e integrazione, ecc.):

E’ stata privilegiata una metodologia volta a sensibilizzare e contestualizzare le tematiche svolte, ad

orientare l'interesse, favorire la ricerca dei dati e quindi l'informazione, istituire analisi e confronto,

giungere ad una sintesi e valutazione del lavoro.

25. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblio-

teca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

E’ stato utilizzato il libro di testo in adozione “M. CONTADINI, A. MARCUCCINI, A.P.

CARDINALI, Nuovi Confronti, ed. Elledici – Eurelle, Vol. Unico, Edizione mista, oltre che

tecnologie audiovisive e multimediali.

26. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):

Si sono attuate continue verifiche formative attraverso la valutazione dell’interesse, del controllo

della partecipazione agli argomenti trattati e della capacità di riconoscere e apprezzare i valori reli-

giosi.

Cagliari lì 13 Maggio 2015 Il Docente

PERCORSO IN ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO

(Art. 5, D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 - regolamento sul riordino degli istituti professionali pub-blicato sul supplemento ordinario della G.U. n.137 del 15 giugno 2010).

Dati statistici Studenti (indicare il numero complessivo di studenti per ciascun anno di corso)

2013/2014 Classe IV sez A S.C.

2014/15 Classe V ^ sez. A S.C.

18 18

Progetto

1 Indirizzo di studi cui si riferisce il progetto

Diploma professionale settore Sevizi Commerciali curvatura turismo

2 Scheda di progetto

Scheda di progetto Per l’istruzione professionale l’alternanza scuola lavoro rappresenta una metodologia a carat-

tere ordinario, tramite la quale, come affermato nelle Linee guida nazionali, “sviluppare il

rapporto col territorio e utilizzare a fini formativi le risorse disponibili”. L’Istituto ha all’attivo

tre diversi corsi: Servizi Socio Sanitari -Servizi Commerciali Ambito Turistico- Produzioni Indu-

striali e Artigianali. Ogni corso ha le sue specificità che trovano comunque nell’ alternanza

Scuola-Lavoro una metodologia d’elezione, indispensabile per qualificare in senso professio-

nalizzante la proposta formativa della scuola.

Il progetto di Alternanza scuola / lavoro, per tutti e tre i corsi, si propone quindi di sperimen-

tare un percorso formativo innovativo che si configura come una diversa modalità di acquisi-

zione delle competenze previste dai percorsi curricolari, in particolare, nel contesto

dell’Istruzione professionale questa modalità assume una forte valenza formativa finalizzata

allo sviluppo di capacità di comprensione del mondo del lavoro nei suoi aspetti organizzativi

ed economici e nell’acquisizione di capacità di interazione con altri , nonché di soluzione dei

problemi.

Assume inoltre una forte valenza orientativa in quanto favorisce la conoscenza di figure pro-

fessionali di riferimento e offre l’occasione di sviluppare capacità di confronto con le proprie

aspirazioni in vista dell’elaborazione del proprio progetto di vita; consente inoltre di acquisi-

re specifici saperi e saper fare in relazione a un’area professionale specifica. Incontri con te-

stimonial per la realizzazione di una sorta di dossier del settore e delle figure professionali e

visite aziendali, consentiranno agli studenti di mettere a raffronto il percorso di studio con gli

elementi tratti da una conoscenza diretta delle professioni; un periodo di inserimento in a-

zienda nella modalità dell’”affiancamento” consentirà, altresì, allo studente di vivere gli a-

spetti reali dell’organizzazione del lavoro anche mediante l’assunzione di precisi compiti ope-

rativi.

° ANNO ( CLASSE 4^) e 2° ANNO ( CLASSE 5^)

Il percorso si è articolato in tre Moduli:

Preparazione - Fase d’Aula

L’azione ha l'obiettivo primario di far conoscere ai partecipanti il mondo lavorativo (la sua

strutturazione, le sue modalità di funzionamento, etc.) e le caratteristiche delle aziende

del territorio, facilitando così la transizione e l'inserimento lavorativo. Obiettivo del Mo-

dulo è quindi quello di sviluppare nei partecipanti competenze anche di tipo trasversale,

necessarie per la figura professionale.

Approfondimenti tematici – Fase d’aula

L’azione ha l'obiettivo primario di far acquisire agli studenti conoscenze specifiche

dell’area professionalizzante in ambito curricolare (tecniche di comunicazione e relazione,

laboratorio di ricevimento, storia dell’arte, tecnica turistica , lingue straniere).

Stage (60 ore per ciascun anno ) Permanenza in Azienda

L’azione ha i seguenti obiettivi

Fornire le competenze teorico-pratiche specifiche dell’attività principale della figura

professionale oggetto del corso .

Distinguere le differenti tipologie di aziende turistiche e ricettive comprendendo le loro

modalità operative;

Comprendere la struttura organizzativa aziendale, il ruolo del personale in seno

all’azienda turistica e le modalità di gestione del fattore umano;

Comprendere come gestire le attività di front office tipiche dell’azienda turistica;

Analizzare le tecniche di marketing e di organizzazione e gestione dei servizi;

Acquisire strumenti cognitivi che permettano di analizzare una esperienza lavorativa

concreta, inquadrandola nella struttura economica, organizzativa e tecnologica;

Verificare le proprie rappresentazioni del lavoro in generale e delle specifiche attività

lavorative sperimentate, tenendo conto non solo delle proprie esigenze, ma anche della

storia dell’azienda e delle sue richieste, esplicite ed implicite, acquisendo elementi

significativi per la costruzione del proprio futuro socio-professionale;

Realizzare un’esperienza di autovalutazione delle risorse personali rispetto a prestazioni

differenti da quelle richieste dalla scuola.

Contenuti:

b. Presentazione dell’azienda agli studenti e degli studenti all’azienda.

c. Norme relative alla sicurezza sul posto di lavoro.

d. Tecniche di transizione al lavoro

Visite in azienda per fornire un quadro delle attività che vengono svolte nelle aziende

Partecipazione a Convegni e seminari per cogliere testimonianze relative al mondo del

lavoro

Classe IV

Accoglienza , orientamento e servizio informazioni presso la Fiera Internazionale della

Sardegna

Servizio di Front-office per Convegni e seminari e presso l’Istituto per Convegni,

manifestazioni culturali e open day

Stage presso Marina Beach, Country Club e Torre Moresca Orosei

Classe V

Organizzazione turistica del territorio

Organizzazione e gestione di eventi turistici

Il back office e front office in alberghi e imprese turistiche

Il mercato del lavoro e i servizi per l'impiego

Le tecniche di ricerca attiva del lavoro

Stesura del C.V e il colloquio di lavoro

Metodologia:.

lezioni frontali dei docenti con l’apporto di esperti, dei tutor aziendali in aula o in

azienda in presenza dei tutor , simulate e role play.

- Stage

presso i Musei Civici

presso Hotel Orosei

presso l' Hostel Marina Cagliari

presso l’azienda Cagliari Cruise Port

presso Scuola Crociera Barcellona Grimaldi Lines

Attività del tirocinante

Partecipazione alle attività delle strutture guidati dal tutor aziendale

Osservare, gestire informazioni e relazioni

Applicare le procedure e le tecniche d’accoglienza nel Front office affiancando

l’operatore nel rispetto delle sue indicazioni

Collaborazione nella gestione dell’evento turistico – Convegno, Mostra, Visita guidata,

Manifestazione culturale - attraverso

L’Accoglienza del Cliente

L’Attività di Front Office

La corretta gestione della relazione comunicativa

La conduzione di un gruppo

La gestione di un convegno

Fase di Valutazione post stage

Modalità di attuazione : attività d’aula; colloqui con il tutor esterno

Osservazione dello studente in Stage

Compilazione della scheda di valutazione da parte del tutor aziendale

3 Aziende o enti o associazioni coinvolti nel progetto

COINVOLTI NELLA PROGETTAZIONE COINVOLTI NELLA REALIZZAZIONE

- Galleria Comunale d’Arte – Musei Civici Città di Cagliari - Ente Fiera Internazionale - Orosei

classe IV

- Galleria Comunale d’Arte – Musei Civici Città di Cagliari - Ente Fiera

- Hotel Orosei

Classe V Cagliari Cruise Port Hostel Marina

Grimaldi Lines

Infopint Comune di Cagliari

4 Il progetto prevede IV V

Modulo orientamento al lavoro 15 15 Modulo Sicurezza sul posto di lavoro 15 15

ore di tirocinio 60 60

Convegni, seminari, giornate tematiche 20 20

Tot 110 110

5 Quali documenti accompagnano lo studente in azienda?

- Convenzione - Progetto formativo

- Scheda presenza/attività giornaliera - Scheda valutazione tutor aziendale

- Scheda autovalutazione

- Diario di Bordo

6 Competenze, abilità e conoscenze da acquisire nella classe quarta

Competenze Abilità Conoscenze Modalità di accerta-mento

(Tipologia di prova prevista, criteri di

misurazione) 1. in relazione all’area professionalizzante - comprendere la real-tà aziendale e sapersi orientare nel tessuto produttivo del proprio settore -essere in grado di comprendere il pro-prio ruolo lavorativo nell’organigramma a-ziendale

1.1 riconoscere le ca-ratteristiche principali del mercato del lavo-ro 1.2 riconoscere i prin-cipali settori del pro-prio ruolo lavorativo

1.1 marketing Azien-dale 1.2.conoscenza della tipologia della strut-tura

1.1 stesura di una re-lazione individuale nella forma del saggio breve. 1.2 compilazione del diario di bordo

2. in relazione agli assi culturali - produrre testi scritti in relazione ai diversi scopi comunicativi

2.1 riconoscere e uti-lizzare diversi registri comunicativi

2.1tecniche Comuni-cative

3. in relazione alla cittadinanza attiva -presentarsi in manie-ra adeguata al conte-sto e alla tipologia degli interlocutori - gestire le relazioni umane nel rispetto dell’affidabilità e sen-so di responsabilità

3.1 presentarsi in ma-niera adeguata in a-zienda e saper intera-gire con i vari interlo-cutori 3.2 rispettare le rego-le dell’organizzazione e gli accordi stabiliti

3.1 stili Comporta-mentali e Relazionali 3.2 regole dell’organizzazione e del lavoro di gruppo

Competenze, abilità e conoscenze da acquisire nella classe quinta

Competenze

Abilità Conoscenze Modalità di accerta-mento

(Tipologia di prova prevista, criteri di

misurazione) 1. in relazione all’area professionalizzante - comprendere la real-tà aziendale e sapersi orientare nel tessuto produttivo del proprio settore -essere in grado di comprendere il pro-prio ruolo lavorativo nell’organigramma a-ziendale

1.1 riconoscere le ca-ratteristiche principali del mercato del lavo-ro 1.2 riconoscere i prin-cipali settori del pro-prio ruolo lavorativo

1.marketing Aziendale 2.conoscenza della ti-pologia della struttu-ra/azienda

1. stesura di una rela-zione individuale nella forma del saggio bre-ve, che potrà even-tualmente evolversi in una tesina da presen-tare come argomento a scelta dello studen-te per il colloquio dell’esame di Stato

2. in relazione agli assi culturali - produrre testi scritti in relazione ai diversi scopi comunicativi - produrre un curricu-lum in italiano e in-glese

2.1 riconoscere utiliz-zare diversi registri comunicativi 2.2 elaborare il pro-prio curriculum vitae

2.1tecniche Comuni-cative 2.2. regole per la co-struzione di un C.V 2.3 Il C.V. 2.4 Lessico di base tecnico professionale inglese e france-se/spagnolo

3. in relazione alla 3.1 presentarsi in ma- 3.1 stili Comporta-

cittadinanza attiva - presentarsi in ma-niera adeguata al con-testo e alla tipologia degli interlocutori e gestire le relazioni umane nel rispetto dell’affidabilità e sen-so di responsabilità

niera adeguata in a-zienda e saper intera-gire con i vari interlo-cutori 3.2 rispettare le rego-le dell’organizzazione e gli accordi stabiliti

mentali e Relazionali 3.2 regole dell’organizzazione e del lavoro di gruppo

Percorso formativo Sono stati approfonditi argomenti già compresi in alcune discipline teorico curricolari; questi diversi moduli, che solitamente si configuravano come esperienze separate sono stati collegati tra loro in un discorso organico. Le diverse unità didattiche già dotate di senso in quanto appartenenti ad un preci-so contesto, arricchiscono il loro significato in quanto messe in rete con le altre finalizzate all’acquisizione del saper fare. Il percorso è stato costruito tenendo conto dell’Asse culturale dei lin-guaggi, storico sociale, di cittadinanza attiva, sommati all’area professionale nella quale rientrano le materie professionalizzanti. Per quanto riguarda lo svolgimento dello stage, per rispettare il previsto monte ore annuale obbliga-torio di 1056 ore, si è previsto ( sia per il primo anno per la classe quarta, che per il secondo anno per la classe quinta) la sospensione dell’attività didattica in aula per 1/ 2 settimane , utilizzando la quota di autonomia prevista per l’Istruzione professionale.. Aree disciplinari coinvolte nel 1° anno ( classe 4^)

Disciplina Argomento Periodo Indicativo di

svolgimento

Tecnica dei Servizi Commer-ciali

Il Mercato del lavoro con particolare riferi-

mento alle figure professionali del settore

1° trimestre

pentamestre

TECNICHE DI COMUNICAZIO-

NE E RELAZIONE

La comunicazione interpersonale

Dinamiche di gruppo

Il Gruppo di lavoro

Il Colloquio

Il lavoro di gruppo

1^ trimestre

pentamestre

Aree disciplinari coinvolte nel 2° anno ( classe 5^)

Disciplina Argomento Periodo indicativo di

svolgimento

Storia L'industrializzazione

Il novecento

2^ pentamestre

Tecnica dei Servizi Commercia-

li e Tecniche di Comunicazione

Diritto commerciale Le aziende del set-

tore

L'organizzazione

L'organigramma

2^ pentamestre

Inglese francese spagnolo Microlingua di settore 1^ trimestre

2^ pentamestre

Tecniche di Comunicazione

La comunicazione Interpersonale

Il gruppo di lavoro e il lavoro di gruppo

Gestione delle dinamiche di gruppo

Comunicare in gruppo

Lo stress da lavoro correlato

1^ trimestre 2^ pentamestre

8 modalità di dichiarazione delle competenze

Lo stage è strettamente connesso con l’area professionalizzante dell’indirizzo di studi del Di-ploma professionale dei Servizi Commerciali; per tali ragioni il C.d.C. ha optato per una valu-tazione integrata che rientrerà nel profilo di ammissione dello studente all’Esame di Stato e sarà uno degli aspetti considerati utili alla maturazione del Credito Scolastico.

9 verifica del progetto

Soggetti Modalità Tempi

Docente tutor

Tutor di Stage

C.d.c.

Schede di valutazione

Osservazione diretta

Elaborati

In itinere

In itinere

Al termine dello stage

10 Composizione del GRUPPO DI PROGETTO Classe IV

nome docente di funzione svolta

Carta Marcello Italiano e storia

Mazzuzzi Armando Matematica ed Informatica

Ferro Corrado Sostegno Coordinatore

Sergio Mulas Tecniche dei Servizi Commerciali

Romualdi Roberta Informatica e laboratorio Funzione strumentale

Giannotti Giorgiana Tecniche di Comunicazione e Relazione

Gravina Salvatore Lingua Inglese Tutor

Deplano Andrea Lingua Francese

Cara Antonella Lingua Spagnolo

Cossu Sandra Religione

Marci Luisa Educazione Fisica

Cabitza Nerina Maria Diritto ed Economia

11 Composizione del GRUPPO DI PROGETTO Classe V

nome docente di funzione svolta

Carta Marcello Italiano e Storia

Murru Anna Rita Lingua Spagnola

Pierpaola Deidda Tecniche di Comunicazione e Relazione

Romualdi Roberta Informatica e laboratorio Funzione strumentale

Gravina Salvatore Lingua Inglese

Deplano Andrea Lingua. Francese

Cabitza Nerina Maria Diritto ed Economia

Melis Tito Tecniche dei Servizi Commerciali Tutor

Cossu Sandra Religione

Marci Luisa Educazione Fisica

Mazzuzzi Armando Matematica ed Informatica

Ferro Corrado Sostegno Coordinatore

IL COORDINATORE DI CLASSE Prof. Corrado Ferro

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Roberto Pianta

PROGRAMMI