Post on 01-May-2015
Cos’è la psicologia sociale?
La definizione dell’oggetto di studioruota attorno ad una questione fondamentale
che riguarda
il rapporto tra la dimensioneindividuale e sociale
nella determinazione del comportamento degli individui
in definitiva, si tratta di stabilire se opinioni, comportamenti, pensieri e sentimenti individuali
siano dovuti a:
variabili personali( fattori di personalità)
variabili situazionali e sociali(contesto sociale e interattivo
nel quale si inseriscono) 1
Tra XIX e XX secolo
la Psicologiala Psicologia la Sociologiala Sociologiasi dividono i rispettivi campi del sapere
confine tra
mondo individuale mondo sociale
Psicologia socialePsicologia socialeAttenzione ai fenomeni ed ai problemi
della vita pratica, individuale e collettiva,che
la psicologia e la sociologia trascuravano o tendevano ad indagare
in modo unilaterale
Sfida al sapere ufficiale
Il Tentativo di mettere in relazione
Stretta tra le due sorelle maggiori
ha avuto vicende travagliate per riuscire a darsi
un proprio autonomo assetto teorico metodologico
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La Psicologia socialeLa Psicologia sociale Analisi
Processi psicologici
Analisi
Dinamiche socialiStudia
i modi e le forme con cui l'esperienza, l'attività mentale e pratica si articolano con il Contesto sociale.
•Attività cognitiva
•emozioni
•comunicazione
• motivazione
•azione
processi base della vita di relazione:
prodotti della interazione
•atteggiamenti
•pregiudizi
•rappresentazioni sociali
•influenza sociale
•identità 3
La psicologia sociale si è formata, occupandosi delle folle e dei comportamenti collettivi
4
Si è formata occupandosi dei fenomeni di: Suggestione
Imitazione
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Dei problemi di inserimento e di emarginazione
Già dai primi programmi della disciplina si sono delineati
Due orientamenti
L’individuo e i processi intraindividuali
Il ruolo del contesto sociale sui processi individuali
Approccio centrato sull’individuo
Approccio centrato sul sociale
Psicologia sociale psicologica
Psicologia sociale sociologica
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La psicologia quale disciplina scientifica empiricamente fondata si sviluppa alla fine dell’Ottocento
attraverso:
l’istituzione dei primi“laboratori sperimentali”
presso i quali domina
paradigma positivistache si caratterizza per
la prospettiva realista e
oggettivista
l’idea che i fenomeniabbiano una loro precisa natura
governata da leggi che la scienza ha
il compito di scoprire
l’approccio analitico ed
elementistico
l’idea che ogni processo conoscitivo
comportila scomposizione di una unità complessa
nelle sue parti elementari
la misurazionee
quantificazionedei fenomeni
l’idea dellaconoscenza intesa come
scoperta dellaverità oggettiva
dei fatti
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Tuttavia il modello positivista risultava scarsamente applicabile alla psicologia sociale
a causa
della natura“assolutamente peculiare”
del suo oggetto di studio
“i fatti umani”
infatti, a differenza dell’oggetto di studiodelle scienze naturali,
il rapporto tra individui e ambiente è mediato dal “senso comune”
inteso come progressivo accumulo di significati condivisi
in relazione a pratiche sociali condivise9
I precursori della psicologia sociale
Uno dei primi tentativi di sviluppare una psicologia sociale autonoma e distinta dal modello positivista delle scienze naturali
è rappresentato :
“Völkerpsychologie”(psicologia dei popoli)di Lazarus e Steinthal
La “psicologia delle folle” Di Le Bon e Tarde
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considera come base
dell’associazione umana
la comunità culturale:
Il Völk luogo in cui avvengono
la formazione e l’educazione
“Völkerpsychologie”di Lazarus e Steinthal
l’ipotesi di base è che il vivere insieme secondo modalità comuni
porti allo sviluppo di contenuti mentali simili
pertantoi dati della coscienza individuale
non possono essere compresi se non in riferimentoa precisi contesti socio - storici
sulla base di tali premesse,la psicologia dei popoli si occupò dello studio delle differenze culturali tra i popoli
e della caratterizzazione “sociale” dei processi psichici
Psicologia sociale Comparata e storica
8
Al progetto della “Völkerpsychologie” fornì un valido contributo
Wilhelm Wundtfondatore della psicologia sperimentale modernae del primo laboratorio di psicologia sperimentale
(Lipsia, 1879)
aveva distinto tra
processi mentali elementari processi mentali superiori(pensiero, linguaggio, ecc.)
risposte fisiologicheindagabili con
i metodi delle scienze naturali
processi per loro natura sociali poiché, pur basandosi su abilità di tipo fisiologico,
derivano il loro concreto modo di manifestarsidal contesto socioculturale nel quale si realizzano
richiedono un metodo d’indagine storico - comparativo,
rientrando lo studio di tali processi nell’ambito delle scienze umane
9
Tra l’Ottocento e il Novecento si delinea una delle principali tematiche di studio della psicologia sociale
“La psicologia della folla”ovvero, lo studio degli effetti sul comportamento individuale
dell’interazione simultanea con un grande numero di propri simili
in quanto presenza fisica(situazione di folla)
in quanto presenza virtuale o simbolica(società di massa)
delineava dueconcetti fondamentali
l’idea chel’azione collettiva
determinil’instaurarsi di una“mente collettiva”
un’entità psicologicasovraindividuale
in gradodi condizionare
pensieri, emozionie
condotta dei singoli
l’idea che tale entità
si connoti comenegativa e regressiva
implica una regressione
a livelli più primitivi
delle capacità, bisogni,valori di
riferimento
pertantola folla è preda
degli istinti più bassie delle emozioni
più forti che spingono
l’individuo ad azioniche non avrebbe compiuto da solo
e per le qualinon si sente
responsabile
basandosi su un’analisidelle interazioni umane
all’interno delle società moderne(caratterizzate dalla diffusione dei mezzi
di comunicazione di massa) individua quale fondamento dell’azione umana
la costante dialettica tra
tendenza all’imitazioneche spinge l’individuo
a comportarsi come i suoi simili
tendenzaall’invenzione
ovvero la capacità di proporre
nuove formedi pensiero e azionenelle società mediatiche
è amplificata dall’influenzadell’opinione pubblica
SuggestioneContagio mentale
Ridotta responsabilità
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Le Bon Tarde,
La psicologia sociale comincia ad imporsi come disciplina autonomaai primi del Novecento, basandosi prevalentemente sul:
modello positivista
approccio individualista
Il suo percorso di sviluppo è strettamente intrecciato a quello delle grandi scuole del pensiero psicologico,
all’interno delle quali i diversi filoni della psicologia sociale si sono progressivamente configurati come territori d’indagine specifici
orientamento a sfondo biologico(teorie istintualiste)
orientamentopsicoanalitico
(centralitàdell’inconscio)
orientamentocomportamentista
(teorie dell’apprendimento)
orientamentigestaltisti e
pre- cognitivisti(la centralità della mente)
le prospettiveinterazioniste
e socio-costruttiviste
(il socialenella mente)
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Le teorie evoluzionistiche
L’ impostazione darwiniana influenzò notevolmente l’ambito delle discipline psicologiche
Anche le caratteristiche psicologiche e comportamentali
degli individui, sono l’esito diProcessi di selezione naturale
Questa impostazione influenza
In maniera direttale teorie istintualiste
In maniera indirettaI grandi sistemi teorici
psicoanalisi,comportamentismo
e cognitivismo
ciascun comportamento umano, anche il più complesso,
è riconducibile alla dotazione biologica
I principi evoluzionisti furono applicati , non soltanto alla spiegazione del comportamento individuale,
ma anche allo studio di fenomeni sociali quali:l’origine della disuguaglianza sociale e la natura del rapporto tra etnie diverse (darwinismo sociale di H.Spencer)
L’orientamento a sfondo biologico
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Uno degli sviluppi più originali delle teorie istintualiste è:
la prospettiva psicoanaliticala prospettiva psicoanalitica
per Freud il comportamento individuale
è determinato dalla complessa interazione
tra
base istintuale(pulsioni)
esigenze della società
mediate principalmentedal rapporto
tra l’individuo ele figure genitoriali
nelle prime fasi di vita
Jung ipotizzò l’esistenza
di forme di inconscio collettivo
infatti, l’interazione trapulsioni e figure di riferimentodetermina la strutturazione di
dinamiche profonde e inconsapevoli
(motivazioni inconsce) che forniscono energia alle
caratteristiche dell’individuo e al comportamento concreto
depositi di contenuti archetipici
trasmessi su base ereditaria
e condivisi
dai gruppisociali
dalla specie umana nel suo insieme
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L’orientamento psicoanalitico ha profondamente influenzato il lavoro di autori di diversa impostazione teorica
Dollardnel suo modello
“frustrazione-aggressività”
definisce il comportamento aggressivo
come l’esito di un accumulo di tensione
dovuto all’impossibilitàper l’organismo di raggiungere
scopi fondamentali
utilizza la prospettiva energetica
della psicoanalisi
Lewinnella sua
“teoria del campo”
condivide l’enfasidella psicoanalisi
sui processi di mantenimento
dell’equilibrio dell’organismo
La scuola di Francoforte(Adorno, Marcuse)
integra la prospettiva psicoanalitica
con una particolare sensibilità socio-politica
(riflessioni sulla società di massa,sull’alienazione, sulla personalità autoritaria)
In definitiva, nonostante l’approccio individualistico e l’eccessivo determinismo della relazione istinto- comportamento, la psicoanalisi costituisce uno degli elementi fondativi del pensiero psicosociale.Senza l’attenzione alle dimensioni inconsce gran parte dei fenomeni sociali risulterebbe solo parzialmente comprensibile.
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Gli orientamenti comportamentisti
L’approccio teorico che ha maggiormente rappresentato i presupposti teorici del paradigma positivista è quello
“comportamentista”
all’interno di questa impostazione
la motivazione alla base del comportamento
è individuatanell’istinto fondamentale
a perseguire il piacere
ad evitare il dolore
occorre studiare il comportamento osservabile,
evidenziandone il rapporto(in termini di causa-effetto)
con le esperienze positive e negative
che l’organismo ha precedentemente realizzato
(rinforzi)
la mente dell’individuoè una “tabula rasa”
sulla quale si imprimonogli esiti di una lunga serie
di apprendimenti
si esclude ogni riferimento
a variabili intervenientidi natura mentale quali mediatori dei processi
di apprendimento
Comportamento come risposta appresa
(Risposta a stimoli esterni)
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Nonostante l’eccessivo determinismo e riduzionismo il comportamentismoinfluenzò notevolmente lo sviluppo della psicologia sociale:
la prospettiva di Allport,che considerava
l’ambiente socialeuna specifica fonte
di stimolazione e di rinforziper l’individuo
influenzò per decenni il lavoro degli
psicologi sociali,i quali sottolineavano
peròla natura peculiare dei
condizionamenti sociali
la teoria del“modellamento sociale”
di Bandura
ipotizzò che era possibileapprendere,
non solo per esperienza diretta,ma anche osservando
il comportamento altruie i suoi esiti
in terminidi rinforzi positivi o negativi
la teoria dello scambio sociale
di Homans
postulò chele interazioni avvengono
a seguito di una valutazione dei costi e benefici
connessialle diverse azioni possibili,
e quindi dei vantaggi – svantaggi
che l’individuo può ottenere adottando
uno specifico comportamentonei confronti dei propri simili
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La psicologia sociale in America
Il processo che ha permesso alla Psicologia Socialedi trasformarsi in una disciplina scientificamente valida si è svolto, perlopiù, in America
Ma le radici si trovano innegabilmente In Europa
gli eventi legati al nazismocausarono l’esodo forzato, in America di uomini ed idee dall’Europa
Il contributo Europeo fu accolto con entusiasmo assimilato e trasformato in qualcosa di tipicamente Americano
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L’atmosfera sociale e scientifica degli Stati Uniti dopo la fine della prima guerra mondiale Consentì
al comportamentismo sperimentale di matrice europea di amalgamarsi al comportamentismo e all’individualismo locale
La psicologia sociale La psicologia sociale diventò
in America, più che altrove, La scienza dell’individuo,
Ma la conseguenza fu l’allontanamento della disciplina dallo studio dei problemi sociali 18
19
Negli anni che seguirono alla seconda guerra mondialesi poté assistere in America
Ad una trasformazione di ordine teorico
Si passò
Dalla concezione comportamentista
Alla concezione cognitivista
Il cambiamento fu provocatoDall’apparizione in America della Psicologia della Gestalt
di matrice europea
Gli orientamenti gestaltisti e precognitivisti
La teoria della Gestalt si sviluppa in aperta contrapposizione
al riduzionismo comportamentistache considera “non scientifico”
lo studio dei processi mentali
all’elementismo strutturalista (Wundt)che mirava alla scomposizione
dei processi mentali nelle loro unità costitutive elementari
Basandosi sui dati emersi dalla ricerca nell’ambito della percezione
Wertheimer, Köhler e Koffkaevidenziarono che
i processi mentali presentavano caratteristiche e proprietà globali non riconducibili alla semplice associazione dei loro elementi costitutivi,
ma piuttosto alla modalità con cui tali elementi si organizzano all’interno della totalità più ampia e quindi al sistema di relazioni tra le parti
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La psicologia della Gestalt in AmericaLa psicologia della Gestalt, dopo il suo esordio in Europa nei primi del Novecento,
si diffuse rapidamente negli Stati Uniti in seguito all’emigrazione forzata dei suoi principali esponenti, perseguitati dal nazismo
Negli USA il lavoro di Kurt Lewin contribuì
ad estendere il campo di applicazione
della teoriadall’ambito della percezione
all’intera sfera delle attività psichiche
ad evidenziare le possibili applicazioni
della psicologia della Gestaltallo studio dei fenomeni sociali
nella sua “teoria del campo”il rapporto tra individuo e società viene concettualizzato in termini di
“dinamica del campo psicologico”
“i rapporti interpersonali e l’ambiente socialenon sono realtà esterne all’individuo
ma parti essenziali del suo “spazio di vita”, in grado di entrare in rapporto dinamico con
le regioni più personali e intime di questo spazio,riguardanti il sistema dei bisogni, le motivazioni,
le aspettative, la storia personale”21
La sua concezione si focalizzò sul
principio dell’interdipendenzache sottolineava
la supremazia del tutto(situazione o campo)
sulle parti
Il contributo di Lewin ebbe un’influenza fondamentale sullo sviluppo della disciplina,
anticipando
le teorie cognitivistedell’equilibrio cognitivo
si fondano sull’idea che i comportamenti dell’individuo siano condizionati dall’esigenza di mantenere
la teoria della “dissonanza cognitiva”
di L. Festinger
una situazione di equilibriotra le parti del sistema psichico
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Studi di F. Heider su
Relazioni interpersonali
Coerenza ed attribuzione
Studi diM. Sherif Sulle“norme sociali”
Gli esperimenti
di S.E.Asch Sulla formazione delle
impressioni
In questo ambito si collocano
Le prospettive interazioniste e socio-costruttiviste
Un’analisi storica dei principali orientamenti di pensiero (psicoanalisi, comportamentismo, gestaltismo)che si sono affermati in psicologia sociale evidenzia il prevalere di:
una “prospettiva individualistica”il sociale viene percepito al massimo come
un contesto all’interno del qualele dinamiche individuali vengono studiate e interpretate
Un orientamento teorico che ribalta questa posizione è L’Interazionismo simbolico
è caratterizzato dai seguenti aspetti:
l’idea che gli individuiagiscano nei confronti
degli oggetti del mondosulla base dei
significatiche attribuiscono
a tali oggetti
l’idea che tale significato
non è fruttodel pensiero
individuale, maè il prodotto
dell’interazione fra gli individui
l’idea che i significati sonocontinuamente manipolati dagli
individui in un incessante processo
di interpretazionedella realtà
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I principali esponenti della prospettiva interazionista e socio-costruttivista sono:
George H. Mead
concepì la mente quale fondamentale
strumento di adattamentoche si struttura e organizza
come esito dei processid’interazione e comunicazione
la mente è pertantoun prodotto sociale
che opera per mezzo di
simboli significativisocialmente condivisi
elemento chiave della relazione tra mente ed interazione sociale
è il Self
ovvero la coscienza di Sécostruita a partire
dalla consapevolezzadell’altro
in ciò ha un ruolo fondamentale
la comunicazione simbolicache consente di
assumere il ruolo dell’altro e di anticiparne le possibili reazioni
Vygotskij
evidenziò che lo sviluppo delle
funzioni psichiche superioriè strettamente correlato
con l’ambiente socio-culturale
essendo fondate su un sistema di segni
la cui natura è intrinsecamente sociale
pensiero e linguaggio,pur essendo espressione
di due diversefunzioni della mente
si intrecciano nel corso dello sviluppo:il linguaggio diventa
strumento del pensieroe il pensiero si configura come interiorizzazione
di un discorso24
A partire dalla fine degli anni Sessanta , il campo della psicologia sociale
è attraversato da un movimento di ripensamento critico che mette in discussione obiettivi, metodi e persino i fondamenti epistemologici della disciplina.
Vengono mosse le seguenti critiche:- scarsa rilevanza sociale (dovuta alla eccessiva distanza tra laboratorio e vita concreta;- inadeguatezza dell’approccio deterministico e meccanicistico volto a formulare leggi generali;- eccessiva enfasi sulla dimensione individuale a scapito di una corretta valutazione del contesto sociale
Questo periodo di crisi è seguito da un periodo di laboriosa rifondazione caratterizzato dall’elaborazione di nuove teorie e modelli.Gli attuali sviluppi della disciplina costituiscono l’esito di tale dibattito critico:- la social cognition- l’approccio discorsivo e socio-costruzionista- il costruttivismo sociale
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Gli sviluppi cognitivisti
La prospettiva cognitivista si sviluppa a partiredall’introduzione del fondamentale concetto di “schema”
ad opera di Bartlett
l’idea di fondo è cheil modo in cui trattiamo
le informazioni provenienti dal mondo esterno
è influenzato dalle strutture di conoscenzaprecedentemente acquisite
(schemi)
pertanto l’individuo si rapporta
all’ambiente fisico e socialenon in funzione delle
caratteristiche oggettive dell’ambiente,ma in funzione del modo in cui
quelle caratteristiche sono percepite, memorizzate, organizzate e rappresentate
dal sistema cognitivo
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La prospettiva della Social Cognition
costituisce la più nota applicazione
del cognitivismo alla psicologia sociale
si occupa dello studio dei processi mentali
che guidano la raccolta e il trattamento delle informazioni di natura sociale
con particolare attenzione ai processi di percezione interpersonale
Tale approccio resta sostanzialmente ancorato ad una prospettiva individualisticacentrata sullo studio dei processi mentali che si ritengono attivati, sia da stimoli fisici che sociali, secondo meccanismi identici.La specificità degli input di natura sociale viene totalmente ignorata.
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Cognitive miser
Euristiche di giudizio
Il socio-costruzionismo
tenta di realizzare un’integrazione tra
la dimensione individuale e sociale
sostenendo la
natura socialmente costruita della mente
i processi cognitivi sono
prodotti socioculturali la cui natura non va ricercata nelle caratteristiche
e modalità di funzionamento della mentema nella rete dei rapporti sociali e degli scambi comunicativi
Tuttavia, tale prospettiva nelle sue versioni più radicali tende ad annullare il polo individuale“dissolto nelle interazioni comunicative e da esse totalmente determinato”.
Inoltre la tendenza a ridurre il contesto sociale “all’interazione discorsiva immediata”rischia di tagliare fuori aspetti rilevanti di natura sociale, storica e culturale in grado di
condizionare notevolmente le interazioni
28
29
La psicologia sociale in Europa
Dopo la seconda guerra mondiale Era priva di una propria istituzionalizzazione
Seguita solo da alcuni autori isolati
Negli anni cinquanta Gli americani presero l’iniziativa di riunire ad Oslo
Sociologi e Psicologi sociali provenienti da tutta Europa
L’European Association of Experimental Social PsychologyFondata nel 1966
Divenne presto il nucleo di una comunità scientifica di psicologi sociali
L’esigenza era quella di ricercare l’identità della psicologia sociale europea
Psicologa più centrata sul sociale
Tajfel Moscovici
Il costruttivismo sociale in Europa
L’istanza fondamentale di integrazione tra livello individuale e sociale ha trovato la sua più compiuta espressione
all’interno di due filoni di ricerca specificamente europei:
gli studi sull’identità sociale e le relazioni inter-gruppi
di Tajfel
gli studi sulle rappresentazioni sociali
di Moscovici
la dimensione di gruppo e il contesto d’azione
sono costitutivi dell’individuo
l’immagine di Sé di ciascun individuodipenderà
dall’immagine che egli ha del proprio gruppo di appartenenza
e dello stato dei rapporti trai diversi gruppi per lui significativi
per Moscoviciil processo di conoscenza
della realtà esternaè il prodotto di un costante confronto
con altri punti di vista,non solo nell’interazione immediata,
ma anche nel rapporto coni sedimenti della costruzione collettiva
della conoscenzadepositati nel senso comune
e nei modi in cui uno specifico sistema sociale
tende a spiegarsi i fenomeni e gli eventi
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Viene sottolineata La dimensione sociale
del comportamento individuale
Differenze nellamoderna Psicologia Sociale
Europa America
Attenzione al sociale e alle determinanti culturali
del comportamento
Attenzione all’individuo e al suo funzionamento
Temi di ricercarelazioni intergruppi
identità socialeinfluenza sociale
-cognizioni sociali dell’individuo
Si differenzia dalla Ps. Sociale europea per il suo essere:
Astorica, individualistica , etnocentrica e basata sul laboratorio
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