Dal D.M. 471/99 alla revisione del D.Lgs. 152/2006 ... · Tipico iter di bonifica in 152 (1) –...

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Dal D.M. 471/99 alla revisione del D.Lgs. 152/2006:analisi tecnica di una riforma

Alessandro Battaglia Roberto Scazzola ENSR Italia

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La Bonifica pre D.M. 471/99: un anniversario?

Sono passati vent’anni dall’introduzione organica del concettodi bonifica di aree inquinate nel nostro paese: legge 441/1987.Con il D.M. 16 maggio 1989 furono inoltre chiarite le modalitàper la stesura dei Piani Regionali di Bonifica.

Tuttavia fino all’uscita di specifiche leggi regionali (Piemonte1995, Lombardia e Emilia Romagna 1996) il settore nondecollò per mancanza di valori limite (quando è contaminato?),metodi di campionamento uniformi e di una chiara proceduraamministrativa (chi fa cosa?).

Le suddette norme hanno comunque fornito alcune risposte econsentito interventi anche significativi

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La Bonifica pre D.M. 471/99: PRO e CONTRO

PRO - Sono definiti VL a livello regionale – introduzione deglistrumenti di base – Piani regionali di Bonifica.

CONTRO - Applicazione a macchia di leopardo - Procedurenon armonizzate ne organiche – tempistiche generalmentenon prevedibili.

Tale quadro ha determinato l’esecuzione di interventi, ingenere, limitati ad aree oggetto di incidenti, recupero di grandiaree industriali, discariche non in sicurezza, aree inemergenza ambientale (es. Bagnoli, Sesto San Giovanni).

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32000 m3 di materiale bonificati attraverso Bioremediation

(Biopile) - 1998

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Il sito a bonifica avvenuta nel 2003

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Realizzazione del capping in una di messa in sicurezza permanentedi rifiuti costituiti da fosfogessi radioattivi 1999

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Il D.M. 471/99 una vera svolta nel settore

E’ solo con il D.M. 471/99 che l’art. 17 del D.Lgs. 22/1997 riescea trovare piena applicazione.

Si tratta di un decreto ambizioso che, seppure figlio della logica“Command and control” definisce in modo chiaro:

– La soglia di intervento (VCLA);

– Standardizza metodi di caratterizzazione;

– Procedura amministrativa e ruolo dei vari attori (Conferenzadei servizi).

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Il D.M. 471/99 effetti positivi nel settore

– La logica “tabellare” dei VCLA risulta immediata e di facileapplicazione;

– Ampio utilizzo degli strumenti di semplificazione amministrativa(CdS);

– Chiarezza nei ruoli Comune (amministrativo), Provincia e ARPA(controllo), Regione (programmazione), Responsabile eProprietario (esecuzione intervento);

L’effetto è un formidabile volano che in pochi anni determinal’avvio di migliaia di procedure di bonifica in tutta Italia el’esecuzione dei relativi interventi.

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Il D.M. 471/99 gli aspetti critici

– La logica “tabellare” dei VCLA risulta non flessibile e presentaalcune “sviste” (Sn, PCB, metalli pesanti in generale);

– Nei Comuni di piccole dimensioni iniziale difficoltà di gestione diuna nuova onerosa competenza;

– Procedura molto strutturata e quindi tempi medi di diversi anniper la chiusura dell’iter (Avvio, Mise, Caratterizzazione,Progetto Preliminare e Definitivo);

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Bonifica con misure di sicurezza e con Analisi di rischio di un area contaminatae di una discarica abusiva – Destinazione d’uso attuale Area a parco Pubblico2004

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Il D.M. 471/99 e Siti di Interesse Nazionale

L’attività nei SIN sotto la supervisione del MATT ha portato:

– Mobilitazione di risorse economiche (pubbliche private) senzaprecedenti

– Ampia applicazione di misure di sicurezza e di emergenza neisiti prioritari e generale accelerazione nelle dinamichecomplesse;

– Creazione di una prassi interpretativa omogenea;

– Capacità di avviare interventi critici in aree pubbliche.

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Intervento di rimozione hot spot Hg da un giardino di una scuola maternacon misure di sicurezza per copertura aree con metalli e IPA - 2005

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Collaudo fondo scavo area residenziale contaminata 2000

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Il D.M. 471/99 e Siti di Interesse Nazionale

L’attività nei SIN sotto la supervisione del MATT ha portatoaltresì:

– Allungamento delle attività istruttorie relativo all’alto numero disiti e all’elevata complessità degli interventi;

– Applicazione di una prassi interpretativa generalmenteconservativa;

– Aumento delle controversie di carattere legale (TAR, Consigli diStato ecc.);

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Il famoso “muro” (Barriera fisica di contenimento)

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Il nuovo decreto: D.Lgs. 152/2006

Nel D.Lgs.152/2006, si introduce oltre ad un nuovo principio dinecessità di intervento commisurata all’effettivo rischioimportanti modifiche tecniche.

Queste modifiche appaiono riscrivere il ruolo di valutazionetecnica e di controllo in un’ottica meno stringente:

– Limiti meno restrittivi allo scarico degli impianti di trattamentoacque di falda contaminate;

–Rischio incrementale accettabile sostanze cancerogene < 10-5

–Valore di concentrazione comprensivo dello scheletro

–Validazione piani di caratterizzazione da parte di ARPA dicarattere qualitativo

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Il D.Lgs. 152/2006 e le aspettative

Nelle aspettative il nuovo decreto doveva rappresentare unagaranzia di snellezza dell’iter (procedure semplificate), diriduzione dei tempi nonché di une gestione delle risorsepubbliche e private più connessa all’effettivo rischio presentenell’area (es. messa in sicurezza operativa):

– Possibilità di rimodulazione per interventi ex DM. 471/99;

– Applicazione generalizzata AdR;

– Introduzione Messa in sicurezza operativa;

– Ampliamento procedure semplificate per aree ridottedimensioni.

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Il D.Lgs. 152/2006 primi effetti di una riforma

Nella realtà l’effetto del nuovo decreto è stato (al netto dellerimodulazioni accettate) di un generale rallentamento a causa:

– Iniziale stop per necessità delega funzioni amministrative(Regione Comune);

– Evoluzione della prassi tecnica per applicazione AdR causaAllegati non esaustivi;

– Scarsa conoscenza degli strumenti applicativi di AdR e loroconseguenze nella gestione del territorio;

– Mancata applicazione in alcune realtà territoriali per leggiregionali o interpretazioni difformi.

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Bonifica area di ridotte dimensioni

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Parco serbatoi su un area contaminata potenzialeapplicazione per una messa in sicurezza operativa

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Il Decreto correttivo

Pur essendo ancora in corso l’iter legislativo fra Commissionie Consiglio dei Ministri nelle più recenti bozze si possono giàdelineare alcuni importanti novità:

• Per le acque restituzione allo stato originale per tutti i suoiusi potenziali;

• Rispetto CSC al Punto di conformità posto al confine e uso10-6

• AdR acque per certificare la presenza di rischi residuali nelsito

• Siti di Preminente interesse per la riconversione industriale

• Per i suoli ritorno a bonifica con misure di sicurezza eprogetto preliminare?

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Esempio ipotetico di applicazione allo stessosito di tre normative diverse

– D.M. 471/99

– D.Lgs. 152/2006

– Bozza decreto correttivo al D.Lgs. 152/2006

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Situazione Ipotetica

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Valutazione Secondo D.M. 471/99

– Valori concentrazione nel suolo eccedono VCLA• V=10’000 m3 (1’000m2 * 10 m)

– Contaminazione nella falda si estende 200 m a valle delsito

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Valutazione Secondo D.M. 471/99

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Possibile Approcccio alla Bonifica in 471

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Tipico iter di bonifica in 471 (1)

– Messa in Sicurezza d’Emergenza (MISE) Acque• Pump-and-Treat• Costo installazione: €100’000• Costo operazione: €100’000/anno• Durata iter approvativo progetto definitivo di bonifica: 3 anni• Costo totale MISE: €400’000

– Bonifica Terreni• Scavo e smaltimento• Ritombamento con terreno non contaminato• V=10’000 m3

• Costo unitario €120/m3

• Costo totale €1,2M

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Tipico iter di bonifica in 471 (2)

– Bonifica acque di falda• Barriera fisica al confine del sito

PalancolaturaDiaframma impermeabile

• Costo: €1M

• Operazione sistema P&T per controllo idraulico• Utilizzo sistema MISE con pompaggio ridotto• Costo operazione: €10’000/anno• Durata: 30 anni• Costo totale; €300’000

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Commenti sull’applicazione DM 471/99

– Tempistica lunga• Mediamente almeno 3 anni da MISE ad approvazione progetto

definitivo di bonifica• Spesso azioni legali da parte di soggetti responsabili per la bonifica

– Costi elevati di bonifica• Valori limite dei suoli sono bassi, impediscono l’utilizzo di

tecnologie in situ, bisogna ricorrere a scavo e smaltimento• Eccessivo uso di Pump-and-Treat e barriere fisiche a discapito di

tecnologie più economiche

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Valutazione in 152

– Distingue tra• Concentrazione Soglia di Contaminazione (CSC)

Essenzialmente valori VCLA del DM471/99

• Concentrazione Soglia di Rischio (CSR)Determinata mediante AdR con rischio cancerogeno 10-5

• Generalmente CSR > CSC

– CSC/CSR per suoli applicano solo alla zona insatura

– Richiede CSR al confine del sito (punto di conformita’)

– Permette valori >CSC ( ma <CSR) fuori dal confine del sito

– Limitazioni d’uso nell’area

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Possibile Approccio alla Bonifica in 152

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Tipico iter di bonifica in 152 (1)

– MISE• Restrizioni accesso (recinzione)• Monitoraggi ambientale (gas, polveri, acque ecc.)• €10’000/anno• 1 anno

– Bonifica Terreni• Scavo e smaltimento suoli >CSR• Ritombamento con terreno non contaminato• V=2’500 m3

• Costo unitario €120/m3

• Costo totale €300’000• Restrizioni uso per suoli >CSC ma <CSR

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Tipico iter di bonifica in 152 (2)

– Bonifica acque di falda• Trattamento in-situ

Chem oxORCBiotrattamentoMNAEtc

• Costo: €500’000

• Monitoraggio10 anni€10’000/anno

• Restrizioni uso risorsa idrica

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Commenti sull’applicazione del D.Lgs. 152/2006

– Valutazione dell’effettivo rischio posto da un sito permetteun approccio di bonifica piu’ razionale

– Potenziale riduzione dei costi di bonifica

– Generalmente non accettato a livello locale• Spesso è preferita l’applicazione delle logiche ex DM 471

– Potenzialmente richiede restrizioni d’uso su proprieta’ diterzi• Possibili richieste di risarcimenti, deprezzamento aree limitrofe

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Bozza decreto correttivo D. Lgs 152/2006

– Essenzialmente un ibrido del D.M 471/99 e D. Lgs152/2006

– Terreni• Uso dell’Analisi di Rischio• CSR basate su 10-6 invece che 10-5 (10 volte piu’ basse a parita’ di

condizioni)

– Acqua di Falda• Ripristino stato originale• Richiesta rispetto CSC a confine• Analisi di rischio residuale per Valori >CSC all’interno del sito

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Possibile Approccio alla Bonifica – Bozza decreto correttivo 152

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Possibile iter di bonifica in bozza correttiva 152 (1)

– MISE• Restrizioni accesso (recinzione)• Monitoraggio ambientale• €10’000/anno• 1 anno

– Bonifica Terreni• Scavo e smaltimento (suolo >CSR con 10-6)• Ritombamento con terreno non contaminato• V=4’000 m3

• Costo unitario €120/m3

• Costo totale €500’000• Restrizioni uso per suolo >CSC <CSR

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Possibile iter di bonifica in bozza correttiva 152 (2)

– Bonifica acque di falda• Barriera fisica al confine del sito

PalancolaturaDiaframma impermeabile

• Costo: €1M

• Installazione e operazione sistema P&T per controllo idraulico• Costo installazione: €100’000• Costo operazione: €10’000/anno• Durata: 30 anni• Costo totale: €400’000

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Commenti sulla bozza correttiva del D.Lgs. 152/2006

– Il decreto intende definire un’elevata protezione per larisorsa idrica (ritorno alle modalità 471)

– Costi di bonifica suoli intermedi fra l’approccio “152 e 471”

– Potenziale maggiore accettazione a livello locale• Definitiva scelta di bontà dell’Analisi di rischio (suoli)

– Restrizioni d’uso limitate a suoli interni all’area

– Non risolto il problema delle Tempistiche (siti di interesseproduttivo? – Siti di ridotte dimensioni?)

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CONCLUSIONI - Confronto costi bonifica – situazione ipotetica –stesso sito

~ €2MBozza CorrettivaD.Lgs152/06

~ €1MD.Lgs 152/06

~ €3MDM 471/99