2030 La tempesta perfettaCome sopravvivere alla grande crisi

Presentazione del libro di Gianluca Comin e Donato Speroni, edito da Rizzoli

A cura di Donato Speroni

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Sir John Beddington

2030 La tempesta perfetta

Nel 2030…

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Quattro sfideQuattro sfide

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Quattro sfideQuattro sfide

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Una crescita disomogenea

72030 La tempesta perfetta

3 miliardi di nuovo ceto medio

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Quattro sfideQuattro sfide

92030 La tempesta perfetta

Aumenta la domanda di cibo

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Acqua e terra: un tema politico

“Di chi è l’acqua?”

REFERENDUM

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“Di chi è la terra?”

LAND GRABBING

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Quattro sfideQuattro sfide

122030 La tempesta perfetta

La temperatura aumenta

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1850 1900 1950 2000

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Mitigation: la sfida dei due gradi

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•Riduzione emissioni gas serra-20% rispetto al 1990

•Incremento fonti rinnovabili20% consumi energetici finali

•Incremento dell’efficienza -20% rispetto ai consumi

tendenziali di energia primaria al 2020 – non vincolante

•De-carbonizzazione dell’Europa con target di riduzione dell’80%-95% dei livelli di CO2 del 1990 entro il 2050

EU 2020/Energy Roadmap 2050

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36[GtCO2]

+24% Emissioni di CO2

2009 2035

22%3%

36%

36%9%

16%

5%

3%

48%

20%

14%

64%75%

4%

25%

OECD Americas

OECD Europe

Latam Non-OECD Asia

Africa

3%22%

ROW

Source: Current policies scenario World Energy Outlook, IEA 2011

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Adaptation: il clima sta già cambiando

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Quattro sfideQuattro sfide

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Domanda primaria mondiale

I combustibili fossili restano dominanti

Renewables Nuke Coal Gas Oil

12,100

18,300+51%

2009 2035

81%

13%6%

27%

21%

33%80%

14%6%

30%

23%

27%

Source: Current policies scenario World Energy Outlook, IEA 2011OECD: Organization for Economic Co-operation and Development; OECD Americas include North America, Mexico and ChileROW: Rest of World

2009 2035

22%6%

32%

37%11%

17%5%

42%

20%

15%

63%

72%5%

28%

OECD Americas

ROWOECD Europe

Latam Non-OECD Asia

Africa

Per fonte Per regione

[Mtoe] [%]

Fossil fuels

Fossilfuels

5%20%

17

Energia: domanda in aumento

I Paesi emergenti guidano la crescita

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I combustibili fossili non finiranno…

18SOURCE: Wood Mackenzie; BP Stat; IOGCC; McKinsey Oil Supply Model team analysis2030 La tempesta perfetta

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…ma avranno prezzi più alti e

volatili…

…creeranno instabilità geopolitica…

…continueranno a

produrre CO22030 La tempesta perfetta

La sfida della povertà energetica

1,5 miliardi di persone non ha accesso all’elettricità

1 miliardo di persone ha accesso irregolare e

discontinuo all’elettricità

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aa

Quattro sfideQuattro sfide

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Quattro risposte

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Tecnologia

Governance

Comunicazione

Comportamenti individuali

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Quattro risposte

23

Tecnologia

Governance

Comunicazione

Comportamenti individuali

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Una nuova era elettrica

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Nuove fonti di generazione:

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Mobilità elettrica

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Rispetto ai veicoli tradizionali:

- 50% risparmio energetico

- Azzeramento rumori

- Azzeramento inquinanti locali (PM10, ossidi di azoto, idrocarburi incombusti, ossido di carbonio)

- 50% abbattimento emissioni di CO2

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Una nuova era di efficienza energetica

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L’efficienza può farci guadagnarecinque anni nella battaglia dei due gradi

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Quattro risposte

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Tecnologia

Governance

Comunicazione

Comportamenti individuali

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Il “Sud” cresce più rapidamente

GDP Growth (2009)Source: CIA World Factbook

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E non è più solo “il resto”

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SHARE OF GLOBAL GDP

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Ma non basta aggiungere posti a tavola…

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Serve una nuova diplomazia

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Rapporto tra rivoluzioni e prezzo del cibo

Elaborazione del New England Complex Systems Institutedi Cambridge, Massachusetts.Quando il Food Price Index della Fao supera quota 220 aumentano le rivoluzioni

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Anche il ruolo del lavoro dovrà essere ripensato…• Nei prossimi vent’anni, la crescita demografica,

l’abbandono delle campagne e la maggiore offerta di lavoro da parte delle donne renderanno necessaria la creazione di 1,5 miliardi di “decent jobs”.

• Nei Paesi industrializzati i posti di lavoro oggi sono “solo” 600 milioni.

• Forse con le nuove tecnologie il mondo non avrà bisogno di tutto questo lavoro…

• Conseguenza: un’ulteriore accentuazione delle diseguaglianze tra chi controlla le tecnologie e gli altri, sempre più precarizzati.

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Quattro risposte

35

Tecnologia

Governance

Comunicazione

Comportamenti individuali

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Grandi sfide richiedono alto consenso

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Internet è dirompente perché sostituisce la scarsità d’informazione con l’abbondanza di informazione”

Eric Schmidt, Google

L’informazione cambia

“non puoi più controllare gli stakeholder. Ciò che puoi fare è

controllare te stesso, chi sei, cosa dici, come lo dici, come ti rapporti con la

gente”.Alastair Campbell

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Cambia la costruzione del consenso

XX secolo

Verticalità

Immagine

Controllo

XXI secolo

Orizzontalità

Dialogo

Condivisione

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Accountability

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Quattro risposte

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Tecnologia

Governance

Comunicazione

Comportamenti individuali

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Una sensibilità diffusa

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Una sensibilità diffusa

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Dopo l’uscita del nostro libroil dibattito internazionale è

cresciuto su:– Possibilità di modificare la curva demografica– Apporto effettivo della tecnologia alla soluzione

dei problemi– Cambiamenti nel mix energetico – Incidenza dei fenomeni ambientali estremi e

rapporto col cambiamento climatico– Tentativi di governance globale

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È possibile modificare sensibilmente la curva

demografica?• Se non ci saranno catastrofi, guerre nucleari pandemie o meteoriti l’umanità arriverà oltre gli 8 miliardi nel 2030. Ma si può evitare che arrivi a 9 nel 2050 e magari a 10 nel 2100?

• Dopo anni di disattenzione, anche per ragioni politiche, si riapre il dibattito sul controllo delle nascite.

• Questo non significa soltanto promuovere un uso corretto degli anticoncezionali, ma cambiare la cultura di intere popolazioni, per esempio promuovendo la scolarizzazione delle giovani donne.

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La tecnologia ci salverà dalla crisi?• È sempre più aspro il dibattito tra tecnottimisti” e

“catastrofisti”.• Per i “tecnottimisti” non riusciamo a percepire il

potenziale del futuro e la crescita esponenziale dell’innovazione: abbiamo già oggi le tecnologie per risolvere tutti i problemi che ci si presentano.

• Per i “catastrofisti” la crescita dei consumi porta all’esaurimento delle risorse naturali, oltre al moltiplicarsi degli impatti ambientali e all’incapacità del sistema finanziario di far fronte ai fabbisogni conseguenti.

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Tecnottimisti e catastrofisti, chi ha ragione? Forse

entrambi…• È’ certamente vero che fatichiamo a capire gli effetti del progresso, che cambierà totalmente il modo di vivere. Per esempio:– Lunghezza della vita. Veronesi: chi nasce oggi potrà vivere 120 anni– Integrazioni uomo macchina, con tutte le potenzialità e i rischi – Costruzione di una cultura comune grazie a Internet ma anche alle

traduzioni automatiche, tra poco a livelli accettabili.• Ma è anche vero che difficilmente riusciremo ad applicare le

tecnologie in tempo per evitare la “tempesta perfetta” a tutta l’umanità. Si potrebbe per esempio passare molto più velocemente in tutto il mondo alle energie rinnovabili, ma il costo sarebbe enorme, anche perché le fonti fossili sono tutt’altro che esaurite.

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È aumentata la sensibilità sul clima

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Anche negli Stati Uniti, per l’aumento delle catastrofi naturali (siccità,uragano Sandy).Secondo l’Asian Development Bankil numero delle alluvioni inAsia è triplicato negli ultimi vent’anni.

Si corre ai ripari con interventi nazionali• Si moltiplicano gli interventi di adaptation contro

l’innalzamento dei mari e i fenomeni estremi, con investimenti “vertiginosi”.

• El Mundo: La solución más probable a corto plazo son las obras faraónicas.

• La piccola Olanda spenderà 9 Md di euro entro il 2040 per rafforzare le sue dighe.

• Salvare il porto di New Jersey, il secondo negli Usa, da fenomeni tipo Sandy costerà 20 Md di euro.

• E noi abbiamo Venezia e tanto altro da salvare…

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La governance fa pochi passi avanti• Il convegno mondiale Rio + 20 del giugno scorso ha

dato risultati generici e il rinnovo del Protocollo di Kyoto è affidato a trattative internazionali molto difficili.

• Però gli obiettivi del mondo diventano sostenibili. Per rinnovare i Millennium Development Goals 2000 – 2015, l’Onu sta preparando i Sustainable Development Goals per il prossimo quindicennio.

• Anche la statistica dà il suo contributo, cercando(soprattutto in sede Ocse) standard confrontabili per misurare la qualità della vita e farne un obiettivo politico quantificabile e alternativo alla mera “crescita del Pil” che diventerà sempre più difficile soprattutto nei Paesi industrializzati.

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In conclusione…• La crisi che stiamo attraversando è già l’annuncio

della “tempesta perfetta”: uno sconvolgimento strutturale destinato ad alterare profondamente il nostro modo di vivere.

• Tecnologia, nuove relazioni tra le persone, cambiamenti di consumo, nuove metriche politiche, governance globale possono contribuire a limitarne i danni

• Dalla nostra capacità di risposta dipenderanno gli esiti: un catastrofico collasso (risposte inadeguate), il degrado verso un mondo sempre più squallido (risposte tardive) , oppure un nuovo stile di vita basato sul “benessere equo e sostenibile”.

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CAPITANO – Capo nocchiero!CAPO NOCCHIERO – Son qui, capitano. Che

c'è?CAPITANO – Coraggio, dà voce alla ciurma: che si diano daffare, forza, forza! O qui coliamo a picco... Avanti! Presto!

W. Shakespeare, La Tempesta

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Grazie!!!

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